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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/06/23 in tutte le aree
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Ciao a tutti oggi vi posto una mia Maiorina di Decenzio, provenienza Commerciante Professionista francese. Decenzio Maiorina. D/ D N DECENTIVS NOB CAES. R/ VICTORIAE DD NN AVG ET CAE (VOT/ V/ MVLT/ X). 5,45 grammi - 23mm. In esergo TRP, Treveri 1^ officina. RIC VIII 308.5 punti
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Buongiorno a Tutti ed un ringraziamento ad Alberto @Litra68 per aver iniziato questa bella discussione. Posto oggi una nuova tipologia di "Doppio Orecchio" : Tarì 1857 Condivido le foto. Quindi attualmente abbiamo: 10 Tornesi - Tarì - 60 Grana - Piastra, quasi tutti con millesimi degli ultimi anni del Regno di Ferdinando II. A mio parere è improbabile che sia una coincidenza. Cosa ne pensate ? Buona Giornata, Beppe4 punti
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Ciao, ritorno sul tema dei buoni CLL perché avevo l'idea di pubblicare i numeri di serie dei buoni originali sul catalogo di Lamoneta ma abbiamo visto che occorrerebbe creare una sezione speciale apposita sui buoni partigiani che al momento non c'è e ho lasciato perdere. Quindi ritengo che a questo punto possa tranquillamente pubblicare l'elenco dei numeri di serie in questa discussione. NUMERI DI SERIE DEI BUONI DEL CLL X IL PRESTITO DELLA LIBERAZIONE LIRE 1/100 SERIE DA NUMERO A NUMERO QUANT. 103 345562 1 103 371715 1 103 712796 1 103 712798 1 103 712800 1 103 712802 1 103 712804 1 617 345201 345300 100 617 599501 599516 16 617 599518 599600 83 617 695401 695500 100 618 370901 370913 13 618 370915 371000 86 650 000201 000300 100 651 725501 725900 400 660 160001 160006 6 660 160008 160162 155 660 160164 160180 17 660 160182 160329 148 660 160331 160740 410 660 160742 161000 259 1.900 esemplari / lire 190.000 LIRE 2/200 SERIE DA NUMERO A NUMERO QUANT. 102 287115 1 102 293115 1 102 293117 1 102 299131 299135 5 102 299138 299139 2 102 299140 299141 2 102 299144 1 102 348385 348386 2 280 943471 1 298 770002 770141 140 298 770145 770224 80 298 770226 770300 75 298 770701 771000 300 304 656301 656400 100 304 673994 1 309 328501 328700 200 310 117301 117496 196 310 117498 117500 3 310 132002 132496 495 310 132498 132500 3 310 749001 749026 26 310 749028 749110 83 310 749112 749297 186 310 749299 749501 203 310 749509 750000 492 319 412149 1 326 717501 718000 500 330 719195 1 3.101 esemplari / lire 620.200 LIRE 5/500 SERIE DA NUMERO A NUMERO QUANT. 0293 503101 503300 200 200 esemplari / lire 100.000 LIRE 10/1.000 SERIE DA NUMERO A NUMERO QUANT. 0615 906401 906500 100 0676 949301 949500 200 300 esemplari / lire 300.000 LIRE 50/5.000 SERIE DA NUMERO A NUMERO QUANT. T818 9458 9496 39 S1087 8743 1 C21 060301 060400 100 O21 009401 009500 100 Y23 062616 062635 20 R24 050008 050047 40 Q29 035940 036000 61 Y29 013701 013800 100 A30 028501 028600 100 I30 045501 045600 100 661 esemplari / lire 3.305.000 LIRE 100/10.000 SERIE DA NUMERO A NUMERO QUANT. B32 064001 064048 48 R32 043251 043252 2 T44 056501 056600 100 H45 073101 073200 100 250 esemplari / lire 2.500.000 LIRE 500/50.000 SERIE DA NUMERO A NUMERO QUANT. K4 010751 010775 25 25 esemplari / lire 1.250.0004 punti
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Ecco. Se dico alta conservazione (o FDC) c'è sempre il "signor so tutto, ma nulla di più" che obietta facendomi notare che a livello di micron ci sono dei difettucci... Questa è la prima volta che mi viene obiettato il contrario. Non metto mai la conservazione né il perito proprio per evitare contestazioni, discussioni od accuse di pubblicità. Ma evidentemente non basta... Per i posteri: io desidero avere la moneta sotto mano e - anche se è FDC "con dignità di stampa" - la tolgo dalla perizia foss'anche Bazzoni, Tevere, Bobba o san Francesco ad averla periziata. Naturalmente tengo il cartellino anche se non ho intenzione di vendere alcunché. Io sono un collezionista "vecchio stampo", a me interessa soprattutto la moneta, la perizia è importante - a parte che può sempre essere rifatta - ma, nel tempo può cambiare e troverai con difficoltà un perito che sia d'accordo con un altro e che confermi il precedente giudizio (che può essere calante o migliorativo).4 punti
