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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/13/23 in tutte le aree
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Ringrazio di cuore anche io. Mai avrei pensato che questo passatempo a base di pezzi di carta potesse portarmi in regalo anche delle care amicizie. E non vi sto a ripetere che ho imparato più quest’anno che nei 10 anni precedenti! Certo, ora a casa mi prendono per il sedere ogni giovedì sera che passo al computer “a scambiare le figurine con i miei amichetti” ma ne è valsa la pena… 🙄 Ieri sera ci siamo collegati in 9 per discutere amabilmente del convegno di Modena in preparazione al saccheggio, delle 500 lire campione che ormai te le tirano addosso, delle 5 lire banca romana inarrivabili e sicuramente false anzi no ma sì guarda bene che filigrana strana, delle fedi di credito che non ne parliamo guardi signora mia, alle 25 lire 1923 ridotte un cencio in offerta a 50€ / te le pago 120 / scherzi io anche 200€ / ma non la voglio neanche regalata / alla lira corrente di Venezia con annessa carrellata delle tecniche più moderne di mercanteggiamento online, per terminare con un sorvolo veloce sopra decine di banconote straniere carissime regalate colorate tuttemarroni pacchiane anonime spettacolari. No, in effetti non siamo sempre tutti d’accordo, ma va benissimo così e ci piace credere che ognuno ha ormai imparato a rispettare l’opinione e gli interessi dell’altro, in attesa di vendicarsi nel prossimo incontro 🤩 Rinnovo pertanto ancora una volta a tutti i cartamonetari l’invito a unirsi alle nostre chiacchierate. Taggo qualcuno tra i tanti: @nikita_ @petronius arbiter@caravelle82@Guysimpsons Se vi va di aiutarci a mandare in tilt il sito web che usiamo per vederci, ci trovate qua ogni giovedì alle 21:30 (diciamo 22:00) finché l’ultimo Highlander non crolla addormentato. https://meet.jit.si/InnovativeEnterprisesReactLong8 punti
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Buonasera a tutti, una simile visione mette sicuramente di buon umore. Vorrei rassicurare @fricogna e tutti gli Amici che hanno saputo. Sto bene, ho avuto un malore ma sembra superato. Stavo già pensando a che fine avrebbero fatto le mie amate monete. La cosa mi ha spinto a fare delle riflessioni, ma magari più avanti ne parleremo. saluti Alberto5 punti
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Buongiorno la tua classificazione è corretta. Riguardo alla particolarità delle chiavi da te evidenziata non mi risultano esserci differenze sostanziali fra i conii di Benedetto e Giovanni tali da poter presupporre tipologie diverse. Tieni presente che lo stile degli incisori che si sono avvicendati nel tempo ha subito variazioni anche se minime ma questo è sintomatico e vale per ogni tipologia di moneta battuta a martello. Il lettering della legenda é consono. Se prendi a modello la A finale di PAPA che è ben evidenziata puoi fare un confronto ragionevole con la lettera accennata a metà che precede la P. Spero di essere stato utile e soprattutto convincente. Buon lavoro per il tuo archivio fotografico. Saluti a tutti A.S. Dimenticavo. Si legge poco ma con buone probabilità il tuo paparino rientra nella tipologia con emblema a fine legenda del rovescio 👍5 punti
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Cari Forumisti proseguendo nei miei goffi tentativi di migliorare le mie povere performances fotografiche, stasera propongo un sontuoso esemplare, tra i migliori noti, di un Filippo d’argento dello sfortunato sovrano Carlo II di Spagna per Milano, qui nel suo primo millesimo di emissione, classificata al numero 5 dal Crippa. Lo avevo già condiviso tempo fa ma ora ho provato a mostrarvela con una differente illuminazione. La perizia recita FDC ed effettivamente la moneta non presenta usura considerando i 350 anni di esistenza, probabilmente passati conservata da qualche parte. 🎉😉 Questa moneta presenta il metallo brillante e non ha letteralmente un filo di patina. 🤗 Giocando un pochino con la luce ho cercato quindi di rendere i dettagli e i rilievi nel modo più fedele possibile ed evitando che una illuminazione diretta e non radente non renda merito alla conservazione che la caratterizza.🧐 Attendo commenti soprattutto dagli amici appassionati ed esperti di fotografia per sapere se c’è ulteriore margine di miglioramento in queste immagini. 😳3 punti
