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  1. Corrado Lampe

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/06/23 in tutte le aree

  1. Salve a tutti! Solo oggi scopro questa discussione sul presunto tesoretto di San Lorenzo. Ho il piacere di svelare il mistero, visto che sono colui che raccolse le, per l'esattezza, 699 monete. Per questa sera vi sottopongo il testo di una mia email inviata al Museo dell'Alto Medioevo nel 2018, dopo che per un caso strano venni a sapere che a 40 anni dalla consegna delle monete al museo sarebbe stata fatta una pubblicazione in merito. Mi riservo di pubblicare su di un mio blog l'intera storia. questo il testo della mia mail: *** Egregi Signori, ho appena letto con grande interesse il V/s articolo sul "Tesoro di Tor San Lorenzo" (http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/il-tesoro-di-tor-san-lorenzo-le-monete-degli-ostrogoti-e-la-storia-di-un-ritrovamento/), soprattutto perché nel titolo si preannunciava "la storia di un ritrovamento". Si da ora il caso che io sia colui che quelle monete trovò e consegnò al Museo dell'Alto Medioevo. Io, da giornalista, prima di scrivere una storia, cerco di rintracciare tutte le fonti possibili, per evitare di scrivere sciocchezze. Il mio nome nel vostro articolo compare, ma se non fossi io mi chiederei "Questo Lampe chi cavolo è?". Se vi foste presi la briga di contattarmi, cosa non difficile a farsi, forse avreste potuto apprendere maggiori particolari sul rinvenimento. Ho anche inviato al Museo una memoria scritta, con allegata una immagine da satellite con l'indicazione dell'area di rinvenimento, nella quale chiarisco che si trattava di un sepolcreto e non di un tesoretto, aggiungendo anche alcune note storiche relative al sito, che contribuivano a comprendere meglio il contesto storico in cui quel sepolcreto si formò. Devo confessare che non mi ha fatto piacere il modo in cui sono stato trattato e chiedo cortesemente che come minimo in un prossimo futuro vogliate pubblicare in modo chiaro il mio nome e cognome, oltre al fatto che sia stato io ad effettuare il ritrovamento, che spontaneamente consegnai al Museo le monete e, se volete, anche due parole sulla mia ipotesi relativa al luogo di rinvenimento. **** Cordiali saluti a tutti
    8 punti
  2. Ciao a tutti condivido con voi anche questo sesterzio patina Tevere proveniente da Asta Artemide XXXVI. Augusto (27 a.C - 14 d.C). Sesterzio, emesso da Tiberio ( 35 - 36 d.C.) RIC (Tib.) 62 D/ DIVO AVGVSTO SPQR. Augusto seduto a sinistra su carro trainato da quattro elefanti montati da cornac. R/ TI CAESAR DIVI AVG F AVGVST PM TR POT XXXVII intorno a grande SC. 27 gr. - 37.00 mm.
    7 punti
  3. Pubblico questo video fumetto per la divulgazione della numismatica ricevuto dalla dott.ssa Valeria Vettorato Conservatore del Museo Bottacin che ringrazio con l’occasione, il fumetto sarà donato al Museo l’11 febbraio come da locandina https://drive.google.com/file/d/1W8PRHqqRE-pE8UMvzTC9aPktfsewVvMe/view?usp=drivesdk
    3 punti
  4. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Antonino Pio ( 138 - 161 d. C ) recante sul rovescio la personificazione più classica dell'Equita' ( Aequitas ), stante con cornucopia dell'abbondanza e bilancia, coniato a Roma nel 148-149 d. C. Era la dea della giustizia " equa" ( dal punto di vista giuridico) ma anche portatrice di equilibrio, pace e serenità in tutti gli altri ambiti della vita quotidiana. Divinità che ben rappresenta il modo in cui governo' questo imperatore nel suo lungo regno assicurando prosperità e tranquillità a tutto il popolo romano grazie alla sua saggezza. Senza dubbio uno tra i più amati. Da esame diretto risulta coniato e dal suo aspetto generale in questo caso mi sbilancio dicendo sicuramente ai tempi di Antonino Pio. Ben centrato, con discreto metallo ( in buon argento ) ed ha evidentemente circolato svolgendo la sua funzione. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18 mm 3,28 g RIC 177
    3 punti
  5. Buongiorno, si tratta di un errore noto come "battitura con virola parziale", qui trova la spiegazione: https://www.erroridiconiazione.com/b-4-battitura-con-virola-parziale/ Si la moneta merita una perizia, se serve sono a disposizione
    3 punti
  6. Buonasera a tutti. Partecipo per la prima volta a questa discussione con questa piastra 1805 capelli ricci (Magliocca 392b) con 1 speculare al dritto e scudo piccolo. Mi piacerebbe molto un vostro parere, cosa ne pensate?
