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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/14/23 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti! I mitici Pony Express del far west credo li conoscano in molti ed il corriere DHL ci porta spesso un pacchetto direttamente a casa ma il RAZZO POSTALE credo sia ignoto a molti di voi Vi racconto allora la storia del soldato Schmiedl! Lui era in trappola insieme a decine di migliaia di altri uomini dell'esercito imperiale e reale austro-ungarico che si erano trincerati nella fortezza polacca di Przemyl nell'inverno del 1914, sfidando l'offensiva russa (I soliti sospetti anche qui), non avevano modo di comunicare con il mondo esterno. Gli assediati cercarono di inviare messaggi dietro le linee nemiche con piccoli palloni, ma il vento li deviò e così le lettere spesso caddero proprio nelle braccia dei russi. Quando le notizie sull'assedio giunsero a Salisburgo, uno dei parenti di Schmiedl - di soli 13 anni - fu colpito dal destino del suo parente ed ebbe l'idea di costruire un piccolo razzo. Fece un modello di cartone lungo 50 centimetri e, con un diametro di circa nove centimetri, abbastanza grande per trasportare lettere. Il vantaggio più grande: il vento non poteva semplicemente soffiare il proiettile nella direzione sbagliata. Gli insegnanti del ragazzo presentarono l'idea all'alto comando dell'esercito ma senza successo. L'austriaco rimase convinto che i razzi sarebbero stati i mezzi di trasporto del futuro. In un articolo del gennaio 1932, Schmiedl, ormai adulto, scrisse che la "rapida crescita del turismo e degli sport di montagna nelle nostre regioni montane" rendeva "sempre più urgente il collegamento postale di molti rifugi e alberghi di montagna". A quel punto Schmiedl aveva già progettato, costruito e lanciato razzi e centinaia di lettere sono volate dalle valli più difficili da raggiungere fino all'ufficio postale più vicino; voli documentati dalla stampa, che ha riportato regolarmente i suoi lanci. Il primo volo di successo al mondo di un razzo con posta a bordo fu un test effettuato da lui il 2 febbraio 1931. Nell'idilliaco scenario montano di Graz, il razzo di prova n. 7 fu lanciato con 102 lettere dal monte Schöckl di Graz al villaggio di Sankt Radegund a cinque chilometri di distanza. Sebbene il V7 sia atterrato con successo a Sankt Radegund, questo volo non è stato considerato come il primo volo postale a razzo per Schmiedl: si è svolto in un giorno festivo, l'ufficio postale di Radegund era chiuso [!!! 🤣 ndr] e non poteva accettare il carico storico per il trasporto successivo. Qui una cartolina del primo lancio tedesco: E l'uomo di Graz non era solo al mondo: In Germania, ad esempio, il pioniere dei razzi Reinhold Tiling lavorava ai suoi missili nei terreni del castello di Arenshorst, in Bassa Sassonia; allo stesso tempo, l'ingegnere Rudolf Nebel costruiva proiettili esplosivi in un capannone a Berlino-Reinickendorf; sui monti Harz, il tecnico Gerhard Zucker armeggiava con fuochi d'artificio convertiti. In India, i razzi del dentista Stephen Hector Taylor-Smith hanno sorvolato il fiume Damodar, mentre negli Stati Uniti il servizio postale ha lanciato lettere dal New Jersey a New York. In Germania ci furono esperimenti con razzi postali fino agli anni Settanta, anche se dopo la morte di due persone in un incidente durante un lancio nel 1964, la legislazione fu modificata di conseguenza, in modo che da quel momento in poi il lancio di razzi con un'altitudine di volo superiore a 100 m da parte di privati fosse vietato. ====================================== Ora arriviamo al mio documento, del 1965, ufficialmente trasportato da un razzo: Nel nord della Germania si pensava di collegare con razzi le isole Frisone ed è per questo che al qui ci fu più attività che non in altre regioni, meglio collegate tra loro, non solo con la bassa marea! Furono lanciati diversi razzi che trasportavano posta e altri piccoli carichi utili, ma il programma fu infine abbandonato a causa dei costi elevati e della mancanza di affidabilità. Oggi, l'uso dei razzi per consegnare la posta non è un metodo di consegna molto diffuso ed è per lo più limitato a progetti sperimentali e dimostrativi. Con l'avanzare della tecnologia, sono state sviluppate altre opzioni, come i droni e i palloni aerostatici, per consegnare i pacchi, rendendo la posta via razzo meno pratica. Nel complesso, la storia della posta a razzo è la storia di un'idea promettente che non è mai stata all'altezza del suo potenziale, a causa dei limiti della tecnologia dell'epoca e dei costi elevati associati alla sua realizzazione ====================================== Qui non si tratta di filatelia, in quanto il francobollo non ha nessun ruolo, se non quello di ufficializzare la missiva, non è neanche una collezione di cartoline - anche se - come vedete in un immagine sopra, in basso a SX - la Leuchtturm ha pure preparato dei raccoglitori appositi. Forse è solo una curiosità di un particolare momento storico, un futurismo dove razzi e velocità ZAPP ZUUUUM CaRtOlinE ZING-ZING facevano sognare. Servus, Njk _____________________________ Per saperne di più: https://cuxpedia-de.translate.goog/index.php?title=Raketenstarts_in_Cuxhaven&_x_tr_sl=de&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=de&_x_tr_pto=wapp E poi: Sorpresa! Una parte del testo NON la ho scritta io, ma il contenuto l'ho fatto generare da una AI (anche se 'sti bot alla fine poi non sono molto intelligenti ) https://chat.openai.com/chat che - si comincia bene - è gia stata vietata in alcuni istituti scolastici americani.