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Buongiorno a tutti, a seguire posto dati ed immagini di un denaro paparino in cui mi sono imbattuto proseguendo (molto a rilento) il lavoro di fotografia e classificazione di diverso materiale accumulato nel tempo. Il denaro in questione l'ho attribuito a Papa Giovanni XXII - zecca di Montefiascone . Purtroppo non posseggo testi come il Muntoni, il Biaggi, etc , ma mi limito a ricerche sul web ed approfitto del "nostro" fantastico catalogo online. Tuttavia il denaro qui proposto, mi sembra presenti al D/ delle peculiarità rispetto a quelli classificati nel catalogo: - le chiavi appaiono quasi toccarsi più similmente al denaro del successivo pontefice Benedetto XII ; - la legenda, nella parte in cui è "sopravvisuta", appare diversa terminando con PA XXII preceduto da "UT" o comunque da lettere che non mi sembrano essere la prima sillaba di PAPA. Chiedo a chi sicuramente ne sa molto più di me di aiutarmi a classificare più correttamente questa monetina. Grazie a tutti. Ad maiora. Diametro massimo: 16,80 mm Peso: 0,60 grammi2 punti
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Incentivare i giovani e’ importantissimo, e’ un dovere, lo dice uno che ha organizzato un concorso numismatico aperto esclusivamente ai giovani i cui vincitori sono stati addirittura premiati dalla SNI in una sala del Castello sforzesco a milano pero’ - proprio perché giovani - occorrerebbe un minimo di preparazione e un pizzico di umiltà verso chi - studiosi seri - ci ha preceduto e speso tempo, fatica, energie per studiare e ricercare le emissioni di cui oggi leggiamo la storia e interpretiamo il tipo. io credo che TUTTO possa essere messo in discussione ma occorre farlo con cognizione di causa - avendo prima compreso cio’ di cui si vuole parlare e criticare / altrimenti piu’ che una critica di valore e costruttiva rischia di assomigliare ad una chiacchiera da bar Sport…2 punti
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Sono orgoglioso del fatto che questa iniziativa sperimentata un anno fa sia ormai diventata una felice consuetudine. Amo definire il nostro gruppo come una sorta di “radicali della numismatica”. Un insieme di amici, collezionisti, studiosi della materia che da essa guadagnano sempre innumerevoli quantità di cultura in cambio di perdere grandi quantità di denaro per avere nelle nostre collezioni i pezzi di carta protagonisti delle nostre ricerche o dei nostri discorsi. In pratica noi siamo quelli che da questa meravigliosa disciplina non abbiamo interessi economici ma solo culturali. È tutto molto bello. ❤️ Siamo il bello della numismatica, essenza di coesione e condivisione e non di divisione e litigi.2 punti
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Buongiorno a tutti. Per "Una Napoletana al giorno" oggi vorrei dedicare questa foto di gruppo al nostro Amico comune @Litra68 . Forza Alberto!2 punti
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Dato che il valore del nummus, o meglio dell'AE4, è uno dei "grandi temi" di qualsiasi forum, e ovviamente di lamoneta, e grazie alla disponibilità del grande Alberto D'Andrea, ho potuto rendere disponibile a tutti qualche mia riflessione sull'argomento, uscita solo 12 mesi fa. (è presente in inglese ma anche in italiano nel medesimo file) spero sia una piacevole lettura... ovviamente sono aperto a qualsiasi critica costruttiva e costruita su argomentazioni che possano aprire a considerazioni differenti dalle mie saluti Alain https://www.academia.edu/94400559/Gennari_Alain_The_value_of_the_Æ4_and_the_reforms_of_Anastasius_I_Il_valore_dell_Æ4_e_le_riforme_di_Anastasio_I1 punto
