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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/15/23 in tutte le aree
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Quando ero un ragazzo (parlo di più di mezzo secolo fa) il mercato filatelico fu interessato da un momento di folle speculazione (del tipo bulbi di tulipano ad Amsterdam per intenderci). Ogni anno i prezzi dei cataloghi crescevano vistosamente ed i collezionisti pagano a prezzi esorbitanti serie recentissime che erano state stampate in milioni di esemplari. Poi, esattamente come accadde per i bulbi di tulipano di Amsterdam, improvvisamente la bolla speculativa scoppiò e chi sperava di essere diventato ricco grazie all'investimento in francobolli si ritrovò "in braghe di tela". Il prezzo dei francobolli che fino a qualche mese prima venivano strapagati crollò addirittura sotto al loro valore facciale e - da allora - non si è più ripreso. Ancora oggi mi capita di vedere in alcune aste lotti di francobolli emessi in quel periodo che vengono venduti a prezzi irrisori. Quella ormai lontana esperienza giovanile mi ha insegnato che il collezionismo (vale per la filatelia, ma anche per la numismatica) non è il posto dove si possono fare speculazioni. Chi ha soldi in abbondanza può "giocarseli" in borsa o acquistare "monete virtuali". Oggi ci sono tanti modi per speculare ed (in genere) per dissipare il proprio capitale. Io che (ahimè) di soldi da buttare non ne ho, compro - quando posso - qualche moneta o qualche busta viaggiata antica per soddisfare le mie passioni, senza illudermi di guadagnare alcunché. Ovviamente i pezzi più pregiati li vedo solo sulle pagine dei cataloghi d'asta, ma va bene così. Se c'è la passione, uno si può accontentare dei pezzi meno costosi a cui non manca comunque il fascino della storia.7 punti
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Buongiorno...condivido un'ultima arrivata...la mia napoletana di oggi un 6 cavalli 1790 monetina comune ma in bella conservazione, che dite?5 punti
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Salve. Facendo ricorso alle risorse del mio temperamento ed alla saggezza propria degli anziani, sono riuscito a contenermi dall'alimentare la rissa. Ne sono contento. Confesso, comunque, che sono rimasto traumatizzato. Condivido una mia mezza piastra 1760 (" pupillare" ) di Ferdinando IV. Saluti.5 punti
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Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Faustina Minore (147/175 d. C.), figlia di Antonino Pio e Faustina Maggiore e moglie dell'imperatore Marco Aurelio, coniato a Roma nel 161 d. C. circa. Sul rovescio è raffigurato un pulvinare ( che rappresenta in questo caso il letto imperiale) dove sono seduti due bambini che sembrano giocare, figli di Marco Aurelio e Faustina Minore, e cioè Commodo (futuro imperatore) e Antonino che erano gemelli. Sono solo due dei 13 figli avuti dalla coppia imperiale, dei quali la maggior parte morirono in giovane età (sorte che toccò anche ad Antonino presente sul denario). Divennero adulti solo in sei, 5 donne e Commodo (180/192 d. C.) che sostituì non proprio degnamente alla sua morte il padre, molto amato dal popolo, come nuovo imperatore. Una immagine quella sul rovescio della moneta di augurio di giorni sereni e felicità nel tempo per i due figli. Faustina viene descritta dagli storici dell'epoca come una donna molto capace e quindi partecipe insieme al marito sia alla vita politica che anche a quella militare dell'impero. Non esitava a seguirlo durante le campagne militari e fu proprio in una di queste, in Cappadocia, che nell'estate del 175 morì per cause naturali. Marco Aurelio, in sua memoria, in quei luoghi fece insediare una nuova colonia a cui diede il nome di Faustinopolis. Tutto sembra essere confermato dagli scavi archeologici e dai ritrovamenti conseguenti. Fece inoltre costruire a Roma un tempio a lei dedicato che ne celebrava la divinizzazione e consacrazione con concomitante coniazione di monete a tema. Ogni intervento di approfondimento su quando detto sarà molto gradito. Il denario da esame diretto risulta coniato (spero nel 161 d. C.🙂) abbastanza centrato e con discreto metallo (le monete di questo periodo contenevano ancora l'80% circa di argento) ed ha evidentemente circolato svolgendo la sua funzione. Grazie ed alle prossime ANTONIO 17,50 mm 2,85 g RIC 7104 punti
