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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/12/23 in tutte le aree
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Voi siete così convinti che esistano tutti questi collezionisti interessati? Io colleziono album di figurine calciatori, ma non ho mai comprato un numero di Diabolik. Secondo voi ci sono più collezionisti di figurine Panini o di Diabolik? Per me più Panini, ma magari sbaglio. Ad ogni modo, Panini erano 7.000 trittici, esauriti ma facilmente reperibili alla cifra di emissione. In alternativa, con 15€ in più si comprano ancora, dopo mesi, le 3 monete in confezioni singole. Diabolik ha tiratura di 10.000. Le 3 monete sono le stesse, quindi un collezionista (sia di monete che di fumetti) che vuole solo le monete si accontenta, non colleziona le scatole. Ci saranno così tanti collezionisti puristi in misura tanto maggiore di quelli della Panini, tanto da far schizzare il prezzo verso l'alto? Senza contare che io, che colleziono monete, il trittico Panini lo prendo perchè mi piace la moneta. Mentre quella di Diabolik sinceramente non mi dice nulla (e non penso di essere l'unico a pensarla così)... quindi secondo me dal punto di vista dei numismatici, Diabolik avrà meno successo. Tutto questo discorso per dire: non vedo grande futuro per questa "serie"4 punti
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Personalmente non condivido assolutamente quello che hai detto, in questa discussione,nel bene o nel male c'è stata gente che ci ha messo la faccia per dare le giuste risposte al nostro amico. Personalmente, se ti può interessare, confermo il mio giudizio di autenticità e se qualcun altro con " dati oggettivi " riesce a dimostrare il contrario che ben venga è ben accetto....sbagliare è umano e sono disposto caso mai a cospargermi il capo di cenere... di esperti nel forum ce ne sono parecchi. È da un po' di tempo che leggo i tuoi post,sui quali ci sarebbe molto da ridire, ed Il tuo modo di rapportarti personalmente lo ritengo sbagliato perché chiudi quasi sempre i tuoi post con il dubbio amletico rimandando l' interessato alla perizia dal vivo perché da foto secondo te è impossibile arrivare a conclusione e questa la ritengo una mancanza di rispetto soprattutto verso le persone che scrivono ed anche per quelli che leggono. Se tu vuoi abbandonare la discussione sei libero di farlo ma non puoi sempre sminuire in questo modo il lavoro o l' esperienza degli altri, in questo forum c'è gente che ha esperienza di quarant'anni e passa e che si mette volentieri a disposizione degli altri. Ho letto adesso che @Denarivs farà periziare la moneta e magari poi ci farà sapere l' esito. Per @Giov60 in una moneta con i piani e modellato cosi corroso, specialmente se da calore eccessivo, è impossibile vedere tracce di coniatura. Per il criterio di probabilità, non possiamo saperlo nessuno quante ne sono state prodotte perché magari molte sono state vendute privatamente..... Chiudo qui anche io i miei interventi, ma mi riservo di rispondere a qualche utente che si rapporti nella discussione solo con dati oggettivi e reali. Buonanotte!!!4 punti
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Ciao a tutti! Oggi scrivo del mio nuovo aquisto, per 14 € che trovo spesi molto bene. Quando si parla di denaro metallico, io pensavo ai popoli asiatici presi ad infliare le monete per trasportarle (e forse anche i norvegesi moderni...) e pure ai romani, che mettevano tutto in un bel sacchetto: noi - si sa - siamo abituati ad un portamonete Ma qualcuno ha mai pensato di farne un fascio?!? Sì! Perchè questi non sono oggetti ma sono MONETE! Questo è un Kissi penny: un manufatto di ferro pre-monetario che prende il nome dal popolo dei Kissi stanziato nelle aree ricche di minerali di ferro nell'entroterra dell'Africa occidentale (Guinea francese, Sierra Leone e Liberia). Il denaro, chiamato anche gizzi penny, è costituito da aste di ferro attorcigliate dello spessore