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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/01/23 in tutte le aree

  1. Complice un periodo di riposo (?) dal lavoro sto cercando di mettere ordine nel mio PC e tra i tanti file in PDF mi è tornato tra le cartelle questo testo che contiene un "capitolo" che credo possa interessare. Ignoro se già postato in passato (nell'eventualità chiedo scusa). Si tratta del testo "Memorie della vita, e degli scritti di Agostino Ariani ... : alle quali precedono le notizie storiche di Marco Antonio Ariani di lui padre, e del ristabilimento della regia zecca di Napoli", pubblicato in Napoli nel 1778. Liberamente disponibile su Google Books all'indirizzo Memorie della vita, e degli scritti di Agostino Ariani ... alle quali ... - Vincenzo Ariani - Google Libri Da tale volume ho estrapolato, in allegato, la parte riguardante la zecca di Napoli e le origini sulla battitura con il bilanciere che, da come si legge, pare sia stato perfezionato e prodotto dallo stesso Marco Antonio Ariani. In poche pagine e in maniera abbastanza semplice, l'autore spiega le fasi di coniazioni in zecca, sia a martello, sia con il bilanciere, nel passaggio di transizione. Sperando di aver fatto cosa gradita. Marco Antonio Ariani - del ristabilimento della regia zecca di NApoli.pdf
    8 punti
  2. Buongiorno a tutti gli amici del Forum, condivido volentieri con voi il mio ultimo acquisto arrivato oggi, un sesterzio di Marco Aurelio patina verde intonsa, provenienza: Moruzzi Numismatica, Ex Praefectum Coins. Descrizione del Venditore: Impero Romano, MARCO AURELIO, (161-180 d.C.), SESTERZIO, emissione del 171-172 d.C., della zecca di Roma, con al dritto: M ANTONINVS AVG TR P XXVI, busto laureato con paludamento e corazza a destra, ed al rovescio: IMP VI COS III, S C, Roma galeata seduta sopra ad una corazza con lo scettro nella destra e il gomito sinistro poggiato sullo scudo, è in bronzo, del peso di grammi 18,45 e diametro di millimetri 34,2. L’ esemplare, con bella parina verde smalto, raro (R), con riferimenti bibliografici R.I.C., 1034/S; Cohen, 281var.; Cayon, 120, Ex Praefectum Coins.
    7 punti
  3. Cari forumisti condivido volentieri 🫢🤣 il lotto 249 dell’ultima asta Varesi 81, ultimo entrato in collezione. Tallero da 80 soldi del Leone di Carlo I Cybo Malaspina signore di Massa di Lunigiana (1623-1662), MIR 319, 39 mm, 25,62 grammi, in buon BB. Sapete quanto rifugga dalle modeste conservazioni, ma qui si tratta di una moneta di straordinaria rarità presa poco sopra ad una base letteralmente ridicola. In un piccolo studio di qualche anno fa apparso su Cronaca Numismatica (“I talleri del leone di Carlo I Cybo Malaspina”, In Cronaca Numismatica n. 216), sono illustrati in tutto sette esemplari di tallero del leone di Carlo I Cybo Malaspina per la zecca di Massa di Lunigiana. Di questi esemplari: sei sono del tipo con valore espresso in numeri romani ed uno, l’unico conosciuto, con valore espresso i numeri arabi. Questo esemplare esitato dal buon Alberto, che sono riuscito non so ancora come a prendere, presenta il valore in numeri arabi! 😳 L’ho raffrontato subito con l’esemplare apparso su Cronaca Numismatica ed è assolutamente diverso (quello è anche leggermente meglio conservato). Ne ho dedotto quindi che si tratti del secondo esemplare conosciuto col valore 80 anziché LXXX. Ho avuto l’occasione nei giorni scorsi di incontrare quasi casualmente un profondo conoscitore milanese della monetazione, tra le altre, anche di questa piccola zecca, che io definisco tra quelle da amatori e gliel’ho portata. Mi ha sgranato letteralmente gli occhi, chiedendomi dove diavolo l’avessi trovata…confermando le mie deduzioni, è proprio il secondo esemplare noto. A volte l’emozione di avere in raccolta un R5, assoluto, mancante anche nella Collezione Reale, supera quella di un bel FDC. E detto da me è tutto dire ✌️😁 Buona serata
    6 punti
  4. Buongiorno, Ho recentemente acquistato questa piastra, millesimo 1835, rilevando al D/, una pettinatura diversa: i capelli del Sovrano si presentano acconciati in avanti, sulla fronte, e non con il consueto ciuffo, tipico di questa tipologia. Trovo una differenza anche nella punta del collo, che mi sembra più stretta, con un angolo più acuto. Mi ha ricordato la piastra 1834 con effigie inedita, postata da @LOBU un po' di tempo fa. Mi farebbe piacere conoscere la Vostra opinione in merito.
