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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/24/22 in tutte le aree
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Cari Amici serenissimi Questo Natale ha per me un sapore "particolare", eppure non me la sento di non augurare a questa bellissima Sezione ed agli altri suoi Curatori ed a tutti i suoi frequentatori, anche quelli di passaggio e a tutti coloro che animano questo bellissimo forum i migliori auguri di buon Natale. E' una tradizione che dura da tanti anni e non ritengo giusto abbandonarla; semmai, questa volta, non sarà una bella musica ad allietare questo momento, ma un racconto di natura ..... diciamo numismatica, che possa chiarire ai non venetici un comunissimo modo di dire. CIAO Luciano5 punti
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A mio avviso, fare ricerca significa mettere in dubbio anche quello che scrissero i grandi studiosi che ci precedettero. Non voglio dire ignorare e gettare alle ortiche le fatiche dei nostri maestri, ma di valutare cum grano salis ciò che ci hanno consegnato nei loro preziosi testi, in particolare quando qualcosa non torna. In questo caso il Prota parla di una "scarsissima" liberata, ma perché non trascrive la cifra esatta? I documenti di zecca, come puoi leggere, non sono vaghi, ma riportano valori precisi.5 punti
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Ho partecipato con spirito di condivisione all'Asta di beneficenza organizzata dalla Varesi il 23 u.s. Asta di beneficenza - Aste Numismatica Varesi - 1 Tra i lotti aggiudicati, dedico ai Serenissimi, i tre esemplari che posto, e lasciamo da parte (per un attimo) le varie considerazioni circa il grado di conservazione, di rarità, il prezzo, gli equilibri di mercato, etc..... Buon Natale soprattutto a coloro che usufruiranno delle risorse rivenienti dall'Asta organizzata (anche in modo divertente dal punto di vista della conduzione!) da @Alberto Varesi. Domenico3 punti
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Caro Luciano, ti sono vicino e per questo il mio abbraccio virtuale.. è ancora più sentito. E' inutile dire altre parole, ma un caro amico che recentemente ha passato la tua stessa "esperienza" mi ha detto: "Comportati come se fosse lì, perchè anche se non la vedi , se non la senti, se non gli parli.... Lei ti vede, ti sente e ti parla. Ed è dal cuore che nascono le cose belle" Ciao, Fabry3 punti
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... In nessun caso è presente un aspetto con microbolle e microfilamenti quale quello presentato nell'esemplare InAsta. Conio arrugginito? Quando questo succede è pressochè sempre solo uno il conio interessato (e non entrambi come in questo caso) e non appare così! Si tratta di falso? D'epoca? E' un po'sottopeso (peso legale del giulio prima del 1551 =3,31 g, nel 1551 passava a 3,25 g) ma se fosse un falso d'epoca sarebbe molto più calante (in lega di zinco, stagno e talora piombo e non certo d'argento). Moderno? Certo potrebbe trattarsi di un falso a cera persa, ma non ne ho mai visto con grumetti "vermiformi" come nell'esemplare in questione, anche se c'è sempre una prima volta. E' possibile si tratti di un danno da pulizia spinta con agenti corrosivi, e questa potrebbe essere l'ipotesi più plausibile. Ho tuttavia ritrovato lo stesso esemplare in altra asta (Numismatica Ferrarese, e7 2020): in tal caso non era riportato come falso anche se il prezzo di vendita risultava analogamente irrisorio. Lo strano, però, è che il peso indicato era superiore (3.25 g vs. 3.08 g) e che tra ore 1 e 2 del diritto il bordo pare differenziarsi dal successivo (vedi foto, ellisse tratteggiata). ... ma potrebbe trattarsi solo di un effetto fotografico (?). Forse un clone? Ma i grumetti sono coincidenti e avrebbero dovuto trovarsi sulla matrice. In definitiva la moneta andrebbe vista direttamente ma ritengo che sia originale, pulita con agenti corrosivi e probabilmente manipolata anche successivamente.3 punti