di qualche millimetro, a forma di T a un'estremità e piatte all'altra. I fabbri locali fabbricavano queste monete sotto la direzione del capo villaggio, tipo l'organo di emissione. Si trattava di pezzi di ferro battuto, comunemente di lunghezza variabile da circa 15 a 40 cm, anche se per lo più da 20-30 cm (ma anche varianti molto più lunghe). Il mio qui sopra è ca. 24 x 3,5 cm. Vediamo un po' cosa se ne poteva fare: con due di queste monete si potevano acquistare 20 arance o un mucchietto di banane. Per le transazioni più importanti, venivano per lo più confezionate in mazzette da 20 pezzi. (grazie al museo di Brooklyn per l'immagine) All'inizio del XX secolo, i registri indicano che una mucca poteva essere acquistata per 100 mazzi (2.000 Kissi Pennies), una sposa per 200/240 mazzi e gli schiavi per ben 300 mazzi (sì, avete letto bene, nel ventesimo secolo in Africa si trafficava ancora con gli schiavi). Ma non basta: una volta che i penny Kissi smisero di circolare come denaro, mantennero ancora valore per l'uso nelle cerimonie religiose. Si riteneva che queste monete avessero un'anima - "soul money" - e dei pezzi rotti venivano deposti presso i defunti affinché la loro anima potesse fuggire, invece se un soldo veniva rotto accidentalmente doveva essere ripristinato da un mago per salvare l'anima del suo proprietario. Spero nella clemenza di @petronius arbiter (che nel lontano 2014 aveva già trattato questo argomento) che non mi timbri di plagiatore, ma vediamo di non "fare di tutte le monete un fascio" 😁 Alla prossima, Njk ======================= PS: dimenticavo... per ammirare l'immagine di sopra in tutta la sua bellezza, cliccateci sopra e - per chi non è al telefonino - consiglio di girare il monitor di 90°3 punti
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Buona domenica a tutti. Inserisco anche le mie Piastre di Francesco I Inizio con la 1825 1826 E la 1826 Reimpressa3 punti
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Poi si trovano altri cloni di questa moneta nel database Coryssa, senza dati ponderali: Una vendita nel 2018 (probabilmente la stessa moneta della vendita ebay del dicembre 2022 riportata da littleEvil), il venditore « io-560 » non garantisce l’autenticità. Prezzo 48$. Una vendita nel 2019, moneta palesemente falsa, con una superficie strana, come ricoperta da colpi di pennello (sopratutto al rovescio, ma anche visibili sul collo di Ceres) Insomma abbiamo almeno 3 monete diverse che sono 3 cloni (e forse 4 con la moneta su sfondo rosso) Non vedo sulle foto di Denarivs segni tipici indiscutibili di cristallizzazione. Ci vorrebbero altre foto, e anche delle foto del bordo, sopratutto ad ore 10, come è già stato chiesto. Ma dubito che li avremo. Per alcuni particolari più netti sulla moneta io-560/ebay (perlinatura, legenda, capelli) non credo che la moneta di denarivs possa essere la matrice usata per clonarla. Stessa cosa al rovescio. Secondo me sono tutte false e probabilmente fuse.3 punti
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Buon giorno a tutti, Il Circolo Numismatico Romano-Laziale è lieto di annunciare che il 28 aprile 2023, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, si terrà la Giornata di Studi: La Moneta a Roma: dai Barbari all’Era Moderna L’evento è organizzato dal Circolo Numismatico Romano-Laziale, promosso dalla Presidenza dell’Assemblea Capitolina e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma Programma Moderatore: Riccardo Sideri Ore 10:00 - Saluto della Presidente dell’Assemblea Capitolina: Svetlana Celli Ore 10:15 - Riccardo Sideri: Saluti e apertura del Moderatore Ore 10:30 - Bernardino Mirra: La Moneta a Roma, 25 secoli di Storia Ore 11:00 - Fabio Scatolini: Invicta Roma: le emissioni dalla caduta dell’Impero Romano alla fine del periodo bizantino Ore 11:45 - Giorgio Fusconi: Le prime emissioni pontificie: gli Antiquiores Ore 12:30 - Eventuali domande del pubblico Ore 13:00 – Pausa pranzo Ore 15:00 - Gianluca Mandatori: Da Provins al Campidoglio: fortuna, evoluzione e diffusione del denaro provisino Ore 15:45 - Bernardino Mirra: Gli Hamerani, una dinastia di incisori Ore 16:30 - Davide Fabrizi: Presentazione del volume “Lo Duca de Sora” Ore 17:15 - Eventuali domande del pubblico Per qualsiasi informazione contattare: [email protected]2 punti
