Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/17/23 in tutte le aree
-
Provo a inserirmi, con ben poche speranze di non passare ormai inosservato travolti come siamo dai “condivido volentieri” di Domenico 🤣👍, con un mio condivido volentieri 🫢😁 da poco entrata in collezione. Da asta Nomisma 67, lotto 1218 Vittorio Emanuele II re eletto, 5 lire 1860 Bologna - Nomisma 824, RR, minimo colpetto al bordo. Leggeri segnetti nei campi al D/ - FDC Le foto sono mie…🤗6 punti
-
Cosa resta della LEGGE GRANARIA di Nerva? Un sesterzio e un quadrante! -> https://www.cronacanumismatica.com/cosa-resta-della-legge-granaria-di-nerva-un-sesterzio-e-un-quadrante/ Nel 97 l’imperatore promulga una legge granaria per garantire risorse alimentari ai cittadini di Roma e gli unici “documenti” a parlarne oggi sono le monete di Roberto Ganganelli | Il grano, come ben sappiamo, era la fonte di cibo più importante per coloro che vivevano a Roma, una città che forse durante il regno di Augusto superava già il milione di abitanti. Poiché la scarsità di grano avrebbe inevitabilmente causato disordini civili e speculazioni, dell misure per garantire l’approvvigionamento e il controllo del prezzo del grano erano state prese sin dalla fine del II secolo a.C. Un busto raffigurante Nerva (imperatore dal 96 al 98 d.C.) Il primo a introdurre una legislazione di questo tipo fu Caio Gracco durante il suo primo tribunato, nel 123-122 a.C. La legge granaria di Gracco dava al governo il potere di organizzare una distribuzione mensile di grano (frumentatio) a un prezzo prestabilito ai cittadini romani maschi che risiedevano a Roma. Nel suo contesto originario, il provvedimento non aveva nulla a che fare con l’assistenza ai poveri, ma mirava a garantire un approvvigionamento costante e a prezzi ragionevoli di grano ai cittadini, indipendentemente dalla loro condizione economica. Nel 58 a.C. la frumentatio fu riformata dal tribuno Publio Clodio Pulcher, che la rese gratuita. Tuttaviam, questa misura era politicamente troppo estrema e costosa e così seguirono aspri dibattiti sul numero di beneficiari ammissibili (la plebe frumentaria). Augusto limitò tale numero a circa 200.000 persone e razionalizzò i sistemi di stoccaggio e distribuzione del grano, facendoli gestire dal praefectus annonae. È interessante notare che gli aventi diritto a ricevere il sussidio di grano (l’annona) possedevano tessere che potevano essere acquistate, vendute o tramandate in eredità. Il sesterzio coniato a Roma nel 97 con cui Nerva celebra la propria riforma granaria volta a garantire un approvvigionamento costante di cereali, a prezzo equo, all’affamata popolazione dell’Urbe Più di due secoli dopo l’attuazione della legge di Gaio Gracco, Nerva (96-98) introdusse una nuova riforma granaria a Roma. I dettagli del provvedimento, celebrato in questo bel sesterzio raffigurante un modius con spighe di grano e un papavero, sono sconosciuti, ma doveva essere in linea con altre misure prese da Nerva per sostenere la sua popolarità. Di fatto, l’unica prova concreta della riforma granaria di Nerva rimane questo tipo di moneta, risalente forse all’anno 97, che reca l’iscrizione PLEBEI VRBANAE FRVMENTO CONSTITVTO e che suggerisce come il grano non venisse distribuito gratuitamente, ma piuttosto a un prezzo fisso ed equo. Anche questo piccolo quadrante con il “modius” e le spighe, e al rovescio il caduceo di Mercurio, allude probabilmente alla riforma granaria di Nerva Si potrebbe dunque presumere – stando allo slogan di propaganda sul sesterzio – che il nuovo prezzo imposto da Nerva fosse in qualche modo più favorevole o più equo di quello stabilito durante il regno del predecessore Domiziano. Anche un quadrante di Nerva riporta l’iconografia del modius e verosimilmente richiama la legge granaria voluta dall’imperatore, ma l’iconografia è scarna e la sola legenda IMP NERVA CAES AVG non allude in modo diretto al provvedimento. Certo è che quel rovescio col caduceo alato accostato dalle lettere S C rappresenta un richiamo nemmeno troppo velato a Mercurio, dio del commercio, in riferimento – evidentemente – a quello dei cereali di cui a Roma c’era sempre un disperato bisogno.6 punti
-
Ciao a tutti, riprendo dopo un po' di tempo questa bella discussione, postando un Grana 3 di Gioacchino Murat presa da un mio caro amico. La moneta presenta la cosiddetta Variante “GNAND” invece di “GRAND” anche se l'usura al bordo non aiuta a comprendere. E' comunque una Variante non facile da trovare e descritta R2 dal Gigante e da Nomisma. Buona Giornata, Beppe5 punti
-
Era da un po' di tempo che volevo acquistare questi volumi di Cesare Bobba in condizioni accettabili, anche perché riguardano la monetazione che più mi interessa e mi appassiona, e, finalmente, li ho trovati da tre diversi rivenditori di libri usati. Ora che li ho sfogliati, posso che dire che l'idea editoriale era notevole e anche molto moderna nella presentazione e impostazione; allo stesso tempo, gli errori e le omissioni sono davvero tanti, rilevabili pure da un meno che dilettante come me. Arriverei a dire, non accettabili se i libri uscissero oggi, periodo in cui abbiamo molti riferimenti, anche raggiungibili in un click, per sapere tutto di zecche e dimensioni precise di monete moderne e diffuse come quelle trattate. Eppure, ciò vuol dire che il "mio" mondo di collezionista è migliore di quello di cinquanta, sessant'anni fa, che non ho conosciuto? Ovviamente è impossibile rispondere a questa domanda, ma una indicazione l'ho trovata nelle introduzioni, scritte dall'autore stesso: dove non sono praticamente mai presenti riferimenti al valore venale dei pezzi, ad esempio, ma tanti sono i richiami all'amore, alla passione per le monete come veicolo di storia e, soprattutto, alla curiosità. Bobba dice di aver scelto temi, che forse oggi risulterebbero troppo vasti e farebbero storcere il naso ai collezionisti "professionali", perché sicuro che la varietà