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  1. Oppiano

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/24/23 in tutte le aree

  1. Buongiorno colleghi collezionisti, Vorrei condividere questa mia aggiudicazione all'ultima asta Thesaurus: 50 LIRE - Anno 1912 - Aratrice - D/Busto del re a s. R/Personificazione dell’Italia con aratro e spighe - Au - P.653 RARA qFDC Mi è sembrato un esemplare degno di attenzione. I vostri pareri sono graditi. Buona giornata!
    5 punti
  2. vi racconto la mia esperienza al veronafil. Una cosa importante da capire è il background del collezionista perchè ognuno ha il suo ma una fiera così,che dovrebbe essere la più importante d'italia,dovrebbe accontentare tutti.Io sono un giovane collezionista(ho 19 anni) e vengo da 230 km da verona con un interesse particolare per le banconote della corea del nord.Sono partito il sabato sfruttando una bellissima promozione di trenitalia che mi permetteva di andare a verona con 16.20€ a biglietto e voglio precisare che la promozione c'è solo il sabato.Sono arrivato a verona molto presto sabato mattina e dunque sono riuscito a visitare quei pochi banchi che offrivano ciò che cercavo (cosa comprensibile visto che è un collezionismo di nicchia).Ho notato molto calo di espositori anche dall'estero rispetto all'edizione precedente a cui ho partecipato.Sono stato a volte trattato non con troppa gentilezza e a volte con un pò di freddezza,però sono sempre stato molto educato nel chiedere e questo mi fa riflettere sul fatto che molti commercianti "schifino" i più giovani consci che non porteranno molto incasso.Alla fine ho trovato cosa cercavo per un totale di 200€ in uno dei pochi banchi che mi hanno trattato bene e mi hanno anche fatto 25 euro di sconto(ps.grazie mille di tutto).A quel punto si era fatto intorno alle 13.30/14.00 e notavo che sempre più commercianti stavano già smontando per andare via nonostante,ufficialmente,mancasse un giorno e mezzo alla fine della fiera.Leggendo i commenti sul forum ho capito che per alcuni selezionati la fiera sarebbe stata aperta anche il giovedì...quindi sono andato via da verona con molti dubbi ma vi farò un riassunto 1)come si fa ad attirare le nuove generazioni al collezionismo se questo è il trattamento? 2)perchè molti negozi si ostinano a non avere una buona presenza online?è il 2023 e la presenza online è necessaria perchè è assurdo che uno debba fare centinaia di chilometri per arricchire di poco la sua collezione 3)gli espositori,che pagano sempre di più per essere ad un veronafil sempre più vuoto,perchè lo fanno?ma soprattutto 4)perchè di 3 giorni di fiera ufficiali(4 se consideriamo quelli non ufficiali) gli espositori stanno un giorno nemmeno in fiera?.Cioè ragazzi è irrispettoso per chi si fa tutta quella strada per venire a vedervi e io capisco che soprattutto gli stranieri devono tornare anche a casa loro ma nonostante tutto questo è il vostro lavoro e mi sembra un sinonimo di poca professionalità e rispetto 5)come fa l'organizzazione del veronafil a tollerare il fatto che un gruppo selezionato di persone possa entrare un giorno prima del pubblico.Questa cosa è al confine con la discriminazione a mio parere spero che questo messaggio vi faccia aprire gli occhi.Non so se verrò più al veronafil dopo questa esperienza ma a tanti non interesserà perchè...tanto non porti una montagna di soldi quindi sei inutile Saluti
    4 punti
