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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/15/23 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti! I mitici Pony Express del far west credo li conoscano in molti ed il corriere DHL ci porta spesso un pacchetto direttamente a casa ma il RAZZO POSTALE credo sia ignoto a molti di voi Vi racconto allora la storia del soldato Schmiedl! Lui era in trappola insieme a decine di migliaia di altri uomini dell'esercito imperiale e reale austro-ungarico che si erano trincerati nella fortezza polacca di Przemyl nell'inverno del 1914, sfidando l'offensiva russa (I soliti sospetti anche qui), non avevano modo di comunicare con il mondo esterno. Gli assediati cercarono di inviare messaggi dietro le linee nemiche con piccoli palloni, ma il vento li deviò e così le lettere spesso caddero proprio nelle braccia dei russi. Quando le notizie sull'assedio giunsero a Salisburgo, uno dei parenti di Schmiedl - di soli 13 anni - fu colpito dal destino del suo parente ed ebbe l'idea di costruire un piccolo razzo. Fece un modello di cartone lungo 50 centimetri e, con un diametro di circa nove centimetri, abbastanza grande per trasportare lettere. Il vantaggio più grande: il vento non poteva semplicemente soffiare il proiettile nella direzione sbagliata. Gli insegnanti del ragazzo presentarono l'idea all'alto comando dell'esercito ma senza successo. L'austriaco rimase convinto che i razzi sarebbero stati i mezzi di trasporto del futuro. In un articolo del gennaio 1932, Schmiedl, ormai adulto, scrisse che la "rapida crescita del turismo e degli sport di montagna nelle nostre regioni montane" rendeva "sempre più urgente il collegamento postale di molti rifugi e alberghi di montagna". A quel punto Schmiedl aveva già progettato, costruito e lanciato razzi e centinaia di lettere sono volate dalle valli più difficili da raggiungere fino all'ufficio postale più vicino; voli documentati dalla stampa, che ha riportato regolarmente i suoi lanci. Il primo volo di successo al mondo di un razzo con posta a bordo fu un test effettuato da lui il 2 febbraio 1931. Nell'idilliaco scenario montano di Graz, il razzo di prova n. 7 fu lanciato con 102 lettere dal monte Schöckl di Graz al villaggio di Sankt Radegund a cinque chilometri di distanza. Sebbene il V7 sia atterrato con successo a Sankt Radegund, questo volo non è stato considerato come il primo volo postale a razzo per Schmiedl: si è svolto in un giorno festivo, l'ufficio postale di Radegund era chiuso [!!! 🤣 ndr] e non poteva accettare il carico storico per il trasporto successivo. Qui una cartolina del primo lancio tedesco: E l'uomo di Graz non era solo al mondo: In Germania, ad esempio, il pioniere dei razzi Reinhold Tiling lavorava ai suoi missili nei terreni del castello di Arenshorst, in Bassa Sassonia; allo stesso tempo, l'ingegnere Rudolf Nebel costruiva proiettili esplosivi in un capannone a Berlino-Reinickendorf; sui monti Harz, il tecnico Gerhard Zucker armeggiava con fuochi d'artificio convertiti. In India, i razzi del dentista Stephen Hector Taylor-Smith hanno sorvolato il fiume Damodar, mentre negli Stati Uniti il servizio postale ha lanciato lettere dal New Jersey a New York. In Germania ci furono esperimenti con razzi postali fino agli anni Settanta, anche se dopo la morte di due persone in un incidente durante un lancio nel 1964, la legislazione fu modificata di conseguenza, in modo che da quel momento in poi il lancio di razzi con un'altitudine di volo superiore a 100 m da parte di privati fosse vietato. ====================================== Ora arriviamo al mio documento, del 1965, ufficialmente trasportato da un razzo: Nel nord della Germania si pensava di collegare con razzi le isole Frisone