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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/29/23 in tutte le aree
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Buon pomeriggio vorrei condividere con voi le 25 regole del buon numismatico (trovate in rete) ;9 punti
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Buongiorno a tutti, vi ringrazio per avere accolto il mio invito. Vedo con piacere una bella partecipazione, direi di piu' ....un bel lavoro di squadra. Anche le visite non mancano, sono contento che la discussione sia di interesse. Vado ad integrare ed aggiornare quanto gia' anticipato da @Raff82 nei precedenti post dove si approcciava un primo censimento . Riepilogando al momento tra monete postate degli utenti e monete viste sul web..Abbiamo: 3 Esemplari di 10 Tornesi Ferdinando II 1855 1856 1857 1 Esemplare di 60G.Ferdinando II 1859 8 Esemplari di piastra 120Grana Ferdinando II 1 1836 1 1854 2 1855 3 1856 1 1857 Sto leggendo con altrettanto piacere i vari interventi sulle ipotesi, tesi e quanto altro possa aiutare a capire il perche' o come si siano generati questi doppi orecchi. Correggetemi se ho tralasciato qualcosa o male interpretato. Aspetto con piacere altri apporti e condivisioni. Buono studio e ricerca a tutti. Saluti Alberto5 punti
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Buonasera a tutti, rieccomi tra i 6 Tornesi di Ferdinando IV. Nuovo arrivo in Collezione Litra68 , grazie ad una task Force di Fratelli Lamonetiani sono riuscito ad aggiungere il 6 Tornesi 1800 sigle R.C. Magliocca 381 R3. Bel colpo a mio avviso. Come accennavo il tutto è stato possibile grazie ad una task Force di tutto rispetto che ho il piacere di ringraziare pubblicamente perché anche questo è collezionare e condividere una comune passione. L'artefice principale che è diventato ormai il mio scopritore e segnalatore di monete mancanti @motoreavapore che setaccia a tappeto il web alla ricerca di pezzi mancanti. Poi un doveroso ringraziamento a pari merito va a @gennydbmoneye @Rocco68 perché nonostante seguissero la moneta hanno subito deciso di cedere il passo al sottoscritto una volta saputo che desideravo provarci. Diciamo una bella staffetta chiaramente sono stato fortunato a prenderla. E adesso veniamo alla moneta in questione.. Ve la mostro da sola per farla apprezzare meglio e in gruppo con le sorelle. Saluti Alberto4 punti
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Conoscevo già questo bellissimo e utile vademecum. Aggiungerei anche la regola XXVI di Solone Ambrosoli: Beato il collezionista perchè non conoscerà la noia. Arka Diligite iustitiam4 punti
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Ciao @Bruzio , non sarebbe il primo falso d'epoca ottenuto per fusione e con metalli bianchi. Ecco un 10 Tornesi 17984 punti
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Non credo proprio di essere più “autorevole” di te, Alain, in questo campo! A volte, come in questo caso, è maledettamente difficile distinguere le emissioni pseudoimperiali longobarde dai prototipi ufficiali! E poi si finisce quasi sempre per dare giudizi personali. Le nostre conoscenze sono molto limitate: non sappiamo, ad esempio, se Ravenna in qualche occasione possa aver coniato moneta “per” i longobardi o se i longobardi a volte possano aver ingaggiato maestranze provenienti da zecche imperiali. La moneta oggetto di questa discussione mi sembra piuttosto lontana dai tipi barbarizzati (tipo Brescia) ma anche dalle emissioni ufficiali ravennate (basta dare un’occhiata alle principali opere di riferimento (Mibe, Doc, Morrison). Rispetto alle ufficiali vedo uno stile più trascurato della legenda e della parte inferiore del busto (che pur mantiene lo schema iconografico del tipo ufficiale). I lacci del diadema poi non cadono in basso come nelle emissioni di Ravenna ma rimangono sospesi in alto.4 punti
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Alberto, aggiungo altri due 10 tornesi 1856, sempre stesso conio al dritto. Presi da web. Ciao.3 punti