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Cerco di riassumere quanto scritto varie volte circa i convegni all'estero che ho potuto frequentare. Per esempio Praga, che non è certo un megaconvegno tipo Berlino, quando si arriva per lo scarico, c'è una zona recintata attorno allo stabile del convegno. Quando si accede c'è una cauzione di € 100 per un'ora che paghi assieme ad un biglietto con l'orario, poi scarichi ed esci dove se sei in orario ti restituiscono la cauzione e ti sposti in un parcheggio recintato riservato agli operatori, adiacente ai visitatori. Poi quando entri, avendo preannunciato quanti pass ti servono e vanno in base ai metri dello stand e solitamente 1 pass al metro, ti mettono un braccialetto inamovibile tipo discoteca con il colore degli espositori, che devi tenere sempre fino al termine della fiera. Il giorno dell'apertura al pubblico, c'è il biglietto a pagamento con un prezzo, più alto, per la preview (cioè entrata anticipata) e poi il biglietto standard. Ad ogni tipo di biglietto è associato un braccialetto con un colore diverso. Durante la fiera girano delle guardie armate private che controllano che TUTTI abbiano i braccialetti. Penso che questi accorgimenti siano facilmente attuabili con un minimo di buona volontà e due soldi da spendere, ma non si fa. PERCHE'?????3 punti
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Lucius Papius was one of the triumvir monetalis in 79 B.C. One interesting element in this coinage is the paired symbols used on either side of the coins. Each coin was produced with a pair of symbols in the field that were linked by a theme. These dies were not used interchangeably and coins only exist with the paired die. As far as I am aware the symbols were only repeated twice Crawford RRC Symbol variant 1 (amphora/amphora) and RRC Symbol variant 11 (tall cup/jug). We cannot be sure how many die pairs were created but there is a hypothesis that there were 246 die pairs due to the fact that one die is known with CCXLVI/CCXLVI (RRC Symbol variant 178). Crawford identified and illustrated 211 die variant pairs at the time of publishing. Several new dies have been found since RRC was published. To my knowledge the most comprehensive analysis of this type was performed by Richard Schaefer as part of the Roman Republican Die Project (RRDP) https://numismatics.org/pocketchange/schaefer/ James Bonnano manages an excellent online resource that has increased the number of illustrated dies to 232 https://bonannocoins.com/l_papius/l_papius_db.php I have been is discussion with James and Richard in the past and wanted to take the opportunity to share a couple of examples frmo my collection that are relatively interesting. L Papius Denarius Serratus Obv:– Head of Juno Sospita right, wearing goat skin tied under chin. Behind head, Shoe. Rev:– Gryphon running right; in ex., L. PAPI.; in field, Sandal Minted in Rome from . B.C. 79. Reference(s) – RSC Papia 1. RRC 384/1. RCTV 311. Symbol variety – RRC -. Babelon -. BMCRR -. Bonanno 226. 3.78g. 19.71 mm. 180 degrees. An unpublished symbol pair with five examples currently known. This is likely the best of the five examples according to Richard Schaefer. L Papius Denarius Serratus Obv:– Head of Juno Sospita right, wearing goat skin tied under chin. Behind head, Dolphin wrapped around anchor. Rev:– Gryphon running right; in ex., L. PAPI.; in field, Hippocamp Minted in Rome from . B.C. 79. Reference(s) – RSC Papia 1. RRC 384/1. RCTV 311. Symbol variety – RRC -. Babelon -. BMCRR -. Bonanno 220. The only example example currently known according to Richard Schaefer.2 punti
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https://www.cronacanumismatica.com/l-occulto-ritratto-in-moneta-del-duca-di-ossuna/2 punti
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Allego immagine del mio esemplare, ex Christie's 2011, Milano, lotto 471. Scusate se ho postato la foto dal catalogo... Non avendo la moneta sottomano e a disposizione una pessima foto fatta male come mia consuetudine, ho preferito così.... Daniele2 punti
