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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/03/23 in tutte le aree
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Sono disponibili altri 2 volumi della serie "Materiali" N. 68 - Le zecche dell'Italia bizantina - Parte II, la Sicilia di Bruno Callegher N. 69 - La zecca di Milano (1512-1535) di Alessandro Toffanin5 punti
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Nessun valore perchè si tratta di un tondello inesistente4 punti
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mi sa che TUTTO sul tema l'hai già trovato tu! Io mi accodo solamente con la seguente idea, che forse può anche piacere a @clame66, in quanto potrebbe essere un "tappabuchi" d'epoca. Un'altra inserzione dello stesso venditore: https://www.ma-shops.com/raffler/item.php?id=39125&lang=ru dove viene mostrato anche il cartellino, che - guardando la scrittura - ha decisamente un bel po' di anni sul groppone. Un altra idea - che ribalta quella di sopra - è che sia un souvenir, tipo questo, del museo della città di Emden: http://landesmuseum-emden.de/421-0-39 ½ Taler, Silberprägung der Stadt Emden, 1674 Abguss aus bleifreiem, lebensmittelechtem Zinn (95%), Handarbeit ½ Tallero, moneta d'argento della città di Emden, 1674. Fuso in peltro senza piombo, sicuro per gli alimenti (95%), fatto a mano Per altri motivi, sto seguendo la monetazione del nord-ovest della Germania e devo dire che (purtroppo per me) non ci sono veramente pezzi a buon mercato, neache in bassa conservazione😭 Erano tutti staterelli - al contrario di quelli per es. del sud - ed hanno coniato poco. Emden è nel rettangolo: Servus, Njk3 punti
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Buonasera a tutta la Sezione. Dopo tante belle condivisioni Vicereali voglio riprendere con le Borboniche : Ferdinando II 10 Tornesi 1847 "Modello base" per citare il mio Amico @motoreavapore 😊 Buona Collezione a tutti.3 punti
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@Scudo1901 @Pontetto @talpa @santi53 @torpedo @Saturno Ringrazio tutti coloro i quali sono finora intervenuti nella discussione e sarebbe davvero bello avere ulteriori contributi d’idee da parte degli altri Amici del Forum. Mi sembra che i nostri ragionamenti siano una piccola prova che, con buona volontà e garbo, si possa affrontare qualsiasi discussione senza ricorrere all’insulto e senza fare la gara “a chi urla di più”. Mi rendo perfettamente conto della complessità degli argomenti trattati ma, non di meno, li considero fondamentali per poter conoscere e comprendere la nostra Storia, eliminando finalmente quel pregiudizio ideologico che a taluni ha fatto comodo divulgare. Mille anni di storia sabauda finiscono per essere ricondotti dai più al fatidico ventennio. A parte l’evidente sciocchezza di questa impostazione, duole constatare che nelle scuole e nelle università si fatica a parlare dello Stato sabaudo anche dei secoli precedenti e, pertanto, s’impedisce alle nuove generazioni di comprendere i variegati motivi per i quali Casa Savoia e solo essa poté guidare a compimento il nostro Risorgimento e dare alla Nazione italiana uno Stato unitario e indipendente che la rappresentasse. Dopodiché, se anche volessimo concentrarci sugli ultimi vent’anni di Vittorio Emanuele III, potremmo scrivere tantissime cose. Mi limito a commentare alcune critiche che, legittimamente, sono mosse al Sovrano ma che non condivido. Lo si accusa di aver favorito l’instaurazione del fascismo ma si dimentica che nel primo Governo Mussolini entrarono popolari, liberali e mancò poco alla presenza di qualche Ministro socialista: quale colpa ha dunque il Sovrano quando tali e tanti furono i consensi alla nomina di Mussolini a Presidente del Consiglio? Lo si accusa di non aver fatto nulla dopo il delitto Matteotti ma si dimentica che Giolitti invitò le opposizioni a contrastare Mussolini in Parlamento mentre queste ultime preferirono il c.d. Aventino e lasciarono al futuro Duce campo libero, segno evidente che nella politica italiana il colpo di teatro è spesso preferito alle iniziative serie: quale colpa ha dunque il Sovrano in un regime parlamentare? Lo si accusa di aver promulgato le c.d. leggi razziali e non ho alcuna