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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/21/23 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, condivido una Piastra 1825 semplice e senza varianti, chiedendovi come si può definire il bordo del D/ di questa moneta, questione che mi manda sempre in crisi. Grazie e Buona Serata
    4 punti
  2. Nella mia secolare ricerca di collezionista della Repubblica Italiana in Lire, un FDC vero non l'ho mai veduto. Tuttavia, non rinunciando ad averlo prima o poi (tanto sono immortale...), negli anni ho provveduto ad aggiornare lo stato di conservazione di questo esemplare. Partendo dal classico Falso da bancarella, al momento ho raggiunto lo stadio di SPL+ (la foto non rende, ma posso dire che sia già una conservazione soddisfacente): questo non vuol dire che rinunci alla ricerca di un pezzo dal giusto prezzo.
    3 punti
  3. Impossibile non darti ragione... il mondo filatelico e quello numismatico vengono considerati come due mondi paralleli, certo, hanno caratteristiche differenti ma come disse in passato l'amico @PostOffice, hanno la stessa forma mentis e quando si decide di farli incontrare, il risultato è una potenziale miscela esplosiva in merito alle emozioni/sensazioni a cui è capace di dar luogo... Salvatore Fergola ( 1840 ) Inaugurazione Ferrovia Napoli - Portici Napoli - Museo Nazionale di San Martino
    3 punti
  4. La cosa che mi perplime di più è il requisito di competenza in molteplici ambiti della numismatica (celtica, greca, romana repubblicana e imperiale, bizantina, altomedievale e addirittura islamica) non so se ci si rende conto quanto essere davvero esperti anche in uno solo di quegli ambiti sia non poco arduo, vista la mole di monete da conoscere, i campi della numismatica greca e islamica già da soli sono degli universi sconfinati, per non parlare dell'ambito alto medievale e bizantino con tutto il problema delle imitazioni germaniche da discernere, roba che non basta una vita intera per raccapezzarvisi pienamente 😅... Non so, io sono sempre un po' scettico sulle presunzioni e pretese di tuttologia, certo, ci saranno sicuramente studiosi geniali e iperpreparati in più ambiti della numismatica, ma quanti potranno essere? E soprattutto è improbabile siano anche dei giovani in cerca di lavoro e relativo stress 🤔
    3 punti
  5. Dopo tanto tempo posto qualcosa anch'io. Aggiungo quindi a questa ricca carrellata di 10 reali un altro III tipo (Mir 40), soprattutto per mostrare le numerose varianti e sfumature che contraddistinguono questa emissione. Qualche dato ponderale: 28,2 g; 4,3 cm Saluti!
    2 punti
  6. Guardare i paesaggi da un treno in viaggio è come ammirare una collezione, e non si smette mai di sognare…
    2 punti
  7. Permettetemi una disgressione: mi sento come nel film "Il ragazzo di campagna", con il mitico Renato Pozzetto, quando ogni venerdì ci si riuniva per andare a vedere il passaggio del treno... "il treno è bello" ...
    2 punti
  8. Trovarsi al posto giusto e nel momento giusto, e sono più convinto che sono le monete che "ci cercano" . Eccolo il Tre Cavalli del Marco Antonio de Leo e Gaspare iuno. Terzo esemplare compreso quello esistente nella Collezione dell'Erba. @Layer1986, @Litra68, @dareios it, @fedafa @eliodoro, secondo voi che millesimo potrebbe riportare questa moneta?
    2 punti
  9. La data dell'evento si avvicina e credo che sarà molto importante esserci, sia perché Salerno è una città che è cresciuta moltissimo turisticamente per le offerte culturali e ambientali che offre, e le tante navi da crociera che attraccano a Salerno durante tutto l'arco dell'anno ne sono una prova. Poi perché è la prima volta che si organizza a Salerno un convegno numismatico degno di questo nome e in un posto davvero particolare quale è la stazione marittima da poco terminata. So già che verranno amici (miei) dalla Sicilia, Calabria, Puglia e Lazio, e spero anche da tante regioni d'Italia. Vorrei fare gli auguri agli organizzatori del convegno, Attilio Maglio e Pierpaolo Irpino, per l'impegno e il tempo speso per la riuscita di questo importante evento, atteso da tanto, anzi, da troppo tempo.
