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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/03/23 in tutte le aree

  1. Ogni notizia relativa ad un lutto ci ripropone, immancabilmente, gli eventi dolorosi che hanno accompagnato la nostra vita. Nell' esprimere condoglianze alla famiglia mi piace ricordare, nella sua semplicita' questa considerazione di S. Agostino : "Quelli che non sono fra noi non sono degli assenti, sono invisibili: ci guardano con gli occhi pieni d' amore nei nostri pieni di lacrime". SANTI
    3 punti
  2. Il catalogo mi sembra questo: https://archive.org/details/catalogueofsecon00soth_6/mode/2up
    2 punti
  3. Ogni tanto quando mi capita l'occasione continuo a aggiungere in collezione, sempre che trovo la moneta che mi piace, qualche contraffazione o imitazione delle monete sabaude. Stavolta mi è capitato un quarto di Passerano che imitava il quarto di Savoia di Carlo Emanuele I. Le impronte erano uguali alla moneta Sabauda, al diritto il FERT in gotico fra le quattro rette parallele con la stella sotto e al rovescio la croce mauriziana. Unica differenza sono le legende, in questa moneta al diritto possiamo leggere: X SVB AV C C E M P 1594 (ma notare che non riporta il nome dell'autorità emittente) Al rovescio il tipico motto che troviamo su molte monete dei Radicati: + CRVX CARA EMANAT Questi Conti di Cocconato dopo essere riusciti ad ottenere il privilegio di zecca dall'imperatore Carlo V nel 1530 hanno prodotto molte contraffazioni, non solamente di monete sabaude, ma hanno rinunciato al loro privilegio solamente nel 1598 quando Carlo Emanuele I garantì loro in cambio una rendita annua di 300 scudi d'oro.
    2 punti
  4. Curiosità - Negozio/studio filatelico di 106 anni fa (destinazione Catania) Biglietto semi rigido, meno consistente di un intero postale.
    2 punti
  5. secondo me, tutti questi spostamenti creano confusione.....
    2 punti
  6. Un saluto a tutti gli horroristi e non! Condivido 2 monete. -10 lire spighe 1953 quasi lisce -10 cent Vittorio em III 1940 (tolta oggi dopo un mese in olio di vaselina, mi sa che ce la ributto…) Saluti ✌️
    2 punti
  7. Salve. Condivido un carlino 1788 di Ferdinando IV. Nel fare le foto mi sono accorto di due curiosità. La prima: al retro riporta un numero, mi sembra 2754. Di cosa si tratterà? Perché l'hanno stampigliato? La seconda: due punti in verticale dopo Ferdinan. Mi sembra sia proprio così. Evidentemente, i due punti mi perseguitano e si presentano anche quando non li cerco. In questo caso, li segnalo e basta. Facilmente si tratta di una casualità. Cosa ne dite di questa monetina? Rocco come la giudica? Grazie. Un caro saluto a tutti.
    2 punti
  8. Da un vecchio ( 1967 ) libro sull' architettura greca, alcuni disegni che raffigurano l' avanzamento della realizzazione degli antichi edifici . Dall' estrazione e trasporto di materiali ed elementi, a volte semi-lavorati, dalle cave, poi al sollevamento e tiro in opera, infine alla posa in opera finale, che vedrà poi le ultime opere di completamento e di finitura in situ .
    2 punti
  9. 2 punti
  10. Buongiorno cari amici, ho inserito nella mia modesta collezione di Sedi Vacanti un pezzo decisamente difficile da reperire; la condizione -come mio solito - non è eccelsa, ma in questo caso direi che non si può far troppo gli schizzinosi. Nella S.V. 1730 la zecca di Roma coniò soltanto due argenti, Testone e Giulio, entrambi molto rari. Il mio esemplare proviene dagli Stati Uniti; sono lieto di averlo riportato a casa. Sono come sempre benvenuti i vostri commenti, e sarebbe bello anche vedere eventualmente immagini di altri pezzi analoghi in possesso di amici del forum. A quanto mi risulta qui su lamoneta se n'è parlato solo in questa discussione, ormai diversi anni fa
    1 punto
  11. E chi se ne frega della conservazione. Ottima presa.
    1 punto
  12. Quartarolo Marino Morosini...se non mi inganno...la conservazione e' piuttosto bassa (scusatemi anche la qualita' delle foto)...
