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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/20/23 in tutte le aree
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Buonasera a tutti, sono il perito che ha periziato la moneta. Per me è autentica, la ho fatta vedere ad un collega esperto in decimali che ha confermato il mio parere. Adesso scopro che anche altri colleghi hanno dato lo stesso parere. Io per primo difficilmente giudico da delle foto. Se qualcuno ha qualcosa chiedermi sono a disposizione. Cordiali saluti Dott.Simone Rocco di Torrepadula perito numismatico Nip e CCIAA Bologna7 punti
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Buonasera a tutti, sono orgoglioso di mostrarvi la mia mini raccolta di 6 Tornesi di Ferdinando IV. Il 6 Tornesi ha un bel modulo (34/35mm) per un peso che va per alcuni esemplari da 16,30 a 19,31 grammi ed è piacevole da maneggiare , un gran bel monetone a mio avviso. Ho iniziato con un paio di esemplari 33 anni fa ma solo poco tempo fa grazie al graditissimo regalo di Sergio @motoreavapore ho aggiunto il millesimo 1799 che era quello che mi mancava per chiudere la sequenza che mi ero prefissata, cioè tutte le annate senza pensare alle varianti, anche se una c'è. La conservazione è quella che mi è capitata devo essere onesto non mi sono applicato molto , magari nel tempo cercherò di migliorarli. Per il momento va bene così. Ma partiamo proprio dal 1799 Nel lontano 13 giugno del 1799 l’esercito della Santa Fede, guidato dal Cardinale Ruffo, si unì ai Lazzari, ovvero ai giovani che difesero Napoli contro la Repubblica Partenopea che era sostenuta dalla Francia e protetta dalla “divina provvidenza” di San Gennaro. L’armata Sanfedista entrò così in città per liberare il popolo dalle truppe francesi e per ripristinare il dominio borbonico. Ne seguì una vittoria sanguinosa che 224 anni fa segnò la fine della Repubblica Partenopea e l’inizio degli innumerevoli processi contro i tanti repubblicani napoletani e non solo.(Fonte Sito Web Vesuvio online). Il Ruffo assume la carica di vicario Generale del regno, capitolata definitivamente la Repubblica , il 19 Giugno 1799 , gli fu agevole fare fabbricare in zecca , immediatamente nuove liberate di monete con l'impronta di S.M.Ferdinando IV ristabilito sul trono. Ciò fu reso possibile perché gli ufficiali della Zecca rimasero sempre fedeli a Ferdinando IV e Domenico Perger in particolare, riuscì a conservare nei locali della medesima Zecca, coni e matrici delle monete con l'effigie di Ferdinando IV. (Fonte Magliocca). Tra questi proprio il 6 Tornesi 1799. Saluti Alberto5 punti
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Fatta vedere in giornata a 5 periti e qualche membro del forum. In persona il commento generale è stato “martoriata ma buona”. Sotto sigilli. Temporanei, la manderò anche agli americani.5 punti
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Io @Arkae @MASSIMALE siamo rientrati pomeriggio alle 15. Una desolazione totale, più della metà dei commercianti non c’erano più. È un problema già noto ma io ogni volta mi chiedo che senso abbia. Col tempo da lupi che c’era e con i costi magari di uno spostamento significativo ve lo immaginate come resta uno che lo affronta partendo il sabato mattina e arrivando pomeriggio trovando il deserto dei Tartari. Francamente lo trovo tra lo scorretto e l’offensivo. Ma tanto non c’è niente da fare a quanto pare.3 punti
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Nella mia raccolta di pubbliche l'orientamento degli assi è dei più disparati,lo ricordo bene perché ne feci un censimento... Inoltre non mi sembra di ricordare di aver mai visto orientamenti perfettamente a medaglia o moneta per le coniazioni a martello, considerando che a mio avviso l'orientamento era puramente casuale è possibile che ci sia qualche esemplare con assi perfettamente a moneta o medaglia,ma è per l'appunto un caso...3 punti
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Felsinea - perché era lì tutto pronto con i sigilli. E la storia , gliela ho data vera, dunque prima di metterli è andato anche lui a farla vedere. Non sò se conviene nominare gli altri visto che l’hanno vista e osservata, ma non essendo i sigilli i loro, non è che ci mettono dietro il nome.3 punti