    8 punti
  2. Nel mio caso direi pure "radicali liberi"! Comunque devo ringraziare Nicolò "Jaconico" che ha avuto l'idea geniale di lanciare questo meeting serale, se l'iscrizione al forum fu x me una svolta anni fa, questa è stata una svolta nella svolta, nel senso che mi ha fatto fare un ulteriore salto di qualità nella mia passione perché confrontarsi sul forum è sempre stato gratificante ma di persona (anche se x lo più "mediata" dallo schermo) è molto di più. Davvero vorrei che altri forumisti appassionati potessero collegarsi almeno una volta, per vedere cosa si sono persi fin'ora! Lo vorrei non per altruismo buonista, ma perché penso che anche noi ci perdiamo qualcosa a non avere il loro contributo. Spero che il 2023 possa portare nuovi "radicali" nel gruppo"!!
    4 punti
  3. Moneta che si è rotta una volta…se cade o se sottoposta a flessione si spezzerà ancora…. Vale la pena rischiare?
    3 punti
  4. Buonasera a tutti, una simile visione mette sicuramente di buon umore. Vorrei rassicurare @fricogna e tutti gli Amici che hanno saputo. Sto bene, ho avuto un malore ma sembra superato. Stavo già pensando a che fine avrebbero fatto le mie amate monete. La cosa mi ha spinto a fare delle riflessioni, ma magari più avanti ne parleremo. saluti Alberto
    3 punti
  5. Grande @littleEvil...per questa bellissima ed interessante discussione sulla RAZZO POSTALE e questo mi fa venire in mente quando alla fine del 1800 la comunità di Great Barrier Island per eliminare l'isolamento dell'isola di Auckland impiegò il servizio postale con piccioni viaggiatori (pigeon post), con due società pigeongram rivali che emisero loro francobolli: i messaggi erano scritti su veline e inseriti in capsule legate ai piccioni. Anche questo è un vero e proprio predecessore della posta aerea ... ma se nella comunità di Great Barrier Island in competizione ci fosse stata qualche società che utilizzava la RAZON POST chi avrebbe vinto il duello come servizio più efficiente e affidabile? RAZON o PICCIONE .... uhm speriamo bene 🤔
    2 punti
  6. Cari Forumisti proseguendo nei miei goffi tentativi di migliorare le mie povere performances fotografiche, stasera propongo un sontuoso esemplare, tra i migliori noti, di un Filippo d’argento dello sfortunato sovrano Carlo II di Spagna per Milano, qui nel suo primo millesimo di emissione, classificata al numero 5 dal Crippa. Lo avevo già condiviso tempo fa ma ora ho provato a mostrarvela con una differente illuminazione. La perizia recita FDC ed effettivamente la moneta non presenta usura considerando i 350 anni di esistenza, probabilmente passati conservata da qualche parte. 🎉😉 Questa moneta presenta il metallo brillante e non ha letteralmente un filo di patina. 🤗 Giocando un pochino con la luce ho cercato quindi di rendere i dettagli e i rilievi nel modo più fedele possibile ed evitando che una illuminazione diretta e non radente non renda merito alla conservazione che la caratterizza.🧐 Attendo commenti soprattutto dagli amici appassionati ed esperti di fotografia per sapere se c’è ulteriore margine di miglioramento in queste immagini. 😳
    2 punti
  7. Vedete, La difficoltà di chi mette in discussione certe argomentazioni, riguarda il fatto che ci si "scontra bonariamente" con la certezza dell'autenticità che la maggior parte di studiosi ha documentato (Ricordiamo che nessuno ha cmq il dono dell’infallibilità). Ovviamente, spero che tutti quelli che hanno scritto a riguardo della moneta, possano averla avuta in mano (di sicuro Callatay, non so i predecessori) e studiata, particolare che manca sicuramente a noi (ed è anche per questo motivo, che ho sempre usato una forma di “dubbio”). Come ho scritto fin dall inizio, la mia analisi dell esemplare è partita da un punto di vista storico rilevando qualche incongruenza nelle pubblicazioni dell’esemplare. Aggiungo, come scritto in precedenza… Pennisi avrebbe fatto carte false per acquistarla (lo stesso che 30 anni dopo, da Sangiorgi, ne spese 22.000 per un aureo di Messana (tutt’ora inedito). Poi qualche perplessità espressa sul discorso iconografico, con elementi presenti nella moneta, unici anch’essi, come uno scarabeo (mai censito su monete siciliane e forse nemmeno sulle italiche, penso alla vasta simbologia su Metaponto o Taranto).
