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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/27/23 in tutte le aree
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queste considerazioni piu' che alle platee di Collezionisti presenti sul forum, nei Circoli etc. andrebbero portate all'attenzione degli addetti ai lavori Ministeriali che dubito le condividano anche solo in parte. Si è creata, soprattutto se non 'solo' in Italia, una mentalità distorta che vede il Collezionista come nemico del bene pubblico e 'sottrattore' di risorse alla pubblica fruizione. E' una visione completamente distorta che elude o ignora il fattore storico - dirimente - che ha visto nel collezionismo storico - di centinaia d'anni piu' antico di Sovrintendenze e Belle Arti, alimentare TUTTE le collezioni pubbliche nessuna esclusa. Voler limitare o addirittura eliminare il collezionismo storico privato e come voler fermare i fiumi nel loro percorso di alimentazione del mare di risorse pubbliche che vengono poi messe a disposizione di tutti. La contrapposizione Stato-Privato è un falso ideologico propugnato da chi non conosce la Storia o volutamente la ignora. NOn deve esistere un impedimento al Collezionismo - svolto nel RISPETTO delle regole - deve invece introdursi una collaborazione ove il Privato sia un domani incentivato a lasciare parte almeno dei suoi beni alla fruizione pubblica. E' una questione di cultura e di formazione professionale che non mancavano certo a certi eccellenti funzionari pubblici ma di 80/100anni fa che hanno collaborato con fior di privati a costruire quello di cui oggi godiamo - e che non è certo il frutto di miseri acquisti coattivi o penose espropriazioni - bensi di acquisti fatti alla luce del sole e condivisi se non addirittura consigliati tra privati ai funzionari pubblici che le hanno attuate. Rileggiamo la storia e impariamo invece di nasconderci dietro comode credenze e falsi ideologici.6 punti
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@grigioviola, la numismatica secondo me è una tra le rarissime passioni che unisce economia, politica, storia, sociologia, arte e perché no natura. Con le monete possiamo avere un sottile scorcio della vita del passato, possiamo osservare popoli ormai scomparsi che hanno lasciato come testimonianza del loro passaggio sul nostro pianeta solo pochi oggetti, spesso monete. Molte volte mi è capitato di guardare sul cellulare qualche monetina consunta dal tempo di secoli fa e che qualcuno mi dicesse:"come fai a definire bella questa patacca, è rovinata e a malapena si legge cosa c'è scritto sopra". Io rispondo sempre:"l' arte non è per tutti, è di chi la comprende e la osserva con occhi diversi, questa è arte". In più ogni moneta è diversa dall'altra, nessuna è identica, e se questa non si può chiamare esclusività io non so cosa lo possa essere. Quando tengo in mano una moneta, non tengo in mano solo un tondello in metallo, ma tengo in mano un qualcosa di unico, speciale con un valore storico incommensurabile, al di fuori della nostra piena comprensione. Per di più su alcune monete sono stati impressi dei momenti sfuggenti e frivoli, rapidi come un battito d'ali di un colibrì. Basti pensare ad alcune monete Celtiche che raffigurano la cometa di Halley che passa sopra la Terra ogni 76 anni. Scusate se mi sono dilungato ma neanche un libro di 1000 pagine potrebbe spiegare la mia passione per la numismatica. Spero che quello che ho scritto non sia fuori luogo e possa essere apprezzato e compreso a pieno dai qui presenti numismatici.6 punti
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Caro @SAURON05 , la tue parole costituiscono la conferma del fatto che i collezionisti privati siano un "patrimonio" da tutelare al pari di quel patrimonio culturale numismatico (mi limito a questo) che il nostro Stato afferma di preservare chiudendolo (a volte neanche bene, vedi furti vari) nei propri polverosi e dimenticati depositi. E il fatto che a scrivere sia un giovane diciottenne, testimonia quanto sia diventato improcrastinabile operare una inversione di rotta a livello normativo - prima ancora che giurisprudenziale - in materia di libera circolazione del patrimonio culturale numismatico. Il collezionista conosce ogni singola moneta che compone la propria raccolta, di ciascuna di esse ne conserva la storia e l'integrità (a proprie spese). E' capace di amare e rispettare ogni tondello in maniera nettamente più intensa di come farebbe lo Stato accumulatore seriale, come dimostra quello che hai scritto. Il collezionista è per natura "esibizionista" (nel senso buono del termine); il collezionista, generalmente, trae piacere dal mostrare i propri oggetti (nel nostro caso le monete) e dalla condivisione della sua passione con altre persone (parenti, amici, conoscenti, altri collezionisti ecc..). Il collezionismo è condivisione, non segregazione, e come ogni forma di condivisione non può che generare arricchimento culturale. L'atteggiamento ai limiti del persecutorio assunto dallo Stato rappresenta un evidente freno a mano tirato su questa spinta alla condivisione. Un concetto semplice da capire ma per qualcuno difficile da accettare. Oggi, invece, chi colleziona monete antiche avverte sempre più forte un senso di isolamento culturale. C'è paura anche solo nel raccontare di collezionarle: lo spauracchio del sequestro è sempre dietro l'angolo. E allora è ovvio che le monete in mano a privati finiscano per diventare fruibili solo per i loro effettivi detentori, motivo spesso addotto - in maniera miope - a sostegno della preferibilità dello Stato al privato: è un cane che si morde la coda. Saluti5 punti
