Vai al contenuto

Classifica

  1. Saturno

    Saturno

    Utente Storico


    • Punti

      14

    • Numero contenuti

      9015


  2. Litra68

    Litra68

    Utente Storico


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      4132


  3. Rocco68

    Rocco68

    Utente Storico


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      10889


  4. Vel Saties

    Vel Saties

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      2873


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/29/23 in tutte le aree

  1. Buon pomeriggio vorrei condividere con voi le 25 regole del buon numismatico (trovate in rete) ;
    9 punti
  2. Buongiorno a tutti, vi ringrazio per avere accolto il mio invito. Vedo con piacere una bella partecipazione, direi di piu' ....un bel lavoro di squadra. Anche le visite non mancano, sono contento che la discussione sia di interesse. Vado ad integrare ed aggiornare quanto gia' anticipato da @Raff82 nei precedenti post dove si approcciava un primo censimento . Riepilogando al momento tra monete postate degli utenti e monete viste sul web..Abbiamo: 3 Esemplari di 10 Tornesi Ferdinando II 1855 1856 1857 1 Esemplare di 60G.Ferdinando II 1859 8 Esemplari di piastra 120Grana Ferdinando II 1 1836 1 1854 2 1855 3 1856 1 1857 Sto leggendo con altrettanto piacere i vari interventi sulle ipotesi, tesi e quanto altro possa aiutare a capire il perche' o come si siano generati questi doppi orecchi. Correggetemi se ho tralasciato qualcosa o male interpretato. Aspetto con piacere altri apporti e condivisioni. Buono studio e ricerca a tutti. Saluti Alberto
    5 punti
  3. Buonasera a tutti, rieccomi tra i 6 Tornesi di Ferdinando IV. Nuovo arrivo in Collezione Litra68 , grazie ad una task Force di Fratelli Lamonetiani sono riuscito ad aggiungere il 6 Tornesi 1800 sigle R.C. Magliocca 381 R3. Bel colpo a mio avviso. Come accennavo il tutto è stato possibile grazie ad una task Force di tutto rispetto che ho il piacere di ringraziare pubblicamente perché anche questo è collezionare e condividere una comune passione. L'artefice principale che è diventato ormai il mio scopritore e segnalatore di monete mancanti @motoreavapore che setaccia a tappeto il web alla ricerca di pezzi mancanti. Poi un doveroso ringraziamento a pari merito va a @gennydbmoneye @Rocco68 perché nonostante seguissero la moneta hanno subito deciso di cedere il passo al sottoscritto una volta saputo che desideravo provarci. Diciamo una bella staffetta chiaramente sono stato fortunato a prenderla. E adesso veniamo alla moneta in questione.. Ve la mostro da sola per farla apprezzare meglio e in gruppo con le sorelle. Saluti Alberto
    4 punti
  4. Conoscevo già questo bellissimo e utile vademecum. Aggiungerei anche la regola XXVI di Solone Ambrosoli: Beato il collezionista perchè non conoscerà la noia. Arka Diligite iustitiam
    4 punti
  5. Ciao @Bruzio , non sarebbe il primo falso d'epoca ottenuto per fusione e con metalli bianchi. Ecco un 10 Tornesi 1798
    4 punti
  6. Non credo proprio di essere più “autorevole” di te, Alain, in questo campo! A volte, come in questo caso, è maledettamente difficile distinguere le emissioni pseudoimperiali longobarde dai prototipi ufficiali! E poi si finisce quasi sempre per dare giudizi personali. Le nostre conoscenze sono molto limitate: non sappiamo, ad esempio, se Ravenna in qualche occasione possa aver coniato moneta “per” i longobardi o se i longobardi a volte possano aver ingaggiato maestranze provenienti da zecche imperiali. La moneta oggetto di questa discussione mi sembra piuttosto lontana dai tipi barbarizzati (tipo Brescia) ma anche dalle emissioni ufficiali ravennate (basta dare un’occhiata alle principali opere di riferimento (Mibe, Doc, Morrison). Rispetto alle ufficiali vedo uno stile più trascurato della legenda e della parte inferiore del busto (che pur mantiene lo schema iconografico del tipo ufficiale). I lacci del diadema poi non cadono in basso come nelle emissioni di Ravenna ma rimangono sospesi in alto.