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È possibile che la moneta fosse veramente esistita nella collezione Scacchi quando il Cagiati redasse il catalogo, e poi tale esemplare sia stato venduto o scambiato prima che la collezione fosse donata al Circolo. Anziché R5, sarebbe forse più corretto indicare la moneta come "mai apparsa", ossia censita in letteratura ma, appunto, "mai apparsa"; mettendone così in evidenza la dubbia esistenza. C'è da dire che l'opera del Cagiati, sebbene sia un'opera di riferimento, non è esente da errori, come testimoniano studi recenti. Per quanto riguarda il Prota è indiscutibile che sia stato uno studioso meticoloso e sarebbe utile riprendere il mano il medesimo documento da lui consultato: solo così la questione verrebbe risolta. Presso l'ASNA ci sono molti documenti simile a questo, chissà che non ne esista uno anche per il 1797.3 punti
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La sezione bibliografia augura a tutti voi un sereno Natale e un prospero Nuovo Anno!2 punti
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Vi ringrazio, dal primo all'ultimo. Dentro di me probabilmente già sapevo non fosse autentica ma c'era quell'1% che mi ha spinto a pubblicare la richiesta. Piccolo extra (che magari leggeranno in pochi ma mi andava di farlo notare): compro e vendo cose da ormai più di un decennio online e posso dire con certezza che questo forum è uno dei pochi luoghi dove vedo ancora uno scambio di opinioni sano, con educazione, rispetto e professionalità da parte di tutti, roba che ormai su qualsiasi altro social è praticamente impossibile trovare. Di nuovo grazie - e complimenti - a tutti. Alla prossima valutazione 😄2 punti
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Cari amici la raccolta dei colli lunghi aumenta notevolmente di qualità con tre sontuosi inserimenti che sostituiscono altrettanti esemplari non malvagi ma certo non così, tutti provenienti dall’asta Nomisma 66. Questo presentato stasera è quello peggio conservato dei tre, seguiranno a breve gli altri due, superiori in quanto privi di quei piccoli graffietti presenti al R che si riscontrano su questo esemplare, periziato dalla casa d’aste qFDC, ma con rilievi davvero attraenti, anche al D. I fondi lucenti si accompagnano a una patina abbastanza leggera al R e quasi eterea, impalpabile al D. La differenza di valore in questi grandi moduli tra il FDC e il BB viaggia a livelli di venti, trenta, anche quaranta volte, a seconda del millesimo. Questo è comune, non così tanto reperibile in questa conservazione. Buona serata2 punti
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@Alex Grass, ti faccio vedere il mio 5 Lire del 1813 di Gioacchino Murat con nel taglio il motto : DIO PROTEGGE IL RE E IL REGNO controlla pure la tua e vedrai che si presenterà rigato oppure con le scritte FERT2 punti
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Salve. Tra le varie tipologie ho trovato interessanti due bronzi emessi dalla zecca di Antiochia sull’Oronte, in Siria, a distanza di una quarantina d’anni uno dall'altro, che raffigurano sul diritto uno Artemide e l’altro Apollo, i due gemelli molti cari al popolo greco. Sul rovescio, molto simile, è raffigurata una lira costruita dal carapace di una tartaruga, come vuole la tradizione. Bronzo del 59-60 d. C. circa (Triskeles 28). Roman Provincial Coins. Syria, Seleucis and Pieria. Antiochia ad Orontem. Pseudo-autonomous issue. 1st century A.D. Æ (19 mm, 3.86 g). Ca. A.D. 59/60. Diademed head of Artemis right / Lyre. SNG Copenhagen 108. Dark brown patina with sandy highlights. Very fine. Bronzo del 96-98 d. C. (Agora 99). Roman Provincial. Syria, Seleucis and Pieria. Antiochia ad Orontem. Civic Issue. Time of Nerva A.D. 96-98. AE dichalkon (16.1 mm, 3.98 g, 1 h). Dated year 145 of the Caesarean era = A.D. 96/7. Draped bust of Apollo right, hair bound with taenia / ANTIOXEΩN ET EMP, lyre. RPC III, 3502; McAlee 119; Butcher 196. VF. Rare.1 punto