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Rientro nella discussione citando il " decalogo" di Massimo GHENZER: Un CLIENTE è la persona piu' importante per qualsiasi business. Un CLIENTE non dipende da noi. Noi dipendiamo da lui. Un CLIENTE non è un' interruzione del lavoro: egli è lo scopo del nostro lavoro. Un CLIENTE ci fa un favore quando ci viene a cercare. Noi non gli facciamo un favore servendolo. Un CLIENTE è la parte essenziale del nostro business, non un estraneo. Un CLIENTE non è solo soldi da mettere in banca. Egli è un sensibile essere umano e va trattato con rispetto. Un CLIENTE merita la piu' cortese attenzione che possiamo dedicargli. Egli è la parte vitale di questo e qualsiasi business. Egli paga il nostro salario. Senza di lui noi dovremmo chiudere la nostra attività'. NON DIMENTICHIAMOLO MAI. Naturalmente ringrazio per la cortese attenzione (siamo tutti, sempre e ovunque, in qualunque contesto, CLIENTI) SANTI3 punti
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@gennydbmoney @caravelle82 @Illyricum65 @Litra68 ho creato una nuova discussione in Identificazioni trasferendovi i post di genny (e seguenti) al quale chiedo, se possibile, di inserire i dati ponderali delle monete, per facilitarne l'attribuzione.3 punti
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Non centra niente con lo specifico di questo thread ma è comodo averlo dove si parla in generale di euro difettati. http://www.eurosfautes.fr/3 punti
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Nella mia personale sensibilità tutto il tempo impiegato dal CdC per approvare un argomento è tempo ben impiegato. Nell’attuale società digitale ci sono già troppi luoghi totalmente inutili se non dannosi dove improbabili personaggi altrettanto inutili se non dannosi scrivono fiumi di sciocchezze. Secondo il mio modesto parere se il nostro Forum viene caratterizzato da un po’ di selettività non può farci che del bene. Tra l’altro non mi pare che si possa attribuire al CdC particolari caratteristiche censorie. Discussioni talvolta di una sterilità stucchevole e argomenti banali vengono promossi senz’altro con una captatio benevolentiae assoluta, nel nome, commendevole, del diritto di tutti, quindi, come scriveva chi mi ha preceduto, basta applicare un po’ di pazienza e ognuno, con solo rarissime eccezioni, può trattare il tema che desidera.3 punti
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Buonasera, ho il piacere di condividere un antoniniano della zecca di Ticinum per Probo (279d.C.) d/ VIRTVS PROBI AVG r/ PROVIDENT AVG in esergo BXXI RIC553 var. È data R3...in effetti di questa tipologia non si vedono esemplari in giro. Un parere? Grazie Antonio2 punti
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Buongiorno a tutti, inizio la mia settimana Numismatica sotto la Corona Borbonica. Nel fine settimana ho passato a rassegna i miei 10 Tornesi di Ferdinando II. Devo dire che fanno la sua bella figura nel vassoio, certo ci sono delle caselle vuote che andrebbero riempite, non sono un completista ma diciamo un discreto accumulatore seriale. Non disdegno i doppioni ma nemmeno qualche annata mancante se capita l'occasione di innamorarmi. Ho però realizzato che ci sono sicuramente delle annate rare, altre molto rare e altre (questo mi intriga di più) che non sono nemmeno menzionate nei cataloghi o sul web. Vengo al punto 1. Millesimo 1834 Anno particolare di produzione dove la fa da