dei tipi, i molti Paesi rappresentati, avrebbero suscitato l'interesse del lettore, che a partire da una semplice moneta può giungere ad approfondire e conoscere eventi e storie di Nazioni anche molto lontane dall'Italia. Trasuda, in quelle poche righe, un amore per il Sapere, una conoscenza di ciò che anima (e rende felice) il collezionista che forse opere più moderne, e discussioni sul fatto che il tal grading debba essere MS/PR-63 o MS/PR-64, non riescono del tutto a restituire. E allora: ringrazio la mia epoca, che mi permette di acquistare questi e altri libri comodamente da casa, in posti che non potrei mai raggiungere fisicamente, e grazie alla quale posso accedere a migliaia di informazioni su ciò che mi interessa. Mi chiedo, però, se tutte queste informazioni riusciamo a gestirle correttamente, e provo ammirazione, che non vuole essere vuota nostalgia, per chi, con meno mezzi a disposizione, riusciva a veicolare passioni, curiosità, sentimenti e cultura.4 punti
-
Buongiorno, dall'asta Nomisma Aste Srl "3", l'esemplare in oggetto (sebbene in slab): Vittorio Emanuele III (1900-1946) 5 Lire 1926 1^ PROVA TECNICA FUORI VIROLA Luppino PP170 AG RRRR In slab NGC n. 6141637-005. Grading/Stato: MS65 https://www.ngccoin.com/certlookup/6141637-005/65/ Buona giornata4 punti
-
EPO: una misteriosa sigla per una piccola, grande rarità dei GONZAGA -> https://www.cronacanumismatica.com/epo-una-misteriosa-sigla-per-una-piccola-grande-rarita-dei-gonzaga/ Tante interpretazioni per la legenda EPO su un quattrino “virgiliano” del XVI secolo: una misteriosa sigla che da sempre divide gli studiosi di Roberto Ganganelli | Spigolando, ancora una volta, in quell’autentica miniera di informazioni e approfondimenti che è il libro di Mario Traina Il linguaggio delle monete ci piace estrarre oggi quanto lo studioso – insieme con il fratello Alfonso, eminente latinista – scrive a proposito della legenda EPO che si ritrova su una rarità dei Gonzaga, il quattrino anonimo pertinente a Federico II Gonzaga, nato nel 1500, marchese di Mantova dal 1519 e del Monferrato dal 1536 al 1540. L’illustre mantovano Publio Virglio Marone sul dritto dei quattrini anonimi con legenda EPO al rovescio I quattrini con EPO Dalla zecca mantovana uscirono questi quattrini con al dritto il busto di Virgilio e il nome VIRGILIO MARO e, al rovescio, le tre lettere nel campo con, sotto, una foglia. Scrive Traina: “Per Magnaguti (1957, VII, p. 24, n. 67) la foglia è un ‘fiore palustre a tre petali’; secondo Margini (1990, p. 63, n. 31) e Grossi (1997, III, p. 129, n. 135) si tratta invece di una ‘foglia di mirtacea’, dello stesso tipo di quelle che completano i due rami intrecciati che avvolgono la targa con la scritta EPO in una medaglia fusa da Bartolo Talpa per Federico I (proprio su questa medaglia si basa l’attribuzione di alcuni studiosi del quattrino anonimo con EPO a Federico I). Al dritto il busto di Virgilio e VIRGILIO MARO. L’impresa EPO, una sigla misteriosa non solo in moneta Impresse anche su medaglie e affrescate in un palazzo di Asola e nell’impresa del mirto nel palazzo Petrozzani di Mantova, queste tre lettere – vero e proprio enigma – sono al centro di numerose e diverse interpretazioni. In latino EPOS significa carme epico, eroico, e in greco EPOΣ, amore. EPO in quest’ultimo caso sarebbe un monogramma delle tre lettere greche E=èpsilon, P=rho, O=òmicron, ossia EPO=ERO, forma poetica di EPOS, ‘amore’ (in realtà non accertato). Secondo Magnaguti (RIN 1907, p. 987 e RIN 1909, p. 92) queste due versioni si adatterebbero all’impronta del dritto della moneta con il busto di Virgilio, ‘che cantò epicamente e amorosamente’; di conseguenza Magnaguti interpreta: E(picorvm) P(oetarvm) O(ptimo) (‘Al migliore dei poeti epici’) o, ancor meglio: E(picorvm) P(oetarvm) O(ptimvs), ‘Il migliore dei poeti epici’, come riportano anche Arrivabene (A.S.M., 177, 23r e c.31r) e Carlo Vandoni (1830, p. 17). Vero esempio di criptica sigla di stampo rinascimentale, la EPO sulle monete dei Gonzaga affascina da sempre i numismatici Originale ma priva di ogni fondamento l’interpretazione indicata da Zanetti (1789, III, pp. 250-251): E(vsebivs) P(otest) O(mnia), ‘Eusebio può tutto’, con allusione allo strapotere assunto sotto Federico I da un ebreo, Eusebio Malatesta, che ottenne tra l’altro da Federico la privativa della zecca dal 1480 al 1484. Una terza interpretazione si trova sempre in Arrivabene (op. cit. 177, 6r, 14/15): EP(iscop)O, ‘Al vescovo’, ‘Per il vescovo’, con allusione a Ludovico, ultimo dei fratelli di Federico I, vescovo eletto di Mantova. Ma in questo caso sopra EPO dovrebbe esserci un segno di abbreviazione che invece manca, assenza che tuttavia Signorini (vedi Malacarne-Signorini 1996, II, pp. 83/84, n. XV) non ritiene determinante. Graham Pollard in un convegno sulla monetazione dei Gonzaga del 7-8 settembre 1985 suggerì: E(x) P(vblicis) O(pibus), ‘Dalle ricchezze pubbliche’, o E(x) P(opvl)O, ‘Dal popolo’”. Le ipotesi più recenti sul significato Tre le ipotesi avanzate da Traina (Cronaca numismatica di maggio 1995, pp. 12-16): E(picorvm) P(rinceps) O(mnivm), “Primo di tutti i poeti epici”; E(xcellit) P(er) O(mnia), “Eccelle in ogni cosa”, E(xitvs) P(robat) O(pvs), “Il risultato giustifica l’operato“ (vedi Ovidio, Le eroine, 2, 85: Exitus acta jubeat e Tosi, 1997, p. 387). Infine Giuseppe Margini (Cronaca numismatica di giugno 2002, pp. 22-24) ricollega la scritta EPO ad una medaglia di Gian Francesco Ruberti della Grana eseguita nel 1490 per Francesco II, quarto marchese di Mantova e figlio di Federico. All’esergo del rovescio su uno scudo inclinato si leggono le tre misteriose lettere. Margini traduce: E(x) P(arte) O(mnino), ossia “Da una parte soltanto”, a testimoniare una vita condotta dal padre in qualsiasi circostanza con grande onestà di intenti e fedeltà agli accordi presi. In sostanza, le tre lettere avrebbero il valore di una ritorsione nei confronti dei Veneziani per i torti e le amarezze inferti al padre. Ma l’interpretazione contrasta con il senso di OMNINO: “Del tutto in tutto”. Si potrebbe anche e più semplicemente interpretare, conclude Traina a proposito di questa rarità dei Gonzaga, E(x) P(rincipe) O(ptimo), “Dall’ottimo principe”, tenendo conto che studi recenti (Ercolani Cocchi e altri) tendono ad escludere che EPO si riferisca a Virgilio: le tre lettere che appaiono sulla medaglia di Talpa per Federico non avrebbero infatti senso se “virgiliane”.3 punti
