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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/21/23 in tutte le aree
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Buondi', Sempre belle da vedere.....in ogni posizione le si metta.6 punti
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Buonasera a tutti, come direbbe l'Amico Sergio @motoreavapore, posto la mia modello base. Piastra 120 Grana millesimo 1825 Francesco I Saluti Alberto6 punti
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Finlandia anno: 2019 Tiratura: 500.000 Condizioni: BB+ Città: Milano Note: NEWS!!4 punti
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Chiunque, anche tu. Basta che la giri dall'altra parte, dove c'è scritto petronius3 punti
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Ci provo anch'io, ma non sono al tuo livello!!! La mia è un'ammucchiata amatoriale...3 punti
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6 Tornesi 1799 Repubblica Napoletana ex Inasta 11 lotto 1202 SPL+, conservazione eccezionale per il tipo di moneta3 punti
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Vista l'ammucchiata di Rocco...La serie del 1804 con qualche doppione...3 punti
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Ha il valore di un "buongiorno... grazie": irrisorio se provi a venderli, ma elevato per molte persone2 punti
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Ciao @fapetri2001. L'anno 238 d. C fu abbastanza particolare e travagliato in quanto tra imperatori e coreggenti furono ben 5 i personaggi che salirono al potere e si susseguiranno in pochi mesi dopo la morte di Massimino Trace e del figlio Massimo, avvenuta per mano del suo stesso esercito. Il primo fu Gordiano l insieme al figlio Gordiano ll. Poi subentrano appunto Balbino insieme a Pupieno ed infine, a dare un po di stabilità all'impero, Gordiano lll l'imperatore ragazzino che regno per circa 6 anni fino al 244 d. C 🙂 ANTONIO2 punti
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Quel giorno ero contento di poter incontrare il "papà" di uno dei miei eroi della mia infanzia ed era stata organizzata una giornata celebrativa in tuo onore e per quello che sei stato capace di creare. Ma all'improvviso non potesti venire, poiché ti sei ritrovato ad affrontare una grande battaglia e che hai combattuto con lo stesso spirito che è presente nei racconti che ci hai lasciato... "Ci rivedremo in quel luogo dove le ruote del tempo si incrociano". Buon viaggio Maestro Matsumoto. Akira "Leiji" Matsumoto ( 25/01/1938 - 13/02/2023 )2 punti
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Ora si spiega anche il discorso a ore 4. E' una sede per effettuare il distacco. Si, il discorso è coerente. Riguardo le bolle, la foto non rende giustizia ed è abbastanza sfocata. Provo, per amor di analisi a effettuare delle foto zoom-macro sulle presunte aree da te evidenziate. Grazie @Pxacaesar @Poemeniusper il contributo. Domani come posso...2 punti
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Trattasi di uno splendido e rarissimo Tallero di Margherita di Foix moneta di estrema rarità e passata nelle aste mondiali non più di quattro o cinque volte negli ultimi 70 - 80 anni ed è classificata dal CNI al n: 138, dal Ravegnani Morosini al n. 14, dal MIR al n. 137; una delle monete più eleganti e, in un certo senso, "gotiche" del primo cinquecento Italiano. Ho avuto modo di osservare attentamente ed a lungo, ed a condividere, un originale autentico di tale moneta acquistata da un caro amico, appassionato ed esperto collezionista di monete della zecca di Carmagnola (riuscì a farla sua dopo un trentennale inseguimento con l'asta 56 di Varesi lotto 406). Mi sono soffermato parecchio ed in più occasioni ad osservarla e, anche perché aiutato dall'entusiasmo del neo-proprietario, non ho potuto fare a meno di constatare personalmente la notevole fattura del conio e l'originalità del ritratto (busto velato della Marchesa in forte rilievo) una vera scultura di seducente attualità anche se eseguita 500 anni fa, ma nel contempo....delicato, oserei dire, forse grazie a quel velo che scende fluente dal capo. Il "Corpus" in una nota avverte: "questo pezzo è ritenuto da alcuni una medaglia per il rilievo e per il rovescio, da altri come moneta per il peso