ed è per questo che al qui ci fu più attività che non in altre regioni, meglio collegate tra loro, non solo con la bassa marea! Furono lanciati diversi razzi che trasportavano posta e altri piccoli carichi utili, ma il programma fu infine abbandonato a causa dei costi elevati e della mancanza di affidabilità. Oggi, l'uso dei razzi per consegnare la posta non è un metodo di consegna molto diffuso ed è per lo più limitato a progetti sperimentali e dimostrativi. Con l'avanzare della tecnologia, sono state sviluppate altre opzioni, come i droni e i palloni aerostatici, per consegnare i pacchi, rendendo la posta via razzo meno pratica. Nel complesso, la storia della posta a razzo è la storia di un'idea promettente che non è mai stata all'altezza del suo potenziale, a causa dei limiti della tecnologia dell'epoca e dei costi elevati associati alla sua realizzazione ====================================== Qui non si tratta di filatelia, in quanto il francobollo non ha nessun ruolo, se non quello di ufficializzare la missiva, non è neanche una collezione di cartoline - anche se - come vedete in un immagine sopra, in basso a SX - la Leuchtturm ha pure preparato dei raccoglitori appositi. Forse è solo una curiosità di un particolare momento storico, un futurismo dove razzi e velocità ZAPP ZUUUUM CaRtOlinE ZING-ZING facevano sognare. Servus, Njk _____________________________ Per saperne di più: https://cuxpedia-de.translate.goog/index.php?title=Raketenstarts_in_Cuxhaven&_x_tr_sl=de&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=de&_x_tr_pto=wapp E poi: Sorpresa! Una parte del testo NON la ho scritta io, ma il contenuto l'ho fatto generare da una AI (anche se 'sti bot alla fine poi non sono molto intelligenti ) https://chat.openai.com/chat che - si comincia bene - è gia stata vietata in alcuni istituti scolastici americani.
    3 punti
  2. Buonasera, Visto che la discussione l'ho aperta io ci tengo a precisare che non avevo assolutamente intenzione di essere provocatorio. Ingenuamente ho pensato di condividere quanto ho fatto e come già detto in precedenza senza ragionare su vari aspetti che mi avete giustamente rappresentato. Ho inoltre ammesso l'errore pertanto non vorrei che nella diacussione si scambiano le mie parole con quelle di qualcun'altro. Accetto tutte le critiche,i disappunti e i consigli di cui comunque farò tesoro e spero di non essere macchiato a.vita per questo errore. Vi garantisco che nella mia collezione è la prima moneta che "violento" . Sono abbastanza nuovo del forum quindi sto capendo ora chi ne fa parte e le modalità/obbietivi e credo che uno degli obiettivi fondamentali sia evidenziare quali siano i principi e i valori fondamentali di questa passione.
    3 punti
  3. È sul concetto di essere proprietari di tali oggetti e dei limiti connessi a ciò, che hai le idee un po’ confuse…. ma anche sul resto non sembra che tu sia messo meglio
    3 punti
  4. Buonasera a tutti , approfitto di questa discussione per far fare un giro vanitoso ai miei tre esemplari del 1798. Vediamo se indovinate quale è quello falso... Saluti Alberto
    3 punti
  5. Sarebbe un errore , le discussioni riprendono vita anche a distanza di anni , e potenzialmente sempre integrabili. Poi, a che che pro si dovrebbe chiudere? cerchiamo di non fare errori come in precedenti discussioni….
    3 punti
  6. Salve a tutti! Con oggi sforo un pochino il limite di 1€ ma visto che mi sembra comunque un ottimo acquisto ho pensato di proporla comunque qui ugualmente! Oggi per 2€ ho preso questo bellissimo 25 cent 1893 di Ceylon! Spero sia comunque ben accetta nella discussione😄
    3 punti
  7. Dalle mie vacanze numismatiche napoletane. Per la solenne apertura del gabinetto d'incisione nella regia zecca delle monete.
