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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/15/23 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti! I mitici Pony Express del far west credo li conoscano in molti ed il corriere DHL ci porta spesso un pacchetto direttamente a casa ma il RAZZO POSTALE credo sia ignoto a molti di voi Vi racconto allora la storia del soldato Schmiedl! Lui era in trappola insieme a decine di migliaia di altri uomini dell'esercito imperiale e reale austro-ungarico che si erano trincerati nella fortezza polacca di Przemyl nell'inverno del 1914, sfidando l'offensiva russa (I soliti sospetti anche qui), non avevano modo di comunicare con il mondo esterno. Gli assediati cercarono di inviare messaggi dietro le linee nemiche con piccoli palloni, ma il vento li deviò e così le lettere spesso caddero proprio nelle braccia dei russi. Quando le notizie sull'assedio giunsero a Salisburgo, uno dei parenti di Schmiedl - di soli 13 anni - fu colpito dal destino del suo parente ed ebbe l'idea di costruire un piccolo razzo. Fece un modello di cartone lungo 50 centimetri e, con un diametro di circa nove centimetri, abbastanza grande per trasportare lettere. Il vantaggio più grande: il vento non poteva semplicemente soffiare il proiettile nella direzione sbagliata. Gli insegnanti del ragazzo presentarono l'idea all'alto comando dell'esercito ma senza successo. L'austriaco rimase convinto che i razzi sarebbero stati i mezzi di trasporto del futuro. In un articolo del gennaio 1932, Schmiedl, ormai adulto, scrisse che la "rapida crescita del turismo e degli sport di montagna nelle nostre regioni montane" rendeva "sempre più urgente il collegamento postale di molti rifugi e alberghi di montagna". A quel punto Schmiedl aveva già progettato, costruito e lanciato razzi e centinaia di lettere sono volate dalle valli più difficili da raggiungere fino all'ufficio postale più vicino; voli documentati dalla stampa, che ha riportato regolarmente i suoi lanci. Il primo volo di successo al mondo di un razzo con posta a bordo fu un test effettuato da lui il 2 febbraio 1931. Nell'idilliaco scenario montano di Graz, il razzo di prova n. 7 fu lanciato con 102 lettere dal monte Schöckl di Graz al villaggio di Sankt Radegund a cinque chilometri di distanza. Sebbene il V7 sia atterrato con successo a Sankt Radegund, questo volo non è stato considerato come il primo volo postale a razzo per Schmiedl: si è svolto in un giorno festivo, l'ufficio postale di Radegund era chiuso [!!! 🤣 ndr] e non poteva accettare il carico storico per il trasporto successivo. Qui una cartolina del primo lancio tedesco: E l'uomo di Graz non era solo al mondo: In Germania, ad esempio, il pioniere dei razzi Reinhold Tiling lavorava ai suoi missili nei terreni del castello di Arenshorst, in Bassa Sassonia; allo stesso tempo, l'ingegnere Rudolf Nebel costruiva proiettili esplosivi in un capannone a Berlino-Reinickendorf; sui monti Harz, il tecnico Gerhard Zucker armeggiava con fuochi d'artificio convertiti. In India, i razzi del dentista Stephen Hector Taylor-Smith hanno sorvolato il fiume Damodar, mentre negli Stati Uniti il servizio postale ha lanciato lettere dal New Jersey a New York. In Germania ci furono esperimenti con razzi postali fino agli anni Settanta, anche se dopo la morte di due persone in un incidente durante un lancio nel 1964, la legislazione fu modificata di conseguenza, in modo che da quel momento in poi il lancio di razzi con un'altitudine di volo superiore a 100 m da parte di privati fosse vietato. ====================================== Ora arriviamo al mio documento, del 1965, ufficialmente trasportato da un razzo: Nel nord della Germania si pensava di collegare con razzi le isole Frisone ed è per questo che al qui ci fu più attività che non in altre regioni, meglio collegate tra loro, non solo con la bassa marea! Furono lanciati diversi razzi che trasportavano posta e altri piccoli carichi utili, ma il programma fu infine abbandonato a causa dei costi elevati e della mancanza di affidabilità. Oggi, l'uso dei razzi per consegnare la posta non è un metodo di consegna molto diffuso ed è per lo più limitato a