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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/04/23 in tutte le aree
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la pietra scartata dai costruttori diventerà testata d'angolo....monete limate da mille mani e opache di tempo....non hanno il nitore dei fiori del conio ma parlano di sorrisi e di lacrime per chi ha orecchie da intendere...9 punti
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Buongiorno a tutti . Ho segnalato l'oggetto dieci giorni fa e sono in attesa di una risposta.3 punti
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#1 - Stati Uniti d'America - Half Dollar Independence Hall (1976) - Cupro Nichel. Pagata da ciotola poco meno di un euro. Zecca di Philadelphia (senza segni di zecca), tiratura 234.308.000.3 punti
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Ciao @Rocco68 e buona serata a tutta la Sezione Napoli. Questo è il mio 10 Tornesi del 47. Conio diverso dal tuo al dritto anche se con simbolo stella a 5 punte uguale. La conservazione è di moltissimo inferiore al tuo esemplare, ma per il rame a me va benissimo così. Come sai, per le vicereali non sono ancora pronto e forse non lo sarò mai e nel frattempo mi rilasso con monete perfettamente rotonde o quasi. Un abbraccio.3 punti
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Ciao, ho letto con molta attenzione i numerosi post degli intervenuti in questa discussione tutti molto interessanti e permettetemi di dire anche "di parte", che è legittimo visto che siamo su un sito aperto a tutti e quando lo si fa senza trascendere ed azzuffarsi è sempre una grande cosa. Detto questo la Storia secondo me non la si può riscrivere. Tanti meriti ai Savoia per quello che hanno dato come contributo nel Risorgimento italiano e per la costituzione dell'unità d'Italia, meno sulla identità di popolo unitaria dove ci sarebbe tanto da dire... A mio modesto avviso non è stata mai realizzata e tutt'oggi esistono enormi differenze tra il nord ed il sud della nostra bella Italia. Ritornando alla Storia quello che di buono avevano fatto in precedenza purtroppo i Savoia lo hanno bruciato nel fatidico ventennio dove si sono piegati ed hanno accettato di tutto e di più rendendosi complici e correi di azioni che purtroppo nessun tentativo di revisionismo potrà mai cancellare. Sono accadimenti documentati che tutti noi conosciamo ( l'avallo delle leggi razziali come il delitto Matteotti relegato a semplice accadimento, gli arresti arbitrari degli avversari politici del duce come se fosse una cosa normale e molto altro) contro i quali e lo dico a malincuore nulla hanno fatto. E potevano fare... Avevano esercito e forze dell'ordine dalla loro parte. Ma non hanno fatto nulla e questo è un macigno che sarà impossibile rimuovere dal loro operato e dalla loro storia. Purtroppo.... ANTONIO3 punti
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Ciao Alberto, Finalmente dopo tanto ho trovato la variante al mio esemplare.2 punti
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Buonasera, riprendo questa bella discussione di @ggioggio posto il mio Mezzo tornese del 1835. Magliocca 789 se non sbaglio , almeno così mi ero appuntato sul cartellino. Correggetemi eventualmente chi ha il manuale sotto mano. Saluti Alberto2 punti
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Sono convinto che questo "odio" del Sud verso i Savoia è una "invenzione" moderna. Basta osservare i risultati del referendum istituzionale del 1946. Al Sud la monarchia vinse, ed in alcune aree stravinse con percentuali molto alte2 punti
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Non sapevo che ci fossero dei minimi di conservazione al di sotto dei quali non si potesse collezionare monete...2 punti
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Salve. Dal mercatino dell’antiquariato a Pavia un acquisto di mia moglie, scelto da una piccola ciotola trovata casualmente in quanto la “moneta non era arrugginita come le altre". Metallo bianco ferromagnetico: 17,8 g; 38 mm. Si tratta di una riproduzione ibrida del 5 Scellini Sud Africa di Giorgio VI Il rovescio è quello ma il dritto ha la scritta in inglese delle monete di Giorgio VI della Nuova Zelanda, anziché in latino. apollonia2 punti
