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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/13/23 in tutte le aree
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Ciao a tutti, oggi posto un sesterzio di Giulia Mamea con patina azzurra intonsa, proveniente dall'Asta Roma Numismatics. Posto la descrizione dell'asta: Julia Mamaea Æ Sestertius. Rome, AD 222-235. IVLIA MAMAEA AVGVSTA, diademed and draped bust right / VENERI FELICI, Venus standing right, holding Cupid and sceptre; S-C across fields. RIC 694; C. 62. 19.30g, 29mm, 12h. Attractive green and turquoise patina.8 punti
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Questa sezione appare un po’ sottotono… Allora, ho pensato di postare dei semplici esemplari aggiudicati e provenienti dall’asta Varesi 80 e-live 7 parte II del 6/2/2022. Asta particolare, in quanto tutti i diritti d'asta pagati dagli acquirenti sono stati devoluti alla Confraternita Canepanova dei Frati Minori che si occupa di allestire la mensa francescana per i meno abbienti. Sinceramente, pensavo che vi fosse più “battaglia”, ma tant’è! Buon divertimento. 🙂3 punti
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Sì @Rocco68 é proprio lì il PUNTO, dove c'é quel rilievo... piccolo, tondo e ben visibile all'estremità del rametto. Se alcuni utenti della sezione si fidano di te, tanto da considerarti "una fonte inesauribile di chiarimenti"... sii più cauto.3 punti
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Buona domenica a tutti. Inserisco anche le mie Piastre di Francesco I Inizio con la 1825 1826 E la 1826 Reimpressa3 punti
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è un triente di C. Cluvius Saxula, Crawford 173/3 https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G/8 in quanto la legenda è C.SAX (il link precedente prende a riferimento la moneta con legenda SAX cioè Crawford 180/3 http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G198/72 punti
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Ciao @nikita_ ecchime....non ho il millesimo 38 ma il 47...e pure questa si difende bene che dici? Non facile trovare sto spiccioletto ben messo.... Tu tieni la 38?2 punti
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Buongiorno a tutti, ciao @enriMO e complimenti per la tua splendida moneta... credo che non vi sia alcuna variante di rilievo e che la punteggiatura sia completa anche al R/: A punto piccolo / P punto grande / M punto medio / G punto medio... (il punto dopo la sigla "A" é più piccolo, tondo e ben visibile all'estremità del rametto). Intervengo solo per dire che, una NON corretta valutazione (variante - non variante), potrebbe alimentare la confusione che aleggia sull'argomento... per questo, dovremmo essere più cauti prima di dichiarare una "variante" in questo campo minato. Poi ci lamentiamo quando troviamo riportate sui cataloghi delle varianti inesistenti... é proprio così che si genera lo scetticismo di Genny, la sfiducia di Releo e le fazioni di chi "crede o non crede" alle varianti napoletane... é così che appare e scompare "la banda dell'esubero di metallo", ogni qual volta si discute di una variante: "doppio punto" VS esubero, "A capovolta" VS esubero, ecc. ecc. Un saluto, Lorenzo2 punti
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Grazie anche a te, ma noto con dispiacere, da parte di molti, una certa riluttanza a postare le proprie monete. Postare monete a mio avviso non vuol dire ostentare la propria collezione, anche perchè nel mio caso non c'è nulla da ostentare, la mia è una collezione decisamente mediocre rispetto a molte collezioni di amici che ho visionato dal vivo. Condividere le proprie monete a mio avviso è un gesto di altruismo nei confronti degli utenti del Forum perchè permette a tutti gli utenti di vedere monete magari fotografate con foto migliori, rispetto a quelle dell' asta, o magari è utile per aprire discussioni costruttive di vario genere sulla moneta postata. 🤷♂️2 punti
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Oggetto curioso! Indubbiamente realizzato dopo il 1904... Il motivo penso fosse legato proprio ai diametri delle monete che sono ascendenti, sono state usate monete fuori corso e vecchie selezionate probabilmente per il loro diametro. Gli spiccioli da 1 cent del Regno sono andati fuori corso nel 1924. Magari è stato realizzato in Toscana vista la provenienza delle monete... Un'ipotesi di utilizzo, ovviamente molto ipotetica, un sonaglio o gioco per bambini magari2 punti