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Buongiorno a tutti, esattamente un anno fa (era l'ultima domenica di aprile) mi ritrovai a sbirciare sulle bancarelle di Cordusio e feci il mio primo acquisto: un denario di Augusto con Lucio e Caio sul rovescio. Una moneta di scarsa conservazione, pagata poche decine di euro, ma capace di spingermi a cominciare una collezione di monete romane imperiali. Voglio condividere con voi il risultato di questo primo anno, fatto di acquisti in asta con certificati di lecita provenienza, e di studio sui libri suggeriti da molti di voi, oltre che di una metodica lettura delle discussioni del forum. Il bisogno di condividere ciò che ho messo insieme non è per mera esibizione, ma per raccogliere suggerimenti utili a migliorare; mi è molto chiaro che il collezionismo numismatico è una lunga maratona e non una gara di velocità, e posso, con molte probabilità, aver sbagliato qualcosa al momento della partenza. Adesso però devo iniziare a gestire la corsa con più consapevolezza, e mi serve anche il vostro aiuto. Come potete vedere, la mia collezione inizia con un paio di repubblicane, un piccolo sesterzio in argento che spero di poter presto confrontare con un sesterzio imperiale, e un denario, e termina con "un'invasione" a Costantinopoli con due solidi bizantini. In mezzo diverse imperiali, mi affascinano molto i denari ma non disdegno qualche bronzetto. La regola è una: la moneta mi deve piacere per il ritratto e/o per il rovescio. Sono riuscito a raggiungere uno degli obiettivi importanti che mi ero posto: un denario con elefante di Giulio Cesare. Ultimamente ho scoperto la bellezza dei follis del terzo secolo, e credo che i miei prossimi acquisti saranno principalmente in quell'area. Naturalmente, conto di raccoglierne il più possibile del mio omonimo Gratianus. Obiettivi medio/importanti da raggiungere senza fretta: il "tribute penny" di Tiberio, un Caligola (anche un bronzetto andrebbe bene), un sesterzio (mi piacerebbe molto di Nerone, come potete vedere è un imperatore che mi piace molto, ma credo che dovrò accontentarmi di qualcosa di più economico), un solido del terzo secolo. Adesso, qualche domanda in ordine sparso: - al momento ho acquistato solamente da Inasta e da Artemide, mi dite quella che secondo voi è un'altra casa d'aste da cui dovrei assolutamente comprare per la qualità dei pezzi offerti? - ha senso aggiungere in collezione monete di scarsa conservazione se appartengono ad un imperatore di cui non se ne trovano facilmente, ad esempio Pertinace, o i quattro imperatori del 69 d.c.? - conviene comprare dai negozi di numismatica che si trovano online, o è meglio aspettare l'occasione in un'asta? Attendo di leggere i vostri consigli - mi interessano meno i giudizi - saranno molto preziosi per me. p.s.: vi terrò aggiornati sugli sviluppi della mia collezione aggiungendo nei commenti le foto dei nuovi arrivi.2 punti
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Volevo dirvi che... quando mi sono iscritto a questo gruppo l'ho fatto perché, dopo anni di archeologia sul campo e dopo averla abbandonata con delusione del sistema Italia ed universitario per dedicarmi ad altro, un mio amico - il fratello minore che non ho mai avuto - nipote di un importante collezionista e studioso di Bologna, mi ha fatto riappassionare alle monete antiche. e qui trovavo spunti di divertimento e di leggero approfondimento. si... leggero... Il problema è che sono stato investito da così tanta roba meravigliosa che ora sono impazzito per le monetazioni altomedievali, da lì la monetazione bizantina... ma non vuoi anche interessarti al periodo tardoromano? E poi c'è sempre la monetazione repubblicana romana che era stata la mia prima passione da studente di numismatica. Però anche le celtiche sono interessanti... E vuoi mettere le monete medievali? Ci sono aree del forum che non voglio neppure aprire per paura 🙂 Mannaggia a voi!!!! Il leggero problema è che ad ora ho in elenco qualcosa come 68 tra articoli scientifici e libri da leggere, sto collezionando centinaia di immagini tratte dal web della qualunque e tra un po' mia moglie cambierà la serratura della porta di casa... Mannaggia voi... grazie! PS... ho inserito queste due righe qui proprio perché è una questione visceralmente numismatica anche se non si tratta di un oggetto in particolare.2 punti
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Egitto: emerge una statua di Buddha dal Mar Rosso Certamente una scoperta inattesa e incredibile quella annunciata dalla missione archeologica congiunta polacco-americana: durante gli scavi nella città di Berenice, sul Mar Rosso, è stata rinvenuta una statua di Buddha risalente al II secolo a.C. Gli scavi nella città – fondata nel 275 a.C. da Tolomeo II Filadelfo in memoria della madre Berenice I – proseguono dal 1994, sotto la supervisione del Consiglio Supremo delle Antichità Egiziane che, attraverso le parole del Dott. Mustafa Waiziri, Segretario Generale, riferisce l’emozionante scoperta. La statua di Buddha permette di far luce sui rapporti tra Egitto e India, dovuti alla posizione privilegiata che l’Egitto ha mantenuto in età romana: si trovava, infatti, al centro delle rotte commerciali che collegavano Roma alle diverse parti del mondo antico, tra cui, appunto, l’India. La vocazione commerciale dell’Egitto romano è testimoniata anche dalla presenza di innumerevoli porti lungo il Mar Rosso, oltre a Berenice. Nella città, in particolare, arrivavano navi cariche di prodotti quali pepe, tessuti, avorio e spezie, che poi venivano distribuiti in tutto l’Egitto o via terra, oppure via mare fino ad Alessandria e da lì nel resto dell’Impero Romano. Secondo i primi studi effettuati sulla statua, si pensa che potrebbe provenire da Istanbul oppure essere stata scolpita direttamente a Berenice e dedicata al più importante mercante indiano del tempo. E’ alta 71 cm e raffigura Buddha in piedi mentre tiene parte della sua veste nella mano sinistra, porta un’aureola con raggi di sole e vicino un fiore di loto. Inoltre, è stata rinvenuta anche un’iscrizione in lingua hindi, ovvero in sanscrito, risalente all’imperatore Filippo l’Arabo (244-249 d.C.), oltre a due monete di II secolo d.C. provenienti dal regno indiano di Satavahana. https://mediterraneoantico.it/articoli/news/egitto-emerge-una-statua-di-buddha-dal-mar-rosso/2 punti