    2 punti
  10. Cari amici tra gli obiettivi 2023 c’è anche quello di migliorare la qualità di alcuni pezzi della mia serie di scudi di Vittorio Emanuele II Re d’Italia, che è completa, escludendo il 1872 Milano bordo largo, che considero una poco più che curiosità, e che quindi non cerco, anche se i pochissimi pezzi esitati hanno raggiunto un valore molto elevato. Circa la metà dei pezzi in raccolta sono suscettibili di essere sostituiti con altri di migliore conservazione, essendo gli altri almeno pari al qFDC. Tra di essi recentemente ho potuto sostituire una data mediamente raretta in alto grading, e invece assai facile da reperire nelle medio-basse conservazioni, il 1865 Torino. Cercavo un FDC, come sempre, ma quando ho visto questo esemplare, che obiettivamente non lo è anche se tutto sommato quanto a rilievi si difende benino, me ne sono innamorato per il colore della patina, che trovo veramente affascinante e difficile da trovare così omogenea e compatta, soprattutto perché si è formata su fondi lucenti dopo decenni in monetiere. Se aggiungiamo un prezzo da saldi estivi 🤣 non potevo assolutamente lasciarmela sfuggire. Ve la lascio ai Vostri sempre ben accetti commenti Buon weekend a todos
    2 punti
  11. Ciao, e' un cavallo di Filippo II Al dritto si leggere REX . ARA . V
    2 punti
  12. Periodo di "magra" per me ultimamente... Niente monete come regalo di Natale, niente per il compleanno... È parecchio che non mi capita di poter aggiungere in collezione qualche nuovo pezzo. Ci sta... ci sono i periodi in cui uno non riesce a trovare delle monete col giusto rapporto/qualità prezzo da poter aggiungere qualcosa di nuovo in collezione. Allora mi accontento di migliorare la qualità di questo due denari del 1765. Quello che avevo prima E il nuovo arrivo...
    2 punti
  13. Non intendo difendere la Leu... e nonostante risieda a Zurigo non ho insights particolari da condividere... Ma volevo solo dire a Val Saties e chi altri ci sta pensando di proporsi se la cosa interessasse. Come si diceva una volta, 'non bocciarti da solo, fatti bocciare da loro'. Chiaro che e' da verificare l'aspetto economico, e che cosa voglia dire ottimo conoscenza di tutto lo scibile numismatico antico, e la competizione per il posto etc etc... ma spero che almeno loro la famosa biblioteca numismatica ce l'abbiano in quel di Winterthur dove hanno la sede (amena localita' in contesto post-industriale del Cantono Zurigo). Non e' mai bello sentirsi dire di no, ma se non ci si prova... E si, anche io spesso predico bene e razzolo male, quindi non prendetela come un pippone da chi sa tutto
    2 punti
  14. Tutti conosciamo il catalogo OPAC, da decenni ormai, indispensabile (quasi) per la ricerca. https://opac.sbn.it/ricerca-avanzata#1674138383105 Ma credo che nessuno abbia mai pensato che potesse essere strumentalizzato. Ahimè l'avevo capito da subito, ma non avrei mai pensato che si potesse letteralmente 'arrivare a tagliare pubblicazioni' già inserite. Nel mio caso, sono state escluse due pubblicazioni correlate per argomento, ma solo a livello nazionale, il che denota l'ausilio di una terza mano, che non è riuscita ad arrivare a livello locale, ovviamente. Si tratta di due studi che hanno rivoluzionato la numismatica medievale nel vero senso della parola, non grazie a me, ma grazie ai documenti del caso. La zecca di Napoli al culmine del Ducato 'normanno', in «Rassegna del Centro di Cultura e Storia Amalfitana», 61-62 (2021), pp. 63-92 https://www.academia.edu/95223026/La_zecca_di_Napoli_al_culmine_del_Ducato_normanno_in_Rassegna_del_Centro_di_Cultura_e_Storia_Amalfitana_61_62_2021_pp_63_92 Loise de Rosa, custode «assagii» della zecca di Napoli, dal tempo di Ladislao di Durazzo a quello di don Ferrante, in «Aragón en la Edad Media», 31 (2020), pp. 209-226 https://www.academia.edu/50943168/Loise_de_Rosa_custode_assagii_della_zecca_di_Napoli_dal_tempo_di_Ladislao_di_Durazzo_a_quello_di_don_Ferrante_in_Aragón_en_la_Edad_Media_31_2020_pp_209_226 Cercherò di farle ripristinare. Buon proseguimento!