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Buongiorno alla sezione, Voglio condividere le mie piastre di Re Francesco I con tutti voi, piastre secondo me con un fascino particolare. Le 1826. E la 1828. Un saluto Raffaele.1 punto
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Ciao, oggi condivido un denario molto comune dell'imperatore Massimino Trace (235-238 d. C) recante sul rovescio la personificazione della Pace (Pax). In questo caso intesa come la rassicurazione di stabilità da parte dell'Augusto a tutti i romani e gli abitanti dell'impero. La Pax Augusti appunto o pace romana. Denario senza dubbio coniato (spero ai tempi di Massimino 🙂) con segni evidenti di usura da circolazione che quindi ha svolto la sua funzione. Moneta abbastanza centrata con un bel modulo e peso. Ho postato intenzionalmente questa tipologia di denario perché mi da l'occasione di augurare a tutti noi ed alle persone a noi care un Natale di Pace e serenità ed a tutti quelli che non lo festeggiano una felice domenica. Penso che in questo brutto periodo storico che stiamo attraversando ne abbiamo tutti veramente bisogno... Grazie ed alle prossime ANTONIO 21mm 3,53g RIC 121 punto
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@LOBU, Angelo Martini non fa testo: non è un cultore di numismatica e la sua opera "universale" dato il contenuto generalista lascia il tempo che trova. Il Bovi e il Duca Catemario hanno collaborato alla stesura del ventesimo volume del Corpus ed entrambi hanno conosciuto Scacchi. Sicuramente Bovi ha frequentato l'abitazione e visionato (se non studiato) il medagliere del Professore, come scrive Luisa Mastroianni nel catalogo della collezione Bovi a p. XXII. A mio avviso, i due collaboratori del Corpus avrebbero certamente segnalato la piastra del 1797 se fosse stata presente - anche per un breve periodo - nella collezione Scacchi data la sua unicità, giacché non presente in molte altre importantissime collezioni: Museo Nazionale di Napoli, Bovi, Cagiati, Catemario, Dell'Erba (padre e figlio), Fusco, Prota, Ricciardi e Sambon-Giliberti.1 punto
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Vi ringrazio per la condivisione e le informazioni. Vi auguro buone feste. Cordiali saluti1 punto
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falsi e le monete non si lucidano...o puliscono o grattano1 punto
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@jaconico dimenticavo: se per caso dovessi potare il tuo albero di Natale, le frasche le prendo io volentieri ! (anche la punta )1 punto
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Bella questione. Il giulio del Giubileo 1550 per Roma è presente con 3 tipologie: la prima con in esergo la parola Roma, la seconda con RO - MA ai lati della Porta Santa, la terza (più rara) come la precedente, ma in aggiunta 3 cherubini. ....1 punto
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Grazie. Davvero una bella moneta. Ciao da Stilicho1 punto
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Rocco, come promesso, ti invio due foto con moneta inclinata. Foto non facile da farsi. Ci ho provato. Ti saluto e rinnovo gli auguri.1 punto