difficoltà a rilevare che questa rappresenta l’unica macchia di un quarantennio di Regno. Ma, anche in questo caso, è tutta colpa del Sovrano? Poteva fare altrimenti nel momento di massimo consenso del Duce? Quanti le condivisero e le approvarono? Quanti milioni di italiani ne approfittarono ben lieti, salvo poi trovare un capro espiatorio? Lo si accusa di aver lasciato Roma nel 1943 ma si dimentica che Roma è la Città Santa e non era difendibile se non facendone un campo di battaglia, magari la Dresda italiana. Quale colpa ha il Sovrano? Quella di non essersi fatto prendere prigioniero e aver salvaguardato la continuità dello Stato? Aver rappresentato un punto di riferimento per gli Alleati che, altrimenti, non avrebbero avuto nessuna controparte con cui avviare rapporti diplomatici e militari? Quanto a Umberto II, invece, condivido appieno le parole di @saturno. Lasciamo stare il Referendum istituzionale e le polemiche che si porta ancora dietro e pensiamo che partì in esilio per evitare una nuova guerra civile che, al contrario, larga parte dei suoi avversari erano pronti a fomentare e a sostenere… Mi rendo conto di aver scritto un post troppo lungo e, pertanto, mi fermo qua prima che il lettore si annoi… Un saluto e a presto.3 punti
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La ringrazio per il suo intervento, ha dato equilibrio alla discussione. Chi ha vissuto diversi decenni (come me) ricorda perfettamente quando, cinquanta anni fa, era (quasi) vergogna esporre la nostra bandiera simbolo dell' unità nazionale: si preferivano altre tonalita' di colore che nulla avevano a che vedere con la nostra storia (nè passata nè contemporanea). L'internazionalismo proletario aveva condizionato la nostra cultura in modo così devastante che l'appartenenza nazionale era diventata una identità negativa, da cancellare perchè retrograda e conservatrice. La nonna di mia moglie diceva sempre (con la tipica saggezza contadina di matrice toscana) : "Il tempo è galantuomo". E questa considerazione ritengo sia piu' attuale che mai concordando con quanto da Lei espresso nel suo commento. Un cordiale saluto, SANTI.3 punti
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E fai benissimo a non stancarti, come giustamente si discute indefessamente di mercato, prezzi, aste e conservazioni, a maggior ragione non può e non deve passare sotto silenzio la più importante e sistematica iniziativa scientifica nell'ambito della numismatica italiana dai tempi del Corpus... Hai anche giustamente sottolineato la straordinaria ricchezza della collezione reale inerente la zecca milanese che sta venendo finalmente illustrata, a mia volta non posso non sentirmi entusiasta anche per la progressiva illustrazione dei materiali concernenti la Sicilia, l'unica parte del nostro Paese che non ebbe la sua trattazione tra i volumi del Corpus e che adesso finalmente sta trovando la sua degna collocazione, oltretutto con i primi volumi dedicati a settori spesso considerati marginali e piuttosto esotici della monetazione siciliana, si è iniziato con l'ottimo volume inerente la monetazione araba siciliana e adesso si continua con quella siculo-bizantina, per gli appassionati di numismatica siciliana si tratta di pubblicazioni assolutamente fondamentali e preziose, ma oserei dire anche per tutti gli appassionati di numismatica italiana...3 punti
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Buongiorno, Sabato in un mercatino 3 monete del Vaticano: 5 L. 1951 Papa Pio XII, 10 L. 1952 Papa Pio XII e 10 L. 1961 Papa Giovanni XXIII. 3 monete 1 €.3 punti
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Buongiorno passeggiata domenicale, mercatino dell'antiquariato, ciotola su bancarella che vende mobili e oggetti d'epoca; pescata 5 centesimi 1936 (non male....) 1 gulden 1955 d'argento. Stesso mercatino, altra ciotola, però da 50 centesimi; pescata micromoneta Vaticano da 50 Lire 19923 punti
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Anni fa comprai questo acquerello. Firmato Gimenez, pittore spagnolo 1858-190, ma non ho trovato dove fosse il leone. Ho cercato in Spagna e in Sudamerica. Niente. Non ricordo come ho coinvolto mio nipote (17 anni) che lo ha inquadrato sul telefono e ha detto : Altamura. Il pittore è vissuto dal 1880 a Roma per qualche anno e probabilmente ha visitato l'Italia. Questa l'ho trovata nel sito di Altamura2 punti