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La storia postale inizia ben prima del francobollo, inizia con la scrittura. Prefilatelica del 18262 punti
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una volta GB Marino scrisse: "è del poeta il fin la meraviglia. Chi non riesce a stupir vada alla striglia". Parafrasando, oggi il fine del creatore di tondelli è la meraviglia. Non sono monete, sono giocattoli, perfetti per far sgranare gli occhi a chi ha gli occhi di un bambino. La tigre che vedi al buio mette in fuga i mostri della notte...senza dimenticare l'antica saggezza orientale: "la cosa più difficile se cavalchi una tigre è quando decidi di scendere....2 punti
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Mack Smith era ferocemente antisabaudo, ovvio che il suo giudizio sia inequivocabile. Oggi certe sue prospettive risultano un po' datate e vietamente moralistiche... Diciamo che la sua è una prospettiva valida seppur parziale, ma basarsi su di lui per giudicare i Savoia è come basarsi su Oriana Fallaci per giudicare l'Islam.2 punti
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Sappiamo benissimo che i vecchi si emozionano facilmente, ed io non mi sottraggo a questa consuetudine, ma se mi permette, mi sento gratificato dalle sue parole perchè mi riportano ad un tempo ed ai valori che mi hanno "formato" come persona. Apprezzo soprattutto la necessità di condividere con i nostri giovani (figli e nipoti) questi importanti principi. La scuola, come Lei giustamente ha evidenziato, dovrebbe dare, al pari della famiglia, un contributo importante. La saluto cordialmente, SANTI.2 punti
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Buonasera a tutta la Sezione. Dopo tante belle condivisioni Vicereali voglio riprendere con le Borboniche : Ferdinando II 10 Tornesi 1847 "Modello base" per citare il mio Amico @motoreavapore 😊 Buona Collezione a tutti.2 punti
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Direi quanto meno dubbiosa… poi sempre da una foto giudichiamo….2 punti
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A mio parere Vittorio Emanuele III fu indubbiamente una persona colta ed istruita, fu un grande numismatico, ma personalmente da un Capo di Stato, mi aspetterei ben altre capacità che quelle numismatiche. Ha avuto grosse colpe nell’ascesa e presa del potere di Mussolini e ha firmato le leggi razziali, non ha mai preso le distanze dal criminale Mussolini ed è fuggito da Roma dopo l’8 settembre del ‘43, la famosa fuga di Brindisi, lasciando l’esercito italiano allo sbando. Insomma sarà stato indubbiamente un Re numismatico, ma non fu senz’altro un buon Capo di Stato.2 punti
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Al di là di come la si pensi, io mi auguro che un giorno la sua salma e quella di Vittorio Emanuele III siano tumulate nel Pantheon. Ormai la repubblica è più che salda. Eppure non si ha il coraggio di dare la degna collocazione a coloro che furono, per quasi 50 anni, i capi di stato della nostra Nazione. La storia ed i loro personaggi vanno studiati, non temuti o fatti dimenticare volontariamente2 punti
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Mi piace comunque questo termine 'storia non postale' , azzeccatissimo nel contesto della discussione1 punto
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Direi tutta un'altra storia ed effettivamente un bel po' di soldi che non tutti si potevano permettere. Comunque, come dice un mio amico, anche questo ha fatto storia....forse non postale. Posso chiamarli impropriamente casi di studio postali liberamente collezionabili. Comunque le F.D.C. continuerò a catalogarle separatamente per la mia tematica come documenti filatelici. Scusa @nikita_ ma il San Giorgio è tuo? Non è che fra poco mi posti una bella F.D.C. Giochi Ginnici 1951😉1 punto
