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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/04/22 in tutte le aree

  1. Guardate, generalmente i ministri, indipendentemente dal colore politico, sono più figurine messe qua e là in maniera simbolica dai partiti di una coalizione. Ci sono belle eccezioni ovviamente, ma accade spesso che il ministero sia intercambiabile, perchè il ministro tal dei tali è capace di dare il medesimo contributo (prossimo a zero) indipendentemente dal nome che si da al ministero. Questo perché tutto il sottobosco burocratico funziona anche senza che il ministro di turno voglia o sappia dare una direzione nuova al suo ministero. Diciamo che i funzionari sono eterni (fino alla pensione) mentre i ministri durano spesso 1-2 anni. Un buon ministro, ben che vada, può dare una leggera sterzata in una certa direzione i cui effetti si vedranno nel medio periodo. Un ministro può però essere più o meno attento a certe tematiche, e attenzionarle così da permettere di cambiare una legislazione nell'arco di qualche anno (la famosa leggera sterzata di cui prima). Personalmente ritengo che il governo oggi in essere, al di là del colore politico che onestamente in questa discussione non deve importare a nessuno (regola Forum), abbia la caratteristica di essere pragmatico. Poichè il nemico della numismatica è l'idealismo fine a se stesso (protezione dei beni culturali esasperata oltre ogni logica fino all'assurdo di essere più dannosa di una protezione più lieve), provare a discutere e intavolare una discussione mi sembra un tentativo ragionevole. In altre parole, la legislazione eccessivamente severa danneggia i commercianti del settore. Il governo dovrebbe essere sensibile a queste tematiche, per cui tanto vale provare a contattare qualcuno dalle parti del ministero.
    5 punti
  2. Salve. Riproduzioni nel loro espositore-raccoglitore (non in mio possesso). Nel 2009, al ritorno della mia prima partecipazione a Veronafil, avevo messo a confronto ogni riproduzione con una moneta autentica e in questi giorni, nel risistemare le cose, ho trovato la documentazione che ho pensato di condividere. La moneta autentica è quella a destra.
    3 punti
  3. 3 GRANA 14,70 16,20 16,23 16,27 16,70 16,71 16,73 16,75 16,80 16,92 17,13 17,26 (x2) * 17,27 17,30 (x2) * 17,31 17,39 17,50 17,57 17,62 17,63 17,71 17,73 17,81 17,86 17,89 17,99 18,01 18,14 18,16 18,18 18,28 18,33 18,48 18,53 18,59 18,60 18,71 18,83 19,04 19,12 19,52 19,57 22,95 (45* esemplari) media gr. 17,79 GRANA 3 15,15 15,39 16,06 16,22 16,33 16,51 16,75 17,16 17,18 17,22 17,31 17,47 17,61 17,67 17,72 17,84 17,94 18,01 18,07 18,11 18,21 18,23 18,29 18,38 18,39 18,44 18,56 18,63 18,71 19,11 19,12 19,18 19,22 19,47 19,66 19,78 20,15 20,68 20,73 21,88 21,91 media gr. 18,23
    3 punti
  4. Buonasera a tutti, il numero 52 è di Aprile 1994. Sicuramente ti riferivi al n.58 Eccolo Saluti Alberto
    3 punti
  5. Ciao @nikita_ e Ciao a Tutti, peccato che siamo stati in pochi a partecipare a questa discussione che mette in evidenza un lato poco conosciuto di questa Tipologia, il peso. Di solito nelle monete due parametri sono tenuti in poco conto, anche dagli Autori di libri di riferimento e soprattutto dalle Aste: il taglio ed appunto il peso di una moneta. Fornisco ancora i dati di quattro monete nella mia collezione. Abbiamo comunque un campione valido numericamente e dopo che avrai la bontà di completare ( per adesso ) la tabella, potremo avanzare alcune considerazioni ( sono convinto che un esperto come Cristiano @Asclepia potrà fornirci alcune deduzioni ). Ecco il peso delle monete: Grana 3: 17,67 Grana 3: 16,33 3 Grana: 17,26 3 Grana: 17,30 Saluti a Tutti, Beppe
    3 punti
  6. Il tipo di acciaio con cui venivano prodotti i conii, poi temprati, era scadente. Il migliore al tempo era quello inglese, ma con il blocco continentale e più in generale del commercio con l’Inghilterra, l’approvvigionamento non era più possibile. Per cui non risultava infrequente la rottura dei conii quando erano improntati o con le prime battute (il metallo era poroso e cedeva). Ovviamente i tondelli non c’entravano: quella di questa prova è l’impronta di una rottura di conio!
