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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/02/23 in tutte le aree

  1. Scusate, ero via e vedo solo ora questa discussione. Concordo in pieno con tutti quelli che mi hanno preceduto. Gli esemplari "buoni" sono altri:
    4 punti
  2. Ciao Confermo che sono stati inviati diversi di questi messaggi spam. L’utente in questione è già stato bannato. Ho avvertito gli admin @Reficul e @incuso che sicuramente sapranno cosa fare un caro saluto, Fabrizio
    3 punti
  3. Ho ricevuto altre foto dell’asta Palombo che tolgono ogni dubbio sul fatto che il sesterzio Tkalec- Palombo è lo stesso del sesterzio New York Sale. Ma non so se posso postarle. Comunque il confronto con un sesterzio dagli stessi coni (Naville Numismatics) mostra cosa è irrimediabilmente sparito nella completa reincisione. Ho scelto la foto di New York Sale, è quella più somigliante alle nuove foto di Palombo. Il ritratto in particolare, stupendo nella sua espressività sull’esemplare anche usato Naville, è diventato una caricatura.
    3 punti
  4. Segnalo l'uscita del n. 391 di Panorama Numismatico. Questo è l'indice: Gianni Graziosi, Immagini femminili sulla cartamoneta, I parte – p. Roberto Diegi, La monetazione di tipo greco in Sicilia, 4, Leontini e le sue monete – p. 11 Alberto Castellotti, Un imperatore a “marcia indietro”– p. 17 Vladimiro Pirani, Zecca di Ancona: i bolognini – p. 21 Giuseppe Carucci, Gli emisferi di Magdeburgo – p. 41 Alberto Mosca e Artur Zub, Il tricolore ai piedi del leone – p. 45 Giuseppe Carucci, I soldi del calcio – p. 51 Notizie dal mondo numismatico – p. 55 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63
    2 punti
  5. Buongiorno a tutti, spero innanzitutto di essere nella sezione giusta (primo messaggio…). Volevo chiedere a voi esperti un parere su questa moneta da 2 euro con evidente errore di conio mai circolato. È comune? Può avere un interesse collezionistico? Grazie a chi vorrà dare il suo parere.
    2 punti
  6. Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Giulia Domna (193-211 d. C) moglie dell'imperatore Settimio Severo recante sul rovescio la personificazione della Pietà (Pietas), denario molto comune coniato a Roma nel 200 d. C. circa. La Pietà era per i romani la fautrice dei buoni rapporti e quindi dell'armonia e del quieto vivere tra le persone. In questo caso è rappresentata stante con contenitore di incenso( Acerra o Turalis) in braccio a sinistra mentre sparge con la mano destra grani dello stesso su un altare sacrificale. Una Pietas Augusti questa rivolta più a tutta la famiglia imperiale, oltre che al popolo, che però non servì a molto visti come finirono i rapporti tra i suoi due figli Caracalla e Geta, dopo la morte del padre. Da esame diretto il denario risulta coniato (spero ai tempi dell'Augusta 🙂), ben centrato, con bel ritratto, buon modulo e metallo ed ha circolato abbastanza svolgendo la sua funzione. Grazie ed alle prossime ANTONIO 20 mm 3,64 g RIC 572
    2 punti
  7. Ciao a tutti per condividerlo con voi posto un Dupondio patina Tevere proveniente dall'Asta Thesaurus, Auction 17, Lot. 77. DUPONDIO AUGUSTO (27 a.C -14 d.C.) M. Sanquinius - 12,3 gr. D/Entro due rami di quercia AVGVSTVS - TRIBVNIC - POTEST R/Nel campo le lettere S C in legenda: M SANQVINIVS Q F III VIR A A A F F
    2 punti
  8. Sono due utenti (con ogni probabilità soltanto uno, con due account) haver33 e Rani02, che come detto sono già stati eliminati, speriamo sia finita. petronius
    2 punti
  9. guarda... praticamente lo stato/la banca centrale non hanno mai emesso dei Notgeld/Aushilfsschein/Gutschein, anzi, sono stati loro ad aver invitato industria, città e comuni a produrre questi biglietti semi-ufficiali. Qui addirittura un Aushilfsschein di una caffetteria di Sylt, un'isola del nord Qui un'altro di una cittadina praticamente attaccata ad Amburgo, che durante gli anni bui è poi stata "annessa". Interessante il biglietto di una città anche questa vicina ad Amburgo (Pinneberg) dove viene riportata sia la denominazione "Notgeld" che "Aushilfsschein" Vediamo dove andiamo poi a finire! Alla prossima, Njk