  3. Buon giorno. Da quando seguo la numismatica tante cose sono cambiate(alcune in meglio, altre in peggio), credo però, che gli acquisti per via telematica siano un po' troppo asettici e freddi, è sufficiente decidere la moneta dei desideri e poi con pochi clic non si ha che l'imbarazzo della scelta. Non era così una volta, quando, anche solo individuare la moneta desiderata in vendita, rappresentava la prima, non facile ricerca, magari resa possibile solo con il dialogo ed il coinvolgimento di altre persone. Ricordo con molta nostalgia (non solo purtroppo per la mia età ormai avanzata) il "vecchio" modo di acquistare monete. Il mio primo acquisto importante, sono passati più di cinquanta anni, fu una moneta da cinque lire 1873 Roma, presso lo studio Nascia di Milano. Indescrivibile la sensazione che mi provoco' l'atmosfera dello studio con moltissimi volumi di numismatica in giro. Oggi probabilmente ci starebbe tutto su un dischetto, ma come paragonare un libro ad una tastiera! Quando poi vidi finalmente l'oggetto dei sogni fu una gioia. Ricordo anche che con il signor Nascia parlai ad un certo punto delle monete di Venezia. Quando dissi che queste monete erano si belle ma un po' tutte uguali, prese una penna e cominciò a disegnare(senza potersi ovviamente collegare ad internet!) vessilli, una serie infinita di altri particolari, mi parlò delle oselle, tutto per dimostrarmi che le differenze c'erano. Andai a comperare uno scudo (su cui venni ampiamente informata) e tornai dopo aver seguito anche una lezione sulle monete di Venezia. Non credo che queste cose (belle) possano accadere in internet. Scusate se la lungaggine è stata eccessiva. Cordiali saluti e buona giornata. Gabriella
    4 punti
  4. Buonasera a tutti , come anticipato in altra discussione, ho intrapreso altra tipologica della Serie Fel temp reparatio , vi presento la mia prima del Tipo Legionario che allontana il prigioniero dalla Capanna. So che anche per questo tipo sono conosciuti più rovesci e sarà sicuramente stimolante provare ad aggiungere altri esemplari in collezione Litra68. Posto le foto che la presentavano in Asta perché la moneta ci sta mettendo tempo ad arrivare su suolo Italico. Poi vi mostrerò foto fatte da me. La descrizione della Casa D'Aste. Constans (337-350). Æ (21,7mm, 3.45g). Siscia, AD 348-350. Diademed and draped bust l., holding globe. R/ Soldier advancing r., looking l., leading a boy by the hand away from a hut beneath a tree, and holding a spear; in ex., BSISRM. RIC 212. Come al solito riporto a corredo un poco di Storia e note , Fonte Wikipedia. Flavio Giulio Costante, meglio conosciuto come Costante I (in latino: Flavius Iulius Constans; 320 – Oppidum Helena, 18 gennaio 350), è stato un imperatore romano dal 337 fino alla sua morte. Nato nel 320,Costante era il quarto figlio maschio dell'imperatore Costantino I, il terzo avuto dalla sua seconda moglie Fausta:come tale era nipote degli imperatori Costanzo I e Massimiano Erculio. Fu educato a corte a Costantinopoli, dove studiò latino sotto Emilio Magno Arborio, zio materno del poeta Decimo Magno Ausonio. Fu designato alla successione insieme ai fratelli maggiori, Costantino II e Costanzo II, e a Dalmazio e Annibaliano, figli del fratellastro di Costantino I. Il padre lo nominò cesare il 25 dicembre 333, probabilmente a Costantinopoli, e gli assegnò la giurisdizione su Italia, Illirico e Africa. Nel 335 Costante fu inviato dal padre in Italia e, probabilmente l'anno successivo, si fidanzò con Olimpia, figlia del prefetto del pretorio Ablabio. Nel 337, alla morte di Costantino, l'esercito massacrò i possibili pretendenti al trono al di fuori – e probabilmente col consenso – dei figli di Costantino: nella purga dinastica morirono i cugini di Costante, Dalmazio e Annibaliano, e tutto il ramo della famiglia discendente dal matrimonio di Costanzo Cloro con Teodora, ovvero i fratellastri di Costantino I, Dalmazio, Nepoziano e Giulio Costanzo, e sopravvissero alla strage solo i figli di quest'ultimo, Gallo e Giuliano. Tra gli altri fu messo a morte anche Ablabio, e il fidanzamento tra Costante e Olimpia fu rotto. Mi fermo qui per non annoiare, magari se vi fa piacere potreste integrare. Saluti Alberto
    3 punti