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Come correttamente anticipato da @Litra68, si tratta di un bolognino. Devo però evidenziare che nel campo centrale della seconda immagine si legge distintamente URBI' e nel contorno, un po meno distintamente DE ROMA. Si tratta quindi di una emissione della zecca di Roma a nome di papa Gregorio XI; in collegamento, per confronto, le immagini di un esemplare esitato da Ranieri https://www.numismaticaranieri.it/archivioscheda/3913-roma-gregorio-xi-pierre-roger-de-beaufort-1370-1378-bolognino-romano.aspx ciao Mario2 punti
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Questa sera Lotto 381 NAC 136/2022: Venezia. Francesco Loredan, 1752-1762 Osella anno IX/1760, AR 9,70 g. FRANC LAUREDANI PRINC MUNS A IX 1760 La torre dell’Orologio in Piazza San Marco. Rv. ARTIUM STUDIORUMQ MATER ET ALTRIX Venezia, seduta di fronte, con il leone di S. Marco accovacciato sotto di lei; attorno, simboli delle arti figurative. Sotto, nel giro, G A S (Girolamo Antonio Soranzo, massaro). Paolucci II 243. Rara e difficilmente reperibile in stato di conservazione eccezionale. Fondi speculari, Fdc. L’osella raffigura la Torre detta “dell’Orologio”, in piazza San Marco a Venezia, nella quale, nel 1757 venne installato il nuovo meccanismo realizzato dal maestro Ferracini. da: https://www.cronacanumismatica.com/onosella-che-segna-leternita-di-venezia/ Uno tra i monumenti più celebri di Venezia è la Torre dell’Orologio in Piazza san Marco. Breve storia di un simbolo L’edificio risale al 1496: venne costruito in stile rinascimentale da Giampaolo e Giancarlo Rinaldi di Reggio. La facciata è ornata da un imponente quadrante che indica l’ora, i quarti di luna e l’ingresso del sole nello zodiaco. Sopra l’orologio si vede il quadro dorato della Vergine; ai suoi piedi un compasso meccanico mette in moto i tre Re Magi. Quest figure, solamente in occasione delle ricorrenze religiose dell’Epifania e dell’Ascensione, appaiono da un’apertura sulla sinistra per passare cerimoniosamente davanti alla Madonna e poi sparire dietro un’altra porticina sulla destra. Sul frontone della Torre si vedono su una piccola piattaforma due statue di bronzo, dette “i Mori”, i quali, ognuno munito di martello, battono le ore sulla campana posta tra loro. Il meccanismo, considerato un’opera d’arte, venne distrutto da un fulmine nel 1750 e riparato dieci anni dopo dall’architetto Andrea Camerala, che ricevette come compenso la bella cifra di 8.500 ducati. Un’osella per l’Orologio La Torre dell’Orologio è divenuta anche soggetto di una osella (in oro e in argento) emessa dal doge Francesco Loredan nel 1760. La moneta ricorda proprio il restauro del meccanismo che aziona i due mori a battere le ore in cima alla Torre dell’Orologio, riprodotta al rovescio con intorno la legenda, FRANC LAVREDANI PRINC MVNS A IX *1760*. Al dritto Venezia, seduta in un vano su un palchetto, ornata di corno ducale e cappa dì ermellino, pone la sinistra sul capo di un leone giacente accanto. Più a sinistra il busto di un giovane con righello e compasso, a destra scaffaletto, paletta e pennello. Sui gradini squadra e cesello. Intorno ARTIVM STVDIORVMQ[ve] MATER ET ALTRIX(“Madre e tutrice delle arti e delle scienze”). Sotto, le lettere G A S (iniziali del massaro Girolamo Antonio Soranzo). Entrambe le versioni dell’osella “dell’Orologio” che segna l’eternità della Serenissima hanno diametro di 36 millimetri: quella in oro (di grande rarità) pesa 12,90 grammi, quella in argento 9,90 circa. Due versioni di un capolavoro della numismatica italiana del XVIII secolo, che tuttavia nascondono – dietro la raffinatezza dei soggetti e la qualità della coniazione – la fase di declino imboccata dalla Repubblica di Venezia. Saluti, Domenico Bassorilievi della campana dell'Orologio - Osella coniata sotto il Doge Francesco Loredan nel 1760. https://www.archiviodellacomunicazione.it/Sicap/Stampe/232545/?WEB=MuseiVe1 punto