    2 punti
  10. Anche questo passaggio non mi è chiaro,ma probabilmente è un mio limite... Riscontri certi per molte varianti non li avremo mai,ma in alcuni casi anche un'ipotesi concreta potrebbe anche essere presa in considerazione... Se poi basta così poco per "chiudere bottega"allora vuol dire che non abbiamo abbastanza interesse e aspettiamo sempre che la risposta ci venga data da qualcun'altro,e quasi sempre non saremo d'accordo con quella risposta... L'ipotesi di LOBU riguardo alla C biforcuta è di sicuro molto interessante e non nascondo che mi ha stuzzicato ma rimane pur sempre un'ipotesi... Per quanto riguarda i cataloghi è da considerare che sono per l'appunto cataloghi e non testi specifici o scientifici,sono utili per una catalogazione di massima e di "stampo"commerciale,quindi ci sta che riportano tutto quello che ha interesse collezionistico, indipendentemente che sia una variante degna di nota o una ciofeca,sta poi al collezionista decidere, secondo il suo pensiero se quella determinata variante può essere interessante o meno...
    2 punti
  11. Ciao a tutti, ciao @nikita_! Tanto per fare i precisini qui si tratta di un'altra categoria di denaro sostitutivo: ci sono i Notgeld cioè il denaro di emergenza; ci sono i Gutschein cioè i buoni; e poi - chissà perchè - ad Amburgo e dintorni sono state stampate le Aushilfsschein che con una traduzione (forse un po' approssimativa, ma rende il concetto) potrei chiamare biglietti ausiliari. Adesso devo andare, ché se non capisco perchè al Nord li hanno chiamati così non dormo... Servus, Njk
    2 punti
  12. Ciao, una mia considerazione per quanto riguarda la moneta della discussione ed ovviamente alle altre centinaia palesemente rifatte e stravolte (che per me valgono meno di tante belle repliche moderne che si vendono a poche decine di euro, parere sottolineo personale) che vengono acquistate in tante aste ogni anno. Ho usato acquistate e non vendute non a caso. Infatti non sono d'accordo con chi impunta la colpa di tutto questo principalmente a chi propone tali monete ma anzi penso che invece la colpa sia principalmente di chi le acquista e cioè noi che le raccogliamo o collezioniamo. Siamo sempre alla ricerca dell'esemplare migliore, più bello, più intonso dimenticandoci forse che sono monete che hanno più di duemila anni, in metallo povero quindi facilmente compromesso dalla giacitura nei luoghi di ritrovamento, e spesso usurate dalla circolazione. Noto con dispiacere che quando qualcuno chiede pareri sull'acquisto di un sesterzio il 99% di chi risponde lo rimanda a cercare un esemplare migliore, di attendere... Che cosa? Forse un esemplare 'pataccato' che appare più bello? Siccome al peggio non c'è mai fine tira e ritira si arriva alla moneta della discussione, proposta in vendita ma soprattutto acquistata (da noi!!!) ed è questa la cosa piu grave. Siamo noi che acquistiamo che incrementiamo tale pratica. Quindi... Si vende perché c'è chi acquista questi obbrobi... Percui non si fa altro che attaccare l'asino (cioè noi) dove vuole il padrone. Se andassero invendute forse qualcosa cambierebbe, o no? Ma tant'è.... 🙂 ANTONIO
    2 punti
  13. Un vecchio (e bravo) numismatico mi ripeteva sempre: ''Guarda la moneta e non ascoltare le storie.'' Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  14. E allora dovrò copiarti, visto che quasi condividiamo le origini di Latium Adiectum e gli intenti di costruire collezioni "geolocalizzate ". 😉
    2 punti
  15. Ma forse vale la pena interrogarsi sui vincoli che pesano effettivamente sulle grandi case d’aste, per sapere se, in generale, comprando da loro monete antiche, possiamo realmente fidarci della loro origine non fraudolenta, o se, con coscienza pulita, prendiamo il rischio di alimentare il saccheggio di beni culturali di paesi sottomessi a situazioni geopolitiche caotiche, o semplicemente privi di mezzi di far applicare le leggi esistenti? E sul perché tale passaggio da una rinomata casa d’aste costituisce ancora, in linea di principio, un certificato di rispettabilità e un passaporto valido per le successive vendite.
