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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/18/23 in tutte le aree

  1. Buonasera a tutti gli Amici della Sezione. È da tempo che non scrivo, ma seguo sempre con grande interesse il Forum. Il lavoro e la famiglia non mi risparmiano. Avevo già acquistato molti anni fa un 10 tornesi del 1831 con la legenda a lettere piccole al dritto. Ne cercavo quindi uno da affiancare con le lettere grosse. Navigando sul noto sito di vendite ho trovato un esemplare, che per conservazione e caratteristiche poteva fare al mio caso. Ho partecipato all'asta e per poche decine di euro mi sono aggiudicato la moneta. Già in fase di acquisto avevo notato delle stranezze su alcune lettere della legenda al dritto, alcune E erano F . Chiedo dunque se esistono altri esemplari simili, se si può trattare di un errore di punzonatura oppure se è un occlusione parziale delle lettere. Grazie in anticipo a tutti quelli che vorranno rispondere.
    7 punti
  2. A testimoniare l'influenza etrusca in Sardegna la statuetta dell'Ercole di Posada, rinvenuto nell'omonimo paese, una scultura etrusco-italiota che farebbe pensare alla presenza degli Etruschi nell'antica "Feronia". Nessun documento prova con certezza la fondazione di colonie etrusche in Sardegna ma di sicuro gli scavi portati avanti in Toscana e nel Lazio hanno rivelato l’esistenza di rapporti profondi di tipo commerciale tra nuragici ed etruschi. Perché questo commercio tra loro? Prima di tutto perché entrambe le regioni erano ricche di miniere e poi perché era facile, per ragioni geografiche, approdare in Sardegna. A testimoniare l’influenza etrusca in Sardegna la statuetta dell’Ercole di Posada, rinvenuto nell’omonimo paese, una scultura etrusco-italiota che farebbe pensare alla presenza degli Etruschi nell’antica “Feronia”. Oggi la statuetta si trova a Cagliari, al Museo Archeologico Nazionale. La statuetta di Eracle Nel 1923 fu ritrovata presso Posada una statuetta in bronzo (attualmente esposta al Museo Archeologico di Cagliari), alta circa 30 cm, raffigurante un Eracle di tipo italico, databile secondo gli studiosi ad un periodo compreso tra la metà del V ed i primi decenni del IV secolo a.C. (figg. 1-2). Eracle è raffigurato nudo, stante, con la gamba sinistra leggermente avanzata. Dall'avambraccio sinistro pende la grande leontè (figg. 3-4). Il pezzo è stato identificato come proveniente da una fabbrica campana e la sua presenza potrebbe essere ricollegata alla fondazione, in prossimità di Posada, di un insediamento romano-etrusco (Feronia?) avvenuta proprio nella prima metà del IV secolo. La dedica della statuetta potrebbe essere stata effettuata dai mercenari campani assoldati dai Cartaginesi per reprimere la rivolta dei Sardi nel 387 a.C. https://virtualarchaeology.sardegnacultura.it/index.php/it/siti-archeologici/eta-medievale/castello-della-fava/reperti/3574-la-statuetta-di-eracle
    3 punti
  3. Ciao! Si tratta infatti di un bagattino anonimo con il leone in quadro. Anonimo perché non riporta né la data di emissione, né il nome del Doge sotto il quale fu battuto; fortunatamente è uno dei vari tipi che riportano le iniziali del Massaro. Io ci vedo PL; se così fosse sarebbe Piero Lion che ha lavorato in zecca nel periodo 1599-1600. Non mi risultano censite le iniziali FL Il tuo ha però una particolarità che costituisce una variante, invece di avere le iniziali RCLA (Regina Coeli Laetare Alleluia) riporta LARC, però tale variante non è censita per il Massaro PL, quindi o è una dimenticanza, oppure non sono corrette le iniziali PL del Massaro. Vai a saperlo .... ogni tanto, tra le veneziane, succede che si trovi una moneta che non è stata mai censita precedentemente. saluti luciano
    3 punti
  4. Buonasera a tutti, Condivido un'altra foto di gruppo: monete del periodo Napoleonico Napoletano. "Murat e il suo ritratto sulle monete" Così appariva ai nuovi sudditi del Regno : Riccioluto , con un bel profilo e senza quel "nasone" rappresentato sulle monete dello spodestato Ferdinando IV. Un caro saluto.