    2 punti
  7. Lo hanno ridotto così dieci anni di € ?
    2 punti
  8. 10 milioni di pezzi coniati. Se ha circolato vale 2 euro . se nuova poco di più. Non mi ero accorto che l'omino era "sterilizzato" lSi impara sempre qualcosa di nuovo.
    2 punti
  9. Ma buona o fusa? Non sono esperto di classiche, ma non mi piace molto ad occhio...
    2 punti
  10. Completata la serie (almeno credo!): Doppia Osella argento peso 19,45 gr Osella 4 zecchini peso 13,95 gr
    2 punti
  11. Credo che il primo problema del nuovo ministro sia quello di avere Sgarbi sottosegretario!
    2 punti
  12. Grazie Talpa per aver riportato in alto questo importante scambio prodromo del dibattito sull’opportunità di pubblicare la collezione Reale. riporto quanto scrivevo nel dicembre 2012: Quello che comunque so è che occorre, con ancora maggiore determinazione, chiedere ed adoperarsi affinché la collezione venga schedata, pubblicata, studiata per poterla valorizzare come merita. E' un patrimonio di straordianria importanza che ci viene invidiato: La sua migliore tutela è condividerne la conoscenza. La migliore valorizzazione è condividerne la conoscenza. Credevo fermamente a quanto scrivevo - e ci credo tuttora - e nel contempo in contatto con il Medagliere mi adoperavo attivamente affinché si procedesse alla Pubblicazione della raccolta - i tempi ormai erano maturi ( dopo 70 anni!) - rivedendo anche le monete della raccolta riportate nel CNI ( non si fece la revisione del Corpus che e’ opera piu’ ampia bensi una revisione delle sole monete della raccolta reale aggiungendo gli esemplari non censiti nel CNI e rivedendo per i dati pondometrici ed eventualmente correggendo classificazioni e legende di quelli riportati nel Corpus). il primo bollettino fu pubblicato nel 2013 per il Granducato di Toscana, sempre in quell’anno venne pubblicato il primo bollettino dedicato alle monete di Milano con le monete da Carlo Magno a Lotario cui lavorammo attivamente facendo partecipare anche la SNI. L’ultimo bollettino pubblicato e’ il 67 per le monete di Palmanova e Trieste , cui hanno partecipato lo studioso Lorenzo Passera e il nostro @Arka , cui faccio i complimenti, che porta la data del 2018 ma e’ uscito in questi giorni. Molti altri numeri sono in lavorazione e usciranno con le date degli anni successivi al 2018. l’opera continua - e’ pantagruelica - ma dal 2012 diverse cose si sono mosse e se in 70 anni si e’ prodotto solo uno smilzo ( ma importantissimo) catalogo di un’esposizione dedicata alle monere rinascimentali della raccolta e un paio di bollettini dedicati alle monete di eta’ comunale della zecca di Ferrara - oggi abbiamo una compilazione sistematica - progressiva - basata su criteri scientifici delle varie zecche che compongono la raccolta. il lavoro e’ lunghissimo ma e’ impostato e va avanti grazie soprattutto al grande impegno della direttrice del Medagliere d degli studiosi che su base volontaria vi prendono parte.
    2 punti
  13. ....sono sempre piú contento del mio piccolo volar basso....