-
Era meglio? Era peggio? Era diverso. Per avere una buona conoscenza della numismatica bisognava darsi da fare. Cercare libri, partecipare a circoli, andare ai convegni, parlare con i più esperti, avere tanta pazienza. Ora tutto questo, o perlomeno molto, è più semplice e più veloce. E questo è positivo, perchè fa risparmiare tempo. Tuttavia una cosa non è cambiata. Per capire una moneta, in ogni caso, ci vuole tempo e pazienza. Non tutti lo capiscono. Arka Diligite iustitiam3 punti
-
Salve. Oggi condivido la piastra 120 grana 1767 di Ferdinando IV. Buona giornata.3 punti
-
In realtà Esiste un bagattino fatto coniare da Cristoforo Moro che riporta il suo ritratto. Non solo precede l’emissione, assai cospicua, della lira Tron mentre il bagattino in questione e’ super raro, ma antecede di qualche mese ( luglio verso settembre 1462) quella che viene considerata la prima emissione con ritratto fisionomico della monetazione rinascimentale italiana, ovvero il ducato di Francesco Sforza per Milano per una trattazione specifica del tema: The earliest Coin Portraits of the Italian Renaissance, in “Rivista Italiana di Numismatica”, 103, 2002, pp. 385-393;3 punti
-
Stiamo guardando sgomenti e increduli le immagini che ci giungono dalle vostre regioni. Credo di interpretare i sentimenti di tutta LaMoneta nell'esservi vicini.2 punti
-
2 punti
-
Ci tenevo a rimarcare tre punti della risposta del perito della casa d’aste al post # 2. Il primo è il ringraziamento a chi ha segnalato il tooling della moneta. Il secondo sono le scuse e i motivi per non essersene accorto: How did we (I) miss this? Come abbiamo fatto noi (io) a non accorgercene? Il terzo è una considerazione di carattere generale: a differenza di alcune persone che non commettono mai errori, noi a volte li commettiamo; ma quando li commettiamo, ammettiamo di averli fatti! Penso che ammettere un errore spiegando i motivi che hanno indotto a farlo sia un atto di onestà molto istruttivo, e se da un lato evita la propagazione dell'errore, dall’altro gratifica la persona che lo riconosce. Un atteggiamento che dovrebbe essere preso ad esempio da chi considera disonorevole ammettere d’aver preso un granchio, o addirittura cerca di giustificarsi insultando chi glielo ha fatto cortesemente notare. apollonia2 punti
-
Ciao! Ulteriore approfondimento https://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/i-signori-tiranni-si-mettono-in-medalia-e-non-i-cavi-de-repubblica saluti luciano2 punti
-
Ah ma allora arrivano gli aquiloni dopo gli aquilotti! Anche questa meravigliosa... Per completezza, se posso, metto anche la mia 2^ prova tecnica.........con errore sul CONTORNO "nodo Savoia su T di FERT"2 punti
-
Associazione Circolo "Tempo Libero" Iscritta alla FSFI Federazione fra le Società Filateliche Italiane Email: [email protected] Telefono: (+39) 3498125912 (Attilio Maglio) Pagina Facebook Associazione Circolo "Tempo Libero" Siamo presenti sui maggiori social media marketing Weekend di sabato 3 e domenica 4 giugno 2023 da non perdere a Castellammare di Stabia. In memoria del Presidente Salvatore Correale, scomparso prematuramente il 28 marzo 2013, lasciando un vuoto incolmabile. Sarà possibile scambiare, acquistare, vendere materiale da collezionismo, far valutare o periziare monete e francobolli. Attenzione per essere sempre informati sui nostri eventi, inquadrare con lo Scanner dello smartphone o tablet il Qr Code. Memorial Correale un passo avanti! Torna il Memorial Correale, quest’anno per la prima volta all’interno dell’ex Tendostruttura comunale, ampia sala situata al centro della città, in viale Puglia n° 9, a pochi passi dalle due uscite della Circumvesuviana Napoli-Sorrento. Con spostamenti veramente brevi e veloci, la possibilità di visitare le famose aree archeologiche di Pompei, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata ed Ercolano, o godere del favoloso spettacolo del golfo di Napoli dalla sommità del Vesuvio o dal Monte Faito, raggiungibile in pochissimi minuti con la suggestiva funicolare. Per appassionati di collezionismo o semplici curiosi, in programma la 58° manifestazione di numismatica, filatelia, cartamoneta, cartofilia, bibliofilia, gettoni, telecarte e oggettistica varia, organizzata dall’Associazione Circolo “Tempo Libero” di Castellammare di Stabia. Gli orari di apertura e chiusura sono sabato 3 giugno, dalle ore 9 alle 18, mentre domenica 4 giugno, dalle ore 9 alle 12, l’ingresso è libero e gratuito, a disposizione servizio bar-ristorazione, ampio parcheggio privato custodito. Una due giorni dedicata ad oggetti senza tempo che hanno segnato la nostra storia, un lungo viaggio tra monete rare, ammirando vere e proprie opere d’arte, ricordando una nobile tradizione italiana, la cartamoneta, per apprezzare la maestria e la creatività degli incisori di medaglie commemorative, militari e religiose, esplorando l’universo filatelico, tra francobolli che raccontano frammenti storici, unici ed irripetibili e cartoline che raffiguravano bellezze architettoniche e artistiche da tutto il mondo. In esposizione: Monete antiche e moderne, francobolli, banconote italiane ed estere, decorazioni militari, cartoline, storia postale, gettoni, tokens, stampe, orologi, folder, bollettini illustrativi, interi postali, album, immagini sacre, carte telefoniche, quotidiani, locandine, libri, fumetti, figurine, calendari militari, penne da scrittura, pins, spille, oggettistica varia, accessori e raccoglitori per collezioni. Come raggiungere il Memorial Correale Cliccare sull'immagine per indicazioni stradali dall'uscita del Casello autostradale di Castellammare di Stabia a Viale Puglia n.4.2 punti