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Salve, segnalo: L’introduzione della trafila nella zecca di Napoli (1542-1543): un «ingegno» poco noto https://www.academia.edu/102056851/L_introduzione_della_trafila_nella_zecca_di_Napoli_1542_1543_un_ingegno_poco_noto_in_Napoli_Nobilissima_VOLUME_LXXX_DELL_INTERA_COLLEZIONE_RIVISTA_DI_ARTI_FILOLOGIA_E_STORIA_SETTIMA_SERIE_VOLUME_IX_FASCICOLO_I_GENNAIO_APRILE_2023_pp_19_292 punti
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Salve, qualcuno ha news dell’attività numismatica “la moneteria” a Milano in via Bassano Porrone (zona Cordusio)? Ultimamente ogni volta che passo trovo la saracinesca abbassata e non vedo più l’insegna. La zona è stata interessata da tanti lavori negli ultimi anni, ho pensato che magari si è spostata. Ringrazio in anticipo2 punti
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Buonasera, Condivido con voi alcune monete che ho pescato oggi nelle ciotole a €1 al Veronafil! 1) 5 cent Francia 1913 2) 2 cent Belgio 1911 3) 50 cent Francia 1908 4) 1 Farthing Regno Unito 19312 punti
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Buonasera cari, Per quello che mi riguarda, ho visionato alcuni esemplari ridotti che potevano darmi una parvenza di un non firmato, ma tutti mi hanno lasciato qualche dubbio a causa della cattiva qualità del tondello. Quindi ho preferito non mostrarle. Anche io ho visionato il catalogo dei bronzi dorati di Pergola e niente di fatto, non sono censite. Il Serafini le riporta come variante n°971, quindi detenuta all'interno del medagliere vaticano (diametro 29mm, peso 7,20gr), ma purtroppo non inserita nelle tavole. Va detto che il Muntoni cita il rif. Serafini 971, ma ne trascrive un peso errato di 8,476gr invece dei 7,20 riportati dal serafini. Per quello che riguarda le monete proposte da @miroita, concordo appieno con il primo tondello mostrato (non ridotto), in quanto si tratta del medesimo accoppiamento di conii di quello da me mostrato nel commento precedente. Per quello che riguarda il secondo, è uno di quei tondelli che ho visionato, ma ho preferito non inserire a causa della conservazione. Una soluzione potrebbe essere, trovare anche un tondello a modulo normale senza firma in discreta qualità somigliante, tentare una sovrapposizione di immagini e verificare se il conio di D/ coincide. Buona serata! Michele.2 punti
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Per commemorare avvenimenti importanti i Farnese, a cominciare da Paolo III, produssero medaglie in metalli nobili. Solitamente in bronzo, la medaglia veniva prodotta per essere diffusa, donata a personalità pubbliche come comunicazione estetica e come affermazione politica-culturale. Essa è pensata dal committente, ideata da un dotto (come Annibal Caro e Fulvio Orsini), disegnata a volte da un artista e coniata da un incisore. La medaglia solitamente riporta il ritratto con le attribuzioni pubbliche e un’ impresa o un emblema. Dunque una finalità diversa dalla moneta che era destinata a una circolazione più estesa, più duratura e legata a motivi finanziari. Con Pier Luigi Farnese si è arricchito anche il medagliere farnesiano. Le due medaglie in bronzo con Pier Luigi Farnese sono opera di Gian Federico Bonzagna (Parma 1508-1588?), che proveniva da una nota famiglia di orafi e zecchieri parmigiani e quando incise le medaglie aspirava a diventare conduttore della nuova Zecca che il duca intendeva impiantare nel proprio nuovo Stato. Al rovescio della medaglia, dove si abbeverano il torello, simbolo di Parma, e la lupa, simbolo di Piacenza. E’ evidente il significato della protezione accordata dal nuovo duca alle due città padane. L’unicorno acquisterebbe qui il significato del principe benefico che prepara lo Stato felice ai suoi sudditi (toro e lupa), allontanandone per sempre il male (i serpenti). Da: https://www.ilpiacenza.it/eventi/biblioteca-marmi-colorati-e-medagliere-ecco-i-tesori-della-famiglia-farnese.html2 punti
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SPETTACOLO!!! 😁 Come volevasi dimostrare. Mi raccomando, poi lamentatevi del perche' le monete nostrane non valgono piu' un [bip] e il mercato e' florido solo all'estero. Ormai2 punti
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Un momento di convivialità con pranzo offerto da @Oppiano. Grappa super…. Sempre bello stringere le mani a persone cui va la mia più gradita stima. Alla prossima!!2 punti