    4 punti
  7. Alberto, aggiungo altri due 10 tornesi 1856, sempre stesso conio al dritto. Presi da web. Ciao.
    3 punti
  8. Colpa dell’amido nel lavaggio… non c’erano più le maestranze di una volta…
    3 punti
  9. Buongiorno presento l'ultima pescata in ciotola che ho fatto: tre monete per 1 euro. Comincio con la prima : 1 shilling 1994 del Somaliland (Stato dell'Africa orientale, senza riconoscimento internazionale) La seconda , un bel 5 matonas 1923 (1931) dell'Etiopia: e infine la terza: half penny 1861 della regina Vittoria, un po' liscio...
    3 punti
  10. Trovate in un forte le monete saccheggiate agli ebrei e riciclate con nuovo punzone dalla legione romana dello Stretto di Messina Moneta ebraica della prima guerra giudaica rinvenuta ad Apsaros. Essa fu coniata nel 69 d.C., poi sequestrata e contromarcata dalla legione X Fretensis. Sullo sfondo, il forte di Apsaros. Foto. Piotr Jaworski Monete ebraiche sottratte dai legionari romani agli ebrei, durante la terribili repressioni a Gerusalemme e a Masada furono contromarcate e riutilizzate con il marchio X dalla decima legio Fratensis, la legione romana che nacque attorno allo stretto di Messina, del quale portava il nome. Fretum siculum era il nome del tratto di mare tra Calabria e Sicilia. Fretum, in latino, significa stretto, in senso geografico. I ricercatori polacchi hanno stabilito, grazie a scavi, in un forte romano della Georgia, che i soldati della 10a Legione Fretensis, nota per la loro sanguinaria repressione delle rivolte ebraiche, erano di stanza anche sul Mar Nero, ad Apsaros nella Colchide all’inizio del II secolo d.C., Finora, gli storici non avevano rilevato tracce della loro presenza in un’area così remota. La presenza della X legione “calabrese” è stata stabilita grazie alla presenza di monete contromarcate dalla potente unità militare romana. La Legio X Fretensis (“dello Stretto”) fu una legione romana creata da Augusto nel 41/40 a.C. per combattere Sesto Pompeo, ed esistette almeno fino agli inizi del V secolo. Il suo simbolo era il verro. Augusto, all’epoca ancora Ottaviano, arruolò questa legione in quanto aveva bisogno di contrastare Sesto Pompeo, figlio di Gneo Pompeo Magno, che controllava la Sicilia, minacciando la fornitura di grano per la città di Roma. Ottaviano scelse per questa legione il numero dieci per rievocare Legio X di Cesare. Durante il conflitto contro Pompeo, la Legio X presidiò lo stretto di Messina, prendendo parte alla battaglia di Mylae e a quella di Nauloco (36 a.C.). Le Legioni erano generalmente formate da 5000 uomini, in maggioranza italici. Dopo essere stata di stanza nei Balcani, la X fu trasferita in Siria; alcune sue vessillazioni sono attestate dal 6 a.C. a Cirro, mentre l’intera legione era certamente presente nel 6 d.C. Tra le due date vi fu la campagna condotta da Publio Quintilio Varo contro i ribelli giudei, sollevatisi a seguito della morte di Erode il Grande nel 4 a.C.; Varo ebbe certamente a disposizione le altre legioni siriane – la III Gallica, la VI Ferrata e la XII Fulminata – e forse anche la X Fretensis. Il ritrovamento di monete ebraiche contrassegnate, successivamente, dalla X è avvenuto grazie all’intervento dall’archeologo e numismatico Dr. Piotr Jaworski della Facoltà di Archeologia dell’Università di Varsavia che ha notato l’anomalia delle monete trovate durante gli scavi nel forte romano di Apsaros, l’odierna città di Gonio, nella Georgia occidentale. La maggior parte delle monete proveniva dall’Antiochia siriana e dalla Giudea, ma tra queste gli archeologi si sono imbattuti anche in una moneta dei ribelli del quarto anno della prima guerra giudaica. Tutte contrassegnate dalla X fretensis. “Il loro numero non deve sorprenderci. Erano piccoli tagli usati tutti i giorni per comprare cibo o servizi. Per una moneta di questo tipo si poteva entrare nei bagni” – dice Jaworski.
    2 punti