e la presenza delle sigle degli zecchieri. Infatti il peso, uguale a quello del Tallero, e più ancora la sigla (IIC per i fratelli Da Clivate) fanno ritenere che il pezzo avesse corso legale e fosse dunque moneta a tutti gli effetti, anzi, come ricordato da Liutprand, moneta di ostentazione. Il Ravegnani ed il Roggiero indicano come probabile autore o collaboratore nell'opera della moneta lo scultore Benedetto da Briosco, amico e "compare mio maestro Benedetto" di Leonardo Da Vinci vissuto a Saluzzo alcuni anni, coincidenti con il periodo di coniazione della moneta, autore del mausoleo gotico di Ludovico II nel coro della Chiesa di San Giovanni. L'artista Lombardo non era un incisore, ma si può a ragione pensare che ne fu il disegnatore. L'esperto numismatico Clelio Varesi (il padre di Alberto) anni fa scriveva: "Tengo a precisare che il fatto che esistano esemplari diversi dall'argento non può assicurare si tratti di medaglia, prova ne sono alcune monete Milanesi d'argento che sono state coniate in oro o in rame. Esemplari coniati con metalli diversi da quelli usati per la normale emissione potrebbero essere considerati "prove di conio" o "emissioni speciali". Lo storico ed artista Saluzzese Franco Giletta nel saggio "La Tavolozza di Leonardo" così descrive la moneta: " l'effige della marchesa, ritratta di profilo verso sinistra, con il capo coperto da un velo (probabile raffigurazione del velo vedovile in omaggio al compianto Ludovico II). La figura é rappresenta con una sensibilità, oserei dire "Leonardesca" nella resa del profilo e nel delicato panneggio del velo. Il rovescio della medaglia è caratterizzato da una sofisticata simbologia ermetica: l'albero sradicato e senza fogliame (con uno stupendo intreccio di rami che parrebbero quasi ispirarsi ai già citati nodi Vinciani della Sala delle Asse del Castello Sforzesco di Milano, in cui sono anche presenti delle raffigurazioni di stemmi appesi agli alberi) potrebbero rappresentare la scomparsa di Ludovico, lo stemma la continuazione dinastica, l'uccello il desiderio di salvare l'anima e sperare nel futuro con l'aiuto di Dio." Un amico mi comunica che all'asta Kunker di Berlino del 2 febbraio il tallero (bel rovescio, peccato per i numerosi graffi proprio sul velo di Margherita) è stato stato venduto alla bella cifra di € 27.000 + diritti (oltre cinque volte la base). Conteso tra circa15 partecipanti. Che dire, si può parafrasare una nota e famosa frase cinematografica: "E' il mercato, bellezza! il mercato! E tu non puoi farci niente!, niente!" Il mercato ha deciso che trattasi di una MONETA=tallero di ottima fattura e di particolare pregio.2 punti
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Il Grande Emilio Tevere! Mi mancano i suoi consigli, la sua esperienza, le sue email, sempre disponibile soprattutto con i principianti Un buon maestro. Fortunato a conoscerlo anche se solo per via epistolare.2 punti
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Con tutte le monete di Benedetto XIV per Ravenna, credo sia molto facile confondersi. Ho provato a verificare i cinque studi di CNI, Muntoni, Serafini e Di Virgilio, MIR. E qualcosa non mi torna neanche a me. La tua moneta o è un ibrido oppure c'è un errore nella descrizione di uno dei volumi citati. E tutto nasce forse dal CNI. Il D/ è uguale per tutte le descrizioni in esame. Il R/ presenta delle anomalie. Il CNI 213 dice RAVE_NNA, mentre il CNI 214 dice RAVENNA, C. sopra. Il Muntoni al 725 (CNI 213) dice RAVENNA, mentre al 727 (CNI 214) dice: Come al 725. Quindi, o è sbagliato il CNI o è sbagliato il Muntoni. O si tratta di un ibrido. Nel Serafini un esemplare simile sembrerebbe esistere, ma non citato da nessuno. Spero di non aver errato nell'analisi.2 punti
