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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/18/23 in tutte le aree
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Buongiorno, Per tutti gli appassionati e collezionisti di monete romane Repubblicane vorrei segnalarvi che nella sezione: Biblioteca Numismatica / Libri / Monete Antiche / il Tesoretto di Suese potete scaricare gratuitamente il catalogo in PDF di recentissima pubblicazione del "Tesoretto romano di Suese" , (175 denari della Roma repubblicana trovati nel 2021 nel territorio livornese). Il catalogo cartaceo può essere richiesto alla segreteria del Museo di Storia Naturale di Livorno. Se poi vorrete farvi un weekend a Livorno e visitare tra l'altro il Museo, sappiate che la mostra è stata inaugurata il 5 Maggio scorso terminerà il 2 Luglio p.v. Per ulteriori info contattatemi. Tanto era mio dovere informare questa magnifica Community.3 punti
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hai ragione mty nei testi non sempre viene riportata la distinzione, pur importante, tra Prova e Progetto Ho voluto controllare per sicurezza anche il volume del Pagani che pero' anche lui non riporta definizioni precise. Vi è pero' una bibliografia molto utile cui ci si puo' rifare. Prova : sono coniazioni di prova di una moneta effettivamente poi emessa (di solito - almeno nelle coniazioni moderne la moneta di prova riporta spesso tale dicitura nel campo) ed avrà corso legale Progetto: è invece una coniazione (di prova sempre) ma di una moneta che poi non viene emessa e quindi rimane a livello di 'progetto' ma che non diventerà mai vera e propria moneta a corso legale3 punti
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Le riporto tutte in visione diretta seppur rimpicciolita. Alessandro Volta (1745-1827) on 10000 Lire 1984 Banknote from Italy. Italian physicist best known for the development of the first electric cell in 1800.3 punti
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Trovata in una grotta del Lazio una misteriosa statuetta di 7000 anni fa. Chi rappresentava? Una donna, una divinità, una bambola? Chi raffigura la statuina d’argilla rinvenuta negli scavi che la Sapienza sta conducendo dal 2021 in una grotta a Poggio Nativo in Sabina? Questo eccezionale ritrovamento è avvenuto durante l’ultima campagna di scavo. Si tratta di una figurina in argilla risalente a circa 7000 anni fa, cioè a un periodo, il Neolitico, in cui la penisola era abitata dalle prime comunità agricole. Oggetti di questo tipo sono molto rari in Italia e pressoché assenti nelle regioni del versante tirrenico. La scoperta è stata resa nota dall’Università La Sapienza, in queste ore. Poggio Nativo è un comune italiano di 2 564 abitanti della provincia di Rieti nel Lazio, posto a un’altitudine di circa 500 metri sul livello del mare. “La grotta di Battifratta si apre su un costone di travertino, lungo la valle di un piccolo affluente del fiume Farfa. – spiegano gli studiosi de La Sapienza – L’attuale ingresso della grotta corrisponde allo sbocco di una antica sorgente, probabilmente a regime stagionale, che costituiva un punto di attrazione per le comunità umane del passato. La statuina è attualmente oggetto di uno studio multidisciplinare, coordinato dal Dipartimento di Scienze dell’antichità della Sapienza, sugli aspetti tecnologici e stilistici per conoscere le modalità di realizzazione del manufatto e per capire se rispecchia modelli iconografici riconducibili a tradizioni culturali precise”. “I tratti del volto sono accennati in modo schematico – proseguono gli archeologi dell’Università romana – ma maggiore cura pare sia stata posta nella rappresentazione dell’acconciatura e delle decorazioni del corpo. Questo prezioso reperto aggiungerà molte nuove informazioni su quello che si sta rivelando essere un sito chiave nella preistoria del Lazio e dell’Italia centrale”. “La presenza di ceramica, industria litica, reperti faunistici e botanici su più livelli stratificati – spiega Cecilia Conati della Sapienza – rivela l’utilizzo della sorgente e della grotta non soltanto per