    5 punti
  5. Foto famigliola dei 6 tornesi raccolta motoreavapore completa. Ho finalmente aggiunto il millesimo 1802 che mi mancava. Niente di eccezionale, ma non so perché questa tipologia di moneta mi ha sempre incuriosito. Buon proseguimento.
    4 punti
  6. @giadalangella, tutto ne tradisce l'autenticità....metallo, peso, motto nel taglio.. Confronta con un esemplare autentico.
    3 punti
  7. In MERCANTI, NAVI, MONETE NEL CINQUECENTO VENEZIANO di Ugo Tucci, l'autore parla di 1678 con interesse diretto del cardinale Chigi. Probabilmente nel 75 il viceré dà l'ordine di rinnovare il comparto macchine e dal 1680 si parte con la produzione. Il del Carpio praticamente c'entra poco o nulla. 😉 PS stavolta ho scritto prima di essere additato come "fenomeno del senno di poi" ☺️
    3 punti
  8. Stand di 4 metri con armadio blindato circa 1200. Per noi il convegno di Verona parte da circa - € 2000 e non mi sembra poco. Se poi dovessimo anche pagarci le guardie all'interno dovremmo aggiungerci altri 100 euro direi. Ma poi andrebbero bene se le pagassero tutti ma poi partono i distinguo: io no, io forse, io si se si paga in base ai metri dello stand, ecc. Oltretutto il problema all'interno è ultimamente quello sentito, molto più grave all'esterno e nel tragitto per tornare. Agli organizzatori sono state fatte innumerevoli proposte, sia da parte di associazioni che di singoli commercianti ma i risultati sono stati miseri e infatti ad ogni edizione il numero degli espositori è sempre meno. Faccio un piccolo esempio per farvi capire "l'andazzo": giovedì mattina apertura alle 10 per l'allestimento, arriviamo alle 10.05 e c'erano almeno 70/80 macchine già presenti, all'entrata chiedono il pass auto e personale che vengono letti e nel frattempo mi accorgo di una persona, che conosco, che cercava come sempre di intrufolarsi senza pass e viene rimandata indietro. Noi entriamo alle 10.10 e c'erano almeno 25/30 espositori che avevano già allestito lo stand e dopo pochi minuti mi viene a salutare la persona che era stata mandata indietro perchè senza pass. Due semplici domande: se apre alle 10 come è possibile che alle 10.10 in tanti avessero già allestito? Se quella persona era senza pass alle 10.05 come ha fatto ad entrare alle 10.20? Penso che si capisca cosa non funziona e perchè queste cose all'estero non succedono, ma non si vuole porre rimedio. Ultima nota che trovo particolarmente odiosa: alcuni colleghi che usufruendo del pass invalidi del padre/madre/zia/ecc parcheggiano nell'area riservata ai disabili. Mi ha fatto veramente schifo anche perchè di disabili tra gli espositori ce ne sono ben pochi, ma l'organizzazione in questo caso non può effettivamente fare nulla.
    3 punti
  9. CLAUDIO, ASSE, 41-50 d.C., S C Minerva galeata con lancia e scudo, Zecca di Roma, (RIC 100) / monete romane imperiali antiche (moneta romana imperiale antica della dinastia Giulio-Claudia - Impero Romano)