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Personalmente penso che per un nuovo appassionato (sopratutto se ancora giovane) l'approccio migliore per gli acquisti sia il negozio numismatico e in particolare il rapporto diretto con i numismatici professionisti. La conoscenza personale che ne deriva è auspicio di un proficuo rapporto di fiducia: sara' interesse del commerciante fidelizzare il cliente e lo stesso avra' un riferimento preciso di aiuto e consigli nel fare gli acquisti. Vedrai nel tempo che si instaura, oltre al rapporto puramente economico, anche un rapporto di fiducia e amicizia. Ma io sono vecchio e non sono abituato a vedere il mondo tutto dentro uno schermo. Se non hai fisicamente la possibilita' di recarti ad un negozio numismatico (perche' magari troppo lontano), contatta i nip (numismatici italiani professionisti). Avrai la garanzia (non assoluta) di fare acquisti sicuri e certificati. L' approccio con le aste lo lascerei ad una fase successiva , quando avrai l' esperienza di vita e la conoscenza numismatica necessaria per entrare nel mondo delle aste. In ultimo Ebay: per effettuare un acquisto da sconosciuti ci vuole una profonda conoscenza di quello che vai ad acquistare per non incorrere in sonore bastonate. Ti saluto e ti auguro un felice futuro numismatico.2 punti
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Sei un serio collezionista? Sicuro? Allora possiedi il requisito necessario per l'acquisto di questa banconota!1 punto
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Salve a tutti, volevo condividere con voi il Mezzo Giulio di Cosimo I. Purtroppo è stato piegato, secondo voi si sarebbe potuto raddrizzare meglio di così? Ho provato a cercarlo nel bollettino di Numismatica curato da Andrea Pucci ma non l'ho trovato. Se ho capito bene, è del secondo periodo in cui cosimo era duca sia di Firenze che di Siena, quindi periodo 1557- 1569. Secondo voi qual è il grado di conservazione e quanto potrebbe valere? Quanto è rara? Vi ringrazio per l"aiuto.1 punto
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Figurati, anzi grazie per l'aiuto e per la scansione.1 punto
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In tanti avranno pensato alla stessa cosa ma l'inserzione è ancora lì! Non saranno tanto seri! ps: se desideri puoi partecipare al sondaggio1 punto
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Un esemplare di diobolo di bassa epoca da Crotone, con al diritto testa elmata di Atena ed al rovescio Eracle con spoglia leonina sulle spalle, in veste di ecista . Sarà il 28 Febbraio in vendita Solidus 115 al n. 1516 .1 punto
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Valente, AE 3, GLORIA ROMANORVM, zecca Siscia. Bella moneta. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Un'altra variante....dopo le innumerevoli di Lussemburgo e Malta... Secondo il maestro di zecca belga Giovanni van de Velde, la Royal Dutch Mint sta attualmente producendo monete belghe da 5 centesimi di euro datate 2022 con il suo marchio di zecca. Lo scorso anno il governo belga ha ordinato alla Royal Dutch Mint la produzione di 19,9 milioni di monete da 5 centesimi di euro. Era previsto che tutte queste monete raffigurassero il marchio di zecca di Ingrid van Herzele. Tuttavia una parte dell'ordine è stata ritardata e non pronta prima della fine dell'anno. La Zecca Reale del Belgio ha richiesto che la restante produzione dal 1° gennaio 2023 continui ad avere la data 2022 ma con il marchio di zecca di Giovanni van de Velde. Ciò significa che la moneta da 5 centesimi di euro del Belgio con la data 2022 esisterà sia con il marchio maestro di zecca di Ingrid van Herzele che con quello di Giovanni van de Velde.1 punto
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Ho unito le due discussioni. @nikokas78 oltre a queste ne hai aperte altre due, su altre monete, ma sempre con lo stesso titolo. Sarebbe opportuno diversificare, precisando meglio l'oggetto della richiesta, in questo caso, ad esempio, "Stato di conservazione Buono da 1 lira", e così via1 punto
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Difficile arrivare l'origine e la zecca... Se fai una ricerca sul forum ve ne sono diverse che non sono catalogate e a cui non si è arrivati ad una conclusione... Purtroppo sono troppo strette e più piccole degli originali, che a volte già non ci fanno leggere molto, Un esempio che però non è uguale Io però quel muso paffuto l'ho già visto...1 punto
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.....e con varie angolazioni e "giochi di luce" ,visto che potrebbe esser anche "mascherata". Saluti1 punto
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La tua moneta dovrebbe essere quella indicata al Serafini 931. Purtroppo con le tante varianti e i relativi rimandi non è facile identificare esattamente una moneta. Il D/ è quello con lo stemma del Serafini 932, mentre il R/ è quello del Serafini 925. ( Vedi foto 39 e 55).1 punto