  11. condivido.. ti consiglio cmq di aspettare e di monitorare internet, l occasione capita sempre.
    2 punti
  12. Buonasera, condivido gli ultimi 2 volumi della mia nascente biblioteca. Un caro saluto a tutti.
    2 punti
  13. Dovrebbero essere i famosi principi di Memmo Cagiati, anche il buon Mario Traina spesso li citava nelle sue pubblicazioni divulgative...
    2 punti
  14. C'è un testo che ne parla: Trovato anche questa discussione:
    2 punti
  15. Tu giustamente non potevi farti pubblicità, ma le tue pubblicazioni meritano eccome, con quel ricchissimo armamentario fotografico con tanto di ingrandimenti e focus sui dettagli sono strumenti utilissimi per ogni studioso e collezionista, per non parlare delle comparazioni con i falsi, ce ne vorrebbero altre di pubblicazioni dello stesso tipo, su monetazioni diverse e con lo stesso metodo analitico e illustrativo... secondo me è un'idea valida anche per difendersi dai falsi sempre più pericolosi e pervasivi, pubblicazioni specialistiche con aggiornamenti periodici e comparazioni dettagliate e approfondite tra originali e riproduzioni di ogni tipo ed epoca...
    2 punti
  16. Rivista italiana di numismatica 1892, pag 523 e seguenti prego
    2 punti
  17. Riporto le parole scritte da Roberto Ganganelli nell'editoriale delle ultime notizie dell'edizione online di Cronaca Numismatica; "Riflessioni post fiera Cari lettori, amici numismatici, anche l'edizione numero 136 di Veronafil è andata in archivio e, purtroppo, l'impressione che se ne è ricavata non è positiva né, tanto meno, incoraggiante per il futuro della più importante fiera italiana di settore. Le file degli operatori presenti si sfoltiscono, la "folla" dei visitatori si concentra in intervalli sempre più brevi delle giornate di venerdì e sabato e l'impressione generale che si ricava dalla manifestazione è di un desolato abbandono della barca a se stessa. Certo, parte dei commercianti continua a lavorare con profitto e parte dei collezionisti a fare buoni affari, ma non basta. La progressiva disaffezione verso questo evento è palpabile e, per giustificare il calo di ditte e clienti, non basta evocare lo "spettro" delle tante aste in calendario. Inizio a pensare, dopo tanto inchiostro inutilmente versato, che non si voglia proprio dare un vero futuro a Veronafil. Peccato." Sono parole veramente tristi, e se si perdesse la manifestazione di Verona ne risentirebbe sicuramente tutto il settore, non solo in maniera economica, ma anche culturale. Verona non è solo acquisto e vendita, ma anche incontri e novità del mondo numismatico in generale. Speriamo che in futuro questa manifestazione possa risollevarsi e ritornare ai fasti di un tempo, quando come scritto ne "La Voce Scaligera" se non si trova a Verona non esiste.
    2 punti
  18. hai ragione su tutto! effettivamente il disegno è distante dalle monete ravennate presenti nei cataloghi, ma come dicevo l'unica cosa che mi rende possibilista è grande variabilità che come dicevo copre una infinita gamma di "grigi"... tuttavia non escludo affatto che come dici, questa non sia comunque una "ufficiale" in senso stretto. grazie per il tuo intervento
    2 punti
  19. guarda, benché qua si possa invocare una voce ben più autorevole della mia @giollo2 e benché vi siano esemplari simili, ma maggiormente barbarizzati, che sono plausibilmente del periodo Longobardo (ricordo un esemplare da Brescia ad esempio) sarei propenso a dare questa moneta a Giustiniano e a Ravenna, anche se ammetto che il campo è qua molto scivoloso, e certezze ve ne sono poche. nella media di uno stile di cui esistono infinite gradazioni di grigio, per questa pendo per una emissione ufficiale ravennate. se Giollo2 mi smentirà, sarò felice di imparare sempre qualcosa saluti Alain
    2 punti
  20. Ciao Teo, per farti capire meglio cosa intendo con "schiacciamento di conio" ti posto un esemplare in alta conservazione, che presenta al rovescio sulla Corona Reale un "vuoto".
    2 punti