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Amici, come da titolo di questo Topic, sono trascorsi 10 anni dall’iscrizione a questo Forum! La mia passione, o comunque il mio interesse in materia – anche se più lieve – risale però a molti anni prima; ho infatti raccontato, qualche anno fa, l’aneddoto in cui, all’età di circa cinque anni, mentre con i parenti guardavo alcune monete, pensai che “Fior Di Conio” fosse una pianta raffigurata su ad una moneta Risale invece all’estate del 1998 un filmato de me girato nel quale provo – con le mie pochissime conoscenze e commettendo vari errori! – a descrivere sempre le monete dei miei nonni materni. Era però il 2008, quando iniziai davvero ad appassionarmi di Numismatica; mi recai in una tipografia della mia città, per stampare copertine di un disco del mio gruppo musicale, che era proprio vicina ad un negozio di monete e francobolli. Immediatamente, scorgendo la vetrina del suddetto, mi chiesi quello che probabilmente molti, giunti su questo Forum, si sono chiesti e si chiedono: che valore ed interesse avranno quelle monete conservate dai miei parenti? Penso fossero gli ultimi giorni di marzo di quell’anno. Comprai quindi un catalogo-prezziario ed iniziai a documentarmi; rimasi davvero affascinato soprattutto dalle monete preunitarie, della Repubblica in Lire e del Regno d’Italia, soprattutto le prime di Vittorio Emanuele III, dei primi del ‘900. Iniziai anche a frequentare il negozio, mostrando al commerciante alcune monete appunto dei miei parenti, precisamente quelle che sembravano più rare. Erano però semplici riproduzioni, senza alcun valore né storico, né economico. Il venditore non voleva però motivarmi perché tali monete non fossero originali… forse temeva lo volessi ingannare ed io non gli dissi certo di essere un principiante in materia. Forse, non era pure lui un esperto, in quanto scoprii in seguito che la sua specializzazione era prevalentemente filatelica. Mostrai tali riproduzioni anche ad alcuni mercatini, ma ricevetti risposte non complete o comunque poco edificanti. Iniziai allora a documentarmi usando Internet in maniera più seria e dettagliata; arrivai su Lamoneta.it senza però registrarmi e devo ammettere che, almeno nei primissimi momenti, non lo vidi di buon occhio, perché rappresentava quello che non sapevo. Temevo una Numismatica elitaria e poco aperta ai neofiti. La causa però era imputabile unicamente alla mia poca esperienza e ad alcune discussioni lette e non intepretate da me correttamente. Penso che, in tutte le passioni prese con serietà, ci sia quel momento iniziale in cui si è duramente messi alla prova, nel quale ci si “scontra” con la realtà e con chi davvero ha competenza. Ci si sente quindi in quel momento fortemente scoraggiati e si pensa di non farcela mai. Sentivo però che la Numismatica doveva rientrare tra le mie conoscenze e passioni, quindi consultai sempre di più questo Forum, registrandomi il 10 aprile del 2008. Ancora non scrivevo e mi limitavo a “sbirciare”, ma notai una passione e una disponibilità da parte degli utenti fuori dal comune. Anche la competenza ai massimi livelli mi colpì. Le mie conoscenze stavano migliorando; migliorarono anche i rapporti con altri commercianti, alcuni dei quali davvero disponibili. Qualche settimana dopo, la “scintilla” numismatica definitiva: la monetazione in Euro! Sì, il mio percorso, penso molti lo sappiano, è diverso dalla media: prima le monete del passato, poi le contemporanee. Ancora leggermente scoraggiato, ma questa volta dai gradi di conservazione molto dettagliati delle monete del passato, ricevetti la richiesta da parte di mia nonna materna di raccogliere le monete in Euro particolari che avrei ottenuto, anche perché in quei mesi (estate 2008) stavo lavorando in un’edicola di una località balneare in provincia di Rimini, per pagarmi gli studi all’Università. Conservavo quindi le monete particolari ottenute durante il lavoro, cambiandole ovviamente con le mie! Mi si aprì un mondo nuovo! Monete in circolazione con il dritto diverso, mai visto! Comprai anche per esse un catalogo-prezziario, che consultavo nei pomeriggi estivi in cui non lavoravo, aiutandomi con Internet e il nostro Forum. Rimasi particolarmente colpito dalle emissioni dei mini-Stati (allora Monaco, San Marino e Vaticano). Al mattino, mentre mi recavo al lavoro in motorino, era molto suggestivo ammirare in lontananza la zona di San Marino ed il suo Monte Titano, luogo in cui comunque ero stato più volte anche in precedenza, pensando alle monete della piccola Repubblica. Fu un periodo davvero magico. Non dimenticherò neppure quando, una sera, un venditore ad un mercatino mi mostrò una divisionale vaticana di qualche anno prima (in quel caso del 2003), che nemmeno sapevo come fossero fatte internamente. Il vedere quelle monete, così alloggiate, tutte assieme e il dire a me stesso: ah, è così che sono! Creò in me un’emozione che appunto ancora ricordo bene. Il mio primo messaggio in questo Forum lo scrissi nel settembre del 2008; nell’Osservatorio ritrovamenti, nel quale gli utenti postavano e postano ancora le monete particolari reperite nella quotidianità. In esso feci un elenco sintetico delle monete ritrovate durante il lavoro nel periodo estivo. Poi, fu tutto un susseguirsi di ulteriore passione e ulteriori messaggi, di conoscenze di amici virtuali, che mi piace sempre chiamare “amici” , anche quelli poco conosciuti. Tra le altre attività, proposi inizialmente di migliorare il tasto che assegnava gli apprezzamenti ai post (i “mi piace” attuali) e