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Buon pomeriggio, allego la scansione della mia ATR (della quale lo scorso anno, condivisi qualche scatto nelle pagine precedenti). Credo che sia utile postarla perché in questo caso, seppur sempre abbinata alla variante "torretta verticale", si tratta di un conio differente da quelli censiti sino ad ora (un'altra dello stesso conio la condivise paoloilmarinaio). Comunque, allego anche le immagini di un'ulteriore piastra (ex Nomisma - non mia), perché credo che quest'ultima, non dico che possa dimostrare qualcosa, ma quantomeno, può far sorgere il dubbio sull'esistenza di un eventuale terzo conio con la medesima variante. Un saluto, Lorenzo2 punti
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Secondo me, Umberto II, se avesse vinto il referendum, sarebbe stato un ottimo Re. Avrebbe dato un senso di unità nazionale più incisivo e marcato; senso di cui questa Nazione ha un disperato bisogno . Qui una bella foto in uniforme da Maresciallo d'Italia.2 punti
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Certamente😁 Intanto posto questa che il buon @nikita_ mi fece venir voglia di prendere.... Che spettacolo2 punti
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Complimenti agli autori! Se non erro sono ben 13, con quest’ultimo incluso, i bollettini dedicati alla zecca di Milano e non siamo ancora a meta’ dell’intera raccolta ( solo per Milano intendo). Questo da’ un’idea dell’enorme materiale che la Collezione Reale offre agli studiosi. non mi stanchero’ mai di evidenziare quanto sia importante per gli studi e benemerito per la tutela la pubblicazione della collezione che ha visto il suo esordio solo 10 anni fa!2 punti
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Complimenti Raffaele @Raff82per la bella ATR, “Variante” piuttosto rara, in considerazione che ne abbiamo censite solo altre 4. Condivido la mia. Buona Serata2 punti
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buona sera a tutti il Suo intervento iniziale mi ha fatto pensare a molte cose della vita del collezionista in generale naturalmente parlando del sottoscritto e delle sue esperienze. Da bambino ( ora passo i settanta ) appassionato filatelico, i miei sogni gli Antichi Ducati Italiani, qualche piccolo acquisto, nel senso di poche lire perchè allora non esisteva paghetta e i genitori facevano fatica a comperare i libri per gli studi delle superiori in quanto fra i miei compagni di un paesino sperduto ero diciamo un privilegiato che non doveva andare a lavorare dopo le medie perchè non detestava la scuola. La vita passa, la filatelia finisce in un cassetto, un giorno, verso i quaranta scopro la numismatica, i pochi francobolli tanto amati e comprati con sacrifici scopro che ora li potrei comperare forse a meno prezzo. Va bene egualmente in fondo ho sognato una grande collezione come quella di Ferrari, di Burrus.... Ora seguo la numismatica perchè mi piacciono le monete, quelle antiche son troppo difficili per me, mi piacciono quelle del 1500, quelle moderne decimali, anche qualcuna più recente, gli euro ho acquistato qualche divisionale..... Cosa voglio dire con tutto questo? Le collezioni si fanno perchè si è collezionisti, perchè amo collezionare e capire cosa vi è dietro una moneta, la sua storia...conoscerla...non lo faccio perchè spero un giorno di guadagnarci, so quasi per certo che ricaverò meno di quello che ho speso quindi concludendo e sperando di non aver annoiato nessuno le monete, qualsiasi moneta è bella da collezionare purchè ...non sia comperata per essere sicuri di guadagnarci. Se qualcuno dopo la mia dipartita le venderà e avrà un ricavato.....benissimo. un saluto a tutti Franco19512 punti
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L'ignoranza di questo Mondo con l'entrata della tecnologia è uscita allo scoperto......... Tutti hanno un telefonino nel Mondo per collegarsi con il Mondo ma che percentuale ha un livello di cultura media? Non dico alta, medio-bassa già sarebbe sufficiente, questo è il vero problema. Nel 2023 qui a Roma una volta Caput Mundi la maggior parte dei ragazzi non va più a scuola dopo i 15 anni e se pensiamo all'istruzione di oggi ho detto tutto. Basterebbe informarsi bene (libri specifici per esempio) prima di parlare su qualsiasi argomento e no dar retta al primo che capita solo perché scrive in rete.2 punti
