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  1. ARES III

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/16/22 in tutte le aree

  1. Nei 28 sono compresi un nutrito gruppo di giovani ( Under 30) provenienti dal gruppo GNI giovani numismatici Italiani. Testimonianza evidente che i giovani ci sono e rappresentano il futuro della materia 👍🏻
    3 punti
  2. Ciao @Litra68, più che segni di ribattitura il mio parere è che molto probabilmente il dislivello del metallo che sembra intravedersi intorno alla figura di Marte sia dovuto o ad un difetto originario del tondello o ad un difetto del conio di martello🙂 ANTONIO
    2 punti
  3. Ciao @ARES III , tutte le lucerne che hai postato sono tecnicamente definite "africane" e sono piuttosto tarde , fino al periodo bizantino. La tipologia postata da Apollonia è a disco ,molto più antica e difficilmente associata ad iconografia cristiana . magari poi esiste qualche modello medio-orientale associato a S.Mena piuttosto che S.Antonio Abate ma mi pare poco probabile tale associazione disco-iconografia cristiana. per me souvenir per turisti.
    2 punti
  4. Non mi ritengo un esperto di monete romane e della loro classificazione ma credo che in questi casi delle leggere differenze siano del tutto fisiologiche, tenuto conto che di questa tipologia di moneta, con questo dritto e rovescio e queste specifiche legende saranno stati coniati migliaia di esemplari. Pertanto, è difficile pensare che sia stato utilizzato un solo tipo di conio... A dimostrazione di quanto dico, facendo una rapida ricerca su acsearch, compaiono numerose varianti di RIC 61 per Alessandro Severo. Ne posto giusto un paio. Nonostante le evidenti differenze, entrambi i denari vengono catalogati come RIC 61... https://www.numisbids.com/n.php?lot=40&p=lot&sid=1992 https://www.numisbids.com/n.php?lot=713&p=lot&sid=2238
    2 punti
  5. La moneta in effetti sembra molto bella, con una gradevole e delicata patina. Mi sembra però di intravedere degli hairlines al rovescio sopra i cavalli… Sono sulla moneta o sulla plastica? chiedi info al riguardo, meglio se documentato con nuove foto che mettano in evidenza AL MEGLIO questo “dettaglio” Dato che la richiesta economica sarà importante, bisogna essere altrettanto pignoli e cauti nella valutazione
    2 punti
  6. Verissimo, e questo è’ un gran bel segnale, noi come Gazzettino siamo sempre disponibili a pubblicare vostre riflessioni o articoli che riteniate, anche questo aiuta !
    2 punti
  7. Sembrerebbe ,nella forma ,una lucerna a disco di I sec. d.C . Ciò che stride è l'iconografia cristiana che poco si confa' a tale forma. La Croce patente sul piede la vedo più sulla tipologia "africana" e l'immagine del santo mi pare troppo "evoluta" per il tipo di lucerne ,inoltre non vedo il buco per l'olio nel disco ,come se l'immagine fosse stata applicata a posteriori. Per me o falsa o "pastiches" ad uso e consumo di sprovveduti. Poi... Tutto può essere.
    2 punti
  8. Alla biblioteca nazionale di Parigi sono conservati vari quarti di soldo di EF e vedendo sul loro catalogo si può vedere quali sono più comuni e quali i più rari contando quanti esemplari per zecca possiedono (ci sono più di due pagine solo di quarti) Inserisco una immagine tratta da quel volume e una foto dei miei.. Chiedo scusa per le immagini scarse, ma le ho fatte in fretta e con la luce non ottimale...
    2 punti
  9. N.K. RUTTER CAMPANIAN COINAGES 475-380 bc 1979
    2 punti
  10. Buonasera Releo, La Piastra 1794 SICILAR proviene da un listino "Proposte Autunno 2005" della Crippa Numismatica , Milano. Lotto 122 Giudicata qSPL Variante non descritta.