cercai in ogni modo di contribuire, con le mie neonate conoscenze e le mie iniziali esperienze, allo sviluppo di questo spazio virtuale. La passione per la Numismatica mi aiutò anche in alcune situazioni familiari spiacevoli, dandomi distrazione e comunque un motivo per essere soddisfatto di me ed avere un “piccolo scopo”. Grazie ai suggerimenti degli amici qui presenti, riuscii, dopo un’attesa durata ben due anni, ad entrare nelle allora da me ambite e sognate liste clienti numismatiche vaticane Ideai anche l’Oscar delle monete in Euro, contesto nel quale sul Forum si votavano le monete emesse nell’anno precedente per categoria, con la previsione di premi per gli utenti meritevoli. Nel 2012, ricevetti il terzo Premio in occasione dell’Oscar delle monete in Euro 2011, “assegnato alla Giuria ad un utente che si è particolarmente contraddistinto nel corso del 2011 relativamente alla partecipazione e ai contributi postati sul forum”. Nel frattempo, la mia ragazza si è unita al mio interesse, in quanto anche lei collezionista di monete in Euro. Nel 2014, partecipando al Concorso “Nascita di una Passione”, sono stato per la prima volta allo storico e immancabile Convegno di Verona, nell’edizione di maggio, dove, con la mia ragazza (che frequenta e frequenterà sempre gli eventi assieme a me), ho incontrato gli altri giovani partecipanti ed altri amici del Forum per la prima volta di persona. Nello stesso anno, ho iniziato a collaborare - redigendo articoli - con i Quaderni di laMoneta, pubblicazione del nostro Forum, trattando sempre la Numismatica contemporanea dell’Euro. Nel corso degli anni sono arrivato a produrre 6 articoli Nel 2015, sono stato premiato assieme ad altri giovani al Convegno N.I.P. di Milano. Esperienza fantastica, come tutte le altre connesse all’amato Forum. Seguendo una conferenza, però, sentivo che mi mancava qualcosa. Sarebbe stato bello esporre la mia passione al pubblico, così come quella di altri giovani. Contemporaneamente, l’amico Mario stava avendo la stessa idea. Lui, però, l’ha messa in pratica ed ha organizzato, per il 2016, un indimenticabile evento, non solo per me, ma penso un po’ per tutta la Numismatica: la prima Giornata di Studio "La Numismatica e i giovani" al Convegno di Parma. In quell’occasione ho avuto modo di esporre, assieme ad altri giovani studiosi della materia, una piccola relazione al pubblico presente. Esperienza come sempre formativa ed emozionante, anche dal punto di vista umano, per l’incontro con gli amici del Forum, che in ogni caso prosegue anche nelle varie edizioni del Convegno di Verona. Da semplice ragazzo affascinato dalla Numismatica che ero inizialmente, sono poi stato davvero felice ed onorato di poter vedere scritto il mio nome in alcune riviste del settore. L’anno scorso, ho collaborato redigendo un articolo con Il Gazzettino di Quelli del Cordusio, pubblicazione dell’Associazione culturale “Quelli del Cordusio”, unico Circolo di cui sono socio, rappresentando anche la mia ragazza. Cosa dire? Questo mio “chilometrico” topic si sta concludendo; mi scuso della lunghezza, ma mi auguro sia apprezzato Desidero ringraziare tutti, ma proprio tutti coloro i quali hanno avuto ed hanno un qualsiasi contatto con me, anche che solamente abbiano letto uno dei miei post (più di 5.000!) in questo Forum Il merito di tutti questi anni da me qui finora trascorsi è soprattutto di chi contribuisce a questo “spazio virtuale” in qualsiasi modo, facendo così che gli utenti restino e siano presenti in tutto questo tempo! Progetti dopo questi 10 anni? Cosa farò ancora? Un’idea penso di averla, anche se riguarda monetazioni del passato, da me comunque sempre apprezzate e considerate; a breve, contatterò l’amico Mario @dabbene, in quanto Presidente dell’Associazione culturale “Quelli del Cordusio”, per proporla e mi auguro si possa realizzare! Seguono ora fotografie significative di questi anni di Forum! Il mio primo messaggio La notizia data agli amici del Forum della mia avvenuta iscrizione alle liste vaticane! Con il premio vinto nel 2012 per l’Oscar monete in Euro Il primo incontro con l'amico Mario al Convegno di Verona del 2014 Durante la relazione tenuta al Convegno di Parma del 2016 Con l'amico Antonio al Convegno di Parma del 2016 Con la mia ragazza, emozionato e premiato al Convegno di Parma del 2016 Con la mia ragazza ad un pranzo con gli amici del Forum in occasione del Convegno di Verona2 punti
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Buongiorno, non posso che condividere il suo pensiero, così come quello di altri intervenuti nella discussione. La moneta è un oggetto che ha accompagnato per millenni la vita dell'uomo e al quale, possiamo dire, è stato affidato numerose volte, oltre al compito prettamente economico di base di scambio, anche quello di messaggero di cultura, di immagini e, in senso lato, arte. La numismatica arriva quindi ad essere un punto di partenza di nuove conoscenze che, magari partendo dalla curiosità per una singola moneta, ci portano ad apprezzare la civiltà che l'ha pensata, prodotta e utilizzata. Per quanto mi riguarda, anch'io come @SAURON05 ho cominciato ad interessarmi di numismatica intorno ai 10 anni, quando trovare alcune monete del Regno d'Italia a casa dei nonni mi faceva sognare di poter davvero toccare la Storia e l'idea di conservarle e tramandarle creava un certo orgoglio personale. Oggi ho 19 anni e alla base della mia scelta numismatica rimane la volontà, o l'ambizione, di conservare e tramandare un piccolo pezzo di passato; in particolare ora mi dedico esclusivamente alle monete di Ferrara, la mia splendida città. Sulla torre dei Leoni del Castello Estense di Ferrara si trova una lastra di marmo raffigurante un rilievo araldico con due leoni rampanti e un cartiglio con un motto in tedesco medievale "WOR BAS", con un significato simile a "più in là, oltre". Per concludere vorrei quindi augurare a tutti di proseguire sempre "wor bas" all'interno di questa nostra passione, la numismatica. Luca.2 punti