l’approvvigionamento di acqua, ma anche per scopi sepolcrali e rituali, come testimoniano i resti scheletrici umani rinvenuti e la statuina in argilla.” Le ricerche alla Grotta di Battifratta sono condotte nell’ambito di un più ampio progetto di ricerca sul popolamento preistorico della valle del Farfa e territori limitrofi finanziato dal fondo Grandi Scavi Sapienza. Lo scavo si svolge su concessione del Ministero dell99a Cultura, Soprintendenza ABAP Roma metropolitana e provincia di Rieti. L’impostazione fortemente interdisciplinare della ricerca vede la partecipazione, accanto agli archeologi, di specialisti di diversi ambiti scientifici (geologi, paleobotanici, archeozoologi, antropologi, fisici, chimici, ecc.) con l’obiettivo di ricostruire modi di vita, risorse e ambienti del passato. Info Cecilia Conati Barbaro Dipartimento di Scienze dell’antichità [email protected] https://www.stilearte.it/trovata-in-una-grotta-del-lazio-una-misteriosa-statuetta-di-7000-anni-fa-chi-rappresentava/2 punti
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Provo a inserirmi, con ben poche speranze di non passare ormai inosservato travolti come siamo dai “condivido volentieri” di Domenico 🤣👍, con un mio condivido volentieri 🫢😁 da poco entrata in collezione. Da asta Nomisma 67, lotto 1218 Vittorio Emanuele II re eletto, 5 lire 1860 Bologna - Nomisma 824, RR, minimo colpetto al bordo. Leggeri segnetti nei campi al D/ - FDC Le foto sono mie…🤗2 punti
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Grazie @Pxacaesar per la precisazione, il mio esempio era inadeguato. Un incuso di dritto, dovuto ad una moneta rimasta attaccata al conio di martello, era più difficilmente reperibile dal malleator che nel caso di una moneta coniata rimasta sul conio di incudine. Ma se gli incusi di rovescio sono molto più rari, forse non è soltanto dovuto al fatto che l’operaio se ne accorgeva più facilmente. Può anche essere che, non figurando il ritratto imperiale, venivano più difficilmente inserite nella moneta circolante? Per quanto riguarda Elena, non ci sono troppi dubbi: si legge (su entrambi i lati!) FL IVL HE-LENAE AVG. La zecca è Treveri, e per il piccolo modulo, il rovescio è molto probabilmente PAX PVBLICA. Un ritratto somigliante: https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-59374.htm2 punti
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Buonasera ecco i realizzi : Lotto 3130. ITALIEN. Venedig. Alvise Contarini, 1676-1684 Base d’asta: 5.000 CHF Risultato: 6.800 CHF Lotto 3132. ITALIEN. Venedig. Silvestro Valier, 1694-1700 Base d’asta: 3.000 CHF Risultato: 4.250 CHF Lotto 3139. ITALIEN. Venedig. Alvise Mocenigo IV. 1763-1778 Base d’asta: 4.000 CHF Risultato: 4.750 CHF Cordialmente Giovanni Melior est sapientia quam vires2 punti
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Pranzo prenotato per max 15 persone. Fatemi sapere se vi sono impedimenti. Grazie.2 punti
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Ciao, Una spiegazione tecnica di quest’errore di battitura la trovi qui: Mi sembra che questi incusi non siano molto comuni, contrariamente a quanto si può pensare, per i nummi del Basso Impero. Gli incusi di rovescio sono ovviamente più rari e ricercati. Secondo me, si tratta di Elena e non di Aelia Eudoxia: https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-98326.htm2 punti
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Dormono......😊 R scissa....dunque Enrico IV.... Auguri per la tua collezione Ciao a tutti2 punti
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Concordo con te @gennydbmoney. Inoltre è da considerare che circolassero ancora "vecchie monete" tipo il 10 Tornesi 1825, sicuramente coniato con una tiratura alta e che si trova sul mercato con segni di usura notevole ( di solito ), testimonianza che circolò molto di più dei 5-6 anni previsti. Poi, in mancanza di dati sulla tiratura si possono solo fare delle supposizioni. Saluti, Beppe2 punti