    3 punti
  8. Ho l'impressione che @PriamoB stia ancora girando tra i banchetti del convegno di Modena .... qualcuno in zona potrebbe andare a prenderlo per favore .... lasciate stare mi sono già messo in viaggio sarò li fra pochi minuti...arrivo Priamo ti salvo io🤣:
    3 punti
  9. Prendendo esempio da quanto fece mio padre ormai più di 40 anni fa ho iniziato da poco una collezione che riguardi il mio mestiere (medico trasfusionista). Sto quindi reperendo tutto quello che riguarda la donazione del sangue, gli scienziati che hanno apportato scoperte importanti del settore.. Ovviamente il materiale reperibile è soprattutto filatelico ma ho da poco aggiunto da poco anche una bella banconota austriaca dedicata al premio Nobel Karl Landsteiner, colui che ha scoperto il sistema AB0 dei globuli rossi. Qualcun altro ha in cantiere un progetto simile?
    2 punti
  10. Sono passato un paio di volte nei "mercatini dell'antiquariato" della mia città e, per curiosità, mi sono avvicinato alle "ciotole" contenenti oggetti di interesse numismatico. Non sono solito acquistare e, se lo facessi, non lo farei di sicuro sui mercatini visto il mio interesse per le monete antiche ma mi sono avvicinato lo stesso... credo per non farlo mai più. A parte le scatole colme di lire e monete del Regno ho scovato delle monetine repubblicane e di primo impero esposte al pubblico. Fin qui tutto ok, mi direte... bene... un denario di Marco Antonio serie IIIVIRRPC LEG XXI quasi illeggibile 200€ un asse repubblicano serie semiunciale non meglio identificabile 100€ un discreto vittoriato di Luceria (condizioni MB) 100€ ricordo ancora un denarino di Vespasiano, credo, in non buonissime condizioni questo il tenore delle monete (c'era qualche AE2 tardo imperiale), della conservazione e dei costi Il tutto condito con uno storytelling sussurrato del tipo: "queste le ha trovate il mio amico il mese scorso vicino a Caserta. Lui va in giro sempre se ti servono monete fammelo sapere". Dal tono mi è parso di intendere che tutto ciò fosse un "plus", perché monete scavate di fresco. I prezzi li ha sparati alti. Altissimi. Sarò pirla ma sono inorridito. Senza darlo a vedere ho ringraziato, ho detto che sarei ripassato e sono scappato. Quindi mescolando le valutazioni etico/legali/collezionistiche: monete di scarsa qualità, offerte a costi di conservazione moooolto superiore frutto di scavo illegale recente (non mi ha proposto la documentazione di lecita provenienza) disponibile a rifornire con altre monete on demand messe in bella vista al pubblico (e quindi, che ne so, anche alla vista dei CC) Solo o sono così fortunato che li becco? E poi rompono le balle ai collezionisti che devono dimostrare tutto o magari si devono trasferire all'estero volendo giustamente portare la propria collezione? Buona domenica
    2 punti
  11. Personalmente non me la sento di condannare quei commercianti che al sabato pomeriggio levano le tende, immagino che quei commercianti debbano magari farsi diverse centinaia di chilometri per tornare a casa,alcuni anche con famiglia a seguito,per poi riprendere l'attività nella loro città il lunedì mattina,senza contare tutto il materiale da portarsi dietro e le spese di albergo e ristorante che dovrebbero affrontare per essere presenti al convegno anche la domenica mattina,ma poi per cosa? abitando a pochi chilometri io ci vado anche la domenica mattina ma potrei serenamente farne a meno visto la scarsità di partecipazione,ma non solo di commercianti ma anche e soprattutto di pubblico,quindi mettendomi nei panni di questi commercianti li capisco e molto probabilmente io farei lo stesso,mentre ho notato che quelli che sono della zona è più facile che siano presenti anche la domenica mattina...
    2 punti
  12. @nuvola_rossa A mio avviso è un sigillo,la faccia con le raffigurazioni sembra in incuso...
    2 punti
  13. Buonasera Amici della Sezione, anche per me il falso è la terza, cioè quella in basso di colore più chiaro. I caratteri sono diversi, non c'è dubbio.