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Salve. Premetto che la piastra 120 grana 1795, che condivido con voi, l'ho acquistata in un'asta senza che i due punti in verticale dopo "SICILIAR" venissero rilevati nella didascalia, quindi ad un prezzo normalissimo. Mi sono "azzardato" ad acquistarla, pur avendo in collezione altre 1795, proprio perché la particolarità ha attirato la mia attenzione. E qui dobbiamo tornare al discorso già altre volte affrontato: o crediamo al fatto che le monete venissero "segnate" ai fini del riconoscimento e dell'attribuzione delle stesse oppure neghiamo ciò ed allora dobbiamo necessariamente andare a riconsiderare e declassificare buona parte delle varianti presenti nella monetazione napoletana. Se, però, crediamo alle " segnature operate volutamente ", allora, secondo me, il metodo più veloce, più efficace, più semplice e più sicuro non può non essere individuato proprio nell'utilizzo di punti posizionati e variamente disposti al dritto o al rovescio delle monete. Con questa piastra del 1795, "segnata" da due punti in verticale dopo "SICILIAR", ne porto una ulteriore testimonianza. E' vero, i due punti in verticale non si trovano disposti come più frequentemente ci capita di osservare, ma questo non fa che avvalorare la mia tesi. Oltretutto, sono chiari, evidenti ed esattamente in verticale! A meno che non facciamo entrare in campo il solito conio, sempre più capace di compiere, autonomamente, dei capolavori di tempistica e perfezione, sempre più capace di grande precisione...! Mi sembra ( ma non ne sono affatto certo) sia la prima volta che vengono rilevati due punti in verticale dopo "SICILIAR" in una piastra 120 grana del 1795 o di altro millesimo. Quanto sopra esposto è quello di cui sono fermamente convinto. Chiaramente, il mio ragionamento non troverà tutti d'accordo, anzi, tanti saranno giustificatamente perplessi o dissenzienti. Ma non è per questo che le monete napoletane affascinano? Un caro saluto a tutti.2 punti
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Ciao a tutti oggi vi posto un denario di Antonino Pio di Consacrazione, provenienza Asta iNumis. Vi sposto la descrizione dell'asta. Divin Antonin, denier, Rome, 161 (consécration de Marc Aurèle) A/DIVVS ANTONINVS. Buste, tête nue, à droite, avec pan de draperie sur l'épaule gauche. R/CONSECRATIO. Bûcher funéraire surmonté d'un quadrige vu de face. Argent, 17,5 mm, 3,29 g, 5 h. C.164, RIC.438, BMC.612 punti
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ed allora siamo già in due! (anche se credo che non siamo soli... ) Guarda: purtroppo non posso rispondere con esattezza alla tua [senza offesa: sul forum mi piace dare del tu] domanda sulla datazione. Ho scovato questo oggetto su MA-shop cercando tutt'altro ed è stato amore a prima vista; il venditore l'ha datato come "fine del XIX - primo terzo del XX secolo" ma non so se lo sapeva con certezza ho ha solo messo un periodo probabile. Essendo il materiale ferro, so solo dire che è in buona conservazione, non ci sono tracce di ruggine "viva", solo le tipiche macchie del ferro antico: anche la lunghezza non aiuta, essendo i 24 cm in un range comune, da quanto ho capito. Più interessante è secondo me quello che ho scoperto guardando meglio il mio penny: questa sezione contrassegnata in rosso sembra riparata! uhm.. che il mio penny abbia quasi avuto "un anima" sulla coscienza? Allora non ho più una moneta ma un amuleto! Servus, Njk2 punti