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Raffaele IULA, Poteri e istituzioni politiche in Italia meridionale e in Sicilia in epoca medievale, Sant'Egidio del Monte Albino (SA), D'Amato editore, 2023 ("Lo Stellato" 2, Società Salernitana di Storia Patria), ISBN: 978 88 5525 092 4 https://www.academia.edu/96490159/Raffaele_IULA_Poteri_e_istituzioni_politiche_in_Italia_meridionale_e_in_Sicilia_in_epoca_medievale_SantEgidio_del_Monte_Albino_SA_DAmato_editore_2023_Lo_Stellato_2_Società_Salernitana_di_Storia_Patria_ISBN_978_88_5525_092_41 punto
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Buonasera a tutti, anche se vi seguo da molto tempo leggendo le vostre discussioni, è la prima volta che intervengo direttamente e lo faccio perchè sono incuriosito da una monetina della quale, nei mei vagabondaggi in internet, non sono riuscito a trovare traccia. E' una monetina piuttoso rovinata, che presenta su una faccia una croce patente, forse anche uncinata, con l'asta a coda di rondine (non so se i termini sono del tutto corretti, ma credo rendano l'idea) e sull'altra un fiore a 8 petali con un marcato globetto centrale. Il diametro è piuttosto regolare, di circa 11 - 12 mm, e presenta su entrambi i lati una "corona" che potrebbe essere solo di abbellimento o essere una scritta, per me illeggibile. Qualcuno di voi espeti saprebbe darmi qualche indicazione? Grazie p.s allego anche alcune foto, ma non sono granchè..1 punto
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Ciao, oggi condivido un denario in mio possesso da parecchi mesi dell'imperatore Alessandro Severo (222-235 d. C.) molto comune recante sul rovescio la personificazione della dea della Salute (Salus) coniato a Roma nel 222 d. C. (spero 🙂). Altro imperatore del quale sono giunte fino a noi un grandissimo quantitativo di monete. La Salus era la divinità che doveva tenere le malattie lontano dai romani e quindi farli godere sempre di ottima Salute . Quando invece si era colpiti da qualche patologia, affinché si guarisse quando prima o si convivesse con essa nel miglior modo possibile, si rivolgevano al dio Esculapio. Sulla mia moneta è rappresentata seduta con la classica patera nella mano destra, l'immancabile serpente sempre raffigurato con tale divinità ed altare sacrificale. Da esame diretto risulta coniato, abbastanza centrato ed ha circolato svolgendo la sua funzione. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18,50 mm 2,78 g RIC 14 Altri esemplari di denari già postati in passato. Per archiviare questo imperatore devo affiancare a questi un sesterzio.1 punto
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Buona sera, vi propongo questa interessante curiosità di cui sono entrato da poco in possesso. Si tratta di 7 monete che sono state bucate e inserita in un gangio saldato in un punto. Sicuramente non è un oggetto creato da poco , la moneta più recente è 1 centesimo 1904 di vittorio emanuele iii ; oltre questa sono presenti 1 centesimo umberto i , 1 centesimo vittorio emanuele ii , 5 centesimi vittorio emanuele ii , 1 centesimo di napoleone , 10 quattrini di leopoldo ii e la più interessante, il quattrino per i Reali Presidi della Toscana di ferdinando iv del 1782 che è considerata rara. Le monete sono disposte in ordine di diametro. Non riesco a capira lo scopo di aver bucato e unito varie monete di epoche diverse e anche stati preunitari differenti,non so che funzione potesse avere questo oggetto. Le monete mi sembrano tutte autentiche. Se qualcuno ha qualche idea, benvenga .1 punto
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Ai nomi di Cassio Longino e di M. Servillivs, un esemplare di aureo descritto RR , attribuito a zecca nella Asia Minore . Sarà il 17 Marzo in vendita Kunker 383 al n. 2057 .1 punto
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Gran bella moneta di modulo largo e piatto, Se non sbaglio le prime coniate nella fine dell'800 erano leggermente più pesanti g.27,215 infatti: PIASTRA DI COMMERCIO 1887 INDOCINA FRANCESE ARGENTO #211 » Numismatica Luciani Luca1 punto
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Questa discussione sta diventando un "solo contro tutti" 🤣 Peccato che molti leggono e quasi nessuno osa dire la sua ! Io resto della mia convinzione e non me ne importa nulla di essere giudicato. Dato che ultimamente vengo "velatamente" trattato come uno che di monete Napoletane non ne capisce un beato piffero....d'ora in poi mi limiterò a leggere i Vostri interventi. Un caro saluto.1 punto