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Scusate se riapro l’argomento. Allego stralci del Regolamento del Convegno di Veronafil. Il Regolamento trovasi allegato (parte integrante e sostanziale) della Domanda di Ammissione al Convegno che deve essere sottoscritta da tutti gli Operatori che desiderano parteciparvi. La Domanda e il Regolamento si trovano e possono essere scaricati in .pdf dal sito Internet dell’Associazione. Dalla sola e semplice lettura degli allegati, si evince la portata del Convegno lato responsabilità delle parti in causa. Ecco! Magari gli Operatori (se uniti sinergicamente per un obiettivo comune) potrebbero concordare con l’Associazione delle modifiche al Regolamento stesso, magari apportando e/o inserendo clausole più a salvaguardia del settore “numismatico”, ad evitare appunto spiacevoli accadimenti che, nostro malgrado, pare che si ripetano ad ogni occorrenza. I Regolamenti non sono monolitici, esistono anche in quanto possono subire delle “riforme” funzionali alle esigenze derivanti dall’esperienza sul campo operativo. Credo che sia interesse anche dell’Associazione che i Convegni producano riflessi positivi per tutti. Altri due punti di attenzione vorrei sottolineare: a) sponsor; oggi come oggi, questi Convegni devono avere degli sponsor, magari anche di livello locale. b) gli Operatori dovrebbero fare lo sforzo di pubblicizzare maggiormente la loro partecipazione al Convegno. Molti lo fanno addirittura inviando mail ai propri clienti con le dovute informazioni di riferimento. Ma anche i loro eventuali siti internet dovrebbero sottolineare l’importanza sia del Convegno sia della partecipazione del pubblico. Buona serata, Domenico2 punti
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Beppe, molto interessante la tua moneta. Qui abbiamo a che fare con tante coincidenze. Troppe, a mio parere, perché tutto sia casuale. E poi, non doveva essere molto gratificante per un sovrano borbonico vedersi raffigurato con un doppio orecchio...! Come mai in zecca non sono mai intervenuti, visto che il difetto interessa più conii, addirittura realizzati anche in uno stesso anno? Da quei conii sono nate migliaia di monete...! Anche a voler pensare che non esisteva nessun controllo ( cosa di sicuro non vera! ) come si spiega che nel 1856 abbiano ripetuto su almeno tre/quattro conii lo stesso identico errore? E poi, proprio sul volto del re, che veniva molto curato dagli incisori o da chi per loro? Scaricare tutto su errore o casualità mi sembra molto semplicistico. Siamo sicuramente di fronte ad un fenomeno che va adeguatamente approfondito. Saluti.2 punti
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@Vel Saties complimenti per l'analisi fatta sulla moneta. Premetto subito col dire che "no, le tue non sono seghe mentali"! Anzi, le ritengo un'analisi molto attenta con dietro un ottimo approfondimento del Doyen che... Ha un solo grande limite: la qualità delle tavole fotografiche. Giustamente la lettura che fai di quanto resta visibile della lettera all'esergo è inappuntabile. Escludere una P o una T a priori sarebbe sbagliato. Certo, è una ipotesi suggestiva con cui trastullarsi, ma per quanto remota non impossibile. Aureolo credo possa riservare ancora sorprese. Diciamo che la probabilità depone a favore della canonica S e, anche certe S si presentano piuttosto squadrate tanto che se superstiti in così poco spazio come nel tuo caso possono essere tranquillamente scambiate per l'apice di una P o per un tratto di T. Per sperare di tagliare la testa al toro potresti verificare se esistono die link con esemplari con esergo completo. Sugli archivi di cgb.fr o acsearch sicuramente ce ne sono come pure (e forse lì potresti avere più fortuna) nelle tavole fotografiche della tesi di Mairat sulla monetazione gallica (ce l'hai quella? Altrimenti ti recupero il link!). Al di là dell'esergo, complimenti per l'acquisto: davvero un pezzo notevole, con un ritratto molto espressivo e tipicamente milanese (nel senso di Aureolo, non di milanese moderno!)... Poi io son di parte quindi...2 punti
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Buongiorno, ringrazio tutti per la continua partecipazione e arricchimento della discussione, è vero che sono stato io a proporla ma è altrettanto vero che senza la vostra partecipazione, condivisione, ricerca, senza il gioco di squadra che si sta facendo non saremmo arrivati dove siamo adesso. Aspetto fiducioso ulteriori interventi e nuove monete. Saluti Alberto2 punti