  5. Buonasera a tutti, apro questa discussione per condividere con voi una moneta entrata in collezione negli ultimi mesi che rappresenta un tassello importante della storia della mia città. Si tratta di un quattrino emesso dal Papa Giulio II per la zecca di Bologna tra il 1506 ed il 1513. D/: DE · BO NONIA, nel campo stemma a cuore (scudo sovrapposto alle chiavi) R/: S · PETR ONIVS, nel campo San Petronio stante Peso 0,5 grammi; Diametro poco meno di 2cm Classificazione: CHI 249; CNI 98; MUN 99 Nel testo di Chimienti viene indicato il grado di rarità R3, ma - a parte quello pubblicato sul libro e qualche altro esemplare nei musei - personalmente ho trovato solo un altro esemplare passato in asta, quello della collezione Rambaldi esitata in data 28 novembre 2007 al lotto n. 143. La moneta, che purtroppo ha un taglio che la attraversa pur non dividendola in due parti, racconta un passaggio cruciale nella storia della città. Infatti Bologna, dopo l'epoca comunale, era stata governata da diverse casate cittadine e non, con signorie che si scontrarono diverse volte con la Chiesa, posto che la città era stata - e dopo Giulio II lo fu quasi ininterrottamente per secoli - quasi sempre (almeno formalmente) sotto il dominio dello Stato pontificio. Dopo l'elezione al soglio pontificio di Giulio II, uno dei primi obiettivi del pontefice fu infatti riconquistare i territori e le città che si erano allontanate dal dominio diretto di Roma, in primis appunto Bologna. Quest'ultima, del resto, era sotto il controllo di Giovanni II Bentivoglio da moltissimi anni (dal 1463 al 1503) e si era "convertita" del tutto ai ghibellini. Giovanni II, tuttavia, in quegli anni aveva perso l'appoggio che lo aveva mantenuto al potere così tanti anni e - complici una congiura nei suoi confronti, una carestia ed un terremoto - la sua figura era ormai crollata. Pertanto, per il pontefice era il momento migliore per attaccare e così fece, conquistando la città ad inizio novembre 1506 grazie anche all'appoggio del re di Francia Luigi XII. Giovanni invece fuggì a Milano con la sua famiglia, dove morì due anni dopo. Giulio II, pochi giorni dopo, entrò trionfalmente in città gettando altresì monete al popolo con iconografia e legende volte a rafforzare fin da subito il proprio dominio sulla città (ad esempio, la legenda del ducato d'oro, letta per esteso, è BONONIA PER IVLIVM A TIRANNO LIBERATA). In particolare, volendo proprio "voltare pagina" tramite una vera e propria damnatio memoriae, il Papa decise di riformare la moneta bolognese - incentrata ancora sul bolognino - basandola sul sistema romano. Non solo. Come detto sopra, anche l'iconografia venne stravolta, con il chiaro intento di segnare un punto di svolta rispetto alle signorie che avevano controllato Bologna nei secoli precedenti, di cui quella dei Bentivoglio era l'ultima e la massima espressione. Nel quattrino in oggetto, infatti, il Santo Patrono è nuovamente raffigurato in piedi (questa modifica però non piacque e già nel corso del '500 il Santo venne nuovamente raffigurato seduto) e, nell'altro lato, lo stemma di Giulio II ricomprende l'intera faccia della moneta (non più, dunque, lo stemma della famiglia Bentivoglio). Fu infine emesso un bando che vietava i quattrini che non avessero il cordone, tolto precedentemente per lasciare spazio allo stemma dei Bentivoglio. Tali mutamenti furono espressioni di quel rovesciamento di cui parlavo prima, soprattutto tenendo conto che il quattrino era la moneta del popolo, il quale vedeva tutti i giorni i simboli del potere (riaffermato con forza) del Papa. Finita la breve premessa e sperando di non avervi annoiato, vi presento la moneta con il link della pagina del nostro catalogo e una vecchia discussione in cui un utente aveva presentato l'altra variante (cambia solo il posizionamento dei cordoni delle chiavi). So che non è nelle migliori condizioni, ma data la rarità e la storia che ha da raccontare non me la sono lasciata sfuggire. Qualsiasi commento è ben accetto e se qualcuno ha notizie di passaggi in asta di altri esemplari mi farebbe piacere averli così da aggiornare il mio - piccolo - database. Intanto buona serata, Riccardo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-BO1503/1
    3 punti