    2 punti
  10. A proposito di pantografo, questa vecchia discussione può essere interessante. Un saluto a tutti. Raffaele.
    2 punti
  11. Comunque ritengo, personalmente, che l'emissione Plebiscito di Fiume sia una delle più belle da un punto di vista storico ed artistico con la caratteristica del valore in due valute (lire e corone). Poterle avere su un documento della BI per un collezionista è un valore aggiuntivo ... non economico purtroppo ma storico senza alcun dubbio. Chissà, in futuro, potresti anche trovare, qualche collezionista di nicchia, che gli darà un valore superiore😉
    2 punti
  12. Buonasera, ciao @magicoin mi piace il fatto che tu sia costantemente impegnato nella ricerca di nuove varianti... continua così! Comunque, tempo fa salvai l'immagine di questa moneta per confrontarla con delle altre Piastre 1835 legenda interrotta, proprio perché mi incuriosì la forma della testa... Alla fine, l'effige di questa 1835 è risultata essere uno dei numerosi ritratti giovanili di Ferdinando II - in questo caso - con ciuffo, naso e punta del collo leggermente diversi dal tipo base - e seppur si tratti di un conio raro - a mio avviso resta una curiosità, perché non rappresenta qualcosa di così rilevante da poterlo definire una "variante degna di nota". Riguardo la fronte ed il ciuffo, potrebbe trattarsi di un conio sporco/otturato o più semplicemente, di una leggera debolezza di conio. A proposito di ciuffi sulla fronte, ricordo che in un'altra occasione ti allegai anche un'immagine con i diversi tipi di ciuffi (in avanti, all'insù, all'indietro e con ricciolo tondo). In altre discussioni invece, abbiamo anche trattato più nel dettaglio il tema delle diverse effigi sulle piastre con volto giovanile, soprattutto tra il 1833 ed il 1836, quando evidentemente, vi è stata una più che massiccia coniazione di Piastre e di conseguenza, vi fu un'elevata produzione artigianale dei conii. Allego una Piastra 1835 che presenta lo stesso identico conio della tua, ma in uno stato di conservazione leggermente più leggibile. Allego anche un'immagine GIF comparativa con un'altra 1835 del modello base. Spero di esserti stato utile, Lorenzo
    2 punti
  13. Buona Serata, spulciando nei siti di vendita, spesso si vedono delle monete che come conservazione sono veramente brutte, probabilmente interrate da chissà quale epoca, incrostate e pertanto i sentimenti variano tra l'ironico ( pensando al coraggio del venditore ) ed al dispiacere per una moneta irrimediabilmente perduta. E' quanto è capitato a me guardando un misero 3 Grana di Murat: Ho continuato a guardare se trovavo qualche altra moneta, ma poi sono ritornato sulla pagina del coraggioso venditore. Mi sono chiesto se per caso potesse essere un falso d'epoca ( sarebbe stata una bella scoperta, in quanto non se ne conoscono esemplari ) ma l'ho escluso. Comunque il 3 Grana mi attirava, non fosse altro per provare a migliorarlo e cercare di riportarlo alla dignità che meritava. Quando mi è stata recapitata ho cominciato a lavorarci, usando metodi non invasivi, cercando di rimuovere le incrostazioni e preservando la patina, impresa difficile con le monete in lega di rame. Certamente un tondello, se si presenta in bassa conservazione, non può diventare una bellezza, ma ho cercato di fare il possibile e ve la presento. Mi piacerebbe sapere le vostre opinioni ed eventuali consigli sulla pulizia delle monete in rame. Ciao, Beppe
    2 punti
  14. Buongiorno @giadalangella, se vuoi che si possa dare un parere obiettivo dovresti postare le foto delle due facce e del bordo, in modo tale che l'immagine della moneta risulti dritta (magari un pochino più grandi ... ma sarebbe meglio anche molto più grandi), e poi indicare il diametro della moneta ed il suo peso (l'ideale sarebbe anche lo spessore). Oltre a questo mi permetto di invitarti a presentarti al resto degli utenti del forum https://www.lamoneta.it/forum/71-nuovi-arrivati-presentazioni/ e poi a leggere le Linee Guida del Regolamento: https://www.lamoneta.it/guidelines/ comunque ... benvenuta. 😉
    2 punti
  15. Nella prossima edizione del Magliocca le immagini dei tagli dovrebbero essere riprodotte.
    2 punti
  16. Per me si tratta di un conio diverso, soprattutto per la linea diversa della fronte e la punta del collo, oltre che per la capigliatura. Uso il "sembrerebbe" perché qui so che posso trovare persone molto più esperte di me e posso sempre sbagliarmi.
    2 punti
  17. Solo se usato postalmente mantiene un interesse filatelico, e sono solitamente delle rarità. Si sono avuti casi di uso postale di marche da bollo dopo eventi eccezionali (come alluvioni, terremoti, guerre,..ecc) dove per cause di forza maggiore vi era penuria/mancanza di francobolli, ...quindi essendo un valore emesso dallo stato veniva usato anche per affrancare. È successo anche l'inverso, si sono usati francobolli al posto delle marche da bollo. Questi casi sono sempre rarità. Il tuo è ormai una marca da bollo, che tra laltro non mi è stato facile trovare, marca da bollo a tassa fissa del 1922 soprastampata .... 10 lire su centesimi 26 (non 20) su 2 corone rosso (anche se non interessa aggiungo per completezza, il valore della marca è 5 euro).