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Hai preso il lotto dei 3 testoni che erano da CAMBIASTE.......complimenti !!!!! Indubbiamente un affare il rapporto qualità/rarità/prezzo, indipendentemente dalla conservazione.. Interessante il confronto dei 2 dritti postati e le considerazioni fatte da Zuolonomisma (che di Testoni Papali è un docente..) fanno pensare proprio ad una variante di conio. Se avete notato l'immagine del Testone di gallienus che apre questa discussione sembrerebbe un altro esemplare del conio "non censito" sia per la legenda a caratteri più piccoli che per la disposizione dei cordoni dalle impugnature delle chiavi fino alle nappe.... Il fatto che il Muntoni non lo riporta non vuol dire nulla.....mi vengono in mente lo Zecchino ed il Mezzo Zecchino della SV 1740 entrambi con i coni caratteri grandi e piccoli ma non censiti come varianti .... Credo proprio che grazie a Roberto abbiamo scoperto una rarissima variante di un R4 che probabilmente, data la scarsità di esemplari da confrontare, nessuno aveva colto prima ( mancava anche nella K&M XXI) E così, caro Roberto, li hai tutti e 2 !!!!! Non posso che rinnovare i complimenti... Daniele2 punti
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Confermo il quarto di IV o V tipo.. Purtroppo sotto le lettere CE non si riesce a vedere se si trova una lettera oppure un'altra rosetta.. E il rovescio non ci aiuta!2 punti
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Buongiorno. Concordo, questo è un punto dirimente della questione. Tutti che si lamentano ma se poi gli stessi corrono a Verona non cambierà mia nulla. Fermo quanto sopra, dalla discussione è emersa una difficoltà a chiedere la carta d'identità al momento di fare il biglietto nominativo. Non capisco quale sia il problema giacché nessuno è obbligato partecipare e, pertanto, se Tizio non vuole dichiarare le proprie generalità all'ingresso è libero di non recarsi al Convegno.2 punti
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Che forse ci sia un disequilibrio tra "filatelia" e "numismatica" con "altro"? Nel senso che, poi, alla fine, prevale la presenza della "filatelia" per la quale il "problema" non è sentito?2 punti
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Direi che siamo di fronte ad una fusione, ma , dato il periodo, ci sarebbe da verificare in mano se trattasi di fusione moderna o dell’epoca. Per queste monete è abbastanza comune trovare esemplari realizzati per fusione all’epoca , con conchiglie in argilla, e ogni tanto si trovano in vendita anche alcune di queste conchiglie.2 punti
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Vi leggo molto volentieri. Però tornerò a Verona solo quando sarò sicuro che le cose sono cambiate in meglio. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Quando mi annoio faccio sempre un saltino su Ebay. Che meraviglia l’inventiva di noi italiani! 🤩 https://www.ebay.it/itm/3146225978202 punti
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Sperando di fare cosa gradita mi sono imbattuto in questo meraviglioso progetto. Mentre in Italia si passa amenamente il tempo in altro modo, in UK hanno trovato tempo e finanziamenti per questo progetto in cui si pubblicano i ritrovamenti monetali altomedievali su suolo britannico oltre ad una checklist dei depositi di monete dalle isole britanniche, c.450-1180 -> https://emc.fitzmuseum.cam.ac.uk/ EMC (The Corpus of Early Medieval Coin Finds) è un progetto con sede presso il Fitzwilliam Museum di Cambridge che registra singoli ritrovamenti di monete datate tra il 410 e il 1180 d.C. SCBI (la silloge delle monete delle isole britanniche), che è sostenuta dalla British Academy, pubblica, invece, monete nelle collezioni dei musei in Gran Bretagna e in molte altre parti del mondo. Corpus di reperti numismatici altomedievali Il database EMC è nato da iniziative individuali per registrare singoli ritrovamenti di monete del periodo 410-1180 d.C. da parte di DM Metcalf, Mark Blackburn, Mike Bonser e altri. La crescita nell'uso dei metal-detector durante gli anni '70 e '80 ha portato a un rapido aumento del numero di tali ritrovamenti, e nel 1987 gli sforzi per registrarli sono stati consolidati con l'istituzione di un 'Coin Register' annuale, stampato nel British Numismatic Rivista. Un decennio dopo, Mark Blackburn, custode di monete al Fitzwilliam Museum di Cambridge, ha avviato un progetto che avrebbe unito i punti di forza del "Coin Register" e di altre pubblicazioni di reperti di monete con la portata e la flessibilità di Internet. Con il sostegno finanziario del Leverhulme Trust, nel 1996 ha fondato il Corpus of Early Medieval Coin