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Io da solo non riuscirò a capire se ho la vite che vale, perchè non sono esperto di viti. Non sapreste indicarmi un forum di appassionati di viti che così posto tutte le mie viti (una alla volta) per scoprire se sono ricco? Grazie in anticipo. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Tendenzialmente è naturale, dato che il commerciante ci deve guadagnare dal lavoro che fa. Ma non è detto che questa regola valga sempre, quantomeno sul medio-lungo periodo, dipende dai cambiamenti del mercato. Ci sono tipologie di monete (poche per la verità: penso per esempio ai 12 tarì di Ferdinando III di Sicilia) che negli ultimi 10 anni sono salite molto di valore, anche del 50%, pertanto oggi rivendendo un pezzo del genere acquistato una decina d'anni fa ci si potrebbe guadagnare.2 punti
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Si tratta, senza ombra di dubbio, della classica patacca da bancarella, che girava già negli anni '70. La qualità del falso è molto bassa: FERT e rosette sono chiaramente non conformi, Vittorio Emanuele III sembra una caricatura, molti dettagli sono evanescenti e la perlinatura è sgangherata. Riguardo alla possibilità di tenerla in collezione al posto di un esemplare autentico, questo dipende da te. A me un oggetto del genere non dice francamente nulla ma, magari, per te può avere un valore affettivo dato che si tratta di un regalo.2 punti
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Ciao a tutti, Vorrei innanzitutto capire perché questa moneta comprata cinque anni fa è stata offerta nel 2020 su catawiki, da un venditore italiano « denarivs » e con un peso di 3,28 g (che oggi è diventato 3,81g)2 punti
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DE GREGE EPICURI Dal che si vede, tra l'altro, che gli incisori napoleonici conoscevano molto bene la numismatica antica; tanto da prendere da quella gli stili (certo adattati alla modernità) e le legende.2 punti
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È quello che intendevo,solamente non per vie anali visto che mi è uscita la parola retto invece di terra🙈2 punti
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Buongiorno. I cataloghi servono all'inizio per conoscere una monetazione e farsi un'idea molto indicativa di prezzi e rarità. Stop. Per tutto il resto serve frequentare i mercatini, i convegni, fare l'occhio sulle aggiudicazioni nelle Aste (oggi con internet anche senza essere in sala, possono essere scaricati i cataloghi e le aggiudicazioni). Il mio Gigante del 2013 credo rimarrà senza sostituti per molti anni ancora...2 punti
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La preside contro Blanco: “A scuola l’avrei espulso. Ridatemi indietro i soldi del canone. Offesa da lui e da Ferragni” Il mondo della scuola interviene dopo il gesto irrispettoso del cantante Blanco sul palco di Sanremo. Su Facebook arriva la dura presa di posizione della dirigente dell’Ite Tosi di Busto Arsizio, Amanda Ferrario. La dirigente scolastica si scaglia contro Blanco e Ferragni: “Il nulla cosmico della televisione italiana, quella a pagamento obbligatorio con il canone Rai. Se avessi vent’anni, oggi, mi sentirei profondamente offesa. Sono boriosi e vuoti come il guscio di un paguro abbandonato sulla spiaggia durante un nubifragio”. Poi aggiunge:“Di ventenni ne conosco tantissimi. Spesso impegnati in mille attività, forse, a volte, fragili, ma intelligenti, brillanti, educati, capaci di parlare lingue e linguaggi sconosciuti, con tanta voglia di dare e fare. Li vedo ogni giorno, a scuola, nella mia città, in giro. Studiano. Fanno sport. Volontariato. Collette alimentari. Si battono per i diritti degli ultimi. Con ardore. Dignità. Competenza. Dibattono con tale entusiasmo e argomentazioni così ricche…” La preside, risentita, attacca: “Il gesto di Blanco si commenta da solo: maleducazione, vandalismo, delirio di onnipotenza. Fosse mio figlio, oggi avrebbe la faccia gonfia di schiaffoni. O forse no, li avrebbe avuti per tempo. Fosse un mio alunno e avesse fatto questo a scuola sarebbe stato denunciato ed espulso. Ridatemi i soldi del canone”. https://www.orizzontescuola.it/la-preside-contro-blanco-a-scuola-lavrei-espulso-ridatemi-indietro-i-soldi-del-canone-profondamente-offesa-da-lui-e-da-ferragni/2 punti