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Buonasera, anche io concordo per un bel BB con gradevole patina. Sembra, da un sondaggio fatto tra Amici, che le Piastre de 34 senza i punti dopo SIC ed HIER siano più comuni di quelle con i punti. Complimenti a @Ptr79 per l'acquisto.2 punti
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taglio: 2 euro cc paese: spagna anno 2020 tiratura: 4.000.000 condizioni: bb città: trieste taglio: 2 euro cc paese: spagna anno: 2022 B tiratura: 1.000.000 condizioni: bb+ città: trieste note: NEWS!!!!2 punti
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Peccato! anni fa gli avevo portato la collezione della repubblica e fu molto gentile a darmi alcune indicazioni2 punti
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Esemplare in argento. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME39F/17 Unicornus Farnesiæ gentis symbolum L'Unicorno (o Liocorno) è un animale fantastico descritto nei bestiari come un cavallo dal manto bianco candido con un lungo corno acuminato e attorcigliato in mezzo alla fronte, dai mistici poteri magici e anti-veleniferi. L'unicorno è considerato simbolo di umiltà e saggezza, ma al contempo ferocia, e poteva essere avvicinato solo da una fanciulla vergine, sulla quale l'animale si accasciava, in un'unione simbolo di castità e purezza. Il fantastico animale venne adottato dalla famiglia Farnese e ne divenne il suo simbolo per eccellenza. I Farnese fecero largo e ossessivo utilizzo di questo animale-simbolo, facendolo raffigurare sulle pareti e sui soffitti delle proprie dimore, nei ritratti, negli affreschi e nei quadri, ed era anche utilizzato come cimiero sul proprio emblema di famiglia, che era sormontato, appunto, da un unicorno rampante. Tra i ritratti, i più famosi sono quelli attribuiti a Giulia Farnese, detta "la Bella", raffigurata in almeno due occasioni con un unicorno in grembo, immersi in un locus amoenus: ne La Dama e l'Unicorno di Luca Longhi e nella Vergine e Unicorno di Domenichino. A Ronciglione, ex Contea in mano ai Farnese, in piazza Principe di Napoli vi è una bellissima e antica fontana commissionata dal cardinale Alessandro Farnese allo scultore e orafo Antonio Gentili, ed eretta nel 1566. In pietra arenaria, è ornata da sculture bronzee di gigli araldici e unicorni ed è per questo nota come "Fontana degli Unicorni". https://it.wikipedia.org/wiki/Farnese1 punto
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Buonasera, come promesso, condivido due esemplari asta Varesi 81: Lotto 661 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) 1 Lira 1915 "Quadriga" Prova Roma P.P. 258 Luppino PP197ter Mont. 338 Ag g 4,99 mm 23 RRR • Con bigliettino di vecchia e prestigiosa raccolta, manoscritto da Vico D'Incerti. Ex Celati, 1930, Lire 225 FDC Lotto 662 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) 1 Lira 1915 "Quadriga" Prova di Stampa Roma P.P. 259 Luppino PP198 Mont. 339 Ag g 5,00 mm 23 RRR • Con bigliettino di vecchia e prestigiosa raccolta, manoscritto da Vico D'Incerti. Ex Celati, 1930, Lire 20 FDC Resto in attesa di vostri commenti e/o suggerimenti, e pongo una domanda: quale è la differenza tra “PROVA” e “PROVA DI STAMPA” ? Grazie infinite. Lotto 661 Lotto 6621 punto
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Da Katane, 2 esemplari di tetradrammi comunque meritevoli di nota, il secondo di mano di Euainetos . Saranno il 27 Giugno in vendita Munzen&Medaillen 50 ai nn. 36 e 35 .1 punto
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Belle! anche se visibilmente circolate restano una bella testimonianza di un periodo turbolento, carico di Storia.1 punto
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A buon intenditor poche parole: 5.1 Tutti i forum sono moderati per prevenire l'uso di linguaggio volgare e scurrile…1 punto
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Ciao Oppiano e grazie del contributo . È il logo della Nuova Atletica Astro nel periodo di attività dal 1979 al 1995, quando l’associazione mantiene una media di trecento iscritti e ha nel settore della marcia il proprio punto di forza. Con la maglia della Nuova Atletica Astro il futuro campione del mondo Michele Didoni vince il titolo europeo juniores e insieme al compagno di squadra Gianni Perricelli si aggiudica diversi titoli italiani individuali e di squadra. L’allenatore Pietro Pastorini entra nello staff della squadra nazionale di marcia. apollonia1 punto