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Da amante della natura mi piacciono molto le farfalle (la mia preferita è l'Aglais io, comunemente detta "occhio di pavone"). Di conseguenza questa è una tematica abbastanza rappresentata nella mia raccolta. Alcuni esemplari:1 punto
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Potrebbe essere un falso, visto che c'è scritto BONONIA.1 punto
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A mio avviso, ma é una stima personale... sui 120€ o anche qualcosa di più1 punto
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Non lo sappiamo. Anche per il Crawford il nome del magistrato monetario è ignoto.1 punto
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@Vel Satiesma vai e perditi nelle vie e stradine del centro senza una meta ed osserva ogni edificio! Troverai sempre qualcosa di nuovo che non hai ancora visto o intravisto! Credo che questa sia la soluzione migliore per tutte quelle persone che hanno già visto tutto....1 punto
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Ciao Domenico. In questo momento scrivo con il telefono e quindi errori sono suscettibili. Ti informo che l'utilizzo della croce Pisana risale al Barbarigo ed a mio parere (discusso con la dott.ssa Baldassarri) è un affronto fatto a Firenze ed a Milano (allora alleate) in quanto Venezia sosteneva Pisa. Si parla se non ricordo male del 1494. Il riutilizzo della croce Pisana va di pari passo al fatto che i sesisi veneziani erano la risposta ai sesini bianchizadi di Milano che avevano la croce con i ricci. Potrei darti più informazioni, ma sto scrivendo un articolo che andrà in futura pubblicazione, pertanto ti devi accontentare.😉😊1 punto
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Si, sono un fisico. Non conosco la dendrocronologia per cui non posso commentarla. Riguardo il C14, la tecnica è soggetta ad errore sperimentale crescente con il numero di anni. La vita media del C14 è di circa 5500 anni, l'errore sperimentale è ad occhio e croce intorno all'1%. Generalmente per datazione di reperti maggiori di 30.000 anni conviene utilizzare altro, in quanto le tracce di C14 cominciano ad essere troppo basse. Senza entrare nel merito, la tecnica del C14 si basa sull'ipotesi che ogni organismo nella biosfera, terrestre e acquatica, a causa degli scambi metabolici nell’ambito dei cicli vitali (sintesi clorofilliana, respirazione, cicli alimentari), presenta ed ha presentato nel passato, finché vivente, una concentrazione atomica 14C/(C totale) in equilibrio con quella atmosferica. A partire dal momento della morte questa concentrazione decresce in maniera esponenziale in base alla legge del decadimento radioattivo. Il C14 falla se tra la morte dell'organismo e l'analisi, il reperto viene "ricaricato" di C14 per incendi o contaminazioni varie. Tuttavia valutare le possibili contaminazioni fa parte del lavoro dello scienziato prima dell'analisi. E' in questa fase che possono avvenire errori sistematici. Un caso scuola è la datazione della sindone (le fibre sono vegetali per cui databili con il metodo del C14), probabilmente contaminata da un incendio e quindi arricchita artificialmente di C14 atmosferico. Tuttavia l'errore è l'eccezione e non la regola. Se Fomenko vuole falsificare il metodo (alla popper) dovrebbe dimostrare che tutti i reperti, dal primo all'ultimo, giunti a noi dall'antichità sono contaminati. Oppure dimostrare che il metodo della C14 è sbagliato (ma dato che segue la legge del decadimento radioattivo ben noto e studiato su centinaia di elementi non si capisce in cosa dovrebbe essere sbagliato). Negare il metodo tout court è un errore metodologico colossale, e dimostra che il Fomenko utilizza gli approcci fisico/matematici che supportano le sue teorie (pochi e opinabili, vedi mio precedente commento) trascurando tutto quanto invece non lo supporta (praticamente tutto il resto). Per semplificare le cose, è una persona che si "fa risultare le cose", la specie più abietta di scienziato a mio modo di vedere.1 punto