    2 punti
  14. Il rovescio deve essere girato di ca. 90° Trattasi di una bronzo AE3 della serie col campgate al rovescio. Ora andiamo ad analizzare quello che rimane: R) legenda: [P](R)OVID(EN) [T](IA)EAVGG. La muratura è resa con 5 fasce di mattoni sovrapposte e la costruzione è sormontata da almeno 3 torrette (ma vista la disposizione potrebbero anche essere 4). La porta di campo è nascosta dalle incrostazioni. Non mi pare che sopra la costruzione ci sia la stella. In esergo si intravedono 4 caratteri. il terzo da sx è certamente una T ed il secondo sempre da sx dovrebbe essere una H. la quarta potrebbe essere una A. Quindi per me è la zecca di Heraclea (Marmara Ereğlisi) e potrebbe svolgersi in "MHTA" L'ipotesi della zecca di Heraclea è rafforzata dal particolare stile del Diritto con la testa e busto dell'imperatore a sx Sempre al diritto non si legge il nome dell'imperatore se non un (VS)AVG. Proporrei quindi per: AE3 di LICINIO (RIC VII Heraclea 17) D) IMP LICI-NIVS AVG Busto di Licinio, laureato, drappeggiato, a sinistra, con scettro nella mano destra e mappa nella mano sinistra R) PROVIDEN TIAEAVGG in es. MHTA
    2 punti
  15. Bella veramente, concordo con @Franco123 sull’ipotesi del saggio, probabilmente mediante punzone o strumento simile
    2 punti
  16. Che messa così dimostra che non sa assolutamente nulla di come si crea un sapere moderno completo attraverso lo sviluppo di conoscenze, abilità e competenze.
    1 punto
  17. D’accordo Genny ma allora non illudano i collezionisti e limitino la durata annunciata al solo sabato. Chi si fa centinaia di chilometri per partecipare a un Convegno che la domenica è l’ombra sbiadita di quello del sabato non credo sia tanto contento, no?
    1 punto
  18. Buonasera Il falso per me è quello sotto solo soletto😅 ....e ben riuscito pure😉
    1 punto
  19. potrebbe essere in argento con una patina eccezionale, non è un falso.
    1 punto
  20. Acchiappo notevole difficilmente si trova a meno di una diecina di euro anche in mb.
    1 punto
  21. Buonasera a tutti, a sensazione ..magari potrebbe essere un 2. Saluti Alberto
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  22. Non è un bell'atteggiamento. il feeling in questi congressi è che lo zoccolo duro degli acquirenti o dei conferenti si muova, nei congressi di 2 gg, nella mattina del primo. Alcuni trattano il grosso degli affari fuori dal trambusto dei convegni, in incontri satelliti, ci sta... Tuttavia così si perde molto dell'aspetto conviviale ed educativo da parte di quella fetta di commercianti che potrebbero, rimanendo fino alla fine, in quanto periti, svolgere una componente educazionale o di incentivo alla convialità che evidentemente non sempre interessa. Un altro appunto: nonostante il poco spazio a disposizione, alcuni banchi toglievano la voglia di fermarsi, tipo soffitta incasinata del nonno. Al netto di questo, bel congresso, molto partecipato, materiale un po'più ricco rispetto agli eventi recenti
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  23. 1 punto
  24. A proposito, svendo una rarissima 500 lire del 1943 a 98mila euri. (Ciao bot… 😅)
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  25. i cataloghi non son scientifici perché molto semplicemente per esserlo dovrebbero riportare almeno il numero degli esemplari censiti e un' indicazione bibliografica, anche breve, per ogni esemplare. è ovviamente impossibile per alcune monetazioni , ma ciò nonostante non si può parlare di lavori scientifici. Ho preso tre volumi del pucci, quelli che mi interessano, e il volume del ciabatti su Ferdinando, però non li ho ancora potuti sfogliare perché li ho fatti spedire in italia. hai ragione, parlando in assoluto una moneta di 34 esemplari è rara, nel senso che non la si trova in ogni catalogo d'asta. tuttavia -e mi riferivo a questo- è comune nella monetazione di e per pisa. buon anno anche a te
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  26. Grande Njk! Come giustamente accennavi, la consegna coi droni è in arrivo. Anzi è già arrivata. Preparati Nicolò 🤩 https://www.bbc.com/news/business-61790085.amp
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  27. Buona domenica Rocco! Se non erro il tuo esemplare è illustrato sul Magliocca a p. 219. Confermi?