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Interessante pagina di storia @odjob che non conoscevo . Ricorderei la figura di Giovanni I di Lussemburgo, re di Boemia, che si potrebbe dire che impiegò un vedente come protesi umana . Alleato del re di Francia Filippo VI contro gli Inglesi, Giovanni, non più giovane e pressochè del tutto cieco, il 26 Agosto 1346 sul campo di Crecy, pare si facesse legare ad un aiuto per essere guidato, pur non vedente, nella disastrosa carica della cavalleria pesante francese, nella quale volle perdere, da cavaliere, la vita .1 punto
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Dipende, purtroppo nelle pubblicazioni saggistiche più recenti c'è la deplorevole abitudine di tralasciare nelle note e citazioni i testi di riferimento più vecchi o antichi, ma è una tendenza che già presa autonomamente in sè non favorisce un approccio rigoroso e scientifico nella disamina e analisi delle fonti secondarie, fortunatamente è una tendenza che riscontro più in Italia e nelle pubblicazioni che si limitano ad argomenti molto specifici, fuori dal nostro paese e nelle opere di più ampio respiro di storia economica e monetaria, autori come Pirenne, Bloch, Rostovzev, Braudel e Grierson sono imprescindibili e qualunque autore che voglia avere un minimo di credibilità deve dimostrare di aver letto, elaborato e confrontato criticamente le loro ipotesi e impostazioni paradigmatiche, anche perchè le opere di grande respiro e ampiezza che intendono aggiornare quelle più vecchie non sareppero neppure pensabili senza di quelle, sarebbero immaginabili McCormick, Wickam, Horden e Purcell senza i succitati predecessori? Non credo proprio... Sul piano della storia monetaria poi è del tutto impensabile tralasciare i riferimenti precedenti, persino quelli più antichi, ci sono testi del settecento e anche antecedenti (Muratori, Argelati, Zanetti, Carli, Diodati, Fusco per citare solo i più noti in ambito italiano) che sono ancora ricchissimi di preziose informazioni fruttuose e utilizzabili ancora oggi, ma che purtroppo per la tendenza succitata e per una certa pigrizia intellettuale (ingiustificabile vista la maggiore accessibilità in digitale di quei testi) vengono spesso tralasciati in pubblicazioni poco attente e rigorose...1 punto
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Scusate, a seguito dei numerosi contatti, vi facilito l'abstract ... In questo studio viene presentata una relazione inedita del 1582, redatta da Leonardo de Zocchis, l’ufficiale della zecca di Napoli più importante di tutti i tempi. Il documento contiene numerosi dati tecnici ed economici sulle monete d’oro e d’argento coniate in Napoli, Roma, Firenze, Urbino, Venezia, Milano, Genova, Castro, Siena, Lucca, Ferrara, Bologna, Reggio Emilia, Mantova, Parma, Mirandola, negli Stati Savoiardi e in Sicilia, nonché a Siviglia, Toledo, Burgos, Granada, Cordoba, Segovia, Cuenca, in Francia e in Portogallo. Dai risultati ottenuti attraverso i saggi delle monete, si rileva che la purezza del metallo impiegato non sempre era fedele a quanto prescritto dalle autorità.1 punto
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Sicuramente il processo di unificazione postumo agli avvenimenti risorgimentali con l'annessione del Regno delle Due Sicilie e le politiche di "piemontesizzazione" adoperate, è stato oggetto di critiche, controversie e polemiche ancora vive e dibattute nonostante le numerose decadi trascorse, tuttavia ciò che a mio avviso va sempre puntualizzato per rimanere in ambito storico ed evitare di scivolare sul piano della polemica e lotta politica è la distinzione dei contesti e delle responsabilità, una cosa è l'esame della situazione dello stato meridionale prima dell'Unità, con tutte le sue specifiche problematiche, altra cosa è lo studio di ciò che è avvenuto durante e dopo il processo di unificazione, con un'attenta e lucida analisi di tutte le forze in gioco, sia esterne che locali, spesso si tende a sopravvalutare il ruolo, la rilevanza e le responsabilità della parte più visibile e