    2 punti
  8. Tanto per divertirsi: premesso che una delle “evidenze “ principali per l’autenticità è la consecutio stilistica con le litre di Aitna, stessa iconografia e stesso taglio della perlinatura da parte della barba, come firma stilistica dell’autore…. Bene, proviamo a leggerla alla rovescia: io falsario, che voglio realizzare in inedita tetradracma di Aitna, a quanto pare ho solo quelle litre , e scarse altre tetradracme, da usare come ispirazione. Ovvio che non uso un’altra tetradracma, sennò non otterrei un inedito, ma una variante inedita…. Ergo uso una litra col sileno, peraltro molto impressiva, e ne derivo una tetradracma, incrociando dritto della litra e rovescio della tetra già conosciuta, così ha una continuità stilistica e formale con le altre. quindi, ingrandisco la faccia del sileno e, dato che le litre ce l’hanno, mantengo il particolare dell’interruzione della perlinatura da parte della barba….che , io falsario, suppongo caratteristica peculiare dell’emissione … Quindi batto la/le mie tetradracme, è il resto è storia D’altro canto, io incisore del V secolo , incaricato di realizzare un conio di una nuova tetradracma, con la testa di sileno e un rovescio allineato, visto che sulle litre, la proporzione della testa del sileno e la sua barba mi hanno “costretto” a tagliare la perlinatura, pena l’eccessiva riduzione delle dimensioni della testa stessa e conseguenti difficoltà di incisione, solo per farla rientrare nel cerchio del perlinato, stavolta, che ho a disposizione ben più spazio , mi tolgo la soddisfazione di incidere una bella testa di sileno, appropriatamente circondata e coronata da una perlinatura completa che la valorizzi e la renda aureamente simmetrica. Ed ecco che la mia tetradracma del V secolo avrà una bellissima e proporzionatissima raffigurazione, simmetrica e completa di tutti i particolari base di una moneta dell’epoca…. Ai posteri l'ardua sentenza… era solo per dimostrare che atteggiamenti più fideistici che critici non valgono più delle opinioni dei cosiddetti “ incompetenti” ragionanti
    2 punti
  9. I migliori regali sono quelli che si fanno a se stessi! Quindi, mi sono fatto regalare (sic!) queste tre monetine che vanno ad incrementare la mia piccola e modesta collezione aquileiense. Pellegrino II (1195-1204) - denaro con lettere PI-LI (1195) D/ AQUILEGIA P Ininterrotamente attorno alla mezza figura del patriarca di fronte, che tiene nella d. un pastorale, nella s. un libro sul quale sono delineate le lettere PI LI. Contorno lineare. R/ parte superiore di un tempio con frontone triangolare tra due torri terminanti a triangolo, al centro croce, all'esergo un punto. Pellegrino II (1195-1204) - denaro anonimo con lettere QVI in nesso D/ AQUILEGIA P II patriarca di fronte con mitria chiusa. Tiene nella d. un pastorale e nella s. un libro chiuso R/ Tempio comleto sostenuto da 5 colonne e da 4 archi, con cuspide triangolare sormontata da globetto e croce. Bertoldo (1218-1251) - denaro con la Beata Vergine D/ BERTOLDVS P II patriarca mitrato, seduto in faldisotrio ornato con aquile, tiene nella d. la croce patriarcale e nella s. un libro. Doppio contorno perlinato. R/ CIVITAS AQUILEGIA busto della Beata Vergine di fronte, nimbata e velata, il petto ornato da gemme, le mani levate in atto di preghiera. Cnotorno perlinato. Qualche utile riferimento sulla figura dei due Patriarchi… https://www.dizionariobiograficodeifriulani.it/andechs-merania-di-bertoldo/ https://www.dizionariobiograficodeifriulani.it/pellegrino-ii/
    2 punti
  10. Ciao A cosa si riferisse e chi rappresentasse lo scudetto con astro non è ancora chiaro. Almeno credo e in base alle mie (limitate?) conoscenze. Potrei ipotizzarne un utilizzo per riconoscere le ultime emissioni di denari paparini (poco prima della morte di Giovanni XXII) da quelli precedenti. Infatti (da Martinori 1909 p. 431): Nel mese di maggio del 1334 Giovanni XXII torna a scrivere al Rettore ed al Tesoriere del Patrimonio, residenti in Montefiascone, perchè ordinino la coniazione di nuova moneta paparina per comodo della provincia, e con il consenso ed il consiglio del Vescovo di Viterbo. Il Tesoriere, tale Stefano Lascoutz, scrisse subito ad Angeluzzo Peponi mercante di Orvieto, per invitarlo a venire in Montefiascone e prendere gli accordi necessari col Rettore per la coniazione della moneta; e ciò « per mandato del papa ». Nel documento si fa accenno alla esperienza dell'Angeluzzo in tale lavoro. E' solo una possibilità di ragionamento. Riconoscere nella tua moneta l'armetta è impresa ardua, in effetti. Con un poco di fantasia, forse. Anche se la tradizionale E finale potrebbe essere la soluzione. Con visione diretta sarebbe più facile ma se tu non riesci vuole dire che il particolare non è realmente leggibile. Grazie a te per averci resi partecipi. E' una monetazione di nicchia e di cui non si parla mai. In parole povere non ci capisce una "mazza" nessuno 🙂🙂🙂 Cari saluti a tutti