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Esatto @demonetis concordo su tutto... a mio avviso però, se il Prota scrisse che nel 1797 le liberate di piastre furono scarsissime, riportando semplicemente quello che trovò scritto sui libri di liberate - cioè sui documenti ufficiali della Zecca - suppongo che questo specifico testo del Prota - andrebbe considerato come un "documento storico", come un dato certo. Per questo, ipotizzando che durante la guerra andarono persi o distrutti alcuni documenti dell'archivio, ma il Prota ebbe modo di leggerli prima che andassero persi, riportando precise informazioni sui contenuti... Ammesso anche che non riuscissimo a trovare questi documenti... Chi siamo noi per cancellare questi contenuti dalla storia?1 punto
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Io non credo che se un novizio vuole avvicinarsi alla numismatica e chiede a NAC L’invio di un catalogo debba poi accollarsi il peso di un “debito morale”. Avranno dei pacchi di cataloghi … uno lo invieranno ad un “enthusiast” il quale semmai avrà, questo sì, un sentimento di gratitudine e forse un domani un occhio di riguardo verso la casa d aste, a budget piacendo. Si chiama marketing. per il resto caro @Il ricercatore non aprire il portafogli per ora se non per girellare curioso e attento nei convegni, per comperare un “vecchio “ (2021…) catalogo gigante, consultare l’eccellente catalogo online de la moneta e i già citati cataloghi online dell IPZS. Qui in forum, grandissima risorsa, molti “enthusiasts” esperti. Belli anche i video di quelli del Cordusio. Mi è piaciuto molto tra i tanti quelli sulle medaglie napoleoniche 😉1 punto
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Si tratta del classico segno della macchina che ha chiuso i rotolini, semplicemente questa moneta era l'ultima del rotolino ed è stata rovinata nella chiusura1 punto
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Grazie @demonetis... Il Cagiati riporta che nel 1912 vi era una Piastra 1797 nella collezione Scacchi. Se oggi - a distanza di 110 anni - nella stessa collezione non c'è una Piastra 1797, non esclude il fatto che all'epoca ci sia stata... concordi? Il prof. Scacchi morì 17 anni dopo la pubblicazione dello studio del Cagiati. Comunque sia, il Prota riporta "come risulta dai libri di liberate" con riferimento (2) a - SEZIONE FINANZE, Archivio di Stato, Giornale della Zecca - anno 1791 in poi.1 punto
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@Rocco68 @LOBU, ho consultato il catalogo della Collezione Scacchi e l'esemplare in questione non è presente. Nella collezione dell'esimio collezionista sono presenti molti falsi, ma ripeto, nessun esemplare di piastra del 1797, autentico o falso.1 punto
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DE GREGE EPICURI Le storie di Re Laurino sono raccontate in ladino, in tedesco, ma anche in italiano. Il suo regno erano le dolomiti, ma il luogo magico della favola più nota è il Catinaccio (in tedesco Rosengarten, il giardino delle rose). Deluso nel suo amore per la principessa Similde, re Laurino maledice il Catinaccio, ma si dimentica dell'alba e del tramonto, in cui la montagna può continuare quindi a tingersi di rosa...In ladino, questa colorazione dolomitica è la "enrosadira". In un'altra storia compaiono gnomi e coboldi. Poi c'è quella della fontana, presente nella piazza maggiore di Bolzano. Questa medaglia porta re Laurino sul diritto, mentre al rovescio c'è il Rifugio Gardeccia, luogo ideale da cui contemplare il Catinaccio. Ci ho passato un agosto nel 1962, dopo la maturità,...quindi per me è un posto indimenticabile.1 punto
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Al nome di Tito cesare, figlio dell' imperatore Vespasiano, un esemplare di aureo con al rovescio bella figurazione di Roma con richiami alla sua fondazione . Sarà il 13 Gennaio in vendita Stack's January 2023 al n. 20168 .1 punto