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  28. Eh già, le verdi secondo tipo valgono pochino anche se in fds. E le tue purtroppo hanno (piccoli) difetti di conservazione. Mi dispiace che le nostre risposte non possano essere migliori 🤷‍♂️ Non tutti sono così fortunati da possedere una mille lire OC 341508 M, dal valore inestimabile anche tutta spiegazzata… 🤭
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  29. Ciao l'aspetto è effettivamente compatibile con quello di un falso d'epoca, che per i testoni di questo periodo non sono proprio infrequenti. Strano il peso, assolutamente in linea con un esemplare originale. Solitamente i falsi sono di peso calante. Te ne allego un simile, sempre per Ancona, appena passato in asta Marcoccia (peso 7.24 g, forato). In ogni caso, considerato l'aspetto generale e le caratteristiche del metallo, propenderei per un falso d'epoca. Michele
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  30. In questo esemplare pare non ci sia.
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  31. Oggi il network Academia.edu mi suggerisce il seguente titolo del prof Asolati: LE CONIAZIONI ARGENTEE CON IL «MONOGRAMMA DI ODOACRE» DI PROVENIENZA GALLICA: TIPI RAVENNATI, OPPURE FRANCHI O...? Tratto da ARQUEOLOGÍA Y NUMISMÁTICA Estudios en homenaje a la profesora Francisca Chaves Tristán, sevilla 2021 pp. 337-348. (Che leggerò stanotte) sperando di fare cosa gradita lascio il link per lo scaricamento del PDF.
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  32. Salve. D/ Testa di profilo a destra di Sua Maestà la Regina Elisabetta del Belgio; firma dello scultore Alfred Courtens R/ LIGUE / NATIONALE BELGE / CONTRE LA / TUBERCULOSE / - / SECTION DU / BRABANT – Croce di Lorena Incisione sul contorno: FISCH & CIE Coniazione in bronzo: 140,84 g; 70 mm Provenienza: Elsen (Bruxelles) La Regina Elisabetta (1876-1965) si occupava d'opere di beneficenza e di lotta contro le malattie, tubercolosi in particolare, e fu soprannominata la "Regina infermiera" La croce di Lorena è il simbolo della lotta contro la tubercolosi, a forma di croce con doppia trasversa (croce patriarcale). Questo simbolo fu proposto nel 1902 a Berlino in occasione della prima Conferenza internazionale contro la tubercolosi, che introdusse l'idea di una lotta antitubercolare congiunta. apollonia
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  33. Io invece trovo che l’istituto dell’avvocato del diavolo vada rivalutato. Niente è bianco o nero solo perché lo dice qualcuno “ che se ne intende… ogni affermazione , soprattutto se categorica, necessita di evidenze a supporto e quando le evidenze, oggettive e ripetibili, vengono sostituite con la accettazione supina, allora si cade proprio nella trappola tesa…. non sarebbero ne le prime ne le ultime monete “ apparse” sul mercato antiquario , ad essere state prima accettate insindacabilmente perché l’ha detto Tizio , a rivelarsi anni, decenni i secoli dopo, come invenzioni …. Di alcune si parla da decenni. si è parlato , a loro tempo, anche delle deka dracme di akragas , o almeno di alcune apparse senza report validi “ il dubbio assiduo è l’unica certezza”, e la ricostruzione archeologica, che comprende anche quella numismatica, è piena di certezze infrante e ripensamenti di verità acclamate in passato. Le uniche( e non al 100% ) monete autentiche sono quelle di cui si siano trovati esemplari analoghi in stratigrafia sigillata e/o che possano essere sottoposte ad analisi ripetibili e oggettivamente probanti…… su tutte le altre si può e si deve discutere ad libitum, senza che questo sia una offesa per i cosiddetti mostri sacri della materia e loro fedeli.