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Cosa resta della LEGGE GRANARIA di Nerva? Un sesterzio e un quadrante! -> https://www.cronacanumismatica.com/cosa-resta-della-legge-granaria-di-nerva-un-sesterzio-e-un-quadrante/ Nel 97 l’imperatore promulga una legge granaria per garantire risorse alimentari ai cittadini di Roma e gli unici “documenti” a parlarne oggi sono le monete di Roberto Ganganelli | Il grano, come ben sappiamo, era la fonte di cibo più importante per coloro che vivevano a Roma, una città che forse durante il regno di Augusto superava già il milione di abitanti. Poiché la scarsità di grano avrebbe inevitabilmente causato disordini civili e speculazioni, dell misure per garantire l’approvvigionamento e il controllo del prezzo del grano erano state prese sin dalla fine del II secolo a.C. Un busto raffigurante Nerva (imperatore dal 96 al 98 d.C.) Il primo a introdurre una legislazione di questo tipo fu Caio Gracco durante il suo primo tribunato, nel 123-122 a.C. La legge granaria di Gracco dava al governo il potere di organizzare una distribuzione mensile di grano (frumentatio) a un prezzo prestabilito ai cittadini romani maschi che risiedevano a Roma. Nel suo contesto originario, il provvedimento non aveva nulla a che fare con l’assistenza ai poveri, ma mirava a garantire un approvvigionamento costante e a prezzi ragionevoli di grano ai cittadini, indipendentemente dalla loro condizione economica. Nel 58 a.C. la frumentatio fu riformata dal tribuno Publio Clodio Pulcher, che la rese gratuita. Tuttaviam, questa misura era politicamente troppo estrema e costosa e così seguirono aspri dibattiti sul numero di beneficiari ammissibili (la plebe frumentaria). Augusto limitò tale numero a circa 200.000 persone e razionalizzò i sistemi di stoccaggio e distribuzione del grano, facendoli gestire dal praefectus annonae. È interessante notare che gli aventi diritto a ricevere il sussidio di grano (l’annona) possedevano tessere che potevano essere acquistate, vendute o tramandate in eredità. Il sesterzio coniato a Roma nel 97 con cui Nerva celebra la propria riforma granaria volta a garantire un approvvigionamento costante di cereali, a prezzo equo, all’affamata popolazione dell’Urbe Più di due secoli dopo l’attuazione della legge di Gaio Gracco, Nerva (96-98) introdusse una nuova riforma granaria a Roma. I dettagli del provvedimento, celebrato in questo bel sesterzio raffigurante un modius con spighe di grano e un papavero, sono sconosciuti, ma doveva essere in linea con altre misure prese da Nerva per sostenere la sua popolarità. Di fatto, l’unica prova concreta della riforma granaria di Nerva rimane questo tipo di moneta, risalente forse all’anno 97, che reca l’iscrizione PLEBEI VRBANAE FRVMENTO CONSTITVTO e che suggerisce come il grano non venisse distribuito gratuitamente, ma piuttosto a un prezzo fisso ed equo. Anche questo piccolo quadrante con il “modius” e le spighe, e al rovescio il caduceo di Mercurio, allude probabilmente alla riforma granaria di Nerva Si potrebbe dunque presumere – stando allo slogan di propaganda sul sesterzio – che il nuovo prezzo imposto da Nerva fosse in qualche modo più favorevole o più equo di quello stabilito durante il regno del predecessore Domiziano. Anche un quadrante di Nerva riporta l’iconografia del modius e verosimilmente richiama la legge granaria voluta dall’imperatore, ma l’iconografia è scarna e la sola legenda IMP NERVA CAES AVG non allude in modo diretto al provvedimento. Certo è che quel rovescio col caduceo alato accostato dalle lettere S C rappresenta un richiamo nemmeno troppo velato a Mercurio, dio del commercio, in riferimento – evidentemente – a quello dei cereali di cui a Roma c’era sempre un disperato bisogno.2 punti
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Salve. Condivido la mia SOLI REDUCI, 1791- Ferdinando IV. UN caro saluto a tutti.2 punti