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Si guarda la stessa domanda me la sono fatta anche per la monetazione veneziana (della Serenissima). In tale occasione, gli esperti mi hanno detto che questo tema non era pertinente in quanto all’epoca non si usava soffermarsi sull’orientamento. Trovato questa discussione.1 punto
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Facendo una veloce ricerca su Acsearch ho trovato diverse 5 lire 1914 in conservazione simile a questa e 3 di queste erano sigillate da Bazzoni, Bobba ed Erpini.1 punto
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Tipo questo: https://www.cgbfr.it/pologne-royaume-de-pologne-sigismond-iii-vasa-1-po-torak-3-polker-1-24-thaler-sigismond-iii-vasa-1623-cracovie-tb-,fwo_829996,a.html1 punto
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@Cinna74 e @Andrea imperatore Ecco foto di cartellino. Fresche di tavolino di Frecciarossa Ripeto che da Moruzzi la porterò anche - ma proprio ieri che ero a Roma ho chiamato e lui non c'era. E i nomi che la hanno vista oggi, beh...1 punto
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@Loruca grazie per la condivisione. Ho salvato la foto a futura memoria... A mio modesto consiglio, lascia stare le perizie americane. Sempre dal mio archivio ti condivido una scatoletta chiusa PCGS con dentro 20g scarsi di latta cinese, ma ben colorata. Se hanno presa per buona questa... Io ti consiglio di farla vedere oltre al già menzionato Moruzzi, anche Rollero di Torino e Zanirato, sempre di Torino1 punto
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Ciao le foto sono letteralmente oscene ma è un falso così malfatto che sono più che sufficienti per dichiararlo tale.1 punto
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Il testo scritto è difficilmente interpretabile, quindi faccio una premessa esplicita: quello che segue è una battuta per sdrammatizzare un pò Già immagino la conversazione su questo forum tra 7/8 anni in cui qualche utente appena iscritto sottoporrà la sua sua 5 lire '14 che dubbia è dir poco e dirà "però vedete che c'è quest'altra periziata che sembra molto simile!"... A parte gli scherzi, io non ho visto la moneta dal vivo quindi mi devo fidare di chi l'ha vista dal vivo. Complimenti a @Loruca per la bella pescata.1 punto
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Salve. Nel mio intervento di ieri, insieme alle altre argomentazioni, ho riferito della strana disposizione delle facce del mio Carlino. Purtroppo, nessuno si è fin qui pronunciato ed allora ho pensato di chiarire meglio la questione. In pratica, il Carlino ha gli assi né alla francese, né alla tedesca, ma, partendo dal dritto e girandola dall'alto verso il basso, si presenta come nella prima foto allegata, girandola su se stessa si presenta, naturalmente, come nella seconda foto allegata. Suppongo non sia nulla di eccezionale, non sarà certamente la prima volta che si è di fronte ad un caso del genere, ma io non sono riuscito a trovare nessun riferimento preciso. Anche solo a titolo di curiosità, proprio nessuno é interessato a soffermarsi un istante su quanto da me presentato? Ringrazio fin da ora chi voglia aiutarmi a capire. Saluti.1 punto
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Grazie a tutti i lamonetiani per la bellissima giornata e un abbraccio speciale a Domenico per la squisita ospitalità a pranzo! A buon rendere! 👍1 punto
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Secondo me una bella storia di numismatica: Uno studio fatto bene su un oggetto ne ha dato un giusto valore e ricollocato nel giusto posto storico e poi "l'alleanza" tra pubblico e privato, tra commerciante ed istituzione pubblica che senza i clamori e le cacce alle streghe come avviene spesso in Italia ha portato una comunità ad avere un tassello della propria storia che altrimenti sarebbe andata perduta.1 punto
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Buongiorno Alberto,trovo interessante questo passaggio dal link che hai postato:... "Le sue testimonianze si differenziano, estendendosi a rappresentazioni su stemmi araldici di differenti casate, ad esempio lo stemma del regno di Bulgaria, dove già nel 1100 compare, stilizzato, l’acciarino da fuoco"... quindi parliamo di un oggetto di vitale importanza e utilizzato per secoli, tanto da essere rappresentato anche sulle monete,l'acciarino era indispensabile per accendere un fuoco per cucinare,per scaldarsi o anche proteggersi da alcuni animali... era un po' come lo smartphone di oggi, nessuno (o quasi) può farne a meno...1 punto