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Non per niente si tratta di una medaglia commerativa. Neanche la grammatica, altro che libro e moschetto2 punti
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Salve a tutti, vi voglio mostrare le modeste medaglie di mio bisnonno classe 1897, venne richiamato nel 1916 e combatté sull altipiano di Asiago e poi sul Piave, inquadrato nel 114 Reggimento Fanteria, ricordando con quale spirito di sacrificio ed eroismo combatterono e morirono per l’Italia.1 punto
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Ecco la seconda sterlina d’oro che va a far compagnia alla sua collega più anziana, questa é del 1976 e raffigura Elisabetta II giovane con corona1 punto
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Eccolo, @legionario e @Rosin E' un denario di L. Opimius, 131 a.C., Roma, Cr. 253/1 Potrebbe essere costui V. Wikipedia e Treccani: Di Lucius non si sa moltissimo (ma neppure poco) Fu probabilmente nipote di Quinto Opimio e fratello di Quinto Opimio. Pretore nel 125 a.C., dopo una rivolta di Fregellae distrusse la città. Da console nel 121 a.C. nonostante l'origine plebea capeggiò la nobiltà del movimento contro la legge agraria contro Gaio Sempronio Gracco. Quando gli furono dati poteri straordinari dal Senato con potere illimitato, disperse a mano armata i partigiani del tribuno, massacrò tremila Romani sul monte Aventino, con procedura sommaria e costrinse Gaio al suicidio. L'anno successivo fu per questo messo sotto accusa, ma poi fu assolto grazie alla difesa dell'oratore Gaio Papirio Carbone. Nel 116 a.C. fu a capo di una commissione senatoriale inviata in Numidia per dividere la regione tra Giugurta ed Aderbale. Condannato nel 109 a.C., dopo che fu chiamato in giudizio dal popolo, in base all'accusa di essersi lasciato corrompere da Giugurta, re di Numidia morì in povertà assoluta a Dyrrachium. Tranquillo @Rosin. Ora ho capito. Se ti serve qualcosa siamo qui1 punto
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Si, grazie siamo padre e figlia con la stessa domanda che ci stava a cuore... grazie dell'identificazione... il problema risiede nella mia scarsa dimestichezza con i social, provando a registrarmi, poi ho delegato a mia figlia che ha aperto automaticamente un'altro utente...ma nel frattempo completando la mia registrazione per seguire le risposte... grazie di nuovo mi è stato molto utile...1 punto
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A volte è divertente comprare puzzle. Ho comprato un vecchio metro da ussaro. Due figurine di cinesi sui rospi. Gli viene lanciata una palla in bocca, più simile al piombo di una pistola. Un rospo cinese sputa una palla sui numeri. La pallina di un altro giocatore cinese si ferma su un colore. Nero o rosso.1 punto
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Afghanistan 2½ Afghanis - Amanullah https://en.numista.com/catalogue/pieces20932.html L'originale è in argento 900, pesa 25 g, diametro 38 mm.1 punto
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Costanzo Cloro o Costanzo I Flavio Valerio Costanzo (in latino Flavius Valerius Constantius, nato in Dardania il 31 marzo 250 circa e morto a Eburacum il 25 luglio 306), meglio noto come Costanzo Cloro o Costanzo I è stato un imperatore romano (305-306) durante la tetrarchia. Padre di Costantino I, è il capostipite della dinastia costantiniana. Elogiato dai contemporanei come Pius (osservante della religione, in senso pagano) è invece passato alla storia come Chlorus ("pallido"), un epiteto datogli dagli storici bizantini. Nacque in Dardania da una famiglia di illiri romanizzati. Secondo l'Historia Augusta, Costanzo era figlio di Flavio Tito Eutropio, un nobile proveniente dalla Dardania settentrionale, nella provincia della Mesia Superiore, e di Flavia Claudia Crispina, figlia di Bruzia Crispina e abiatica dei due fratelli e imperatori Claudio il Gotico e Quintillo. Molti storici