    1 punto
  13. ....dato che è curioso trovare un francobollo a testa in giù qualche volta si è data un'interpretazione alquanto colorata mentre in altri casi non è finita tanto bene: https://www.ilcollezionista.bolaffi.it/2013/06/francobolli-a-testa-in-giu/
    1 punto
  14. Si filigrana chiara e ben centrata, molto bello e anche se usato è di valore. Andrebbero conservati da soli in card dedicate.
    1 punto
  15. Questi sono i due punti che hanno subito uno shock.. guarda bene in queste zone.. quello di dx sembrerebbe aver intaccato la gomma,...sembrerebbe. Questi sono controlli da fare dal vivo ovviamente.
    1 punto
  16. Buonasera, @Pxacaesar è sempre un piacere leggere le tue discussioni belle ricche di immagini, di spiegazioni e contestualizzazione storica.Poi come te mi piacciono molto i ritratti femminili con le loro acconciature. Orbiana manca anche a me, in verità non solo lei. Saluti Alberto
    1 punto
  17. E' certamente per neofiti questo tutorial realizzato in spagnolo da numischannel, canale youtube facente capo ad un colto appassionato di Buenos Aires, ma è facile da ascoltare e ben spiegato
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  18. Aggiungo un altro esercizio che ho fatto utilizzando una piccola parte dei dati prodotti dall'ultima asta Montenegro (Asta 20 dello scorso 28 aprile). Ho considerato solo i lotti venduti del Regno d'Italia. Complessivamente una trentina di monete, troppo poche per fare un'analisi esaustiva, ma abbastanza per farsi un'idea di come stanno effettivamente le cose. Ho scelto l'asta Montenegro perché così posso evitare i problemi legati alla classificazione delle monete. Ciascun lotto viene identificato anche con l'indice della scala Sheldon). Sulla classificazione di alcuni lotti si potrebbe - a a mio avviso - discutere, ma assumo che le classificazioni fatte dal banditore siano coerenti con quelle fatte nel catalogo Montenegro. Ricordo che il catalogo Montenegro riporta le quotazioni per gli stati di conservazione MB31, BB41, SPL51, FDC61 ed ECZ70. La quotazione per gli stati intermedi può essere ottenuta per interpolazione lineare così come indicato nel catalogo. Il risultato della mia analisi può essere rappresentato con il grafico seguente: I punti color oro si riferiscono alla monetazione aurea, mentre quelli grigi corrispondo ad argenti. La linea tratteggiata dorata è una interpolazione lineare dei punti corrispondenti alle monete auree, mentre quella grigia è stata calcolata per gli argenti. La linea nera tratteggiata è quella dove si dovrebbero trovare i punti se il prezzo di mercato corrispondesse effettivamente al prezzo di catalogo. Vediamo che i prezzi reali sono molto inferiori, specialmente per gli argenti (la linea tratteggiata grigia ha una pendenza pari a circa 1/4 della linea nera, ovvero lo "sconto" è stato pari a circa il -75% rispetto alla quotazione di catalogo). La differenza è meno importante per le monete d'oro anche se siamo comunque a prezzi reali che sono quasi la metà rispetto a quelli del catalogo. La differenza si fa decisamente meno importante per gli ori meno costosi dove il costo del metallo è una componente determinante del prezzo finale. Come ho detto all'inizio, i dati che ho analizzato sono troppo pochi per trarre conclusioni di carattere generale. Ripeto anche - come scritto in un post precedente - che quando si ha a che fare con pezzi rarissimi in eccezionale stato di conservazione ogni prezzo è una storia a sé e non ha molto senso parlare di quotazione di catalogo. Ma per i pezzi che circolano più frequentemente e che non sono comunque di facile accesso per noi poveri mortali (parliamo di prezzi reali che vanno da qualche centinaio di Euro fino a circa 3000 Euro) si vede che la differenza rispetto alle quotazioni di catalogo può essere decisamente forte. Mi domando se non sarebbe il caso che - prima di fare la fine dei cataloghi filatelici - anche i cataloghi numismatici pensassero ad una "operazione trasparenza" riportando quotazioni più vicine rispetto ai reali prezzi di mercato.