    2 punti
  18. Ringrazio l'amico @Fondamentale per avermi aiutato con queste sovrapposizioni.
    2 punti
  19. credo che nel V secolo la zecca di Mediolanum fosse attivissima. Abbiamo emissioni per Arcadio 398-408 Onorio 393-423 Valentiniano III 425-455 Marciano 450-457 Avito 455-456 Leone I 457-474 Maiorianus 457-461 Libio Severo 461-465 Antemio 467-472 Olibrio 472 (impossibile escluderlo dopo il ritrovamento di Como 🙂) Glicerio 473-474 Giulio Nepote 474-475 Romolo Augusto (475-476 Zenone 477-491 Basilisco 476-477 Anastasio I 491-518 Per approfondimenti i due ponderosi tomi di Guy Lacam: La fin de l'Empire Romaine et le monnayage en or en Italie" Parigi 1983 e Oscar Ulrich Bansa "Moneta Mediolanensis" , Venezia 1949 A Ravenna bel V secolo hanno coniato: Arcadio Onorio Costanzo III Giovanni Teodosio II Galla Placidia Onoria Valentiniano III Licina Eudoxia Marciano Petronio Massimo Avito Maioriano Leone I Libio Severo III Antemio Glicerio Giulio Nepote Basilisco Romolo Augusto Zenone Odoacre Teodorico ( e a seguire gli altri sovrani Goti) per approfondimenti: Eugenio ed Enrico Baravelli " Il bronzo antico della zecca di Ravenna" 2013
    2 punti
  20. Ciao non colleziono medaglie ma quando trovo qualcosa di interessante e in più riguarda l'Egitto faccio uno strappo. Queste due mi sono piaciute in particolar modo quella in argento che ricorda lo spostamento del tempio di File con la collaborazione di ditte Italiane. Silvio
    2 punti
  21. Ma figurati! Vorrei soffermarmi un attimo sull'interpretazione di queste poche righe. Ci ho provato anche in passato ma mi sono creato dei nemici nel farlo e forse ora me ne farò degli altri 🙃. In pratica qui si afferma che i mastri di zecca in qualche modo "segnavano" le monete come metodo di antifalsificazione. Cosa tra l'altro in uso anche in altre zecche. A questo punto appare lecito supporre che le varie differenze che si riscontrano sulle monete, in continuo e costante aggiornamento, altro non sono che quei segni di impressione che venivano utilizzati per riconoscere la moneta come prodotta nella zecca partenopea ed anche da chi. Sicuramente non lo sarà per tutte ed alcune differenze saranno frutto di errore o di altre motivazioni ma si rimane comunque nel campo delle ipotesi che perdono credibilità di fronte a tale documento.
    2 punti
  22. voglio ricordare in questa discussione, e spero possa essere utile a tutti, che dopo il 425 Roma rimane praticamente l'unica Moneta Publica attiva per l'impero Romano d'occidente... per chi fosse un po' più attento, segnalo che: Treviri chiude intorno al 395/6 anche se sono noti sporadici esemplari battuti probabilmente intorno al 430 Lione chiude al massimo nel 418, e anche qua sono noti incerti esemplari probabilmente databili al 430 circa, ma si contano sulle dita di una mano Arles, chiude con sporadiche emissioni a nome di Giovanni, quindi 423 o poco dopo. e anche qua sono noti incerti esemplari probabilmente databili al 430 circa, ma si contano sulle dita di una mano Milano apre e chiude nei 4 anni di Maggioriano 457-461 Ravenna è un piccolo "caso", perché in modo sporadico copre un periodo lungo... mi sono noti: 1 esemplare a nome di Giovanni 4 o 5 plausibilmente ravennati a nome di Valentiniano III l'intenso periodo di Maggioriano e le emissioni di Leone I...comunque non comuni sicuramente la troviamo ancora operativa con Odoacre Aquileia chiude nei primi mesi di Valentiniano III - 425/6 Quindi Roma è l'unica Moneta Publica attiva per tutto il V secolo, con alcune significative interruzioni .... ma la principale senza ombra di dubbio
    2 punti
  23. Abominio! Farneticazione! Sacrilegio! Niuno declassi codesta meraviglia a semplice medaglia! Vade retro satana: invoco per te l'esorcismo con martello benedetto...