-
Il termine corretto è fornito, o condiviso. Questo che hai definito intrallazzo strano non ha niente di strano e tecnicamente si chiama pooling, una pratica comune fin dalla nascita dell'euro in contante unitaro: se per qualunque motivo uno stato ha necessità di monete nuove gliele può anche passare un altro (al costo facciale, ovviamente) e le mette in circolazione. Il risultato finale è lo stesso, come se fossero state prodotte ed emesse localmente. Un esempio particolare che noi italiani conosciamo bene è quello citato da fagiolino, la circolazione degli 1 e 2 cent austriaci: visto che in Italia come in altri stati si è deciso di non produrre più le 1 e 2 cent se ne vogliamo mettere lo stesso in circolazione locale ce le facciamo dare dall'Austria. Come puoi notare da quanto scritto da Rossano questo meccanismo è molto battuto dai gomblottari di professione, quindi vediamo per sicurezza di chiarire sinteticamente qualche punto: "Da un punto di vista tecnico invece dice una cosa piuttosto significativa, che l'euro come moneta unica in realtà non esiste. ogni paese usa e contabilizza il proprio euro nazionale, che ha solo un cambio fisso con le altre," Classica farneticazione in voga negli anni 2000, dopo la messa in circolazione del contante in euro. Naturalmente non esistono "euro nazionali" e la loro contabilizzazione e uso sconnesso, anche perchè come ben sappiamo le entità che emettono l'euro sono due differenti (come in quasi ogni paese al mondo): gli stati per le monete e la banca centrale per le banconote. Nella fondazione dell'unione monetaria gli stati dell'eurozona dell'epoca hanno deciso di comune accordo di istituire una valuta in cui... "soprattutto le decisioni circa le politiche monetarie [sono] prese dall'unico organo sovranazionale, la BCE." Il che contraddice già di per sè le precedenti affermazioni sull'esistenza di fatto di diversi euro. La politica monetaria della valuta è una, centralizzata, com'è ovvio che debba essere. "Il quadro dell'emissione monetaria, con ogni paese che emette e gestisce le proprie monete, contrassegnate dalla faccia nazionale," Visto che con pochissime eccezioni tutte le valute del mondo sono emesse in moneta dallo stato (in genere dai ministeri delle economie) e in banconota dalla banca centrale è normale che le monete di un'unione monetaria possano anche avere una faccia diversa, ma ciò non cambia la sostanza: quelle monete e quelle banconote, indipendentemente dalla grafica di una faccia, sono per volontà e legge degli stati membri una valuta sola con una gestione sola. Non a caso in UE gli stati determinano le caratteristiche tecniche comuni delle monete (e anche delle banconote) ma è la BCE che calcola quante bisogna emetterne per garantire la normale circolazione. "rende visibile cioè il vero sistema di funzionamento dell'intero euro. A ben vedere anche le banconote hanno il contrassegno nazionale, che è la prima lettera del numero di serie." Rende visibile cioè che non va data retta alle balle complottiste, anche quelle fuori moda, perchè fa male alla mente e al corpo come fumare o drogarsi. Ad esempio, a ben vedere le banconote non hanno più da un pezzo neanche il contrassegno nazionale, in quanto nella serie Europa la prima lettera indica la stamperia e non più lo stato in cui la banconota è stata emessa (che è diverso dal caso delle monete, perchè l'ente emissore delle banconote è solo la BCE). Un cenno anche al TARGET2 e assurdità varie applicabili ad esso: si tratta del sistema di regolamento lordo in tempo reale adottato in eurozona e oltre (ne fanno parte anche stati UE che ancora non adottano l'euro), come ne hanno tutti i sistemi bancari del mondo. Lo dico perchè la definizione di "complesso ed oscuro", che vuol far pensare al solito complotto in azione, è attributo caratteristico della modalità di pensiero in cui tutto quello che non piace è sempre "oscuro", "fumoso", "non chiaro", "narrazione ufficiale" ecc. Calcolarlo alla perfezione è impossibile, anche perchè non si poteva prevedere l'entità delle speculazioni dei commercianti sul changeover e il livello esatto dell'inflazione che si sarebbe avuta quest'anno.2 punti
-
Quei volumi rappresentano i primi tentativi di pubblicare in lingua italiana dei cataloghi sulle monetazioni straniere, non potevano avere pretesa di esaustività e precisione, tenuto conto sia dell'epoca di pubblicazione in cui era molto più complicato reperire foto e informazioni corrette, che del tipo di testo di cui si parla, cataloghi/manuali in formato tascabile e dal costo accessibile, per collezionisti che desideravano avere un colpo d'occhio semplice sulle monetazioni estere, non si trattava quindi di un corpus con la necessità di completezza e precisione tipica di tali opere, come neanche di cataloghi specializzati nazionali che coprono tutta la produzione monetale di un determinato periodo e di uno specifico stato... Oggi chi vuole avere un colpo d'occhio sulle monetazioni estere ha molta più scelta, sul web vi sono tanti siti ricchi di informazioni e immagini su ogni tipo di monetazione di ogni epoca e ogni paese, ed è molto più facile procurarsi dei testi relativi a tali argomenti in ogni lingua possibile, quelli più noti sono i cataloghi Krause, generalisti sulla monetazione di area mondiale, divisi per secoli, seicento, settecento, ottocento e novecento, ma ci sono anche quelli specializzati in determinate aree, periodi e tipologie monetali, quali monete auree del mondo, oppure talleri e dollari d'argento, monetazioni della Spagna e delle colonie americane o di area germanica, fino ad arrivare alle monete di area asiatica e indiana....tutte opere più ricche rispetto ai primi tentativi del Bobba, ma comunque anche loro lontane dall'essere complete, molto meno maneggevoli e dai costi più sostenuti...2 punti