    2 punti
  11. Salve. Nella didascalia delle monete catalogate, il diametro di un esemplare si trova espresso a volte come “10 mm” e a volte come “mm 10”. Le due scritture sono equivalenti oppure solo una è corretta? Premesso che un’unità di misura si scrive con il suo nome per esteso quando non è accompagnata dal valore numerico (“alcuni metri” e non “alcuni m”), quando invece lo è va scritta con il suo simbolo che deve sempre seguire il valore numerico, separato da uno spazio. Quindi la scrittura corretta è “10 mm” (numero e simbolo). Corretta è anche la scrittura “dieci millimetri” (nome del numero e nome dell’unità di misura), ma non “10 millimetri”. Si osservi che i simboli delle unità di misura non sono mai seguiti dal punto di abbreviazione, mentre possono essere seguiti dal punto di chiusura di un periodo e da altri segni di punteggiatura come la virgola, il punto e virgola, ecc. apollonia
    1 punto
  12. Apro questa nuova discussione con il collegamento ad una vecchia di una decina di anni fa, quando sul forum vi era ancora la voglia di discutere e di confrontarsi e di "parlare" di monete... In quel bel periodo postare una moneta non era solamente per metterla in "vetrina" o ostentare un nuovo acquisto, ma si ponevano interrogativi, si cercavano spunti, ci si confrontava cercando di trovare risposte o creare nuovi dubbi... Ora non facciamo i nostalgici, ma con la scusa di condividere il nuovo inserimento in collezione mi sembrava d'obbligo collegarmi con questa vecchia discussione, che ritengo interessante e degna di una rilettura. La moneta che voglio mostrare è come quella proposta allora dall'amico @andyscudo, una imitazione del quarto di savoia della zecca di Masserano. Ora col passare del tempo rimane poco da discutere, già condividevo le opinioni allora ed oggi le sposo completamente. Questa tipologia vuole imitare il quarto di Aosta di Emanuele Filiberto ed è attribuibile a Besso Ferrero Fieschi proprio per l'esatta lettura del diritto già data nella precedente discussione. Infatti al diritto in campo è chiara la scritta in gotico FER II ed in legenda MAR MESSERANI, traducibile in Ferrero secondo marchese di Messerano, quindi Besso, marchese dal 1547 al 1584, tutto il periodo di Emanuele Filiberto. Al rovescio la croce mauriziana col motto NON NOBIS DOMINE (non a noi Signore) Il mio esemplare, come spesso accade in queste monete "truffaldine", non è in perfetto stato, ma è identificabile e presenta ancora parecchie tracce dell'argentatura di cui era ricoperta.
    1 punto
  13. https://www.acsearch.info/search.html?id=10117559 Description GRIECHEN BRUTTIUM. KROTON. Didrachme ø 20mm (5,99g). ca. 425 - 380 v. Chr. Vs.: Adler auf Hirschkopf n.l., Kopf n.r., davor Olivenzweig. Rs.: ΚΡΟΤ, Dreifuß, l. Efeublatt. HN Italy 21452146; HGC 1, 1458. s- Quando un esemplare presenta “anomalie” non imputabili a manifesti elementi oggettivi sarebbe buona norma segnalarle nella scheda, così come porre attenzione ai confronti bibliografici che si propongono. E’ un argomento che ho già affrontato molte volte ma “repetita iuvant”...anche a costo di risultare tedioso. Il peso di gr. 5,99 risulta difficilmente spiegabile per uno statere di piede acheo-corinzio, anche tenendo presente il mediocre stato di conservazione. E già questo dovrebbe indurre a riflettere. Se poi si osservano i conii di D/ e di R/ utilizzati per questa serie e documentati da altri esemplari allora, forse, bisognerebbe approfondire le riflessioni e indagare. Una curiosità: riuscite a scorgere l’Olivenzweig al D/ descritto nella scheda? https://www.acsearch.info/search.html?id=8978593 https://www.acsearch.info/search.html?id=3283931
    1 punto
  14. Oggi mi sono arrivati diversi falsi , ammetto che l’ho acquistato perché interessato molto al 10 mila “castagno” e 100 mila “Botticelli” tutte le altre sono tanto di guadagnato. Il venditore mi ha pure omaggiato di 3 miniassegni falsi d’epoca (non me ne intendo di miniassegni e di falsi di questi ultimi, a me sembrano semplici fotocopie ma sarà 😅) . Le due di cui ero interessato sono davvero molto interessanti e mi piacciono molto.