  21. Buonasera a tutti, finalmente dopo mesi di pazienza sono riuscito a comprare un quattrino della Repubblica di Pisa a nome di Federico II (1350-1370). Quattrino. D/ Aquila coronata su capitello volta a sinistra. R/ Grande P ornata; a sinistra, simbolo spada. Nel libro di Monica Baldassarri (zecca e monete del comune di Pisa) sono segnalate 4 varianti di questa moneta. Io credo che sia la seconda (A.XIV.3b.), volevo sapere se qualcuno potesse confermare la mia identificazione. Grazie a tutti
    1 punto
  22. Padova. Francesco I e II. Quattrino. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  23. Sarà un'emissione anonima uscita dalla medesima officina e dal medesimo incisore...
    1 punto
  24. In attesa di avere i dati richiesti, ti dico che quella che hai in mano non e' una moneta qualunque. E' una moneta appartenente ad una delle serie di rovesci più importanti del IV secolo d. C. (ed in generale di tutta la monetazione romana imperiale), ovvero la serie FEL TEMP REPARATIO (in particolare della tipologia Galley/Victory). Ti allego questo approfondimento che ti consiglio di leggere: Ciao da Stilicho
    1 punto
  25. È la linea di giuntura dei calchi in negativo delle facce
    1 punto
  26. Ricostruzione storica della Società Di San Marco Zurigo-Enge 1743. La seconda edizione dell’opera viene presentata a Zurigo dagli autori Tindaro Gatani e Marco Gherzi. A tale edizione è stato aggiunto lo Statuto originale dell'associazione, che era composta da giovani commercianti zurighesi di buona famiglia che volevano rendere omaggio ai loro ricordi italiani e soprattutto ai loro soggiorni a Bergamo e a Venezia. Un volume scritto da Tindaro Gatani e Marco Gherzi sull’affascinante storia del Venedigli di Zurigo-Enge, la villetta sul lago che, dal 1743 al 1772, fu sede della Società di San Marco, fondata da un’allegra brigata di 14 giovani zurighesi per ricordare la loro gioventù passata sulle rive della Laguna, rivivendo usi e costumi veneziani sulle rive della Limmat. Come dependance dell’Hotel Baur au Lac fu luogo di soggiorno di principi ed alte personalità europee. Il volume si avvale delle autorevoli prefazioni del sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, e di quello di Zurigo, Elmar Ledergerber. Introduce Giangi Cretti. Intervengono i curatori del volume Tindaro Gatani e Marco Gherzi e il Capo Dipartimento scuola e sport della Città di Zurigo Filippo Leutenegger. https://iiczurigo.esteri.it/iic_zurigo/de/gli_eventi/calendario/das-venedigli-la-piccola-venezia.html Die Liegenschaft "zum Venedigli" Das Haus "zum Venedigli" stand einst an der Lavaterstrasse 25, über die genaue Erbauungszeit und die ersten Besitzer des einstigen kleinen Weiherhauses scheint nicht viel bekannt zu sein. Es wurde im Jahre 1743 "Clubhaus" einer Gesellschaft von ursprünglich 14 jungen Zürcher Kaufleuten im Alter von 25 bis 39 Jahren, die sich zur Erinnerung an ihre Ausbildungszeit in Oberitalien, vor allem in Venedig, "Società di San Marco" nannte. Bei ihren all vierzehntäglichen Treffen trugen die Mitglieder stets einen schwarzen venetianischen Mantel sowie Degen oder Dolch. Der Mitglieder- resp. Eintrittspreis wurde prozentual vom jeweiligen Vermögen des Einzelnen erhoben. Ein weiterer spezieller Punkt dieser Vereinigung war auch die Tatsache, dass keine neuen Mitglieder aufgenommen wurden. Folglich löste sich diese Vereinigung mit dem Ableben des letzten Mitgliedes im Jahre 1772 von alleine auf. Von der Italienischen Gesellschaft ging das Gut käuflich an den Nachbar, den Bleicher Schaufelberger, über; später besass es der Hotelier Baur und quartierte dort zu Anfang der 1860er Jahre die Familie des vertriebenen Königs von Neapel ein. Zuletzt erwarb es die Schweizerische Nordost-Bahn und richtete dort Büros für ihre Statistiker ein. Bei der Verstaatlichung der Bahn ging das Gebäude an die Schweizerische Bundesbahnen über. Das Haus mit dem charakteristischem Treppengiebeldach verdankte seinen Namen "Venedigli" der Tatsache, dass es ursprünglich von einem später trockengelegten Weiher umgeben war, wie auch seiner Funktion als Unterkunft für venezianische Abgesandte zu dienen. Die Liegenschaft befand sich etwa an der heutigen Stelle wo die Seestrasse mit der General-Wille-Strasse aufeinander treffen. Die Liegenschaft wurde im Jahre 1925 abgebrochen. Mit dem Bau des Einkaufszentrums "Engi-Märts" verschwand auch die Venedigstrasse. Ziemlich genau an der Stelle der ehemaligen Venedigstrasse finden wir heute das Restaurant "San Marco" mit einem in Stein gemeisselten Löwen, dem venezianische Wappentier, sowie einem authentische venezianischen Brunnen, einem Geschenk der Stadt Venedig. https://www.alt-zueri.ch/turicum/strassen/prov_historisch/venedigstrasse.html
    1 punto
  27. Già me lo vedo sui cataloghi ormai, il "2 euro variante poliziotta con l'uccello"... 🙄
    1 punto
  28. Ciao, sicuro del peso e del diametro indicati? Le fattezze sono quelle degli eurocent. Il verso giusto a confronto:
    1 punto
  29. Per quanto riguarda il periodo medievale io aggiungerei alla lista anche le due opere di Andrea Keber : Le Monete della Serenissima dalle Origini a Domenico Morosini Le Monete della Serenissima da Vitale Michiel II a Cristoforo Moro Bisogna spendere qualche soldo in più ma ne vale la pena per il ricchissimo e importante corredo fotografico che permette di entrare nei dettagli ad un livello quasi entomologico, si possono notare pure dei pidocchi nella barba di San Marco che si sono messi in posa per l'occasione (problemi di igiene o segni del massaro? Magari entrambe le cose 🤓)
    1 punto
  30. Comunque è contro chi fa queste porcherie che dovrebbe attivarsi la magistratura, invece di perdere tempo a mandare i carabinieri a buttar giù dal letto alle 6 di mattina il ragazzino che ha comprato un AE3 di Costanzo II su ebay... è questo il vero danneggiamento del patrimonio culturale.
    1 punto
  31. Per completezza aggiungo un'immagine migliore...
    1 punto
  32. Buongiorno, nulla da dire sulla particolarità, ma non è tale da creare un plus valore. Ovvio che, come curiosità, la terrei anch'io. PS: e se invece di un pappagallo, quello sulla spalla fosse un carico da novanta di qualche piccione di passaggio? 😅
    1 punto
  33. Si, è vero, ogni tanto si divaga, ma sempre con garbo, intelligenza e talvolta con un po' di ironia (perlomeno così' cerchiamo di presentarci). Talvolta la realta' fa male (siamo abituati al conformismo (e alle opportunita'), ma aldilà delle convenienze personali rimane , sempre evidente, la necessita' di fare chiarezza (oltre la censura opportunistica). Io la penso così. Saluti, SANTI
    1 punto
  34. Un'amara riflessione che purtroppo condivido. Sempre meno espositori, sempre meno affluenza, la militaria SCOMPARSA, tanti piccoli "difetti" che non vengono sistemati o risolti: in uno stand dal costo di circa 1300 euro non abbiamo il cestino e alla nostra richiesta siamo dovuti andare a prendercelo!! Qualche furto come sempre, nonostante un piccolo miglioramento della sorveglianza. Non so come andrà a finire, ma l'equazione meno espositori = costi maggiori per chi va non so quanto possa durare e la scelta che fanno molti colleghi di girare per gli stand con il borsello e fare qualche vendita mirata inizia ad essere sempre più diffusa e non posso dargli torto, anche perchè la possibilità di entrare ugualmente il giovedì senza avere lo stand è possibile a tanti purtroppo.
    1 punto
  35. Scusate se entro in area a gamba tesa 😁😃 ma dimenticate che la più "bella" e rara è la NESSUN P 🤨
    1 punto
  36. 1 punto
  37. Per un neofita consiglio il Zub/Luciani e il Papadopoli. Il primo aiuta nell'identificazione della tipologia con cui si ha a che fare e il il secondo è d'aiuto per una ricerca più approfondita. Alla fine del volume ci sono le tavole e puoi sempre provare una ricerca in internet inserendo il riferimento al corpus (molte volte trovi quello che cerchi in siti come acsearch o simili)