padrona una marea di Piastre con continua comparsa e presenza di esemplari con varianti. Ma ed eccomi alla mia riflessione... Il 10 Tornesi 1834 Chi lo ha visto? Ne discutevo con amici del Forum in privato. La risposta nel Magliocca e Nel Gigante grazie @giuseppe ballauriper avermi segnalato cio che andiamo a riassumere: Il 10 Tornesi 1834 è già citato da Cagiati e D'Incerti. Il Gigante e Magliocca scrivono che probabilmente esistono 2 esemplari nella Collezione Neumann uno con stella a 5 punte, uno con rosetta a 5 petali. Mai comparso comunque. Se qualche anima Pia ne sa qualcosa in più o magari ha la fortuna di avere qualche foto o un disegno per favore interagisca. Punto 2 Millesimi 1842 e 1843 Cosa sappiamo? Di questi non ho trovato nulla, o magari non ho cercato bene, unica sicurezza che nei testi da me consultati non sono menzionati. Esiste documentazione che ne parli? O del perché non furono coniati? Anche per queste due annate ci sono gli altri tagli e mi chiedo il perché non siano stati coniati i pezzi da 10. Se esiste già una discussione simile per favore me la segnalate ed ignorate la mia. In caso contrario tirate fuori i vostri pezzi. Saluti Alberto2 punti
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Buonasera a tutti, recentemente ho iniziato ad apprezzare sempre più le monete romane e questa è la prima discussione che apro in questa sezione, anche se la leggo spesso. Sono ancora un novizio in questo ambito, ma mi affascina il valore storico di questa monetazione, in particolare l'importanza del messaggio che ogni moneta racchiude. Ho provato ad acquistare questo antoniniano di Aureliano proprio per ciò che raffigura. So che è una moneta comune, ma il suo messaggio è particolarmente potente: Aureliano riunificò l'impero e per questo ricevette il titolo di Restitutor Orbis. L'ho acquistata a un convegno e il venditore mi ha fatto notare come conservi ancora buona parte dell'argentatura originale. Veniamo al motivo per cui ho iniziato questa discussione: a quanto ho capito, già con Gallieno (figura che conoscevo poco, ma che adesso mi sembra anch'essa di particolare interesse e di cui ho visto online bellissime monete) era iniziato un processo di sostituzione dell'argento con il bronzo e che progressivamente si passò da antoniniani in argento a quelli, appunto, in bronzo. Questa coniazione in particolare (Restitutor Orbis) si potrebbe quindi ritenere a metà di questa transizione? Una base bronzea poi argentata? Perdonate la mia inesperienza nel caso avessi sbagliato qualcosa nella mia ricerca e grazie per le risposte. Nel campo inferiore vedo quello che dovrebbe essere il segno di zecca. Mi sapreste cortesemente dire a quale zecca corrisponde il segno Z? XXI invece è forse il numero della zecca nell'Impero? Ecco la moneta (con diverse esposizioni alla luce). Un cordiale saluto Regium2 punti
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Uno spunto interessante, su cui i pareri possono divergere anche sensibilmente a seconda delle disponibilità economiche come giustamente - secondo me - scrive il buon @ARES III. Forse però la domanda è mal posta: tutte le collezioni numismatiche hanno un senso, anche soltanto per la passione che richiedono, la pazienza, la conoscenza, l’impegno, non solo finanziario. Se invece ci chiediamo quale approccio consigliare a un giovane collezionista, perché questo è il quesito che alla fine poi emerge dal resto dell’intervento, e sempre considerata la variabile prezzo e disponibilità economica, io personalmente sono più per pochi marenghi, magari diversi per tipologia, ma che siano FDC.2 punti