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non si vedono più queste monete intonse nelle aste o sono io che non le vedo?1 punto
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Su questa moneta però quelli che a prima vista sembrano colpetti sono rientranze dovute alle lettere profondamente incuse, e spesso l'incuso asimmetrico rispetto al centro del bordo, spostato cioè verso uno dei due lati. Se vedete la mia, in corrispondenza delle lettere FERT sul contorno si notano1 punto
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Sono "solo" monete... come tutte quelle su cui si scrive in questo forum... Ma tutte le monete se raccolte fanno parte di un collezionismo! Tenere delle monete che ci passano per mano perché ci piacciono o perché sono diverse da altre è una forma di collezionismo, poi ci si può appassionare sempre di più e cercare le "sorelle" da mettere insieme! Il mondo del collezionismo numismatico è enorme, pensa a quante monete circolano nel mondo, pensa a quante ne sono circolate nei secoli... bisogna solo vedere da cosa si è più attratti!1 punto
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I clienti non mi molestano mai. Anzi è un piacere sentirli. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Io rompo le palle sistematicamente da anni a biblioteche e autori al fine di farmi inviare i pdf degli articoli che mi interessano e che non riesco a trovare in rete, la mia insaziabile fame di sapienza monetaria non mi consente requie 😅1 punto
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In alternativa propongo il più probabile soldo di Modena per Francesco III d'Este. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFIII/2 Mario1 punto
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https://pl.ucoin.net/coin/luxembourg-1-8-sol-1775/?tid=88614 1/8 di sola...lussemburgo? I ponderali non corrispondono a perfezione ma dipende se li hai ricavati con accuratezza e un pò di calo di perso ci può stare viste le condizioni1 punto
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Capisco, ma invito sempre a divulgare la propria conoscenza. Magari, per caso, un ''non interessato'' ti legge e diventa un ''interessato''. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao, sono d'accordo 🙂. Tutt'altro che ostentazione (nel mio caso sicuramente, sono monete di poche decine di euro di valore). Proprio per quanto da te espresso è cioè mostrare monete già visionate ed analizzate da chi le possiede, proposte con foto migliori ecc. secondo me possono essere d'aiuto ai tanti neofiti che le guardano spronandoli a porsi ed a porre domande ed a confrontarsi con altri. È così che si cresce dal punto di vista Numismatico, parere ovviamente personale. Le mie monete le posto da quando ho iniziato a frequentare il forum sperando di fare cosa gradita. ANTONIO1 punto
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Aggiungo questa rarissima Pubblica del 1779, che a giudicare dell'usura sui rilievi, ha circolato.1 punto
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Sì confermo, erano foto proprio all'apertura. Lungi da me voler dare l'impressione di uno scarso successo. Anzi. Volevo solo dare idea delle dimensioni del convegno e di dove è stato tenuto che era sicuramente un bellissimo posto. Personalmente, anche grazie al fatto che Salerno è raggiungibile con l'alta velocità, vi tornerò.1 punto
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1) Tessuto di lino trasparente e sottile, molto usato nell'antichità per la confezione degli abiti dei più alti dignitari, specie in Egitto, dove serviva anche ad avvolgere le mummie. Il tipo più fine, chiamato alessandrino, era tanto trasparente da rendere indispensabile l'impiego di una sottoveste. Il bisso, conosciuto anche dai Romani e spesso dipinto in rosso, proveniva principalmente dall'Egitto e dalla Siria. La finezza del tessuto e il suo alto costo ne limitarono la diffusione. Il bisso è esclusivamente impiegato per la biancheria. Più genericamente, nell'uso lett., tessuto finissimo di delicato candore: “una danzatrice vestita di bisso candido e cinta d'oro sotto le mammelle” (D'Annunzio). 2) Sostanza secreta dalle ghiandole del piede di alcuni generi di Molluschi Bivalvi, sotto forma di filamenti biancastri semifluidi che al contatto con l'acqua si solidificano e servono a fissare l'animale a un sostegno. I filamenti di color bruno dorato del bisso di Pinna nobilis hanno una lunghezza di 15-30 cm e un diametro che varia da 20 a 100 m; vengono impiegati, dopo filatura rudimentale, nella produzione di articoli artigianali come veli, calze, guanti in alcune regioni dell'Egitto, Iugoslavia e Italia. https://www.sapere.it/enciclopedia/bisso.html1 punto
