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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/14/22 in tutte le aree
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Io credo che questa discussione non meriti ulteriori commenti per mettere in dubbio ciò che è palesemente evidente. in sintesi: 1) lo stile del ritratto non è in linea con i canoni dell’epoca e anche abbastanza pacchiano 2) lo stile delle raffigurazioni al rovescio è semplicemente ridicolo 3) le iscrizioni non sono conformi allo stile dell’epoca 4) non ci sono linee di espansione del metallo ne difetti di riempimento tipici 5) la patina è palesemente farlocca 6) la moneta è palesemente identica a un altra presente sul Fake Ancient Coin Non ho altro da aggiungere, ne contribuirò oltre a questa discussione4 punti
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Nato in Venezia nel 1011, Pietro Orseolo è figlio di di Ottone Orseolo, doge, e di Grimelda, sorella del re di Ungheria Stefano I . Rimasto privo dell' unico figlio, Stefano I nomina suo erede il nipote Pietro Orseolo che, alla morte di Stefano nel 1038, gli succede diventando a sua volta re . Resosi impopolare per la sua politica e per suoi comportamenti, Pietro Orseolo viene deposto nel 1041 . Rifugiatosi in Austria, ottiene l' appoggio dell' imperatore Enrico III che, dopo la battaglia di Menfo del Giugno 1044, entra nell' antica capitale Albareale dove Pietro Orseolo riprende la corona del regno di Ungheria, che conserverà fino al 1046 quando, anche per lo scoppio di una rivolta, viene per la seconda volta deposto per poi morire, accecato, il 30 Agosto 1046 . Al nome di Pietro Orseolo re, sono noti denari in argento con titolatura PANNONIA .3 punti
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@VALTERI siamo umani, qualcosa può sfuggire è normale. Però è bello in questo modo recuperare vecchie discussioni ed aggiornarle.3 punti
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Il mio intervento si rende necessario per spiegare un equivoco. L’equivoco alla base di questa discussione è l’idea che le norme editoriali, variabili da rivista a rivista, possano coinvolgere anche l’espressione delle misure quando invece queste sono regolamentate da un Sistema Internazionale di Unità di Misura che non lascia spazio a divagazioni dettate da opinioni o gusti personali. Nei miei cinquant’anni di vita universitaria, ho avuto modo di verificarlo direttamente con le mie circa 200 pubblicazioni di carattere sperimentale sulle principali riviste internazionali del settore chimico-farmaceutico. Alcune norme potevano variare da rivista a rivista riguardo a citazioni bibliografiche, presentazione dei risultati sperimentali (figure e tabelle), numero minimo di repliche delle misure e delle cifre significative con la statistica associata, ecc., ma il riferimento al Sistema Internazionale per l’espressione delle misure era la regola generale imprescindibile. E non vedo il motivo per cui ciò non debba valere anche quando il misurando è una moneta. Proseguo con qualche informazione sul Sistema Internazionale, nel caso qualcuno fosse interessato. apollonia2 punti
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Un esemplare dei rari trioboli di Crotone con al diritto testa elmata di Atena ed etnico, ed al rovescio Eracle con spoglia leonina sul braccio e leggenda OIKISTAS . Sarà il 7 Gennaio in vendita Artemide 61 al n. 150 .2 punti
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Importante ritrovamento altomedievale in Inghilterra. https://www.artribune.com/arti-visive/archeologia-arte-antica/2022/12/scoperta-sepoltura-leader-paleocristiana-piu-importante-mai-trovata-regno-unito/2 punti
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Pataccone.. a proposito, quella che stringe l'imperatore con la mano sinistra è una pergamena giusto? O è solo felice di vedere il nemico sconfitto? 🤣🤣2 punti
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Buonasera, complimenti per l'acquisto, una bella moneta, più che collezionabile. Per il discorso conservazione sarei in pochino più severo, ti allego due foto di un mio esemplare che reputo un ottimo SPL, così potrai valutare le eventuali differenze. Il mio consiglio è di prendere in considerazione, oltre ai rilievi, anche la completezza o meno dell'argentatura.2 punti