progetti sperimentali e dimostrativi. Con l'avanzare della tecnologia, sono state sviluppate altre opzioni, come i droni e i palloni aerostatici, per consegnare i pacchi, rendendo la posta via razzo meno pratica. Nel complesso, la storia della posta a razzo è la storia di un'idea promettente che non è mai stata all'altezza del suo potenziale, a causa dei limiti della tecnologia dell'epoca e dei costi elevati associati alla sua realizzazione ====================================== Qui non si tratta di filatelia, in quanto il francobollo non ha nessun ruolo, se non quello di ufficializzare la missiva, non è neanche una collezione di cartoline - anche se - come vedete in un immagine sopra, in basso a SX - la Leuchtturm ha pure preparato dei raccoglitori appositi. Forse è solo una curiosità di un particolare momento storico, un futurismo dove razzi e velocità ZAPP ZUUUUM CaRtOlinE ZING-ZING facevano sognare. Servus, Njk _____________________________ Per saperne di più: https://cuxpedia-de.translate.goog/index.php?title=Raketenstarts_in_Cuxhaven&_x_tr_sl=de&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=de&_x_tr_pto=wapp E poi: Sorpresa! Una parte del testo NON la ho scritta io, ma il contenuto l'ho fatto generare da una AI (anche se 'sti bot alla fine poi non sono molto intelligenti ) https://chat.openai.com/chat che - si comincia bene - è gia stata vietata in alcuni istituti scolastici americani.
    3 punti
  2. Buonasera, Visto che la discussione l'ho aperta io ci tengo a precisare che non avevo assolutamente intenzione di essere provocatorio. Ingenuamente ho pensato di condividere quanto ho fatto e come già detto in precedenza senza ragionare su vari aspetti che mi avete giustamente rappresentato. Ho inoltre ammesso l'errore pertanto non vorrei che nella diacussione si scambiano le mie parole con quelle di qualcun'altro. Accetto tutte le critiche,i disappunti e i consigli di cui comunque farò tesoro e spero di non essere macchiato a.vita per questo errore. Vi garantisco che nella mia collezione è la prima moneta che "violento" . Sono abbastanza nuovo del forum quindi sto capendo ora chi ne fa parte e le modalità/obbietivi e credo che uno degli obiettivi fondamentali sia evidenziare quali siano i principi e i valori fondamentali di questa passione.
    3 punti
  3. È sul concetto di essere proprietari di tali oggetti e dei limiti connessi a ciò, che hai le idee un po’ confuse…. ma anche sul resto non sembra che tu sia messo meglio
    3 punti
  4. Buonasera a tutti , approfitto di questa discussione per far fare un giro vanitoso ai miei tre esemplari del 1798. Vediamo se indovinate quale è quello falso... Saluti Alberto
    3 punti
  5. Sarebbe un errore , le discussioni riprendono vita anche a distanza di anni , e potenzialmente sempre integrabili. Poi, a che che pro si dovrebbe chiudere? cerchiamo di non fare errori come in precedenti discussioni….
    3 punti
  6. Salve a tutti! Con oggi sforo un pochino il limite di 1€ ma visto che mi sembra comunque un ottimo acquisto ho pensato di proporla comunque qui ugualmente! Oggi per 2€ ho preso questo bellissimo 25 cent 1893 di Ceylon! Spero sia comunque ben accetta nella discussione😄
    3 punti
  7. Dalle mie vacanze numismatiche napoletane. Per la solenne apertura del gabinetto d'incisione nella regia zecca delle monete.
    3 punti
  8. Ho l'impressione che @PriamoB stia ancora girando tra i banchetti del convegno di Modena .... qualcuno in zona potrebbe andare a prenderlo per favore .... lasciate stare mi sono già messo in viaggio sarò li fra pochi minuti...arrivo Priamo ti salvo io🤣:
    3 punti
  9. Prendendo esempio da quanto fece mio padre ormai più di 40 anni fa ho iniziato da poco una collezione che riguardi il mio mestiere (medico trasfusionista). Sto quindi reperendo tutto quello che riguarda la donazione del sangue, gli scienziati che hanno apportato scoperte importanti del settore.. Ovviamente il materiale reperibile è soprattutto filatelico ma ho da poco aggiunto da poco anche una bella banconota austriaca dedicata al premio Nobel Karl Landsteiner, colui che ha scoperto il sistema AB0 dei globuli rossi. Qualcun altro ha in cantiere un progetto simile?