    2 punti
  11. Se vedo correttamente sotto il delfino c’è una conchiglia. nel qual caso dovrebbe essere Una Litra di Siracusa di Dioniso i del 405bc d) testa di Aretusa a sx r) delfino che salta sopra una capaSanta. Nel campo SY-RA SNG ANS 417 https://www.magnagraecia.nl/coins/Area_IV_map/Syracusa_map/jpgs/SyrC_024_2ha.jpg
    2 punti
  12. Il mistero che circonda Nefertiti Di Carme Mayans per Storica National Geographic (Newsletter di sabato 14 gennaio 2023) Il 6 dicembre 1912 l'archeologo tedesco Ludwig Borchardt si trovava ad Amarna, dove dal 1907 aveva scavato per conto della German Oriental Society. Pochi giorni prima aveva scoperto il laboratorio dello scultore reale Thutmose, e dalle sabbie del deserto erano riemersi vari busti della famiglia reale amarniana. Quel 6 dicembre Borchardt si trovava nella sua dimora all'interno del cantiere, «poco dopo essersi fermato per il pranzo», quando uno dei suoi collaboratori accorse a reclamare la sua presenza nello scavo. Nello studio di Thutmose era apparso qualcosa di sorprendente. Quando Borchard arrivò, ammirò per la prima volta il busto della regina Nefertiti, un bellissimo pezzo alto 50 centimetri sormontato da un'incredibile corona blu. La scultura conservava praticamente intatta la policromia originaria, anche se un orecchio era danneggiato e mancava l'occhio sinistro. Incredulo e pieno di entusiasmo, Borchard scriverà nel suo diario: «Abbiamo tenuto tra le mani l'opera più vibrante dell'arte egizia». Il ritrovamento, per quanto sorprendente, è stato da sempre oggetto di polemiche. Si dice infatti che lo stesso Borchardt abbia minimizzato il suo valore davanti a Gustave Lefevre, ispettore del Servizio delle Antichità Egiziane, per portare il busto in Germania senza intoppi burocratici. Tuttavia, sebbene fu subito spedito nel Paese tedesco, il pezzo venne esposto al pubblico solo nel 1924, dodici anni dopo la sua scoperta. Il modo "irregolare" con cui era stato portato via dall'Egitto continua al giorno d'oggi ad essere oggetto di contesa tra la Germania e il Paese del Nilo. Le autorità egiziane rivendicano il pezzo perché portato via illegalmente, quelle tedesche invece negano la violazione dei protocolli allora vigenti. foto: Cordon Press Sia come sia, il busto egizio più famoso della storia è stato esposto in Germania fino a quando lo scoppio della Seconda guerra mondiale ha sconvolto il mondo. Come è noto, i musei di tutto il pianeta si sono affrettati a salvaguardare i loro tesori e hanno attuato piani di emergenza per tenerli al sicuro da possibili bombardamenti. Nefertiti fu inizialmente nascosta nei sotterranei della banca governativa prussiana e nel 1941 fu trasferita in un bunker antiaereo a Berlino.Pochi anni dopo, nel 1945, quasi alla fine della guerra, il busto fu portato in una miniera di sale in Turingia. Lì sarebbe stato scoperto dall'esercito americano e portato a Francoforte. Attualmente è esposto al New Museum di Berlino, dove rimane il pezzo forte della collezione egizia. È autentico? Le polemiche attorno a questo iconico pezzo di arte egizia non si sono mai placate, e non riguardano solo il modo in cui ha lasciato l'Egitto. La sua spettacolare bellezza e la sua aria di modernità hanno indotto alcuni ricercatori a sostenere che si tratti di un falso. Così affermano lo storico dell'arte svizzero Henri Siterlin e lo storico Erdogan Ercivan, i quali sostengono che fu proprio per questo motivo che non fu esposto al pubblico fino al 1924. Ovviamente, sia le autorità culturali egiziane che quelle tedesche hanno sempre rifiutato categoricamente queste affermazioni. Oggi, i progressi nelle moderne tecniche di analisi stanno aiutando a svelare i segreti nascosti nel busto di Nefertiti. Nel 2009 l'oggetto è stato sottoposto a una tomografia computerizzata a Berlino, che ha permesso di determinare che la scultura presenta un nucleo in pietra calcarea su cui si sono accumulati molti strati di stucco di diverso spessore. I