    3 punti
  7. Buongiorno,il gettone di sinistra è stato coniato dalla UT-URMET Costruzioni Elettrotelefoniche nell'Agosto del 1976,quello di destra è stato coniato invece dalla CMM-Costruzioni Minuterie Metalliche nel Febbraio del 1979... Vengono classificati dal Rapposelli ambedue comuni e valutati in FDC 2 euro il primo e 1 euro il secondo...
    3 punti
  8. Denaro di Parma emesso nel periodo di dominio da parte di Simone, Azzo e Guido da Correggio, 1341-1344. La descrizione è la seguente: dr: D' PARMA / croce con globetti in 2 e 3 vr: S.BOVUS / ritratto del santo vòlto a sinistra. https://www.numismaticaranieri.it/archivioscheda/13294-parma-simone-azzo-e-guido-da-correggio-1341-1344-denaro-imperiale.aspx Ciao Mario
    3 punti
  9. Buongiorno è un cavallo coniato nel Regno di Napoli a nome di Filippo III di Spagna,1598-1621... Al D/:PHILIPP.DG.REX.ARA✠,al centro una pietra focaia con attorno quattro fiamme disposte a croce e intervallate da quattro fiammelle.. Al R/:SICILIAE.ET.HIERVSA✠,al centro croce di Gerusalemme accantonata da quattro globetti... La moneta è classificata al numero 95 di pagina 191 de: "LA MONETA NAPOLETANA DEI RE DI SPAGNA NEL PERIODO 1503-1680" di Pietro Magliocca... è una moneta con grado di rarità R3(rarissima) non facile da reperire,la tua è un bel esemplare,per la tipologia la considererei un qBB ,che per questa moneta non è poco... Nel Magliocca viene valutata 40 euro in MB e 120 in BB... Allego scheda del catalogo del forum... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIII/1
    3 punti
  10. Io c'ero quando questi "biglietti" circolavano. Ne ho quattro album ricolmi ben catalogati (ho recentemente acquistato il catalogo "I Miniassegni ...come non li avete mai visti" di Massimo Palermo Ed. Nomisma maggio 2022). Li raccolgo gratuitamente quando amici e parenti decidono di disfarsene e ne ho acquistati su eBay per pochi Euro quelli in serie "speciali". Purtroppo, è un ramo del collezionismo "tramontato" e che non sembra possa più tornare in auge. Li colleziono per ricordo e solo come pezzo del tempo che fu, con affetto e senza pretesa di "fare un affare". Sono una parte della storia economica del nostro Paese e mi riportano alla mia giovinezza. E tanto mi basta.
    3 punti
  11. Un po' di educazione e meno sarcasmo non guasterebbe. Mica siamo degli schiavi al tuo servizio!
    2 punti
  12. Per me è falsa...
    2 punti
  13. Se un operatore professionale le compra a 4,5 euro e le vende a 6,5 euro non so come si possa ragionevolmente pensare di andare fuori questo range. Si rende conto che se qualcuno fosse disposto a pagarle 9 , ne potrei comprare in quantità a 6,5 e rivendergliele a 9? Chi le vende a 9 ragionevolmente non troverà compratori.
    2 punti
  14. Ciao @Mnelao , ti invito a leggere il mio studio sui denari di Ancona, oppure a dare una controllata alla scheda del catalogo. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-REPUAN/2
    2 punti
  15. Ciao a tutti, belle e rare tutte le monete postate, il tarì del 98 che ha postato @Rocco68con la P senza punto e busto e peso diverso ne vidi uno ....ma in 20 anni non ho ancora visto questo esemplare senza punti al rovescio!