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Rinvenuta " scavando " in una vecchia scatola metallica, credo per biscotti di marca Wasa, una moneta della repubblica di Irlanda con gradevole accostamento tra cervo ed arpa .1 punto
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Buongiorno a tutti, spero innanzitutto di essere nella sezione giusta (primo messaggio…). Volevo chiedere a voi esperti un parere su questa moneta da 2 euro con evidente errore di conio mai circolato. È comune? Può avere un interesse collezionistico? Grazie a chi vorrà dare il suo parere.1 punto
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buonasera, queste foto scattate prima che siano stati allestiti molti dei banchetti numismatici non rispetta pienamente il successo di questo importantissimo convegno. ( invito gli organizzatori e a tutte le persone che lo desiderano postare delle foto fatte nel pieno svolgimento dello stesso).saluti Michele1 punto
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Salve non credo ke sia stata limata, chiaramente fotograficamente è impossibile dimostrarlo. Ci vorrebbe un expertise de visu, ma vorrei farlo fare solo se poi fosse un errore di conio che possa dare valore ed importanza collezionistico. Mi muoverò a riguardo. Grazie dell'attenzione dedicatami.1 punto
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Potrebbe tutto,con foto migliori. Il mio infatti è solo un sospetto. Nulla di piú👍1 punto
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se la moneta dovesse risultare spazzolata non sarebbe cosa da poco su questa tipologia.1 punto
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Non ho le competenze come molti di voi che stanno partecipando a questa discussione ma la moneta, gia' dalle prime foto postate, non ispira fiducia, se aggiungiamo la vicenda dei cloni, i dubbi aumentano; infine guardando la foto del bordo, secondo me, i dubbi diventano certezza.1 punto
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Un titolo storico della Banca Italo -Belga. Costituita ad Anversa il 27/28 gennaio 1911, il capitale era di 150.000.000 Franchi diviso in 300.000 azioni da 500 Franchi ciascuna. Nell'immagine centrale la città portuale di origine medievale di Anversa. Storico il quartiere dei Diamanti che ospita migliaia di commercianti. Nell’ordine finemente disegnato con immagini floreali si trovano gli stemmi del Regno D'Italia e del Belgio. apollonia1 punto
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Salve. Come promesso, invio qualche altra foto della mia 1795, in varie angolazioni, anche con la moneta in obliquo. Ieri sera, mentre seguivo Sanremo, contemporaneamente sfogliavo il nostro forum. Mi è così capitato di leggere delle considerazioni su un tarì 1798 con doppio punto in verticale nel topic avente per titolo: " Rarità dalle aste per Ferdinando IV " del 14 dicembre 2018, pag.1 e seguito. Mi sono sembrate delle considerazioni che davano per scontato da parte di tanti la bontà della variante (moneta acquistata da un collezionista in asta ACM a prezzo basso perché non erano stati considerati i due punti e rimessa successivamente in vendita in altra asta, dopo appena un mese, alla base di euro 2200 ). Mi chiedo: perché quella moneta ha subito riscosso una buona fiducia e la mia ( non lo so ancora per certo perché finora è intervenuto il solo Genny ) magari suscita molte perplessità o passa del tutto inosservata? Solo perché i due punti nella mia sono posizionati al centro e in alto, invece nell'altra sono posizionati al centro e in basso? O perché la mia non ha riscontri su alcun catalogo? O per cos'altro? Sono e mi sento ancora un principiante, quindi facilmente soggetto a valutazioni confuse o erronee, ma, se devo essere sincero, le due monete mi sembra possano essere avvicinate per come si presentano ( a parte il posizionamento dei due punti). Tutte le mie considerazioni non mirano ad una rivalutazione economica della mia moneta, questo mi interessa poco, in quanto non vendo e non venderò alcun pezzo della mia collezione. Mi interessa solo capire come stanno veramente le cose e come inquadrare le mie monete. Saluto tutti caramente. Buon pomeriggio. N.B. L'ultima delle 6 foto allegate è riportata dal topici cui ho fatto cenno in questo intervento.1 punto