ricercatori credono di essere riusciti a intravedere in questo nucleo il vero volto di Nefertiti, una donna con zigomi meno prominenti e pieghe sulle guance e agli angoli della bocca. Lo scultore Thutmose, quindi, ritrasse veramente la regina? Probabilmente sì. La rivista scientifica Science News ha affermato dopo lo studio completo che questo "volto nascosto" dimostrava chiaramente che il busto era autentico. Ma dov'è sepolta la regina Nefertiti? C'è qualche possibilità di localizzare la sua tomba e ricostruire il vero aspetto dell'influente moglie di Akhenaton? Qualche anno fa, l'egittologa britannica Joan Fletcher affermò che la mummia di Nefertiti fosse la Younger Lady, una mummia scoperta nella tomba KV35 nella Valle dei Re, sebbene la maggior parte degli egittologi non fosse d'accordo con le loro conclusioni. Secondo lo studioso egiziano Zahi Hawass, Nefertiti sarebbe invece una delle due mummie femminili rinvenute in un'altra tomba della valle, la KV21, scoperta da Giovanni Battista Belzoni nel 1817. Nel 2010 l'analisi del DNA su una di esse ha confermato che si trattava della madre dei due feti mummificati rinvenuti nella tomba di Tutankhamon, quindi si tratta quasi certamente di Ankhesenamun, moglie del re e figlia di Akhenaton e Nefertiti. Ma l'altra mummia potrebbe davvero essere quella Nefertiti? Nell'ottobre dello scorso anno l'egittologo ha annunciato che alcune difficoltà nell'ottenere il DNA avrebbero ritardato la tanto agognata identificazione, quindi bisognerà attendere. Se dopotutto sarà confermato che si tratta di Nefertiti, potremo dire che «la bella è arrivata», proprio come recita il suo nome.
    2 punti
  13. Caro Antonio sbagli a pensare ad una contrapposizione o a qualcuno che ti voglia soverchiare. Qui si ragiona e sioprattutyo si portano srgomfnti ed evidenze. quindi valgono piu’ i cc del cervello che non i 2x4 metri. non devono esserci tifoserie da stadio ( che firse piaceranno a Tinia ) Ma che non aggiungono un grammo alla questione : non e’ che se una cosa la dicono 20 contro 1 diventa piu’ vera. Se e’ una castroneria tale rimane 😆 Ragionando per contraddittorio come fai a sostenere che la moneta e’ coniata e soprattutto che e’ del V secolo? Hai mai visto e preso in mano il pezzo? Lo hai sottoposto ad analisi ? non ti sembra una contraddizione? se e’ coniata e del V secolo ( e non ci dici come fai ad esserne certo) allora o e’ autentica o e’ un falso antico : ipotesi affascinante ma - perdonami - del tutto irrealistica Scusa se smonto pezzo per pezzo le assunzioni che proponi. In un forum si discute. Si dibatte si confrontano opinioni . Anche se non siamo d’accordo il divertimento e’ quello di confrontarsi . Non e’ tanto importante chi ha ragione piuttosto che sia il ragionamento a prevalere. con Johnny ci siamo affrontati su un dela di Siracusa in vendita da un’importante casa d’aste dove lui sosteneva una tesi d io l’opposto ( che la moneta era vera . Dopo un bel confronto ha prevalso una realtà oggettiva. Il bello della discussione pero’ sono stati gli argomenti/ elementi/ storia che sono stati portati da una parte e dall’altra e da diversi contributori che hanno permesso di svolgere non solo una discussione molto interessante ma anche un confronto rispettoso e pacato. quindi non vedo alcuna necessità di portare questo confronto su un terreno diverso da quello di un dibattito sorretto da idee/visioni e conoscenze . Il mio sforzo e’ solo quello di farti capire che gli elementi in gioco non possono ridursi solo ad una visione/ interpretazione soggettiva per giudicare un pezzo o peggio ad un semplicistico mi piace/non mi piace per valutarne un’autenticità che a questo punto rischia di essere un meri giudizio personale. Occorre comprendere quanto invece sia importante conoscere il contesto, la storia del periodo , la storia del pezzo, chi vi ha scritto sopra, il confronto stilistico. Quando Jonny o sku o tinia o valteri o dracma o cromio o odisseo o emilio - per citare solo alcuni che intervengono regolarmente in questa sezione - esprimono un giudizio su un pezzo lo argomentano di solito nel dettaglio con ragionsmenti/evidenze/confronti. Prova a leggere qualche discussione e i loro interventi. Poi l’analisi puo’ essere piu’ o meno completa e allora si approfondisce e le opinioni espresse sono tanto piu’ valide quanto piu’ si approfondiscono si argomentano. il lato soggettivo (mi piace/non mi piace - per me è…) ha valenza solo quando