    1 punto
  15. Riprendo questa discussione di quasi quatto anni fa perchè, incuriosito dal piccolo bronzo che allego, apparso recentemente su eBay in un sito inglese con questa descrizione "Roman Gaul Barbarous bronze denarius imitatingTraian" ho cercato tra le discussioni sul forum attraverso il termine "imitative" e con sorpresa ho trovato questa ... essendo una materia che assolutamente non conosco, anche se mi interessano i denari del limes, chiedo ai conoscitori di questa monetazione se il bronzo postato, che mi sembra dello stesso conio della "siliqua" che ha aperto la discussione, possa aiutare sull'autenticità o meno dei due pezzi...un cordiale saluto
    1 punto
  16. Hai ragione,io infatti mi sono limitato ai Santi😁
    1 punto
  17. Io come Nikita… di solito in questi casi in cui ignoro il valore effettivo provo a dare un’occhiata alle aste vendute di ebay. Sarà un po’ spartano ma è buono per iniziare ad avere un’idea
    1 punto
  18. Gran bella moneta considerando che indubbiamente e’ genuina (bordo I tipo, sezione rettangolare con dentelli ben spaziati, mentre nel II tipo, agevolmente reperibile in alta conservazione poiché riconio anni 50, i dentelli sono a sezione triangolare e ravvicinati). In effetti ci sono degli hairlines e alcuni colpetti ma azzarderei un qFDC al netto di una valutazione nella plastica.
    1 punto
  19. Ciao, purtroppo non sono a conoscenza del loro valore di mercato, riguardo le sole banconote noto uno stesso numero di serie per i tre diversi nominali (053586), cosa quest'ultima sicuramente già programmata all'origine per assemblare il set, il che dovrebbe alzare il valore complessivo che in ogni caso non sono in grado di quantificare, mi dispiace non esserti di aiuto.
    1 punto
  20. Ciao complimenti bella moneta, sempre difficile da reperire, secondo me potrebbe essere come hai detto del II tipo.
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  21. potrebbe essere ricordato un evento citato da Svetonio cui, probabilmente, aveva assistito il padre del monetario: nel 46, in Africa, Cesare proseguì le operazioni contro Scipione e Giuba benché un toro, destinato al sacrificio propiziatorio, fosse fuggito davati all’altare
    1 punto
  22. Grazie Lorluke, io ne so sicuramente molto meno di Lei, è che da buon Filatelico i difetti , varianti ecc. sono pane quotidiano nei francobolli e quindi vedendo quelle evidenti differenze ho pensato fosse una diversa moneta, ma come avevo scritto era più che certo che fossero differenze nelle migliaglia di pezzi, saluti F.P.
    1 punto
  23. Ciao Potrebbe esser una devozionale a San Antonio da Padova e San Francesco Saluti
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  24. Per i dati ponderali di una moneta chiamati in causa da Fiore151 al post # 3 valgono le stesse considerazioni espresse per i dati dimensionali. Quindi “10 g” (dieci grammi) e non “g 10”. C’è però da far presente che il dato non esprime il peso ma la massa della moneta, cioè la quantità di materia (lega metallica) da cui è fatta. Infatti il grammo (simbolo g) è l’unità di misura della massa, equivalente a un millesimo di chilogrammo, l'unità base del Sistema Internazionale (SI). Invece il peso è la forza che agisce sulla moneta e che dipende dalla accelerazione di gravità (g, che sulla Terra viene mediamente assunta di 9,8 m/s2). L’unità di misura SI del peso è il newton (N). Nel linguaggio comune massa e peso sono spesso usati come sinonimi, ma si sbaglia di grosso. Infatti la massa è una proprietà “fissa” di un corpo, uguale in qualsiasi parte del nostro pianeta, in qualsiasi altro pianeta e nello spazio, mentre il peso è strettamente legato all’accelerazione di gravità e cambia con essa, fino a scomparire in assenza di forza di gravità. apollonia
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  25. Buongiorno @Mnelao. Innanzitutto, complimenti per il nuovo acquisto. Se non erro, dovrebbe trattarsi del RIC 61. Dritto: IMP C M AVR SEV ALEXAND AVG - Busto di Alessandro Severo laureato e drappeggiato, rivolto verso destra Rovescio: P M TR P VI COS II P P - Marte che avanza verso destra, con lancia e trofeo d'armi https://www.wildwinds.com/coins/ric/severus_alexander/i.html
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  26. Buongiorno a tutti, non sono esperto in materia, l'immagine dietro la testa di Marte rappresenta un trofeo. Ti posto per esempio foto presa dal web di un Aureo dove il trofeo è più nitido. Per la giusta classificazione aspettiamo pareri più esperti. Saluti Alberto
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  27. La fenice su pira con FEL TEMP REPARATIO di Costante per la zecca di Aquileia è data C dal RIC VIII. In 30 anni che studio le monete di questa zecca, ne ho vista una. Quindi? Quindi i criteri per definire la rarità del RIC sono diversi da quelli di mercato. Infatti nel museo di Vienna di fenici per Aquileia ne hanno un centinaio... Arka Diligite iustitiam
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  28. Buongiorno, anche per me è una gran bella moneta. Personalmente trovo molto gradevole la patina. Non capisco se quei segni sotto la scritta ITALIA siano sulla plastica o sulla moneta.