-
Buonasera @VALTERI, Inizialmente la casa d’aste non aveva notato le problematiche di cui sopra. Ma nella newsletter del sette maggio ha riportato che l’intervento di un collega aveva posto in evidenza i ritocchi subiti dall’esemplare. Conseguentemente le condizioni di vendita erano state variate. Riporto per chi avesse piacere di approfondire i confronti con esemplari battuti dagli stessi conii il tetradrammo di Katane conservato al British Museum e l’esemplare ex CNG Triton XXII/120, ex collezione Jameson 547 (con una provenienza che lo stesso Jameson cita come risalente all’asta Rollin et Feuardent del ventidue marzo 1886). Unisco inoltre la parte della newsletter di Nomos relativa al lotto in vendita e la descrizione originale. Che dire, tutto bene ciò che finisce bene. La casa d’aste ha dimostrato serietá ed onestá. Anche se alcuni considereranno l’infallibilibilitá un requisito standard quando si parla di certe cifre... Non aggiungo altro per il momento, se non che è sempre un piacere lasciare che lo sguardo vaghi tra le vette più alte dell’arte incisoria delle emissioni dei sicelioti alla fine del V secolo a.C. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=371282 https://www.nomosag.com/nomos-26-27-28/1030 (presente anche il video relativo al lotto)2 punti
-
2 punti
-
Trovata oggi in ciotola una moneta da 1 lira di Vittorio Emanuele II del 1863. È messa piuttosto male e so che è l’anno più comune, ma penso che per 1€ ne sia valsa la pena.2 punti
-
quasi quasi per un collezionista è meglio ricevere queste come resto 😀 anche se certamente ci si rimette...2 punti
-
Salve. Condivido la mia piastra 120 grana del 1766 di Ferdinando IV. Saluti.2 punti
-
2 punti
-
@@francesco77 @@Rex Neap Nel corso di una ricerca ho recuperato in rete un interessante testo: Elenco di saggi de' prodotti della industria napolitana presentati nella solenne mostra del dì 30 maggio 1840... curato dal Reale Istituto d'Incoraggiamento di Napoli. A pagina 7 è presente una tabella riepilogativa di tutti i premi accordati nelle diverse esposizioni delle manifatture dal 1818 al 1834 (cioè il numero di medaglie premio in oro e in argento assegnate). Inoltre nella casella delle Osservazioni, è spiegato in dettaglio perché - a partire dal 1832 - le medaglie in oro furono di due tipi, differenti per il diametro. Prima di allegare le immagini del frontespizio e della pagina in questione trascrivo tali Osservazioni: I premi concessi nelle esposizioni che sono avvenute sino all'anno 1830 sono stati di due medaglie, una di oro, e l'altra di argento. Quella di oro era destinata a premiare le invenzioni, o le nuove scoverte, e quella di argento per gli oggetti d'introduzione o di miglioramento. Ma il Reale Istituto d'Incoraggiamento, cui è affidato l'esame di tali oggetti, e per Sovrana clemenza vi aggiudica i premi corrispondenti, avendo esposto la necessità di doversi creare un premio intermedio, per classificare con maggiore equità il merito de' fabbricanti, Sua Eccellenza il Segretario di Stato Ministro degli affari interni, avendo preso gli ordini da S.M. (D.G.), con Sovrano Rescritto de' 4 del mese di Giugno 1832 ne manifestò la Reale approvazione, in forza della quale fu autorizzata una medaglia di oro di più piccola dimensione di quelle date per lo passato, onde destinarsi per gli oggetti di perfetta esecuzione. Per questa circostanza i saggi delle manifatture esposte nell'anno 1832 furono distinti in tre rubriche, a fin di potersi premiare con la grande medaglia di oro gli oggetti di scoverta, o d'invenzione, con la piccola medaglia di oro quelli di perfetta esecuzione, e con la medaglia di argento gli altri d'introduzione e di semplice progressivo miglioramento; e su queste basi i premi si assegnarono tanto nella esposizione dell'anno 1832, quanto in quelle degli anni 1834, 1836 e 1838. Credo che tali note e il numero dei pezzi assegnati possano interessare chi segue l'argomento "medaglie premio" senza data coniata per almeno due applicazioni: - datare con maggiore precisione quelle "piccole" in oro (sono sicuramente successive al 1830) - definire meglio la rarità (sapere quante ne furono assegnate non vuol dire sapere con certezza quante ne furono coniate, ma è comunque un dato in più). Nel post successivo aggiungerò alri dati1 punto
-
Buonasera, ho il piacere di condividere un antoniniano della zecca di Ticinum per Probo (279d.C.) d/ VIRTVS PROBI AVG r/ PROVIDENT AVG in esergo BXXI RIC553 var. È data R3...in effetti di questa tipologia non si vedono esemplari in giro. Un parere? Grazie Antonio1 punto
-
(Riporto dal sito lamoneta): Antonino della Rovere nel volume "Memorie storiche ed economiche sopra la Moneta Bassa di Sicilia" dice a pag.148 / 149:".... Il Marchese de los Balbases, ch'era succeduto a Bedmar, fece tutto dipendere dalle risoluzioni del Re, e finalmente con dispaccio del 2 di luglio dell'anno stesso (1712) il Re comandò , che si raccogliesse tutto l'avanzo della moneta antica, e si monetassero altre once 20000 colla condizione di comperarsi il rame a miglior prezzo, e di non risultarne danno all'erario. Il partito di questo lavoro fu dato finalmente due anni dopo per effetto di un Real dispaccio dé 14 di Marzo 1714." Della Rovere scriveva consultando le carte dell' Archivio della Zecca e quindi possiamo essere certi quando dice che FINALMENTE il lavoro fu appaltato DUE ANNI DOPO con Real dispaccio del 14 di Marzo 1714! Non possono quindi esistere monete in rame con data 1713 non essendo ancora stata appaltata la coniazione della moneta bassa. Ma anche se non esistesse questo documento, da un attento esame "numismatico" delle varie emissioni del 1714 si vedono chiaramente i tentativi per giungere ad una formula ottimale della moneta. Prima in alto a destra "VICT / AMED. ( non AME come riporta Spahr, al nr. 16), poi in