rappresentativa, in questo caso i Savoia e il "Nord", e a sottovalutare il ruolo, pur decisivo, avuto da altre componenti, in questo caso le forze locali meridionali, senza la cui partecipazione attiva o la voluta ignavia ed inerzia, quel processo sarebbe stato del tutto inattuabile... Parlando chiaro, le responsabilità dei gruppi sociali meridionali negli eventi del Risorgimento sono state enormi e decisive e non molto diverse da ciò che storicamente era già accaduto in altre occasioni, ad ogni cambio dinastico, con i regni meridionali sempre pronti ad accogliere i nuovi arrivati previo un accordo che garantisse le posizioni acquisite e tradizionali dei ceti dirigenti (l'unica eccezione furono infatti i Vespri, quando i potenti siciliani si ribellarono proprio in quanto si sentirono lesi nelle loro prerogative tradizionali dalla nuova dinastia angioina) e con gli stessi ceti ancora più pronti a prendere le armi e reprimere gli altri ceti subalterni in caso di loro tentativi di ribaltamento delle gerarchie, grazie anche alle nuove alleanze di potere con le dinastie di volta in volta succedutesi, sostanzialmente quello avvenuto con i Savoia, non è poi molto distante o diverso da ciò che avvenne al tempo del dominio spagnolo, gattopardisimi esteriori a parte... Quando un popolo è unito, compatto e risoluto contro un'invasione, persino nella sproporzione di mezzi e uomini, è sempre impresa durissima e dai costi assai onerosi di sangue la conquista e soprattutto la tenuta durevole di un territorio, cosa che si vede anche nei conflitti moderni e attuali, figuriamoci nel contesto risorgimentale, dove nel caso in questione quella sproporzione non c'era affatto, anzi semmai sarebbe dovuta essere a favore delle forze meridionali...1 punto
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sarebbe interessante avere un foto della moneta con luce incidente per capire il livello di brillantezza... a livello intuitivo e considerando il livello di usura mi orienterei sullo spl, più o meno1 punto
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Foto quasi illeggibili: l'oro non è facile da fotografare, ma qui la superficie della moneta è indecifrabile. Sicuramente molti segnetti sono stati messi in risalto e certi rilievi sembrano essere butterati. Siamo attorno allo SPL, ma con variazioni di un quarto di punto (o più).Per confronto e condivisione presento due esemplari in buona conservazione; il secondo è un esemplare in oro rosso.1 punto
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Il mondo è bello perché è vario! Ognuno, secondo me, in una moneta come in altri oggetti, trova il bello secondo il suo gusto: a chi interessa la "storia" della moneta (il contesto storico in cui è stata coniata, la "strada" che avrà fatto per arrivare ad oggi,...), a prescindere dalle sue condizioni (l'ho messo per primo perché è il mio principale "sentire" ); chi invece trova il bello nello stato di conservazione della moneta stessa; chi interpreta le monete come "bene rifugio" (anche se è piuttosto aleatorio); chi, come te, vede l'oggetto come una piccola "opera d'arte", in cui il fascino sta nel soggetto rappresentato, nel modo di rappresentarlo, nei colori... a prescindere da qualsiasi altra considerazione. E tutto vale e tutto ha la stessa dignità. Non credo ci sia un modo "giusto" ed uno (o più) "sbagliato" di collezionare monete, tranne il fatto di "rispettare" questi oggetti e trattarli come si conviene. Quindi... viva il collezionismo, in tutte le sue forme!1 punto
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Buongiorno. Giudicare da una fotografia è sempre complesso. Il lustro di zecca pare abbondante. Ci sono molti segnetti. I rilievi sembrano buoni. Bisogna considerare anche la freschezza che fatico a percepire dalle fotografie. Comunque io direi minimo Spl, massimo Spl+1 punto
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più o meno quello che disse Einstein riguardo la bomba a neutroni, poi abbiamo visto l'uso ch se ne è fatto.1 punto