    2 punti
  16. Proseguo condividendo anche la Mezza piastra dello stesso anno
    2 punti
  17. Sulle imitazioni galliche non esistono dei testi veri e propri. Tuttavia ci sono molti articoli, brevi saggi, report di ripostigli ecc che trattano la materia. Prevalentemente si tratta di scritti in inglese e francese perché si tratta di un filone di studi numismatici strettamente legato al territorio di produzione di questa monetazione che solo in anni recenti ha iniziato a riscuotere successo anche da noi. Se fai qualche ricerca sul forum trovi varie discussioni, usa i termini "imitative galliche", "imitazioni galliche", "imitativi radiati", "barbarous radiates", "impero gallico" ecc e troverai diverso materiale discusso per la maggior parte da me, da @gpittini, da @Illyricum65 e da altri appassionati in materia. Se cerchi un testo, la cosa che più ci si avvicina (nonostante sia alquanto datato e per certe cose superato) è una corposa tesi di dottorato che comunque mantiene ancora una notevole validità e che a mio avviso è una pietra miliare imprescindibile da leggere e studiare per addentrarsi e iniziare a comprendere questa tipologia monetaria. Si tratta di: Barbarous radiates : A study of the irregular Roman coinage of the 270's and 280's AD from Southern England. Author: Davies, J.A. Awarding Institution: University of Reading il testo, diviso in due corposi tomi, è (o almeno lo era!) liberamente scaricabile. In questa vecchia discussione trovi link e modalità: si tratta di un'opera specifica sulle imitative galliche di antoniniani e non prende in considerazione le emissioni bronzee imitative del periodo di Postumo (l'unico sovrano gallico ad aver emesso sesterzi e doppi sesterzi poi largamente imitati nelle officine locali coeve). Su questo filone ti consiglio di leggere questa discussione: Nella discussione trovi anche una piccola bibliografia di riferimento (tutta in francese perché i grandi bronzi imitativi, sono stati studiati maggiormente da autori francofoni).
    2 punti
  18. Cani dindi separati = Candidi sparati apollonia
    2 punti
  19. Consiglio vivamente la visita di questo sito archeologico poco conosciuto se non ai residenti nelle zone limitrofe . Con l' occasione , poco distante , da visitare anche Ninfa , due gioielli del Lazio .
    2 punti
  20. Innanzitutto ringrazio io per essere stato accolto. Capisco benissimo la curiosità, ma vorrei dare un resoconto dettagliato delritrovamento; come già accennato intendo pubblicare la storia su di un mio blog. Ci sto lavorando. Comunque ho già dato alle stampe qualcosa relativamente al gruzzolo di Tor San Lorenzo in un mio libro (alle pagine 141-144) che potete trovare qui: www.academia.edu/44770328/Divagazioni_Medioevali Online la lettura è gratuita e scaricabile, comunque volendo, sono disponibili ancora copie presso le Edizioni Scorpios di Velletri.
    2 punti
  21. Io consiglierei la moneta del Norbanus, allora ( http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G94/1 ), dato che in questo caso il nomen è un chiaro riferimento alla provenienza della gens da Norba (odierna Norma). Sito archeologico affascinante ...
    2 punti
  22. un non comune esemplare di denario al nome e con testa di Celio Caldo, con al rovescio testa del Sole tra scudi e con leggenda . Sarà il 6 Marzo in vendita Gorny&Mosch 293 al n. 436 .
    2 punti
  23. Il gettone del ponte Galata è stato presentato molte volte nel settore identificazioni, questa è l'ultima dell'anno scorso
    2 punti
  24. intanto buongiorno e benvenuto sul Forum. Il tuo intervento cambia tutto , allora i presupposti su cui si basano le nostre estrapolazioni sono errati . @Corrado Lampe ti pregherei di definire meglio : "si tratta di sepolcreto e non di tesoretto ". se volessi anche pubblicare qui la memoria da te inviata al museo dell'alto medioevo te ne saremmo grati,sarebbe una testimonianza di prima mano inestimabile che permetterebbe di esprimere qualche ipotesi basandoci su dati certi. grazie e di nuovo benvenuto. Adelchi.
    2 punti
  25. Poi ho preso questa altra moneta che ho identificato con successo! Ho pensato di lasciare l'identificazione a @nikita_ e agli altri amici per il momento...vediamo se qualcuno la trova o conosce già!per il momento solo un lato😄
    2 punti
  26. Buonasera a tutti, vi presento uno dei miei ultimi acquisti, un pezzo che rispecchia in pieno i miei standard: conservazione modesta ma di una certa rarità. Si tratta di un pezzo curioso, il mezzo sovrano di Fiandra battuto nel 1823 alla zecca di Venezia da Francesco I quale coniazione postuma per l'impero Austriaco. Il buon Francesco I appare ancora come Francesco II (titolo pre-congresso di Vienna e pre-napoleonico) e con una bella parrucca settecentesca invece della pettinatura da "marine" che sfoggiava in epoca di Restaurazione. Il Gigante lo dà R2, personalmente non l'avevo mai visto in giro (non c'è la foto neanche sul catalogo di Lamoneta), e mi son detto che se non lo prendevo stavolta chissà quando l'avrei ritrovato. Grazie a tutti per i commenti.