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Foto che non consentono assolutamente di dare un giudizio La luce così sparata fa "sparire" i fondi e non si capisce se ci sono segnetti Moneta da vedere assolutamente in mano, ma prima fatti fare delle belle foto e se possibile un video per capire se vale la pena fare il viaggio1 punto
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Ciao ragazzi ho ricevuto di resto questi 2 euro di Dante cosa ne dite?1 punto
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Un titolo storico della Banca Italo -Belga. Costituita ad Anversa il 27/28 gennaio 1911, il capitale era di 150.000.000 Franchi diviso in 300.000 azioni da 500 Franchi ciascuna. Nell'immagine centrale la città portuale di origine medievale di Anversa. Storico il quartiere dei Diamanti che ospita migliaia di commercianti. Nell’ordine finemente disegnato con immagini floreali si trovano gli stemmi del Regno D'Italia e del Belgio. apollonia1 punto
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Oppure cambiare canale come faccio quasi sempre preferendo programmi di informazione scientifica ,naturalista o astronomia, meno male che cè Focus1 punto
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Un esemplare di triemiobolo da Delfi Di Focide, con teste di caprone e delfini sia al diritto che al rovescio . Sul mercato da circa 100 anni, sarà il 16 Marzo in vendita Kunker 382 al n, 108 .1 punto
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Ringrazio davvero tantissimo gli organizzatori e lo speaker in particolare Enrico Lesino. Mi accodo a quanto detto da @gpittini sul fatto che ho imparato molte cose che sono state espresse con grande semplicità anche per un animale come il sottoscritto. Purtroppo, non essendo in presenza, dopo un ora il collegamento è saltato. Attendo con trepidazione la prossima.1 punto
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Spero di far cosa gradita agli appassionati del periodo repubblicano segnalando anche qui l'importante articolo preliminare di Pierluigi Debernardi, Roberto Lippi, Alberto Campana comparso sul nr 127 di Monete Antiche dal titolo: "Dal denarius quadrigatus al denarius bigatus: manovre finanziarie e monete dopo Canne". [pp. 3-23]1 punto
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Ciao @babelonesiccome l'unico che ha espresso qualche dubbio sulla moneta del post sono stato io francamente questa dell'argento cristallizzato da probabile incendio, e quindi dell'eventuale danno subito dal metallo non lo avevo proprio considerato. Forse quelle che sembrano bolle da fusione sia in negativo che in positivo che si vedono sulla superficie sono dovute proprio a questo. Siamo qui per apprendere e sopratutto per confrontarci. È così che si cresce. Tutti i miei interventi sono sempre motivati con spiegazioni, dettate da quello che mi comunica visivamente la moneta. Sono solo pareri ovviamente e lo specifico sempre, espressi per di più da foto. Le Perizie le fanno dal vivo I Periti Numismatici, percui 🙂. ANTONIO1 punto
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Buonasera a tutti. Partecipo per la prima volta a questa discussione con questa piastra 1805 capelli ricci (Magliocca 392b) con 1 speculare al dritto e scudo piccolo. Mi piacerebbe molto un vostro parere, cosa ne pensate?1 punto
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Prima immagine della seconda moneta commemorativa Germania 2023 Carlo Magno1 punto