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Forse non centra niente, ma a Napoli esiste ancora il Comando dei FARI (ora MARIFARI) Esisteva anche nel 1924 Il 17 novembre 1924 l’Ufficio Tecnico dei fari di Napoli consegnava al Ministero della Marina e a quello delle Colonie il modello del faro Crispi a Capo Guardafui in scala 1:10, modello che era stato prima esposto allo stand della Regia Marina durante la Fiera Campionaria di Napoli.2 punti
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Ciao, nel solco di quanto già fatto con la discussione " LE MONETE ROMANE PIU' COMUNI DEL IV SECOLO " e come già preannunciato in quest'ultima, posto quest'oggi una discussione monografica e didattica sulle FEL TEMP REPARATIO. LA SERIE FEL TEMP REPARATIO Perchè proprio questa serie monetale, tra quelle già presentate nella discussione sulle monete del IV secolo? Perchè la serie FEL TEMP REPARATIO (acronimo FTR) è senza alcun dubbio della tipologia monetale più comune dell’epoca costantiniana. I rovesci, pur mantenendo la medesima legenda, presentano sei varianti iconografiche. PROLOGO Nel 348 Constantius II e Constans riformarono il sistema monetario romano introducendo due nuove monete in rame e lasciando invariate quelle in oro e argento. Venne quindi ritirata la moneta in circolazione (il piccolo follis di origine costantiniana) e furono coniati tre nominali diversi di rame: due “pecunia maiorina” e il “nummus centennionalis”. Le prime due si distinguevano per una lieve differenza di misura e forse, per un diverso contenuto di argento. La seconda delle due “maiorine”, inoltre, come tratto distintivo, al di là dell'iconografia al rovescio, presentava al dritto il ritratto rivolto a sinistra. Ciascuno dei due scelse delle iconografie diverse e personali, per quanto non esclusive: Constantius II: Pecunia maiorina in mistura (AE2): Legionario che trafigge un cavaliere Pecunia maiorina in rame (AE2): Imperatore con due prigionieri Nummus centennionalis (AE3): Fenice sul globo Constans Pecunia maiorina in mistura (AE2): Imperatore su galea condotta dalla Vittoria Pecunia maiorina in rame (AE2): Legionario che allontana un bambino dalla capanna Nummus centennionalis (AE3): Fenice sulla pira1 punto
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Dr. Leone alato e nimbato con corno dogale, gradiente a s. e volto di fronte, con la zampa s. sul libro aperto; all’esergo, B Z. Rv. OSSIBVS RECEPTIS DIV PETR VRSEOLI (in occasione del ritorno delle spoglie di San Pietro Orseolo) Urna, ornata del corno dogale, sulla quale è librato lo Spirito Santo sotto forma di colomba; all’esergo, 1733. Ricorda il dono delle ossa del Santo veneziano fatto da Luigi XV, re di Francia, e deposte nella basilica di S. Marco.1 punto
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Come scrive qualcuno: “condivido volentieri”, 🤣 direttamente dall’asta Nomisma 67. I colpetti al bordo non inficiano più di tanto la bellezza dei rilievi, la loro satinatura e il lustro di conio sui fondi speculari. E siamo a sette colli lunghi in FDC 🙏🏼1 punto
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Buonasera sono venuto in possesso di questa moneta che da un lato ha uno stemma Medici e da un altro lato ha le stemma della Rovere Francesco Maria II per Pesaro questa moneta è stata pubblicata su panorama numismatico praticamente imita una moneta di Modena di Cesare d'Este per il matrimonio con Virginia de Medici la moneta pesa 3,16 gr diametro 27 mm visto che non ho l'articolo di panorama chiedevo se era possibile avere ulteriori informazioni in particolare chi ha emesso questa moneta cioè dove la devo collocare nella zecca di Modena o di Pesaro? grazie a chi mi può dare informazioni buona serata1 punto
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Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Traiano (98-117 d. C.) con la personificazione sul rovescio della dea Vittoria in una delle diverse sue raffigurazioni coniato a Roma nel 100 d. C. circa. È chiaramente un rovescio celebrativo forse di uno dei tanti successi delle diverse campagne militari di questo Augusto. Traiano fu il primo imperatore adottato quindi non discendente per dinastia dal suo predecessore, che inauguro' un lungo periodo di imperatori appunto non dinastici. Fu l'anziano imperatore Nerva, succeduto a Domiziano in un periodo molto travagliato per l'impero, che non avendo figli lo adottò designandolo come suo successore. Nacque nella provincia di Italica in Spagna (il padre era di origine umbra, di Todi, ed era un senatore) quindi fu anche il primo provinciale a guidare l'impero, e faceva parte dell'esercito dove si era distinto per le sue eccellenti capacità strategiche e militari. Il buon Nerva, che governo' per soli due anni, non era ben visto dall'esercito e sappiamo come l'appoggio o meno di quest'ultimo aveva rilevanza fondamentale, perché da senatore era solamente un politico di lungo corso e lui con lungimiranza pose un freno a questo con l'adozione di Traiano (amatissimo dai militari) che quando lo sostituì operò in maniera egregia anche dal punto di vista politico tanto da ricevere l'appellativo di Optimus Princeps. Uno dei migliori imperatori che può essere annoverato tra quelli più amati dal popolo romano. Il denario da esame diretto risulta coniato (spero ai tempi di Traiano 🙂), abbastanza centrato, con discreto metallo (erano coniati in buon argento) ed ha chiaramente circolato ottemperando alla sua funzione. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18 mm 3,18 g RIC 58 I miei denari di questo imperatore cui aggiungere un sesterzio 🙂1 punto