    3 punti
  5. Ciao Art, Con questi gettoni, anziché con la moneta corrente, venivano remunerati i lavoratori di molti possedimenti e Colonie un po' dovunque. Potevano essere spesi in spacci e magazzini di proprietà di coloro che avevano corrisposto ai lavoratori i gettoni e che pertanto recuperavano così parte del salario corrisposto. Questo in estrema sintesi, comunque il motivo principale era questo. Saluti.
    2 punti
  6. Non mi sembra di vedere alcun errore nella data ma solo usura estrema, per cui il suo valore potrebbe scendere ad 1,5 centesimi ☺️ saluti maumo
    2 punti
  7. Buonasera a tutti. Riprendo questa discussione per aggiornarla con altri dati, evento eccezionale considerato il poco materiale a disposizione da visionare 😄. Materiale non sempre in conservazione tale da poterlo ben classificare correttamente. Di seguito un esemplare appena aggiunto in Collezione , dal peso di grammi 4,10. Manca nel Corpus per la disposizione della legenda al dritto: + FEDERICVS ° DEI ° G ° REX ° SI ° HIE Mentre nel rovescio la legenda non varia : + VICTORIE : FRVCTVS
    2 punti
  8. Un salutone, affettuoso Antonio. P.S. mi sono fatto vecchierello, ma che ci posso fare... Anzi devo essere contento di tante cose, tra le quali la bella esperienza passata con voi di Lamoneta. Un forte abbraccio virtuale, Antonio.
    2 punti
  9. Buona notte Ringrazio l’utente cippiri76 per la segnalazione, conoscevo il documento, che ho riletto. Purtroppo non fornisce immagini adeguate per uno studio. Riguardo alla possibilità che sia stato modificato il conio di rovescio, non sono in condizione di escluderla, anche se mi sembra improbabile, sarebbe un caso rarissimo forse unico, mi sembra di ricordare un Fiorino con un diritto diverso con il difetto del manto più esteso al rovescio (non credo di avere una immagine) con trifoglio ben evidente. Si sarebbe trattato di riempire l’immagine in incuso del trifoglio sul conio, operazione non certo agevole illo tempore, ma tutto è possibile. Per finire ho più di qualche dubbio sulla cronologia proposta riguardo alle prime tre serie, qualcosa si potrebbe fare di diverso per la quarta. Senza uno studio “serio” sugli accoppiamenti e sulle sequenze dei coni di diritto, la sola analisi stilistica corre il rischio di essere “addomesticata” come le statistiche, sfruttate come giustificazione, con la stessa valenza di sostegno, dei lampioni per un ubriaco. Segnalo un ulteriore articolo (in lingua inglese) che riguarda lo stesso tesoretto di monete auree, si tratta di: Hindawi Publishing Corporation Journal of Archaeology Volume 2014, Article ID 519218, 6 pages http://dx.doi.org/10.1155/2014/519218 Research Article X-Ray Fluorescence Analysis of XII–XIVCentury Italian Gold Coins autori Monica Baldassarri,1 Gildo de Holanda Cavalcanti,2 Marco Ferretti,3 Astrik Gorghinian,4 Emanuela Grifoni,5 Stefano Legnaioli,6 Giulia Lorenzetti,6 Stefano Pagnotta,6 Luciano Marras,5 Eleonora Violano,6 Marco Lezzerini,7 and Vincenzo Palleschi6,8 Nell’articolo sono pubblicati i dati dell’analisi XRF di diversi Fiorini che fanno parte del “tesoretto”, peccato non siano tutti e non ci sia un riferimento alle singole monete (e neppure le immagini) con dati tabellari precisi delle singole analisi. Si tratta in assoluto del gruppo omogeneo di Fiorini (al netto di qualche intruso) presumibilmente più antico noto (almeno a me). Questo garantisce la possibilità di ottenere informazioni di importanza fondamentale sulla provenienza dell’oro impiegato per coniarli. Con ogni probabilità se la prassi del riuso del metallo aveva avuto inizio, si trattava di una piccola percentuale rispetto alle emissioni, l’oro di questi Fiorini dovrebbe conservare “traccia delle origini” nelle impurità residuali dopo l’affinamento. Queste informazioni potrebbero fornire dati sugli scambi commerciali dei mercanti fiorentini di quegli anni a partire dalla provenienza dell’oro. Cordialità
    2 punti
  10. Mi sa che hai azzeccato in pieno, ha fatto fare il test argento ed è uscito che è proprio argento con una patina molto omogenea.