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  29. Comunque @apollonia non so dirti con certezza se non sia un falso. Ha delle stranezze che fanno pensare male.
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  30. Buon giorno. Bella moneta, anche a me sembra del primo tipo, cosa che saprà senza dubbio essere importante. Direi che la conservazione è notevole, plastica permettendo, decisamente superiore allo spl, in mano credo zona fdc. Cordialità Gabriella
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  31. A me sembra il normale colore della patina dell’argento, mi pare anche una bellissima moneta.
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  32. 1 punto
  33. UNE HISTOIRE ECONOMIQUE ET POPULAIRE DU MOYEN AGE Les jetons et les méreaux Jacques LABROT 1989
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  34. ciao aggiungo anche la mia , che ho classificato per Messerano ..sperando di non sbagliare , per un confronto
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  35. Mi piace questa attenzione alla forma, in questo caso un po' "scientifica", ma da chimico la apprezzo molto. Forse bisognerebbe porre un po' di attenzione anche alla forma linguistica, visto che spesso la correttezza della lingua italiana è un optional: accenti, apostrofi, doppie ...
    1 punto
  36. Buongiorno. Ecco questo soldo che Silvio mi ha gentilmente identificato come essendo uno soldo emesso a Bourg. Come posso di nuovo caricare fotos sul forum, con un altro metodo, approfitto dell' occasione per la mostrarvi. i.servimg.com:u:f68:17:48:12:60:67ef3012.jpg.webloc i.servimg.com:u:f68:17:48:12:60:52695b11 copie.jpg.webloc
    1 punto
  37. Ciao non credo ci sia una motivazione "tecnica", credo sia solo una questione estetica decisa dall'incisore. E' vero che generalmente la data viene riportata nel rovescio, ma non c'è una regola assoluta e ci sono altri esempi che contraddicono questa prassi, come ad esempio le 1000 lire 1970 Concordia, 1 lira (e 2 lire, 5 lire, 20 lire, 50 lire e 100 lire) scudo sannitico di Umberto I, anche gli euro hanno la data al dritto. Anche a me dà fastidio la data al dritto nelle divisionali ma ormai la scelta è stata fatta, anche se non azzeccata, e possiamo dormire tranquilli... Una cosa similesi è verificata nelle 500 lire Caravelle, non tanto per la data bensì per l'individuazione del dritto e del rovescio. Il dritto in quasi tutte le monete è identificato con la faccia dove è presente l'autorità emittente (Re o Stato). Nelle 500 lire l'autorità emittente "Repubblica Italiana" è invece riportata al rovescio. Il dritto è invece identificato con la moglie di Giampaoli, questo fa capire chi comandava a casa Giampaoli....ahahahahahha Sono piccole curiosità e niente più
    1 punto
  38. Diciamo che entrambi sono comprensibili a chi non sia particolarmente sensibile all'uso corretto delle unità di misura, una delle due (10 mm) è più corretta dell'altra. Però allo stesso modo non è corretto chiedere i "dati ponderali" di una moneta intendendo "diametro e peso": i dati "ponderali" sono quelli relativi al solo peso...