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Buongiorno presento l'ultima pescata in ciotola che ho fatto: tre monete per 1 euro. Comincio con la prima : 1 shilling 1994 del Somaliland (Stato dell'Africa orientale, senza riconoscimento internazionale) La seconda , un bel 5 matonas 1923 (1931) dell'Etiopia: e infine la terza: half penny 1861 della regina Vittoria, un po' liscio...3 punti
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Trovate in un forte le monete saccheggiate agli ebrei e riciclate con nuovo punzone dalla legione romana dello Stretto di Messina Moneta ebraica della prima guerra giudaica rinvenuta ad Apsaros. Essa fu coniata nel 69 d.C., poi sequestrata e contromarcata dalla legione X Fretensis. Sullo sfondo, il forte di Apsaros. Foto. Piotr Jaworski Monete ebraiche sottratte dai legionari romani agli ebrei, durante la terribili repressioni a Gerusalemme e a Masada furono contromarcate e riutilizzate con il marchio X dalla decima legio Fratensis, la legione romana che nacque attorno allo stretto di Messina, del quale portava il nome. Fretum siculum era il nome del tratto di mare tra Calabria e Sicilia. Fretum, in latino, significa stretto, in senso geografico. I ricercatori polacchi hanno stabilito, grazie a scavi, in un forte romano della Georgia, che i soldati della 10a Legione Fretensis, nota per la loro sanguinaria repressione delle rivolte ebraiche, erano di stanza anche sul Mar Nero, ad Apsaros nella Colchide all’inizio del II secolo d.C., Finora, gli storici non avevano rilevato tracce della loro presenza in un’area così remota. La presenza della X legione “calabrese” è stata stabilita grazie alla presenza di monete contromarcate dalla potente unità militare romana. La Legio X Fretensis (“dello Stretto”) fu una legione romana creata da Augusto nel 41/40 a.C. per combattere Sesto Pompeo, ed esistette almeno fino agli inizi del V secolo. Il suo simbolo era il verro. Augusto, all’epoca ancora Ottaviano, arruolò questa legione in quanto aveva bisogno di contrastare Sesto Pompeo, figlio di Gneo Pompeo Magno, che controllava la Sicilia, minacciando la fornitura di grano per la città di Roma. Ottaviano scelse per questa legione il numero dieci per rievocare Legio X di Cesare. Durante il conflitto contro Pompeo, la Legio X presidiò lo stretto di Messina, prendendo parte alla battaglia di Mylae e a quella di Nauloco (36 a.C.). Le Legioni erano generalmente formate da 5000 uomini, in maggioranza italici. Dopo essere stata di stanza nei Balcani, la X fu trasferita in Siria; alcune sue vessillazioni sono attestate dal 6 a.C. a Cirro, mentre l’intera legione era certamente presente nel 6 d.C. Tra le due date vi fu la campagna condotta da Publio Quintilio Varo contro i ribelli giudei, sollevatisi a seguito della morte di Erode il Grande nel 4 a.C.; Varo ebbe certamente a disposizione le altre legioni siriane – la III Gallica, la VI Ferrata e la XII Fulminata – e forse anche la X Fretensis. Il ritrovamento di monete ebraiche contrassegnate, successivamente, dalla X è avvenuto grazie all’intervento dall’archeologo e numismatico Dr. Piotr Jaworski della Facoltà di Archeologia dell’Università di Varsavia che ha notato l’anomalia delle monete trovate durante gli scavi nel forte romano di Apsaros, l’odierna città di Gonio, nella Georgia occidentale. La maggior parte delle monete proveniva dall’Antiochia siriana e dalla Giudea, ma tra queste gli archeologi si sono imbattuti anche in una moneta dei ribelli del quarto anno della prima guerra giudaica. Tutte contrassegnate dalla X fretensis. “Il loro numero non deve sorprenderci. Erano piccoli tagli usati tutti i giorni per comprare cibo o servizi. Per una moneta di questo tipo si poteva entrare nei bagni” – dice Jaworski.2 punti
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condivido.. ti consiglio cmq di aspettare e di monitorare internet, l occasione capita sempre.2 punti