    2 punti
  10. Sono passato un paio di volte nei "mercatini dell'antiquariato" della mia città e, per curiosità, mi sono avvicinato alle "ciotole" contenenti oggetti di interesse numismatico. Non sono solito acquistare e, se lo facessi, non lo farei di sicuro sui mercatini visto il mio interesse per le monete antiche ma mi sono avvicinato lo stesso... credo per non farlo mai più. A parte le scatole colme di lire e monete del Regno ho scovato delle monetine repubblicane e di primo impero esposte al pubblico. Fin qui tutto ok, mi direte... bene... un denario di Marco Antonio serie IIIVIRRPC LEG XXI quasi illeggibile 200€ un asse repubblicano serie semiunciale non meglio identificabile 100€ un discreto vittoriato di Luceria (condizioni MB) 100€ ricordo ancora un denarino di Vespasiano, credo, in non buonissime condizioni questo il tenore delle monete (c'era qualche AE2 tardo imperiale), della conservazione e dei costi Il tutto condito con uno storytelling sussurrato del tipo: "queste le ha trovate il mio amico il mese scorso vicino a Caserta. Lui va in giro sempre se ti servono monete fammelo sapere". Dal tono mi è parso di intendere che tutto ciò fosse un "plus", perché monete scavate di fresco. I prezzi li ha sparati alti. Altissimi. Sarò pirla ma sono inorridito. Senza darlo a vedere ho ringraziato, ho detto che sarei ripassato e sono scappato. Quindi mescolando le valutazioni etico/legali/collezionistiche: monete di scarsa qualità, offerte a costi di conservazione moooolto superiore frutto di scavo illegale recente (non mi ha proposto la documentazione di lecita provenienza) disponibile a rifornire con altre monete on demand messe in bella vista al pubblico (e quindi, che ne so, anche alla vista dei CC) Solo o sono così fortunato che li becco? E poi rompono le balle ai collezionisti che devono dimostrare tutto o magari si devono trasferire all'estero volendo giustamente portare la propria collezione? Buona domenica
    2 punti
  11. Personalmente non me la sento di condannare quei commercianti che al sabato pomeriggio levano le tende, immagino che quei commercianti debbano magari farsi diverse centinaia di chilometri per tornare a casa,alcuni anche con famiglia a seguito,per poi riprendere l'attività nella loro città il lunedì mattina,senza contare tutto il materiale da portarsi dietro e le spese di albergo e ristorante che dovrebbero affrontare per essere presenti al convegno anche la domenica mattina,ma poi per cosa? abitando a pochi chilometri io ci vado anche la domenica mattina ma potrei serenamente farne a meno visto la scarsità di partecipazione,ma non solo di commercianti ma anche e soprattutto di pubblico,quindi mettendomi nei panni di questi commercianti li capisco e molto probabilmente io farei lo stesso,mentre ho notato che quelli che sono della zona è più facile che siano presenti anche la domenica mattina...
    2 punti
  12. @nuvola_rossa A mio avviso è un sigillo,la faccia con le raffigurazioni sembra in incuso...
    2 punti
  13. Buonasera Amici della Sezione, anche per me il falso è la terza, cioè quella in basso di colore più chiaro. I caratteri sono diversi, non c'è dubbio.