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DE GREGE EPICURI La moneta più grossa sembra una provinciale romana, con scritte in greco. Quella piccola verde, con una cetra al rovescio, ha pure una scritta greca; non ti so dire se sia greca tout court, o romana provinciale. L'ultima sembra una moneta di Crispo, con la "porta del campo" al rovescio.1 punto
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Buona serata a tutti. Piastra di Ferdinando II del 1838 . Unica in tutta la sua serie di Piastre ad avere il sottocorona rigato.1 punto
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Il termine corretto è fornito, o condiviso. Questo che hai definito intrallazzo strano non ha niente di strano e tecnicamente si chiama pooling, una pratica comune fin dalla nascita dell'euro in contante unitaro: se per qualunque motivo uno stato ha necessità di monete nuove gliele può anche passare un altro (al costo facciale, ovviamente) e le mette in circolazione. Il risultato finale è lo stesso, come se fossero state prodotte ed emesse localmente. Un esempio particolare che noi italiani conosciamo bene è quello citato da fagiolino, la circolazione degli 1 e 2 cent austriaci: visto che in Italia come in altri stati si è deciso di non produrre più le 1 e 2 cent se ne vogliamo mettere lo stesso in circolazione locale ce le facciamo dare dall'Austria. Come puoi notare da quanto scritto da Rossano questo meccanismo è molto battuto dai gomblottari di professione, quindi vediamo per sicurezza di chiarire sinteticamente qualche punto: "Da un punto di vista tecnico invece dice una cosa piuttosto significativa, che l'euro come moneta unica in realtà non esiste. ogni paese usa e contabilizza il proprio euro nazionale, che ha solo un cambio fisso con le altre," Classica farneticazione in voga negli anni 2000, dopo la messa in circolazione del contante in euro. Naturalmente non esistono "euro nazionali" e la loro contabilizzazione e uso sconnesso, anche perchè come ben sappiamo le entità che emettono l'euro sono due differenti (come in quasi ogni paese al mondo): gli stati per le monete e la banca centrale per le banconote. Nella fondazione dell'unione monetaria gli stati dell'eurozona dell'epoca hanno deciso di comune accordo di istituire una valuta in cui... "soprattutto le decisioni circa le politiche monetarie [sono] prese dall'unico organo sovranazionale, la BCE." Il che contraddice già di per sè le precedenti affermazioni sull'esistenza di fatto di diversi euro. La politica monetaria della valuta è una, centralizzata, com'è ovvio che debba essere. "Il quadro dell'emissione monetaria, con ogni paese che emette e gestisce le proprie monete, contrassegnate dalla faccia nazionale," Visto che con pochissime eccezioni tutte le valute del mondo sono emesse in moneta dallo stato (in genere dai ministeri delle economie) e in banconota dalla banca centrale è normale che le monete di un'unione monetaria possano anche avere una faccia diversa, ma ciò non cambia la sostanza: quelle monete e quelle banconote, indipendentemente dalla grafica di una faccia, sono per volontà e legge degli stati membri una valuta sola con una gestione sola. Non a caso in UE gli stati determinano le caratteristiche tecniche comuni delle monete (e anche delle banconote) ma è la BCE che calcola quante bisogna emetterne per garantire la normale circolazione. "rende visibile cioè il vero sistema di funzionamento dell'intero euro. A ben vedere anche le banconote hanno il contrassegno nazionale, che è la prima lettera del numero di serie." Rende visibile cioè che non va data retta alle balle complottiste, anche quelle fuori moda, perchè fa male alla mente e al corpo come fumare o drogarsi. Ad esempio, a ben vedere le banconote non hanno più da un pezzo neanche il contrassegno nazionale, in quanto nella serie Europa la prima lettera indica la stamperia e non più lo stato in cui la banconota è stata emessa (che è diverso dal caso delle monete, perchè l'ente emissore delle banconote è solo la BCE). Un cenno anche al TARGET2 e assurdità varie applicabili ad esso: si tratta del sistema di regolamento lordo in tempo reale adottato in eurozona e oltre (ne fanno parte anche stati UE che ancora non adottano l'euro), come ne hanno tutti i sistemi bancari del mondo. Lo dico perchè la definizione di "complesso ed oscuro", che vuol far pensare al solito complotto in azione, è attributo caratteristico della modalità di pensiero in cui tutto quello che non piace è sempre "oscuro", "fumoso", "non chiaro", "narrazione ufficiale" ecc. Calcolarlo alla perfezione è impossibile, anche perchè non si poteva prevedere l'entità delle speculazioni dei commercianti sul changeover e il livello esatto dell'inflazione che si sarebbe avuta quest'anno.1 punto