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Interessante anche quest'altro esemplare esitato in asta Varesi Gorgone 2020, lotto 254. E' coniato, probabilmente autentico, e proviene apparentemente dai coni del clone oggetto di questa discussione.1 punto
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Che sarebbe anche la stessa del post #59: Non vedo sulla foto del dritto più netta della precedente la «pelle d’elefante » tipica della cristallizzazione. Ma vedo in alto gli stessi segni a colpi di pennello (o a maglie, scusate se non mi viene la parola giusta) visti sull’altro esemplare di Coryssa al livello del collo e al rovescio:1 punto
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La salsapariglia nostrana (Smilax aspera L.) è una pianta monocotiledonedella famiglia delle Smilacaceae. In Italia è nota anche col nome comune di stracciabraghe, stracciabrache e strazzacausi. È una pianta arbustiva con portamento lianoso, rampicante, dal fusto flessibile e delicato, ma cosparso di spine acutissime. Le foglie, a forma di cuore, hanno i margini dentati e spinosi, e spinosa è anche la nervatura mediana della pagina inferiore. I fiori, molto profumati, sono piccoli, giallicci o verdastri, poco vistosi e raccolti in piccole ombrelle; fioriscono, nelle regioni a clima mediterraneo, da agosto ad ottobre. I frutti sono bacche rosse, riunite in grappoli, che giungono a maturazione in autunno. Contengono semi minuscoli e rotondi. Insipide e poco appetibili per l'uomo, costituiscono una fonte di nutrimento per numerose specie di uccelli. Nel Salento (Puglia) i germogli teneri di questa pianta vengono raccolti e utilizzati alla stregua degli asparagi selvatici, preparati previa bollitura in frittata; con le uova; sott'olio (in conserva); in insalata, lessati e conditi con olio e aceto di vino. La salsapariglia è uno degli alimenti preferiti dai Puffi. https://it.wikipedia.org/wiki/Smilax_aspera Cresce vigorosa, si adatta al clima, non soffre la siccità e potrebbe avere un ruolo fondamentale per il nostro pianeta sempre più avvelenato dall’inquinamento. La salsapariglia, in sardo urzula, coi suoi folti arbusti, avvolge molti dei nostri paesi sardi, in particolare quelli dove vi è presenza di lecci e sugheri. La Sardegna è la regione dove ne cresce di più, talmente abbondante da essere considerata, in alcuni luoghi, pianta infestante, eccedente, da eliminare. Il mondo dei puffi era un mondo ad alta concentrazione di salsapariglia. La salsapariglia, infatti, era, ed è, l’originale e unico alimento dei puffi. Nel mondo “puffoso” viene infatti usata nell’alimentazione, nella medicina, per far strumenti musicali con il suo legno, per ritrovare l’amicizia, per combattere i nemici e per non far sbiadire e, quindi, per mantenere forte e resistente il loro caratteristico colore celeste, il colore della virilità e dei principi azzurri. Negli Stati Uniti le pillole alla salsapariglia sono vendute per combattere la caduta dei capelli e come probabilespam naturale. Nel Cinquecento era la pianta per la quale gli uomini, nel mercato delle spezie, litigavano, in quanto veniva prescritta per la cura della sifilide e per aumentare la resistenza erettile. La salsapariglia viene usata in fitoterapia come parte del trattamento del reumatismo cronico, dei problemi cutanei, reumatici e gottosi, nella psoriasi ed eccellente depurativo del corpo. Meno considerata, e forse ancora poco conosciuta, la straordinaria capacità fitodepurativa del suolo: consente la rimozione dei metalli da suoli