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Ciao a tutti, questa sera vi presento questo testone della mia collezione, moneta che qui sul forum è comparsa assai di rado. Clemente VIII (1592-1605), Testone, Fano. Munt 153, CNI 1, MIR 1510/1 D/: stemma ovale in cornice a volute e cimasa con maschera, sormontato da chiavi decussate con cordone e fiocco e da tiara. CLEMENS . VIII . - . P . M . ANNO . I . R/: l'Immacolata entro ellisse radiante. TOTA * FORMO - SA * FANVM * In basso nel giro: * GT * T/: liscio. Peso 9.36 g Si tratta di una moneta rara. Appare sul mercato sempre in bassa conservazione, generalmente inferiore al BB e con impronte e conio di bassa qualità. Per esempio l'esemplare della collezione DeFalco era MB (NAC 81). Questo è un esemplare di conservazione sicuramente superiore alla media e personalmente lo ritengo uno dei migliori apparsi sul mercato, corredato da una bella patina di monetiere. Le lettere GT al rovescio sono le iniziali dello zecchiere Galeotto Tommasini. L'appellativo "TOTA FORMOSA" (Tutta bella), è attribuito riferito alla Madonna. Michele2 punti
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Ciao Alberto, @Litra68 Cominciamo a prendere in considerazione il millesimo 1834. In questo anno si coniò un numero ingente di Piastre, come dimostra la facilità nel reperire tale moneta e soprattutto nell'enorme numero di Varianti/Curiosità della stessa. Le altre monete d'argento sono piuttosto rare ( Mezza Piastra R -Tarì R4 – Carlino R3/R4 – Mezzo Carlino: non emesso ). Può essere spiegato con il fatto che gli addetti alla Zecca fossero occupati quasi esclusivamente nella coniazione delle Piastre. La monetazione in rame manca totalmente, con l'eccezione del 10 Tornesi che è riportato dal Cagiati e successivamente dal D'Incerti. Il Cagiati è abbastanza preciso, citando la Collezione Neumann ed il numero di archivio. Un dato di fatto è però certo: la moneta non è mai comparsa, non esistono documenti e/o fotografie che possano attestare l'esistenza della stessa. La stessa Collezione Neumann, se si svolgono delle ricerche sembra non esistere. A questo punto si ritorna al quesito: “ Perchè nel 1834 non furono coniate le monete in lega di rame?” Avanzerei delle semplici ipotesi. Nel 1834 Re Ferdinando appoggiò esplicitamente Don Carlos nella prima Guerra Carlista a discapito di Isabella II° che risultò il “cavallo vincente”. Si inimicò Francia ed Inghilterra che appoggiavano la futura Regina, oltre naturalmente alla Spagna. E' possibile pensare ad un boicottaggio di queste potenze nelle materie importate? Secondo il mio parere è una ipotesi da scartare perchè non spiegherebbe la grande disponibilità di argento e quindi la grande tiratura delle Piastre con questo millesimo. Altro fatto degno di nota è l'eruzione del Vesuvio, ma da fonti storiche, non sembra abbia causato danni a Napoli e quindi problemi tecnici alla Zecca. A mio parere l'ipotesi più probabile è che si comprese l'evidente carenza di Piastre nel circolante e quindi la Zecca era “sotto pressione” per coniare questo nominale al contrario delle monete in rame che erano ritenute sufficienti. Stessa supposizione per le annate mancanti 1842-43. Probabilmente negli anni 1838-39-40 furono coniate molti 10 Tornesi, pertanto si ravvisò che, per qualche anno, non fosse necessario coniare tale moneta. Saluti a tutti2 punti
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La scorsa settimana, la Russia è stata anche accusata di aver falsificato i risultati delle votazioni all'Eurovision e alle elezioni in Turchia. Presto la Russia sarà dichiarata colpevole del genocidio dei dinosauri.2 punti
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Confermo la provenienza ex Evans , da catalogo sotheby prezzo in franchi francesi Ciao didrachm, la moneta proviene da un ripostiglio, pertanto difficile sia falsificata. certo, nulla è impossibile , sarebbe comunque meglio che articolassi un po’ di più il tuo “non mi piace”, come magari abbiamo sempre fatto , con comparazioni di altri esemplari dello stesso conio.2 punti
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Condivido un interessante bagattino anonimo che mi pare ribattuto su un sesino2 punti