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Ti faccio vedere un altro esemplare che fa capire perché il "3" del tuo esemplare potrebbe derivare da un conio occluso. Inoltre lo stile del 3 nelle monete del 1713 è differente rispetto a quello che dovrebbe essere il 3 nella tua moneta. Ed ancora, se esistessero coniazioni in rame del 13 avrebbero le sigle C.P. (presenti in tutte le monete del 1713) e non T.S., che appaiono soltanto nel 1717. Il Della Rovere documenta il suo scritto citando dei testi di zecca ma non solo, ci ha anche lavorato nella zecca di Palermo. Nel 1713 hanno coniato oro ed argento, bene. Significa che hanno coniato anche del rame? No. Nel 13 non hanno coniato moneta in rame perché mancava l'appaltatore, come si apprende da una frase che hai citato sopra "il lavoro fu appaltato DUE ANNI DOPO con Real dispaccio del 14 di Marzo 1714". Una coniazione "non ufficiale" come dici, presume comunque la presenza di qualcuno che paghi, che appalti la lavorazione appunto, ed in quel momento non c'era questa figura mentre c'era per le coniazioni in oro ed argento. Devi tenere conto che ogni metallo era una monetazione a se e la sua coniazione non era legata alla coniazione degli altri metalli.2 punti
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Buongiorno Alberto,le rarità odierne si riferiscono alle monete attualmente disponibili sul mercato e non ai pezzi liberati in quegli anni... Magari sono stati coniati migliaia di esemplari ma a noi ne sono arrivati qualche centinaia...2 punti
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Ciao a tutti, questa sera vi presento questo testone della mia collezione, moneta che qui sul forum è comparsa assai di rado. Clemente VIII (1592-1605), Testone, Fano. Munt 153, CNI 1, MIR 1510/1 D/: stemma ovale in cornice a volute e cimasa con maschera, sormontato da chiavi decussate con cordone e fiocco e da tiara. CLEMENS . VIII . - . P . M . ANNO . I . R/: l'Immacolata entro ellisse radiante. TOTA * FORMO - SA * FANVM * In basso nel giro: * GT * T/: liscio. Peso 9.36 g Si tratta di una moneta rara. Appare sul mercato sempre in bassa conservazione, generalmente inferiore al BB e con impronte e conio di bassa qualità. Per esempio l'esemplare della collezione DeFalco era MB (NAC 81). Questo è un esemplare di conservazione sicuramente superiore alla media e personalmente lo ritengo uno dei migliori apparsi sul mercato, corredato da una bella patina di monetiere. Le lettere GT al rovescio sono le iniziali dello zecchiere Galeotto Tommasini. L'appellativo "TOTA FORMOSA" (Tutta bella), è attribuito riferito alla Madonna. Michele2 punti
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Buon pomeriggio, Sempre che sia autentico, mi piacerebbe sapere dagli esperti utenti della sezione, come venivano fuori queste particolari monete.... In altre parole cos'è veramente un incuso? Perché uscivano coniati così? Hanno valore (non intendo quello economico ma collezionistico), o si possono ridurre a semplice curiosità? Comunque, come da titolo, Elia Eudoxia, 14mm di diametro, 1,3 grammi di peso.... Grazie1 punto
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Medaglia Guerra di Libia - variante 4 Last, but not least : la variante n. 4 , prodotta in argento, reca la sigla S.J. Al rovescio vi sono differenze nel serto e nella dimensione della scritta, a caratteri più alti. Spero di esserti stato di qualche aiuto, un cordiale saluto, Curatore. @gpittini1 punto
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Ed ecco la Versione ufficiale della Medaglia Commemorativa della Guerra di Libia, prodotta sia dalla S.J. (sigla impressa) che dalla R (sigla Incisa), ed anche senza alcuna sigla. Come metalli vennero impiegati l'Argento, oppure una lega metallica argentata . Interessanti e numerose le barrette in argento e foglie di alloro, applicabili sul nastro, recanti la scritta singola le date dal 1922 al 1940, e la scritta doppia negli anni1912/13, 1913/1914, 1914/1915, 1915/1916, 1916/1917, 1017/1918, 1918/1919, 1919/1920, 1920/1921 . Vi era inoltre una Barretta che recava la scritta Fezzan 1914, una regione a sud della Libia che venne inorporata nella colonia.1 punto
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Roma aveva molti postini, questo numero veniva annotato dall'ufficio, e in questo modo sapevano a quale portalettere era stato affidato l'espresso. C'era una responsabilità.. le cose non erano fatte a caso.1 punto