    1 punto
  19. L'hanno proprio torturata...
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  20. Ciao, purtroppo è una riproduzione di fantasia, due diverse date e la stessa dicitura in entrambe le facce, imita grossolanamente un dollaro in oro di metà 800.
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  21. Quest'olio di vaselina utilizzato impudentemente per un mese intero...
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  22. Sonore busse ...ma non ti picchio! apollonia
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  23. Provo, é un gioco: SUBIRE BUSSE Ciao da Stilicho
    1 punto
  24. Che diavoleria di incrostazione avrá sto 10 cent 😬? Questa te la devi dimenticare un anno mi sa😜
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  25. Ciao e benvenuto È vero,unica nel suo genere,come chi l' ha ridotta cosí😬 Meritevole di stare nel museo degli orrori "scaffale" artefatti👍
    1 punto
  26. Fecunditas , come feconda è la collezione che stai mettendo su 👍 bella moneta, e bella anche la presentazione..
    1 punto
  27. Certo che Tony Hardy ha combinato un bel pasticcio... C'è da dire che monete così piccole è un attimo farle cadere se non si presta la dovuta attenzione. Questa è l'immagine di come si presentava la moneta al momento della precedente aggiudicazione. https://www.acsearch.info/search.html?id=235684
    1 punto
  28. Credo che la sezione più approppiata fosse proprio quella di identificazione. Arka Diligite iustitiam
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  29. Siete troppo ottimisti.... Ci si ammazzerà tutti con una bella guerra mondiale nucleare o batteriologica! Quindi perché affliggersi per un fenomeno che farà la sua apoteosi solo fra 80/100 anni, rispetto al pericolo più imminente? Tutti parlano di inquinamento, ma poi vacanze dall'altra parte del mondo, vestiti nuovi a gogò, utilizzo improprio ed inutile di moltissimi mezzi e/o macchinari, produzione di beni realmente futili.... Non basta gridare all'allarme, o fare leggi restrittive sulle macchine a combustione ma si dovrebbero anche proibire la produzione di ninnoli, ninnoletti, portafortuna, souvenir, diminuzione del reparto abbigliamento... regolamentare gli spostamenti ad uso ludico che necessitano di mezzi (auto, treno, aereo, nave,...),... divieto di sigarette e sigari.... Sembra che io voglia fare un controllo invasivo sulla vita dei cittadini , modello grande fratello, cosa che non mi aggrada, ma se si vuole fare qualcosa di concreto ed efficace in tempi rapidi allora ci si dovrebbe arrivare... Altrimenti non facciamo i talebani solo su alcuni punti e sul resto continuiamo ad inquinare! Quando i giovanissimi pretendono certe cose (giustamente), dall'altra però vogliono continuare con il loro stile consumistico di vita (utilizzo smodato di smartphone e del web, vestiti sempre all'ultima moda, sigarette, venerdì e sabato sempre a divertirsi per locali consumando cibi e servizi futili, ...), questo non è ipocrita ?