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Buonasera, condivido gli ultimi 2 volumi della mia nascente biblioteca. Un caro saluto a tutti.2 punti
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Dovrebbero essere i famosi principi di Memmo Cagiati, anche il buon Mario Traina spesso li citava nelle sue pubblicazioni divulgative...2 punti
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C'è un testo che ne parla: Trovato anche questa discussione:2 punti
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Tu giustamente non potevi farti pubblicità, ma le tue pubblicazioni meritano eccome, con quel ricchissimo armamentario fotografico con tanto di ingrandimenti e focus sui dettagli sono strumenti utilissimi per ogni studioso e collezionista, per non parlare delle comparazioni con i falsi, ce ne vorrebbero altre di pubblicazioni dello stesso tipo, su monetazioni diverse e con lo stesso metodo analitico e illustrativo... secondo me è un'idea valida anche per difendersi dai falsi sempre più pericolosi e pervasivi, pubblicazioni specialistiche con aggiornamenti periodici e comparazioni dettagliate e approfondite tra originali e riproduzioni di ogni tipo ed epoca...2 punti
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Riporto le parole scritte da Roberto Ganganelli nell'editoriale delle ultime notizie dell'edizione online di Cronaca Numismatica; "Riflessioni post fiera Cari lettori, amici numismatici, anche l'edizione numero 136 di Veronafil è andata in archivio e, purtroppo, l'impressione che se ne è ricavata non è positiva né, tanto meno, incoraggiante per il futuro della più importante fiera italiana di settore. Le file degli operatori presenti si sfoltiscono, la "folla" dei visitatori si concentra in intervalli sempre più brevi delle giornate di venerdì e sabato e l'impressione generale che si ricava dalla manifestazione è di un desolato abbandono della barca a se stessa. Certo, parte dei commercianti continua a lavorare con profitto e parte dei collezionisti a fare buoni affari, ma non basta. La progressiva disaffezione verso questo evento è palpabile e, per giustificare il calo di ditte e clienti, non basta evocare lo "spettro" delle tante aste in calendario. Inizio a pensare, dopo tanto inchiostro inutilmente versato, che non si voglia proprio dare un vero futuro a Veronafil. Peccato." Sono parole veramente tristi, e se si perdesse la manifestazione di Verona ne risentirebbe sicuramente tutto il settore, non solo in maniera economica, ma anche culturale. Verona non è solo acquisto e vendita, ma anche incontri e novità del mondo numismatico in generale. Speriamo che in futuro questa manifestazione possa risollevarsi e ritornare ai fasti di un tempo, quando come scritto ne "La Voce Scaligera" se non si trova a Verona non esiste.2 punti
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hai ragione su tutto! effettivamente il disegno è distante dalle monete ravennate presenti nei cataloghi, ma come dicevo l'unica cosa che mi rende possibilista è grande variabilità che come dicevo copre una infinita gamma di "grigi"... tuttavia non escludo affatto che come dici, questa non sia comunque una "ufficiale" in senso stretto. grazie per il tuo intervento2 punti
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guarda, benché qua si possa invocare una voce ben più autorevole della mia @giollo2 e benché vi siano esemplari simili, ma maggiormente barbarizzati, che sono plausibilmente del periodo Longobardo (ricordo un esemplare da Brescia ad esempio) sarei propenso a dare questa moneta a Giustiniano e a Ravenna, anche se ammetto che il campo è qua molto scivoloso, e certezze ve ne sono poche. nella media di uno stile di cui esistono infinite gradazioni di grigio, per questa pendo per una emissione ufficiale ravennate. se Giollo2 mi smentirà, sarò felice di imparare sempre qualcosa saluti Alain2 punti