  6. Cari Savoiardi e non condivido volentieri 🤣🤣🤣 una delle ultime acquisizioni in collezione, lotto 1202 asta Nomisma 67. Difficile il cammino di sostituire gli scudi del regno di Sardegna con esemplari di questo calibro, difficile…ma non impossibile 😉🤗 La patina con riflessi indaco al diritto è introvabile e sicuramente farebbe sbarellare gli amici d’Oltreoceano 🎉😁
    3 punti
  7. va bene mi avete convinto! Io potrei aprire la discussione "la mia collezione delle banconote della corea del nord" e postare i miei esemplari,magari potrebbero essere di aiuto a chi si vuole interessare a questo tipo di collezione.Per le banconote dell'area vietnam/cambogia/laos non ne so praticamente nulla...non è il mio campo per adesso però non nego la loro assoluta bellezza e si davvero scusateci per l'off topic,ogni tanto può succedere di perdere un pò la strada😅
    3 punti
  8. Buongiorno, mi aggiungo al post per condividere il mio esemplare ed una immagine di come si presentano dal vivo le reliquie, possono essere viste nel Tesoro di San Marco. Saluti Doge92
    3 punti
  9. Muschietti! Che ricordi! Da lui acquistai un piccolo vassoio di monete romane in cui c'erano denari e bronzi imperiali e un paio di repubblicane. Pochi pezzi, meno di una decina... ma stava "svendendo"... conservo ancora i cartoncini (tutti rigorosamente da carte/tasselli di riciclo) scritti a macchina da scrivere con il prezzo non in numeri ma in un codice cifrato in lettere basato sulla frase "come quando fuori piove". Quante chiacchierate ho fatto con lui assieme a mio padre... e scoprii pure che sua moglie era una nostra lontana parente da parte di madre. Io ammetto di essere un fruitore prevalente del canale "online" che per la tipologia della monetazione che seguo non trova eguali "fisici" in Italia. E' un mezzo che non demonizzo, né colgo gli aspetti positivi che sono molti e cerco di viverlo in maniera non asettica. Tramite questa passione, online, sono venuto in contatto e ho stretto relazioni numismatiche duratore con molti collezionisti e numismatici internazionali: Sam Moorhead, Roger Bland, Adrian Marsden, Jean Marc Doyen, il compianto Philippe Gysen, Fabien Pilon, Cedric Wolkow... oltre che diversi commercianti. E' vero, la moneta non la tocchi con mano... ma è un "mezzo" per relazionarsi con persone distanti fisicamente. Nei miei anni di ricerca e collezione ho accumulato un buon bagaglio di conoscenze grazie a questi scambi e periodicamente arrivano mail di informazioni, di richieste, di scambi di foto o di articoli. Come in tutte le cose bisogna cercare sempre di coglierne i lati e gli aspetti "belli".
    3 punti
  10. Napoletana del giorno... @Teo500 i 10 Tornesi 1831
    3 punti
  11. @Litra68, Alberto se può essere di utilità per la tua discussione, condivido gli esemplari del 1801 con diverse grandezze della cifra 6
    3 punti
  12. Cari tutti, potrebbe essere la raffigurazione delle testa bifronte di Bacco e Arianna.
    2 punti
  13. Gli slabbari americani non hanno ancora imparato a leggere le medievali, si stanno ancora tergendo il sudore versato per le antiche.
    2 punti
  14. grazie @littleEvil. credo che l'avvocato potrebbe essere proprio il mittente, in quanto ho altra corrispondenza inviata da lui al mio antenato (che era di Venezia)
    2 punti
  15. Ne hanno parlato anche nei TG Mediaset. Altra roba che finirà negli scantinati di qualche museo a far compagnia a roba simile arrivata negli anni passati. Giusto impedirne il commercio e l'esportazione da parte di scavatori ma perchè non venderne qualche milione di pezzi ed esporre il meglio rimanente ?
    2 punti
  16. Ho inviato una mail alla Estiot, vediamo se ci da il suo parere. Assolutamente! Non è da escludere alcuna ipotesi, tanto meno la possibilità di trovarci davanti a un esemplare - anche coniato, perché no - "clone" di un originale o a sua volta clone di un falso. Di sicuro è un pezzo che si presta a una serie di valutazioni, analisi e ricerche storiche/numismatiche/bibliografiche (che è uno degli aspetti che più mi piace di questa nostra passione).