    2 punti
  24. Non ho mai scritto su queste discussioni "veronafil" che puntualmente si riterano ad ogni fine manifestazione, però posso dire qualcosa anche se non sono citato tra gli operatori "persi". Non credo di sbagliare se dico che mio padre (o mio nonno addirittura) fossero presenti dalla prima edizione, la mia memoria arriva fino a un certo punto ma ricordo con certezza di essere stato dietro allo stand da bambino (e sono del 79), di sicuro dal 2002/2003 le ho fatte tutte io, fino a circa 5/6 anni fa quando ho deciso di smettere, dopo aver mandato una bella lettera al presidente della scaligera, una raccomandata con ricevuta di ritorno vecchia scuola, non una mail (se cerco in negozio forse la trovo ancora). Il succo della lettera in soldoni, perdonate la rudezza, era che non potevano continuare a "fare i belli con il fondoschiena degli altri" perchè un po' alla volta il giocattolo si sarebbe rotto e, purtroppo, avevo ragione. Forse non era uno dei migliori banchi il mio? non lo so e non sta a me dirlo, ma quanti eurini erano esposti sul mio banco lo so di sicuro, e il mio più quello degli altri "persi" citati sopra facevano di Veronafil un gran convegno. Rischiare in prima persona di farsi rapinare e di conseguenza rovinare la vita e vedere l'associazione locale organizzatrice comprarsi ogni anno un appartamento in centro non è stato più accettabile per me e non riesco proprio a capire come i miei colleghi possano continuare a fare la roulette russa 2 volte all'anno. Mi risposero comunque, non ricordo precisamente le parole, ma il contenuto era sull'indignato/catastrofista, prolisso, ma soprattutto privo di qualunque apertura/considerazione/rispetto per chi (noi operatori) hanno reso il loro Veronafil quello che è (era), e che non sarà mai più, e voglio sottolineare, giustamente. Ricordo nello stesso periodo anche il ben più noto e blasonato Bolaffi aveva mandato una lettera alla scaligera dai toni pesanti, e mi sembra che anche loro non siano più venuti alla manifestazione (pensiamo soprattutto al peso che ha nella filatelia Bolaffi...). Soluzioni? Non ne ho. Speranze? Si, forse i tempi sono maturi per organizzare 1 convegno serio all'anno fatto da noi operatori. Quando e se succederà spero che tutti i collezionisti e appassionati che lamentano puntualmente il decadimento di Veronafil, "battano un colpo". Andrea Paolucci - Padova
    2 punti
  25. Ti capisco Releo... mi raccomando però a non farti mai disorientare da chi non ha mai maneggiato una moneta borbonica... da chi non ha mai postato neanche una 50 lire vulcano e qui sul forum si spaccia per esperto... sarebbe bene che certi personaggi investissero qualche euro per cominciare a studiare qualche moneta, misurarla, pesarla, scrutarla e studiarla a fondo, in modo tale che, tra qualche anno potremmo anche prenderli in considerazione. Sono stufo degli esperti tramite Google, dei leoni da tastiera e degli stalker. Se posso darti un consiglio, continua per la tua strada
    1 punto
  26. Con la riconquista della città da parte dell’Esercito italiano, a Fiume si costituì il Governo Provvisorio, presieduto dall’anziano dr. Antonio Grossich. Esso aveva il compito di traghettare la città alle elezione della Costituente Fiumana. L’esito delle votazioni, svoltesi il 24.4.1921 in una città ormai stanca di contrapposizioni e speranze deluse, dette la maggioranza agli autonomisti di riccardo Zanella. Le diverse emissioni filateliche del periodo ed in particolare le relative sovrastampe, scandiscono gli avvenimenti sopra ricordati: “effigie di D’Annunzio sovrastampata Governo Provvisorio” e nuove sovrastampe di “Segnatasse”; “Costituente 4.4.1921 mentre La serie "Pro Fondazione Studio" del maggio 1919 non ha sorte migliore, in quanto vi verrà sovraimpressa la scritta Costituente Fiumana, dal giorno dell'instaurazione della stessa, il 24 aprile 1921.
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  27. No, non si può definire "medaglia" il 5 lire 1914. È una gran signora moneta a tutti gli effetti. Gran merito di Calandra e Motti che hanno saputo trasferire un capolavoro in un piccolo cerchio. Parere personale.