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Ricordo che qualcuno mi parlava di 10 lire col buco legate al filo (per riprenderle dalla gettoniera dell'ascensore) e le 100 lire infilate da me nei cabinati. Ma mi chiedo cosa rimarrà di tutto questo adesso che ci ostiniamo a voler levare di mezzo il contante. Scriveranno "Quanti bei ricordi... la tesserina del babbo che si avvicina al POS, e poi quando non andava quante imprecazioni".1 punto
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Impatto semi-fuori dal guscio. Questo difetto appare quando la ghiera si trova tra la posizione alta e bassa. Il fustellato è quindi in parte innestato nella ghiera e l'altra parte all'esterno della ghiera. La parte esterna alla ghiera è un po' più grande di quella nella ghiera e non è contrassegnata. Può essere diritto o storto a seconda della posizione della ghiera. Esempio di battuta con ghiera semi-esterna su una moneta da 2€ Questo difetto è regolarmente chiamato "ruota del carro". Colpo esterno al guscio. Questo difetto è simile al precedente, la differenza è che la ghiera è in posizione bassa quando arriva il grezzo. Poiché la ghiera non trattiene il fusto, quest'ultimo si allarga, si deforma e si allarga. La parte è raramente centrata perché è all'esterno del guscio. Esempio di conio fuori ghiera su una moneta da 1 centesimo In questo esempio possiamo indovinare che la ghiera era sul retro perché è più piatta dell'altro lato. Tratto da:http://www.eurosfautes.fr/1 punto
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Ne conosco solo alcuni. Sarebbe comodo per capire se può essere vedere e acquistare la singola moneta magari vista sul sito a cui magari si rinuncia perchè le spese di spedizione la renderebbero non conveniente.1 punto
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Salve, nella biblioteca numismatica di mio nonno ho ritrovato il volume qui in foto. Chiedo ai più esperti se mi possono dare maggiori informazioni in merito a tale pubblicazione.1 punto
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È assolutamente come dice Fabrizio. Quando si trova una moneta che viene descritta con “patina riposata da monetiere” si intende un plusvalore che la stessa ha acquisito rimanendo anni conservata su contenitori in legno e velluto perché questa modalità consente che la moneta possa acquisire una colorazione che ne migliora l’aspetto conferendole una sottile patinatura senza per questo compromettere la lucentezza dei fondi, laddove presente, creando una armonica combinazione molto apprezzata dai raccoglitori, soprattutto dell’argento. Questo processo non ha luogo tenendo le monete nelle bustine di plastica, perché le componenti chimiche presenti nell’aria che lo permettono vengono bloccate. Io uso esclusivamente i vassoi in velluto, e non transigo, a costo di togliete le monete dalle perizie sigillate coi rivetti o financo dagli slab. Lo so che così a volte perdono valore, ma, come diceva qualcuno “francamente me ne infischio” 😁😉1 punto
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Riprendo in questa sezione , piu’ di competenza , una recente discussione apparsa nella sezione monete imperiali romane , a proposito del culto solare a Roma e della sua teorica attinenza con il Colosso di Nerone . Con l’ occasione , allargando il discorso , vorrei sentire i vostri pareri circa la probabilita’ che metta in stretta relazione il Colosso di Rodi , quello di Nerone , quindi con il culto solare , con le prime monete emesse da Eliogabalo e dai successivi Imperatori ; monete con l’ immagine al rovescio del dio Sole che presumibilmente dovrebbe essere una copia in miniatura del Colosso di Rodi e con possibile conseguenza , anche di quello di Nerone . Per inquadrare meglio il post , una breve storia del Colosso di Rodi . Il Colosso di Rodi era una gigantesca statua rappresentante il dio Helios (Sole) , era situata forse all’ ingresso del porto