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Questa targa che ho ricevuto ieri al Museo Archeologico di Bologna da parte dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici è’ il Premio per l’anno 2022 per il nostro Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio per la diffusione della cultura numismatica, un premio per tutto quanto è’ stato fatto da tanti dal 2010…un Premio che gratifica tutti noi per questo straordinario percorso compiuto finora sia in termini di sacrifici, di iniziative e idee, ma anche di tanto lavoro attivo sul campo ! Un grazie ovviamente a Accademia Italiana di Studi Numismatici e al suo Presidente Michele Chimienti !1 punto
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Cari amici la raccolta dei colli lunghi aumenta notevolmente di qualità con tre sontuosi inserimenti che sostituiscono altrettanti esemplari non malvagi ma certo non così, tutti provenienti dall’asta Nomisma 66. Questo presentato stasera è quello peggio conservato dei tre, seguiranno a breve gli altri due, superiori in quanto privi di quei piccoli graffietti presenti al R che si riscontrano su questo esemplare, periziato dalla casa d’aste qFDC, ma con rilievi davvero attraenti, anche al D. I fondi lucenti si accompagnano a una patina abbastanza leggera al R e quasi eterea, impalpabile al D. La differenza di valore in questi grandi moduli tra il FDC e il BB viaggia a livelli di venti, trenta, anche quaranta volte, a seconda del millesimo. Questo è comune, non così tanto reperibile in questa conservazione. Buona serata1 punto
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Salve. Ho avuto in dono questo sigillo con logo quadrato (20x20 mm) e il manico in vetro (lunghezza 11 cm) che permette di personalizzare i miei documenti e inviti speciali, imprimendo il marchio con la ceralacca abbinata. In una scatoletta metallica con l’etichetta della ditta produttrice è contenuto un certificato in Italiano e in inglese che garantisce l’autenticità e l’accurata lavorazione di questi oggetti artistici realizzati interamente a mano da artigiani del settore. Tra i due foglietti il marchio impresso su ceralacca col sigillo. apollonia1 punto
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DE GREGE EPICURI Medaglia in alluminio di 3,59 g. e 31 mm. Al diritto: la beata rivolta a sinistra, di frontre ad un crocifisso; in alto, una culla. Scritta: ANNA MARIA TAIGI. MATER FAM. E T.O.SS.TRINIT. Al rovescio: S.TA TRINITAS-UNUS DEUS: Padre, Figlio e Spirito Santo, fra le nubi. Nata a Siena nel 1769, vissuta per lo più a Roma, dove morì nel 1837. Non avendola mai sentita nominare, ho cercato un po'; è una storia strana e affascinante, che meriterebbe quanto meno una bella biografia (tipo quella di F.Werfel, BERNADETTE). Di famiglia cattolica della piccola borghesia, ma economicamente malridotta, si sposa nel 1789 ed ha 7 figli, diversi dei quali morti in tenera età. Ma la svolta avviene nel 1790; la madre le legge uno scritto sul Giudizio Universale, che la sconvolge; decide di dedicarsi, pur da laica, a preghiere e digiuni. Entra come terziaria secolare nell'ordine della Santissima Trinità, pur continuando a vivere col marito (Taigi) ed a partorire figli. Considerata veggente e dotata di poteri straordinari, è consultata anche da personaggi nobili e da principesse. Ha visioni, in cui assiste al giudizio finale delle anime, talvolta alla loro dannazione. Formula profezie, specie di eventi tragici ("due sciagure venivano dalla terra e una dal cielo: ci saranno tre giorni di buio...") Morta nel 1837, viene beatificata da Benedetto XV nel 1920.1 punto
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Anche questo esemplare di Carlino di Filippo II recentemente acquisito riporta la T al posto della L al D/ per il nome PHITIP. Errore? Tutto è possibile! Motivazioni particolari? Ordini della zecca? Controlli sugli esemplari coniati? Forse no, forse a campione. Chissà! Buona serata. d1 punto
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DE GREGE EPICURI @ARES IIIArrivo un po' in ritardo; poco male, perchè non conoscevo questa monetazione. In effetti, le due monete mostrate al post 2 possono provenire dagli stessi conii; con qualche difficoltà, per la diversa usura e anche perchè nella seconda c'è apparentemente una ribattitura, che modifica ad es. il naso. Sono d'accordo nel ritenerle non ufficiali. Che poi ci possa scappare anche qualche falso moderno, non saprei...1 punto
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Buonasera a tutti, La mia Zanetta "perlinata" , ritrovata in un lotto di scarrafoni Vicereali.1 punto