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Salve. Ho preferito pubblicare in questa sezione e non in altre perché questa variante non risulta nell'elenco degli argomenti del forum. Ma non mi aspetto una grande discussione, a meno che vengano individuate delle problematiche relative alla moneta, quale, per esempio, una possibile non autenticità della moneta. La presento e basta, anche come riferimento per chi ne possiede una simile: facendolo presente, potremmo avere una idea approssimativamente più precisa del numero degli esemplari presenti sul mercato. Si tratta di un 6 tornesi 1800 con doppio punto in orizzontale dopo " ET ". Moneta che non si presenta assolutamente con frac e bombetta e che, invece, si è consumata per le tante volte che è entrata ed uscita dalle tasche dei sudditi di re Ferdinando IV. Ringrazio e saluto tutti.1 punto
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Ti sono vicino e ti capisco. L’accaduto fa parte del passato, bisogna liberare la mente e guardare avanti, solo avanti, con serenità e tranquillità. Un caro saluto.1 punto
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Caro Antonio. E legittimo il tuo punto di vista (solo di questo si tratta ), ma nel mondo della Numismatica Classica, sono in tanti che nutrono dubbi, ma a chi ha visto in mano la moneta, ed anche con microscopi, a prescindere della rappresentazione del rovescio ( rovescio creato dall'artista cosi come la vedeva lui ), non hanno esitato nel riconoscere la genuinità della moneta. Se poi aggiungiamo la cronostoria, che dalla seconda metà dell'ottocendo, d come è arrivata a Brussell, penso che i dubbi si possono far scomparire. Già nel 700 fino ad oggi, le coniazioni di monete, sono state fatte con i famosi Bilancieri. Presse non idrauliche, ma a vitone con delle grosse palle che ruotando in verticale, imprimevano i tondelli per creare monete. Poichè la moneta di Aitna è coniata a martello, e con punto di perpenticolarità mai preciso, coniata con tondello caldo ( cosa che dubito ) che si possa riprodurre con le tecniche del V secolo, osserviamo sul rovescio, la penetrazione del conio da ore 9 ad ore 3, con la massima pressione ad ore 12. Questi fattori, contribuiscono a far si, che la moneta è stata coniata nel V sec. a. C.1 punto
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Ciao, che ci possa essere qualcuno che nutre dei dubbi sulla moneta(non penso che siamo noi i primi e nemmeno gli ultimi🙂) purtroppo qualcuno, gioco forza, dovrà farsene una ragione. In quanto alle generazioni di studiosi da parte mia massima ammirazione e rispetto. Altro che spazzare via Dobbiamo a loro tutto il sapere sulla storia e sulla Numismatica per quel che riguarda le tante monetazioni. Ancora una volta mi si attribuisce non solo quello che non ho mai detto ma nemmeno mai pensato. E questo mi dispiace. Si parla tanto di giovani da incentivare, da spronare per farli avvicinare alla Numismatica poi quando tentiamo di dire qualcosa beh..... Tutto fa esperienza, io personalmente cercherò di prendere il meglio da questa discussione 🙂 ANTONIO1 punto
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Ohhh finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. No perché a sentire certe opinioni - si sentiva che chi le diceva era serissimo nel proporle - era come se avessimo spazzato via generazioni di studiosi, collezionisti estremamente accorti, storici dell’arte, esteti.. meno male che il buon senso ristabilisce un po’ di rapporti e di distanze1 punto
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Sono sciocchezze.. di venditori che ci provano. Ho superato i 60 anni da un po', colleziono da quando ero ragazzino, ad oggi non ho mai acquistato nulla su ebay. Se spendo 80 euro per un francobollo lo devo vedere dal vivo, fronte/retro e in trasparenza. Alcune varietà di francobolli anni 60 valgono qualche euro in più del valore di catalogo, le vere varietà sono rare.1 punto