alto a sin. solo VICT / AME; prima "COMO" poi "COMMO"; alcuni pezzi con "CIPRI" anzicchè "CIP" (questa variante manca in Spahr). Il trattato di Utrecht si chiuse con le firme l'11 aprile 1713. Filippo divenne Re di Spagna, Carlo VI ebbe Milano, Napoli e la Sardegna, mentre la Sicilia passò a Vittorio Amedeo di Savoia. Perchè Della Rovere, mise in discussione l'esistenza di pezzi in circolazione da un Grano con data 1713 a nome di Amedeo ??? quando si sapeva che la zecca di palermo aveva coniato 4 pezzi in oro (Ducati 4-3-2-1) e 4 pezzi in argento (Tari 4-3-2-1) con data 1713 per Amedeo. Visto che già dal luglio 1712 si era processato per Real decreto al ritiro della monetazione in rame è logico pensare che si creò una mancanza di moneta "spicciola" nell'isola (ultima coniazione di grani fu quella di Filippo V nel 1701 per di più si processò un ritiro totale della monetazione in rame) è pensabile e logico che le persone non potevano più effettuare i piccoli pagamenti giornalieri, ritiri tutto il rame ma non lo sostituisci con nuove emissioni crei deflazione e problemi seri nel commercio interno, e se la zecca Palermitana avesse processato anche alla coniazione di grani in rame (usando quello ritirato nei 12 mesi) per evitare un certo disagio e malumore nel popolo nell'attesa del decreto del marzo 1714, ma molti mesi prima iniziò a coniare dei Grani in rame per Amedeo già decretato RE di Sicilia nell'aprile 1713. Visto che esistono (ma invisibili tutti R5) i pezzi in oro e argento coniati in data 1713 per Amedeo perchè non dovrebbero esistere anche i grana in rame 1713 una coniazione non ufficiale nell'attesa del Real decreto per poi dar vita ai pezzi con data 1714 ? Questa è una mia riflessione nulla di certo ma solo delle domande e che ci stanno visto il riporto di Antonino della Rovere ("Non possono esistere monete in rame con data 1713 non essendo ancora stata appaltata la coniazione della moneta bassa"). Cosa lo ha spinto a sottolineare e mettere in dubbio la possibile presenza di pezzi grana in rame in circolazione con data 1713 per Amedeo ? In foto: 24mm 4,58 h61 punto
-
Salve. Metallo bianco: 15,4 g, 35 mm. La Benedicta è una località dell’Appennino Ligure, tra Genova e Alessandria, dove tra il 6 e l’11 aprile 1944 avvenne un’esecuzione sommaria di settantacinque partigiani appartenenti alle formazioni garibaldine, compiuta da militari della Guardia Nazionale Repubblicana (forza armata istituita dalla Repubblica Sociale Italiana nel 1943 con compiti di polizia interna e militare) e di reparti tedeschi (https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_della_Benedicta). Nell’ambito dell’A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) è stata istituita nel 2003 l’Associazione Memoria della Benedicta allo scopo di promuovere la conoscenza, il recupero e la valorizzazione del sito storico che fu teatro dell'eccidio della Pasqua 1944 attraverso la gestione, la valorizzazione e la promozione della zona monumentale destinata ad attività culturali anche attraverso un centro di documentazione e un museo. La Benedicta, che può veramente rappresentare la storia secolare di queste valli e di questi monti, con l'eccidio del 7 aprile 1944 è diventata l'emblema della Resistenza delle popolazioni dell'Appennino ligure-piemontese al nazifascismo. https://www.anpi.it/node/91604 apollonia1 punto
-
Ti consiglio di lasciargli la moneta e telefonicamente ti farai dare il suo parere. Per il forum può bastare.1 punto
-
In foto: 24mm 4,58gr h6 (Riporto dal sito lamoneta) Alcuni testi che trattano questa monetazione segnalano l'esistenza di grani con data 1713 e sigle TS, ma dagli ultimi studi effettuati risulta che questa data non può esistere. Non solo vecchi testi ma anche foto che mostrano pezzi con data 1713 per Amedeo... e quel 3 è molto evidente che non si tratta di un numero interessato da una rottura di conio od otturazione di altro numero1 punto
-
Sarebbe da fare una sezione a parte Ben Visibile dove si parla di come nasce e/o nasceva una moneta. Magari insieme al Benvenuto il "nuovo" può avere subito un'infarinatura culturale più che venale, o no?! Cosi si costruisce un Numismatico iniziando dalle basi, credo.🙏🏼1 punto
-
Salve. Pubblico tre dei miei 12 cavalli di Ferdinando IV. Ho preferito pubblicarli insieme, essendo del 1797 ("Fedinan"), del 1798 e del 1800. Saluto tutti caramente.1 punto
-
Nel frammento abbiamo tutta la serie della Siracusana dell'emissione del 1953.. + il 5 lire turchese di posta pneumatica testa di minerva del 1947, per un totale di 265 lire. Ammonto per l'epoca molto alto se consideriamo che un espresso per l'estero con maggiorazione di posta pneumatica di primo porto fosse venuto a costare sulle 120 lire, È un'affrancatura puramente filatelica in quanto notevolmente in eccesso sulla tariffa. Peccato che abbiamo solo il frammento che non ci da altre informazioni, .... purtroppo non credo che abbia viaggiato. !! Altra cosa che mi fa pensare ad un'affrancatura filatelica è tutta la serie della Siracusana apposta in ordine cronologico di valore, un invio genuino non filatelico non si sarebbe mai curato di apporre i francobolli in suddetta maniera. Interessante e collezionabilissima, ma del puro valore dei francobolli allo stato di usato.1 punto
-
Se metti in un motore di ricerca la parole chiave India Temple Tokens >> immagini ne troverai molte simili anche in argento.1 punto
-
@grigioviola Non è un peccato perdere questa interessante discussione nel maremagnum di Identificazioni? Arka Diligite iustitiam1 punto
-
Non so, ma le loro aree sono molto meno complesse delle nostre. Un esempio sono i reperti che si ritrovano in stagni paludosi dove venivano gettate offerte (persone, animali e oggetti). Immaginiamoci invece dei dilettanti a Pompei o nella Valle dei templi o nelle necropoli etrusche....quanti danni!1 punto
-