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GRAZIE di cuore per i preziosi consigli, mi state aiutando veramente tanto in un mondo che conosco poco e che comunque mi appassiona anche per i dettagli importanti che contraddistinguono ogni moneta...cerco una pesa adatta e spero di farvi sapere al più presto.👍1 punto
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E questa è l'unica busta primo giorno filatelica che possiedo, ma giusto perchè colleziono le immagini della Banca d'Italia che in questo caso è stata disegnata e acquarellata a mano. (cliccarci sopra per ingrandire)1 punto
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Prendo spunto da questa considerazione, che condivido, osservando che anche ancora oggi, nonostante il lodevole l'impegno del Presidente Ciampi e la celebrazione della "giornata del tricolore" il 7 gennaio, non esiste un vero sentimento di dedizione alla bandiera d'Italia, per il semplice fatto che nessuno lo insegna, tantomeno la scuola. Almeno una volta c'era il servizio militare obbligatorio, che tra le altre cose, insegnava ad onorare la bandiera (certo tutte le mattine con l'alzabandiera..) e a rispettarla. Ricordo che quando si ammainava la sera, ed ero comandato "di picchetto", la dovevo conservare in cassaforte accuratamente ripiegata . Un segno di devozione. Non so se ancora si fa adesso. Ma si sa, ormai, le forme di una volta non si usano più. un caro saluto a tutti1 punto
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Secondo me, si. Essendo appunto viaggiate, possono tranquillamente rientrare nella categoria. E' vero che la tipologia di busta puo' trarre in inganno, date le sue caratteristiche grafiche, ma possedendo l'affrancatura ed i relativi annulli atti ad assolvere la validita' postale, non vi vedo problemi di sorta. Diverso il discorso per quelle buste che recano l'annullo figurato, ovvero che replicano la vignetta dell'emissione: quelle vanno considerate come prodotti filatelici correlati.1 punto
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Rutter, citato in referenza, nel suo H.N. Italy al n. 1442, = Van Keuren 153, non indica lettere nel campo al rovescio .1 punto
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visto che mi sono comprato il catalogo, vedo di sfruttarlo: Serie del dopoguerra, timbro rosso, seriale a 7 cifre, fibre verdi (a partire dal 1921) qui una comparazione del colore dei miei straccetti, dove - se il catalogo non lo riportasse - per me sarebbe non un verde, ma un altra tonalità di blu, manco fossi daltonico Servus, Njk1 punto
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sembra un quinario di L. Rubrius Dossenus http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G118/41 punto
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Ho saputo che proprio oggi è mancato Luca Patrone, più noto agli appassionati di rebus come “Il Langense”. Lo conoscevo solo di fama ma sono veramente dispiaciuto e volevo ricordarlo con questo suo rebus ispirato dalla fotografia in cui Martin Luther King con il figlioletto rimuove una croce bruciata dal suo giardino, nel 1960. apollonia1 punto
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Sì, si tratta di una banconota emessa dalla Cassa Centrale del Reich (il secondo). È un biglietto della Germania imperiale, purtroppo assai comune perché stampato anche durante la fine (e dopo) la Grande Guerra durante un'inflazione galoppante. Ti rimando ad una discussione passata per ulteriori informazioni: Curiosità di questa banconota sono i fili di seta inseriti nella trama sul lato sinistro. Visto che li ha ricordati, qui sotto i miei due esemplari dove puoi notare che in uno il blu dei fili di seta ha colorato l'esemplare:1 punto
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Come avevo previsto il gazzettino n. 10 sarà un numero che non potrà essere dimenticato e rimarrà a futura memoria, simbolo di un nuovo periodo di divulgazione della numismatica per tutti.1 punto