    2 punti
  14. Pensavo si potesse ancora esprimere un'opinione personale, ma vedo che andare "controcorrente " a quanto riportato sui Cataloghi e ai loro Curatori attira "offese gratuite" che personalmente non penso di meritare. 🤣
    2 punti
  15. eccomi. Bizantina?..... Barbarica?... Falsa! .. se posso, anche parecchio brutta questa è l'originale, peraltro rarissima...Rechiaro
    2 punti
  16. Chiedo scusa ad @avgvstvs che mi aveva citato, ma ho rimandato a dopo ed il dopo è diventato un giorno... @tigro moneta rara ed interessante! Come ti hanno già scritto si tratta di una moneta di Montanaro, coniata dagli abati dell'abazia di San Benigno di Fruttuaria, in questo caso da Ferdinando Ferrero ultimo abate della famiglia dei Ferrero/Fieschi . La moneta è un soldo, io non l'avevo ancora mai vista, mi è capitato di vedere solo dei quarti di Ferdinando.. Ti allego una foto del mir che scheda la tua moneta al numero 875.
    2 punti
  17. Il canale Archeo Reporter ha recentemente pubblicato un servizio su un sito cui sono molto affezionato avendo partecipato nei tempi che furono a campagne di scavo (ovviamente ufficiali) nell'area del peristilio ottagonale: Palazzo PIgnano una semi-sconosciuta località dispersa nella bassa campagna lombarda situata nella porzione meridionale dell’ager bergomensis, in posizione baricentrica rispetto a città di antica fondazione quali Milano, Bergamo, Brescia, Cremona e Laus Pompeia, in un territorio fertile e ricco di acque. In questo luogo sorgeva su una superficie di almeno 6 ettari una gigantesca villa rustica tardoantica (IV-V sec. d.C.), che si sovrappone a un impianto di I-II sec. d.C., e che apparteneva a un personaggio di rango elevato, come dimostrato dal raffinato disegno architettonico della pianta e dall’esistenza di una cappella palatina. I resti, nonostante le spoliazioni, evidenziano un alto livello di lusso con ambienti mosaicati e un impianto di riscaldamento. . La villa tardo romana di Palazzo Pignano – solo parzialmente riportata alla luce – è composta da un lussuoso complesso residenziale, da un edificio di culto a pianta centrale (la Rotonda), e da ambienti di servizio e legati ad attività produttive. La parte “di rappresentanza” si articola intorno a un peristilio ottagonale sul quale si aprono vari ambienti, alcuni dei quali ornati da mosaici policromi (in parte ancora in situ, in parte staccati e conservati nel locale Antiquarium e nel Museo Civico di Crema e del Cremasco). I mosaici risalgono probabilmente alla prima metà del V secolo d.C., quando l’edificio è ristrutturato integralmente, ingrandito e dotato, in alcuni ambienti, di un sistema di riscaldamento a ipocausto. A occidente del peristilio ottagonale è un edificio di culto (la Rotonda) con un corpo centrale circolare, provvisto di un’abside a Est e di un avancorpo rettangolare a Ovest. L’edificio, con ricchi pavimenti musivi e marmorei, si trova al di sotto e all’esterno della pieve romanica di San Martino (parte delle strutture riportate in luce è visibile in una delle navate minori e lungo il fianco esterno della chiesa). All’interno dell’abside vi è un sedile in muratura, con l’incasso per un seggio centrale. In un annesso dell’avancorpo è una vasca circolare, interpretabile come fonte battesimale. Il grande complesso di Palazzo Pignano si configura come il centro amministrativo, economico e spirituale di estese proprietà fondiarie (l’area circostante, sulle sponde del Moso, è particolarmente fertile) appartenenti a una famiglia di ricchi possessores tardoantichi. Anche in età altomedievale il complesso continua a rivestire una certa importanza amministrativa, come dimostrato, in particolare, dal ritrovamento di un anello sigillare aureo, purtroppo disperso, con il nome ARICHIS. È possibile, quindi, ipotizzare la presenza di funzionari regi longobardi, legati probabilmente al controllo e allo sfruttamento delle risorse. La perdurante importanza economica dell’area è dimostrata dal fatto che, intorno al 1000, la curtis cum plebe di Palazzo Pignano, di proprietà del vescovo di Piacenza, versa la decima più alta della diocesi. Non è da escludere che il toponimo Palatium Piniani, citato intorno al 1000 e alle origini del nome moderno del paese, mantenga la memoria della grande villa tardoantica (il palatium).