    1 punto
  38. La P con punto sembrerebbe più rara, ma con un po di pazienza la troverai.🙂 Anche io ho in collezione un 5 Tornesi come il tuo
    1 punto
  39. Perdonatemi... ma io non capisco che c'entrano gli ostrogoti
    1 punto
  40. Il tasto modifica è stato spostato, lo trovi cliccando sui tre puntini orizzontali in alto a destra nel post, accanto al numero del post
    1 punto
  41. Salve. L’utilizzo dello stesso identico conio per minimo due anni consecutivi ( 1856/57) non potrebbe rilevare che lo stesso identico “doppio orecchio” sia presente direttamente sul conio piuttosto che solo sulle singole monete? In definitiva, non si è portati a pensare che il difetto “doppio orecchio” possa non costituire un difetto verificatosi nella fase di coniazione riguardante la sola moneta, ma, piuttosto e più verosimilmente, un difetto risalente all’origine, cioè al momento della realizzazione e dell’utilizzo del conio stesso? Se così fosse, ne deriverebbero interessanti conseguenze sul ruolo da attribuire al “doppio orecchio” nella monetazione napoletana ed a tanto altro. Queste, naturalmente, non sono certezze assodate, ma solo congetture su cui, però, sarebbe opportuno riflettere attentamente.
    1 punto
  42. I apologise for the intrusion and my lack of Italian. I was made aware of this board and thought it worth sharing the following coin, which is the same coin as above but BEFORE the engraver had an opportunity to make his enhancements. This should provide you with all the information on which areas of the coin have undergone new engraving. Regards, Martin (maridvnvm)
    1 punto
  43. Tempo fa ho venduto ad 1 commerciante il mio peggior zecchino veneziano....da me considerato un bb. È apparso ad un paio di aste chiuso ms 64. Non amavo gli slab, ma dopo questa vi giuro che per me quel numero non significa nulla. Non è una diceria è successo a me direttamente.
    1 punto
  44. La seguenza dei rovesci almeno 3 conosciuti. R 61 ed R63 attribuiti ad Herakleidas, R 62 attribuito ad Xoirion
    1 punto
  45. No Herakleidas ha creato 3 coni con Apollo di faccia. Il primo, dopo le prime battiture, si comincia a lesionare, fino alla rottura. Questa e la seguenza del primo conio....... Successivamente crea il secondo conio. Anche qui oltre ad un'altra lesione, ha subito delle lievi rotture, vedi le labra e su alcune ciocche di capelli.
    1 punto
  46. Ciao! Vedi un po' qua se trovi qualche dato https://www.statodamar.it/index.php?page=aree.php&ids=31 saluti luciano
    1 punto
  47. Nel passato era una pratica relativamente applicata ora lo Stato e’ molto piu’ ‘stitico’ pero’ al contempo butta via soldi oer acquisire - coattivamente - monete gia’ possedute in numerosi esemplari o comunque di modesto interesse culturale invece si impiegare quei fondi nell’unica opera di tutela veramente efficace: la catalogazione selle collezioni pubbliche 🙏
    1 punto
  48. La moneta è un esemplare di Gallieno davvero interessante con un busto singolare e inusuale che fa sì che queste emissioni vengano definite dagli autori di area francese "exceptionnelles". Il busto in questione non è inedito ed è noto per la zecca di Milano (prima e seconda officina) abbinato a diverse tipologie di rovescio, il Goebl cataloga queste: la moneta da te postata non risulta censita dal Goebl che però ne riporta una similare per tipologia di rovescio ma con una legenda al dritto più lunga (IMP GALLIENVS P AVG) e con al rovescio come esergo SM, la sigla della città emittente abbinata all'officina (Secunda Mediolanum), anziché solo l'officina (S): che dire... Complimenti! Bel colpo! Non escluderei che il tipo sia noto a Doyen che aveva trattato approfonditamente la zecca di Milano. Devo mettermi con calma a vedere la sua tesi di dottorato e vedere se c'è il tuo esemplare, se riesco nei prossimi giorni ci dedico un po'di tempo e vedo di fare qualche ricerca.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.