    2 punti
  17. Alain qualsiasi spunto di riflessione è ben accetto, figurati, altrimenti non scriverei a scopo discussione. Ma la moneta non è un asse (per Aureliano sui 6-7 g per 25-26 mm) perché il buon Claude (il venditore) su precisa richiesta ci risponde molto cordialmente che: The weight is 6.28 grams and the diameter is 19 millimetres. My feeling is that the coin is genuine. E ci fornisce pure una foto del profilo che non desta alcun sospetto: Quindi direi (sulla base delle evidenze proposte dagli studiosi del periodo) che: · Siamo in presenza di un die link · Se così è, siamo in presenza di un esemplare autentico · Sulla base dei dati fisici siamo in presenza di un esemplare che presenta diametro e peso del tutto sovrapponibili ad un aureo (anzi un aureo pesante c.d.) Sembra (giudichiamo da foto) che si tratti di esemplare coniato (senza poter stabilire età e tecnica di coniazione) Cosa sia, io francamento non so dirvelo. · Un test di conio? Di solito erano in piombo (maggiormente duttile e simile all’oro che non l’argento · Un esemplare che magari era rivestito di foglia d’oro (tipo un suberato) e imitava l’aureo? · Il ritratto difforme… si trattava di una emissione precoce e non da Roma che ripescava un rovescio di Aureliano e non conoscendo le esatte fattezze di Tacito lo idealizzava? · Vi segnalo che in https://www.persee.fr/doc/jds_0021-8103_1999_num_2_1_1626 sempre la Estiot riporta la presenza di prodotti di zecche per Tacito, di esemplari di aureo su biglione che vengono definiti come possibili prove di conio Questa sera credo di avervi dato vari spunti di riflessione e di confronto… Buona serata Illyricum
    2 punti
  18. Buonasera, come già detto partiamo da un punto fermo: non è il classico antoniniano di Tacito (vedasi ritratto laureato). Considerazioni generali (personali): si tratta di un ritratto con buoni dettagli e nell’insieme di buona qualità, tali da far supporre di esserein presenza di una emissione “centrale”. Fase due, ricerca di un rovescio che rappresenti Marte avanzante verso destra e reggente un trofeo: troviamo MARS VICTOR ma non P M TR P VI COS II PP. Però attenzione: nell’esemplare in oggetto di studio siamo in presenza non di un “classico” P M TR P VI COS II PP bensì di un P M TB P VI COS II PP. Dettaglio dall’aspetto apparentemente insignificante ma in realtà da sondare. Infatti ad una ricerca in tal senso abbiamo un Sale: CNG 63, Lot: 1519. Estimate $3000. Closing Date: Wednesday, 21 May 2003. Sold For $2100. This amount does not include the buyer’s fee. TACITUS. 275-276 AD. AV Heavy Aureus (6.56 gm). Tripolis mint. IMP C M CL TACITVS AVG, laureate, draped, and cuirassed bust right / P M TB P VI COS II P P, Mars walking right, holding spear and trophy; pellet in exergue. Cf. Estiot, "Aurélian et Tacite: Monnaies d'or et faux modernes," BSFN 9 (1990), fig. 4 (same obverse die). Good VF, gilt and ex jewelry. ($3000) Estiot asserts that this remarkable coin is based one of the final issues of Aurelian at Tripolis that contained this exact reverse legend and type (cf. MIR 47, 384d and pl. 143). The sole known authenic Tacitus specimen, in the Hermitage in St. Petersburg (Estiot, fig. 4), is reverse-die linked to this issue of Aurelian. While there are a number of forgeries of this type, Estiot identified features of the false reverse dies which make their identification possible: the TB P is reverted to TR P and there is no pellet on the reverse. The present coin, however, still retains the TB P and pellet, thus it is the second known authentic specimen. Interestingly, along with our specimen, all of the coins, authenic and false, published by Estiot share the same obverse die. The reverse die of the false coins, though, are not copies of the Hermitage coin, but do match that of our coin, though they have the "incorrect" TR P and no pellet. Thus, it must be that these forgeries are copies of our coin or another, unpublished, struck from the same dies. Truely, a remarkable coin! Cercate in altri siti, le immagini sono queste: Estiot asserts that this remarkable coin is based one of the final issues of Aurelian at Tripolis that contained this exact reverse legend and type (cf. MIR 47, 384d and pl. 143). The sole known authenic Tacitus specimen, in the Hermitage in St. Petersburg (Estiot, fig. 4), is reverse-die linked to this issue of Aurelian. While there are a number of forgeries of this type, Estiot identified features of the false reverse dies which make their identification possible: the TB P is reverted to TR P and there is no pellet on the reverse. The present coin, however, still retains the TB P and pellet, thus it is the second known authentic specimen. Interestingly, along with our specimen, all of the coins, authenic and false, published by Estiot share the