    2 punti
  14. Il rovescio deve essere girato di ca. 90° Trattasi di una bronzo AE3 della serie col campgate al rovescio. Ora andiamo ad analizzare quello che rimane: R) legenda: [P](R)OVID(EN) [T](IA)EAVGG. La muratura è resa con 5 fasce di mattoni sovrapposte e la costruzione è sormontata da almeno 3 torrette (ma vista la disposizione potrebbero anche essere 4). La porta di campo è nascosta dalle incrostazioni. Non mi pare che sopra la costruzione ci sia la stella. In esergo si intravedono 4 caratteri. il terzo da sx è certamente una T ed il secondo sempre da sx dovrebbe essere una H. la quarta potrebbe essere una A. Quindi per me è la zecca di Heraclea (Marmara Ereğlisi) e potrebbe svolgersi in "MHTA" L'ipotesi della zecca di Heraclea è rafforzata dal particolare stile del Diritto con la testa e busto dell'imperatore a sx Sempre al diritto non si legge il nome dell'imperatore se non un (VS)AVG. Proporrei quindi per: AE3 di LICINIO (RIC VII Heraclea 17) D) IMP LICI-NIVS AVG Busto di Licinio, laureato, drappeggiato, a sinistra, con scettro nella mano destra e mappa nella mano sinistra R) PROVIDEN TIAEAVGG in es. MHTA
    2 punti
  15. Bella veramente, concordo con @Franco123 sull’ipotesi del saggio, probabilmente mediante punzone o strumento simile
    2 punti
  16. Ho trovato in rete le seguenti informazioni sui f.lli Bartolomeo. Avete informazioni a riguardo dei lavori che hanno realizzato? grazie skuby
    1 punto
  17. Buon pomeriggio e buon anno nuovo 2023. Continuo l'argomento patina, con questi due esemplari di 5 Lire 1940, Città del Vaticano, appartenenti alla mia raccolta entrambe dal 2010 e giacenti vicine sullo stesso vassoio, da allora. Una si è pesantemente patinata, l'altra no. Ovviamente, durante questi 12 anni, non sono mai intervenuto a pulirle (ogni tanto le ho girate...), eppure sono patine completamente diverse. Foto di entrambe
    1 punto
  18. Un esemplare di tetradrammo di Abdera con al diritto grifone rampante : al rovescio, in quadrato incuso, nome di magistrato finora non noto, contornante quadrato quadripartito . Sarà il 5 Febbraio in vendita Num.Naumann 125 al n. 43 .
    1 punto
  19. Che messa così dimostra che non sa assolutamente nulla di come si crea un sapere moderno completo attraverso lo sviluppo di conoscenze, abilità e competenze.
    1 punto
  20. Ciao Adolfo, ieri andavo un po' di corsa e non ho risposto subito al tuo messaggio, in quanto ero troppo di fretta. Volevo trovare le parole giuste per incoraggiarti: è soprattutto studiare e divulgare gli argomenti di nicchia o, meglio, la Cultura che sentiamo a noi più vicina, che lascerà traccia nel futuro e forse ci salverà dal e nel futuro, da quello che Pasolini definì "il Nuovo Fascismo" , inteso come "nuovo Potere" che "è americanamente pragmatico. Il suo fine è la riorganizzazione e l’omologazione brutalmente totalitaria del mondo" [Pier Paolo Pasolini Il Potere senza volto, in Il Corriere della Sera (1974) in Scritti corsari, Garzanti, Milano - 1975]. La divulgazione dell'ovvio , degli argomenti di massa, è roba da influencer... Questo paese ha abbandonato la via della cultura , per allinearsi ad un pensiero che non gli appartiene...abbiamo voltato le spalle a culture millenarie per accogliere a braccia aperte Coca-Cola e Chewingum...abbiamo abbandonato la nostra storia per assecondare chi di storia non ne ha. Ma la storia è dura a morire... Ad maiora!
    1 punto
  21. Grazie mille per tutte le risposte date fin'ora. Il proprietario delle moneta è un ragazzo che vive da anni in Germania e da la risulta complicato farla vedere ad un perito che conosce le papali, per questo ho chiesto a voi. Alternativa a suono del metallo se dovesse portarla a far testare con le pietre da un'orafo potrebbero vederlo loro? Per monete d'argento solitamente io uso il metodo del foglio bianca e la riga nera ma ho capito che di fondo non è una scienza esatta
    1 punto
  22. 🥇 Number One !
    1 punto
  23. Questo o qualunque altro oggetto potrebbe avere valore storico, artistico, economico o sentimentale. Ma nn si puo' imporre a tutti che abbia una valenza 'sacrale'. Alla fine resta un 'pezzo di metallo' che polvere era e polvere tornera'. Sic transit gloria mundi
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  24. anche secondo me sigillo per ceralacca; se hai del materiale adatto (ceralacca, plastilina, ecc..) puoi provare a fare uno stampo per vedere se si riesce a leggere qualcosa.