Finds (EMC), con sede nel Dipartimento di monete e medaglie del Fitzwilliam Museum. Il sito Web EMC è diventato accessibile al pubblico nel 1997 e il database iniziale dei reperti includeva oltre 6.000 record entro il 2001. Il database EMC ora contiene più di 12.000 record provenienti da tutta l'Inghilterra e il Galles. Continua a crescere al ritmo di 300-400 nuove monete scoperte all'anno. Silloge delle monete delle isole britanniche Il progetto British Sylloge fu proposto per la prima volta nei primi anni '50 da Christopher Blunt e altri membri delle Società Birtish e Royal Numismatic. Fu formato un comitato informale sotto la presidenza dello storico Sir Frank Stenton, che nel 1956 ne ottenne l'ammissione come comitato della British Academy. Il primo volume, sulle monete anglosassoni nel Fitzwilliam Museum, Cambridge è stato pubblicato dalla British Academy nel 1958. Da allora ha pubblicato oltre 70 volumi. Lo scopo della serie è pubblicare cataloghi dettagliati e completamente illustrati di monete delle isole britanniche in collezioni britanniche e di altro tipo. I volumi spaziano dalle monete britanniche preromane ai gettoni del XVII secolo, con una copertura più dettagliata della monetazione anglosassone. Le collezioni registrate comprendono quelle di oltre duecento musei nazionali, universitari e provinciali in Gran Bretagna e Irlanda e di musei in Scandinavia, Germania, Polonia, Lettonia, Estonia, Russia e Stati Uniti d'America. La forma digitalizzata di SCBI è stata creata come complemento al database EMC all'inizio degli anni 2000, sulla base del materiale dei primi 50 volumi che risalgono al periodo c. 410-1180. Le monete dei volumi successivi verranno aggiunte al database nel prossimo futuro. L'importanza dei singoli reperti I ritrovamenti singoli sono monete che si pensa siano state perse individualmente, presumibilmente per caso, mentre circolavano di mano in mano. Sono quindi molto diversi dai depositi di monete, che è più probabile che siano il risultato di una deliberata selezione e occultamento. I tesori gettano una luce importante su quali monete potrebbero essere disponibili in una volta e sulle reazioni alle crisi militari e di altro tipo, ma sono un indicatore molto meno affidabile della forma complessiva dell'economia monetaria. I reperti singoli rappresentano una finestra su dove e come il denaro coniato veniva utilizzato nell'alto medioevo. Questo corpo di materiale è diventato irriconoscibile sin dalla prima diffusione del metal detector negli anni '70. Prima di allora, la comparsa di un'unica nuova moneta altomedievale attraverso un ritrovamento fortuito o uno scavo archeologico era un evento degno di una pubblicazione dedicata. Ora, centinaia di monete di questo periodo vengono alla luce ogni anno. Sono segnalati volontariamente da numerosi utenti di metal detector in Inghilterra e Galles, che conoscono il valore di contribuire con le loro scoperte al database, in modo che possano essere consultati dai ricercatori e dal pubblico in generale. I cercatori sono incoraggiati a fornire quanti più dettagli sulla posizione e sul contesto delle loro scoperte con cui si sentono a proprio agio, e dovrebbero tenere presente che alcune informazioni possono essere registrate privatamente senza essere rilasciate al pubblico. Preso da solo, un singolo ritrovamento ha ben poco da dire. Ma quando migliaia di persone possono essere censite attraverso il database EMC, è possibile raggiungere nuove importanti conclusioni sulla forma mutevole dell'economia altomedievale. È grazie ai singoli ritrovamenti che si può identificare un notevole aumento nella scala della monetazione inglese nel periodo che va dal 680 al 750 circa. perso molto ampiamente. Sulla base dei singoli ritrovamenti, questo è emerso come il periodo più ricco di uso della moneta nell'area tra il 400 e il 1200 circa. I singoli ritrovamenti hanno anche rimodellato la comprensione della geografia dell'uso della moneta. È ora possibile rintracciare in dettaglio i diversi modelli di circolazione di vari tipi di monete, o di monete di particolari città di zecca nel X secolo e oltre. I reperti singoli hanno portato alla ribalta una categoria completamente nuova di contesto di ricerca: il cosiddetto "sito produttivo". Questo è un termine coniato dai numismatici per riferirsi a una serie di luoghi (principalmente nell'Inghilterra orientale) che hanno