    1 punto
  15. Amici cari, finalmente sono riuscito a mettere in collezione un 25 lire. Ammetto che è un esemplare letteralmente distrutto, ma pagandolo poco non potevo lasciarmelo sfuggire. Ora chiedo un consiglio a voi. Cosa fareste voi? Lo restaurereste o lo lascereste così?
    1 punto
  16. È talmente fatta bene che mi pare di scorgere quasi una mano ellenistica (se non addirittura rinascimentale). Certamente sono solo speculazioni le nostre.
    1 punto
  17. Grazie davvero!! Competenti e gentilissimi.
    1 punto
  18. A me come risuktati escono un post di lamoneta.it del 2021 ed un link ad academia.edu. Ma quest'ultimo è errato e porta ad una pagina di errore. probabilmente l'autore ha tolto il pdf
    1 punto
  19. Salve. Condivido un grano da 12 cavalli del 1797 con la variante " FEDINAN ". La conservazione punta al basso, ma bisogna anche sapersi accontentare. Ringrazio per eventuali pareri e rilievi. Un caro saluto.
    1 punto
  20. i rilievi, specialmente al rovescio, sembrano ben messi. Non si capisce bene dalle foto lo stato generale del metallo e dei campi, ma forse visto il mercato attuale 400 euro potrebbero essere pochini. Inoltre da quello si intravede dalle foto, la moneta dovrebbe essere con bordo del primo tipo, mettendola al riparo da qualsiasi rischio di riconio degli anni '50. Saluti
    1 punto
  21. Buongiorno, a me questo lato ricorda vagamente un 1/2 follaro di Messina battuto da Ruggero II (quello a cui mi riferisco dovrebbe avere dall’altro lato una croce con la legenda IC-XC NI-CA). Saluti
    1 punto
  22. È un bel pensiero, i francobolli fanno sognare,.. non è da tutti al giorno d'oggi,.. manca la sensibilità.👍 Altri treni allora.... Buon viaggio...
    1 punto
  23. Ciao moneta molto usurata , ma dovrebbe essere un 2,6 soldi 1747 Carlo Emanuele III https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE3/3
    1 punto
  24. Secondo gli ultimi studi del Magliocca, dovrebbe essere tra il 1592 e il 1593.
    1 punto
  25. Grazie mille, apprezzo veramente ogni contributo.
    1 punto
  26. Questo non è un lavoro per laureati senza esperienza. Oggi una persona che possiede tutti questi requisiti è da ricercare soltanto tra quelli che lavorano già per case d'asta e già da tanti anni. Se qualcuno di questi (e ce ne sono ma non tanti) non si trova bene dove sta attualmente, può accettare questa offerta di lavoro altamente specializzato. È un po come per la ricerca di un manager esperto e non troppo facile da trovare.
    1 punto
  27. Per avere tutte le conoscenze richieste vuol dire che il candidato deve aver dedicato una vita intera alla numismatica,e molto probabilmente non basta... Il punto è che un giovane difficilmente,se non impossibile, potrà avere i requisiti richiesti,di contro chi potrebbe avere anche solo in parte queste conoscenze non credo possa avere l'età per stare dietro alla mole di lavoro che gli si prospetterebbe... Che io sappia alcune case d'asta si avvalgono della collaborazione di diversi esperti, collezionisti e studiosi,ma ognuno con uno specifico campo di interesse...