    1 punto
  28. Ciao, per quelli che sono i miei gusti è la moneta perfetta. Se è già tua complimenti 🙂. ANTONIO
    1 punto
  29. Salve. Le foto che vado a pubblicare (solo il dritto) sono già tutte presenti in questa discussione. Di monete con "doppio orecchio" non ne ho trovate di nuove. In questa occasione, non ho fatto altro che accostare le foto del dritto dei quattro 10 Tornesi con identico conio (i primi tre del 1856, il quarto del 1857) e, successivamente, le foto del dritto delle due piastre 120 grana 1856, ugualmente con un identico conio fra loro due. Tutto ciò, per poter più facilmente verificare se le monete in oggetto riportano veramente lo stesso identico conio oppure no. Un caro saluto a tutti.
    1 punto
  30. Spettacolare e affascinante
    1 punto
  31. buon gusto, come al solito.
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  32. Patina verde chiaro molto affascinante e busto di bello stile non comune per Marco Aurelio, complimenti gran bell'aggiunta alla collezione! 👏👏👏❤️🥰
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  33. va fatto un distinguo: chi produce ricostruzioni complottiste della storia (o altro) non sono affetti dall'effetto Dunning-Kruger , sono invece scaltri cialtroni che hanno fiutato il modo di far soldi su credoloni in buona fede di bassa scolarizzazione (ma non solo). Il destinatario, cioè chi recepisce e/o diffonde a livello intermedio queste teorie è invece preda dell'effetto Dunning-Kruger.
    1 punto
  34. Ciao , infatti la discussione sta scivolando fuori argomento . .
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  35. Sempre usato PostePay standard da 4 anni a questa parte per l'acquisto della moneta, nessun problema
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  36. Prendere una moneta che non aveva nemmeno V.E. III è indicibile. Credo che siamo nel pieno di una R5. Complimenti.
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  37. Se il lato frontale è vuoto vuol dire che non era stato commissionato da qualche azienda in particolare ma può essere definito "generico". Avevano un valore ma resta il fatto che non potevano essere usati indiscriminatamente come moneta ... in caso contrario si sarebbe andati contro lo stato, l'unico autorizzato a coniare moneta. Quindi... nessuna mancanza. https://en.numista.com/catalogue/exonumia199881.html Posto un esempio. Per quanto riguarda la data di coniazione ... i dati che ho trovato sono contrastanti. L'unico punto fermo è che tutti quelli del 19esimo e 20esimo secolo vengono venduti senza specificare la data di produzione... quindi quasi impossibile saperla. Ragionando in modo logico si potrebbe, in alcuni casi, e solo per quelli "sponsorizzati", risalire alla data guardando la storia dell'azienda che li ha commissionati (es. se un pub è rimasto attivo dal 1850 al 1942 si avrebbe almeno un arco temporale). Per i token come quello da lei postato non ho trovato nulla che possa indicare la data ... anzi, da quello che ho potuto capire, la firma era stata usata anche in date antecedenti e posteriori a quelle indicate. Per provare a dissipare ogni dubbio ho inviato una richiesta di chiarimenti direttamente alla Vaughton ... sempre che siano così cortesi da rispondere. Posterò eventuali risposte da parte della Vaughton. Andrea
    1 punto
  38. Buon giorno. Non sono certo la persona più qualificata per dare consigli su come fotografare(visto le foto che posto), ma ha provato a fotografare le monete, senza flash o altri tipi di illuminazione, in un ambiente luminoso vicino ad una finestra ma non sotto la luce diretta del sole? Sperando di non avere fatto una considerazione scontata e banale le auguro una buona giornata. Gabriella
    1 punto
  39. “…L’appalto per l’esecuzione dei lavori fu affidato dall’Unesco nel 1974, tramite il Ministero egiziano della cultura, a due ditte italiane, la Condotte Acque di Roma e la Mazzi Estero di Verona, in seguito consociate nella Condotte-Mazzi Estero S.p.A. Le due ditte ebbero il compito di documentazione, smontaggio e restauro del complesso monumentale di File e del suo trasferimento e ricostruzione nella nuova sede dell’isola di Agilkia;…” https://www.archeologiaviva.it/5409/egitto-cosi-salvai-i-monumenti-di-file/ https://lastatalenews.unimi.it/file-salvata-acque-statale-archivi-unimpresa-straordinaria
    1 punto
  40. Ciao, i contorni impastati e le porosità / bolle diffuse fanno pensare molto male... Quanto all'attribuzione, è sempre Ariarate IV, secondo il Simonetta. A dire il vero, tra gli argomenti oggetto di dibattito tra gli studiosi c'è anche l'attribuzione delle monete ai singoli re ... quindi secondo altre ipotesi il re su queste monete potrebbe essere il V.... un problema comprensibile se consideriamo che hanno quasi tutti lo stesso nome e lo stesso epiteto! Allo stato attuale, la classificazione dei die Simonetta costituisce il repertorio più completo, ma diversi studi stanno mostrando come questa non sia del tutto corretta e stanno proponendo riorganizzazione delle emissioni di singoli re. Questo per semplificare un dibattito che va avanti dagli anni '60 e prosegue ora con altri studiosi.. Ne consegue che il testo di riferimento più usato non riflette più lo stato degli studi...