    1 punto
  30. esatto; in seguito con l'annessione del Regno delle due Sicilie i battaglioni arrivarono a 36, più 6 di deposito. A tal proposito faccio notare che esistevano appositi bottoni per questi battaglioni di deposito contrassegnati dal numero e la lettera D, come da foto sotto:
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  31. Molto bella, come detto da Gpittini un tempo si trovavano a poco, adesso se le fanno pagare, anche perchè è il modo più economico , escludendo una provinciale, per avere il ritratto di Caligola..
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  32. Sposto nella Sezione più appropriata e modifico il titolo per maggiore visibilità.
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  33. Aggiungo una tripletta presa da un'asta online:
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  34. Le monete in FDC esistono, purtroppo vengono proposte a cifre stratosferiche, in rapporto ai medesimi millesimi in qualità inferiori. Cito l'esempio del Lire 5 1862 Napoli che in FDC è proposto a 6500 euro + diritti 21%, mentre un analogo SPL si può acquistare sui 700 euro e in BB a 250/300 euro; oppure il 5 lire 1911 venduto recentemente da Nomisma a 4000 euro + diritti, a fronte di esemplari SPL che faticano a raggiungere i 1000 euro. La domanda da porsi è: ma ne vale la pena?
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  35. Corretto. Solo RRC87 ha simboli sulla sovrastruttura: As (Ramo di palma), Semis (Mazza), Triens (Delfino). Il delfino è più chiaro in questo esempio.
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  36. Condivido volentieri: Alessandro VIII (1689-1691) Doppia 1690 - Munt. 9 AU (g 6,69). La leggenda VECTIGALIBVS REMISSIS allude alla diminuzione delle imposte sul macinato e sulla carne voluta dal pontefice per venire incontro ai disagi della popolazione più povera di Roma.
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  37. Queste considerazioni sono state portate all’attenzione degli addetti ai lavori più e più volte, senza esito. Questo non vuol dire che non se ne debba parlare a ogni livello, anche in un forum. Soprattutto quando la platea è composta anche da tante giovani leve. I cambiamenti più importanti spesso partono proprio da una spinta “dal basso”. Cambiare il pensiero di vecchi burocrati è difficile, se non impossibile; auspicare nell’evoluzione culturale dei giovani e dei giovanissimi è un obbligo. Per il resto condivido in pieno il suo pensiero. Saluti.
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  38. Qualche settimana fa sono riuscito ad accaparrarmi questa moneta stranamente passata un po’ in sordina, per mia fortuna. Si tratta di Nerone (piccolo, appunto, ma pur sempre Nerone): Come detto, la moneta e’ piccola, complessa nel rovescio e non ben centrata; pertanto, mi ha richiesto una lunga ed attenta osservazione per poter cercare di interpretare tutti gli elementi (dalle effigi alle legende) necessari per arrivare ad una identificazione e quindi ad una classificazione le più corrette possibile (si spera), anche perché di questa monetina esistono diverse “varianti”. Ma, come spesso succede con la monetazione romana imperiale, la classificazione non e’ la cosa più importante. O almeno non lo e’ per me e non lo e’ in questo caso. Comunque, dovrebbe trattarsi di un semisse di Nerone in oricalco, il RIC I 233. Diametro massimo: 17,32 mm Peso: 2,82 g Ecco la descrizione (in corsivo) del RIC: NERO CAES AVG IMP: Nero, laur., r. CER QVINQ ROM CO: Table, seen from front and r., bearing urn on l. and wreath on r.; on the front panel, a bas-relief of two sphynxes (or two griphons) confronted; a round shield rests against table-leg. Value-mark S above table to l. S C ex. La moneta