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Ciao @EmilianoPaolozzi. La discussione postata da @Vietmiminriguarda sempre un difetto di coniazione che però non è lo stesso che possiamo notare sulla moneta da te postata. Infatti si possono vedere due dritti, uno normale ed uno in incuso. Ciò significa che la moneta battuta prima di questa della discussione è rimasta attaccata non al conio di incudine bensì a quello di martello ed evidentemente non è stata rimossa. Dopo il posizionamento del nuovo tondello ( che dopo la coniazione ha generato la moneta da te postata) si è proceduto alla coniazione ottenendo la moneta con due dritti, con una faccia coniata normalmente (quella appoggiata sul conio di incudine) ed una in incuso (quella di martello che invece del normale rovescio del conio ha stampato il dritto in incuso della moneta rimasta incastrata o attaccata) 🙂 ANTONIO1 punto
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Cartolina privata affrancata correttamente con il 10c. Leoni, da Ancona ferrovia annullo tondo riquadrato del 18.2.1907, a Ripe (Ancona) annullo grande cerchio del 19.2.1907 ( non comune ) . Bell'insieme, anche lo scritto.1 punto
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Grazie Adolfos. Adesso che me l'hai fatta notare, vedo anch'io la R scissa. Sono all'inizio con le monete medioevali e ho ancora grosse difficoltà a riconoscere i caratteri. Da voi si impara tantissimo, molto di più che su un libro. Ancora grazie Fabio1 punto
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Assicurata affrancata 50 e 100 lire serie Castelli d'Italia emissione del 1980 + 3000 e 2000 lire della serie alti valori emissione 1978/79. Annulli nitidi etichette al loro posto, bella busta.1 punto
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Non somiglia nemmeno al 3 se vedi il 3 nelle altre monete del 1713 Poi ti ho scritto tanti altri motivi per i quali è estremamente improbabile che questo sia un 1713,1 punto
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Ti ringrazio per l'aiuto. Io ovviamente sono grato a chi mi aiuta. Non ho risposto per il semplice fatto che non volevo intasare il canale delle identificazioni. Non l'ho fatto con cattiveria. Chiedo scusa, sono stato un po' ingenuo, dalla prossima ringrazio tutti. 🙂1 punto
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Sul collezionismo di un passato così lontano, ben poco potrei dire, in quanto anagraficamente mi è stato impossibile esserci Naturale che, ad oggi, tutto sia maggiormente documentato e completo... non dimenticando però eventuali fenomeni di disinformazione, dove chiunque, su social e simili, può dire la propria. L'amore per la materia esisteva a quei tempi ed esiste ancora... i cataloghi ora sono più completi, ma almeno sulle contemporanee che seguo io, ancora non esenti da sviste Probabilmente, le dichiarazioni dell'Autore così appassionate, fanno parte dell'idea di coinvolgere anche il lettore stesso e di un collezionismo che all'epoca non era visto maggiormente come ritorno economico, secondo me. Ogni cosa va compresa nella sua epoca1 punto
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Bronzo di Decio Traiano (Pergamo, Misia) che raffigura al rovescio Asclepio in piedi, di fronte, col bastone con il serpente avvinghiato, e a destra Ermes con borsa e caduceo (British Museum, London (UK)). Diameter 34; Weight 18.21; Axis 12 Province Asia Subprovince Conventus of Pergamum City Pergamum Region Mysia Reign Trajan Decius Obverse inscription ΑΥΤ Κ Γ ΜƐϹ ΚΥΙ ΤΡΑΙΑΝΟϹ ΔƐΚΙΟϹ Obverse design radiate, draped and cuirassed bust of Decius, r., seen from front Reverse inscription ƐΠΙ Ϲ ΚΟΜ Φ ΓΛΥΚΩΝΟϹ, ΠƐΡΓΑΜΗΝΩΝ ΠΡΩ Γ ΝƐΩ Reverse design at l., Asclepius, standing facing, holding serpent staff; at r., nude Hermes, standing l., holding purse and caduceus. apollonia1 punto
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@Stilicho Buongiorno,come promesso ecco i pesi e diametri delle monete,dalla prima in alto, all'ultima in basso... 3,95 grammi,20,82 millimetri... 2,38 grammi,19,05 millimetri... 3,43 grammi,21,08 millimetri... 3,22 grammi,21,42 millimetri... I diametri sono stati rilevati nel punto più largo del tondello... Grazie ancora...1 punto