    1 punto
  41. Bella moneta , faccio solo una piccola considerazione: quello non è un bambino , nel linguaggio classico il nemico veniva rappresentato spesso di dimensioni inferiori, come rappresentazione idealizzata di una inferiorità socio culturale..
    1 punto
  42. La disgregazione dell'Impero Maurya in India ha portato alla nascita di numerosi piccoli stati e di altrettante tipologie monetali, ricche di simboli. Questa per esempio è una moneta attribuita alla città di Kosambi, nel nord-est dell'India. Lotto 2120. KAUSAMBI: Anonymous, ca. 2nd century BC, cast AE round unit (5.82g), Mitch-4588, Pieper-1129, lanky horse left, Indradhvaja to left, several nandipadas above // ornate railed tree in center, chakra left, nandipada above, swastika right with Ujjain symbol above, and 6-arch hill at bottom, light porosity, bold designs, EF. https://www.sixbid.com/it/stephen-album-rare-coins/9893/-/8500101/kausambi-anonymous-ca-2nd-century La descrizione riporta i seguenti simboli: Al dritto: Ianky horse. Dovrebbe trattarsi di una razza di cavalli tutt'oggi presente in India. Indradhvaja. Letteralmente, dovrebbe tradursi come "bandiera di Indra". Un piccolo simbolo, che però raccoglie in sé molto della complessa cultura e spiritualità indiana. Con riferimento a questo simbolo, vi riporto un breve estratto di quanto trovato in internet: "When the asuras were winning the battles against the Deva-s (Gods), the worried Deva-s approached Brahmā, the Father of universe. He took them to Viṣṇu and apprised him of the problem. Viṣṇu gave a dhvaja or a flag to Indra and advised him to fight the asura-s, keeping it in front, then Indra succeeded in routing the asura-s. Since then it became famous as ‘Indradhvaja’". https://www.hindupedia.com/en/Indradhvaja Al rovescio: ornate railed tree. Si tratta di un simbolo piuttosto comune nella monetazione indiana di ogni epoca, probabilmete legato a Budda. Per esempio, è molto comune nelle monete della "regione" dell'Ujjan: https://coinindia.com/galleries-ujjain4.html chakra. nandipada. Letteralmente "piede di Nandi", divinità induista: https://en.wikipedia.org/wiki/Nandi_(Hinduism) swastika 6-arch hill: un simbolo piuttosto ricorrente nella monetazione Maurya, ma anche in quella successiva alla disgregazione dell'impero. La sua interpretazione non è ancora del tutto nota, ma potrebbe essere legata a uno dei culti di Budda. https://en.wikipedia.org/wiki/Arched-hill_symbol I compilatori dei cataloghi di queste monetazioni penso abbiano i loro grattacapi... Purtroppo non ho la possibilità di consultare i testi citati. Il Pieper so essere un recente e buon compendio della monetazione indiana antica. Penso che prima o poi lo comprerò.
    1 punto
  43. Buonasera, mi sono chiesto più volte se le monete euro di taglio particolare alla fine vengono vendute o rimangono nel casetto. Certamente le tirature sono esigue, specialmente per i tagli maggiori....ma questo dubbio mi rimane. Questa è una tabella aggiornata ad oggi 19 aprile 2023 dove si vedono tutte le emissioni di tutti gli stati. Che ne pensate? C'è qualche collezionista che si dedica solo a questo?