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Ciao Teo, per farti capire meglio cosa intendo con "schiacciamento di conio" ti posto un esemplare in alta conservazione, che presenta al rovescio sulla Corona Reale un "vuoto".2 punti
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Dev’essere una novità: ogni tanto riguardavo su Dea Moneta vecchie aste: ora si arriva solo fino al 2021, poi database di monete e visualizzazione aste è a pagamento. Sono 10 euro all’anno, per carità, ma è un ulteriore tassello (meglio “balzello”) che rende più problematica qualsiasi ricerca!1 punto
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VITTORIO EMANUELE II (1861-1878) 2 Lire 1863 Napoli MIR 1083c Pagani 506 Ag g 9,83 mm 27 • Di notevole bellezza q.FDC ex Lotto 592 Varesi 81.1 punto
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Zecca di Tresana, sesino con S. Lodovico e aquila ad ali aperte, battuta sotto il Marchese Guglielmo I Malaspina (1528-1580), M.I.R., 595 var. rara. Ciao Borgho1 punto
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si, calchi che poi immagino saranno stati riempiti con del metallo fuso... forse qualche lega tipo peltro...1 punto
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Ciao @Ulpianensis Ho visto il denaro che ci mostri in vendita con gli invenduti di Nomisma. La moneta a parer mio è bella, con solo una debolezza di conio da un lato, lo SPL che gli attribuiscono ci sta tutto... Per me il prezzo potrebbe essere un poco alto, il mio che ho in collezione l'ho pagato la metà o poco meno... ma io non faccio testo quando si tratta di spendere! Per me sui 130/150 sarebbe un prezzo più equo, ma ripeto, se una moneta piace il prezzo lo fa l'acquirente!1 punto
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Le parole di Ganganelli sono lo specchio della realtà. È inutile continuare a vedere i sempre meno lati positivi della fiera veronese senza fare qualcosa per risollevare un evento che si sta sgretolando. Mancano tanti,troppi professionisti del settore che non avevano dei banchi di euro o lire repubblicane(con tutto il rispetto eh) ma avevano zecche italiane ed estere! Negli ultimi anni si son persi Alex,Erpini,Varesina,Mcn,Ivlia,Ranieri, Cavicchi,Picena,Hatria,Mazzarino,Ducale e non so se era presente Palma che ha subito un furto pochissimo tempo fa. Montenegro,Nomisma,Inasta,Pandolfini, Varesi non espongono ma consegnano e ritirano solamente. Boh vabbe...forse si deve toccare davvero il fondo per poter ripartire seriamente. Anche perché per mangiare e basta mi trovo già voi miei amici senza bisogno del convegno come pretesto. Uff Marco1 punto
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Grazie. Sei più bravo di me! E il bello è che mi ero impegnato 🤣1 punto
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Questo URL è gratuito: https://www.sixbid-coin-archive.com/#/en Tuttavia, non è buono come il seguente URL a pagamento: https://www.acsearch.info/1 punto
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Ciao @alez72. Hai provato a vedere il lavoro del brinkman? http://stevebrinkman.ancients.info/anonymous/ Io ora sono su iPad è da lì la grafica del sito è tutta sballata.1 punto
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Per esperienza so che l'uso del ''come sopra'' e del ''come precedente'' non risulta precisissimo nel caso del CNI. Capita che una moneta inrìterrompa la sequenza, ma la successiva riprenda ''come sopra'' delle emissioni ancora precedenti. Quindi per essere sicuri bisognerebbe guardare le foto. Vedo, comunque, che gli esemplari senza la riga appartengono tutti alla collezione Papadopoli tranne l'esemplare Le Hardelay. Il Re non ne aveva. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Concordo, non ha un valore particolare ma è curiosa, perché l'eccesso di metallo è andato a mettersi in una posizione dove sembra effettivamente creare una figura aggiuntiva. La poliziotta-pirata, col pappagallo sulla spalla, è abbastanza originale. Io la conserverei.1 punto