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Considerando sempre che giudichiamo una foto, per me SPL. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Vi do gli aggiornamenti: dopo due ore mi ha ricontattato e siamo riusciti ad accordarci. Ho colpito ancora! Tremate venditori , vi contatterò ad ogni ora del giorno o della notte, sia feriali che festivi... ahahahah (risata malefica!!!!) ...non avrete più scampo...1 punto
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Ti allego un frame sulla descrizione della moneta tratto da un recente catalogo. Purtroppo la documentazione relativa alle coniazioni di Carlo III è praticamente inesistente.1 punto
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Buongiorno a tutti, condivido con voi questo esemplare di piastra Sebeto anno 1747. Che ne pensate?1 punto
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Visto che si parla del fiume Sebeto, consiglio la lettura di questo libro che ho appena terminato di leggere. L'autore analizza molti testi letterari che trattano del Fiume, li confronta con ricerche scientifiche condotte di recente e termina con una ben argomentata conclusione. Copertina: Incisione tratta da Sebethi vindiciae sive Antonii Vetrani dissertatio de Sebethi antiquitate, nomine, fama, cultu, origine, prisca magnitudine, decremento, atque alueis aduersus Jacobum Martorellium... edito a Napoli nel 1767.1 punto
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In pieno Campo Marzio , tra Piazza del Parlamento , Piazza San Lorenzo in Lucina e zone limitrofe , esisteva al tempo di Augusto una grande platea di misure in metri 160 x 60 , pavimentata con lastre di travertino sulle quali erano incise e riempite di bronzo , linee dritte e curve , simboli , lettere e scritte , era questo l' Orologio Solare , con al centro un Obelisco , descritto da Plinio (XXXVI , 10) Non ho premesso nel titolo "Monumenti scomparsi" perché qualcosa e' rimasto di questa opera di Astronomia antica , pratica e di utilizzo ; l' Horologium Augusti era stato costruito da Mecenate su volere di Augusto con la progettazione di astronomi e matematici di Alessandria . Il reperto archeologico piu' importante attualmente esistente e' l' Obelisco , eretto nel XVIII secolo poco distante dalla sua originaria collocazione antica , in Piazza di Montecitorio , alto 21,79 metri proveniva da Heliopolis e li' eretto nel 594 a.C. circa dal Faraone Psammetico , era questo lo Gnomone che proiettava la sua ombra , variabile al movimento del Sole , nel corso del giorno ; nel basamento dell' Obelisco , entrambi in Granito rosso di Assuan , attualmente ancora leggibile , era incisa la dedica che dopo le varie dediche ad Augusto , cosi' concludeva ".........SOLI DONUM DEDIT" ; l' Obelisco indicava sia il passaggio del Sole al meridiano , sia la diversa lunghezza delle ore solari nel corso delle quattro stagioni ed era orientato in moda tale che ogni 23 Settembre , compleanno di Augusto ed inizio dell' Equinozio di Autunno , proiettasse la sua ombra sulla vicina Ara Pacis . L' Obelisco era ancora in piedi nel suo posto originario fino circa al IX secolo , forse crollo' e sprofondo' sotto terra fratturandosi verso il 1100 , dove rimase dimenticato fino alla fine del 1500 al tempo di Papa Sisto V , il quale tento' di farlo rialzare , ma essendo in cattive condizioni , desistette dall' opera e fu reinterrato , fu solo al tempo di Benedetto XIV a meta' del 1700 che fu riesumato e rastaurato , infine dopo tre anni alzato nel luogo attuale , poco distante dall' originale ; questa in breve sintesi la storia dell' Obelisco . Per quanto riguarda la grande pavimentazione della platea che fungeva da lettura delle ore , ne furono trovati importanti resti sotto otto metri rispetto al livello stradale attuale , principalmente nei sotterranei della Chiesa di San Lorenzo in Lucina nell' omonima Piazza a pochi metri al lato di Via del Corso , sono visitabili ; sicuramente molti tratti della pavimentazione della antica platea dell' Horologium Augusti con tutte le incisioni esistono sotto le fondamenta di tutte le case rinascimentali della zona limitrofa alla Chiesa . Sotto una stampa antica dell' Obelisco , antico Gnomone solare e un tratto della pavimentazione della platea con lettere , scritte e linee originali dell' epoca di Augusto , sotto la Chiesa di San Lorenzo in Lucina .1 punto
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