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Mie impressioni per nulla assolute valutate solo dalla foto : La perlinatura è incerta, ogni perlina è troppo diversa e distante dall’altra. La coda dell’elmo mi pare impastata, le linee si confondono, cosa difficile solo per una eventuale usura. In ultimo la patina non sembra naturale ma, come minimo, ritoccata1 punto
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Per farti una idea dei realizzi in asta di monete con interesse numismatico, puoi consultare la banca dati di sixbid, gratuita e comprende le maggiori case d'asta mondiali. https://www.sixbid-coin-archive.com/#/de1 punto
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Facci sapere.. mi raccomando . Nel frattempo resto sulla mia posizione,il fatto che sia double-face non depone a favore di una sua eventuale antichità, e nemmeno la presenza di smalti.1 punto
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Ciao a tutti e scusate se non ho risposto subito, ma sono via per lavoro e riesco a rispondere saltuariamente, comunque appena posso inserisco la fotografia del retro che mi avete chiesto, ma innanzitutto volevo dirvi GRAZIE per le vostre risposte ed il vostro interessamento, sono pareri professionali ma dotati di una educazione che fa sempre bene.😉1 punto
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Direi una placchetta ottocentesca in stile "egittizzante" , l' egittomania dilagò in Europa dopo la campagna d'Egitto effettuata dalla Francia sotto Napoleone Bonaparte.1 punto
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Mah, io personalmente non starei a fare tanti distinguo... Io colleziono di tutto un po' (la collezione più "spinta" è quella di francobolli, seguono mazzi di carte da gioco, monete, banconote e fumetti, e poi qualunque altra cosa si possa collezionare ), e non ho MAI (dico MAI) ragionato sul valore che un qualunque pezzo nelle mie collezioni potrebbe avere in caso di una eventuale rivendita; non ho quindi mai pensato ad una collezione come un investimento e pertanto non mi ha mai sfiorato l'idea di "svalutazione" o "rivalutazione". Oltretutto ho sempre trovato ridicoli gli aumenti di valutazione ad ogni nuova edizione dei principali cataloghi filatelici "per far contenti i collezionisti che così vedono che la loro collezione aumenta di valore", ed ancora più ridicole le emissioni filateliche che negli ultimi anni proliferano incontrollatamente a commemorare eventi che nessuno si sarebbe mai sognato di festeggiare in alcun modo (con tutto il rispetto, ma... il 30° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Georgia, per dirne giusto uno degli ultimi, è veramente una pietra miliare della nostra storia?), sempre e solo per vendere a collezionisti. Visto anche che ormai si spedisce poco o nulla per posta, e che 9 buste su 10 viaggiano con TPlabel o con gli ordinari, i francobolli oggi hanno un uso reale minimo, ormai servono veramente solo a drenare soldi dalle tasche dei collezionisti. Ecco, tutto ciò mi sembra molto simile al discorso sulle "monete" (o presunte tali) di cui si parla nel post. Però vorrei ripetere che la mia attitudine è: "compro quello che mi piace infischiandomene allegramente del valore che l'oggetto potrà avere in futuro". Quando compro un libro, o vado al cinema a vedere un film, o mi abbono ad una qualunque pay TV, lo so bene che l'investimento non mi ritornerà mai, se non sotto forma di piacere nel leggere o guardare. E per me un francobollo o un mazzo di carte o una moneta valgono esattamente un libro o un film: se mi fa piacere averlo, leggerlo o vederlo, lo compro, ovviamente ad un prezzo che io possa affrontare. In conclusione: non biasimo o giudico chi compra monete come quella descritta nel post: se gli piace, fa benissimo a comprarla, al prezzo che ritiene giusto per le sue tasche (o meglio, per il compromesso "piacere provato"/"disponibilità economica"). Poi potrò dire che io non spenderei mai più di tre euro per una cosa del genere, ma allo stesso modo chiunque potrà dire che non prenderebbe uno dei miei mazzi di carte nemmeno se glielo regalassero... De gustibus...1 punto
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