prodotto un gran numero di reperti singoli e altri oggetti metallici nelle immediate vicinanze, ma che non si pensa rappresentino un tesoro disperso. Piuttosto, si ritiene che fossero luoghi in cui le monete venivano utilizzate in modo particolarmente intenso. Le scoperte fatte dai rilevatori in "siti produttivi", segnalate a EMC e ad altri database, hanno aperto la strada a ulteriori indagini archeologiche e storiche, spesso con risultati drammatici. A Torksey nel Lincolnshire, un certo numero di rilevatori che lavorano da diversi decenni hanno recuperato una grande quantità di materiale altomedievale, tra cui monete di origine inglese, franca e araba, pezzi di hack-silver e hack-gold, pesi e molto altro ancora. Si ritiene che i campi in cui sono avvenuti questi ritrovamenti siano ora il sito di un accampamento dove la "Grande Armata" vichinga trascorse l'inverno dell'873/4. A Rendlesham nel Suffolk, vicino al famoso antico cimitero anglosassone di Sutton Hoo, i ricercatori hanno scoperto nel corso di molti anni un vasto assemblaggio di monete d'oro e d'argento del settimo e ottavo secolo e altri oggetti associati. Grazie ai successivi rilievi e scavi, questi ora costituiscono una parte importante nella comprensione di un importante sito reale, nel progetto finanziato da Leverhulme Lordship and Landscape in East Anglia AD 400−800: Man mano che il corpo dei dati single find si espande, continua a stimolare nuove ricerche. Altre linee di approccio produttive hanno incluso l'esame delle potenziali distorsioni nei dati, sia a livello locale che nazionale; confronti tra dati sul tesoro e reperti singoli; e la relazione tra i ritrovamenti di monete e vari aspetti della documentazione storica, come la distribuzione della ricchezza nel Domesday Book o il verificarsi di incursioni vichinghe note o toponimi in antico norvegese.2 punti
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I soliti furbetti... come ai nostri tempi che mettono le 500lire al posto dei 2 euro🤣2 punti
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Guardate che devo salvaguardare il mio investimento e con tutti i dubbi che sollevate certamente non mi rendete la vita facile. Allora voglio dormire tranquillo e vincere facile...genio e sregolatezza, fantasia e creatività...mi darà grande soddisfazioni...investimento assicurato: CLICCA-->GENIO E SREGOLATEZZA2 punti
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Proporrei una tassa del 20% per ogni moneta intrappolata in slab a carico di chi la richiede per disincentivare questa moda speculativa. Scusate lo sfogo, ma alla fine sono una tassa per l'acquirente: acquistata la moneta posso toglierla dallo slab è vero, però ho dovuto pagarla di più. Ovviamente nessuno mi obbliga ad acquistarla in slab e infatti sempre evito, ma adesso mi slabbano anche quelle medioevali che non troverei altrove.2 punti
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Buongiorno, è diverso tempo che sono alla ricerca di una bella moneta di Nerone da mettere in collezione. Ovviamente che coniughi prezzo e conservazione. Questa che vi mostro è tra le due-tre che rispettano i criteri che mi sono imposto, e ovviamente mi piace.... È un Ric 522, zecca di Lione, 13,72 grammi. Oltre che condividerla, mi piacerebbe molto sapere le vostre impressioni sulla moneta. Grazie1 punto
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Per pura curiosità mi sono preso questa monetina che ritengo sia particolarmente interessante. Anche la sua imperfezione realizzativa aumenta per me il fascino. La scheda del venditore fornisce questi dati: Impero Romano - Aureolo (sotto Generale sotto Postumo) - Antoniniano in bronzo argentato (1,74 g. 21 mm.). 268 d.C. zecca di Milano. IMP POSTVMVS Legenda AVG con busto radiato, drappeggiato e corazzato a destra. CONCORD EQVIT, S in esergo, Concordia stante a sinistra con timone posto su globo nella mano sinistra, e patera nella destra, ai piedi a sinistra, prora. RIC 373; Elmer 607/613; AGK 5 ss; Cunetio 2474/2482 f. gVF. Decentrato. Argentato. Il diritto, con quella barba resa con tratti quasi orizzontali, parrebbe essere assimilabile al 1053B/12 di Doyen. La titolatura del D. riporta alle serie 2 e 3, se non erro. Il tipo della CONCORDIA (A)EQUITVM può esser avvicinabile ai tipi 1 e 2 (più quest'ultimo ma certamente differente da entrambi i suddetti) Il peso di 1,74 (ripesato da 