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Le monete del Lombardo Veneto hanno un fascino particolare e in particolar modo quelle di Ferdinando I e Francesco Giuseppe, sono molto difficili da reperire, e le rarità sono calcolate con un criterio diverso. Mi spiego meglio: la Lira 1905 di Vittorio Emanuele III è classificata R o R2 nei principali cataloghi, pur apparendo in tutte le collezioni. La stessa cosa non si può dire per le monete del Lombardo Veneto classificate R2, che richiedono spesso anni di ricerca. Non parliamo poi delle monete R3 che spesso non appaiono da decine di anni (trovatemi lo scudo 1827 o 1828 per Venezia oppure il 1841 Venezia, il 1845 Venezia, il 1846 Venezia). E' anche per questo che una raccolta tipologica di questa monetazione dà lustro ed importanza ad una collezione.1 punto
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Se nessun testo ad oggi la riporta...un motivo ci sarà. Monete ancor più rare, vedi le Piastre del 1804 sono giunte a noi... E poi se scrivo "forse" non asserisco un bel niente caro Lorenzo....o non si può più avere una personale opinione in questa sezione ?1 punto
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Buonasera a tutti, Ogni tanto mi piace rileggere questa interessante discussione... Ed oggi vorrei mostrarvi uno dei miei ultimi arrivi: un 10 reali del II tipo (Piras 46). Un po' vissuto, con qualche schiacciatura di conio ed una piccola frattura del tondello, ma in mano è una bomba! Le differenze rispetto al primo tipo sono molteplici e tali da far meritare a questa emissione una distinta classificazione.1 punto
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Si è vero, un biglietto rifilato non ha perso totalmente il suo valore, in special modo se si tratta di una banconota di difficile reperibilità, ma non è comparabile con una moneta tosata. Sai bene da cosa nasce una tosatura, anche se dispiacevole ed a volte deturpante fa anche parte della storia sull'utilizzo di determinate monete e della loro circolazione, per questo sono accettate dai collezionisti nello stato in cui si trovano. La rifilatura di una banconota è una sorta di riparazione di evidenti difetti ai bordi, giusto per occultarli, spesso e volentieri a danno dei collezionisti.1 punto
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Meravigliosa ma non è questa, grazie. Il rovescio sembra in tutto e per tutto un denaro romano. Con i dioscuri con la lancia "in resta" diremmo noi L'ho incrociata tempo fa in un'asta e mi ero ripromesso di salvarne immagine e scheda. Poi a causa di impegni lavorativi mi sono perso via ed ho perso il riferimento, ahimè. Grazie, @King John.1 punto
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Stasera, voglio condividere con voi questo esemplare di Osella proveniente dall’asta NAC 136 di Milano del 15/12/2022, Lotto 350, così descritto in catalogo e relativa foto: Venezia. Francesco Molin, 1646-1655 Osella anno VIII (1653), AR 9,69 g. S M V – GERMINAVIT LILIVM FLOREBIT ÆTERNO FR – MOL D S. Marco seduto in trono a s., porge con la mano d. il vessillo sormontato da una croce al doge genuflesso; alle spalle del Santo, S. Antonio da Padova con ramo di giglio nella d. All’esergo, F R (Francesco Riva, massaro). Rv. COHIBENTE TER – REVM ÆTHERNO Il sole dirige i suoi raggi su una fiamma che scaturisce dal terreno dinanzi una chiesa; all’esergo, ANNO / VIII. Paolucci II, 136 (questo esemplare illustrato). Molto rara. Migliore di Spl Ex asta NAC 53, 2009, 846. Da: https://www.ilgiornaledellanumismatica.it/parole-e-monete-il-giglio-ha-germogliato/ GERMINAVIT LILIVM FLOREBIT AETERNO, ossia “Il giglio è germogliato [e] fiorirà in eterno” è la legenda che appare al dritto delle due versioni dell’osella veneziana coniate a nome di Francesco Molin, 99° doge della Serenissima, nel 1652 in oro, al valore di 5 zecchini, e nel 1652-1654 in argento. La raffigurazione al dritto vede come di consueto san Marco nell’atto di porgere al doge, inginocchiato a destra, il vessillo; tuttavia, dietro le spalle dell’evangelista compare su questa bella