    2 punti
  11. Al rovescio un pegaso alato? Possibile? Abbinato al diritto con busto rivolto a sx poi? Ne ho visti con busto rivolto a dx. Perdonatemi il ragionamento ad alta voce..
    2 punti
  12. Come sempre, io speriamo che me la cavo. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  13. " il Frutto della Vittoria" questo riportano nel rovescio i bellissimi Doppi Sestini di Federico III D'Aragona, al centro due Cornucopie decussate ricolme di frutti, simboleggiano la pace e l'abbondanza avvenuta nel reame dopo la sedata ribellione dei Baroni. Al dritto, al centro lo stemma Aragonese coronato a 9 centine, e intorno la legenda variamente disposta: + FEDERICVS :D:G:REX:SI:HIE Nel Corpus vengono riportati 25 Doppi Sestini o Grani, tutti diversi con peso variabile dai 6,30 grammi ( Rif. 80) ai 3,55 (Rif. 84). Vi presento il mio esemplare appena entrato in Collezione. Rif. CNI 77 Diametro mm 25 Peso grammi 3,90 Un caro saluto, Rocco.
    1 punto
  14. Salve, Di solito fine vecchio anno , inizio del nuovo gia' compariva la discussione relativa all anno numismatico prossimo , quest'anno nulla avete notizie in merito? Grazie
    1 punto
  15. Salve oltre alle ben note lettere e segni di controllo per saggiare la moneta da eventuali suberature, mi affascina il fatto che alcune monete abbiano scritte con vari significati che danno ancora più valore storico alla moneta. Allego un esempio di una moneta con scritta philo che ho tradotto se non sbaglio figlio.
    1 punto
  16. Ho inseguito il 5 Lire 1821 di Vittorio Emanuele I per diversi anni, e in un paio di aste l'avevo battuta E' una moneta data dal Gigante R3, e coniata in un numero imprecisato di esemplari (34618, considerando però anche quelli di Carlo Felice che nel 1821 succedette), in realtà è rara ma non troppo: nelle aste compare molto spesso e anche i commercianti spesso ce l'hanno nel loro stock. Il problema è la conservazione... quella più diffusa va dal B al MB / forse BB, monete appena leggibili che comunque fanno bei realizzi. Non sono infrequenti i FDC, che però richiedono almeno 20K e abbondantemente fuori dalle mie disponibilità. Io come sempre ero alla ricerca del compromesso tra una bella moneta, non lavata e non pulita, magari con una patina di antica raccolta e un prezzo onesto. Il pezzo perfetto si è presentato nell'ultima asta di Genevensis, e non me lo sono fatto scappare! Quando è arrivata sono rimasto sorpreso dalla freschezza e dai fondi brillanti con grandi residui del lustro di zecca. Una moneta sontuosa, ed è lei il mio acquisto del 2022! Insieme ho preso anche il 1819 (questa secondo me più rara di quanto non dicano i cataloghi, a mio avviso appare meno frequentemente del 1816), anche questa moneta notevole con fondi stupendi. E con queste due ho completato il sestetto degli scudi di Vittorio Emanuele I!