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  39. Ho visto e mi dichiaro sconfitto in questa previsione (meglio così). D'altronde la parte interessante di questa discussione non riguardava il prezzo ... fortunatamente!
    1 punto
  40. Buonasera a tutti. Grazie ancora per i contributi, molto interessanti e decisamente utili. Come giudichereste questo 50 cent? Non mi sembra male dalle foto: buon lustro, pochi segnetti, bei campi...
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  41. In realtà devo dire che negli ultimi tempi sto avendo delle cospicue botte chiappiche in merito ai libri, ne trovo di assai interessanti e anche piuttosto rari a ottimi prezzi 😃 Per il resto come sai il piacere oculare o meglio sensoriale e neuronale al contempo è la motivazione principe che mi spinge a costruire questa bella biblioteca storico-numismatica, ogni anno che passa e vedo la mia biblioteca crescere e assumere una sua forma sempre più definita e articolata, una storia della civiltà italiana, con le sue diramazioni e connessioni in spazi vicini e lontani, raccontata dal punto di vista della storia economica e monetaria, mi compiaccio della mia scelta di dedicarmi anima e corpo ai libri, i libri danno sempre grandi soddisfazioni, consistenti e durature, non finiscono mai di elargire emozioni, nuove e diverse ad ogni lettura, i libri antichi e d'epoca inoltre aggiungono al piacere intellettuale quello più sensuale di un bell'oggetto gradevole da toccare, sfogliare, annusare... so che in questo forum suddette mie sensazioni da "talpa" libridinosa 😁 sono comprese e condivise da più persone, perciò amo spesso dilungarmi nell'esprimere e condividere con voi le gioie librarie e monetose assieme 😋
    1 punto
  42. A me fanno abbastanza ridere quelli che titolano "una scoperta più importante dei bronzi di Riace" paragonando delle (peraltro pregevoli) statuette votive di max quasi un metro a due bestioni di un quintale e mezzo l'uno, alti quasi due metri realizzati per colata unica da dei geni di artigiani del V sec a. C. su un modello di un artista eccelso.... Ma si sa che la morigeratezza ed i titoli giornalistici non vanno di pari passo 😉
    1 punto
  43. Riprendo questa vecchia discussione per mostrare una mia 5 lire Quadriga 1914 con patina a bersaglio al D
    1 punto
  44. Salve Dott. D'Andrea, la ringrazio per l'informazione. Le vostre pubblicazioni sono notevoli e sicuramente arricchiranno le mie conoscenze su questa monetazione affascinante.
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  45. Io dico che per me potrebbe essere qualsiasi cosa, se al posto di siliqua di Magno Massimo ci avessero scritto siliqua di Alberto Sordi sarebbe stata la stessa cosa.
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  46. Il titolo chiede "cosa manca alls numismatica " ma la discussione mi sembra si sia spostata sul collezionismo. Cosa manca alla numismatica ? Forse più numismatici ? E forse anche la consapevolezza Che la numismatica non si ferma a poche tipologie di monete , E che ogni moneta utilizzata per il suo scopo commerciale ha Anche un significato storico ed é degna di essere collezionata.
    1 punto
  47. Da parte mia, aggiungo al post n° 6 di silvio, oltre alla coerenza, più conoscenza, più interesse da parte delle istituzioni, più tutela del patrimonio italiano. Per tutela intendo anche il collezionismo privato, fare in modo che il privato possa portare avanti la sua collezione alla luce del sole (inteso per i collezionisti corretti che acquistano nei canali corretti) senza la paura di dire sono collezionista. Fare in modo che i vari monetieri delle città siano fruibili e consultabili dove le monete sono catalogate. Permettere al privato di aiutare le istituzioni nella catalogazione: ci sono privati cittadini, che dopo anni di studio da autodidatta, hanno maturato un'esperienza superiore a certe persone che si definiscono numismatici. Rendere la numismatica un ramo dello studio della storia nelle scuole. Con lo studio della numismatica si collocano i periodi storici in una forma migliore e rimangono più impressi. Nota personale: ho imparato più storia analizzando i vari periodi della monetazione di Vittorio Emanuele III°, ora che colleziono, che non quando studiavo a scuola. Ho scoperto avvenimenti importanti che a scuola neanche vengono menzionati.
    1 punto
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