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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/06/23 in tutte le aree

  1. Ciao CASTULO (Cazlona, Jaén). As. (Ae. 28.34g / 33mm). 180 BC (FAB-697). Anv: Diademic male head to the right. Rev: Sphinx on the right, in front of the star and Iberian letter Co, under the legend CaSTeLE. VG. Silvio
    4 punti
  2. 1 farthing 1901 Vittoria. Preso ad 1€ al mercatino!
    3 punti
  3. Dato che il valore del nummus, o meglio dell'AE4, è uno dei "grandi temi" di qualsiasi forum, e ovviamente di lamoneta, e grazie alla disponibilità del grande Alberto D'Andrea, ho potuto rendere disponibile a tutti qualche mia riflessione sull'argomento, uscita solo 12 mesi fa. (è presente in inglese ma anche in italiano nel medesimo file) spero sia una piacevole lettura... ovviamente sono aperto a qualsiasi critica costruttiva e costruita su argomentazioni che possano aprire a considerazioni differenti dalle mie saluti Alain https://www.academia.edu/94400559/Gennari_Alain_The_value_of_the_Æ4_and_the_reforms_of_Anastasius_I_Il_valore_dell_Æ4_e_le_riforme_di_Anastasio_I
    2 punti
  4. Condivido questo esemplare di Osella coniata sotto il dogato di Francesco Loredan (1752-1762), anno X, 1761, Massaro: Zuane Dolfin. Ex aste Numismatica Picena 11/2022, ex Nomisma 53/2015, ex NAC 53/2009, ex NAC 43 2007. Da: https://www.cronacanumismatica.com/la-peste-a-roma-losella-a-venezia-e-la-costola-del-beato/ di Roberto Ganganelli | Gregorio Barbarigo (Venezia, 16 settembre 1625 – Padova, 18 giugno 1697), patrizio veneziano, fu vescovo di Bergamo (dal 1657) e dopo l’investitura a cardinale nel 1660 venne nominato vescovo di Padova (1664). Un alto prelato come tanti, si potrebbe pensare, e invece… Di lui scrive Domenico Agasso in Famiglia cristiana: “Nel maggio 1656 scoppia a Roma la peste bubbonica, che dura fino all’agosto 1657, facendo migliaia di vittime. Il papa Alessandro VII (Fabio Chigi), che era a Castelgandolfo, torna subito nell’Urbe e si fa vedere in giro anche a piedi, per incoraggiare i romani. A dirigere i soccorsi in Trastevere, epicentro del contagio, sceglie il prete trentunenne Gregorio Barbarigo, di famiglia veneziana. E sa quello che fa. Era nunzio papale a Münster (Germania) nel decennio precedente, per la pace dopo la Guerra dei Trent’anni; e lì ha conosciuto il giovane Barbarigo, allora segretario dell’ambasciatore di Venezia. Lo ha poi consigliato negli studi, fino al sacerdozio. Infine, eletto papa nel 1655, lo ha chiamato a Roma. Se ne fida come di sé stesso, e perciò lo manda tra gli appestati di Trastevere. Lui obbedisce, senza però nascondere la paura. Ne scrive anche a suo padre. Ma quando vede come vive e muore quella gente, sa farsi capo, guida, fratello; è prete, infermiere, seppellitore, è il padre dei trasteverini. Medaglia del 1911 che ricorda Gregorio Barbarigo nel 150° anniversario della beatificazione Il papa nel 1657 lo nomina vescovo di Bergamo e nel 1658 cardinale. In diocesi prende a modello Carlo Borromeo, con un appassionato accento personale nell’istruzione religiosa. Nominato vescovo di Padova (1664), nella città del grande Ateneo dà slancio al grande Seminario: stimola la formazione teologica e biblica e la vuole arricchita di sapere classico, di scienza e di familiarità con le lingue; dà ai chierici una ricchissima biblioteca e crea una tipografia anche con caratteri greci e orientali, gettando ponti culturali tra Europa e Asia. Al tempo stesso, dice un testimone, ‘mangia con la servitù e non lascia mai d’insegnare la dottrina cristiana, di fare missioni e assistenza a’ moribondi’. […] Due volte è sul punto di diventare papa, e dice sempre di no. Per lui, vivere è Padova, è lo studio, è la carità. E’ suonare la campana del catechismo ai bambini, preparando banchi e sedie da sé, per la gioia di educarli personalmente alla fede; come un tempo accudiva con le sue mani gli appestati di Trastevere”. L’osella “della reliquia” coniata nel 1761 dal doge Francesco Loredan per