    1 punto
  17. Buon pomeriggio. Di seguito posto la foto di una mia medaglia in argento di Umberto I. La medaglia è presente nel catalogo di questo sito ( Ai Veterani Guardia d'Onore Tomba (lamoneta.it) ); però il mio esemplare non presenta traccia dei ganci di supporto per il nastro, ma è completamente liscio, come quello presenta nel catalogo che però è in bronzo e a firma Giovanni Giani, mentre la mia è S. Johnson. Chiedo cortesemente se detta medaglia esiste così anche in argento, oppure sia stata abilmente limata, perchè io non scorgo traccia dell'operazione. Grazie. Renzo
    1 punto
  18. Carissimi amici del forum, stasera vi presento questa moneta che è da poco entrata in collezione. Si tratta di un 2 lire valore coniata nel 1863 dalla zecca di Torino a nome di Vittorio Emanuele II: Cosa ne pensate? Grazie a tutti coloro che vorranno intervenire. Auriate
    1 punto
  19. Salve a tutti. Eccomi ancora a chiedere qualche parere (sperando di non essere troppo invadente). Un bronzo di Metaponto acquistato, all'ultima asta Naville, 17,5/16,5 mm 3,46 gr . Allegato il cartellino della collezione di provenienza. Dovrebbe essere Johnston 40 : Obv. hd Apollo laureated l. Rev. ear of barley,META and tripod r. Dico dovrebbe perchè al R. si notano almeno due "stranezze" : un etnico a sinistra della spiga (assente nella J 40) e un simbolo (?) tra la A di META e il tripode. Un' ipotesi, la più probabile, una ribattuta su un altro bronzo? Anch'esso di Metaponto? Quale ? Per me sarebbe il primo bronzo metapontino riconiato anche se , ovviamente, ce ne possono essere... Che dice qualche amico del forum? Grazie per eventuali interventi
    1 punto
  20. 1 punto
  21. Io posso darti un parere😅. Molto bella, complimenti per L acquisto. saluti
    1 punto
  22. Potrebbe trattarsi di magistrati, tuttavia su alcuni esemplari con la medesima tipologia si legge ΦE, Σ. Paris, BN, Fonds général 1257 https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8598421t.r=1257 1257?rk=21459;2
    1 punto
  23. solo usura,se ne vedono molte peggiori, ciao
    1 punto
  24. Ciao Sembra dolosa la cosa ... Comunque non un errore Ciao
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  25. Gran bel colpo,non solo perchè "Corpus manca", ma anche per una considerevole conservazione. Si legge la leggenda senza fatica Monete sicuramente suggestive queste👍
    1 punto
  26. Le lettere che compaiono al rovescio ossia ΦI, Σ come il simbolo (probabilmente un thyrsos) sono gli stessi dell'emissione Johnston 75. https://www.acsearch.info/search.html?id=8651230 LUCANIA, Metapontion. Circa 225-200(?) BC. Æ (17mm, 5.64 g, 12h). Wreathed head of Demeter right / Two grain ears; ΦI/Σ between ears, filleted thyrsos between stalks. Johnston Bronze 75; HN Italy 1711. Green and brown patina. Good VF. From the Mercury Group Collection.
    1 punto
  27. Non credo si tratti di ribattitura né di errore di incisione. Dovrebbe trattarsi di una variante della serie Johnston 40 e sembrerebbe la stessa già esitata da Elsen nel 2005 che però era parzialmente fuori conio. https://www.acsearch.info/search.html?id=241008 LUCANIE, METAPONTE, AE bronze, 3e s. av. J.-C. Droit : Tête l. d'Apollon à gauche. Revers : Epi avec feuille. A gauche, Σ. A droite, META et trépied. Ref.: SNG ANS 595 var. 2,95g. Patine vert foncé.