supportato da elementi oggettivi e di riscontro, altrimenti resta debole. Nessuno di noi ha scienza infusa ne’ una capacità infallibile per dire cio’ che e’ buono e cio’ che non lo e’ . La credibilità si costruisce con la logica e la conoscenza altrimenti si puo’ scrivere cio’ che si vuole e stracciarsi le vedti se si viene contraddetti ma il risultato e’ che si resta poco o per nulla rilevanti . in questo scambio ci sono molte cose che si possono apprendere il mio consiglio e’ di concentrarsi su quelle non di voler prevalere a tutti i costi e magari provare a seguire quello che i partecipanti con un filo di esperienza in piu’ nel campo possono suggerire senza voler/dover restare per forza ancorato alle proprie ( deboli) idee per nel tentativo di voler avere ragione per forza 👍
    2 punti
  14. Incentivare i giovani e’ importantissimo, e’ un dovere, lo dice uno che ha organizzato un concorso numismatico aperto esclusivamente ai giovani i cui vincitori sono stati addirittura premiati dalla SNI in una sala del Castello sforzesco a milano pero’ - proprio perché giovani - occorrerebbe un minimo di preparazione e un pizzico di umiltà verso chi - studiosi seri - ci ha preceduto e speso tempo, fatica, energie per studiare e ricercare le emissioni di cui oggi leggiamo la storia e interpretiamo il tipo. io credo che TUTTO possa essere messo in discussione ma occorre farlo con cognizione di causa - avendo prima compreso cio’ di cui si vuole parlare e criticare / altrimenti piu’ che una critica di valore e costruttiva rischia di assomigliare ad una chiacchiera da bar Sport…
    2 punti
  15. Beh per mandare in tilt la piattaforma ci pensa già @Sntgnr che si duplica, triplica...fino ad infinite copie ecco la sua tecnica della moltiplicazione molto efficace nella presentazione di nuovi acquisti:
    2 punti
  16. Sono orgoglioso del fatto che questa iniziativa sperimentata un anno fa sia ormai diventata una felice consuetudine. Amo definire il nostro gruppo come una sorta di “radicali della numismatica”. Un insieme di amici, collezionisti, studiosi della materia che da essa guadagnano sempre innumerevoli quantità di cultura in cambio di perdere grandi quantità di denaro per avere nelle nostre collezioni i pezzi di carta protagonisti delle nostre ricerche o dei nostri discorsi. In pratica noi siamo quelli che da questa meravigliosa disciplina non abbiamo interessi economici ma solo culturali. È tutto molto bello. ❤️ Siamo il bello della numismatica, essenza di coesione e condivisione e non di divisione e litigi.
    2 punti
  17. Secondo voi cosa sono questi due forellini sul dritto? Non mi sembra suberata. Pesa 3,8 gr.
    1 punto
  18. Oggi il network Academia.edu mi suggerisce il seguente titolo del prof Asolati: LE CONIAZIONI ARGENTEE CON IL «MONOGRAMMA DI ODOACRE» DI PROVENIENZA GALLICA: TIPI RAVENNATI, OPPURE FRANCHI O...? Tratto da ARQUEOLOGÍA Y NUMISMÁTICA Estudios en homenaje a la profesora Francisca Chaves Tristán, sevilla 2021 pp. 337-348. (Che leggerò stanotte) sperando di fare cosa gradita lascio il link per lo scaricamento del PDF.
    1 punto
  19. Salve. D/ Testa di profilo a destra di Sua Maestà la Regina Elisabetta del Belgio; firma dello scultore Alfred Courtens R/ LIGUE / NATIONALE BELGE / CONTRE LA / TUBERCULOSE / - / SECTION DU / BRABANT – Croce di Lorena Incisione sul contorno: FISCH & CIE Coniazione in bronzo: 140,84 g; 70 mm Provenienza: Elsen (Bruxelles) La Regina Elisabetta (1876-1965) si occupava d'opere di beneficenza e di lotta contro le malattie, tubercolosi in particolare, e fu soprannominata la "Regina infermiera" La croce di Lorena è il simbolo della lotta contro la tubercolosi, a forma di croce con doppia trasversa (croce patriarcale). Questo simbolo fu proposto nel 1902 a Berlino in occasione della prima Conferenza internazionale contro la tubercolosi, che introdusse l'idea di una lotta antitubercolare congiunta. apollonia
    1 punto
  20. La posta pneumatica la utilizzai per inviare documenti tra uffici. Era ancora in uso negli anni 80 in Banca. I clienti compravano obbligazioni e buoni del tesoro e se ne avevamo di disponibili li consegnavamo subito. Uno dei fogli del fissato di vendita veniva infilato in un bossolo poi introdotto in un tubo, si schiacciava un pulsante e un soffio d'aria compressa lo sparava di sotto al Caveau che poi mandava su i titoli con un piccolo montacarichi. Poi i titoli cartacei furono sostituiti da in clic..................