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Pertanto, incremento del volume di coniazione, presenza eccezionale di nominali di più alto valore intrinseco (distatere) e di metallo prezioso (AV) sembrerebbero concorrere alla composizione di un medesimo quadro monetario che denuncia una situazione di urgenza di moneta. Che un tale impegno finanziario sia rapportabile a una situazione bellica è un’ipotesi certamente plausibile. Molti dei tipi raffigurati sono inequivocabilmente connotati in senso militare: Leucippo e Tharragoras indossano l’elmo corinzio, peraltro decorato, nel primo caso, con immagini (quadriga e Scylla) che ben si collegano ad una situazione di scontro. Athena è altresì divinità della guerra per antonomasia e al medesimo contesto riconduce il simbolo del trofeo. Che tuttavia a far da sfondo a queste emissioni siano le operazioni militari connesse alle vicende del Molosso resta un’ipotesi da verificare. La teoria, sostenuta dalla Johnston, è stata infatti rivisitata nel 2000 dalla Caccamo, che sulla base del confronto con emissioni siracusane di età agatoclea ha proposto un diverso inquadramento delle serie in oggetto (M. Caccamo Caltabiano, Le monete di Metaponto e l’influenza di Agatocle, in S. Mani Hurter-C. Arnold-Biucchi edds., Pour Denyse. Divertissements Numismatiques, Bern 2000, 33-41). La studiosa ha rilevato come lo sviluppo iconografico delle emissioni con Leucippo segua con sostanziale coerenza quello della monetazione agatoclea tra la fine del IV e il primo decennio del III secolo a.C. Elementi di corrispondenza sono stati infatti rilevati tanto nella presenza sui distateri della quadriga sull’elmo, che richiama l’analogo tipo, emblema dei tetradrammi siracusani, a cui i nominali metapontini si equivalgono in termini di potere d’acquisto, quanto nella presenza nelle serie finali del simbolo della triskeles, immagine che si ritrova anche sui primi pegasi emessi da Agatocle nel secondo periodo del suo governo. https://www.acsearch.info/search.html?id=9994002 https://www.acsearch.info/search.html?id=9850998 Ulteriori affinità iconografiche sono state poi rilevate dalla Caccamo nell’evoluzione della resa dell’elmo e, soprattutto, nella corrispondenza delle serie d'oro di Metaponto con il peso dell'aureo agatocleo con t. di Athena/fulmine nonché con l’emistatere siracusano con testa di Apollo/biga al galoppo. https://numismatics.org/collectionimages/19501999/1955/1955.190.26.obv.width175.jpg https://www.acsearch.info/search.html?id=9912046 La particolare attenzione rivolta da Alessandro il Molosso a Metaponto si inserirebbe, per la Caccamo (p. 40-1), in quella politica agatoclea di espansione verso l’Italia meridionale che dopo la pace con Cartagine (306) mirava alla salvaguardia dei mercati siracusani contro le possibili limitazioni che i trattati romani con Cartagine e Taranto avrebbero finito per imporre. La posizione strategica rivestita dalla polis ionica quale base di collegamento con le neo-possedimenti Leucade e Corcyra - quest’ultima conquistata dall’Epirota tra il 301 e il 299/8 a.C. – ma anche come base di appoggio contro i Bruzi, potrebbero pertanto aver veicolato l’interesse del tiranno siracusano.1 punto
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Il tuo messaggio è di grande spessore e soprattutto gratificante. Gli anziani (ma non solo) del Forum spendono tempo nel rispondere ai quesiti degli Utenti e mettono a disposizione di tutti le loro conoscenze, nei limiti che ognuno di noi possiede. Ti assicuro che spesso capita di non ricevere in cambio neanche un grazie. Piuttosto credo di essere caduto nel banale nella mia ultima affermazione nel precedente messaggio. Talvolta rimango stupito di me stesso. Purtroppo le mie monetazioni preferite non hanno grande seguito e mi chiedo a cosa serva divulgare se poi a nessun interessano. Ma è una questione tutta mia, dai. Grazie di nuovo e cordiali saluti. Per qualsiasi motivo non esitare a contattarci A.S.1 punto
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Ciao , grazie per il documentato tentativo interpretativo. Per quanto riguarda la mia moneta, ho cercato di vederla con lente 10x da orafo ed effettivamente non mi sembra di vedere traccia dell'armetta. Circa il tuo ringraziamento per aver condiviso , sono io a ringraziare te e questo meraviglioso gruppo di appassionati (più o meno esperti che siano) che è lamoneta.it . Sto cercando di fotografare e classificare una notevole mole di materiale accumulato (senza alcun criterio razionale...tutto ciò che era vecchio, strano, etc. veniva messo da parte) in decenni dalla mia famiglia, a partire dagli anni 20 del secolo scorso ed ogni tanto mi imbatto in