    1 punto
  27. No dati no party. adieu
    1 punto
  28. No facile guardala e dimmi da cosa deduci che è falsa ??? Quante ne vedi ogni giorno da de Agostini ?
    1 punto
  29. Domande quelle di @QuintoSertorio estremamente corrette. Riporto per il periodo Napoleonico quanto segue relativamente ai Privati. Se ne deduce che la cosiddetta moneta reale aveva un valore lievemente inferiore a quello legale: Val.legale = Val.reale + diritto.coniazione + spesa.raff./partizione (n. 21) Decreto che determina la fabbricazione di una nuova moneta per il Regno d’Italia - 21 marzo 1806 ...... TITOLO V Disposizioni d’ordine. 32. La zecca non esigerà da coloro che le porteranno materie d’oro o d’argento per essere convertite nelle monete portate dal presente Decreto, che la spesa di fabbricazione. Questa spesa è fissata a nove lire per ogni libbra d’oro (kilogramma), e a tre lire per ogni libbra d’argento[1]. 33. Se le materie sono di titolo inferiore al titolo monetario, la zecca esigerà altresì la spesa di raffinazione e partizione. Questa spesa sarà calcolata sulla porzione delle materie medesime, che raffinata basti a innalzarne la totalità al titolo monetario, e verrà precista a norma della Tariffa da pubblicarsi. [1] Dunque circa il 3‰ per l’oro e 15‰ per l’argento del valore monetato.
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  30. Purtroppo devo posizionare la moneta più in basso di quanto ipotizzato finora. In particolare il dritto, con la testa di Lady Liberty quasi completamente cancellata, la penalizza fortemente, e il rovescio risolleva di poco la situazione, a causa della legenda UNITED STATES OF AMERICA parzialmente cancellata anch'essa. A mio parere, secondo la scala americana si oscilla tra G06 e VG08, come potete constatare da queste foto https://www.pcgs.com/photograde/#/ClassicCent/Grades Siamo comunque al disotto del nostro MB, per il quale ci vorrebbe almeno un F12, ma siamo lontani da quella conservazione, ancor più da un qBB, che potrebbe corrispondere a un F15. Resta una moneta importante e un bel pezzo di storia, non posso che complimentarmi col possessore petronius
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  31. Bella moneta! Grazie per averla postata. E ora desidero mostrarvi anche le mie di Antonino Pio.
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  32. Buonasera, come richiesto reminder per la conferenza di domani sera alle 20:45. Ricordo che l'ingresso è libero a tutti, Vi aspettiamo.
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  33. Banda Pollastri...
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  34. Al di là del prezzo pagato, l'importante è che il "pezzo" ti trasmetta soddisfazione. La fretta certo non è mai una buona consigliera, tuttavia è figlia dell'entusiasmo di chi si "butta" in questa nuova avventura. Poi con il tempo e lo studio arriverà l'esperienza e si potranno anche rivalutare i primi acquisti e accorgersi di certi errori anche se... personalmente, riguardo sempre con piacere le mie prime acquisizioni dettate dall'entusiasmo degli inizi. Questo breve predicozzo per dire cosa? Che a me, personalmente, non dispiace la moneta. Certo, c'è di meglio (e pure di peggio) ma... "trasmette", porta appresso tutta la sua storia millenaria. Ora l'augurio che ti faccio è che questa moneta ti faccia "viaggiare" e ti faccia venir voglia di approfondire, di capire dove circolava, in quante e quali varianti esiste, chi l'ha emessa, con quale altre monete veniva utilizzata, chi la utilizzava, chi la falsificava ecc Che sia l'inizio insomma di una bella e lunga avventura!
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  35. Ciao, non credo abbiano ribattuto una moneta romana, più verosimilmente si tratta di un conio preparato a Roma, per uso nella capitale (R), in seguito aggiornato per essere inviato a Bologna (B), e lì effettivamente utilizzato per la coniazione. Ciao, Roberto C.