same obverse die. The reverse die of the false coins, though, are not copies of the Hermitage coin, but do match that of our coin, though they have the "incorrect" TR P and no pellet. Thus, it must be that these forgeries are copies of our coin or another, unpublished, struck from the same dies. Truely, a remarkable coin! Estiot asserts that this remarkable coin is based one of the final issues of Aurelian at Tripolis that contained this exact reverse legend and type Due esempi: https://en.numista.com/catalogue/pieces290824.html Obverse Bust of Aurelian, laureate, draped, cuirassed, right. Script: Latin Lettering: IMP C AVRELIANVS AVG Translation: Imperator, Caesar, Aurelianus Augustus. Supreme commander (Imperator), Caesar, Aurelian, emperor (Augustus). Reverse Mars, walking right, holding spear in right hand and trophy in left hand. Script: Latin Lettering: P M TB P V•II•COS•II P P Translation: Pontifex Maximus, Tribunicia Potestate Septima, Consul Secundum, Pater Patriae. High priest, holder of tribunician power for the seventh time, consul for the second time, father of the nation. Mint Rome (ancient), Italy Comments Mass varies: 6.23–6.39 g; Example of this type: Trustees of the British Museum https://ric.mom.fr/en/coin/3230?q=tacitus+%2B+P+M+TB+P&page=1&mod=result&x=29&y=11&from=quick#type-data-coin Titulature IMP C AVRELIANVS AVG Legend P M TB P VI COS II P P Obverse mark Reverse mark –/–//• Bust code D1* Reverse code Virtus 2 Bust description Bust right, laureate, cuirassed and draped with paludamentum Reverse description Virtus walking r., holding transverse spear pointing forward in r. hand and trophy over l. shoulder. Note The reverse die of this dated aureus will be reused under Tacitus 4107 (Estiot 1990). Reference Est. 200
    2 punti
  19. Buonasera a tutti... Alberto ti posto alcuni dei miei umili 6 tornesi, alcuni sono tra le prime monete del regno di Napoli che ho acquistato all'inizio della mia passione per le monete napoletane,ma non ho mai completato la serie,tantomeno migliorata,anzi,nel corso degli anni alcuni esemplari li ho ceduti,scambiati o donati... Il 6 tornesi non è una moneta che esalta per la sua bellezza o unicità, è una moneta semplice,per alcuni anche brutta,ma non si può non averla in collezione...
    2 punti
  20. Magari molti erano assenti perché avevano letto dal sito 1-2-3 giugno 2023.
    2 punti
  21. Io non vendo online. Io non vendo in asta. Anch'io apprezzo il contatto umano. Non vendo scarpe, nè lavatrici. Le monete vanno viste in mano, libere non slabbate, e una bella chiacchierata sulla loro circolazione, sulla conservazione e, perchè no, sul loro valore economico è un piacere al quale non riesco e non voglio rinunciare. Il mercato va in un'altra direzione? Pazienza io vado per la mia strada. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  22. "Slab o non slab... Questo è il dilemma!" Parafrasando Shakespeare credo che, come già è stato detto, chi non lo ama non passerà dalla parte di chi invece lo apprezza, e viceversa. Personalmente non me ne occupo/preoccupo. Sarà che colleziono principalmente monete moderne per le quali spesso già l'SPL è conservazione notevole, per me MS66 o 67 è questione di lana caprina. Se una moneta mi piace e ritengo che il prezzo sia congruo con la sua rarità e/o conservazione: bene, la compro! Ha lo slab? Nessun problema: quando mi arriva la tolgo dal sarcofago di plexiglass senza alcun pentimento o tentennamento. Per me lo slab che ci sia o non ci sia non conta nulla! Continuerò a guardare la moneta per quello che è e non la scatoletta. Io la vedo semplicemente così! Buona collezione a tutti con e senza slab! Michele
    1 punto
  23. Dai dai non ti buttare giù!! Lo sai che non è vero. Ma le foto su sfondo nero mi piacciono veramente. In effetti, il colore risalta molto bene, secondo me.
    1 punto
  24. Si, è abbastanza incomprensibile. Ma io non capisco più molte cose del mondo e rispetto al passato rinuncio anche a provarci 🤷🏽‍♂️😉
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  25. Ciao @Ricky97, complimenti per la contestualizzazione storico-numismatica con la quale hai presentato questa rara monetina! Ti riporto un altro passaggio in asta, che è l'esemplare illustrato sul MIR: ex Numismatica Picena 3 del 2011, lotto 165 (qBB/BB):
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  26. I quattro piccoli scudi sono molto somiglianti, potresti cercare in questa direzione: https://en.numista.com/catalogue/pieces132990.html
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  27. Io mi chiedo come si fa a vendere il 5 euro Senato in qualità proof e con peso 18gr. a 68€ e dopo poco piu di un mese una medaglia in Fdc con egual peso a tiratura illimitata a 150€...una Follia per spennare perlopiù i tifosi napoletani.