    1 punto
  28. Ciao , considerando lo stato splendido della moneta e il fascino che da sempre hanno avuto ed hanno tutt' ora le monete di Cesare , tutto questo giustifica ampiamente il prezzo di partenza , dimostrato infine dal prezzo piu' che raddoppiato , per chi se lo puo' permettere , di aggiudicazione . A proposito di Cesare saprai che ancora oggi , alcuni o qualcuno , pone ai piedi della statua di Cesare in Via dei Fori imperiali mazzi di fiori il 15 Marzo . Cio' dimostra l' influenza positiva che ancora quell' uomo emana dopo oltre due millenni .
    1 punto
  29. Io ho sempre ritenuto che esistesse una diffusa monetazione provinciale non solo in epoca imperiale, ma già anche in epoca repubblicana, soprattutto enea (ma anche in argento). Esistono, infatti, monete coniate da città di praticamente tutte le province romane, per periodi di tempo che coprono tutti i secoli in cui sono state province. Secondo me, le cause di queste emissioni sono due, una storica e l'altra (ben più forte) economica. Dal punto di vista storico, dobbiamo ricordare che i territori oggetto del dominio di Roma non erano uno Stato in senso moderno (unitario, nazionale, con alcune funzioni affidate al monopolio di un Governo centrale), bensì un mosaico di situazioni giuridicamente diverse in cui il potere dell'Urbe andrà via via rafforzandosi ed estendendosi sino all'edito di caracalla (che comunque, si noti, estenderà la cittadinanza a tutte le persone, noi ai territori, dimostrando che la categoria giuridica dello Stato unitario all'interno di confini territoriali non si era ancora enucleata nella mentalità romana). A ciò si aggiunse, con il pragmatismo che fece grandi i Romani, una considerazione economica: le zecche ufficiali erano tutte in Italia, a un certo punto forse rimase solo Roma (discorso diverso vale per quelle "itineranti", ma ai fini del tema di questa discussione non rilevano). Siccome trasportare 27 grammi di bronzo dalla Spagna a Roma, farli coniare e ritrasportarli in Spagna, ammortizzando pure le perdite (naufragi, saccheggi dei pirati, etc.), aveva un costo sicuramente superiore al valore di 1 asse (la moneta che, con la riduzione onciale, si poteva ottenere coniando 27 grammi di bronzo), se il bronzo era già presente in Spagna diventava giocoforza necessario coniarlo direttamente in loco.
    1 punto
  30. No, una risposta semplicemente molto saggia. ANTONIO
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  31. Buona sera....più che un foro, un appicagnolo? O qualcosa di simile, il difetto a ore "6 scarse" lo si ritrova pure al dritto a "mezzogiorno passato"...scusate le approssimazioni...cordialmente Cristiano
    1 punto
  32. Gran bella moneta, peccato sia consunta dall'uso. Una domanda : il grumo assai evidente posto sul bordo e che insiste sul collo dell'Imperatore e credo corrisponda al rovescio alla macchia che deturpa l'estremità dell'asta retta dal Leone di Giuda è per caso una saldatura fatta per chiudere un foro che vi era stato praticato ? Grazie, saluti.
    1 punto
  33. era il famigerato Denaureo
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  34. 1 punto
  35. Ciao aggregandomi agli ottimi suggerimenti di coloro che mi hanno preceduto, aggiungo soltanto che per le monete classiche è essenziale che tu conservi prova degli acquisti e che i venditori te ne garantiscano la lecita provenienza. In Italia purtroppo la legge non favorisce questa tipologia di collezione. Quindi sempre fatture di professionisti riconosciuti sul mercato alla mano! Molti auguri e buone monete! 👋
    1 punto
  36. Mi piacerebbe sapere cosa pagano a moneta identificata, e cio sembra un po riduttivo, considerando appunto quello che chiedono. Poi credo sia sempre un opportunità per crescere... Poi vogliono pure una biblioteca top (che richiede decine di migliaia di euro di investimento). In pratica cercano uno gia del mestiere ..