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  25. Acchiappo notevole difficilmente si trova a meno di una diecina di euro anche in mb.
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  26. Buonasera Albè!!! La terza...la R di regia corte, lo spazio tra le foglie, la corona diversa, la T cicciotta....saluti.
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  27. Non è un bell'atteggiamento. il feeling in questi congressi è che lo zoccolo duro degli acquirenti o dei conferenti si muova, nei congressi di 2 gg, nella mattina del primo. Alcuni trattano il grosso degli affari fuori dal trambusto dei convegni, in incontri satelliti, ci sta... Tuttavia così si perde molto dell'aspetto conviviale ed educativo da parte di quella fetta di commercianti che potrebbero, rimanendo fino alla fine, in quanto periti, svolgere una componente educazionale o di incentivo alla convialità che evidentemente non sempre interessa. Un altro appunto: nonostante il poco spazio a disposizione, alcuni banchi toglievano la voglia di fermarsi, tipo soffitta incasinata del nonno. Al netto di questo, bel congresso, molto partecipato, materiale un po'più ricco rispetto agli eventi recenti
    1 punto
  28. Riprendo la discussione, ringraziando chi ha risposto direttamente oppure tramite messaggi privati. Come pensavo il mio 10 Tornesi 1846 è un falso d'epoca “confezionato” benino, soprattutto per quanto riguarda il peso ed il taglio. La fattura un po' grezza mi aveva già indirizzato verso questa soluzione ( in effetti il venditore l'aveva ceduto per qualche decina di euro definendolo “presunto falso d'epoca” ). L'assoluta certezza deriva confrontandolo con la moneta di @borbonik che definisce il suo esemplare come “falso”. Stesso conio e stesso esubero ad ore 1 del D/ . Penso sia una prova che il falsario coniò un certo numero di monete che, notando l'usura, ingannarono parecchie persone. A questo punto tale millesimo, da considerare della più alta rarità, risulta presente solo nella foto riportata nello studio di Francesco di Rauso e nel Manuale di Magliocca, oltre che nella Collezione di @borbonik.Dopo qualche ricerca sono riuscito a trovare l'esemplare della foto: Nomisma Asta 54/2016 Lotto 1418 ( peso: 29,10 ) aggiudicato in MB a ben 2000 E + diritti. Complimenti al fortunato acquirente. In conclusione è lecito porsi una domanda. Perchè un falsario dell'epoca avrebbe coniato una moneta con un millesimo che probabilmente non era mai stato visto dalle persone che l'avrebbero utilizzato? Qualcuno dirà che la maggioranza del “popolo” era analfabeta e non sapeva distinguere lettere e date, l'atteggiamento verso una moneta era solo superficiale (pesava normalmente, le effigi del Diritto e Rovescio erano simili ) e quindi poteva essere accettata per le transazioni quotidiane. Ma esistevano anche persone che avevano una certa cultura e si sarebbero insospettite di fronte alla data mai vista. Per fare un esempio, sarebbe come se un falsario dell'epoca avesse deciso di coniare una Piastra di Ferdinando IV con millesimo 1797 ( data sconosciuta ) quando quelle in circolazione, peraltro molto numerose, presentavano i millesimi 1795-96-98. Sarei curioso di sapere la vostra opinione. Ringrazio Tutti e, se non annoio, prossimamente presenterò qualche 10 Tornesi 1846 Testa Grande. Ciao, Beppe
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  29. ...purtroppo il lotto precedente, che era di qualità molto migliore, stava salendo troppo e ho desistito troppo presto... ma era davvero bello anche senza patina, merita vederlo:
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  30. Invece di seguito trovi alcuni dettagli del 100 lire: Per le foto fronte/retro puoi vedere il primo post di questa discussione.
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  31. Dall’asta V.L. Nummus del 14 gennaio... Grosso aquilino di Mainardo II ed Alberto II di Tirolo-Gorizia... peso 1,51 g... immagini d’asta in attesa di riceverlo... lo posto solo per la patina!