    2 punti
  16. De Grege Epicuri. Direi una splendida collezione: anni fa mi ci sarei buttato a pesce. Pero' anni fa le imitative si compravano per poco; ora, vedrete che prezzi faranno!
    2 punti
  17. Ciao, capita spesso di vedere qualcosa di simile, è quel che rimane di un timbro rettangolare di una banca, l'altra porzione è rimasta impressa sulla fascetta. MB .... è rimasta stampigliata la conservazione?
    2 punti
  18. Nell'Archivio di stato di Napoli ho rintracciato un importante documento inedito dal contenuto particolare. Segnatura: Ministero delle finanze, busta 2139. I fatti Il 3 luglio del 1796 il maestro di zecca cavalier gerosolimitano Antonio Planelli scrive al re informandolo di un episodio. Racconta che il maestro de conj D. Domenico Perger, il giorno precedente, voleva entrare da solo, allontando il custode, nelle stanze de' torchi per svolgere un'operazione segreta su comando della regina Maria Carolina. Il Planelli non si oppose a tale richiesta e ordinò al custode di lasciare entrare il Perger da solo, ma impose che l'incisore dovesse mettere per iscritto che stava per fare un'operazione segreta ordinata dalla regina. Il Perger rifiutò, obiettanto che lui è un galantuomo e che sarebbe andato dalla regina a riferirle l'accaduto. Il Planelli conclude chiedendo al re come si deve comportare in simili casi, ossia cosa deve fare quando gli ordini di coniazione arrivano da soggetti diversi dalla Regie segreterie. Il documento Il commento Leggendo con attenzione il documento, si può osservare che il Planelli non denunci come fatto grave l'attività del Perger, tanto che rimase in carica sino al 1804, ma semplicemente chieda lumi al sovrano sul da farsi in simili circostanze; tant'è vero che il Planelli avrebbe permesso al Perger di coniare moneta, purché avesse lasciato traccia di tale operazione segreta, senza trascrivere però di cosa esattamente avesse coniato. Purtroppo non ho trovato la risposta del re. La questione La domanda che mi pongo è questa: Il Peger doveva realmente svolgere un'attività segreta per conto della regina, o voleva utilizzare i torchi per per fini personali?
    1 punto
  19. Conoscete? RESA o occupazione DI NAPOLI 1815 Opus non indicato D/ La Vittoria alata in volo, in procinto di incoronare un toro dal volto umano R/ Legenda in 9 linee. Coniata a Berlino. Toro androcefalo, verso d., incoronato da una Vittoria alata; all’esergo, NEAPOLITWN. Rv. NEAPEL / NACH EINEM / SECHSWOCHENT / LICHEN FELDZUG / AN FML / B BIANCHI / UBERGEBEN / DEN 23 MAI / 1815.
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  20. Un' ottima arma per metter in evidenza oltre tale discussione Personalmente oltre a segnalare posterò anche lo screen shot qui! Si Domenico. Appunto,segnaliamo tutto e prima o poi si stancherá 🤣 Lo capirá pure che qua non siamo nati ieri no? 🤣
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  21. Sono contento che questa moneta ti renda felice, se piace a te va benissimo.. anche se @NeroDrusus ha ragione quando dice che con poco più nelle aste internazionali o nei negozi specializzati avresti trovato ottimi esemplari..