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Genny, ti ringrazio molto per l’allegato. Sono andato ad aprirlo e, come già detto a Rocco, la foto pubblicata al post n. 6 è proprio quella della mia moneta, irriconoscibile per come si presenta. Quindi, si tratta della stessa moneta. Ciao.1 punto
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Ciao! Storia sempre interessante; altre volte se n'è scritto sul forum a testimoniare questa "strana" liaison tra il regno d'Ungheria e Venezia, nazioni che avevano interessi comuni nella via della seta e spesso antagoniste per la libera navigazione nell'Adriatico. saluti luciano1 punto
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Ciao, Rocco. Quella di cui parli è la mia. Proviene da lì. La guardo da una vita, ma mi sono deciso ad acquistarla solo ora.1 punto
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È stata postata in questa discussione da un utente al post #6...1 punto
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Avevo postato un'immagine di un Due Cavalli di Filippo II con questa stessa particolarità, di una moneta in vendita su ebay...Tomaselli venditore.1 punto
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Dovresti vedere qui in sezione Releo. Qui stesso dice Genny che è stato postato.1 punto
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@Manuelabrunacci... questa sta a 100€, forse l'ha già vista... questa sotto, a 200 €, e lo trovo davvero un bell'esemplare...con un piccolo sforzo si metterebbe in collezione na bella moneta..ma non voglio insistere, se le interessano i link faccia sapere, senza impegno ...saluti ancora.1 punto
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Buongiorno Manuela...intanto grazie per l'apprezzamento, ho impostato la mia collezione tra il bb e lo spl (salvo qualche eccezione) ma capisco chi desidera per svariati motivi conservazioni più basse, grazie anche di aver condiviso il suo ricordo, posso solo dirle che se navigando trovo qualcosa nel range di conservazione e economico di cui scrive, lo girerò in questa discussione. Grazie @favaldar ritengo anch'io la moneta globalmente un qspl, il rovescio è però certo migliore del dritto. Era da un pò che avevo accantonato il desiderio di completare questa serie con l'altro millesimo d'argento e le due varianti in rame...ma recentemente in un lotto ho preso proprio un 2 soldi in rame, quando arriverà scoprirò se avrà il taglio liscio o quello più raro, rigato obliquo...un pò alla volta chiuderò questo poker, infatti il Marengo d'oro nemmeno lo considero, come faccio per tutta la mia collezione. Un saluto. Cristiano.1 punto
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Chiedo a chi ha maggiore esperienza nel campo. Esiste uno standard di riferimento per stabilire il grado di rarità delle monete? Grosso modo quante monete di una stessa serie devono essere note per definire il grado R (rare) come nel caso di questo triobolo di Crotone con testa di Athena/Herakles oikistas?1 punto
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Ci sono delle differenze morfologiche tra i due che non li fanno definire cloni, ma derivati uno dall’altro …. Di più non posso dire senza ulteriori dati1 punto
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Buongiorno come hai scritto sembra una contraffazione di Desana. CNI II, pagina 273, numero 14, ma i punti tra le tre lettere non sono menzionati. Che sia non censita? Attendiamo pareri di più esperti...1 punto
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chissà se l'hanno trovata in quella stessa disposizione, perché in sé rispetto alle simili produzioni antiche mi sembra strana.... sembra evidente ci fosse una sorta di simmetria poi nn rispettata nella ricostruzione sarebbe bello avere belle foto delle monete che sembrerebbero tutte barbariche1 punto
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Bronzo di Caracalla (Prusa all’Olimpo, Bitinia) che raffigura al rovescio Aiace Telamonio, nudo tranne che per l'elmo e il balteo, che cade sulla spada; davanti a lui, un affioramento roccioso; il suo scudo sulla linea di terra davanti a lui (Obolos Web Auction 20). Roman Provincial BITHYNIA. Prusa ad Olympum. Caracalla, 198-217. Diassarion (Bronze, 24 mm, 5.57 g, 12 h). AYT K M AYP ANTΩNINOC Ce KA Laureate head of Caracalla to right. Rev. ΠPOYCAEΩN Ajax the Telamonian, nude but for helmet and balteus, falling on his sword; before, a rocky outcropping; his shield on ground line before him. RG 102. SNG Copenhagen 596. SNG von Aulock 873. Cornell 100. Waddington 102. Rare and interesting mythological type. Well centered and clear. About very fine. From an American collection. Base d’asta: 100 CHF. Risultato: 220 CHF. apollonia1 punto