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  28. Non sapevo di interloquire con un esperto (o forse, da tifoso dell’elisione, preferisce “un’esperto”! 🤗) della lingua italiana. Sarei curioso di sapere se annovera tra gli “omuncoli dell'aspetto piovorno e dallo sguardo grifagno che hanno deciso di mutare l'elisione in troncatura” Aldo Gabrielli, uno dei più grandi lessicografi italiani del secondo Novecento. Grazie. apollonia
    1 punto
  29. Salve condivido cartolina inclusa in una raccolta a tema “guerra” e chiedo ai più esperti maggiori informazioni e se ha un interesse collezionistico. Mi ha incuriosito in particolare il timbro azzurro, mi chiedo che cosa sia. Ringrazio in anticipo
    1 punto
  30. Magari di un certo Antonio Feder, un avvocato di Venezia? Una volta c'era il vizio - per fortuna oggi decaduto - di marcare gli oggetti della propria collezione, addirittura si punzonavano le monete. Servus, Njk La fonte: http://www.risorgimento.it/rassegna/index.php?id=35569
    1 punto
  31. Chiaro! Non vedo già l'ora Grazie, caro Caravelle 😉
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  32. Da quello che oggi si legge sul sito https://www.veronafil.it/it/veronafil/prossime-manifestazioni/ la prossima 137ª Veronafi è prevista per i giorni 1-2-3- dicembre 2023. Ma tutto può cambiare e, quindi, attenderemo fiduciosi.
    1 punto
  33. Alla prossima edizione io direi di partire con una nuova discussione, magari un mese prima ,( come si e' sempre fatto ) con le adesioni al pranzo. Buona giornata a tutti
    1 punto
  34. Tutti gli aurei di Tripolis, falsi o autentici, hanno lo stesso conio di diritto. Vuol dire che c’è stato un’impronta realizzata partendo da un esemplare genuino. L’unico aureo ritenuto genuino da Estiot che condivide il conio di rovescio di questa moneta e di altri aurei falsi, compreso il falso aureo di Aureliano n°9 della tavola di Estiot, è quello della CNG. Il commento sul falso aureo del FAC è sbagliato, l’originale non è quello dell’Hermitage che presenta un rovescio diverso. Tecnica di « die transfer », pressofusione, a prescindere dalla tecnica, i falsi provengono dall’aureo della CNG o da un aureo simile coniato con gli stessi coni. I due elementi diversi sui falsi finora conosciuti (il punto all’esergo e il TR P della legenda al posto del TB P) sono forse dovuti ad una perdita di rilievi nella presa di impronta, e possono benissimo non esistere su un’altro falso. A proposito, non mi sembra chiaro su l’esemplare falso di FAC (post #6) che sia TR P e non TB P. Comunque, secondo me, non bastano per convincere che questa moneta inclassificabile, dall’aspetto non molto convincente (colore del metallo, campi lisci, nessun segno di coniazione, dettagli mancanti sui rilievi tuttavia ben conservati) possa essere genuina.
    1 punto
  35. Se hai pazienza per le marche da bollo te le posso commentare io anche con valori di mercato. Non credo che in Italia esista un sito.
    1 punto
  36. Posta delle foto non è assolutamente escluso che tu abbia pezzi interessanti. poi ci sono tecniche per togliere i francobolli senza fare danni ulteriori.
    1 punto
  37. Come giustamente menzionato da @Jagher sono ritagli di cartoline del Regno Umberto I. Nei vecchi album e facile trovare questo tipo di ritagli, purtroppo all'epoca per risparmiare spazio non si metteva in collezione come si sarebbe dovuto tutta la cartolina, ma solo il ritaglio dell'effige del Sovrano o del valore postale. Questo errore purtroppo veniva fatto anche in altre nazioni. Ovviamente hanno meno valore della cartolina intera, ma sono collezionabili e danno valore ed autenticità all'album, ASSOLUTAMENTE DA MANTENERE IN COLLEZIONE. Ci sono collezionisti che riempiono album interi di questi ritagli. Guardando le foto postate sono sicuro che in quell'album ci siano dei bei francobolli alcuni forse anche di valore, se hai voglia di postare immagini ci fa piacere, poi con calma le commentiamo. @didrachm
    1 punto
  38. Gesù non è cancellato. Gesù è diventato un'ombra. E' ben diverso e cambia il significato... Arka Diligite iustitiam
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  39. Buonasera @Rocco68, questo è il mio esemplare con le F al posto delle E in legenda, tra l'altro già postato in un'altra discussione. La monetazione Napoletana riserva sempre gradite sorprese. Ciao @Teo500 che ne pensi?