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  37. Vogliono un genio con in testa il world coins,mixato con numismatica antica greco romana con una spruzzata di celtica. E che ce vo.....
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  38. Io non penso che se questa moneta e‘ falsa sia stata fatta col metallo proveniente di un‘altra moneta antica in argento perche‘ quando fu coniata dal falsario (se falsa) era un‘epoca in cui le analisi non erano precise come oggi e nessuno a quei tempi avrebbe supposto che in futuro le analisi avrebbero raggiunto la precisione di oggi. ai falsari interessa spacciare i loro falsi quando loro le producono e non 100 anni dopo.
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  39. Con la variante °L°A° °R°C° risultano esserci le sigle dei seguenti Massari: Vincenzo Orio = °V°O° Michele Marin = °M°M° Vettor Salomon = °V°S° Ruggero Contarini = °R°C° Bembo Alvise = °B°A° Giulio Donà = °I°D° Antonio (o Andrea) Zorzi = °A°Z° saluti luciano
    1 punto
  40. Ciao @Pacaziano, complimenti per il tuo primo sesterzio . Condividere le monete della propria raccolta è una cosa che io faccio sempre. Sono monete di modestissimo valore commerciale ma dal grandissimo ed inestimabile valore storico. Anche il mio primo sesterzio è dell'imperatore Gordiano lll, catapultato da ragazzino nell'agone di quel periodo storico molto complicato, a tenere le redini dell'impero. Per lui molto complicato e non poteva essere altrimenti. Avava tuttavia la simpatia di tutto il popolo romano che se non erro molto affettuosamente nei loro discorsi lo chiamavano "il ragazzo". Oggi gli amici romani avrebbero detto 'er pischello', quelli napoletani 'o guaglione' e quelli torinesi ' fieul'. Per par conditio ho citato nord, centro e sud 🙂. Posto il mio esemplare anche questo comune, di diversa tipologia ed ovviamente vissuto. Alla prossima ANTONIO
    1 punto
  41. non ho il volume ma da quanto ho saputo è molto utile per fare luce sugli zecchieri in attività nelle varie zecche, questo gli ha permesso di poter spostare l'attribuzione di alcune monete da un conte ad un altro, penso in particolare ai problemi di attribuzione che c'erano tra Amedeo VI e VII e non solo.
    1 punto
  42. Proposta molto interessante, ma penso che una persona con tutte quelle caratteristiche sia molto difficile da trovarsi.
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  43. E' vero; ne trovai un paio, una da 5 e una da 100 kwanzas nel lontano 2015, in ciotola (ovviamente a 1 euro ) . Da allora mai più viste.
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  44. Si tratta di una pubblicazione veramente pregevole, in una veste grafica importante, un volume che non può davvero mancare in una biblioteca numismatica di un certo livello e degna di questo nome. Purtroppo non so aiutare l’amico (e concittadino) @viganò sulle differenze evidenziate, ma posso solo consigliargli l’acquisto. Io posseggo la copia numero 300 delle 500 stampate, squisito omaggio natalizio di un grande amico commerciante presente anche qui sul Forum. La lettura è letteralmente una goduria tanto è ben fatto. Poi non sono assolutamente un esperto di monete sabaude, e quindi nella mia ignoranza non so valutarne il peso specifico dal punto di vista puramente scientifico e iconografico, ma so per certo che complessivamente è un’opera di prima classe, e non è da tutti realizzarla.