moneta-medaglia un’altra figura in piedi, quella di sant’Antonio, adottato proprio nel 1652 dalla città lagunare come uno dei suoi protettori e alcune delle cui reliquie furono trasportate in città da Padova, centro della devozione nei confronti del santo. Il giglio, simbolo di sant’Antonio, è dunque il fiore che – come il culto per il santo stesso, “fiorirà in eterno” a Venezia. La legenda rappresenta, spiega Mario Traina ne “Il linguaggio delle monete”, un adattamento e una fusione dal testo biblico di Osea (14, 6) ove si legge “Israel germinabit sicum lilium” (“Israele germoglierà come un giglio”) e di Isaia (27, 6) che recita “Florebit et germinabit Israel” (“Israele fiorirà e germoglierà”). La legenda è preceduta da S M V (SANCTVS MARCVS VENETVS) e seguita dal nome del doge FR MOL D(FRANCISCVS MOLINO DVX). Al rovescio dell’osella del 1652, anno VII di dogato del Molin è invece è rappresentato l’esodo del popolo ebraico guidato dal Signore affinché scampasse alle persecuzioni degli Egizi. Si tratta di un’immagine che richiama il difficile momento che la Repubblica di Venezia stava vivendo alla metà del Seicento con l’augurio che, così come Dio fu guida e protezione degli Ebrei verso la Terra promessa, così il santo potesse fare da “supporto” nel proteggere i Veneziani durante la guerra in corso contro i Turchi. Nonostante le vittorie riportate, la situazione a Candia rimaneva assai difficile. Il blocco veneziano ai Dardanelli era una spina nel fianco della flotta turca, ma non poteva continuare per tutto l’anno, avendo le navi necessità di manutenzione e riparo durante l’inverno, mentre i Turchi di Candia ricevevano rinforzi ed approvvigionamenti regolari. Questa osella, nella legenda al rovescio fa riferimento alla guida sicura del Signore: IN HOC SPERANS NIL ERRANS, ovvero: “Noi crediamo in questa guida e dunque non possiamo sbagliare”.1 punto
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Medaglietta da rosario con doppio appiccagnolo. rame/ottone del XIX sec.- D/ La Madonna delle 7 spade ( rappresentano i 7 dolori di Maria).- R/ E' rappresentato il settimo dolore, Maria accompagna e assiste alla sepoltura di Gesù. Ciao Borgho1 punto
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Lotto 332 Asta NAC 136 di Milano del 15/12/2022, così descritto in catalogo e relativa foto: Venezia. Antonio Grimani, 1521-1522 Osella anno I (1521/22), AR 9,13 g. BENEDIC POPVLVM TVVM DNE Il Redentore, seduto in trono a s., benedice San Marco che consegna il vessillo al doge genuflesso; sopra la testa di S. Marco, S M e, all’esergo, ANT GRIM / DVX. Rv. IVSTITIA ET PAX OSCVLATAE – SVNT La Giustizia e la Pace si stringono la mano. Paolucci II 1. Rarissima e sicuramente uno dei migliori esemplari conosciuti. Bella patina di medagliere e migliore di BB Ex asta Ars et Nummus 4, 1964, 180. Con questo doge l’usanza di donare volatili, cacciati nei territori della laguna, alle più alte personalità della Repubblica, venne sostituita tramite l’emissione di monete-medaglie denominate appunto “oselle” (da oselo, in veneziano), dal valore iniziale di soldi trentadue e mezzo. Negli ultimi 20 anni questo è l’unico esemplare integro ad essere stato offerto in asta pubblica. Le altre monete apparse infatti presentavano o pesanti tracce di restauro o fori otturati. /d1 punto
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Non è cosi semplice tradurre i nostri gradi con gli altri, in questi siti c'è una mezza soluzione Sheldon coin grading scale - Wikipedia Tabella internazionale dei vari stati di conservazione di una moneta. Vi è anche una nota sulla scala Sheldon base del sistema americano sullo stato di conservazione. - Moruzzi Numismatica Roma Sheldon Coin Grading Scale | Certified Coins | U.S. Money Reserve (usmoneyreserve.com) PCGS Grading Standards How to Grade Circulated Coins - Introduction to Coin Grading1 punto