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  44. Anche questa tipologia di FTR e' estremamente interessante. Ogni elemento di questa scena ha un suo significato e può mostrare diverse variazioni sul tema che rendono coinvolgente la collezione di queste monete. Se può interessare, vi allego questo link che trovo esplicativo: Hut Coin Analysis (forumancientcoins.com) Tornando alla tua moneta, mi pare che in esergo ci sia BSIS, seguito da un marchio di officina e quindi dalla lettera M. I marchi di officina per Siscia sono indicati nel link che ho allegato (potrebbe trattarsi del 2^?). Magari, quando avrai la moneta in mano, potrai notare qualche elemento in più. Ciao da Stilicho
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  45. Ma tu le monete le hai viste o no? mi sa che forse no… comunque non turbiamo nessuna posizione favorevole agli slab. Ci asterremo ‘anche’ da questi commenti in questa sezione. Tanto chi li predica e li promuove continuera ‘ a farlo - liberissimo peraltro. Chi invece si astiene - come il sottoscritto e pochi aficionados - sara’ felice di continuare a perseguire le monete del libero stato di Bananas frequentando le aste che meritano. firmato: ultimo dei Mohicani ( e felice di esserlo😁)
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  46. Buonasera, come promesso, condivido due esemplari asta Varesi 81: Lotto 661 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) 1 Lira 1915 "Quadriga" Prova Roma P.P. 258 Luppino PP197ter Mont. 338 Ag g 4,99 mm 23 RRR • Con bigliettino di vecchia e prestigiosa raccolta, manoscritto da Vico D'Incerti. Ex Celati, 1930, Lire 225 FDC Lotto 662 VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) 1 Lira 1915 "Quadriga" Prova di Stampa Roma P.P. 259 Luppino PP198 Mont. 339 Ag g 5,00 mm 23 RRR • Con bigliettino di vecchia e prestigiosa raccolta, manoscritto da Vico D'Incerti. Ex Celati, 1930, Lire 20 FDC Resto in attesa di vostri commenti e/o suggerimenti, e pongo una domanda: quale è la differenza tra “PROVA” e “PROVA DI STAMPA” ? Grazie infinite. Lotto 661 Lotto 662
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  47. Ciao! Non necessariamente, perché i dubbi sono tanti; mi spiego meglio: @gigetto13 ha ipotizzato che potrebbe trattarsi di un peso relativo a 10 ducati veneziani, ipotesi che anch'io condivido; Se ciò fosse corretto, non sappiamo però dove e quando è stato creato questo peso. Prima ipotesi Se fosse una creazione veneziana, il termine "Ducato" aveva un significato preciso e si riferiva al Ducato d'oro che ha mantenuto questa denominazione fino al dogato di Pietro Lando (1539-1545); sotto il dogato successivo di Francesco Donato (1545-1553), già la moneta cominciò ad assumere il nome di Zecchino; considero difficile che a Venezia avrebbero usato sul peso il termine Ducato, quando ormai era correntemente usato il termine Zecchino; quindi il peso dovrebbero averlo creato antecedentemente all'uso del termine Zecchino. In questo periodo il Ducato/Zecchino ha avuto pesi oscillanti tra i gr 3,53 e 3,49; dando per corretto il peso che @Ilketto ha riferito di gr 34,5, possiamo ritenere ammissibile che ci si riferisca al peso di 10 Ducati (è accettabile che il peso monetale possa essersi perso qualche centesimo a causa della consunzione). Il problema è che in questo periodo la zecca di Venezia non coniava multipli da 10 Ducati (e nemmeno da 10 Zecchini); il primo multiplo da 10 Zecchini noto, è stato coniato sotto il dogato di Nicolò Contarini (1630-1631). Seconda ipotesi Se il peso monetale fosse una creazione fatta in altro Stato, potrebbero benissimo aver usato il termine Ducato per qualche tempo ancora (forse qualche anno), anche se a Venezia era già desueto; in ogni caso multipli di Ducati/Zecchini ancora non ne circolavano. Terza ipotesi Il peso monetale, pur riferendosi ad una precisa valuta veneziana (Ducato/Zecchino), non serviva per pesare monete, ma lingotti in oro del valore di 10 Ducati/Zecchini; sapendo che queste monete erano di oro puro, avevano una equivalenza al peso di un lingotto di gr 34,90/35,30. Rientra anche - in ogni caso - l'eventualità che servisse per pesare 10 monete singole da 1 Ducato/Zecchino. saluti luciano
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  48. Salve volevo proporvi l' intera e unica intervista a Zecharia Sitchin, forse qualcuno di voi lo avrà già sentito...... io sto leggendo tutti i suoi libri, e li trovo molto interessanti; vi passo il link per guardare la puntata di Mistero in collaborazione con studio aperto: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=9ysOqfzOSn8 se volete scaricarlo interamente andate qui e mettette il link sopra: http://keepvid.com/ prego a chi non conoscesse l' argomento in corso di guardarsi totalmente il filmato ( 2 ore e mezza )
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  49. Mistero e Studio aperto ! son proprio due fonti scientifiche di primo ordine , un po come Nature o Astrophysical Journal . e come pensare di basare la politica economica dell euro in base a quello che si legge su Topolino o Geppo
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