la beatificazione del cardinale Barbarigo Il Barbarigo viene beatificato da Clemente XIII nel 1761. Poi tutto si ferma per un secolo e mezzo finché, nel 1911, giungono a Pio X appelli per la sua canonizzazione, e uno di essi ha tra i firmatari anche il “prof. sac. Angelo Roncalli”, futuro Giovanni XXIII. E sarà proprio lui a proclamare santo Gregorio, il 26 maggio 1960. La procalamazione a beato di Gregorio Barbarigo fu importante per la Serenissima al punto che il doge Francesco Loredan (1752-1762) dedicò a questo evento le oselle dell’anno X (1761). Fatto quanto mai inconsueto, queste monete-dono portano al dritto, su campeggiano – una sorta di “urna” – le insegne cardinalizie, il leone marciano e due putti nell’atto di sorreggere niente meno che una costola umana, reliquia del beato donata dal papa alla Serenissima. La medaglia che papa Clemente XIII Rezzonico dedica nel 1761 al beato Barbarigo, suo concittadino Completa questa “gotica” composizione – emblematica di quanto le reliquie fossero ancora importanti, sia dal punto di vista devozionale che politico, nell’Italia del XVIII secolo – la legenda BEATI GREG BARBADICI CARD COSTA. Al rovescio una ricca cartella Coin nome del doge, la consueta dizione PRINCIPIS MUNUS e l’anno di emissione. Anche papa Rezzonico, del resto, da buon veneto fa coniare una medaglia per la beatificazione del suo virtuoso concittadino alludendo al Barbarigo, sul rovescio, come EPISC[opus] PATAVINO IN ALBVM BEAT[orum] RELATO.
    2 punti
  5. DE GREGE EPICURI Sicuramente, più di quanto puoi comprare oggi con un centesimo di euro.
    2 punti
  6. taglio: 1 euro paese: croazia anno: 2023 tiratura: ? condizioni: quai spl città: trieste note: NEWS!!!!
    2 punti
  7. Taglio: 2 euro cc Nazione: Slovenia anno: 2021 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: SPL Città: Milano
    2 punti
  8. Ciao Adriano dracma alessandrina Silvio
    2 punti
  9. https://www.cronacanumismatica.com/tutta-la-bellezza-della-dacia-in-un-sesterzio-di-adriano/
    2 punti
  10. l'articolo citato dall'ottimo Giollo (in Panorama Numismatico nr.334, dicembre 2017) è disponibile a questo link: https://www.panorama-numismatico.com/un-tremisse-di-cuniperto-dalla-insolita-legenda/#more-9857 Allego anche l'immagine dell'ulteriore tremisse (oltre a coll.Garrett e Berlino) menzionato nell'articolo, "di conio diverso, a comprova di una discreta emissione".
    2 punti
  11. Per onor di cronaca inserisco il dritto della moneta, trascurato in quanto in conservazione nettamente inferiore al MB. Si intuisce la presenza delle sigle I cui dovrebbe seguire la sigla (P), di cui forse si intuisce la stanghetta. Se tale interpretazione fosse corretta avremmo di fronte le sigle dello zecchiere Giovanni del Pozzo, attivo dal 1611 al 1641. Leggendo la letteratura e interagendo con collezionisti specializzati in questo periodo storico è emerso che questo esemplare è al momento il secondo esemplare conosciuto, e che la moneta è comunque ancora inedita. Probabilmente, tenendo conto che una percentuale intorno al 75% degli esemplari non ha la data identificabile, e che quindi sono certamente esistenti altri esemplari impossibili da identificare, dovremmo poterle assegnare una rarità R2 o R3. Chiederei a @carlino di creare apposito spazio per questa moneta nel catalogo di Lamoneta. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FLC/3
    2 punti
  12. Visto che è stata omaggiata la mia città con una bella e importante pubblicazione relativa alle sue monete, contraccambio con una bella e saporita opera, da poco reperita a ottimo prezzo grazie ad una cospicua botta chiappica 😋, si tratta dell'opera in tre volumi "Il Veneto nel Medioevo" che oltre ad illustrare in maniera approfondita la storia della regione in quel periodo contiene anche dei polposi e interessantissmi saggi inerenti la numismatica veneta medievale a firma di due autori figuranti tra i massimi esperti e specialisti nell'ambito numismatico veneto, i prof. Gorini e Saccocci...