    1 punto
  21. Giustissimo anche il tuo punto di vista.. e senza contare che qualche moneta di consacrazione è obbligatoria tra l'altro, vedi i sesterzi di Agrippina maggiore , Domitilla maggiore, l'antoniniano del divo Nigriniano , il follis di Romolo, ecc
    1 punto
  22. Buonasera a tutti, come promesso. Partecipo con il mio esemplare. Anche il mio presenta P ribattuta. Saluti Alberto
    1 punto
  23. Bella storia, come anche quella della posta pneumatica. Certo che nell'epoca della posta elettronica tutto ciò risulta davvero stupefacente.
    1 punto
  24. Una cosa è certa, non spedirei mai una banconota con una posta/razzo
    1 punto
  25. Tendenzialmente pure io, però ad esempio considero l'imperatore Antonino Pio un soggetto diverso dal Divo Antonino Pio e li giudico entrambi meritevoli di stare in collezione.
    1 punto
  26. Grazie @numa numa Il Prof. Manganaro (Buon'anima ), che ho conosciuto e che tutte le domeniche in una piazzetta di Catania, era punto di riferimento per tanti di noi giovani ( allora anni 70/80). Di grande cultura, studioso che si confrontava con Altri studiosi sulla monetazione della Sicilia Greca. Pertanto tutta la descrizione " Sarcastica/ Provocatoria ",di @Tinia Numismatica, nemmeno la tengo in considerazione.
    1 punto
  27. L'esergo, dalla foto, non e' leggibile. Ho provato, quindi, a fare una ricerca. La presenza di "dot M dot" nel campo sinistro del rovescio porta a Costantinopolis o Cyzicus. Guardando la legenda del rovescio noto che non presenta cesure (RE-PARATIO o R-EPARATIO) che, solitamente, sono presenti sulle FTR di Costanzo II falling horseman di Costantinopolis, ma non su quelle di Cyzicus. Ipotizzo, quindi, che possa trattarsi della zecca di Cyzicus (officine SMKA, SMKB, SMKgamma, SMKdelta, SMKepsilon e SMKS). In questo caso si potrebbe anche classificare come RIC VIII 115. A moneta in mano, hai qualche riscontro in merito? Buona serata da Stilicho
    1 punto
  28. Il tuo messaggio è di grande spessore e soprattutto gratificante. Gli anziani (ma non solo) del Forum spendono tempo nel rispondere ai quesiti degli Utenti e mettono a disposizione di tutti le loro conoscenze, nei limiti che ognuno di noi possiede. Ti assicuro che spesso capita di non ricevere in cambio neanche un grazie. Piuttosto credo di essere caduto nel banale nella mia ultima affermazione nel precedente messaggio. Talvolta rimango stupito di me stesso. Purtroppo le mie monetazioni preferite non hanno grande seguito e mi chiedo a cosa serva divulgare se poi a nessun interessano. Ma è una questione tutta mia, dai. Grazie di nuovo e cordiali saluti. Per qualsiasi motivo non esitare a contattarci A.S.
    1 punto
  29. Bello! Se vuoi spaziare oltre ti segnalo che quest'anno la Slovacchia emetterà una moneta da 2€ commemorativa per celebrare i 100 anni dalla prima trasfusione di sangue effettuata in Slovacchia: https://www.cronacanumismatica.com/in-anteprima-i-2-euro-di-slovacchia-2023/
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  30. Alcuni anni fa mi è capitato di vendere diverse monete che avevo comprato in precedenza o che mi erano state regalate ma che non riuscivano più a darmi grandi soddisfazioni, vuoi per lo stato di conservazione, vuoi perché mi ero spostato su altre monetazioni. Sicuramente, per alcune di esse, se le avessi vendute oggi avrei ottenuto un maggiore ritorno economico. Tuttavia, non mi sono mai pentito della scelta perché i soldi che ho ricavato li ho rinvestiti sempre nella numismatica, acquistando libri e monete che mi appagano maggiormente e che, se volessi acquistare oggi, farei molta più fatica (economicamente parlando). Quindi, alla fine, non mi sento di averci rimesso. Piuttosto, più di una volta mi è capitato di pentirmi di non essere stato più determinato nell'acquisto di esemplari che poi mi sono sfuggiti di mano (o all'asta o nei listini di qualche negoziante).
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  31. Ciao , grazie per il documentato tentativo interpretativo. Per quanto riguarda la mia moneta, ho cercato di vederla con lente 10x da orafo ed effettivamente non mi sembra di vedere traccia dell'armetta. Circa il tuo ringraziamento per aver condiviso , sono io a ringraziare te e questo meraviglioso gruppo di appassionati (più o meno esperti che siano) che è lamoneta.it . Sto cercando di fotografare e classificare una notevole mole di materiale accumulato (senza alcun criterio razionale...tutto ciò che era vecchio, strano, etc. veniva messo da parte) in decenni dalla mia famiglia, a partire dagli anni 20 del secolo scorso ed ogni tanto mi imbatto in monete che ho difficoltà ad individuare e senza l'aiuto del forum sarebbe davvero impresa ardua. La storia non è cosa morta, al contrario di quanto pensano in molti...credo sia la cosa più viva che ci sia, semplicemente i suoi tempi sono diversi dai nostri tempi. La conservazione (per le monete io mi limito soprattutto a quella fotografica, tranne alcune tipologie che trattengo per me per gusto estetico e/o interesse storico) e condivisione dei documenti storici consente di poterli interpretare e di mettere a confronto le varie interpretazioni , di smentire alcune teorie e dare conferma ad altre. La storia , senza documenti, sarebbe narrativa. “Se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera.” GEORGE ORWEL Ad maiora!