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  22. A questo punto direi che anche casa tua è patinata Tevere 😂😍, sei un vero intenditore
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  23. Credo sinceramente che con pochissimi euro in più saresti riuscito a prendere un esemplare conservato molto meglio e senza cancro sulla moneta
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  24. Volevo vedere proprio quella del catalogo sylloge… non fido sempre di quello che scrivono 😀 Sarebbe interessante verificare se ne siano state trovate in qualche ripostiglio
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  25. Buonasera a tutti, complimenti Antonio @Pxacaesar mi piacciono molto le monete postate, anche io mi sto appassionando ai denari e antoniniani femminili. Saluti Alberto A me intriga molto la terza , somiglia ad uno dei miei, ha però la Laetitia al rovescio... @Pxacaesarper curiosità la tua cosa ha al rovescio? Saluti Alberto
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  26. Di questa carrellata di pezzi eccezionali, vi segnalo quelle che per me sono due chicche: La prima per singolarità dell'accoppiata ibrida Vittorino / Postumo di questo pezzo: La seconda, anche questa sempre ibrida ma con diversa accoppiata Vittorino/Gallieno il cui rovescio ha gli stessi conii di due pezzi presenti nella mia collezione (uno dal ripostiglio di Guercheville e uno da una precedente collezione privata): qui trovate la relativa discussione: Per quanto riguarda questo secondo esemplare... chissà! ho chiesto lumi alla casa d'aste se ha qualche informazione aggiuntiva o se c'è qualche annotazione utile nel vecchio cartellino per fare qualche ipotesi circa la sua provenienza... tre pezzi con la medesima identità di conio al rovescio e ben tre imperatori differenti al dritto è chiaramente "figlia" della medesima officina locale!
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  27. Qui un po' di idee se mai ne avessero bisogno......
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  28. Ciao, non lo trovi perchè non è una vera e propria banconota, si tratta di un buono (gutschein) e/o notgeld (denaro di necessità) prodotto ad Amburgo durante l'iperinflazione tedesca. un esemplare su ebay Amburgo 1 miliardo
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  29. ....e anche qui.... Ottimo Saturno🔝
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  30. Si tratta di battitura con "virola parziale "; vedi qui : https://www.erroridiconiazione.com/b-4-battitura-con-virola-parziale/
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  31. Complimenti gran bella moneta e patina eccellente!
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  32. Shhhh🤫 Fammene trovare almeno uno🤣
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  33. moneta completamente stravolta, già ad una prima occhiata si nota un rovescio ridicolo, un imperatore mingherlino con gambette da ballerina.
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  34. Purtroppo non posso far altro che confermare il trend di aumenti che ha interessato questo filone della numismatica antica romana (le imitative) e in particolare le imitative dell'impero gallico (le imitative del IV secolo hanno sempre avuto quotazioni sensibilmente più alte e lì l'aumento si sente meno). Va detto che alcune delle imitative presenti in asta sono davvero eccezionali sia per conservazione che per tipologia di abbinata ibrida dritto/rovescio che, ancor di più, per tipologia di rovescio imitato. Si tratta di una collezione costruita con attenzione e gusto di cui, quasi sicuramente, questa è solo una parte e, se così fosse, si tratta della parte d'interesse più rilevante. Le imitative a 4-5€ di 10 anni fa sono ormai un lontano, lontanissimo ricordo!
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  35. C è molta differenza tra moneta ritoccata a bulino e moneta intonsa rinvenuta in ottime condizioni di conservazione, l utente non di primo pelo le sa riconoscere..
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  36. Un convegno che ormai è’ diventato un riferimento per la Toscana e la nostra Penisola !
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  37. Buon Giorno, mi sono accorto di avere allegato una immagine che presenta il diritto “speculare”, si tratta del Fiorino ANS, nel loro sito è pubblicata così, avevo corretto l’”inghippo” ma ho allegato l’originale in luogo dell’immagine corretta. Mi scuso. Ringrazio l’utente margheludo per la precisazione e per il lavoro di confronto. In merito alle “patine” dei Fiorini e di altre monete in oro con titolo prossimo alla purezza del metallo, ho effettuato alcune pulizie di monete, (talvolta pentendomi per aver cancellato il vissuto delle monete) non sempre è agevole distinguere tra sporco incrostato, patina da alterazione chimica superficiale e alterazione “fisica” delle superfici dovuta a volte a agenti diversi da quelli meccanici. Questo vale per me, privo della formazione chimica e delle conoscenze necessarie in questo ambito. Colgo l’occasione per rimarcare ulteriormente la presenza di tre diversi diritti accoppiati con il medesimo rovescio, in effetti sono di più ma non sono autorizzato a pubblicare altre immagini. Questo particolare fornisce spunti di riflessione sulla organizzazione del lavoro nella zecca ed evidenzia la debolezza della narrazione che vorrebbe questa tipologia coniata in campo. A Collezione ANS Provenienza Scoville, Herbert (diritto corretto) Cordialità
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  38. Giusto per stare in tema posto una moneta di cui vado particolarmente fiero, ma non perché nasconde chissà quale segreto...