Buonasera, ulteriore esemplare entrato in collezione da asta Artemide LIX del 6-7/5/2023 ex Lotto 1056 così descritto in Catalogo con relative foto: Venezia. Nicolò Tron (1471-1473). Lira da 20 soldi o lira tron. D/ Busto a sinistra con mantello e corno dogale. R/ Il Leone di San Marco in soldo. CNI tav. V, 22; Paol. 2. AG. 6.48 g. 29.00 mm. R. Patina con iridescenze. Bel BB/qSPL. Il 27 Maggio 1472 il Consiglio dei Dieci attuò la riforma monetaria che portò alla coniazione della lira da 20 soldi, detta successivamente lira Tron per l'effigie del doge in calce, unico ad essere raffigurato nelle monete di Venezia. Il conio è opera di Antonello Grifo di Pietro. Vi segnalo anche il relativo link in quanto vi è la possibilità di visionare il video dell’esemplare posto in asta: https://www.deamoneta.com/auctions/view/872/1056 Un cordiale saluto.1 punto
-
DE GREGE EPICURI Ecco quanto promesso: la medaglia della 94a adunata nazionale alpina, Udine 11-12-13-14 maggio 2023. Me la sono guadagnata, sotto la pioggia battente.1 punto
-
Ciao Cris, Si ho chiuso la serie,e viste tutte insieme fanno effetto, non appena possibile mostro una foto di gruppo della famiglia intera. Serie finita ma la ricerca va comunque avanti 😊. Grazie mille per i complimenti. Un saluto Raffaele.1 punto
-
1 punto
-
Non sono tanto pratico di filatelia, ma è interessante che i francobolli siano in serie. Dal poco che so, all'interno del timbro ci dovrebbe essere la data; invece qui vedo 31-8.54.22. Presumo 31/8/54 e il numero 22 è il progressivo dell'espresso?1 punto
-
Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Faustina Minore (147/175 d. C.), figlia di Antonino Pio e Faustina Maggiore e moglie dell'imperatore Marco Aurelio, coniato a Roma nel 161 d. C. circa. Sul rovescio è raffigurato un pulvinare ( che rappresenta in questo caso il letto imperiale) dove sono seduti due bambini che sembrano giocare, figli di Marco Aurelio e Faustina Minore, e cioè Commodo (futuro imperatore) e Antonino che erano gemelli. Sono solo due dei 13 figli avuti dalla coppia imperiale, dei quali la maggior parte morirono in giovane età (sorte che toccò anche ad Antonino presente sul denario). Divennero adulti solo in sei, 5 donne e Commodo (180/192 d. C.) che sostituì non proprio degnamente alla sua morte il padre, molto amato dal popolo, come nuovo imperatore. Una immagine quella sul rovescio della moneta di augurio di giorni sereni e felicità nel tempo per i due figli. Faustina viene descritta dagli storici dell'epoca come una donna molto capace e quindi partecipe insieme al marito sia alla vita politica che anche a quella militare dell'impero. Non esitava a seguirlo durante le campagne militari e fu proprio in una di queste, in Cappadocia, che nell'estate del 175 morì per cause naturali. Marco Aurelio, in sua memoria, in quei luoghi fece insediare una nuova colonia a cui diede il nome di Faustinopolis. Tutto sembra essere confermato dagli scavi archeologici e dai ritrovamenti conseguenti. Fece inoltre costruire a Roma un tempio a lei dedicato che ne celebrava la divinizzazione e consacrazione con concomitante coniazione di monete a tema. Ogni intervento di approfondimento su quando detto sarà molto gradito. Il denario da esame diretto risulta coniato (spero nel 161 d. C.🙂) abbastanza centrato e con discreto metallo (le monete di questo periodo contenevano ancora l'80% circa di argento) ed ha evidentemente circolato svolgendo la sua funzione. Grazie ed alle prossime ANTONIO 17,50 mm 2,85 g RIC 7101 punto
-
Volevo condividere con tutti voi una idea che ho avuto per la festa del Patrono di Urbino, San Crescentino, che ricade il 1° giugno. Come stimolare la curiosità culturale riguardo le monete.1 punto
-
Benvenuto in sezione e complimenti per la moneta e per la scelta. Vedo di spiegarmi meglio e per punti circa il perché dei miei "complimenti". Innanzitutto per la moneta in sé e per sé: si tratta di un ottimo esemplare di Aureliano in buonissimo stato di conservazione e con ancora l'argentatura residua (cosa non da poco!), il che non può che essere un ottimo inizio di collezione o quanto meno di scorribande nel settore delle romane imperiali! E in secondo luogo complimenti per la scelta: l'antoniniano è una tipologia di emissione che abbraccia un periodo ben esteso della storia "numismatica" imperiale sia cronologicamente che, e soprattutto, quantitativamente: puoi trovare una vastità sterminata di soggetti tipologici, una grande varietà di imperatori e soprattutto materiale per tutte le tasche. Inoltre, rimanendo sempre in tema di scelta, complimenti anche per l'imperatore con cui sei partito dato che rappresenta una figura importante nella storia romana oltre che per le sue gesta anche per la sua politica economica contraddistinta da una importante riforma monetaria di cui quell'XXI all'esergo della tua moneta ne é la rappresentazione "grafica"! E proprio per darti il benvenuto in questo "nuovo mondo", se già non lo conosci, ti "regalo" virtualmente questo testo presente al seguente link: https://it.scribd.com/document/145299109/148-pdf# "Aureliano Imperatore: la rivolta dei monetieri e la cosiddetta riforma monetaria" di Vicenzo Cubelli. Buona lettura e buono studio (che è, a parer mio, l'aspetto più bello di questa nostra passione collezionistica!).1 punto
-
Ciao, secondo alcuni il tuo dovrebbe chiamarsi "aureliano" (o "aurelianiano" come ho anche trovato) che sarebbe poi l'antoniniano riformato da Aureliano, per l'appunto (ma ciò non cambia la sostanza, si tratta sempre della moneta radiata argentea; e' la solita questione controversa dei nomi delle monete antiche). La zecca e' Antiochia. Z e' il marchio della 7^ officina. Interessante il titolo di RESTITVTOR ORBIS di cui Aureliano fu insignito mi sembra nel 274 dopo che ebbe sconfitto i regni secessionisti delle Gallie e di Palmira riportando l'unità nell'impero. Ciao da Stilicho1 punto
-
Per caso, è possibile trovare un elenco degli stand che saranno presenti al Veronafil?1 punto
-