    1 punto
  32. i cataloghi non son scientifici perché molto semplicemente per esserlo dovrebbero riportare almeno il numero degli esemplari censiti e un' indicazione bibliografica, anche breve, per ogni esemplare. è ovviamente impossibile per alcune monetazioni , ma ciò nonostante non si può parlare di lavori scientifici. Ho preso tre volumi del pucci, quelli che mi interessano, e il volume del ciabatti su Ferdinando, però non li ho ancora potuti sfogliare perché li ho fatti spedire in italia. hai ragione, parlando in assoluto una moneta di 34 esemplari è rara, nel senso che non la si trova in ogni catalogo d'asta. tuttavia -e mi riferivo a questo- è comune nella monetazione di e per pisa. buon anno anche a te
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  33. Ciao, secondo il Magliocca l'R4 indica dai 6 ai 20 esemplari conosciuti. Nel Nomisma 2022-23 - la seziona Napoli e Due Sicilie è sempre curata dal Magliocca - la moneta scende a R3 (n. 638, p. 246).
    1 punto
  34. Non le dico quanto sarei disposto a pagare questo esemplare, sennò il pentimento diventa triplo 😂😂 Io mai avrei dato via un pezzo del genere, mai visto in questa conservazione! comunque nel mio piccolo anche io mi sono pentito delle poche monete vendute, quando le ho cedute pensavo che avrei potuto facilmente ricomprarle, poi i prezzi sono lievitati….
    1 punto
  35. Forse non ci si voleva discostare troppo dalla tipologia frisacense con legenda retrograde. Forse non c'era abbastanza spazio sul dritto per il nome Aquileia e il nome del patriarca (lasciando ovviamente il R/ col mdisegno consueto). Forse non ci si voleva "esporre" troppo, per qualche motivo (per non dar fastidio al vescovo di Salisburgo ?).
    1 punto
  36. Normalmente il punto è presente e ben evidente. .... ma alle volte c'è ma molto piccolo.
    1 punto
  37. Ciao Scudo, complimenti per la moneta! Definirla FdC forse è un pelo azzardato, ma ad ogni modo è in più che buona conservazione, anche i rilievi più alti si vedono e non sono consunti, solamente il tondello è irregolare, ma parliamo comunque della Milano spagnola... questa la mia, il volto lo vedo un po’ più fanciullesco, nella tua noto già un accenno del mento asburgico. Per quanto riguarda le foto, oltre ad una inclinata come richiesto da Fofo, ti direi di provare anche a farne con la moneta perpendicolare rispetto alla macchina fotografica. Complimenti di nuovo, N.
    1 punto
  38. Ciao sicuramente non suberata. Sarà sicuramente un saggio per provare se la moneta è d'argento o suberata. Comunque bellissima moneta 🙂
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  39. Il mistero che circonda Nefertiti Di Carme Mayans per Storica National Geographic (Newsletter di sabato 14 gennaio 2023) Il 6 dicembre 1912 l'archeologo tedesco Ludwig Borchardt si trovava ad Amarna, dove dal 1907 aveva scavato per conto della German Oriental Society. Pochi giorni prima aveva scoperto il laboratorio dello scultore reale Thutmose, e dalle sabbie del deserto erano riemersi vari busti della famiglia reale amarniana. Quel 6 dicembre Borchardt si trovava nella sua dimora all'interno del cantiere, «poco dopo essersi fermato per il pranzo», quando uno dei suoi collaboratori accorse a reclamare la sua presenza nello scavo. Nello studio di Thutmose era apparso qualcosa di sorprendente. Quando Borchard arrivò, ammirò per la prima volta il busto della regina Nefertiti, un bellissimo pezzo alto 50 centimetri sormontato da un'incredibile corona blu. La scultura conservava praticamente intatta la policromia originaria, anche se un orecchio era danneggiato e mancava l'occhio sinistro. Incredulo e pieno di entusiasmo, Borchard scriverà nel suo diario: «Abbiamo tenuto tra le mani l'opera più vibrante dell'arte egizia». Il ritrovamento, per quanto sorprendente, è stato da sempre oggetto di polemiche. Si dice infatti che lo stesso Borchardt abbia minimizzato il suo valore davanti a Gustave