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  39. Andate a consultare il Gigante a pagina 526, Nomisma a pagina 220 e Magliocca a pagina 138 ( foto con ingrandimento della”G”). Mi chiedo: i cataloghi perché vengono compilati? Per ingannare il collezionista? Se ogni volta contestiamo o mettiamo in dubbio quello che riportano, mi dite a che gioco stiamo giocando? La faccenda non mi è chiara e mi preoccupa. A questo punto, vista la grande confusione esistente, non mi fido più di nulla. È solo una grande Babilonia, dove ognuno si sente libero di terremotare qualsiasi certezza. E senza le certezze non si va avanti. Sono stufo di sentir parlare delle continue prodezze del conio, ormai in tutte le minestre, e di vedere affossata la ricerca del perché di determinate varianti. un caro saluto.
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  40. L'ho letto questa mattina e mi sono fatto una così grossa e grassa risata, che mio padre si era pure preoccupato....
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  41. Se il ripostiglio fosse stato in Gran Bretagna ora conosceremmo tutti quello che conteneva. Arka Diligite iustitiam
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  42. Non so come spiegare il silenzio degli utenti del forum (imbarazzato, depresso, indifferente?) simile a quello del thread di FAC, davanti alla dispersione sotto i nostri occhi di un ripostiglio che non sarà mai studiato (o con fatica e in modo molto incompleto nel futuro, com’è successo per il tesoro di Lava) presumibilmente trovato in un territorio dove le leggi sarebbero meno vincolanti. Se il transito di una moneta antica attraverso una prestigiosa casa d’aste dovrebbe bastare per garantire all’acquirente la sua provenienza lecita, come mai in questo caso non viene menzionata? Oppure se la provenienza non è verificabile, com’è ancora oggi possibile proporla in vendita? Leggo ogni tanto le numerosissime discussioni sulle specifiche difficoltà giuridiche italiane, con conseguenze a volte gravissimi per i collezionisti nell’acquisizione o la vendita, e condivido l’intransigenza che mostrate quando un utente non ha comprato la sua monetina, anche comune e malmessa, attraverso vie ufficiali, ma a cosa serve se per monete di altissimo valore storico e pecuniario si chiede così poco ai venditori internazionali patentati, offrendo l’opportunità di aggirare qualsiasi legge nazionale vigente? L’ipotesi, e ribadisco pur rimanendo un’ipotesi, che il medaglione spuntato dal nulla, probabilmente una delle prime coniazioni se non la prima della zecca di Aquileia nel 294 d.C, provenga dallo stesso ripostiglio subacqueo insieme ai dieci aurei (tutti databili dal 293 al 299, da zecche orientali tranne l’aureo di Diocleziano VIRTVS MILITVM coniato a Roma) verrebbe facilmente scartata con il minimo di spiegazione circa l’origine di questo eccezionale multiplo tetrarchico da parte della casa d’aste. E se non è d’obbligo, mi pare che la lotta pure molto impegnativa al livello nazionale contro i tombaroli e contrabbandieri di beni culturali sia una battaglia persa in partenza. Mi sarebbe molto piaciuto sentire qualche parere a tale riguardo.
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  43. I due concentrici ricordano le famiglie fiorentine degli Albizi e degli Lanfredini come dalla Franca Maria Vanni riportato nel suo lavoro Il segno dei mercanti..
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  44. Ciao a entrambi, e grazie al sempre gentilissimo @sandokan che mi segnala il quesito. E con il quale concordo nel non conoscere il "cimiero" di questo "stemma": uso le virgolette perché, purtroppo, tutto l'insieme ha di araldico un vago sapore, ma non il significato. Me lo suggeriscono le tre "stelle" interne allo scudo, l'inferiore a otto raggi e anche abbastanza ben fatta, ma le superiori... ...troppo diverse dall'inferiore, troppo diverse addirittura fra di loro, e troppo tirate via con tre linee ognuna e tracciate quasi a casaccio... Se poi osserviamo l'elmo a forma di goccia rovesciata e con tre fessure verticali, beh, ditemi voi se non sembra il fratello dorato di un omino venuto dallo spazio interstellare 👽 ! Mi spiace per l'amico @Lacedemone, ma purtroppo da un simile contenuto non riesco a risalire a date o localizzazioni utili, e tanto meno a significati araldici o emblematici.