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Complimenti all'autore, sicuramente questo scritto non tratta di monete in senso stretto, ma ad esse è molto legato. Anche leggere di questi fatti storici arricchisce la cultura numismatica.1 punto
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Ma infatti i falsi sono affascinanti😁 Inoltre, oltre ad una certa simil estetica, è intrigante la maniera con cui il falsario imita l' originale, i metalli usati,tecniche ecc😉1 punto
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Mi pare di capire che : DeaMoneta chiede ben 10 € annui uno sproposito per accedere all'archivio delle aste passate. clear Acsearch chiede mooolto di più di DeaMoneta. Ha in archivio molte più monete . Sixbid non chiede nulla. Oggi. Ma anni fa chiedeva e più di sixbid. Non voglio cartacei, ne ho un armadio pieno ma se cerco una moneta non la trovo mai. C'è poi la seccatura di stampare i risultati.I pochi che ricevo ancora li porto al circolo. Pago acsearch.1 punto
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Salve a tutti, ciao @Releo... per quanto riguarda i 10 Tornesi "doppio orecchio" 1856 e '57 con il medesimo conio al dritto, credo che sia abbastanza palese il fatto che si tratti di uno sdoppiamento sul conio, così come per tutti gli altri casi postati sino ad ora, perché è sufficiente riscontrare anche due sole monete gemelle e con lo stesso identico difetto per poter constatare che si tratti effettivamente di un difetto sul conio. Quindi, io non parlerei più di opinioni, congetture, ipotesi o supposizioni ma, di qualcosa di certo, evidente, chiaro ed inconfutabile. Ad esempio, la Piastra del 1836 postata da magicoin, mostra soltanto un minimo spostamento dell'orecchio e questo potrebbe anche far pensare ad un micro difetto in fase di coniazione della moneta, se non fosse che, se ne trovano delle altre con lo stesso conio ed il medesimo difetto al D/ - anche quando abbinato ad un diverso conio al rovescio. Se invece, trovassimo altre Piastre con lo stesso identico conio 1836, ma senza quel millimetrico spostamento dell'orecchio, potremmo facilmente dedurre che questo dettaglio sulla Piastra di magicoin sia il risultato di un doppio colpo di bilanciere in fase di coniazione della moneta. Per far comprendere meglio la differenza tra sdoppiamento presente sul conio e sdoppiamento presente solo sulla moneta, prendo come esempio una mia Piastra 1834 con un difetto di sdoppiamento ruotato dei rilievi più alti - effige al D/ e lo scudo al R/ - dovuto ad un doppio colpo di bilanciere durante la coniazione della moneta, che mostra una evidente rotazione del tondello. Per via di questo particolare, non parleremmo più di un determinato grado di rarità del difetto, bensì di esemplare unico. Piastra 1834 con doppia variante e difetto di coniazione, D/ GRTTIA - R/ 11 torrette. Buona serata, Lorenzo1 punto
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Ho rifotografato il mio 10 Tornesi 1856 - post #4 ( avevo postato le foto del venditore ) e con luce radente la rosetta è in effetti a 5 petali. Pertanto concordo con @Releo e @Rocco68 : probabilmente il conio madre venne usato nel 1856 e 57. Mi chiedo però come abbia fatto a resistere per almeno qualche mese, essendo un millesimo comune e quindi con tiratura elevata.1 punto
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Magicoin, bella la tua moneta! Secondo me, è importante che i possessori pubblichino i loro “doppio orecchio”, in modo da avere un’idea, seppure molto approssimativa, del numero di esemplari presenti sul mercato e dei millesimi che ne sono interessati. Inoltre, è una opportunità per eventualmente scoprire aspetti nuovi di queste monete, che magari ci erano prima sfuggiti, o per pervenire alla formulazione di nuove ipotesi sulla base del confronto delle stesse. Come è effettivamente accaduto in questi topic. Infatti, a seguito dell’osservazione dei due dieci tornesi del 1856 e 1857, con medesimo conio al dritto, ho supposto che lo stesso identico “doppio orecchio” sia, probabilmente, presente sul conio e non solo sulle monete. E cioè, che non sia dovuto ad un difetto di coniazione delle monete quale conseguenza di un doppio colpo di bilanciere, ma, più facilmente, ad un difetto nato durante la realizzazione del conio stesso. Sarà veramente così? Ognuno ha modo di ragionarci su e di pervenire ad una propria opinione. Un caro saluto.1 punto