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Riporto anche qui nella sua sede l’ultimo video di Quelli del Cordusio con Luca Tatonetti, il nostro @lorluke, sulle medaglie napoleoniche in Italia. Luca è’ un giovane che ha una grande passione per Napoleone, qui ci mostrerà alcuni straordinari esemplari di medaglie napoleoniche inserite nel loro contesto storico, buon viaggio !1 punto
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Siamo più letti di quanto credi. Per farti un esempio la variante Grana 3 1810 (cifre quindi e non lettere in data) e stella a 5 punte è stata aggiunta nel testo della Nomisma e credo proprio abbiano preso spunto da quanto scritto qui nel forum. Prima nei vari cataloghi non c'era...l'anno scorso il sottoscritto ha scovato un esemplare in slab negli USA e lo ha postato qui, primo esemplare conosciuto...bhe credo che abbiano preso spunto da lì, e questo vale anche per tante altre varianti di altre monetazioni, che altri lamonetiani non gelosi delle proprie scoperte, postano sempre qui nel forum, condividendo, postando foto e discutendo. Il forum se vissuto così, crea conoscenza ed è un enorme fonte di dati. E ripeto Releo, non è perchè uno non scrive un libro non è esperto, anzi credo che alcuni di noi che si appassionano ad una data monetazione, ne fanno quasi una mania nel loro piccolo, nella loro nicchia, sono più esperti di altri. Cordialmente. Cristiano.1 punto
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Il lagobolon che il dio Pan tiene nella mano sinistra è il suo caratteristico attributo. Il termine è composto da due parole greche, lagos (lepre) e ballo (io getto) per denominare un corto bastone ricurvo ad una estremità utilizzato per la caccia alla lepre. Sembra che questo bastone originariamente con funzione di strumento di caccia abbia acquistato nel corso dei tempi un significato simbolico di strumento cerimoniale o di potere. Il dio Pan sempre con il lagobolon nella mano sinistra è raffigurato sul sarcofago che rappresenta il mito d’Arianna e Dioniso al Museo del Louvre (foto a sinistra). Ancora Pan con in mano il lagobolon che cavalca una tigre seguito da un piccolo personaggio anch’esso col lagobolon è raffigurato sul sarcofago che rappresenta Arianna e Dioniso tirati dai centauri sempre al Museo del Louvre (foto a destra).1 punto
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Bronzo di Filippo I coniato a Pella, in Macedonia, nel 244-249 d. C., che raffigura sul rovescio Pan seduto a sinistra su delle rocce stilizzate con il lagobolon nella mano sinistra e la destra sopra la testa in gesto di ubriachezza; flauto di Pan (siringa) nel campo a sinistra (Gorny & Mosch 286). Lot 4367. MAKEDONIEN. PELLA. Philippus I., 244 - 249 n. Chr. AE ø 24mm (8,08g). Vs.: IMP CAE M IV FILIPPVS, drapierte Panzerbüste mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: COL IVL AVS PELLA, nackter Satyr (oder Pan) sitzt n. l. auf einem Felsen, hält in der Linken ein Lagobolon und hält die rechte in einem Trunkenheitsgestus über den Kopf. Links im Feld Panflöte. Varbanov 3762; RPC online unassigned ID 58785. Dunkelgrüne Patina, Vs. Stempelfehler, ss-vz Starting price: 80 EUR. Estimate: 100 EUR.1 punto
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Da collezionista del settore confermo la rarità dell'epifania sul mercato di certi pezzi... tuttavia non credo che le rarità delle sabaude siano sovrastimate (o per lo meno non conoscendole bene non posso esprimermi sul tema) quanto piuttosto che siano sottostimate quelle di alcune monete lombardo-venete argentee. Il 1/4 di fiorino di Milano dato NC è un esempio emblematico a mio avviso. NC è la stessa rarità del 5 centesimi spiga 1919... non c'è proprio paragone a mio avviso...1 punto
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