moderni, tuttavia, dubitano che egli potesse essere realmente imparentato ai due augusti, e sospettano che tali genealogie nobiliari possano essere un'invenzione di suo figlio Costantino, e che la sua famiglia potesse essere di umili origini, ipotesi peraltro avvalorata dal fatto che nell'esercito aveva incominciato la propria carriera dai gradi inferiori. Nondimeno, tramite tale discendenza fittizia da Claudio il Gotico, la sua famiglia avrebbe potuto rivendicare anche una discendenza dai Flavi, come ancora affermato dall'Historia Augusta. Fece carriera nell'esercito romano, ricoprendo le cariche di protector sotto gli imperatori Aureliano e Probo, tribunus, e praeses Dalmatiarum (governatore della Dalmazia) sotto l'imperatore Caro. Ebbe un legame con Elena, che gli diede un figlio, Costantino, nato all'inizio degli anni 270. Nel 288 era prefetto del pretorio dell'imperatore Massimiano. All'inizio di quell'anno Massimiano incaricò Costanzo di condurre una campagna contro gli alleati franchi di Carausio – un usurpatore che deteneva il potere sulla Britannia romana –, i quali controllavano gli estuari del Reno, impedendo attacchi via mare a Carausio. Costanzo si mosse verso nord attraverso il loro territorio, portando distruzione e diffondendo panico, e raggiunse il Mare del Nord. I Franchi chiesero la pace e con l'accordo conseguente Massimiano rimise al potere il deposto re franco Gennobaude. (Fonte Wikipedia) Valore nominale: Follis Diametro: 27 mm Peso: 9,92 gr Asse di coniazione: 6 h Metallo: Bronzo Dritto: IMP CONSTANTIVS P AVG (Imperator Constantius Pius Augustus), busto laureato e corazzato di Costanzo I Augusto volto a destra, drappeggiato sulla spalla, visto di tre quarti in avanti Rovescio: GENIO POPV-LI ROMANI (Genio Populi Romani), il Genio (Il Genio del Popolo Romano) stante nudo a sinistra, cintura, mantello che pende sulla spalla (himation), con cornucopia nella mano sinistra e patera nella mano destra, S - F in campo, PTR in esergo Zecca: Treveri Officina: 1a Emissione: Anno di coniazione: 306-306 Riferimento: RIC 644a Rarità: R Note: Moneta a mio parere fantastica, in vendita su CGB.FR ad un prezzo non proprio contenuto. Una delle più belle monete che abbia visto. Voi che ne pensate? Avete mai visto un Costanzo Cloro più bello? 😄 Ave! Quintus1 punto
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Carissimi amici, come promesso eccomi tornato. Questa volta con moneta a portata di mano, foto appena scattate, peso e misurazione. L'ho appena ricevuta. Come potete ben vedere dalle foto, la moneta in questione pesa circa 20,5g (scrivo circa perché l'altro bilancino me la pesa 21g). Diametro di 4,2/4,3cm. Ho provato a strofinarla con un panno asciutto, leggermente per non esagerare. Viene via della patina nera, grigio scuro. Strofinando la moneta tende a pulirsi e brillare, ma non voglio esagerare. Ho anche provato a piegarla leggermente per vedere la durezza del metallo. Facendo forza tende a piegarsi. Domanda del giorno: SUPERPATACCCA??? Grazie a tutti, specialmente a chi interverrà nella discussione dando il proprio punto di vista. Claudio1 punto
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Ho questo ritaglio di articolo , in cui si parla di salario operaio a Torino nel 1909,;la paga era di 4 lire al giorno.1 punto
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Ma bisognerebbe premettere con chi si decide o si deve condividere coperta e giaciglio, perché le situazioni sono molteplici, come pure i risultati....1 punto
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C'è un errore di fondo in quello che dici. L'intelligenza artificiale non si basa affatto su algoritmi, direi che è piú l'esatto contrario. Per algoritmo si intende un processo risolutivo e, fino a ieri, un po' tutti i programmi erano basati su algoritmi. In parole povere uno o piú programmatori studiavano come si risolve un determinato problema e codificavano la soluzione in un programma. I programmi non facevano null'altro che eseguire quanto deciso dal programmatore. E in questo caso sicuramente vale quanto dici. Ci sono troppe variabili in gioco, nessuno potrebbe mettere nero su bianco come si arriva a giudicare una moneta in maniera così precisa da poter essere tradotto in