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La classificazione per come la vedo io lascia il tempo che trova, tanto ogni venditore (o casa d'aste) usa criteri tutti suoi. Comunque questa mia moneta, della stessa tipologia della tua era stata classificata come Good Very Fine. Oggi però non la comprerei, non mi piace minimamente l'aquila (che manco sembra un'aquila).1 punto
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Non mi esprimo sul grado di conservazione in quanto io non li uso neanche sui miei cartellini, pero' di ti posso dire che la moneta è ben centrata, le legende sono completamente leggibili, il ritratto di Antonino è stilisticamente bello, l'aquila è molto ben fatta, risultato: moneta giusta. saluti maumo1 punto
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Ciao! Potrei consigliarti il libro di Leoni D. della serie "Le Monete di Roma" su Settimio Severo.1 punto
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Ciao, in alcuni coni lo stacco della veste dal corpo può forse far immaginare un bracciolo ma in realtà è solo la prosecuzione della stessa come ben detto da @Arka.1 punto
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il manto poggia sullo schienale che è interrotto dal passaggio delle pieghe. in rosso dove inizia e dove finisce.1 punto
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Quello indicato dalla freccia mi sembra la prosecuzione del manto e non uno schienale... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao, vedo che gli ultimi interventi hanno ben poco a che fare con la Numismatica e la Storia ad essa legata e sono totalmente slegati dalla discussione sulla moneta. Questo francamente mi dispiace e per quel che mi concerne non aggiungerò nient'altro alla discussione. Evidentemente c'è chi se la vuole cantare e suonare da solo, benissimo... Personalmente continuerò a leggere gli interventi di tutti con attenzione e rispetto come faccio e come farò sempre.... Quelli interessanti e quelli che francamente lo sono proprio niente...Buon pranzo a tutti 🙂 ANTONIO1 punto
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Ciao, volentieri 😉. Personalmente mi piaceva di più la prima foto come patina… peró forse sono stato un po’ stretto con la prima valutazione. Per me QSPL saluti1 punto
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Una volta c’era la ‘corrida’ 🐂 condotta dal bravo e simpaticissimo Corrado 👏🏽. Quando i concorrenti superavano un certo livello uscivano fuori pure dei cani che abbaiavano 🐕😝😂1 punto
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Se ho ben capito la domanda è: vista la divisione dell'impero tra oriente e occidente e che le due zecche coinvolte sono orientali, non sarebbe giusto intendere la moneta di Teodosio II come emessa dall'autorità competente, mentre l'altra emessa da Teodosio II a nome di Valentiniano III, visto che era l'imperatore della parte occidentale. Ma considerando che la divisione non era totale, anzi, indicherei come autorità emittente l'imperatore presente in legenda. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Anche il Riccio ne “ le monete attribuite alla zecca dell antica città di luceria “, 1846, riporta L etnico frazionato come LOVC / ERI skuby1 punto
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Bronzo di Adriano (Corinzia) che raffigura al rovescio Bellerofonte a cavallo di Pegaso mentre uccide la Chimera con una lancia (https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coin/47891). apollonia1 punto
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Grazie, fatto. Devo aggiungere nelle schede molte monete da un grano che sono presenti nel mio articolo "Storia della moneta da un grano in Sicilia" nel libro "Appunti numismatici 2019". Antonio1 punto
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@Gordonacci qualcosa trovi sull’articolo di @Poemenius che trovi in questo post:1 punto
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A me pare che ci sia il simbolo della lupa con i gemelli: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-B55/11 punto