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  32. Ciao sicuramente non suberata. Sarà sicuramente un saggio per provare se la moneta è d'argento o suberata. Comunque bellissima moneta 🙂
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  33. Centratura 90/100,Bella patina da vecchia collezione,conservazione 55/70
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  34. Occhio che in quel sito vengono considerati buoni anche delle tipologie di monete che , secondo pacifica dottrina, sono dei falsi.
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  35. Sono d'accordo su quello che dici ma esistono tante monete su ebay da 5 euro con cui sperimentare, e non parlo soltanto di romano imperiali, rovinare una moneta più che dignitosa è un peccato, però è solo un consiglio il mio ci mancherebbe, poi ognuno con le cose proprie è libero di fare ciò che vuole..
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  36. Io me ne pento ancor oggi, da anni, visti i prezzi attuali. E non si parla di bruscolini 😪
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  37. Buonasera a tutti, stasera se riesco posto foto della mia. @Rocco68 la tua ha una porzione di lettera ribattuta, ben visibile vicino alla P. A ben guardare la Stessa lettera P sembra sovrapporsi a qualcosa o magari il contrario.... Saluti Alberto
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  38. 1 punto
  39. @palb intanto scaricati questo http://www.fondazioneintorcetta.info/pdf/sicilia/Monetearabe.pdf Di Album è disponibile https://www.stevealbum.com/pdfs/ChecklistOfIslamicCoins3rdEdition2011Free.pdf
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  40. Hai fatto bene a sperimentare, d'altra parte il restauro e i restauratori cominciano da così.
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  41. Se ti può consolare @Releo, neppure il mio esemplare si presenta con "frac e bombetta"🤣 peso grammi 16,20 Un salutone a tutta la sezione.
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  42. Sono d’accordo con il giudizio di Marco @El Chupacabra Lo SPL pieno lo vede col binocolo. 🤣
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  43. la moneta è andata a 82'500 USD. peccato non essere miliardari e non potersela permettere.
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  44. Moneta autentica ed in ottima conservazione per il tipo. Il rovescio in queste emissioni è normalmente molto più usurato in queste emissioni in quanto il conio di rovescio era sostituito più di rado rispetto a quello di diritto (in cui era rappresentato il cesare o l'augusto). La patina non c'è per ragioni dovute a come le monete si sono conservate per secoli, chi lo sa. Generalmente queste emissioni entravano a far parte di tesoretti scrupolosamente nascosti fi modo che non si rovinassero. Le ossidazioni sono dovute al fatto che la moneta è in argento basso.
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  45. Le foto ora sono molto belle e nitide . Complimenti @SicilianoMagnoGreco. Si osservano in effetti molti segnetti da abrasione, secondo me un tentativo di pulizia piuttosto drastico o lo sfregamento ripetuto su superficie dura. Questo danno non permette di arrivare a SPL (che è definito da dettagli integri e pochi segni molto superficiali di consunzione ) , nonostante paradossalmente certi dettagli siamo molto nitidi, come se prima di questo evento la moneta fosse davvero in eccellente conservazione. Confermo un “bel” BB+
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  46. La superficie appare strana come se fosse porosa, ma potrebbe essere anche il risultato di sporcizia depositatasi nel tempo e solidificata. Se la moneta fosse mia, la lascerei in olio di vaselina per una mezza giornata (la vaselina emulsiona lo sporco, ma non intacca né rimuove la patina) e poi procederei con un risciacquo con acetone che sgrassa (cioè rimuove solamente la vaselina). Un ultimo passaggio in acqua distillata dovrebbe togliere le tracce dell'acetone: infine tamponerei (non sfregherei) con uno straccio morbido e pulito la moneta. Se l'ipotesi dell'opacità dovuta a sporco o polvere solidificata è corretta, la moneta dovrebbe recuperare il lustro che è proprio di una moneta in buona conservazione. Per il momento, nonostante le nuove foto, non mi discosterei dal precedente giudizio sulla conservazione.
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  47. Ciao @Afranio_Burronon sono un medico ma da quanto ho letto sono due malattie degenerative ben distinte che in qualche occasione possono affliggere entrambe una persona. Il gigantismo si manifesta già dalla prima infanzia mentre l'acromegalia colpisce generalmente in età adulta🙂 ANTONIO
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