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  36. Complimenti, mamma mia che bellezza !
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  37. Buongiorno Usura,botte e sporcizia,rendono questo euro poco gradevole ma genuino. Saluti
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  38. Se n'e' parlato anche qui : Inoltre un bellissimo libro sul porto , un po' datato ma ancora valido :
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  39. Non sarà la scoperta del secolo o del mese, ma resta comunque una notizia piacevole Archeologia, in Calabria riaffiorano quattro massi circolari: Importante scoperta scientifica “Nei giorni scorsi alcuni cittadini hanno segnalato al Comune di Ricadi il rinvenimento di quattro massi in calcarenite di forma circolare sulla Baia di S. Maria, venuti a giorno a seguito delle ultime mareggiate che hanno asportato ingenti quantità di sabbia proprio da detta località”. Lo comunica con una nota l’amministrazione calabrese. “L’Ente ha subito informato la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Reggio Calabria e Vibo Valentia, nella persona dell’Archeologo Funzionario di zona Dott. Michele Mazza, il quale ha tempestivamente autorizzato il ritiro e trasferimento presso il Museo Paleontologico ed Archeologico di S. Domenica di Ricadi, per intraprendere gli studi finalizzati all’individuazione di notizie storiche attendibili circa la loro funzionalità, il periodo di realizzazione ed utilizzo etc. All’attualità, l’ipotesi più accreditata è che possa trattarsi di macine da mulino per cereali (c.d. petr’i mulinu), sia perché presentano al loro centro il tipico foro che serviva da vano di carico, sia per le loro forme e dimensioni riconducibili per caratteristiche ad esse. Tuttavia, non si è in grado di fissare una data certa d’origine, ma le stesse potrebbero risalire a periodi molto antichi in funzione del fatto che in varie località di S. Maria di Ricadi sono stati documentati insediamenti risalenti ad epoche storiche lontane. Le operazioni di recupero e trasferimento sono state condotte giovedì 2 febbraio dal Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Ricadi nonché Direttore del Museo Civico Ricadi Arch. Vincenzo Calzona con il supporto dell’Ing. Maurizio Pantano, grazie ai contributi volontari dell’Associazione Amici del Mare, la quale ha effettuato alcune riprese aeree con drone, e delle Imprese “Scoglio della Galea” e “L’angolo dei Fiori”, che hanno messo a disposizione uomini e mezzi. Attualmente, sono state allocate presso il giardino del Museo Paleontologico ed Archeologico di S. Domenica di Ricadi e possono essere visitate negli orari d’apertura dello stesso. Un’importante scoperta scientifica, dunque, che va ad arricchire il patrimonio storico-culturale del territorio Ricadese, già di gran lunga facoltoso di numerosi reperti che hanno trovato la loro dimora in una rete museale diffusa, unica nel suo genere per l’enorme valore antropologico, che peraltro è stata di recente coinvolta quale caso di studio da proporre in altre zone dell’Italia”. https://www.ildenaro.it/archeologia-in-calabria-riaffiorano-quattro-massi-circolari-importante-scoperta-scientifica/
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  40. Salve Meleto, È un gettone di scambio o commerciale (Jeton d'échange, Jeton de commerce come dicono in Francia), del valore di 20 centesimi. Penso che servisse per le macchine a gettone, solitamente installate in luoghi pubblici (bar, luna park, ecc.). Pierre Bussoz era un costruttore di macchine a gettone e ne ha prodotte di vari tipi a partire dal 1901. apollonia
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  41. Io aggiungo questo Half penny 1948 Non presi ad un mercatino però…( in realtà non riesco a trovarli nella mia città) ma il valore è quello. Ehehe… bazzicavo per qua🤣 grazie
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  42. Bell'esemplare. Partecipo condividendo il mio in buona conservazione:
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  43. Un esemplare delle rare dracme arcaiche di Naxos, con testa di Dioniso / grappolo con etnico . Sarà il 6 Marzo in vendita Gorny&Mosch 293 al n. 90 . Unisco di simile tipologia, l' esemplare passato da poco più di 2 anni in Munzen und Medaillen 49 al n. 70 .
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  44. Se potrebbe avere un valore, ed ho ringraziato siccome prima di pubblicare la discussione mi chiedeva cortesemente di farlo e ovviamente l'ho fatto. Sono nuovo in questo mondo e mi piacerebbe conoscerlo meglio...