    2 punti
  13. Giuseppe De Sopo, Le monete di Napoli. L'evoluzione della tecnica monetaria e le varianti della zecca napoletana dal 1516 al 1859, Luigi Regina Editore, Napoli 1971, pp. 213, ill. b. n.
    2 punti
  14. Commento decisamente fuori luogo, che fa il paio con quello, in altra discussione, in cui sentenzia che in questo forum non ci sarebbero esperti di monete romane Da un nuovo arrivato (in particolare, ma non solo), ci si aspetterebbe maggior rispetto per chi posta le proprie monete, anche se oggettivamente malridotte, e soprattutto per chi si adopera per identificarle, il più delle volte riuscendovi, a dispetto di quel che pensa lei.
    2 punti
  15. Anch'io sto cercando di arricchire costantemente il settore veneziano della mia biblioteca numismatica, per la sua enorme importanza nella storia monetaria ed economica non solo italiana ho deciso di dedicarvi un settore a parte da quello Veneto, con uno spazio esclusivamente dedicato... nel ripiano immediatamente superiore inoltre ho collocato i volumi di un settore complementare a quello veneziano, il settore che io chiamo levantino, comprendente cioè volumi di numismatica, storia economica e monetaria inerenti le crociate, l'oriente latino, le colonie veneziane e genovesi, Rodi e i Cavalieri di San Giovanni, nonchè i rapporti con i potentati islamici, emirati turchi poi Impero Ottomano, Egitto e Siria...
    2 punti
  16. Dalla zecca di Pella, un esemplare di tetradrammo di Filippo II di Macedonia con forte ritratto di Zeus al diritto e poderoso cavallo al rovescio . Sarà il 15 Febbraio in vendita Hirsch 378 al n. 1054 .
    1 punto
  17. Questo pesa 1,65 e misura 19 mm circa. Strana corona, strane lettere (poche per la verità), tosata, globetti prima della I e tra la I e la C. Croce in parte ribattuta.
    1 punto
  18. https://en.numista.com/catalogue/pieces142621.html Ciao, la tipologia è questa del link, ma purtroppo di varianti ce ne sono un mare.... Con un anno di regno così alto (20) ٢٠ molto probabilmente è Mahmud II (1808-1839), la data islamica sulla tua moneta è piuttosto erosa, ma si dovrebbe riferire al nostro 1827.
    1 punto
  19. Come ti è stato detto, è una moneta in acmonital, una lega molto dura e resistente, e la tua moneta presenta forte usura. Graffi e perdita di rilievi fanno sì che l'esemplare non raggiunga il BB. Io mi fermerei al MB-BB. Qui sotto un esemplare in buona conservazione che ti permette di vedere le differenze:
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  20. La mia considerazione scaturisce dal fatto che la moneta dimostra un usura superiore alla media rispetto alla totalità di monete dello stesso periodo che sono arrivate ai giorni nostri considerando anche la durezza dell' ACMONITAL di cui è formata. Inoltre, molti particolari sia al dritto che al rovescio sono più o meno prossimi all'evanescenza. Personalmente confermo lo sforzo a dargli MB.
    1 punto
  21. Si Talpa gli scritti biblionummofili pubblicati da Bassoli disponibili in varie edizioni ( anche di gran pregio - alcune pubblicate da Kbe con rilegatura in pelle) e soprattutto i cataloghi della sua vasta raccolta sono tra i lavori imprescindibili per conoscere le opere numismatiche pre-1800.
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  22. E invece io non lo conoscevo!! Ora mi metterò alla sua ricerca. Grazie per la segnalazione!
    1 punto
  23. Corrisponde meglio, grazie @mazzarello silvio
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  24. Ciao @gennydbmoney, una sfinge di Alessandria al rovescio, forse Traiano al dritto. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/3/4540.1
    1 punto
  25. Molto bella e molto ben conservata, ottimo acquisto complimenti.
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  26. Mi classificate questa moneta anno 1640? Grazie. Saluti elio.
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  27. E con quest'ultima sono riuscito a completare tutte le monete della collezione Freeman.
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  28. 1 punto
  29. Potrebbe essere, ma io sono più convinto per il dupondio per via del peso, 13 grammi, eccessivo per un asse di quel periodo, oltre che per i riflessi color oricalco che la moneta, spatinata in passato, penso abbia..