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Cloni?!😳 Sermarini , con tutto il rispetto, capisce di falsi come io di neurochirurgia… secondo me uno solo è candidato alla falsità… l’altro vorrei vederlo in mano1 punto
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No no @Vel Satiesla gentilezza non deve essere confusa con qualcosa di inconcludente. Solo il Sig. B. ritiene buone quelle monete, senza prove o altro, ma solo sul sentito dire. Non si ha neppure un ritrovamento attestato, neppure una pezza d'appoggio. Quindi non direi che siamo in uno stallo.1 punto
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Guardando sul fake report di Forum Ancient Coins ho trovato questa: Image search results - "IVDAEA CAPTA" - Vespasian Judaea Capta Sestertius - Dr. Ilya Prokopov's Fake Ancient Coin Reports (forumancientcoins.com) Che ne pensate? Ciao da Stilicho1 punto
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E si,anno raro e sopra la media,con bella patina,nell'insieme le avrei dato un qSPL ma Ranieri vecchia scuola con certe tipologie scrive la conservazione del dritto e del retro.1 punto
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Cari amici la raccolta dei colli lunghi aumenta notevolmente di qualità con tre sontuosi inserimenti che sostituiscono altrettanti esemplari non malvagi ma certo non così, tutti provenienti dall’asta Nomisma 66. Questo presentato stasera è quello peggio conservato dei tre, seguiranno a breve gli altri due, superiori in quanto privi di quei piccoli graffietti presenti al R che si riscontrano su questo esemplare, periziato dalla casa d’aste qFDC, ma con rilievi davvero attraenti, anche al D. I fondi lucenti si accompagnano a una patina abbastanza leggera al R e quasi etera al D. La differenza di valore in questi grandi moduli tra il FDC e il BB viaggia a livelli di venti, tranne, anche quaranta volte, a seconda del millesimo. Questo è comune, non così tanto reperibile in questa conservazione. Buona serata1 punto
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Salve Cristiano , lei ha sempre monete bellissime ma io preferisco quelle molto vissute ma con ancora quella magica tridimensionalità che crea l'usura e la patina , inoltre non potrei nemmeno permettermele . Questa voglia dei 5 Franchi è scaturita dal ricordo quando con il nonno guardavo le monete , le teneva dentro ad un contenitore a scodella di sapone da barba vuoto , aveva 2 esemplari delle monete in oggetto ma solo 1 era bella e volevo tenere in tasca solo quella ! A qui tempi , 50-60 anni fa , non c'era la mania di pulirle o almeno il nonno non lo faceva e ricordo il colore dell'argento diverso da oggi ,com' erano belle ...... Quando la trovo , ora in vendita non c'è , chiederò il vostro aiuto sulla genuinità . Chiedevo consigli perchè non ritenevo possibile che l'incisore avesse fatto , in alcuni coni , la Y sopra al piede della donna ! Grazie1 punto
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Sono monete che danno da pensare: Concordo con Scipio, non è sicuramente un conio ufficiale (vedasi anche l'errore nella legenda del rovescio). A vederne una sola, si sarebbe anche potuto pensare ad un esemplare ribattuto, ma viste le analogie nei rovesci lo escluderei.1 punto
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A me sembra che la moneta di @Asclepia sia nettamente superiore al BB, specialmente al dritto che trovo leggermente più facile da decifrare del rovescio in queste foto. Non mi stupirei per nulla se dal vivo la moneta risultasse superiore allo splendido. Per quanto possa sembrare assurdo e contro-intuitivo, sono sempre più convinto che l'utilizzo delle fotografie su un forum online di numismatica sia sostanzialmente impossibile, generando solo incomprensione, incomunicabilità e confusione. Sarebbe a questo punto paradossalmente più istruttivo imparare a descrivere a parole, sul forum, ciò che si vede dal vivo senza la possibilità di caricare alcuna foto online. Le foto distraggono, attirano l'attenzione lontano da risposte a quesiti tecnici, spesso molto più educativi, che invece tipicamente passano del tutto inosservati in una conversazione perchè oscurati da una foto. Si rischia di imparare meno e male. Ad esempio, che valutazione dareste a questa moneta?1 punto