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  34. Mi piace leggere le opinioni degli altri e ti ringrazio per la risposta 🙂
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  35. Grande @littleEvil...per questa bellissima ed interessante discussione sulla RAZZO POSTALE e questo mi fa venire in mente quando alla fine del 1800 la comunità di Great Barrier Island per eliminare l'isolamento dell'isola di Auckland impiegò il servizio postale con piccioni viaggiatori (pigeon post), con due società pigeongram rivali che emisero loro francobolli: i messaggi erano scritti su veline e inseriti in capsule legate ai piccioni. Anche questo è un vero e proprio predecessore della posta aerea ... ma se nella comunità di Great Barrier Island in competizione ci fosse stata qualche società che utilizzava la RAZON POST chi avrebbe vinto il duello come servizio più efficiente e affidabile? RAZON o PICCIONE .... uhm speriamo bene 🤔
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  36. Piú che altro, da razzo delle poste a mortaio sulla casa......ce vo n' attimo🤣🤣
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  37. Una cosa è certa, non spedirei mai una banconota con una posta/razzo
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  38. Cari Forumisti proseguendo nei miei goffi tentativi di migliorare le mie povere performances fotografiche, stasera propongo un sontuoso esemplare, tra i migliori noti, di un Filippo d’argento dello sfortunato sovrano Carlo II di Spagna per Milano, qui nel suo primo millesimo di emissione, classificata al numero 5 dal Crippa. Lo avevo già condiviso tempo fa ma ora ho provato a mostrarvela con una differente illuminazione. La perizia recita FDC ed effettivamente la moneta non presenta usura considerando i 350 anni di esistenza, probabilmente passati conservata da qualche parte. 🎉😉 Questa moneta presenta il metallo brillante e non ha letteralmente un filo di patina. 🤗 Giocando un pochino con la luce ho cercato quindi di rendere i dettagli e i rilievi nel modo più fedele possibile ed evitando che una illuminazione diretta e non radente non renda merito alla conservazione che la caratterizza.🧐 Attendo commenti soprattutto dagli amici appassionati ed esperti di fotografia per sapere se c’è ulteriore margine di miglioramento in queste immagini. 😳
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  40. Il mistero che circonda Nefertiti Di Carme Mayans per Storica National Geographic (Newsletter di sabato 14 gennaio 2023) Il 6 dicembre 1912 l'archeologo tedesco Ludwig Borchardt si trovava ad Amarna, dove dal 1907 aveva scavato per conto della German Oriental Society. Pochi giorni prima aveva scoperto il laboratorio dello scultore reale Thutmose, e dalle sabbie del deserto erano riemersi vari busti della famiglia reale amarniana. Quel 6 dicembre Borchardt si trovava nella sua dimora all'interno del cantiere, «poco dopo essersi fermato per il pranzo», quando uno dei suoi collaboratori accorse a reclamare la sua presenza nello scavo. Nello studio di Thutmose era apparso qualcosa di sorprendente. Quando Borchard arrivò, ammirò per la prima volta il busto della regina Nefertiti, un bellissimo pezzo alto 50 centimetri sormontato da un'incredibile corona blu. La scultura conservava praticamente intatta la policromia originaria, anche se un orecchio era danneggiato e mancava l'occhio sinistro. Incredulo e pieno di entusiasmo, Borchard scriverà nel suo diario: «Abbiamo tenuto tra le mani l'opera più vibrante dell'arte egizia». Il ritrovamento, per quanto sorprendente, è stato da sempre oggetto di polemiche. Si dice infatti che lo stesso Borchardt abbia minimizzato il suo valore davanti a Gustave Lefevre, ispettore del Servizio delle Antichità Egiziane, per portare il busto in Germania senza intoppi burocratici. Tuttavia, sebbene