di Rodi , in Grecia , costruita nel III secolo a.C. Èra una delle sette meraviglie del mondo antico , delle quali oggi rimane praticamente intatta solo la grande piramide di Cheope che e’ anche la piu’ antica . La statua di Helios , che era il dio protettore dei Rodiesi , venne costruita a ricordo della vittoria contro Demetrio I Poliorcete che aveva invaso Rodi , rimanendo poi sconfitto dopo un lungo assedio . Questa statua era alta circa 32 metri e sembra che ci vollero quasi 12 anni per terminarla , ma a causa di un fortissimo terremoto , dopo 67 anni crollo’ , esattamente nell’ anno 226 a.C. Sembra che la statua crollata si adagio’ distesa , ma spezzata in piu’ parti , non e’ chiaro se in terra o in fondo al mare ; la struttura era impressionante , anche se male visibile nella sua interezza perche’ spezzata e distesa , tanto che fu visitata dopo il crollo per successivi 800 anni dai visitatori che giungevano appositamente a Rodi per vederla ; tra questi pare ci fosse anche Plinio il Vecchio che cosi’ la descrive nella sua opera “Storia Naturale” : « Il più ammirato di tutti i colossi era quello del Sole che si trovava a Rodi opera di Carete di Lindo , discepolo di Lisippo . Esso era alto 70 cubiti ( circa 32 metri ) Questa statua , caduta a terra dopo sessantasei anni a causa di un terremoto , anche se a terra , costituisce tuttavia ugualmente uno spettacolo meraviglioso . Pochi possono abbracciare il suo pollice , e le dita sono più grandi che molte altre statue tutte intere . Vaste cavità si aprono nelle membra spezzate ; all' interno si possono osservare pietre di grande dimensione , del cui peso l' artista si era servito per consolidare il colosso durante la costruzione . Dicono che fu costruito in dodici anni e con una spesa di 300 talenti ricavati dalla vendita del materiale abbandonato dal re Demetrio allorché , stanco del suo prolungarsi , tolse l' assedio a Rodi . Nella stessa città ci sono cento altri colossi più piccoli di questo , ma tali da rendere famoso qualunque luogo in cui si trovasse anche uno solo di essi » Plinio il Vecchio , Naturalis historia , XXXIV , tomo 41 e seguenti Sembra che il famoso Colosso fatto costruire da Nerone presso il lago prospiciente la Domus Aurea , che in seguito dette il nome all’ Anfiteatro Flavio costruito dopo il prosciugamento del lago e cosi’ popolarmente chiamato a causa della sua immediata vicinanza a questo Colosso , fosse stato costruito ad imitazione di quello di Rodi ; anche le dimensioni in altezza tra le due statue sembrerebbero essere state simili . Purtroppo nessuno scrittore greco antico ci ha tramandato che aspetto e quale posa avesse questa famosissima statua di Rodi , specialmente quando questa era ancora in piedi , per cui nei secoli successivi alla caduta fu disegnata in varie ipotetiche pose , la sola caratteristica certa era che aveva la testa cinta di una corona radiata , ad imitazione dei raggi solari , essendo appunto dedicata ad Helios . Questa , brevemente , la storia del Colosso di Rodi ; ma ora direte , che attinenza c’e’ con le monete romane ? forse nessuna , ma si potrebbe ipotizzare , perche’ di ipotesi si tratta , che le prime monete romane emesse a Roma , quando fu Imperatore l’ orientale Eliogabalo , con l’ iconografia al rovescio del Sol , siano state coniate ad immagine della statua del Colosso di Rodi , della quale molto probabilmente nell’ antichita’ greca esistevano dipinti e pitture che lo raffiguravano quando giganteggiava nel porto di Rodi , immagini poi riprodotte in epoca romana imperiale che forse vennero utilizzate nei rovesci delle monete da Eliogabalo in poi , quando il culto solare divenne uno dei piu’ importanti del III secolo , fino alla prima meta’ del IV . Questa iconografia del Sol , si ripetera’ poi nelle monete emesse dai successivi Imperatori , con poche varianti iconografiche fino alla fine del paganesimo , quando la religione di Mitra e del Sol Invictus competeranno , perdendo , con il Cristianesimo quale religione di Stato . E’ una teoria suggestiva , della quale mi piacerebbe conoscere i vostri pareri . In foto una probabile immagine del Colosso di Rodi , un Denario con mantello stante al braccio e primi Sesterzi con il Sol di Eliogabalo , con al rovescio la divinita’ solare con mantello al vento ed uno di Alessandro Severo con mantello stante al braccio .1 punto
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