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Buonasera @Manuelabrunacci ...servirebbe una foto per giudicare, ma onestamente di falsi d'epoca non ne ho mai visti, di brutte riproduzioni moderne invece si... Ho appena guardato quello nel nostro catalogo e onestamente ho dei dubbi sia un falso...a me pare autentica e semplicemente decentrata e mal messa. Come non sono in accordo sulla rarità..an 10 NC ci può pure stare mentre An 9 è più raro quindi R. Se posti una foto ti possiamo aiutare, io in collezione ho un an9, eccolo tanto per condividere, preso da Ranieri diversi anni fa...1 punto
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Riporto anche qui nella sua sede l’ultimo video di Quelli del Cordusio con Luca Tatonetti, il nostro @lorluke, sulle medaglie napoleoniche in Italia. Luca è’ un giovane che ha una grande passione per Napoleone, qui ci mostrerà alcuni straordinari esemplari di medaglie napoleoniche inserite nel loro contesto storico, buon viaggio !1 punto
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Buon pomeriggio. Riporto su la discussione con questo recente arrivo dalla Francia. Un bel 2 grani 1814 variante con sigle V .B. piccole e valore G. 2. grandi. Al dritto invece niente punto dopo HIER più rara della variante con punto. Ancora qui il pegaso è del tipo con coda lontana dal posteriore, lo si trova anche con la coda che sfiora il posteriore... che vi pare? Graditi i pareri. Avete sta variante in collezione? Dritto: FERD.III.P.F.A.SICILIAR.ETHIER REX 1814. Rovescio: V.B. (piccoli) G.2. (grandi) Ecco le foto1 punto
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Asta Gadoury del 15 ottobre scorso. 76 post ma di questa non ce ne siamo accorti. Ludovico Manin 1789-1799 --Zecchino AU 3.49 g. Conservation : NGC MS 66. FDC. Top Pop: le plus beau gradé Base 500 Realizzo 1600 (3 0fferte)1 punto
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Nonostante, causa le mutate condizioni economiche, la Convenzione con la Lega monetaria latina prevedesse che, a partire dal 1862, le monete in argento da 2 lire, 1 lira, 50 centesimi e 20 centesimi dovessero essere coniate con il titolo di 835 millesimi ed avere corso legale limitato, quelle da 5 lire continuarono ad essere coniate con il titolo di 900 millesimi e ad avere corso legale illimitato. In questo modo la coniazione delle monete da 5 lire in argento veniva riservata unicamente ai privati, proibendosi implicitamente allo Stato di proseguirne per proprio conto la fabbricazione. Per effetto della L 788/1862, i privati conservavano la facoltà di richiedere dalle zecche dello Stato la coniazione delle monete da 5 lire; essi, secondo quanto stabilito dal RD 370/1861, dovevano pagare, quale diritto di coniazione, 1,72222 lire per ogni chilogrammo d'argento fino lavorato; cosiché, l'argento fino monetato a pieno titolo (900 millesimi), dedotti i diritti di coniazione, veniva ad avere il valore di 220,50 lire al chilogrammo. Pertanto, il valore intrinseco delle monete d'argento a pieno titolo era di 222,22222 lire al chilogrammo. Tuttavia, a seguito di quanto stabilito dalla Convenzione addizionale della Lega monetaria Latina del 31 gennaio 1874, si cercò di limitare la coniazione di queste monete e, causa la diminuzione del prezzo dell'argento, si procedette al ribasso dell'accetazione in zecca dell'argento, da 220,50 lire a 218,88 lire al chilogrammo, al fine di impedire che i privati richiedessero ingenti coniazioni con lo scopo di lucrare sulla differtenza di prezzo fra il metallo e la moneta [Carboneri 1915b, pp. 296, 299, 340-341, 482]. Successivamente, fu emanata la L 2651/1875, che autorizzava il governo a dare esecuzione alla citata Convenzione del 1874, e nel 1877, a seguito uno scambio di note diplomatiche tra i Paesi della Lega, si decise, sempre a causa del continuo deprazzamento dell'argento, di sospendere definitivamente in tutti gli Stati la coniazione delle monete da 5 lire. Fu comunque concesso all'Italia di eseguire nel 1878 un'ulteriore coniazione, poi effettuata sia a nome di Vittorio Emanuele II sia a nome di Umberto I, nel frattempo asceso al trono d'Italia. Infine, a seguito della Convenzione della Lega monetaria latina del 5 novembre 1878, fu sancita la sospensione definitiva della coniazione delle monete da 5 lire, salvo poterla eventualmente riprendere tramite l'accordo unanime degli Stati contraenti. L'Italia, ottenne a stento la facoltà di coniare, utilizzando delle piastre borboniche giacenti presso il Tesoro, un ulteriore quantitativo di monete da 5 lire, rinunciando ad utilizzare le altre monete antiche di argento in ulteriori coniazioni del genere [Carboneri 1915b, pp. 300, 348, 477, tab.]. Tuttavia, in Italia, queste monete furono coniate anche nel, 1901, 1911 e 1914. https://catalogogigante.it/tipologia/5-lire-1914-italia-su-quadriga-briosa-37-mm-24.675-25.075-g-ag/42-125-0-1529-21 punto