Lefevre, ispettore del Servizio delle Antichità Egiziane, per portare il busto in Germania senza intoppi burocratici. Tuttavia, sebbene fu subito spedito nel Paese tedesco, il pezzo venne esposto al pubblico solo nel 1924, dodici anni dopo la sua scoperta. Il modo "irregolare" con cui era stato portato via dall'Egitto continua al giorno d'oggi ad essere oggetto di contesa tra la Germania e il Paese del Nilo. Le autorità egiziane rivendicano il pezzo perché portato via illegalmente, quelle tedesche invece negano la violazione dei protocolli allora vigenti. foto: Cordon Press Sia come sia, il busto egizio più famoso della storia è stato esposto in Germania fino a quando lo scoppio della Seconda guerra mondiale ha sconvolto il mondo. Come è noto, i musei di tutto il pianeta si sono affrettati a salvaguardare i loro tesori e hanno attuato piani di emergenza per tenerli al sicuro da possibili bombardamenti. Nefertiti fu inizialmente nascosta nei sotterranei della banca governativa prussiana e nel 1941 fu trasferita in un bunker antiaereo a Berlino.Pochi anni dopo, nel 1945, quasi alla fine della guerra, il busto fu portato in una miniera di sale in Turingia. Lì sarebbe stato scoperto dall'esercito americano e portato a Francoforte. Attualmente è esposto al New Museum di Berlino, dove rimane il pezzo forte della collezione egizia. È autentico? Le polemiche attorno a questo iconico pezzo di arte egizia non si sono mai placate, e non riguardano solo il modo in cui ha lasciato l'Egitto. La sua spettacolare bellezza e la sua aria di modernità hanno indotto alcuni ricercatori a sostenere che si tratti di un falso. Così affermano lo storico dell'arte svizzero Henri Siterlin e lo storico Erdogan Ercivan, i quali sostengono che fu proprio per questo motivo che non fu esposto al pubblico fino al 1924. Ovviamente, sia le autorità culturali egiziane che quelle tedesche hanno sempre rifiutato categoricamente queste affermazioni. Oggi, i progressi nelle moderne tecniche di analisi stanno aiutando a svelare i segreti nascosti nel busto di Nefertiti. Nel 2009 l'oggetto è stato sottoposto a una tomografia computerizzata a Berlino, che ha permesso di determinare che la scultura presenta un nucleo in pietra calcarea su cui si sono accumulati molti strati di stucco di diverso spessore. I ricercatori credono di essere riusciti a intravedere in questo nucleo il vero volto di Nefertiti, una donna con zigomi meno prominenti e pieghe sulle guance e agli angoli della bocca. Lo scultore Thutmose, quindi, ritrasse veramente la regina? Probabilmente sì. La rivista scientifica Science News ha affermato dopo lo studio completo che questo "volto nascosto" dimostrava chiaramente che il busto era autentico. Ma dov'è sepolta la regina Nefertiti? C'è qualche possibilità di localizzare la sua tomba e ricostruire il vero aspetto dell'influente moglie di Akhenaton? Qualche anno fa, l'egittologa britannica Joan Fletcher affermò che la mummia di Nefertiti fosse la Younger Lady, una mummia scoperta nella tomba KV35 nella Valle dei Re, sebbene la maggior parte degli egittologi non fosse d'accordo con le loro conclusioni. Secondo lo studioso egiziano Zahi Hawass, Nefertiti sarebbe invece una delle due mummie femminili rinvenute in un'altra tomba della valle, la KV21, scoperta da Giovanni Battista Belzoni nel 1817. Nel 2010 l'analisi del DNA su una di esse ha confermato che si trattava della madre dei due feti mummificati rinvenuti nella tomba di Tutankhamon, quindi si tratta quasi certamente di Ankhesenamun, moglie del re e figlia di Akhenaton e Nefertiti. Ma l'altra mummia potrebbe davvero essere quella Nefertiti? Nell'ottobre dello scorso anno l'egittologo ha annunciato che alcune difficoltà nell'ottenere il DNA avrebbero ritardato la tanto agognata identificazione, quindi bisognerà attendere. Se dopotutto sarà confermato che si tratta di Nefertiti, potremo dire che «la bella è arrivata», proprio come recita il suo nome.