    1 punto
  28. da un confronto con la 41 dell'asta Naville 57 mi viene però qualche dubbio... stesso conio ?
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  29. Più che la figura umana è spettacolare la leonte', sembra che il modellista abbia veramente visto la pelle di un leone distesa,notare la pelle del cranio "aperta" come si conviene naturalisticamente parlando ,un po' come le maschere funebri micenee che avvolgevano la testa del defunto e che noi ora vediamo "stese" , contrariamente a quanto avviene invece nella Sindone dove l'immagine è stata proiettata sul Lenzuolo. Anche il dinamismo obliquo della "pelle" è fantastico , secondo me la figura umana e quella ferina hanno due autori diversi .
    1 punto
  30. Buonasera a tutti, Sergio @motoreavapore, non sono un perito e nemmeno esperto, ma ho avuto il piacere di tenerla in mano e vederla dal vivo. Faccio delle mie considerazioni del tutto personali, a prima vista sembrano essere delle F al posto delle E, otturazione di conio mi sta stretta come spiegazione e anche difetto, osservando i fondi ( ma potrei avere problemi di vista magari) mi sono sembrati puliti senza nessun segno riconducibile ad abrasioni o problemi di coniazione. Parliamo di ben tre lettere E sostituite da quella che per me è palesemente un F. Ribadisco non sono né un perito né un grande esperto, sono qui e aspetto anche io altri pareri. All'amico Sergio intanto i miei complimenti per la moneta. Saluti Alberto
    1 punto
  31. non pensare per forza al riconio. Potrebbe essere un errore dell incisore che ha iniziato ad incidere e poi ha proseguito altrove. Vatti a vedere sempre da Naville asta 57, n.41 Ricordo, forse, un articolo a firma Santelli/campana su monete antiche che parlava appunto di errori da parte degli incisori. ciao skuby
    1 punto
  32. Di di recente acquisizione sul mercato antiquario la dracma di Corinto con testa di Afrodite (?), simbolo della corazza e lettere AΛ, nota in due pezzi battuti dalla stessa coppia di conii. Entrambi gli esemplari provengono da una collezione privata indicata con la sigla “VCV”. Roma Numismatics 25, 22.9.2022, 210 Corinthia, Corinth AR Drachm. Circa 345-307 BC. Pegasos flying to left; Ϙ below / Wreathed head of Aphrodite to left; AΛ above, cuirass to right. Unpublished in the standard references: for similar legend and symbol, cf. BMC 246 (Stater); for a similar denomination and symbol, cf. Naumann 46, lot 173; for general type, cf. HGC 4, 1866; Roma E-100, lot 96 (same dies). 2.63g, 18mm, 10h. Good Extremely Fine; of exquisite classical style. Extremely Rare; the second known example of the type. From the VCV Collection. Roma Numismatics, E-sale 100, 28.7.2022, 96 Corinthia, Corinth AR Drachm. Circa 345-307 BC. Pegasos to left, key symbol below / Head of Aphrodite to left, AΛ above. BCD Corinth - cf. 146; McClean -; HGC 4, -. 2.68g, 17mm, 6h. Very Fine; some areas of flatness. Apparently unpublished with these controls. From the VCV Collection. Per la presenza del medesimo simbolo (corazza) a questa serie si aggancia un’ulteriore dracma (unicum) caratterizzata dai medesimi tipi ma diversificata sul piano epigrafico per la presenza delle lettere ΔI. Numismatik Naumann 46, 11.9.2016, 173 (ex Frühwald 120, 21.5.2016, 719: apparently unpublished. Not found in standard references) CORINTHIA. Corinth. Drachm (Circa 345-307 BC). Obv: Pegasos flying left; koppa below. Rev: Head of Aphrodite left; to right, ΔI above cuirass. BCD Corinth -; HGC 4, 1866. Very rare symbol for drachm. Condition: Good very fine. Weight: 2.66 g. Diameter: 16 mm. I confronti con gli stateri consentono di inquadrare entrambe le serie di dracme nel periodo V, s. 2 (n. 1000) e 7 (n. 1048) della classificazione Ravel (= Calciati 409-10). CNG MBS 82, 2009, 523 CORINTHIA, Corinth. Circa 375-300 BC. AR Stater (8.50 g, 1h). Pegasos flying right; J below / Helmeted head of Athena left; Δ and cuirass behind. Pegasi 387; Ravel 1000; BCD Corinth -. Good VF, attractively toned. Well centered on a broad flan. Ex Classical Numismatic Group 54 (13 September 2000), lot 384; Münzen und Medaillen 54 (26 October 1978), lot 233. CNG 121, 2022, 276 CORINTHIA, Corinth. Circa 350/45-285 BC. AR Stater (21mm, 8.44 g, 6h). Pegasos flying left / Helmeted head of Athena left; AΛ and cuirass to right. Ravel Period V, 1048; Pegasi 410; BCD Corinth 120 var. (position of letters on rev.); HGC 4, 1832. Iridescent tone, a touch off center. VF. From the JTB Collection, purchased from Freeman & Sear, 18 January 2003. Bertolami 64, 2019, 324 Corinth, c. 375-300 BC. AR Stater (25mm, 8.38g, 2h). Pegasos flying l. R/ Helmeted head of Athena l.; cuirass to r., AΛ below. Pegasi 409. Good VF.
    1 punto
  33. L'anno scorso ho ristrutturato una parte della mia abitazione,una cantina di circa 60 mq., spazio che sto adibendo a biblioteca,non che prima non l'avessi ma sto semplicemente ampliando lo spazio disponibile e sto accrescendo il numero di libri che andranno a comporre la mia biblioteca. Ho stanziato una determinata cifra importante e da settembre dello scorso anno ho iniziato ad implementare la mia biblioteca ed ,logicamente, a leggere i libri che ho acquistato. Il primo gennaio 2023 ho effettuato un bell'ordinativo tramite i vari portali che trattano la vendita di libri e tramite ebay. Il proposito è appunto quello di continuare ad acquistare libri, a leggerli ed a sistemarli nelle librerie che ho. In percentuale parliamo di un 75% di libri di Storia ed il restante 25% di libri di Numismatica,per quanto concerne gli acquisti effettuati da settembre scorso fino ad oggi. Salutoni odjob
    1 punto
  34. Queste sono le prime emissioni. Fonte ufficiale IPZS Contingente 5 € Bergamo & Brescia Rame FDC 13/2 4.000 serie 8 pezzi Vari FDC 13/2 10.000 10 € Fontane Italiane (Fontana di Diana e Atteone, Caserta) Oro Proof 21/2 2.000 5 € Vanvitelli (250 anni morte) reggia di Caserta AG Argento Proof 21/2 6.000 20 € Vanvitelli (250 anni morte) reggia di Caserta AU Oro Proof 21/2 1.500
    1 punto
  35. Io eviterei l’acquisto. Dalla perlinatura, non sembra affatto un esemplare autentico.
    1 punto
  36. Saranno probsbilmente le foto ma non è che mi faccia una bella impressione ma ripeto, saranno le foto poco chiare...a seguire le foto prese da https://it.ucoin.net/coin/usa-1-dollar-1856-1889/?tid=43525 come raffronto
    1 punto
  37. Vivaldi fu chiamato "il prete rosso" buona giornata
    1 punto
  38. Ma è ovvio che continueranno con la tiritera attuale. Anzi, magari peggioreranno, mantenendo così la linea degli ultimi anni
    1 punto
  39. 1 punto
  40. DE GREGE EPICURI D'accordo sul responso finale. Solo che, a questo livello di consunzione, in ogni caso i segni di espansione sono malamente o per nulla visibili.