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Ancora non ho potuto leggere questa recensione perché non ho ricevuto il numero di maggio della rivista, ma sono convinto che siano adeguate al prezioso lavoro svolto per la divulgazione della numismatica.1 punto
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Rileggendo il Suo commento penso che esprima (in maniera coincisa e perfetta), meglio di mille parole , l' attualità (chiamiamola pure realta') di un settore (non marginale) della numismatica al quale siamo legati da un profondo sentimento di affetto. Cordiali saluti, SANTI.1 punto
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Masseto 1999, Tenuta dell'Ornellaia Toscana, IGT WS 98/100 Etichetta e capsula in perfette condizioni. Label and capsule in perfect condition. 1 bt - BN LOTTO 3090 Amarone della Valpolicella Calssico Superiore Giuseeppe Quintarelli 1995 Valpolicella, DOC Etichetta e capsula in perfette condizioni. Label and capsule in perfect condition. 1 bt - WN LOTTO 3118 Verticale di Sassicaia, Tenuta San Guido Bolgheri Sassicaia, DOC 1 bt 1996 - TS WS 91/100 1 bt 1997 - TS WS 94/100 1 bt 1998 - TS WS 95/100 1 bt 1999 - BN WS 92/100 1 bt 2000 - BN WS 93/100 1 bt 2001 - BN WS 94/100 Etichette e capsule in perfette condizioni. Cassa originale Edizione Speciale Black Series in legno nero. Labels and capsules in perfect condition. Special edition Black Series original wooden box. 6 bts LOTTO 30591 punto
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Annullo di Posta Militare 132 del 28.11.1918 ( 17 giorni dopo la fine della guerra) . Il mittente è il Ten. Colonnello Azzariti Luigi 8° Armata, comandante del Genio, Corpo d'Armata d'Assalto. Diciamo non proprio uno qualunque. Con l'annullo di posta Militare non si sarebbe dovuto affrancare la missiva, l'affrancatura di 45c. è dovuta per il servizio accessorio di 'espresso' che non era compreso nella franchigia militare. Per la quartina dei 5c. Leoni (vedi catalogo) Il 25c. Espresso è quotato su busta sui 15 euro. Il tuo esemplare comunque presenta una notevole decentratura, tale che si vede addirittura sulla sx un pezzo del francobollo accanto, ciò potrebbe rientrare in una varietà con un'ovvio plus-valore. Bella busta.1 punto
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Valore e interesse collezionistico dal punto di vista filatelico nessuno. È una semplice etichetta privata data in omaggio dall' Enichem. Hanno un loro mercato un po' di nicchia. La busta viaggiata che lo conteneva avrà sicuramente interesse filatelico.1 punto
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Desidero ringraziare anche qui la redazione di Panorama Numismatico per la bella e lusinghiera recensione apparsa sul numero di maggio.1 punto
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Buongiorno a tutti, la Numismatica Felsinea sarà presente alla Fila F stand 244 con il nuovo listino n. 16 e tante altre novità. Vi aspettiamo numerosi. Per ogni necessità o informazione ci potete contattare al 3484957226.1 punto
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Era meglio? Era peggio? Era diverso. Per avere una buona conoscenza della numismatica bisognava darsi da fare. Cercare libri, partecipare a circoli, andare ai convegni, parlare con i più esperti, avere tanta pazienza. Ora tutto questo, o perlomeno molto, è più semplice e più veloce. E questo è positivo, perchè fa risparmiare tempo. Tuttavia una cosa non è cambiata. Per capire una moneta, in ogni caso, ci vuole tempo e pazienza. Non tutti lo capiscono. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Buonasera @VALTERI, Inizialmente la casa d’aste non aveva notato le problematiche di cui sopra. Ma nella newsletter del sette maggio ha riportato che l’intervento di un collega aveva posto in evidenza i ritocchi subiti dall’esemplare. Conseguentemente le condizioni di vendita erano state variate. Riporto per chi avesse piacere di approfondire i confronti con esemplari battuti dagli stessi conii il tetradrammo di Katane conservato al British Museum e l’esemplare ex CNG Triton XXII/120, ex collezione Jameson 547 (con una provenienza che lo stesso Jameson cita come risalente all’asta Rollin et Feuardent del ventidue marzo 1886). Unisco inoltre la parte della newsletter di Nomos relativa al lotto in vendita e la descrizione originale. Che dire, tutto bene ciò che finisce bene. La casa d’aste ha dimostrato serietá ed onestá. Anche se alcuni considereranno l’infallibilibilitá un requisito standard quando si parla di certe cifre... Non aggiungo altro per il momento, se non che è sempre un piacere lasciare che lo sguardo vaghi tra le vette più alte dell’arte incisoria delle emissioni dei sicelioti alla fine del V secolo a.C. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=371282 https://www.nomosag.com/nomos-26-27-28/1030 (presente anche il video relativo al lotto)1 punto
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Mi piace ricordare Philippe Daverio con questo libro(ne ha scritti molti )1 punto
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Questa è una cartolina incompleta delle sei vedute di Londra a colori sul retro, affrancata con 2x1e1/2 = 3 pennies dell'emissione ordinaria del 1937/47 di Re Giorgio VI. Annullo di partenza di Southampton del 10 settembre 1950 alle 6.45 pomeridiane (quando le poste erano un'istituzione seria). Interessante.1 punto
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taglio: 2 euro cc paese: portogallo anno: 2013 tiratura: 525.000 condizioni: bb città: trieste1 punto
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Ciao @rcamil grazie della tua risposta adesso mancano all appello gli altri due esperti aspettiamo anche le loro conclusioni! Comunque se penso che un profondo conoscitore come te nn ne ha mai visto uno e nn ne ha nemmeno foto se esistesse veramente altro che R2 ! Tutto ciò mi fa pensare che sia una moneta molto molto rara( sempre che come dici tu nn sia stata erroneamente catalogata)!!!1 punto
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Buongiorno @Loruca, come detto da chi mi ha preceduto purtroppo è un falso. Il bordo è leggermente più sottile in alcuni punti e soprattutto piu stondato. Al rovescio se ingrandisci le foto di un originale rispetto a quelle che hai postato noterai che ci sono moltissime differenze. Te ne evidenzio alcune: le firme del modellista e dell ' incisore nell' originale sono nitide, nel falso sono impastate e perdono definizione nella parte bassa diventando quasi un tutt' uno con la parte superiore della linea dell' esergo. La briglia del cavallo in primo piano finisce, nel falso, sotto la pancia del cavallo,la data nell' 1 è nel 4 è leggermente più sottile nell ' originale, la ruota del carro trionfale dell' originale è diversa dal falso nei particolari, gli zoccoli non sono ben definiti... e ce ne sono tante altre come anche al dritto ed anche la rosetta nel contorno è grossolana. Certo come detto non è uno dei soliti falsi pacchiani, ma dubito che il venditore fosse così sprovveduto. Avendo una moneta da diverse migliaia di euro in mano andrei, nel dubbio, subito a farla periziare piuttosto che venderla al misero prezzo di 250 euro. Saluti Andrea.1 punto
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Ciao ragazzi condivido volentieri 😁. Dall’asta Nomisma 67, lotto 1157. Millesimo bisbetico sto qua da trovare in alta qualità, più che il 1816, vi assicuro. Credetemi che lo cercavo da molto tempo. E proprio con questa patina, che sul velluto negli anni acquisirà maggior fascino da moneta “riposata”. Ora ho la serie dei 5 valori di questa monetazione in qFDC o FDC completa tranne il 1819; che è un BB e che da oggi mi metterò in pista per sostituire 😳😂. Not easy neanche lui. 🧐1 punto
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Buongiorno a tutti, come al solito Fratello Rocco ci delizia con le monete del suo inesauribile monetiere, difficile starti dietro @Rocco68, interessante la storia del 6 cavalli usata come medaglietta portativa. Bel punto di compasso tra gli acini del 4 cavalli.. ? Saluti Alberto1 punto
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