un algoritmo. L'intelligenza artificiale però si basa su un approccio completamente differente. Il programmatore in questo caso studia un "modello". Semplificando, e di molto, disegna come deve essere fatto il "cervello" che dovrà fare quelle operazioni. Quanti "neuroni", come sono collegati ecc. ecc. Poi questa rete neurale viene "addestrata" ovvero gli passo i dati da esaminare e anche qual è la risposta corretta. Nel nostro caso immaginerei immagini se non video di monete per le quali un perito ha già indicato lo stato di conservazione e/o altri dettagli. Fatto salvo di aver scelto il modello giusto, avere risorse a sufficienza (l'addestramento di una rete neurale richiede tanti calcoli) e se i dati utilizzati sono adeguati e in numero sufficiente per l'apprendimento è sicuro che la rete funzionerà. Ci sono ovviamente tanti "se", ma se guardiamo altri campi direi che le intelligenze artificiali stanno già superando le capacità umane. Dategli tempo.1 punto
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Non ho resistito,l' ho presa,è troppo bella. Mi deve arrivare,la foto è dell' annuncio😍1 punto
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Pubblicavano questi listini: Ne ho "tirato fuori" uno un po' troppo vecchio, ma mi par di ricordare che anche parecchi anni dopo i cataloghi erano più o meno simili.1 punto
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Raffaele, sono sicuro che, relativamente alle piastre di Ferdinando II, nessuno ha tante varianti quante ne hai tu! I complimenti sono proprio dovuti. Un caro saluto.1 punto
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L'annosa questione Il vissuto affascinante contro l' fds freddo e senz'anima Personalmente preferisco il vissuto, spero che non mi arrivi qualcosa tramite pc dagli amanti della perfezione1 punto
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Certo che no, ma un simile grado di splendore gli leva un po' del fascino di oggetto d'epoca.1 punto
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Buonasera @Rosin. Allora... Di sicuro non è un vittoriato che è tutt'altra cosa ma un denario repubblicano. Purtroppo la foto è quasi pessima e non permette una lettura buona di eventuali legende o simboli fondamentali nell'identificazione del monetiere Al diritto: testa elmata di Roma Davanti al collo c'è il simbolo di valore * = XVI Dietro la testa parrebbe esserci una corona. al rovescio: Vittoria che guida una quadriga reggendo una corona. In esergo non si legge nulla. Dovrebbe / potrebbe esserci la scritta ROMA. Si intravede qualcosa ma è fuori conio Con un enorme sforzo posso forse leggere LOPEIM sotto i cavalli Se così fosse dovrebbe essere un denario di L. Opimius, 131 a.C., Roma, Cr. 253/1 PS: il vittoriato è così (primo esempio a caso): Attendo conferma/smentita da chi ne sa più di me1 punto
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La sua considerazione risponde in maniera perfetta al tema iniziale che, scevro da polemiche o valutazioni politiche, riguarda esclusivamente il ricordo di una dinastia che ha segnato profondamente la storia d' Italia. Spetta a noi tracciare un percorso di conoscenza ed apprendimento per i giovani, perchè un popolo che non ha una memoria collettiva condivisa non potrà mai avere un degno futuro.1 punto
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Certo, sono state scelte errate che ci hanno condotto in un periodo tragico e drammatico della nostra storia, ma bisogna anche dire che quelle scelte furono in sintonia e in linea con la mentalità prevalente in mezza Europa e anche più, in quel periodo i fascismi erano vincenti quasi ovunque e persino molti intellettuali di posizione liberale li consideravano una possibile soluzione per arginare l'ondata comunista, il primo Mussolini aveva diversi e numerosi simpatizzanti in tutta Europa e anche nel Regno Unito... quei calcoli e ragionamenti si rivelarono del tutto ingenui e sbagliati finendo tutti dalla padella alla brace, al punto tale che un tizio non tanto sano di mente a livelli simili al fuhrer (Stalin) che si è meritato un approfondito capitolo in un testo di Erich Fromm il cui titolo è tutto un programma "Anatomia della distruttività umana" e che stava portando il suo