1,733) è tendente al limite inferiore Non mi pare imitazione bensì un prodotto ufficiale. La schedatura del venditore è accurata ma non è che l'esergo spicchi per leggibilità. Ed è proprio lì che casca l'asino (io). Tutto combacia con l'emissione di Aureolo per Postumo ma non mi va giù una cosa ed è il motivo per cui vi interpello: l'officina di realizzazione. in questo post sintetico si dice che le monete CONCORDEQVIT apparterrebbero alla sola officina S Questo è il particolare dell'esergo. sotto o piedi della CONCORDIA ci dovrebbe essere la lettera dell'officina che dovrebbe essere la seconda della Zecca di Milano. Orbene... io non sono stramegaferratissimo in epigrafia di seconda metà di III d. C. ma mi aspetto che nel periodo la S capitale venga riprodotta come in questo disegno sempre dal Doyen . Invece si vede un apice, una grazia, che segno in rosso, che sarebbe compatibile solo con la lettera P o con la lettera T ad esempio degli incisori H e K del Doyen p. 465). Oppure la mia lettura, come penso, è totalmente sbagliata e devo cercare visivamente la S in quanto segno in giallo? Oppure ancora devo pensare che sia facente parte della serie III in cui (stando a SDoyen) le monete CONCORDIAEQVIT si trovano prodotte sia da offinia P che S q quindi la mia moneta sarebbe databile tra la primavera e la metà dell'autinno del 267? Lo so, sono seghe mentali Vi ringrazio in anticipo. E mi complimento se siete riusciti a capire qualcosa nel mio sproloquio1 punto
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Domenico, in linea di massima, sono d’accordo. Dipende anche dalle monete che reperiremo da qui in avanti e dalle evidenze che saranno presenti su quelle monete. È per questo che è importante pubblicare le proprie monete interessate dal “doppio orecchio”. “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Quanti indizi abbiamo allo stato attuale sulla casualità o meno del fenomeno “doppio orecchio”? Ciao.1 punto
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@EmilianoPaolozzi mi fa piacere che tu condivida questa cosa, essendo come dicevo un collezionista neonato (non certo per l'età 😄) ho sempre paura di dire qualche stupidaggine ma fortunatamente questo forum è un bell'ambiente dove imparare. Spero davvero troverai la moneta che cerchi, tanto quando scatta la scintilla te ne accorgi di sicuro, mi sono reso conto che quando trovi la moneta che vuoi è un po' come quando ti innamori, non sempre possiamo avere l'oggetto del desiderio ma ci possiamo provare 😊1 punto
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Certo che ora la curiosità è forte! Può essere tutto o niente. Ma penso che sino a quando non emergano documenti affidabili o studi specifici suffragati da elementi robusti, il tutto lo possiamo sempre inquadrare nel quadro delle ipotesi, del tutto legittime s’intende, ma sempre ipotesi sono e resteranno.1 punto
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Ciao @Rufilius hai fatto centro! Se si leggeva la scritta Imp. Nero..... l'avevo già preso..... È proprio questo che mi ha, per il momento fermato. Ne sto cercando una con queste caratteristiche, questa comunque, rapporto qualità prezzo, la tengo particolarmente d'occhio.....1 punto
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Rimango affascinato dalle foto. Riesci a valorizzare molto le caratteristiche della moneta.1 punto
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Carissimo ciao I motivi sono i piú svariati. Chi l' ha tenuta,nel dubbio fosse buona,l' ha tramandata,chi semplicemente piaceva e magari non sapeva neanche se fosse buona o meno,chi attratto dal prezzo irrisorio e chi come me,ogni tanto le prende pure, ma.con coscienza. Personalmente,oltre i falsi d' epoca, prendo anche qualche falso moderno. Mi incuriosiscono le varietá e le fantasiose versioni,come ad esempio i contorni diversi,con inciso le stesse cose o inventate ecc ecc ecc. Insomma,mi piace studiarmi tutto e fare " il gioco trova le differenze". Sinceramente la motivazione del tappabuchi, personalmente la vedo bizzarra,in quanto sta poco da tappare con una riproduzione. Non vedo reale in concetto. Per me meglio prenderle per la motivazione sopra esposta( personalissima e opinabile,ma sempre personale). Un caro saluto1 punto