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  45. È vero. La sovrana viene rappresentata con un portamento regale, fiero e aristocratico, ma contemporaneamente accattivante e per nulla superbo.
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  46. Buongiorno a tutti, condivido con voi questo esemplare di piastra Sebeto anno 1747. Che ne pensate?
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  47. Non la escluderei, anzi. Le maestranze giravano da zecca a zecca a livello di officine ufficiali (rimanendo in ambito gallico, Doyen ha dimostrato la presenza di un incisore "ufficiale" attivo a Treviri/Colonia durante Postumo a Milano per una realizzazione di un conio di dritto per una serie di emissioni di Aureolo in nome di Postumo). Per quanto riguarda le officine locali non si può quindi escludere che esistesse una sorta di scambio di manovalanza e di apparecchiature, materiali e strumenti di coniazione tra cui appunto anche conii. Da non dimenticare anche che addirittura venivano trafugati conii ufficiali magari usurati e da distruggere e utilizzati poi in ambito fraudolento. Quindi sì, non è assolutamente "peregrina" come ipotesi, anzi! Direi che è ben più di una ipotesi. Gli esemplari noti della seconda imitativa che ho avuto modo di censire sono in tutto "probabilmente" cinque: 1 - Postumo/PIETAS (collezione personale, provenienza da precedente collezione, ex ) 2 - Postumo/PIETAS (ex Tattershall Hoard UK n. 572 , AGK 157a stesso esemplare) 3 - Vittorino /PIETAS (Lectoure Hoard FR, AGK 157b stesso esemplare) 4 - Vittorino/PIETAS (Asta Roma Numismatics e-sale 106/2023, lotto 1399) 5 - Gallieno/PIETAS (collezione personale, Guercheville hoard, ex CGB.fr) Gli esemplari 1-4-5 condividono il medesimo conio di rovescio. Degli esemplari 2-3 non esistono foto (ignorando la provenienza precedente, non si può escludere che possano essere rispettivamente i pezzi al n. 1 e al n. 4 in quanto entrambi i ripostigli sono stati regolarmente e ufficialmente dispersi nel mercato numismatico, ma la ritengo una ipotesi remota in quanto tendenzialmente la provenienza da ripostiglio viene comunque annotata e conservata nei vari e successivi passaggi commerciali) Se si tratta effettivamente di 5 esemplari distinti (cosa che ritengo probabile) credo che si possa ritenere altrettanto probabile che tutti e 5 condividano il medesimo conio di rovescio. La mappa dei ripostigli è la seguente: Tutti e tre posti a notevoli distanza l'uno dall'altro, addirittura uno al di là della Manica. La mia ipotesi è che l'officina locale fosse situata in Francia, presumibilmente in Normandia, da lì poi le monete si sono mosse seguendo i traffici commerciali. Si tratta di "buone imitazioni" con un discreto peso, stile molto vicino a esemplari ufficiali ed emesse presumibilmente in epoca coeva o di pochissimo successiva al regno di Vittorino. Dall'aspetto deduco che dovessero contenere un discreto quantitativo di fino (discreto parametrato al mondo delle imitative) o comunque avessero ricevuto un buon trattamento di imbiancamento della lega per farle sembrare argentate. Erano quindi esemplari che di sicuro circolavano con relativa facilità anche in contesti extra-rurali, motivo per cui non mi sorprende affatto una copertura territoriale alquanto vasta come dimostrano i ripostigli. Un ulteriore ripostiglio (o ritrovamento singolo sparso) potrebbe restringere la presunta area di emissione.
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  48. Io iniziai proprio da lì: mi ricordo la Banca del Salento, la Cassa rurale di Trento e Rovereto, erano dei sogni per un tredicenne (per me era il tempo delle medie). Per fortuna ne acquistai a caro prezzo solo poche serie, per gli altri mi feci bastare quanto reperibile nella circolazione. Adesso non valgono più niente. E' stata una bolla speculativa pazzesca, di miniassegni ne circolavano tantissimi eppure sull'onda della richiesta si chiedevano decine di migliaia di lire per miniassegni ache adesso superano di poco il valore facciale. Penso sia dura che si rivalutino, i collezionisti sono pochissimi, circondati da tanto materiale, ergo, prezzi bassi ed impossibilità di fatto di rivendere la collezione. Che questo sia d'insegnamento quando certe novità fanno troppo clamore (mi riferisco a certe emissioni degli euro sottoposte a speculazione)
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