@Vel Saties Ti ringrazio per il costruttivo contributo che fornisce nuova luce alla interpretazione del rovescio, davvero complesso quanto interessante. In effetti, leggendo un po', in alcuni casi si parla di urna (vedi lo stesso RIC) che farebbe pensare ad uno strumento per il voto. In un vecchio testo del 1895 ("Contributo alla storia della moneta romana da Augusto a Domiziano" di Gabrici) si parla di "vaso", che farebbe invece pensare ad un oggetto a disposizione degli atleti. Gli stessi dubbi a proposito del disco/scudo. Non ho trovato, limitatamente alle mie letture, qualche elemento che orientasse in un senso piuttosto che in un altro. Circa l'emissione dovrebbe essere la III. Secondo il RIC, nella II emissione non vi erano semissi. Inoltre, Questo semisse, anche da come appare dai riflessi giallognoli meglio visibili in mano, e' in oricalco e l'emissione con tutti i tagli bronzei in oricalco (dai sesterzi ai quadranti) e' la III. Ciao da Stilicho1 punto
-
1 punto
-
Vorrei vivacizzare un po' la sezione presentando un testone veramente bello e raro di Innocenzo XII: quello del III anno di pontificato. Muntoni 51. MIR 2145/1 - R2. La legenda del rovescio si traduce in "Copre e Protegge" quale metafora della Chiesa. L'immagine dell'aquila con gli aquilotti (questi ultimi sono 3 e non 2, come invece riportato nella bibliografia) è molto elaborata e suggestiva ... Ex Negrini 44, 2018; ex Finarte 87, 1970.1 punto
-
FAQ VATICANO La seguente guida è stata elaborata dall'utente Cristianaprilia Spero di fare cosa gradita rispondendo alle più comuni domande e richieste per entrare nelle liste o effettuare gli ordini direttamente all’Ufn, il tutto nasce dal voler non vedere aperte nuove discussioni o intasare quelle già aperte con le più comuni domande. Sono accette modifiche dai più esperti! Come ci si iscrive alle liste del vaticano? Semplicemente mandando una mail all’indirizzo di posta [email protected] scrivendo che si richiede di entrare a far parte delle liste numismatiche (per le monete), filatelica (per i francobolli), od entrambe se si è interessati a tutto! Si lascia nome, cognome, indirizzo (se magari è anche quello di spedizione è meglio) un recapito telefonico (cellulare è sempre meglio per la reperibilità)e mail di riferimento (scriverla anche non fa male!). Il tutto condito da modi gentili ed educati (con me ha funzionato!). Come si può contattare l’UFN per qualsiasi problema? Questo è il link del loro sito http://www.vaticanstate.va/content/vaticanstate/it.html nel quale nella sezione contatti troverete recapiti, mail e fax. Ci sono anche altri recapiti telefonici che magari possono essere aggiunti a questa lista, ma armatevi di santa pazienza perché potrebbe risultare difficile che vi rispondano immediatamente! Ho fatto richiesta ma ancora non mi hanno risposto, che devo fare? NIENTE! O meglio devi aspettare la loro prima mail di risposta nella quale (è sempre uguale per tutti) ti diranno che c’è una lista d’attesa di circa 2 anni e che ti verrà inviato il tuo codice cliente e pin (sono personali). Aggiornamento 10.03.2020: i tempi di attesa si sono ridotti, adesso si impiega quasi un anno all'incirca. Ho ricevuto per mail il codice cliente e pin ma niente che faccia riferimento a cosa posso ordinare, cosa vuol dire? Fantastico, sei ufficialmente un cliente filatelico/numismatico. Non ti preoccupare, alla prima emissione post ricevimento codici ti invieranno per lettera il modulo precompilato con ciò che ti avranno assegnato. Ho ricevuto il modulo d’ordine, ma vorrei qualcosa non assegnatami oppure un pezzo in più, cosa faccio? Sul modulo precompilato ASSOLUTAMENTE NIENTE! Come scritto anche nel retro del modulo più fare richiesta al massimo nella sezione note. Qui ci sono “scuole di pensiero” differenti. Per certo c’è che si può aggiungere ex novo in foglio a parte la richiesta per modificare il quantitativo di ordine, ma si finirà in fondo alla fila delle spedizioni perché dovranno vedere se è possibile aggiungere qualcosa. Oppure si può attendere di ricevere ciò che ci è stato assegnato per poi fare richiesta separata via mail o fax per qualche prodotto in più. Solitamente però sarà difficile ricevere qualcosa che non ci è stata assegnata. Come posso pagare? Se hai il modulo in mano vedrai che potrai farlo con epay, assegno, Vaglia. E’ possibile ritirare di persona la mia assegnazione? Certo, giorni ed orari li troverai nel loro sito. Porta con te modulo ed un documento di riconoscimento per poter accedere nelle mura vaticane nel loro ufficio. Molti hanno ricevuto i moduli ed io ancora no, è il caso di chiamarli per spiegazioni? NO! Se sei un collezionista vero dovrai essere armato anche di santa pazienza, vedrai che ti arriveranno anche a te! Le poste purtroppo sono più efficienti di alcune città che in altre, e poi non mandano migliaia di lettere tutte lo stesso giorno! Sono rari i casi (ma ci sono) in cui passano anche dei mesi e non si ricevono i moduli, a quel punto una telefonatina diciamo che è consigliata. Però non è il caso di chiamarli per banalità, non si fa altro che intasare le loro linee e distrarli dal loro lavoro (spedirci le nostre amate monetine/francobolli!) aggiornamento 10.03.20: per ovviare al problema moduli andati persi o ricevuti in ritardo, dal 2018 vengono mandati anche per email, il loro obiettivo è quello di abbandonare la spedizione del cartaceo. Quali sono i numeri di telefono per parlare con qualche operatore ? 06-69885768 06-69881326 06-69882158 Aggiornamento 10.03.2020 sul sito dell'ufn sono disponibili diverse articoli delle passate annate non ancora esauriti, ordinabili da tutti gli abbonati. Questa è stata una breve guida sulle principali domande che un non iscritto si pone, non è esaustiva per tutti i problemi e non deve essere presa come una bibbia! Non mi assumo responsabilità per ogni problema creato dalla male interpretazione od altro.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?