contaminati. Il potere della salsapariglia di decontaminare il suolo dai metalli (soprattutto in zone minerarie) è tra i più elevati al mondo, disinquina il terreno senza assorbimento dei veleni sulla pianta, evitando così il rischio di trasferimento dei metalli pesanti nella catena alimentare degli erbivori o dei volatili. Cura l’ambiente, lo disintossica e, contemporaneamente, è cibo selvatico prezioso per gli animali. Non è un caso che, in molti paesi della Sardegna, per le fondamenta degli edifici si sceglievano luoghi ricchi e quindi “depurati” dalla salsapariglia. Se avete sognato almeno una volta di trovarvi ospiti del villaggio dei puffi e di usare l’effetto prodigioso della pozione di salsapariglia per conquistare una puffetta o per sconfiggere l’antipatico Gargamella di turno, potete andare, ad esempio, in Barbagia. Ad Urzulei, un paese letteralmente avvinghiato dalla salsapariglia e da cui prende il nome urzula, potete fare una puffosa immersione di salsapariglia e degustare i giovani germogli che ricordano il sapore dell’asparago selvatico. Attenzione, invece, alle bacche: sono tossiche ma lievemente profumate e bellissime da guardare nell’oscurità; quando sono rischiarate dalla Luna appaiono luminose come perle di un microcielo stellato. http://sardiniapostmagazine.it/le-magiche-virtu-dellerba-dei-puffi/1 punto
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Buon giorno. A me sembra falsa.(Da quello che si può dedurre da una fotografia) Per curiosità potrebbe dire quanto è la richiesta? Personalmente non ho ancora visto questo denario di Giulio Cesare in conservazione così bella. Cordialità Gabriella1 punto
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mi azzardo a dare un contributo le 2 monete postate sono indubbiamente 2 esemplari. per quanto riguarda l'originalità o meno, mi paiono evidenti falsi perché hanno le caratteristiche delle riproduzioni moderne standard di immagini antiche: goffe, con tratti impacciati, imprecisi, tipici di mano insicura e non artistica . Son tratti evidenti nella realizzazione dell'occhio, del profilo e della bocca. basti paragonare l'immagine con quelle raccolte qui https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I2/37 chi realizzava coni, sculture, dipinti, sigilli ecc. erano artisti, chi contraffa oggi normalmente no, e si vede. io mi occupo di un settore specifico, che è quello della mesopotamia antica, ho fatto expertise anche per la timelineauctions. queste caratteristiche si riscontrano in falsi di tutti i tipi.1 punto
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Considerazione logica Se un falsario produce uno stampo per clonare, clonerà un numero di monete inversamente proporzionale al loro presunto valore di mercato (tante se il costo è basso, poche o una sola se elevato). Questo ovviamente perchè le monete più costose sono più rare e salterebbe immediatamente all'occhio la comparsa di esemplari identici di monete rare; le monete comuni costano poco ed il nostro povero falsario dovrà produrne di più per rendere redditizio il lavoro. Nello specifico il Crawford 467/1 non è particolarmente raro, quindi se esiste almeno un clone (e dunque l'opera di un falsario) molti altri ne devono essere stati prodotti. Se ne trovo un esemplare è molto più probabile si tratti di un falso che non della matrice originale; a meno non risultino evidenti chiari segni di coniazione. P.S. con la monetazione greca e romana (ma anche con altre) vale la pena di adottare sempre un criterio probabilistico di autenticità.1 punto
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Tra le varie consiglio una lettura dell'ultimo articolo di Demo e della bibliografia citata.... Non come vangelo ... Ma giusto per aprire qualche orizzonte.....1 punto