paese al collasso, ha finito invece per diventare un eroe patrio (ma il vero eroismo fu di tutto il popolo russo che si oppose al mostro nazista malgrado l'altro mostro che lo azzannava da sopra) con una successiva e paradossale estensione della minaccia non solo comunista ma anche imperialista sovietica e con le conseguenze che paghiamo ancora oggi... Questo solo per dire che quegli errori, tragici e terribili, sono stati condivisi da tanti, capi di stato, classi dirigenti, intellettuali e militari del tempo, sia in Italia che in Europa, le responsabilità di determinati processi storici sono sempre collettive anche se in una prospettiva più semplicistica ma fuorviante spesso riesce più facile pensare in termini di grandi o scellerate scelte di singole personalità più rappresentative e visibili, l'esempio più classico di questo è vedere la Germania nazista come una creazione di Hitler, ma lui fu solo il carismatico terminale espressivo di un intero movimento collettivo già in atto da decadi, anche da prima della Grande Guerra, e accolto da milioni di tedeschi, austriaci e altri paesi dell'Europa orientale (gli ebrei non furono perseguitati e ammazzati solo da tedeschi, enormi furono le responsabilità anche di altri popoli, tra cui pure il nostro purtroppo)1 punto
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Sono completamente d’accordo. Molte volte e’ più facile cancellare la presenza che il ricordo di qualcuno. E condivido del tutto anche quanto scrive @santi53 pur vivendo in una grande città dove la via più iconica del centro si chiama Corso Vittorio Emanuele, personaggio che per le nuove generazioni è purtroppo generalmente un illustre sconosciuto1 punto
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Il mio pensiero voleva essere un raggio di speranza... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Personalmente proporrei di applicare l' intelligenza artificiale ad ogni scibile del sapere umano. Come la procreazione artificiale ha sollevato gli animali ( vedi alla voce zootecnia) da ogni fatica fisica (vedi alla voce amplesso), cosi' l' intelligenza artificiale potra' benissimo esimere l' uomo dal pensare con la propria testa: tanto questa deve servire solo per mantenere l' equilibrio. Cari saluti, Santi.1 punto
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Un santo umile e misterioso. E’ San Defendente co-patrono di Cassolnovo che viene celebrato ogni anno all’inizio di luglio. In realtà i festeggiamenti sarebbero al 2 di gennaio, in concomitanza con San Defendente di Tebe, ma fin dal 1700 anno della traslazione delle reliquie da Roma a Cassolnovo a opera di Pietro Francesco Zaccaria Callerio, si festeggia San Defendente il primo fine settimana di luglio. Fu in seguito a un voto esaudito che Callerio decise di andare a Roma e prelevare il corpo di un cristiano perseguitato dalle catacombe. Il lungo viaggio terminò con l’arrivo dell’uomo di fede a Cassolnovo e la deposizione delle ossa del santo nell’urna che si trova nello scurolo della chiesa di San Giorgio, un tempo dedicata alla madonna della cintura, che campeggia ancora sul muro esterno della chiesa. Il santo, un cristiano perseguitato e finito nelle catacombe, è stato ribattezzato Defendente, defensor fidei, cioè difensore della fede, e probabilmente si trattava di un militare romano. Così viene infatti raffigurato nell’iconografia classica. Piace tanto ai cassolesi l’idea di un santo comunque “povero e umile” come un semplice soldato. …. https://lacortedileonardo.wordpress.com/2012/06/26/san-defendente-da-cassolnovo/1 punto
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A meno di 500 euro potrei prendere una bella sterlina o un marengo comune in alta conservazione di Umberto I. Se volessi, invece, mantenermi sull’argento, potrei orientarmi su un 20 lire littore, un 120 grana di Ferdinando II o, ancora, un 50 stuivers 1808 di Luigi Bonaparte. Insomma, per quella cifra si possono trovare monete veramente affascinanti, con una ricca storia alle spalle. Poi, sia chiaro, ognuno spenda i propri soldi come meglio ritiene ma, a volte, penso che certe persone non sappiano che c’è un universo di possibilità oltre agli euro.1 punto
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