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  40. Salve sono a chiedervi maggiori informazioni sulla cartolina in oggetto e se la stessa può avere un interesse collezionistico. Ringrazio in anticipo.
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  41. Il gruppo facebook sulle sceattas presenta oggi questa bella monetina D) Busto drappeggiato e diademato. a dx croce latina R) due uccalli. quello più grande reca una croce latina formata da 4 pallini connessi con linee Dal catalogo de WIT si evince che è una emissione ecclesiastica locale Inglese
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  42. Spero allora di accaparrarne uno in condizioni pietose ma prezzo accessibile prima o poi ..
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  43. Contatti umani, scambio di informazioni, racconti, esperienze di vita, non sono minimamente paragonabili alla freddezza di una ricerca spasmodica ed insignificante di poche monete perfette, pagate 10 o 20 volte di più di esemplari gradevoli. Un tempo trovare un pezzo raro per la propria raccolta, gratificava in virtù della rarità, indipendentemente dalla conservazione del pezzo desiderato. Oggi si guarda solo l'aspetto commerciale, per cui si preferiscono esemplari comuni in conservazione eccezionale a esemplari veramente rari, ma che hanno vissuto l'usura del tempo e della circolazione. Questo tende ad allontanare il collezionista dalla storia, per interessarlo piuttosto alla statistica (il top del top)..... Dove stiamo andando?
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  44. Banconota da 1 dollaro del 1923 con Giorgio V messa ultimamente in collezione. (cliccarci sopra per ingrandire) Appartiene all'ultima serie di banconote di grande formato, successivamente, dal 1935 in poi, sempre con Giorgio V, saranno prodotte in forma ridotta. A confronto con un'altra banconota in mio possesso con Giorgio VI del 1937.
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  45. Diciamo che oggi la mole di informazioni, immagini e testi si è accresciuta enormemente così come la loro accessibilità, ma poi quei testi e quelle informazioni vanno lette, studiate ed assorbite ed essendo pure molteplici il tempo risparmiato nel reperirle lo si deve spendere nella fruizione ed elaborazione critica, quindi non si scappa, la numismatica come ogni conoscenza richiede tempo, pazienza e dedizione, almeno se si vuole viverla in maniera seria e approfondita...
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  46. Era meglio? Era peggio? Era diverso. Per avere una buona conoscenza della numismatica bisognava darsi da fare. Cercare libri, partecipare a circoli, andare ai convegni, parlare con i più esperti, avere tanta pazienza. Ora tutto questo, o perlomeno molto, è più semplice e più veloce. E questo è positivo, perchè fa risparmiare tempo. Tuttavia una cosa non è cambiata. Per capire una moneta, in ogni caso, ci vuole tempo e pazienza. Non tutti lo capiscono. Arka Diligite iustitiam
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  47. Ricordo che qualcuno mi parlava di 10 lire col buco legate al filo (per riprenderle dalla gettoniera dell'ascensore) e le 100 lire infilate da me nei cabinati. Ma mi chiedo cosa rimarrà di tutto questo adesso che ci ostiniamo a voler levare di mezzo il contante. Scriveranno "Quanti bei ricordi... la tesserina del babbo che si avvicina al POS, e poi quando non andava quante imprecazioni".
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  48. Ciao @SAURON05 questa serie di denari minuti e' ben documentata nel volume della Baldassarri che credo andrebbe sempre consultato in quanto ad oggi rappresenta l'opera di riferimento per una classificazione la più dettagliata possibile, il MIR è un'ottimo testo che tratta comunque decine di zecche e lo fa per ovvie ragioni in modo un po riassuntivo e di conseguenza meno dettagliato ma, in questo caso, la tua variante è catalogata anche dal MIR (412/18) tant'è che pure la Baldassarri ne fa menzione nelle note bibliografiche in calce alla lista degli esemplari censiti, con relativi dati ponderali, della variante A.V.2a, variante ben riconoscibile grazie ad una rosetta ad inizio legenda del dritto che nell'osservare la moneta credo ti sia sfuggita .
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