    1 punto
  18. Io le ho tutte, anche l'espositore... ma dovrei provare a vendere a qualche turista, se non la fontana di Trevi, almeno la monetina di Cesare con l'elefante (che ho doppia). Magari ci casca 😇
    1 punto
  19. DE GREGE EPICURI Certo, venivano preparati per fusione. Per questo si trovano a volte dei residui del manicotto di fusione, o una traccia là dove il manicotto veniva spezzato.
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  20. Per il carrello del supermercato è perfetta
    1 punto
  21. Ps: non date retta agli pseudo annunci sul web, neanche a certi video fuorvanti(e sono buono) di pseudo numismatica,atta solo a cascar nella rete del "click bate", ovvero titoli acchiappa click. Saluti
    1 punto
  22. Costituzione Art. 42 La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti [cfr. artt. 44, 47 c. 2]. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale. Posso godermi le mie monete ma non posso cederle dove e a chi mi pare. Libertà libertà dove sei ?
    1 punto
  23. Sicuramente dallo stile una delle numerosissime imitative di Magnenzio, anche se non è la tipologia più copiata di questo usurpatore. Il prototipo è stato coniato alla fine del suo regno (inizio 353/agosto 353, settima fase della classificazione di Pierre Bastien) nelle zecche galliche (Arles, Treviri, Lione, Amiens). Questa tipologia del grande Chi Ro fu poi ripresa a Treviri a nome dell’ariano Costanzio II durante la rivolta di Poemenio. I falsari di solito guadagnavano sul peso di queste doppie maiorinae. Sarà difficile da evidenziare perché questi bronzi con grande Chi Ro all’inizio superavano 8 g per finire dopo successive riduzioni del peso sotto i 4g.
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  24. Esattamente un secolo fa, nel novembre del 1922, l'archeologo Howard Carter scopre la tomba di Tutankhamon.
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  25. Sembra un denaro provisino del Senato Romano.
    1 punto
  26. cartaginese assolutamente no, esprimo gli stessi forti dubbi di savoiardo sulla sua autenticità
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  27. Autopromuovi ,autopromuovi pure ..
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  28. Fantastico, grazie. una cosa in più da studiare... E chi la guarda più la TV da quando sono iscritto?
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  29. non per fare autopromozione, ma qua c'è un quadro semplificato e in italiano, con un po' di immagini e di cronologia saluti Alain (1) Imitation and revival of the Byzantine coinage: The Byzantines and “the others” - I Bizantini e “gli altri” | Alain Gennari - Academia.edu
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  30. Beh, ma è evidente... non vedi che è nudo e non si vede nulla, lì dove dovrebbe...? 😂
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  31. Buona giornata Alcuni cimeli appartenenti al Morosini, presenti al Museo Correr Il suo corno dogale e la veste che si metteva sotto la corazza; il suo bastone di comando; il busto che venne effettuato quando era ancora vivo (evento eccezionale per la politica veneziana) saluti luciano
    1 punto
  32. Figurati, un piacere
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  33. Bellissima piastra Massimo @Scudo1901, complimenti! Esemplare che consente di godere appieno dei dettagli della rappresentazione soprattutto al rovescio, dove la gamba sinistra di San Matteo che pende ed esce dalla nuvola, aumenta il senso di profondità e di plasticità scultorea di tutta l'incisione. Michele
    1 punto
  34. Io ho cominciato a scavare un fosso in giardino.....vediamo se nasconderci le monete
    1 punto
  35. Ciao a tutti, a marzo l'ho seguito attraverso gadoury e discusso con luca della linea in rilievo che si è formata su di esso - rappresenta una crepa nel conio. Quello che mi confonde è che, dato che è fatto a scopo di test, il conio non dovrebbe essere usato molto, ma perché le crepe?
    1 punto
  36. La prima non mi convinceva ma non mi veniva altro.... Valerio
    1 punto
  37. Buonasera. La moneta la classificherei qSPL. La coccarda non è male. Tutto il resto, soprattutto i campi, lascia molto a desiderare BB+ se dovessi fare il perito.