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Buongiorno, parliamo oggi dei 5 centesimi 1861 N "Testa tozza". Come forse sapete, alcuni esemplari dei 5 centesimi 1861 coniati a Napoli presentano le impronte del dritto leggermente diverse. In particolare, il principale elemento di diversità è la Testa di Vittorio Emanuele II che risulta essere più "larga" (di poco) e meno definita nei particolari, da qui l'appellativo "Testa tozza". Non è agevole distinguere le due versioni, anche perchè spesso e volentieri questa moneta si trova in uno stato di conservazione medio basso e quindi l'usura può rendere meno evidenti le differenze. Identificarla attraverso la grandezza della testa non è secondo me il metodo più veloce e sicuro. VI segnalo due piccole differenze (ce ne sono anche altre) che di solito utilizzo io per distinguere le due versioni. In particolare, un elemento che la rende facilmente riconoscibile è la ciocca di cappelli posta sotto il valore "II". Nella "testa tozza" l'ultima ciocchetta di cappelli è più corta e termina prima rispetto alla stessa ciocca nella versione "testa normale". Inoltre, anche la barba e i baffi sono diversi, ma essendo uno dei rilievi più alti della moneta spesso e volentieri l'usura rende meno visibile queste differenze che invece ben si apprezzano in monete in alta conservazione. Anche la posizione della firma FERRARIS può essere solitamente un buon elemento da valutare. Voi come fate ad identificare la "Testa tozza"?1 punto
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Concordo, i giovani ci sono, non tantissimi ma ci sono, bisogna farli appassionare e supportarli1 punto
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Buongiorno, Altro esemplare all'asta ghiglione di oggi, è il secondo che esce. Rimaniamo sempre sull'R51 punto
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Ciao Augusto, nella discussione intitolata " Ora ci mancavano solo le medaglie" iniziata da Gionni980 troverai al post numero 38 la seguente risposta, se qualcosa non è chiara non esitare a chiedere altre info. Buon anno a tutti, Francesco. ""Ciao Giovanni, a pagina 70 del prestigioso catalogo d'asta Utriusque Siciliae (asta Varesi 49 dell'aprile 2007) troverai riportata una belissima e completa nota storica sulle medaglie parigine coniate per la nuova duchessa di Berry. Queste del 1816 per il solo matrimonio rientrano a pieno titolo nelle medaglie riguardanti il Regno delle Due Sicilie mentre tutte quelle della Berry post-1816 rientrano nel Regno di Francia. Su questo rivoluzionario metodo di classificazione è di fondamentale importanza il testo di D'Auria, IL MEDAGLIERE, infatti, nella premessa dell'opera viene precisato che tutte le medaglie riguardanti le principesse reali rientrano negli avvenimenti della casa reale d'appartenenza ma dopo il matrimonio le loro sorti, e quelle delle loro medaglie, entreranno a far parte della casa reale del consorte. Nel nostro caso, la pricipessa Maria Carolina di Borbone nata nel 1798 da Francesco di Borbone duca di Calabria (futuro re Francesco I re delle Due Sicilie dal 1825 al 1830) e da Maria Clemenetina d'Austria figlia dell'imperatore Leopoldo II d'Asburgo, sposò nel 1816 il duca di Berry (figlio di Carlo X e morto in un attentato nel 1820) qui potrete leggere tutto quello che c'è da sapere su di lei, http://it.wikipedia....one-Due_Sicilie , Come appena detto, il D'Auria non riporta a rigor di logica le medaglie francesi della Berry post-1816 perchè non rientranti nella storia delle Due Sicilie, di questa Duchessa di Berry si conoscono più di cento tipologie differenti di medaglie di piccolo e grande modulo e quasi tutte riportate nell'oramai introvabile opera di Bauquier del 1957. ""1 punto
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