fu subito spedito nel Paese tedesco, il pezzo venne esposto al pubblico solo nel 1924, dodici anni dopo la sua scoperta. Il modo "irregolare" con cui era stato portato via dall'Egitto continua al giorno d'oggi ad essere oggetto di contesa tra la Germania e il Paese del Nilo. Le autorità egiziane rivendicano il pezzo perché portato via illegalmente, quelle tedesche invece negano la violazione dei protocolli allora vigenti. foto: Cordon Press Sia come sia, il busto egizio più famoso della storia è stato esposto in Germania fino a quando lo scoppio della Seconda guerra mondiale ha sconvolto il mondo. Come è noto, i musei di tutto il pianeta si sono affrettati a salvaguardare i loro tesori e hanno attuato piani di emergenza per tenerli al sicuro da possibili bombardamenti. Nefertiti fu inizialmente nascosta nei sotterranei della banca governativa prussiana e nel 1941 fu trasferita in un bunker antiaereo a Berlino.Pochi anni dopo, nel 1945, quasi alla fine della guerra, il busto fu portato in una miniera di sale in Turingia. Lì sarebbe stato scoperto dall'esercito americano e portato a Francoforte. Attualmente è esposto al New Museum di Berlino, dove rimane il pezzo forte della collezione egizia. È autentico? Le polemiche attorno a questo iconico pezzo di arte egizia non si sono mai placate, e non riguardano solo il modo in cui ha lasciato l'Egitto. La sua spettacolare bellezza e la sua aria di modernità hanno indotto alcuni ricercatori a sostenere che si tratti di un falso. Così affermano lo storico dell'arte svizzero Henri Siterlin e lo storico Erdogan Ercivan, i quali sostengono che fu proprio per questo motivo che non fu esposto al pubblico fino al 1924. Ovviamente, sia le autorità culturali egiziane che quelle tedesche hanno sempre rifiutato categoricamente queste affermazioni. Oggi, i progressi nelle moderne tecniche di analisi stanno aiutando a svelare i segreti nascosti nel busto di Nefertiti. Nel 2009 l'oggetto è stato sottoposto a una tomografia computerizzata a Berlino, che ha permesso di determinare che la scultura presenta un nucleo in pietra calcarea su cui si sono accumulati molti strati di stucco di diverso spessore. I ricercatori credono di essere riusciti a intravedere in questo nucleo il vero volto di Nefertiti, una donna con zigomi meno prominenti e pieghe sulle guance e agli angoli della bocca. Lo scultore Thutmose, quindi, ritrasse veramente la regina? Probabilmente sì. La rivista scientifica Science News ha affermato dopo lo studio completo che questo "volto nascosto" dimostrava chiaramente che il busto era autentico. Ma dov'è sepolta la regina Nefertiti? C'è qualche possibilità di localizzare la sua tomba e ricostruire il vero aspetto dell'influente moglie di Akhenaton? Qualche anno fa, l'egittologa britannica Joan Fletcher affermò che la mummia di Nefertiti fosse la Younger Lady, una mummia scoperta nella tomba KV35 nella Valle dei Re, sebbene la maggior parte degli egittologi non fosse d'accordo con le loro conclusioni. Secondo lo studioso egiziano Zahi Hawass, Nefertiti sarebbe invece una delle due mummie femminili rinvenute in un'altra tomba della valle, la KV21, scoperta da Giovanni Battista Belzoni nel 1817. Nel 2010 l'analisi del DNA su una di esse ha confermato che si trattava della madre dei due feti mummificati rinvenuti nella tomba di Tutankhamon, quindi si tratta quasi certamente di Ankhesenamun, moglie del re e figlia di Akhenaton e Nefertiti. Ma l'altra mummia potrebbe davvero essere quella Nefertiti? Nell'ottobre dello scorso anno l'egittologo ha annunciato che alcune difficoltà nell'ottenere il DNA avrebbero ritardato la tanto agognata identificazione, quindi bisognerà attendere. Se dopotutto sarà confermato che si tratta di Nefertiti, potremo dire che «la bella è arrivata», proprio come recita il suo nome.