in mano e’ assai piacevole, con l’oricalco che occhieggia giallognolo dalle parti più in rilievo. Il ritratto di Nerone e davvero nitido ed espressivo, ben apprezzabile anche nei dettagli del viso (nonostante un piccolo eccesso di metallo adiacente al naso), soprattutto nonostante le dimensioni ridotte della moneta. Il rovescio e’ bellissimo nella sua complessità e i molti elementi rappresentati sono tutti apprezzabili. Che cosa rappresenta? La legenda e’ importante. Sciogliendola diventa: CERTAMEN QVINQVENNALE ROMAE CONSTITVTVM che si potrebbe tradurre come “giochi quinquennali istituiti a Roma”, intendendo quel ROMAE come genitivo locativo con valore di stato in luogo, vista la posizione nella frase. Questa e’ una mia ipotesi, ma il mio latino e’ scarso e vecchio. Magari qualcuno può contribuire con una traduzione più congrua della mia. Comunque, grammatica latina a parte, il senso dovrebbe essere chiaro. A cosa si riferisce, quindi, il rovescio? Nel 60 d.C. Nerone istituì a Roma (secondo il modello greco) il certamen quinquennale, un complesso di giochi (simili ai giochi pitici) cui diede il nome di Neronia. Esso comprendeva tre tipi di gare: ginniche (di atletica), equestri (corse di carri) e musicali (che includevano prove di canto e di recitazione in prosa ed in versi). Ecco cosa dice Svetonio a proposito dei Neronia (De vita Cesarum, Nero) : “Instituit et quinquennale certamen primus omnium Romae more Graeco triplex, musicum gymnicum equestre, quod appellauit Neronia”. “Fu il primo tra tutti ad istituire a Roma un concorso quinquennale secondo l’usanza greca articolato in tre sezioni, musica, esercizi ginnici, corse di cavalli che chiamò Neronia”. E Tacito, Annales, Liber XIV: “Nerone quartum Cornelio Cosso consulibus quinquennale ludicrum Romae institutum est ad morem Graeci certaminis, varia fama, ut cuncta ferme nova.” “Nell’anno del quarto consolato di Nerone e di Cornelio Cosso furono istituiti a Roma i giochi quinquennali sul modello di quelli greci, con reazioni molto diverse, come quasi sempre avviene con le novità.” Dei Neronia parla anche Cassio Dione nella sua Storia Romana (ho trovato la citazione, ma non il passo). Ma vediamo meglio il rovescio, davvero interessante. Forse, quella che si vede e’ una cosiddetta “mensa agonistica” sulla quale si esponevano i doni per i vincitori delle gare atletiche. Ci potrebbe stare visto ciò che si trova sopra, ovvero una corona d’alloro e un’urna che forse, ad onor del vero, sembra più una coppa, simile a quella che viene data oggi in premio ai vincitori delle competizioni. Inoltre, a terra potrebbe esserci uno scudo, ma secondo alcuni addirittura un disco che potrebbe richiamare le gare atletiche. Interessanti anche i grifoni (o sfingi?) affrontati del fondo che potrebbero essere un richiamo ad Apollo ed ai giochi pitici, più simili (rispetto a quelli olimpici) ai Neronia. Il termine quinquennale è stato molto discusso dagli storici anche sulla base delle fonti antiche (soprattutto Svetonio e Tacito). Probabilmente con esso, in realtà, si intendevano i giochi a cadenza “quinquennale”; ogni 4 anni, quindi, dal momento che in antichità nel conteggio venivano compresi il primo e l’ultimo anno dell’intervallo temporale. Ciò sarebbe in sintonia con il fatto che i giochi successivi al 60 si sarebbero dovuti tenere nel 64. E secondo Svetonio, in effetti, si tennero nel 64; invece, secondo Tacito, nel 65. Magari avevano ragione entrambi. Non è escluso che si siano svolti in due parti (nel 64 e nel 65) sia a causa di impegni imprevisti ed intercorrenti di Nerone (viaggio in Egitto e nelle province orientali, poi rimandato all’ultimo), sia soprattutto a causa dell’incendio di Roma. Circa invece l’edizione del 68 non sappiamo