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Ciao @NeroDrususfino a quando noi che acquistiamo queste "bellissime monete pataccate" continueremo a farlo (e questo, alla fine, che incrementa tale pratica quindi colpa nostra!) penso che sarà sempre peggio. Dispiace perché il sesterzio originale (con i segni del tempo e di circolazione che aveva) per quelli che sono i miei gusti lo avrei acquistato volentieri. Si è tolta per sempre la possibilita' a quelli che apprezzano monete vissute di poterlo inserire in raccolta, secondo il mio punto di vista, distruggendo un pezzo di storia che la sua visione ci comunicava. Peccato. Ringrazio @maridvnvmche ha postato la foto del prima che conserverò ainoi insieme a quella del dopo con cura nel mio database 🙂 ANTONIO1 punto
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A volte le montature consistono unicamente in anelli che si stringono attorno alla moneta senza altri ausili.1 punto
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Un vistoso esemplare di denario, forse da Antiochia all' Oronte, al nome di Marco Antonio, con al diritto sua testa ed al rovescio tiara armena . Sarà dopodomani in vendita LeuNum. 13 al n. 216 .1 punto
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@Massi1907, questo è l’importante: ”Alla fine ho trovato cosa cercavo per un totale di 200€ in uno dei pochi banchi che mi hanno trattato bene e mi hanno anche fatto 25 euro di sconto”. Il bello del collezionare è anche questo.1 punto
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Classical Numismatic Group > Auction 123 Auction date: 23 May 2023 Lot number: 634 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Antoninus Pius. AD 138-161. Æ Sestertius (35mm, 26.48 g, 5h). Rome mint. Struck circa AD 140. ANTONINVS AVGVSTVS PIVS, laureate bust right, wearing aegis / P P TR P COS III, S C in exergue, Aeneas, wearing short tunic and cloak, advancing right, carrying Anchises on left shoulder and leading Ascanius by right hand: Anchises is veiled and draped and holds box in left hand, Ascanius wears Phrygian cap and holds pedum in left hand. RIC III 615; Strack 903 (this coin cited); Banti 309 (this coin illustrated); BMCRE 1264. Brown patina, tooled and smoothed. VF. Very rare. Ex Künker 288 (13 March 2017), lot 577; Kunst und Münzen XXIX (20 May 1993), lot 384; Henry Platt Hall Collection (Part II, Glendining, 16 November 1950), lot 1458; M. L. Vierordt Collection (J. Schulman, 5 March 1923), lot 1479; Egger XLIII (14 April 1913), lot 943; J. Hirsch XI (4 May 1904), lot 916. The reverse depicts a scene recounted by Virgil in the Aeneid, when the Greeks attacked and set fire to Troy; here we see Aeneas fleeing, carrying his aged father, Anchises, on his shoulder, leading his son, Ascanius, by the hand to safety. Estimate: 3000 USD ILLUSTRAZIONE: Statuetta raffigurante Anchise, Enea ed Ascanio, I sec. d. C., Museo Archeologico Nazionale di Napoli1 punto
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A me risulta l’opposto: ovvero area privata - sottoposta a vincolo archeologico per cui il proprietario deve chiamare per legge la Soprintendenza a verificare presenza di eventuali reperti l’origine e’ la verifica dell’area non lo scavo archeologico preesistente - bensi successivo e dovuto come verifica per portare alla luce eventuali reperti. Se il proprietario non avesse dato origine al suo progetto di riutilizzo dell’area non vi sarebbe stato alcun scavo archeologico ne’ preesistente ne’ successivo1 punto
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