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In effetti, le sigle ci sono e sono sotto la testa. Si vedono appena appena. Dovrebbe trattarsi della n.33 di pagina 174 (R2) del Magliocca. Come al solito, non corrisponde tutto. In questo caso non corrispondono le croci. La sigla dovrebbe essere “GF/GI”. La didascalia fa riferimento al M.I.R 216/8, invece è sbagliato, perché la 216/8 prevede la testa radiata volta a sinistra. Un caro saluto.1 punto
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Le monete di Pada e Vanimondo segnano il passaggio dall'oro all'argento. Sono stati tutte trovati nel Kent orientale tranne una che è stata trovata a Londra (Rigold). e appartengono al periodo 655-675. Il nome Pada in passato si pensava che si riferisse a un re. Ci sono due re con quel nome (o simile): Pend di Mercia (626?-655) e suo figlio Peada di Middle Angles (morto nel 656). Queste rispettive date di inizio del governo sono troppo alte per essere applicate alle monete. Pada si riferisce quindi al monetiere in modo simile al nome Witmen. EDIT: mi son dimenticato di scrivere che il tutto è tratto dal catalogo della collezione De Wit1 punto
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Ottima new entry! E poi ci sono quelle che in FDC non esistono (o quasi) e ci si deve accontentare, se si vuol finire la serie... in primis secondo me 1856 G, 1859 T, 1852 T, 1858 G... ecc.1 punto
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A preciso feedback negativo lasciato sul sito della zecca mi hanno risposto: Buonasera, La confezione è stata pensata e progettata pensando all'importante tema che questa moneta celebra. Per evitare del tutto l'uso di plastica, la moneta non è in capsula ma è protetta tramite l’applicazione di un strato invisibile di difesa contro l’ossidazione, la cui applicazione avviene tramite la tecnologia “Atomic Layer Deposition” derivata da quella utilizzata per la produzione dei circuiti elettronici. Rimaniamo a disposizione in caso di ulteriori necessità Cordiali saluti Quindi a quanto pare la monera è protetta...1 punto
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Sarà sicuramente pareidolia, ma quello indicato non potrebbe essere un "dot"? Ciao da Stilicho1 punto
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Ciao @paultss, certamente lo avrai già letto, ma te lo segnalo lo stesso qualora fosse di tuo interesse. https://it.wikisource.org/wiki/Un_tallero_di_Maccagno Saluti. Ti segnalo anche questo: 2002. 'The Circulation of Dutch Leeuwendaalders in 17th Century Ottoman Palestine: New Evidence from Two Unpublished Hoards' Jaarboek voor Munt en Penningkunde 89: 47 -68. https://www.academia.edu/4424141/The_Circulation_of_Dutch_Leeuwendaalders_in_17th_Century_Ottoman_Palestine_New_Evidence_from_Two_Unpublished_Hoards_Jaarboek_voor_Munt_en_Penningkunde_89_2002_47_-681 punto
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Cartolina privata affrancata con 10c. Umberto I, partita da Milano stazione il 17.6.1901 giunta a destinazione a Senorbi (sud della Sardegna a circa 40km da Cagliari) il 21.6.1901 ( tempi da record per l'epoca ) ... giunge a Senorbi come destinazione in quanto all'epoca Selegas non aveva ufficio postale, ..quindi è il postino di Senorbi che consegna a Selegas. (Questo quanto si può leggere secondo gli annulli apposti). Selegas è un comune confinante a Senorbi. Anche il contenuto della cartolina è significativo, in quanto la ditta chiede un pagamento anticipato per una fornitura al Comune di Selegas. Anche all'epoca non si fidavano molto della pubblica amministrazione Fantastica, diciamo che come valore venale siamo vicino alle altre, raro l'annullo di Senorbi. Bel materiale la trovo molto divertente..di qualità buona. Adorabile lo scritto ..quando ancora sapevano scrivere, scusate il gioco di parole.1 punto
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Complimenti @Oppiano anche da parte mia, per l’acquisto di quella che credo sia la moneta più iconica della monetazione del Regno d’Italia.1 punto
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le monete delle 50 lire II°modulo e solo quelle del 93,94 e 95 senza rombo sotto il collo e in qualità anche bb sono un bel ritrovamento, figurarsi in fdc il catalogo specializzato in errori e varianti di Andrea Del pup mette la 93 e la 94 R2, la 95 R3 sempre ammesso e non concesso che ci sia qualcuno che le desideri ardentemente. saluti.1 punto
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bella, ma vedo qualcosa sullo 0 e delle righe diagonali che interessano l'area sopra il 50 fino ai numeri, magari non è nulla ed è solo l'esposizione della foto, direi qfdc il R/ e fdc ilo D/1 punto
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Colpa in vigilando...Credo comunque che il furto sia avvenuto dall'interno..in più fasi....Difficile che dall'esterno si possa portare via in un solo colpo così tante monete. A meno che ci sia stato un furto con scasso o rapina. Purtroppo i materiali conservati nei nostri musei sono immensi e le ricognizioni periodiche dovrebbero essere DOVEROSE. Stessa cosa si verificò a Cagliari e al Museo Nazionale Romano1 punto
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Domani a mente serena mi ci metto. Grazie per i suggerimenti. Buona notte da Stilicho @caravelle82 Poi magari la questione si risolve da sola o arrivano chiarimenti. Vedremo1 punto
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Fuori luogo? Numerosi utenti col triplo della tua età non riuscirebbero a eguagliare questo tuo intervento! 👏🏽✌️1 punto
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Ho appena aggiunto in collezione il sesto e il settimo collo lungo in FDC. Nei prossimi giorni li condivido volentieri. La strada è lunga ma solo con la costanza, i sacrifici e la pazienza si può raggiungere l’obiettivo.1 punto
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Ciao @pippo78, sicuramente avrai già visto su: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ITL/9 Saluti.1 punto