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ALEB confermo e anche il resto. La moneta è un AE 3, come giustamente hai già scritto. Non conoscendo il nome di queste monete si usa il sistema inglese dove AE significa bronzo o rame e 3 indica il diametro. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Emozioni, condivisione, conoscenza, risate ma soprattutto tanta amicizia insieme a persone meravigliose...un fantastico anno trascorso ... e il viaggio continua👍 Grazie e auguri a tutti voi amici🥳1 punto
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Oggi scade un anno esatto dal primo incontro, per la verità l'anno scade domani ma va bene lo stesso. Che dire, l'esperienza è stata esaltante, interessante, istruttiva, piacevole e chi più ne ha più ne metta. Ci sarebbe da scriverne ancora ma qui mi fermo, voglio solo fare gli auguri a tutti i cari amici che settimana dopo settimana hanno condiviso questa nuova esperienza. AUGURI1 punto
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Di anime buone ne ha trovate. Il ducato è di Dorino per Foglia. Il venditore lo attribuisce al Campofregoso. Io all'inizio ho dato un'altra interpretazione poi rivelatasi errata. Dorino non è comune. Ne ho un paio pagati 550 e 400 alcuni anni fa. Leggibili e poco circolati. Campofregoso è raro e anche brutto va oltre i 1000 ma non è lui. @1412luigiha deciso di astenersi dall'acquistarlo e come già scritto non posso dargli torto. Ad maiora1 punto
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Scusate ma non capisco questi dubbi, a me sembra così evidente! I caratteri "°D°F" dietro al santo dovrebbero da soli indirizzare a Focea (o Fogliavecchia che dir si voglia) ed escludere qualsiasi altra possibilità, e partendo da questo dato io trovo molti altri dati che corrispondono dove magari ci vuole un po' di fantasia che, credo con la moneta in mano siano anche più evidenti. Provo ad allegare un mio schizzo che forse chiarisce il mio pensiero. Non entro nel merito sull'opportunità o meno di acquistare la moneta in oggetto (comunque rara) ma rispondo alla domanda iniziale: "Chissà se c'è un'anima buona che può aiutarmi"... Saluti1 punto
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Venezia. Francesco Erizzo (1631-1646). Bolla con pergamena datata 1644 in cui viene citato il cognome degli Orsini. Dimensioni c. 64x47 cm. Quando arriva devo decifrarla.1 punto
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@Releo spero di farti cambiare idea sui 5 Tornesi .... E i falsi d'epoca degli stessi.1 punto
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Sono d'accordo con te, a mio parere si è sulla scala dello Spl. Posto la mia per confronto, che è una Spl+...1 punto
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Buona sera. Visti gli altri pareri, credo che forse le fotografie non rendano giustizia a questa moneta, personalmente mi sembra in alta conservazione. Sempre foto permettendo, mi sembra di vedere usura quasi irrilevante, ben difficile con queste immagini ipotizzare il lustro. Buona serata. Gabriella1 punto
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Ma che si deve sentire … ☺️ a Teoror - evidentemente a digiuno di quanto hanno scritto esimi storici dell’arte siciliani - come Giulio Emanuele Rizzo - che adorava sia le emissioni akragantine come quelle etnee - auguro di riuscire affinare il gusto per poter apprezzare tali emissioni . 😊👍1 punto
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Manifesto citato al post # 17 Il giorno dopo i goliardi torinesi attaccarono su tutte le colonne di via Roma un manifesto listato a lutto, scritto in latino maccheronico, ricordando i piaceri e le avventure cavalleresche nei bordelli ormai diventati un ricordo. Bei ricordi quando i giovani studenti, con pochi soldi, radunavano i loro spiccioli fino a raggiungere la somma per una marchetta, poi estraevano a sorte e il “fortunato” saliva le scale di via Conte Verde in rappresentanza del gruppetto che generosamente aveva contribuito alla “singolar tenzone”. apollonia1 punto