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Dalla rivista italiana di numismatica e scienze affine... Dal Cagiati?... Almeno abbiamo il numero d'inventario della collezione Neumann...2 punti
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Buongiorno è da un po' che non partecipo e riporto su la mia prima discussione, prima in assoluto, per condividere un 6 cavalli 1804 diverso, in realtà credo che la variante sia il 6 cavalli di cui trovate le foto sopra, credo che quella che andrò a postare sia la versione base, la differenza sta nella spaziatura degli elementi nel rovescio...ecco le foto...la moneta nasconde ottimi rilievi e al momento sta in ammollo....ecco le foto che non sono il massimo ma si fanno leggere...graditi i vostri pareri. il taglio ha una bella rigatura evidente...2 punti
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la distinzione tra le zecche di Anastasio è abbastanza complessa - Costantinopoli - Nicomedia, l'unica in cui può anche apparire la zecca NIC e NI - Tessalonica - Antiochia - e un gruppo di notevole dimensione con un chiaro stile di Cizico, sul quale si dibatte ... Cizico, o personale di Cizico spostato a Nicomedia? tuttavia per questa sarei abbastanza tranquillo nel dire Nicomedia2 punti
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No, quello a cui ti riferisci è ciò che prevedeva il cosiddetto Codice Urbani del 2004 e successive modifiche ( praticamente era il Testo Unico )... al momento grazie alla modifica introdotta dall'art. 1, comma 1, lettera b), della L. 9 marzo 2022, n. 22. le pene sono raddoppiate con l'art 518 undecies C.P. : Uscita o esportazione illecite di beni culturali (art. 518-undecies c.p.) Chiunque trasferisce all'estero beni culturali cose di interesse artistico storico archeologico etnoantropologico bibliografico documentale o archivistico o altre cose oggetto di specifiche disposizioni di tutela ai sensi della normativa sui beni culturali senza attestato di libera circolazione o licenza di esportazione è punito con la reclusione da due a otto anni e con la multa fino a euro 80.000. La pena prevista al primo comma si applica altresì nei confronti di chiunque non fa rientrare nel territorio nazionale alla scadenza del termine beni culturali cose di interesse artistico storico archeologico etnoantropologico bibliografico documentale o archivistico o altre cose oggetto di specifiche disposizioni di tutela ai sensi della normativa sui beni culturali per i quali siano state autorizzate l'uscita o l'esportazione temporanee nonché nei confronti di chiunque rende dichiarazioni mendaci al fine di comprovare al competente ufficio di esportazione ai sensi di legge la non assoggettabilità di cose di interesse culturale ad autorizzazione all'uscita dal territorio nazionale. Un cordiale saluto, Enrico P.S. visto adesso quanto correttamente scritto praticamente in contemporanea da @allek2 punti
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A me personalmente comincia a dar noia questa pletora di interventi che provengono da investitori, o pseudo tali, e non da numismatici evidentemente. È chiaro che nessuno vuol rimetterci, ma comprare monete solo per specularci lo trovo di uno squallore infinito. Siamo in democrazia, come dice qualcuno, giustamente peraltro, e quindi questo pensiero vuol rappresentare soltanto me stesso.2 punti
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Buona sera @pato19 @Meleto Come si potrebbe vedere, da 9 anni e 2829 interventi, sono un appassionato essenzialmente di monete greche antiche ed anche alto-medievali . Una buona maggioranza dei miei 2829 interventi consiste nel condividere, con a volte commenti ed in quelle sezioni, esemplari che hanno per me una validità storico-artistica e magari anche archeologica e mi paiono meritevoli di uno sguardo e di attenzione . E questa validità la ho vista oggi, dopo un buon caffè, nel diritto di una corrente moneta da 2 euro, che non conoscevo e mi è apparsa meritevole di condivisione, credo con pressochè l' unico mio post in questa sezione . Grazie di avermi letto ed una buona serata2 punti