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Complimenti per l’acquisto. È una delle medaglie che trovo più affascinanti tra le napoleoniche. Di questa tipologia esistono due varianti: la “Pannonia Subacta” e la “Roxolanicus Maximus”. La differenza tra le due, oltre al fatto che la seconda è più rara, è legata alla presenza di una figura femminile (personificazione dell’Austria) inginocchiata dinnanzi a Napoleone. Riporto una foto di un esemplare passato in asta da NAC-Varesi. Il titolo di “Roxolanicus Maximus” è riferito a Napoleone, il quale, come i grandi condottieri romani, ottenne questo prestigioso riconoscimento per essere riuscito a piegare i Roxolani, tribù sarmata che combatté in varie occasioni contro i romani tra la Dacia e la Pannonia. Ovviamente, è chiaro chi siano i barbari e chi i romani in questa medaglia 😅 Concludo dicendo che il dritto ricorda molto un quadro dell’epoca, in cui Napoleone riceve in dono le chiavi della città di Vienna, come simbolo della resa della capitale austriaca.1 punto
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Credo sia un mezzo follis per la zecca di Costantinopoli battuto nel ventesimo (?) anno di regno di Eraclio con al D Eraclio ed Eraclio Costantino. Rif. SEAR 8151 punto
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Base d’asta: 1 USD. Risultato: 134 USD Lotto 50089. Undated 10C Schapker & Bussing Encased Postage Ten Cent Token, HB-214, EP-129, S-158, Uncertified. HID05401242017 © 2022 Heritage Auctions | All Rights Reserved. apollonia1 punto
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Base d’asta: 1 USD. Risultato: 384 USD. Lotto 50075. Undated 1C Ayer's Sarsaparilla Encased Postage One Cent Token, HB-27, EP-4, S-13a, Uncertified. HID05401242017 © 2022 Heritage Auctions | All Rights Reserved. apollonia1 punto
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Un'altra busto diverso dai precedenti con la Regina che indossa la Kokoshnik Tiara del 1888 appartenuta alla bisnonna Alessandra di Danimarca moglie di Edoardo VII. (dalla mia collezione)1 punto
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Sono due utenti (con ogni probabilità soltanto uno, con due account) haver33 e Rani02, che come detto sono già stati eliminati, speriamo sia finita. petronius1 punto
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Buonasera amici condivido con voi questo 2 baiocchi che il Muntoni attribuisce a Ronciglione ma che altri attribuiscono a Roma: Dritto: REPUBLICA ROMANA Nel campo fascio con due legature incrociate agli estremi ciascuna fra due legature orizzontali e ulteriori due legature orizzontali nella parte centrale. Scure e pileo a destra, Rovescio: DVE//BAIOC//CHI//.R. su 4 righe quindi , il tutto dentro a una corona formata da due rami di quercia con foglie e ghiande, in basso nodo semplice. Taglio liscio. Ecco le foto: Piccolo esubero al rovescio ma moneta che per il tipo sta benone, giudicata Rara nel Bruni era da un po' che ne cercavo una e questa è arrivata. Foto un pò cusssi ma ormai lo sapete son scarso. La condivido con piacere. Per quanto riguarda l'attribuzione del Muntoni della moneta e di altre a Ronciglione cosa pensate, io personalmente non ho mai letto le motivazioni, voi? In altri cataloghi questa e altre con la R al rovescio, vengono attribuite alla zecca di Roma, avete un opinione in merito? Intanto ecco le foto e buona serata.1 punto
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Ah, quindi il feticcio regalato a Quasimodo é l'importanza della sua italianità e del lustro che ha portato alla nazione. Nazione che non potendo permetterselo (o almeno questa giustificazione apporta), fa perdere soldi e da vincoli a terzi, su oggetti personali di terzi. Il tutto al grido del noi, come se il feticcio fosse "nostro". Sarò esagerato, ma a me la situazione sembra semplice e chiara... Il solito "nostro" sulle cose private altrui. Non si parla di "oggetti" ritrovati fortuitamente o della quale provenienza si possano avere dei dubbi, qui si parla di vera e propria PROPRIETA' PRIVATA, legalmente acquisita e pagata. E poi legalmente "vincolata"... Ma tanto é roba "nostra"...1 punto
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