    1 punto
  40. Incentivare i giovani e’ importantissimo, e’ un dovere, lo dice uno che ha organizzato un concorso numismatico aperto esclusivamente ai giovani i cui vincitori sono stati addirittura premiati dalla SNI in una sala del Castello sforzesco a milano pero’ - proprio perché giovani - occorrerebbe un minimo di preparazione e un pizzico di umiltà verso chi - studiosi seri - ci ha preceduto e speso tempo, fatica, energie per studiare e ricercare le emissioni di cui oggi leggiamo la storia e interpretiamo il tipo. io credo che TUTTO possa essere messo in discussione ma occorre farlo con cognizione di causa - avendo prima compreso cio’ di cui si vuole parlare e criticare / altrimenti piu’ che una critica di valore e costruttiva rischia di assomigliare ad una chiacchiera da bar Sport…
    1 punto
  41. Che la rarità sia dipendente dalla reperibilità di una moneta è una tautologia. Qui si intende dire che molte volte monete battute in numero rilevante di esemplari sono più rare (e quindi meno reperibili) di altre battute in numero più esiguo. Un elemento decisivo in questi casi, per le monete moderne, sono tra gli altri quantitativi dei pezzi ritirati in quanto andati fuori corso rispetto ad emissioni successive. Poi vi sono casi singoli che richiedono particolari approfondimenti e riferimenti ad episodi storici, quali ad esempio il 5 lire 1866 Napoli, che, coniato in 464.797 pezzi, è una moneta estremamente rara e di sensibile valore di mercato. Su questo scudo, veramente difficile da trovare in qualsiasi stato di conservazione, sono fiorite numerose ipotesi, in realtà nessuna delle quali provata dal punto di vista documentale, ma solo oggetto di supposizioni e teorie. Il 5 lire 1914 in realtà è una moneta costosa, ma non particolarmente rara. Basta disporre dei fondi necessari e la trovi quando vuoi, in qualsiasi conservazione. Lo scudo ‘66 fai fatica anche avendo a disposizione un portafoglio gonfio, soprattutto se la cerchi sopra il BB, diventa un’impresa veramente ardua. Poi tra gli scudi Savoia dell’800 vi sono alcuni millesimi davvero introvabili, come ad esempio il 1838 Torino di Carlo Alberto, che è di recente stato elevato a quattro gradi di rarità perché proprio non lo trovi, in nessuna qualità.
    1 punto
  42. Centesimi 2022 mi sa che neppure ta tre anni mi capiteranno.
    1 punto
  43. Ma perché non collezionate le sorpresine dell’ovetto kinder se avete di queste intenzioni?
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  44. Anche se in ritardo segnalo il n. 389 di Panorama Numismatico Gianni Graziosi, La storia si misura in anni – p. 3 Roberto Diegi, La monetazione di tipo greco in Sicilia, 2, Le monete di Agrigento – p. 11 Alberto Castellotti, Mito e pettegolezzo su due denari della Repubblica romana – p. 15 Alberto Castellotti, Il torchio idraulico e le prime coniazioni meccaniche di monete – p. 19 A cura della Redazione, Una variante di grosso senese – p. 23 Giuseppe Carucci, Talleri di diocesi e abbazie nella Germania del XVIII secolo – p. 25 Matteo De Ascentiis, Blockchain e NFT: casi d’uso rivoluzionari per la numismatica – p. 40 Giuseppe Carucci, I soldi di Soci 2014 – p. 43 Notizie dal mondo numismatico – p. 47 Emissioni numismatiche – p. 57 Mostre e convegni – p. 60 Aste in agenda – p. 61 Indice annata 2022 – p. 62
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  45. 1 farthing 1901 Vittoria. Preso ad 1€ al mercatino!
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  46. le monete sono comuni, la moda che una moneta debba essere FDC per poter essere messa in collezione è degli ultimi anni, la MONETA, come tipologia,rimane comune.
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  47. I once met an elf who told me that an eternal alien from Delta Centauri who had commercial relations with ancient Greeks exchanged a pot of ancient coins for the bavarian's porcelain denture.
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