    1 punto
  45. Con un pò di fatica ieri sono riuscito ad acquistare, da Antium Numismatica, una moneta da un grano del 1608 coniato a Messina sotto il regno di Filippo III. La moneta è relativamente comune, ma estremamente difficile da reperire in queste condizioni. La data si legge abbastanza bene e tutte le figure sono molto ben dettagliate. l'aquila mostra un discreto piumaggio e le sigle dello zecchiere D-C (Decio Cirino, attivo dal 1608 al 1611) sono sovrapposte alle ali in maniera netta e chiara. Il tondello è largo a sufficienza da permettere di leggere o quantomeno intuire gran parte della legenda (il tondello in queste emissioni è più piccolo del conio). Si tratta in parole povere di una moneta che ha circolato abbastanza poco e coniata bene per il tipo di moneta. Il grano, in queste condizioni, è assimilabile ad un BB+, come da descrizione del venditore. Quando scrivo che la moneta ha circolato abbastanza poco intendo che ha svolto il ruolo di moneta per pochi o pochissimi anni, prima di essere persa o nascosta da qualche parte, mentre le sorelle coniate insieme a lei continuavano la loro vita in circolazione per ulteriori lunghi decenni. Questa moneta era infatti la moneta del popolo per eccellenza, assieme al 3 piccioli, necessaria per i bisogni quotidiani e coniata in enormi quantità per soddisfarne le necessità. La coniazione di questa tipologia di monete cominciò copiosamente nel 1608 per continuare nei decenni successivi, sostanzialmente inalterata, sotto il regno di Filippo IV e la prima parte del regno di Carlo II. Durante il regno di Carlo II, a partire dal 1665, la coniazione di grani rallentò (l'ultima coniazione rilevante nella zecca di Messina fu nel 1670), per cui le monetine dei regnanti precedenti dovettero sopperire alla mancanza di circolante. Nel 1686-1687 vennero coniati dei nuovi grani nella zecca di Palermo, tipologicamente simili ai precedenti. Solo a partire dal 1698, 90 anni dopo le primi emissioni di questa tipologia, una nuova e finalmente cospicua coniazione di grani e 3 piccioli, di ottima fattura e con un design barocco adatto ai tempi nuovi, cominciò finalmente a mettere in pensione questa emissione (o almeno una parte di questa). 90 anni di circolazione continuativa, nonché la qualità pessima sin dall'origine di tondelli e conii, rende quindi la ricerca di esemplari ben coniati e ben conservati del tutto simile ad una lotta contro i mulini al vento. Mai visto uno Spl nè tantomeno un FdC in vita mia. Ed ecco di seguito il mio fantastico BB+, del peso di 2.68 g
    1 punto
  46. Grazie @Releo @giuseppe ballauri @LOBU e grazie a tutti per i complimenti. Grazie Beppe, avevo proprio in mente di chiederti i passaggi d'asta, mi hai anticipato. Si Lorenzo, sto cercando di allargare il discorso varianti anche per Francesco I, questo conio con la mancanza del punto al diritto mi sembra alquanto difficile da trovare, ma resta più "facile" rispetto al conio del rovescio con punteggiara mancante o parziale, invece ho notato, sempre nelle 1825 la mancanza di una bacca nel ramo di sinistra. Alcuni esempi.
    1 punto
  47. Il 20 Lire 1936 è una moneta "relativamente" rara. Si trova frequentemente nelle aste e non è difficile procurarsela in negozio. Questo perché è una moneta che sì, non ha avuto una gran tiratura, ma è stata subito "tesaurizzata" non solo dai collezionisti (pochi), ma anche da chi voleva un ricordo tangibile della fondazione dell'Impero (la stragrande maggioranza). La moneta quindi, è possibile trovarla in diversi stati di conservazione: quelle ritirate dai collezionisti si trovano in ottime condizioni, quelle che, invece, sono state prese come semplice "trofeo", hanno subìto per lo più una custodia sui generis che le hanno fatte giungere fino a noi non propriamente al top. La moneta ha un prezzo "sostenuto" - a mio parere - per tre motivi: 1) bassa tiratura (10.000 esemplari); 2) rappresentatività (l'Impero); 3) unicità (è la sola della sua tipologia coniata per la circolazione). Non escludo che parte della produzione giaccia presso la Tesoreria Centrale dello Stato o presso la Zecca rientrando nel novero delle monete non in oro appena accennate nella "famigerata" nota 56. Qui sotto posto il mio esemplare:
    1 punto
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