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Ciao Mike mi permetto di correggerti, qualche tempo fa l’amico utente @calzaretta posto’ un altro esemplare autentico, di conservazione leggermente inferiore a questa. Non ricordo esattamente il periodo, potrebbe essere un paio d’anni or sono ormai.1 punto
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E' stato spostato come anche il tasto modifica: Ci saranno dei lavori, controlla, magari è stato spostato anche il tasto elimina notifiche.1 punto
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Ciao @Ulpianensis Grazie per averci mostrato le tue monete! Allora... il primo che hai inserito lo classificherei più al 24b, per via delle A con la stanghetta in basso a forma di V Devo controllare sul Biaggi l'esemplare riportato se presenta i due cunei al rovescio oppure uno solo... Per il secondo secusino ora sono fuori casa, appena possibile inserisco la pagina del Cudazzo su quella tipologia... Per il consiglio su quale volume cercare posso dirti che il Cudazzo ha modificato le tipologie seguendo Rovera, il cui volume è molto tecnico e difficile da leggere, ma prende proprio il periodo di tuo interesse, mentre Cudazzo fa tutta la monetazione sabauda e quindi anche periodi che non ti interessano. Un consiglio mio, visto i tuoi interessi, sarebbe meglio Rovera.1 punto
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Buon giorno clame66. Chiedo scusa per la mia interpretazione evidentemente errata, viste le sue parole, delle fotografie. Se lei sostiene che la prima moneta è in zona FDC evidentemente le fotografie non le rendono giustizia. Limitatamente all'esemplare che lei ritiene in alta conservazione potrebbe inviare delle buone immagini, tali da poter dare un giudizio accurato e meno frettoloso da quello che purtroppo, se la moneta è bella come lei sostiene, ho dato? In quanto alle conservazioni BB quasi MB mi riferivo scalarmente a tutte e 5 le monete fotografate, non ad una sola in particolare. Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Complimenti a @Oppiano che ormai sembra fare incetta di buona parte delle monete più importanti che il mercato numismatico sta offrendo in questi mesi (vivi rallegramenti anche per il borsellino non certo indifferente …) . Moneta iconica che molti vorrebbero vantare in collezione. La foto della Bolaffi del dicembre 2021 non invitava più di tanto All’ acquisto anche se qualcuno evidentemente lungimirante ha pensato bene di portarla a casa a 42 k + DA e di riproporla 16 mesi dopo a 60. Un bel guadagno senza grossi sforzi per chi sta dietro le quinte. Bel lustro ma impronta al D/ e qualche leggera abrasione dei rilievi . QFDC anche per me1 punto
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Bronzo di Metropolis, Ionia (regno incerto) che raffigura al rovescio Cibele seduta, con un leone davanti a lei (Leu EA 17, 14 Aug. 2021, lot 1660). Lotto 1660. IONIA. Metropolis. Augustus (?), 27 BC-AD 14. Assarion (Bronze, 20 mm, 5.88 g, 1 h), Ioulios Demetrios, magistrate. ΣΕΒΑΣΤΟΣ Bare head of Augustus (?) to right; to right, lituus. Rev. ΙΟΥΛΙΟΣ ΔΗΜΗΤΡΙΟΣ ΜΗΤΡΟΠΟΛΕΙΤΩΝ Kybele seated left on throne, extending her right to lion seated right. RPC I 2524 (4 specimens). Very rare. Somewhat smoothed, otherwise, very fine. Base d’asta: 50 CHF. Risultato: 380 CHF. apollonia1 punto
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Conosco molto bene questa voglia bulimica di sapienza monetaria 😅... E' un malanno da cui sono affetto fin da bambino, quando passavo ore a sognare sui misteri e le avventure celate dietro i colori e le immagini delle banconote dei vari paesi del mondo come di quelle italiane, poi negli anni sono passato a collezionare monete di tutti i tipi e di tutte le epoche, finchè un potente impulso ordinatore unita alla sofferenza tascale mi fecero coordinare e polarizzare tutte le energie nella raccolta e acquisto di libri a tema numismatico e storico monetario-economico... Il risultato è che sono sommerso dai libri e mi lambicco il cranio ogni giorno per reperire lo spazio necessario ai sempre nuovi acquisti, ho una lista infinita di libri sia vecchi che appena pubblicati da acquisire e sono sempre indeciso per giorni sulle priorità da dare a ciascun acquisto, tra costo conveniente di un volume, rarità di un altro e voglia inesorabile e ineludibile di approfondire un certo argomento trattato da altri ancora, un casino insomma 😅1 punto
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Quello che ha scritto è bellissimo, io proprio come lei da quando ho scoperto questo forum mi sono appassionato alla numismatica e ora non saprei proprio come farne a meno. Mi sono appassionato alla numismatica quando avevo più o meno 10 anni, ora ne ho 18 e penso che mi abbia aperto un mondo di conoscenze che nemmeno sapevo esistessero. Dai Celti ai Normanni passando per i Longobardi e i Bizantini tutte popolazioni che a me prima erano totalmente sconosciute e che ora in piccolissima parte conosco. Grazie mille a tutte le persone che contribuiscono ogni giorno alla crescita di questo forum1 punto
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Buongiorno a tutti. Mi permetto di segnalare la Sterlina coniata in occasione della Incoronazione del Re Carlo III: nel dritto compare il profilo del Sovrano, rivolto verso sinistra e coronato. Moneta molto bella e, mi sia consentita la divagazione, che mi provoca "invidia" per quella Nazione che ha saputo mantenere ben salde le proprie tradizioni e, al contempo, diventare uno Stato per tanti aspetti più moderno del nostro... un saluto e a presto.1 punto