nulla. Probabilmente non si fece a causa delle ribellioni di Giulio Vindice, di Clodio Macer e della ascesa della figura di Galba che precedettero di poco la caduta di Nerone (e la sua morte) nella primavera proprio del 68. Nerone aveva forse altro a cui pensare… Dal punto di vista numismatico e’ una moneta che fa parte della III emissione di Roma del 64-65 d.C. caratterizzata dal fatto che, per la prima volta, tutta la serie bronzea (dai sesterzi ai quadranti) veniva coniata in oricalco. Probabilmente, si ipotizza, emessa proprio per la seconda edizione dei giochi. Si tratta di un effetto della riforma monetaria di Nerone (attuata tra il 63 d il 64 d.C.) che riguardò non solo la monetazione nobile di oro e argento, ma anche, per l’appunto, la monetazione enea. Con essa, tutta la monetazione bronzea fu coniata in oricalco e con una riduzione di peso di tutti i nominali. Le motivazioni della scelta di una emissione tutta in oricalco appaiono oscure e si possono solo fare delle ipotesi. L’oricalco, infatti, pur avendo in questo periodo subito una riduzione del tenore di zinco (componente fondamentale della lega) aveva un costo ben più elevato del rame. Quindi, pur se associato ad una riduzione del peso dei nominali, non si capisce bene che vantaggio economico ne avrebbe ricavato l’autorità emittente. Da come ho letto, forse vi era da parte di Nerone la volontà di armonizzare la moneta bronzea nonché il desiderio di migliorarne l’aspetto estetico (cosa cui, come sappiamo, Nerone prestava molta attenzione). Sta comunque di fatto che questa modifica ebbe vita breve. Alla fine, si tornò al sistema augusteo, ma con la testa radiata sui dupondi e con una riduzione della percentuale di zinco nel divisionali in oricalco. Certo che, quante cose ci sono dietro una piccola monetina! Un saluto a tutti da Stilicho
    1 punto
  39. @grigioviola, la numismatica secondo me è una tra le rarissime passioni che unisce economia, politica, storia, sociologia, arte e perché no natura. Con le monete possiamo avere un sottile scorcio della vita del passato, possiamo osservare popoli ormai scomparsi che hanno lasciato come testimonianza del loro passaggio sul nostro pianeta solo pochi oggetti, spesso monete. Molte volte mi è capitato di guardare sul cellulare qualche monetina consunta dal tempo di secoli fa e che qualcuno mi dicesse:"come fai a definire bella questa patacca, è rovinata e a malapena si legge cosa c'è scritto sopra". Io rispondo sempre:"l' arte non è per tutti, è di chi la comprende e la osserva con occhi diversi, questa è arte". In più ogni moneta è diversa dall'altra, nessuna è identica, e se questa non si può chiamare esclusività io non so cosa lo possa essere. Quando tengo in mano una moneta, non tengo in mano solo un tondello in metallo, ma tengo in mano un qualcosa di unico, speciale con un valore storico incommensurabile, al di fuori della nostra piena comprensione. Per di più su alcune monete sono stati impressi dei momenti sfuggenti e frivoli, rapidi come un battito d'ali di un colibrì. Basti pensare ad alcune monete Celtiche che raffigurano la cometa di Halley che passa sopra la Terra ogni 76 anni. Scusate se mi sono dilungato ma neanche un libro di 1000 pagine potrebbe spiegare la mia passione per la numismatica. Spero che quello che ho scritto non sia fuori luogo e possa essere apprezzato e compreso a pieno dai qui presenti numismatici.
    1 punto
  40. ROMA Gregorio XIII (1572 - 1585). Testone 1575. Condivido volentieri (ex Rimoldi Numismatica). D/ GREGORIVS XIII PON M - Busto a destra, piviale con San Pietro. Sotto, tre globetti. R/ IVSTI INTRABVNT PER EAM - La Porta Santa. Nel vano, in quattro righe, AN D 1575. Ai lati, RO-MA. In esergo, armetta della Zecca. 9,44 g. Muntoni 33.