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Buongiorno Amici ! La Napoletana di oggi è sempre un Grano del 1792 ma stavolta senza "fiocco" nel rovescio.1 punto
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DE GREGE EPICURI L'incisore Jean Dassier (Ginevra, 1676-1763) è considerato uno dei migliori medaglisti dell'epoca; fu l'incisore ufficiale di medaglie della Repubblica di Ginevra. Intorno al 1730-1740 coniò una serie di medaglie sulla Roma repubblicana (Bruto, Pompeo, Emilio Paolo ecc.); forse scelse questo tema proprio per la sua forte identità calvinista e repubblicana.1 punto
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Un' altra persona semplice,corretta, mai fuori dalle righe se ne andata troppo presto. Ricordo solo queste sue parole lasciate in un'intervista "'L'importante non è vincere; è pensare in modo vincente. La vita è fatta per il 10 per cento di quel che ci succede, e per il 90 per cento di come lo affrontiamo" Ciao Gianluca1 punto
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1 farthing 1901 Vittoria. Preso ad 1€ al mercatino!1 punto
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Bellissima e interessantissima moneta. Al retro, non visibile su questo esemplare, reca la legenda "ROMANO". Sono noti 15 conî al D/ e 20 al R/; fu quindi, probabilmente, un'emissione abbondante. Babelon e Grueber datano la moneta al 335, Coarelli al 326-312, la Breglia al 320, Crawford (in Coinage & Money under the Roman Republic) al 310 (ma nel Roman Republican Coins, aveva seguito Thomsen), Thomsen al 280 e Pedroni al 275. Crawford la ritiene parte di una serie comprendente anche RRC 13/2. Nel Roman Republican Coins l'aveva attribuita a Metaponto per la spiga di grano, ma in Coinage & Money under the Roman Republic ne ha collegato l'emissione ai lavori per la via Appia (312-308) e, per conseguenza, l'ha attribuita a un'ignota zecca campana. Altri autori la ritengono la prima effettiva emissione monetaria romana (dopo quella, puramente commemorativa, rrc 1/1) avvenuta a Neapolis dopo il foedus aequum del 326 e potrebbe appartenere a una serie comprendente il bronzo RRC 2/1. Pedroni ritiene che la tipologia sia romana, alludendo alla cerimonia dell’October equus, ma nondimeno richiami il tipo del leucippo già presente sulle monete di Metaponto, proprio per rendere questa moneta più appetibile su quel mercato (così come l’adozione del piede campano di circa 7,30 g, benché forse fosse già in vigore quello magno-greco ribassato di 6,6 g). Viene quindi datata al 275 e attribuita alla zecca di Metaponto, contemporaneamente alla litra rrc 13/2 e al bronzo rrc 17/1. Secondo Coarelli (che richiama Torelli), il D/ richiama l’immagine dell’ara Martis e rinvia, quindi, al lustrum che chiudeva la censura. Il R/ alluderebbe invece alla cavalleria e alla Campania (territorio celebre per le sue messi); l’iconografia quindi alluderebbe a un censimento di cavalieri (recognitio equitum) campani. Sappiamo che i Capuani dovettero pagare 450 “denarî nummi” all’anno, per il sostentamento dei 1.600 equites campani, e a ciò potrebbe essere servita la coniazione di queste didracme. Quanto alla data, la recognitio è necessariamente susseguente alla concessione della cittadinanza optimo iure, che Livio fissa al 340 ma (come ha osservato Michel Humm nel 2005) non può non essere successiva al 338-334, quando fu concessa la sola cittadinanza sine suffragio ai Capuani. All’epoca era disponibile, per Roma, la sola zecca di Napoli: potrebbe allora essere un successivo foedus del 326. Al più tardi, potrebbe essere risalire alla censura di Appio Claudio (312 - Diodoro 20, 36, 5), valida occasione per iscrivere i nuovi civites nelle liste del censo. L’iconografia sarà poi copiata dal bronzo di Cosa (del 273 o successivo) HN Italy 210.1 punto
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