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bene che se ne parli, magari non quest'anno ma il prossimo introdurranno qualcosa; o magari quest'anno in forma grossolana per migliorare il prossimo anno. A mio avviso non è sufficiente ingaggiare una società di vigilanza/portierato e dare l'incarico come un fardello qualsiasi. In un posto così grande non si può tutelare tutto; va fatta un'analisi del rischio in base a cosa si vuole tutelare. I banchi degli espositori? ok, con quale priorità? Gli avventori? I parcheggi? Soprattutto analizzando cosa si vuole proteggere ci sarebbe meno dispersione di risorse vigilanti che si concentrerebbero su un dato obiettivo. Spesso si crede che dando questo incarico all'esterno, sia il fornitore a prendersi cura di questi aspetti, in realtà è onere di chi affida l'incarico dover spiegare e mostrare "casa propria". Dico quanto sopra perchè un profano potrebbe bussare ad un istituto di vigilanza che si frega le mani e spara una cifra a caso, mettendo tot numero di persone (50-100-1000 :-) ) quando invece ne bastano poche e ben indirizzate. Ci sono banchi che non hanno valori e movimenti tali da richiedere protezione se non quella del proprietario, altri in cui in 30 metri quadri si concentrano decine di migliaia d'euro di valore. Mi immagino una ipotetica banda di rapinatori cosa potrebbe fare nel giro di 5 minuti, uscendo indisturbata. Va beh, pensieri sciolti, era per farvi capire che va studiata bene... Ma soprattutto (e qui penso sia l'ente fiera che debba intervenire) identificazione delle persone all'ingresso!! Poi, mi viene in mente dalle mie esperienze... se sto facendo una transazione con un banco numismatico, la cosa più sgradevole che mi possa capitare è un visitatore che mi sfiora e sbraitando chiede informazioni al numismatico. Questo mi ha fatto desistere, in passato, dal concludere o avvicinarmi ad alcuni banchi... e qui basta davvero poco... tendinastro davanti ai tavoli con senso di entrata ed uscita e se devo fare una transazione da tot mila euro (esempio) il proprietario del banco può compartimentare per i minuti necessari fino alla conclusione. In questo caso non serve vigilanza, ma un po' di proattività1 punto
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Complimenti a quanti hanno condiviso la Piastra 1838 con sottocorona rigato. La moneta in questione è ( a mio parere ) molto rara. I passaggi in Asta e/o vendite pubbliche sono veramente pochi ( non ho dati precisi, perchè devo estendere la ricerca). Si parla comunque di pochi esemplari oltre ai vostri. Mi sembra che il primo Studioso ( riportando un articolo di Luccioni ) a censire questa variabile sia stato Mario Traina. Come scritto da @Raff82, in seguito il compianto Mario Pin nel suo pregevole libro "Le Piastre da 120 Grana di Ferdinando II°", approfondì la tematica. correlando il fatto che le righe verticali corrispondono in Araldica al colore Rosso. Sul perchè solo nel millesimo 1838 sia presente questa particolare precisione, avanza anche un' ipotesi, che però non spiega il fatto che nei millesimi seguenti sia scomparsa e per quale motivo. Sarebbe molto interessante sapere le vostre ipotesi al riguardo. Buona Serata1 punto
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Il post di Liutprand è di grande importanza perchè tocca un tema secondo me centrale nel futuro degli studi numismatici, le bibliografie sono portali di accesso indispensabili al pubblicato e nei tempi attuali, permeati sempre di più dalla rivoluzione informatica, sono in fase di profonda revisione tecnica. Da qualche anno mi sto occupando della produzione e tenuta di una bibliografia numismatica digitale che raccoglie tutti i contributi inerenti agli ambiti da me prescelti, laddove il contributo è presente online creo il link alla o alle pagine che lo ospitano, credo che ormai la scienza bibliografica richieda sempre più l'utilizzo di programmi ad hoc che permettono aggiornamento costante e incremento informativo delle singole schede bibliografiche, una singola scheda bibliografica in formato cartaceo molto raramente potrà estendersi oltre i dati essenziali come titolo, autore e casa editrice, in formato digitale si può arricchirla di un abstract o dell'immagine degli indici e della copertina in caso di monografia, il che significa aiutare gli utenti a orientarsi meglio nella comprensione del contenuto dei testi, capire attraverso abstract e indici se quel particolare contributo può essere di interesse o meno, forse l'obiettivo più importante che la scienza bibliografica dovrebbe perseguire, a tal fine in una bibliografia digitale sono fondamentali anche le possibilità di indicizzazione non solo per titoli e autori, come da tradizione, ma anche per soggetti cioè per tags che possono essere creati ad hoc secondo l'ambito numismatico che si sta curando, anche in maniera molto dettagliata e specifica con un potenziamento molto efficace della precisione euristica. Io mi sto occupando tramite un programma di reference management presente online della bibliografia numismatica delle zecche dell'Italia meridionale e di un'altra bibliografia numismatica inerente il tardo impero romano, l'impero romano orientale, ostrogoti e longobardi, oriente latino e stati crociati; l'obiettivo è di trovare alleati per estendere gli ambiti numismatici da bibliografare, penso alle altre zecche italiane, alla Magna Grecia e alla Sicilia antica, alla Repubblica Romana e al primo impero per citare solo ambiti particolarmente rilevanti e di immediato interesse qui in Italia. Si tratta di un lavoro immane anche tenendo presente che la tenuta di una bibliografia digitale è un lavoro a tempo pieno cui attendere quotidianamente, il mio contributo per il momento può essere consultato solo dal portatile presente nel mio studio biblioteca e che metto a disposizione degli studiosi interessati, non è solo una bibliografia ma avendo anche il link o in alcuni casi il file testo salvato è più precisamente una bibliografia/biblioteca digitale.1 punto
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