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Il materiale numismatico dello stato ostrogoto è l’unico gruppo monetario germanico del “Migration Period” rappresentato pienamente e con continuità. Un quadro esauriente di questa monetazione è deducibile La composizione di tutte le collezioni numismatiche presenti in Croatia, Slovenia e Bosnia & Herzegovina, anche in casi in cui la quantità di pezzi raccolti non risulti particolarmente sostanziosa, offre un quadro abbastanza esauriente per lo studio della monetazione ostrogota. Sommario: Introduction. Ostrogotic coinage in museums and other collections. Catalogue of the coins. Notes to the coins. Identical dies. Finds and sites. Survey of the material. Appendices. Collectors, donors & dealers. Bibliography. Indexes. -> http://www.classicadiana.it/libreria/content/demo-z-ostrogothic-coinage-collection-croatia-slovenia-and-bosnia-herzegovina Z. Demo OSTROGOTHIC COINAGE FROM COLLECTIONS IN CROATIA, SLOVENIA AND BOSNIA & HERZEGOVINA. Ed. 1994, f.to 18x24cm., pp. 340+16tavv, ill. b/n1 punto
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Concordo quella di Manzoni speravo magari una scena dei promessi sposi, ma anche così non è male, sicuramente più bella che quella italiana dato che gli hanno aggiunto gli strumenti del suo mestiere Per perugino concordo con te potevano evitarsi il faccione dell'artista e dare più ampio risalto alla raffigurazione del battesimo che così viene un po' sacrificata e probabilmente perderà molti dettagli.1 punto
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Il quell'asta, la moneta piu cara che fu venduta era un tetra di Akragas.. credo sui 1400 franchi... Io ho un documento ufficiale, che è il catalogo di vendita con riportati i prezzi a mano... (certo possono anche commesso un errore di trascrizione..) Il tuo database, da dove ha attinto i dati? Sul peso, 0,13 g. di differenza, su una moneta pesata a fine dell 800 ci puo anche stare..1 punto
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Pezzo difficile da trovare in alta conservazione. Se non ricordo male i più bei pezzi che vidi appartevano alla collezione Enrico Catemario duca di Quadri e a Rodolfo Serpico.1 punto
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Un attraente tetrobolo valutato " very rare ", da Chalkis di Eubea, con al diritto testa frontale di Hera ed al rovescio prora di nave tra etnico e nome di magistrato . Sarà il 22 Maggio in vendita Nomos 27 al n. 1082 .1 punto
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Questa moneta è dello stesso conio e anno della moneta richiesta , l'unica differenza sta nella forma del kanji "bu" 分. In questo caso non è di tipo "Tome" 止メ分 ma presenta una variante non molto comune chiamata "Keisha" 傾斜 (Inclinato). Molto bella a mio parere.1 punto
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Buongiorno Alberto,sul Nomisma i 10 tornesi del 1834 sono catalogati a pagina 305, numero 1099 con simbolo stella a 5 punte e al numero 1100 con fiore a 5 petali, ovviamente con grado di rarità R5... Mentre i 10 tornesi del 1842 e 1843 sono assenti...1 punto
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Che dire.....andiamo tutti a casa di Oppiano!1 punto
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Penso di essermi veramente "rincitrullito" per non scrivere una parola più forte... Guardavo le immagini di @Oppiano, e quelle dell'asta ingrandite per godere appieno della moneta, saltando da una all'altra cercavo di capire la cifra sotto il 7 confrontandola con i 5 delle immagini a catalogo, instupidendomi talmente che ho scritto una domanda inutile, visto che la ribattitura dell'ultima cifra era una cosa chiara e segnalata... solo che non trovavo una immagine del 1746 da mettere a confronto e non ero a casa quindi non ho più collegato il cervello alla tastiera e ho scritto una cosa invece di un'altra. Per la rarità penso di darti ragione, Cudazzo le indica R9, una via di mezzo, ma io considero valido ancora Traina che la indica R4, e quindi correggo catalogo.1 punto