    1 punto
  38. Ciao @SAURON05 Certamente che sei nella sezione giusta e benvenuto! Hai iniziato con un post su un 2 denari e da parte mia non potevi iniziare meglio! Amo queste piccoline! ... allora... cominciamo col rispondere alla prima domanda... Il punto a cui ti riferisci al centro della croce si presenta anche al rovescio talvolta nell'ellisse centrale della corona, è in pratica il centro della moneta... in fase di preparazione del conio veniva utilizzato per il compasso che veniva usato per tracciare sul conio i cerchi dove venivano poi punzonate le legende e per avere un riferimento nella costruzione delle impronte (spero di averlo spiegato in maniera comprensibile) in alcuni casi è più evidente ed in altri meno, dipende da quanto era profondo o se era solo accennato.. Per la conservazione posso dirti che è buona, qualche debolezza di conio sulla data, ma bella moneta, bisogna dire che essendo fra le ultime date prodotte è abbastanza facile trovare una buona conservazione per questo millesimo, cosa invece difficile o difficilissima in altri casi. Spero di esserti stato utile, se hai altri quesiti non farti problemi a chiedere e attendo da te altre savoiette!
    1 punto
  39. Pxacaesar

    ID

    Ciao, dalla figura del dritto dovrebbe trattarsi di una moneta di Alessandro Severo, ritratto con collo lungo molto caratteristico. Un sesterzio o un asse(se ne sei in possesso servirebbe il peso). Per la tipologia la vedo dura🙂 ANTONIO
    1 punto
  40. Ti direi che potrebbe essere questa: RIC VII Siscia 53. Online Coins of the Roman Empire: RIC VII Siscia 53 (numismatics.org)
    1 punto
  41. È la variante lievemente più rara di quella col gambo normale. In quell’anno furono utilizzati due diversi conii, in una proporzione più o meno di 1 a 2. Non suscita particolare interesse di mercato e in questa modesta conservazione si trova a cinquanta centesimi nelle ciotole di qualsiasi mercatino.
    1 punto
  42. DE GREGE EPICURI Intendi l'abbazia di San Benigno di Fruttuaria?
    1 punto
  43. Sicuramente è un gettone da gioco. Probabilmente è un esemplare del genere D/ Teatrino R/ Burattino Ottone: 0,803 g, 15 mm apollonia
    1 punto
  44. Saluti a tutti, @nikita_ riporto in tabella il peso che ho trovato nelle varie Aste ( come già rilevato purtroppo gran parte non lo riportano ) e da privati collezionisti. Ho inserito una colonna ( NOTE ) per evidenziare la provenienza, qualora possibile. Rinnovo l'invito agli amici del Forum nel rendere condivisibili i dati ponderali di questa tipologia. Grazie e Buona Serata.
    1 punto
  45. Tabella dei pesi rilevati in questa sezione del forum per il 3 GRANA e per il GRANA 3 del 1810. Moltissime di queste monete sono state postate nel tempo in svariate discussioni, ma purtroppo di tante non ho potuto estrapolare il dato ponderale che ci interessa poichè la maggior parte sono state presentate senza l'indicazione del peso. Personalmente ho partecipato con le mie due monete (3 grana 22,95 gr. e grana 3 16,75 gr.). Chi desidera può contribuire con il peso esatto delle proprie monete di questa tipologia, penserò io stesso ad aggiornare successivamente la tabella, grazie. 3 GRANA 14,70 16,20 16,23 16,27 16,73 16,75 17,26 17,30 17,31 17,50 17,57 17,62 17,63 17,71 17,73 17,99 18,01 18,18 18,28 18,33 18,48 18,53 18,60 19,04 19,12 19,52 19,57 22,95 media gr. 17,89 GRANA 3 15,15 15,39 16,22 16,75 17,16 17,18 17,22 17,61 17,72 17,84 18,07 18,21 18,23 18,29 18,39 18,44 18,56 19,11 19,12 19,18 19,22 19,78 20,68 20,73 21,91 media gr. 18,24 La tabella tiene conto solo dei pesi, non ci sarà quindi nessuna indicazione su delle specifiche varianti/varietà ecc.
    1 punto
  46. ... certe volte penso che mi piacerebbe essere un tarlo...
    1 punto
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