    1 punto
  30. Certamente..affidati a operatori professionali.. Ho trovato questo Cinna..il prezzo dei 100 Soles peruviani vanno in base all'anno di coniazione.. https://en.numista.com/catalogue/pieces46426.html Però sono stupende..direi che ai buon gusto
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  31. Ma tu non vali 😅😉 E il primo testo numismatico illustrato? ( sku - non suggerire … 😎)
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  32. Se sei alle prime armi con le bullion non puoi sbagliare. A me piace molto questa a livello estetico. Anche la seguente è apprezzabile, soprattutto perché in mano fa sentire la sua "presenza" Puoi capire facilmente di che monete si tratti ed i rispettivi dati ponderali sono in legenda. Si pagano a peso presso i commercianti abilitati a trattare oro monetato. Volessi spendere meno cerca fra i marenghi dello scorso secolo https://marenghi.collectorsonline.org/ o le sterline del medesimo periodo https://sterline.collectorsonline.org/ Buona Epifania e buona ricerca. Ps...vedo solo ora la sezione in cui hai postato il tuo quesito. Sulla monetazione in oro "euro" lascio ad altri la parola. Scusate l'intrusione.
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  33. Per me il rovescio riprende il tipo SALVS AVGG di Tetrico. Se notate si vede bene la patera e il serpente. Ecco il tipo ufficiale:
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  34. Buongiorno Io propendo piú al ribasso,ma non perchè non sia bella,ma perchè la vedo in tal conservazione😉 Io direi per dritto MB+ . Foglie,torri,gigli,qualsiasi particolare si è appiattito,in maniera uniforme(ecco io mio +). Sul rovescio idem,specie(e non è poco) per la corona,che presenta forte usura. Il metallo di per se,non ha piú quella freschezza di un tempo. Quindi MB. Bella moneta,la possiedo anche io in bassa conservazione.👍 mMB/MB Saluti
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  35. Se la lettera sopra lo stemma Nobili è una V la datazione dovrebbe essere 1524 dal 1/6 al 31/8 (MIR 68/29)
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  36. Queste monete avevano un conio molto basso, rilievi poco accentuati, ne vennero coniati per più di 48milioni di lire, una grossa coniazione, che non fu fatta con molta cura, si trovano monete con impronte evanescenti, mancanze, molti difetti dovuti a rotture dei coni, eppure avevano una bella immagine del busto di Vittorio Amedeo e uno scudo al rovescio particolare, con una forma mai utilizzata che riempiva il campo in maniera elegante, secondo me... Un aneddoto curioso che mi piace sempre ricordare era che queste monete erano chiamate dal popolo "mutte" e "mezze mutte", cioè mute, perché non avevano, quando cadevano su di un ripiano, quel bel suono cristallino che ha l'argento, ovvio... di argento ne avevano visto poco rispetto alle vecchie lire e mezze lire precedenti!
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  37. 1 punto
  38. Quando venne ordinata la coniazione dei venti soldi e dei 10 soldi fu una manovra di speculazione incredibile. Il valore effettivo dei venti soldi era di soli 8 soldi mentre i 10 soldi avevano un valore effettivo di 2,6. Praticamente le finanze ebbero un guadagno di più di due terzi rispetto alle monete coniate. Già solo due anni, dopo cioè nel 1798, il loro valore venne ridotto a 15 soldi e 7,6 soldi, e alla fine dell'anno venivano già scambiate con i valori di 8 soldi e quattro soldi. Ebbero comunque una lunga circolazione perché si scambiavano ancora normalmente fino al 1865.
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  39. Bronzo di Domiziano (Flaviopolis) contromarcato al dritto che raffigura al rovescio i busti drappeggiati dei Dioscuri uno di fronte all’altro, ciascuno con il pileo laureato e sormontato da una stella (Numismatik Naumann 93). Roman Provincial Coins CILICIA. Flaviopolis. Domitian (81-96). Ae. Obv: ΔΟΜΕΤΙΑΝΟC KAICAP. Laureate head of Domitian right; c/m: bust of Athena right. Rev: ETOYC ZI ΦΛΑΥΙΟΠΟΛΕΙΤΩΝ. Confronted, draped busts of the Dioscuri, each wearing laureate pileus surmounted by star. RPC II 1757; Howgego 190 (for countermark). Condition: Very fine. Weight: 16.28 g. Diameter: 31 mm. Base d’asta: 80 EUR. Valutazione: 100 EUR. Risultato: 180 EUR. apollonia
    1 punto
  40. Nella edizione più recente del RIC ha il N. 1093 ed è considerata "R". Probabilmente la sua rarità è sottostimata, come attestato dagli estensori del catalogo Gemini X in cui ho trovato l'unica immagine disponibile online: link
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  41. DE GREGE EPICURI Vedo questa domanda 13 anni in ritardo...Io direi che la moneta è piuttosto corrosa in periferia, ed ha perso un po' di patina al D, però le figure sono ben conservate. Direi BB-, insomma qBB.