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eccomi, scusa il ritardo, l'articolo è questo, tuttavia purtroppo non posso metterlo interamente online. mi dispiace (1) GENNARI A., Falsi e possibili falsi nella serie monetale del “Sirmium Group”: nota preliminareGENNARI A., Falsi e possibili falsi nella serie monetale del “Sirmium Group”: nota preliminare | Alain Gennari - Academia.edu1 punto
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Sei il n1 Giancarlone. grazie per le meravigliose medaglie ,non speravo così tante. w gli Alpini1 punto
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Hai perfettamente centrato l'obbiettivo. I nuovi bagattini con il segno numerale I vennero coniati utilizzando parte della massa di sesini conservata nei depositi. Il tuo dovrebbe essere ribattuto su un sesino di Marino Grimani. Mi sembra di leggere AN. DV. .V1 punto
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Nell' imbarazzo @pato19 per il 'vespaio' che anche io non immaginavo si potesse 'sollevare', mi permetto una piccola invasione di campo, condividendo una, a mio avviso, importante e bella moneta, probabilmente l' unica che gli antichi Greci abbiano dedicato con il nome per esteso, ad Eirene, la loro Dea della Pace . una buona Domenica1 punto
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Buongiorno, buona domenica e buona festa della mamma. Stamani, volevo farvi partecipare dell’esemplare in oggetto ex Lotto 662 della recente asta Varesi 81, così descritto in Catalogo con relative foto: VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) 50 Centesimi 1919 "Quadriga di leoni", Prova, con esperimento di satinatura Roma P.P. - (tipo 277) Luppino ART66 Mont. 395 Ni g 5,93 mm 24 RRRR • Con bigliettino di vecchia e prestigiosa raccolta, manoscritto da Vico D'Incerti FDC Al riguardo, secondo voi, quali testi potrebbero essere consigliati per lo studio di queste prove, anche da un punto di vista delle tecniche (satinatura, sabbiatura, etc.)? Grazie mille.1 punto
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Ricordo che qualcuno mi parlava di 10 lire col buco legate al filo (per riprenderle dalla gettoniera dell'ascensore) e le 100 lire infilate da me nei cabinati. Ma mi chiedo cosa rimarrà di tutto questo adesso che ci ostiniamo a voler levare di mezzo il contante. Scriveranno "Quanti bei ricordi... la tesserina del babbo che si avvicina al POS, e poi quando non andava quante imprecazioni".1 punto
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Ho notato che il ducato del 1784 presenta in cima allo stemma, ai lati della conchiglia, una decorazione floreale che è invece assente in quello del 1785. Particolare del ducato del 1784 Particolare del ducato del 17851 punto
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Poveri noi! Mah! Senza il “povero acquirente” vorrei proprio vedere….. altro che aste!!!!1 punto
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Vero, ne avevo vista una sola di rosetta senza l'esagono centrale. in ogni caso NESSUNA rosetta e' "bilanciata" come negli originali, inoltre i FERT sono NETTAMENTE diversi mancando di corpo e di impronta. mandala a periziare comunque, l'80% dei periti italiani di adesso te la chiudono buona.1 punto
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I grani di filippo IV sono sempre un po' sottovalutati ecc un esempio di 16381 punto
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Buongiorno posto un paio di mezzi carlini di filippo III, la foto è vecchia, nel tempo sono riuscito ad aggiungerne altri 2 perlinati1 punto
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