    1 punto
  41. Nel mio caso direi pure "radicali liberi"! Comunque devo ringraziare Nicolò "Jaconico" che ha avuto l'idea geniale di lanciare questo meeting serale, se l'iscrizione al forum fu x me una svolta anni fa, questa è stata una svolta nella svolta, nel senso che mi ha fatto fare un ulteriore salto di qualità nella mia passione perché confrontarsi sul forum è sempre stato gratificante ma di persona (anche se x lo più "mediata" dallo schermo) è molto di più. Davvero vorrei che altri forumisti appassionati potessero collegarsi almeno una volta, per vedere cosa si sono persi fin'ora! Lo vorrei non per altruismo buonista, ma perché penso che anche noi ci perdiamo qualcosa a non avere il loro contributo. Spero che il 2023 possa portare nuovi "radicali" nel gruppo"!!
    1 punto
  42. Salve. Per curiosità, come promesso, pubblico i miei 5 tornesi 1797 e 1798 facenti parte del lotto delle 14 monete aggiudicatomi in asta. Sono da ortopedia. D'altra parte non si può pretendere chissà cosa se si pensa che del lotto faceva parte anche un passabile 10 tornesi 1848. Magari anche queste sono dei falsi, non lo so proprio. Non le avrei di certo pubblicate perché sono veramente a bassa conservazione, ma visto che siamo in argomento... Saluti a tutti.
    1 punto
  43. @modulo_largo e @NeroDrusus avete ragione e a posteriori non lo rifarei. In questo caso direi proprio che dagli errori si impara... Mi avete tutti messo aperto gli occhi su punti di vista che non avevo valutato al di là del mero ottenimento di un mio desiderio che si scontra però con ciò che volevo cambiare. Mi porto con me il fatto che la storia non si cambia ma si conserva, che la storia è di tutti ( mi ha ferito l'avrermi messo di fronte al fatto che qualcuno poteva volere questa moneta tanto quanto me). Ma soprattutto che prima di tentare una strada sconosciuta è meglio chiedere consiglio.
    1 punto
  44. Ciao, oggi condivido il mio penultimo acquisto dell'anno scorso. È un denario coniato a Roma nel 204 d. C molto comune dell'Augusta Plautilla (202-205 d. C) moglie🤔 dell'imperatore Caracalla recante sul rovescio una delle raffigurazioni della Venere Vincitrice (Venus Victrix). È rappresesenta stante, con scudo appoggiato ai suoi piedi e palma che regge con braccio alla sua sinistra ed una mela (uno dei suoi simboli) che tiene in mano e Cupido sottostante alla sua destra. Era la dea dell'amore e della bellezza, molto venerata da tutti i romani. Con la sfortunata Augusta, ad onor del vero, non si mostro certo benevola visto che non fu mai amata da Caracalla e fu anche esiliata da quest'ultimo e successivamente fatta uccidere subendo la damnatio memoriae😡. Nota personale, più notizie storiche apprendo su questo imperatore e più lo disistimo ritenendolo forse il peggiore di tutti... Il denario da esame diretto risulta coniato (spero ai tempi della bella Plautilla) abbastanza centrato e secondo me sottoposto a pulizia e lucidatura del metallo, purtroppo. Ha circolato abbastanza, ha una frattura da coniazione ad ore 11,30 non deturpante e mostra un discreto ritratto che va a completare il mio trittico di ritratti base da cui derivano decine di altre raffigurazioni dell'Augusta sulle sue monete. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18,50 mm 3,08 g RIC 369
    1 punto
  45. I once met an elf who told me that an eternal alien from Delta Centauri who had commercial relations with ancient Greeks exchanged a pot of ancient coins for the bavarian's porcelain denture.
    1 punto
  46. 3 centesimi, Regno d'Italia – Napoleone, 1808 2 1/2 centimos, Spagna, 1868
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