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  45. Bellissima e interessantissima moneta. Al retro, non visibile su questo esemplare, reca la legenda "ROMANO". Sono noti 15 conî al D/ e 20 al R/; fu quindi, probabilmente, un'emissione abbondante. Babelon e Grueber datano la moneta al 335, Coarelli al 326-312, la Breglia al 320, Crawford (in Coinage & Money under the Roman Republic) al 310 (ma nel Roman Republican Coins, aveva seguito Thomsen), Thomsen al 280 e Pedroni al 275. Crawford la ritiene parte di una serie comprendente anche RRC 13/2. Nel Roman Republican Coins l'aveva attribuita a Metaponto per la spiga di grano, ma in Coinage & Money under the Roman Republic ne ha collegato l'emissione ai lavori per la via Appia (312-308) e, per conseguenza, l'ha attribuita a un'ignota zecca campana. Altri autori la ritengono la prima effettiva emissione monetaria romana (dopo quella, puramente commemorativa, rrc 1/1) avvenuta a Neapolis dopo il foedus aequum del 326 e potrebbe appartenere a una serie comprendente il bronzo RRC 2/1. Pedroni ritiene che la tipologia sia romana, alludendo alla cerimonia dell’October equus, ma nondimeno richiami il tipo del leucippo già presente sulle monete di Metaponto, proprio per rendere questa moneta più appetibile su quel mercato (così come l’adozione del piede campano di circa 7,30 g, benché forse fosse già in vigore quello magno-greco ribassato di 6,6 g). Viene quindi datata al 275 e attribuita alla zecca di Metaponto, contemporaneamente alla litra rrc 13/2 e al bronzo rrc 17/1. Secondo Coarelli (che richiama Torelli), il D/ richiama l’immagine dell’ara Martis e rinvia, quindi, al lustrum che chiudeva la censura. Il R/ alluderebbe invece alla cavalleria e alla Campania (territorio celebre per le sue messi); l’iconografia quindi alluderebbe a un censimento di cavalieri (recognitio equitum) campani. Sappiamo che i Capuani dovettero pagare 450 “denarî nummi” all’anno, per il sostentamento dei 1.600 equites campani, e a ciò potrebbe essere servita la coniazione di queste didracme. Quanto alla data, la recognitio è necessariamente susseguente alla concessione della cittadinanza optimo iure, che Livio fissa al 340 ma (come ha osservato Michel Humm nel 2005) non può non essere successiva al 338-334, quando fu concessa la sola cittadinanza sine suffragio ai Capuani. All’epoca era disponibile, per Roma, la sola zecca di Napoli: potrebbe allora essere un successivo foedus del 326. Al più tardi, potrebbe essere risalire alla censura di Appio Claudio (312 - Diodoro 20, 36, 5), valida occasione per iscrivere i nuovi civites nelle liste del censo. L’iconografia sarà poi copiata dal bronzo di Cosa (del 273 o successivo) HN Italy 210.
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  46. Più la osservo e più mi convinco che ci troviamo di fronte ad una nuova variante. Errore di punzonatura: F al posto di E, Lo stesso errore che riscontriamo nella Piastra 1816 INPANS, P al posto di F La moneta è in conservazione splendida e non ci possono essere dubbi quali: Mancanze, conio stanco, schiacciature. La chiusura della lettera ( nella parte bassa) è netta come nella F di FERDINAN Ho visionato nel frattempo molti 9 Cavalli e non ho trovato simili "mancanze" nelle lettere E Grazie ancora Gcs per aver condiviso la tua moneta.
    1 punto
  47. Posto l'unico 9 cavalli in mio possesso, la conservazione non è delle migliori (non denigratela per questo è pur sempre più grande di voi ? ) però mi stava simpatica la variante... secondo voi che cosa sono tutti quei triangolini sul volto?
    1 punto
  48. Buongiorno, chiedo lumi su questa specie di moneta molto sottile. Diametro 23mm Raffigurazione veramente particolare
    1 punto
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