monete che ho difficoltà ad individuare e senza l'aiuto del forum sarebbe davvero impresa ardua. La storia non è cosa morta, al contrario di quanto pensano in molti...credo sia la cosa più viva che ci sia, semplicemente i suoi tempi sono diversi dai nostri tempi. La conservazione (per le monete io mi limito soprattutto a quella fotografica, tranne alcune tipologie che trattengo per me per gusto estetico e/o interesse storico) e condivisione dei documenti storici consente di poterli interpretare e di mettere a confronto le varie interpretazioni , di smentire alcune teorie e dare conferma ad altre. La storia , senza documenti, sarebbe narrativa. “Se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera.” GEORGE ORWEL Ad maiora!1 punto
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Ho seguito e letto con attenzione alcuni interventi su questa discussione e posterò il mio pensiero...su questa "spinosa" questione, ponendovi una domanda alla quale mi sono già risposto : "Ritenete lecito, corretto onesto e giuridicamente opportuno in una democrazia (sic !) intervenire in maniera come descritto in alcuni casi sulle collezioni private ed in particolare sulle monete lecitamente acquistate, possedute, ect. ect. ect ? nei confronti di inermi cittadini ? " (perchè potete dire e pensare quello che volete ma un cittadino è inerme di fronte all'azione di tutela o giudiziaria, in particolare in questi casi dove fondamentalmente si pensa, giustamente, di non aver commesso nulla di male) Conoscete chiaramente la mia risposta ed è NO ! Cercherò di dare una risposta chiara agli utenti cosi "creduloni" da affermare che il tutto viene fatto per il bene dello Stato...appunto dello Stato e non della Nazione e dei suoi cittadini. Una democrazia deve badare al benessere dei suoi cittadini....non ai sogni, ai vezzi o interessi degli uomini di "Stato". Perchè nel caso di collezioni, antichità e monete antiche...di questo si tratta (parere personalissimo). Se non chiaramente di altro. Ma sappiamo tutti che l'arroganza e l'ingordigia non hanno limite. Lo Stato vuole degli oggetti....se vuole una cosa la paga...il giusto prezzo. Se non sussistono limiti per illecita provenienza (altro argomento spinoso e tipicamente italico) in nessun modo si dovrebbe legiferare per limitare la libertà al possesso e all'uso..... se lo si fa allora ci sono interessi occulti verso quei beni, che non trovano per me giustificazione nell'azione "tutelatrice" @bizerba62Non mancano i soldi....non diciamo cose non vere....non si trovano ..non si vedono....non sono arrivati....non sono disponibili...sono in bilancio ma......ma i soldi per tante stupide crociate paternalistiche e di facciata LI TROVANO SEMPRE...specialmente quando si tratta di arte antica e specialmente in molti ambienti e salotti dei dirigenti e preposti alle belle arti, cultura e storia italica. Altro aspetto è quello del "è un bene di interesse nazionale...storico"...io, non so voi, vivo nel 2019, l'impero romano è finito da millenni e altri staterelli minori pure e non credo che ci si appassioni alla storia e alla nazione tutelando monete o altri residuati o artefatti antichi. Sono oggetti storici e come tali vanno trattati, oggetti storico artistici e non "residui di una cultura nazionale primordiale che tanto ha dato ai nostri nonni e padri"..e altri sviolinamenti vari. La tradizione storica e gli eventi si sono tramandati, non sono stati "confiscati" o "tutelati" o "notificati". Per le monete bastano foto e dati ponderali. E la storia è fatta ! Se poi vuoi il pezzo.....paghi ! Concludo : quando una persona detiene un oggetto può disporne come meglio crede, alla luce del sole ed in serenità. Quando cosi non è vuol dire che quel cittadino non vive libero ed il bene da lui posseduto "sotto protezione di sofismi e leggi" non gli appartiene cosi come la sua libertà ! Chi lo pretende, ingiustamente in nome di una cosa lo fa, ma, in totale malafede, e per puro accanimento compulsivo possessivo ! Altra possibilità questi oggetti sono "roba nostra" altra triste sintomatologia del male italico, è roba tua o quando la trovi (e qui sapete tutti come funziona..) o quando te la regalano o quando la compri e la paghi. Roba nostra mi suona strano, a voi no ?1 punto
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