    1 punto
  41. Pesaro. Leone X (1519-1521). Quattrino MI gr. 0,77. CNI 6/14. Muntoni 157. Berman 725. Cavicchi PS, 119. MIR 712. Condivido volentieri.
    1 punto
  42. Come puro esercizio, ho provato a confrontare i risultati di alcune recenti aste per il marengo di Gioacchino Murat (Napoli, 1813) e per il 100 lire Aratrice del 1912, confrontandoli con quelli del catalogo Montenegro 2023. I prezzi d'asta includono le commissioni e sono quindi quelli effettivamente pagati dagli acquirenti. I valori di catalogo sono evidenziati dai punti blu, uniti dalla linea blu tratteggiata. I prezzi d'asta sono mostrati con i punti rossi. Notare che l'attribuzione dello stato di conservazione in 70-esimi può essere soggetta ad una certa indeterminazione, ma - grosso modo - i valori utilizzati corrispondono allo stato di conservazione delle monete vendute. I prezzi si riferiscono ad aste svolte non più di 6 mesi fa. Per il marengo di Gioacchino Murat si nota che per valori di conservazione fino a circa 50/70 i punti rossi (prezzi effettivi) sono abbastanza vicini alla linea blu (prezzo di catalogo), mentre se ne allontanano significativamente quando si va verso stati di conservazione più alti. Nel caso del 100 lire Aratrice del 1912 la differenza tra i valori effettivi di mercato e la stima del Montenegro 2023 è decisamente più marcata: I due esempi che ho mostrato non sono certamente sufficienti per dedurre comportamenti di carattere generale. Credo inoltre che l'analisi dei dati d'asta possa essere utili per individuare il prezzo reale di monete in stato buono/ottimo, ma non eccezionale. Per le (pochissime) monete in uno stato di conservazione veramente eccezionale molti di noi - se avessero abbastanza denaro - sarebbero disposti a fare una pazzia e quindi ogni asta è una storia a sé. A parte vanno considerati i casi di monete a basso stato di conservazione che siano state pesantemente lavate o manipolate. Qui la determinazione del prezzo è molto soggettiva perché c'è chi le compra volentieri approfittando del costo relativamente contenuto mentre altri le escludono senza esitazione dalle loro raccolte. I grafici mostrati in questo post sono stati costruiti in modo artigianale, ma analisi di questo tipo si potrebbero fare facilmente usando metodi automatici di raccolta e classificazione dei dati. Sarebbe un servizio interessante e forse - prima o poi - qualcuno lo svilupperà.
    1 punto
  43. Partecipo alla discussione, non tanto per mostrare il mio modesto esemplare( in tanti anni di collezione non son riuscito a trovare di meglio), ma per ribadire che questa è una moneta veramente rara. Nonostante io abbia "sguinzagliato" professionisti numismatici per anni,il risultato è stato zero.Questo testone si trova,al 99 per cento,in grosse,importanti collezioni disperse in altrettante grosse aste oppure,ci vuole il colpo di sedere, che viene una- due volte nella vita, di trovare un asta derelitta o una vendita on line.E',veramente, un pezzo che si rischia di non poter mai mettere in collezione .
    1 punto
  44. Ottimo! Questo passaggio mi mancava! Grazie
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  45. Buongiorno @fabry61 ho posto questa domanda nel forum proprio perché, essendo assolutamente non esperta della materia, mi sto accorgendo di essere attratta più dalla bellezza della moneta a livello storico che non a livello "visivo". Mi rendo conto che siano più "belle" da un punto di vista estetico e senz'altro come valore le fior di conio più recenti storicamente. Certo le apprezzo molto ma giorno dopo giorno avvicinandomi a questo mondo capisco che mi colpisce molto di più una moneta MB o B che però abbia una sua storia particolare alle spalle. E siccome spesso accade con monete "rotte" la domanda comunque è nata spontanea. Insomma dipende tutto dalla prima impressione che uno ne ha. Se piace, la perfezione non conta. Giusto? E.
    1 punto
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