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  42. @cliff ottimo specchietto...le monete diventano sempre di più ...e quindi probabilmente ci rinuncio. Si spenderebbe abbastanza ed , a questo punto, meglio indirizzare le somme sulla collezione principale
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  43. Si @Cremuzio anch'io io considero nella serie dei viaggi sia la serie degli Adventvi che quella degli Exercitvvs. In totale sono 4 le serie che si possono annoverare nell'argomento dei viaggi di Adriano. Direi che a questo punto uno specchietto con tutte le tipologie presenti potrebbe forse essere utile: Serie Adventvs: Adventvi Avg Africae Adventvi Avg Alexandriae Adventvi Avg Arabiae Adventvi Avg Asiae Adventvi Avg Bithyniae Adventvi Avg Britanniae Adventvi Avg Ciliciae Adventvi Avg Galliae Adventvi Avg Hispaniae Adventvi Avg Italiae Adventvi Avg Jvdaeae Adventvi Avg Macedoniae Adventvi Avg Mavretaniae Adventvi Avg Moesiae Adventvi Avg Norici Adventvi Avg Phrygiae Adventvi Avg Siciliae Adventvi Avg Thraciae Serie Province (solo il nome della provincia al rovescio e la sua rappresentazione) Aegyptos Africa Alexandria Asia Britannia Cappadocia Dacia Germania Hispania Italia Ivdaea Mavretania Nilvs Sicilia Serie Exercitvs: Exerc Cappadocicvs Exerc Moesiacvs Exerc Britannicvs Exerc Dacicvs Exerc Hispanicvs Exerc Noricvs Exerc Germanicvs Exerc Mavretanicvs Exerc Parthicvs Exerc Raeticvs Exerc Syriacvs Serie Restitvtor: Restitvtori Achaiae Restitvtori Africae Restitvtori Arabiae Restitvtori Asiae Restitvtori Bithyniae Restitvtori Galliae Restitvtori Hispaniae Restitvtori Italiae Restitvtori Lybiae Restitvtori Macedoniae Restitvtori Nicomediae Restitvtori Orbis Terrarvm Restitvtori Phrygiae Restitvtori Siciliae Questo almeno quello che si puo' desumere dal Cohen, che credo sia abbastanza esaustivo in questo ambito. Potrebbe esserci qualche nuovo tipo non conosciuto al Cohen, bisognerebbe controllare anche sull'ultimo RIC di Adriano uscito aggiornato poco tempo fa, che possiedo ma non ho con me al momento. Un altro approccio potrebbe essere quello di collezionare solo una di queste quattro serie (gli eserciti sono indubbiamente piu' rari e difficili).
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  44. Ultimo, questo esemplare con croci come interpunzione tra I e C
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  45. Non sono un esperto di questa tipologia, ma i particolari poco definiti, il colore e soprattutto il peso mi inducono a pensare ad un falso sicuramente. Poco comprensibile l'affermazione "ottimo titolo d'argento". Come ha fatto per comprendere la titolazione? Per determinarlo ci sono metodi invasivi ( che rovinano la moneta ) e metodi moderni come l'analizzatore XRF portatile ( peccato che costi circa 20.000 E ) https://www.quantanalitica.com/prodotto/analizzatore-xrf-portatile-vanta-element/ Di solito i falsi d'epoca cono costituiti da una lega più povera di metallo nobile ( era l'aggio per il falsario ) e questo si traduce in un peso calante ( in questo caso un pò meno di 5 g ). Pertanto, a mio parere penso non ci possano essere dubbi. Buon Anno Nuovo a tutti, Beppe
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  46. Ciao @skinny, bisognerebbe avere la moneta in mano e fare una prova ad esempio grattando delicatamente quelle macchie verdi con uno stecchino. Se vedi che si forma una polverina verde ed il danno è profondo è quasi sicuro sia "cancro del bronzo" che mangia le leghe di rame. L'ossido verde più comune è la malachite che è un ossido stabile e "non mangia la moneta". Sulla "terapia" ti dico che conviene non fare nulla. Il trattamento è complesso e presuppone l'uso di sostanze piuttosto pericolose tipo il benzotriazolo riservato a specialisti del settore, L'unico consiglio che ti posso dare è non far venire in contatto questa moneta con altre in lega di rame. Ciao e Buona Serata
    1 punto
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