    1 punto
  41. I problemi sono molteplici, prima di tutto non riesco a comprendere perchè la numismatica sia l'unico settore dove la domenica sia così snobbata! Lo trovo veramente assurdo e grottesco! Mi risulta che anche i commercianti di altri settori abbiano famiglia e le stesse spese di vitto e alloggio, per abolire quest'ultime si potrebbe organizzare un convegno solo nel giorno festivo! Il sabato per molti è un giorno lavorativo! Si può avere un convegno dove si paga un biglietto di entrata in cambio di sicurezza e avere dall'inizio alla fine tutti i commercianti di domenica come per tutte le altre fiere? Un ottimo convegno dove ho visto molta sicurezza all'entrata e tra i banchi è stato quello di Cerea ed era gratis quindi le cose fatte bene si possono fare!
    1 punto
  42. Contatti con il ministero. (Monumento al burosauro) fatevi una risata e non arrabbiatevi. Non ne vale la pena. Vogliono persino oltre alla e-mail l'indicazione del mio antivirus. Loro non ne hanno uno ? https://storico.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/MenuServizio/Contatti/index.html
    1 punto
  43. Fine anno faccio sempre il resoconto di quanto raccolto, e mi rendo sempre conto di aver aggiunto in Collezione pezzi che mai avrei immaginato di acquisire. Quindi il mio proposito per il 2023 è di ripetere almeno in parte ciò che ho fatto durante l'anno trascorso. Noi collezionisti speriamo sempre nella...
    1 punto
  44. Dramma in bronzo di Adriano (Alessandria d’Egitto) con i Dioscuri in piedi, di fronte, la testa rivolta verso l'alto, ciascuno con in mano un parazonio e una lancia (CNG 395). Roman Provincial EGYPT, Alexandria. Hadrian. AD 117-138. Æ Drachm (33mm, 26.37 g, 12h). Dated RY 18 (AD 133/134). Laureate, draped, and cuirassed bust right / Dioscuri standing facing, their heads vis-à-vis, each holding parazonium and spear; L I H (date) across field. Köln 1113; Dattari (Savio) 1684; K&G 32.581; Emmett 950.18. Good VF, dark brown patina with light green earthen highlights/deposits, some cleaning scratches on the obverse. CNG 395, Lot: 299. Estimate $200. Sold for $475. apollonia
    1 punto
  45. E' una moneta che ha assolto appieno il suo dovere. Rispetto!
    1 punto
  46. Complimenti per il pezzo di notevole conservazione per il tipo! Le monete da sempre sono state strumento di propaganda e gli aragonesi sono stati maestri in questo rappresentando sui loro nominali imprese che alludevano a fatti storici cercando in pratica di esaltare il loro governo. In questa moneta in particolare viene riportata la "pariglia di cornucopie" che Luigi Volpicella nel suo "Le imprese nella numismatica aragonese di Napoli" così descrive: "Ultima impresa, che si trova sui doppi sestini del re Federico, della quale non si ha notizia altrove che su quelle monete, è la pariglia di cornucopie col motto VICTORIAE FRUCTUS, destinata certamente a ricordare la fine vittoriosa della guerra contro gli ultimi francesi di Carlo VIII e gli ultimi baroni ribelli". Non va poi sottovalutata la mole della moneta. Il popolo fino a poco tempo prima aveva maneggiato cavalli a peso ridotto, da poco sostituiti da sestini, ed ora si ritrova tra le mani un "monetone" che, se pur di rame, va ad accrescere quell'idea di abbondanza scaturita dalla vittoria sull'invasore d'oltralpe e sui baroni ribelli. In passato ne ho avuto due nella mia collezione, poi alienati, ma uno mi vergogno di postarlo per via della foto scadente... posto l'altro.
    1 punto
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