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Ottima osservazione che condivido. Anche nella filatelia ci sono valori notevoli, ma di "intrinseco" non c'è nulla, quindi è merce difficilmente smerciabile velocemente, mentre l'oro purtroppo lo è molto di più.1 punto
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Buongiorno, io mi ero già espresso. Aggiungo solamente a @carmhack di godersi la moneta 👍👍 Inoltre quoto tutto quello che ha detto @El Chupacabra1 punto
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Ottima selezione bibliografica Vel Sono un appassionato delle emissioni alto-medioevali britanniche - per la sezione dell’ Early medieval coinage in Britain Li ho tutti ad eccezioni dei tre volumi dell’ introvabile Metcalf1 punto
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Ricordo ,2007 o 2008 , due zozzoni che vendevano monete tarantine, di Metaponto, tetra siciliani , prezzi ridicoli, il tutto in un bagagliaio di una golf , con tanti "affaristi convinti". Vedo che la storia continua. In realtà anche a Monaco o Londra trovi il accattatv u Rolex"originale" a 100 euro... Sulla sicurezza, non è bello, ma se cammini con 2-300 Mila eurozzi di materiale qualche precauzione la devi adottare e se i ladri ti vedono armato non rischiano...1 punto
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Beppe, se non mi sbaglio, già circa 1700 persone hanno letto questo topic. Mi sembra un numero esagerato, ma dovrebbe essere così. Mi sbaglio? Se è così, già tanti sono venuti a conoscenza dell’argomento. Sono sicuro, comunque, che altri esemplari con il “doppio orecchio” siano ancora nei vassoi di altri collezionisti. Speriamo vengano fuori quanto prima, in modo da pervenire ad un quadro più completo, a delle certezze incontestabili. Alberto, anche questa volta, ha proposto un argomento di molto interesse. Un caro saluto.1 punto
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Ciao, riusciresti a fare foto a luce naturale, in modo da mostrare meglio la tonalità del metallo? Un consiglio se mi permetti: leggi le moltissime discussioni passate del Forum; ti si aprirà un modo di argomenti collegati (ad esempio sulla conservazione delle monete, oppure aprire o no le monete dalla perizia e tanti altri temi) ma soprattutto vedrai quanto sia importante imparare a giudicare le monete per proprio conto senza farsi influenzare dal parere scritto sul cartellino. Fabrizio1 punto
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Noooo, se la liberi non avrai piu il fdc fidati, lasciala stare in bustina una fdc1 punto
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Ottimo lavoro @Releo pur ritenendo lo studio di Del Pup ( che considero un vero esperto nella tecnica di coniazione ed errori connessi ) la migliore spiegazione dell'anomalia "Doppio Orecchio" e pur non avendo molta esperienza nel campo, le tue considerazioni lasciano il campo ad altre ipotesi. E' il bello della Monetazione Borbonica. E' doveroso dire che il campione di monete è esiguo, trovarne qualche esemplare nelle vendite pubbliche quasi impossibile, probabilmente ne esistono altre nelle collezioni private ( magari solo per il fatto che nessuno ha fatto caso a questa particolarità). Oppure potrebbe essere che le "Doppio Orecchio" siano veramente rare. In ogni caso spero che qualche esemplare sia posto in evidenza in futuro e confrontato con quelle che conosciamo. Buona Giornata, Beppe1 punto
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Buongiorno, Aggiungo un altro 10 tornesi 1856,in asta alla prossima Nomisma. Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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Questi archeologi non ce lo vogliono dire ma il Karaoke c'era già nel VII secolo d.C.. Ed anche i microfoni a filo. Quindi anche i sistemi di amplificazione. Lo dimostra questa moneta in asta Rauch 116 Lotto 234. Leontius (695-698) (D) Solidus (4,44 g), Constantinopolis, 10. Offizin, 695-698 n. Chr. Av.: D LEO-N PE AV, Büste mit Kreuzdiadem, Loros, Akakia und Kreuzglobus v.v. Rv.: VICTORIA - AVGU I / CON OB (im Abschnitt), Kreuz auf drei Stufen. Sear 1330, MIB 1, Sommer 15.1. Minimaler Doppelschlag im Rv. und leichte Haarkratzer. Scharf ausgeprägtes Prachtexemplar. Gold vzgl.-stplfr.1 punto
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Questa cosa, io, l'ho sempre pensata invece per il 20 L elmetto. Cito: "Opinione personalissima eh..." 🤫1 punto
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Buongiorno a tutti, vorrei condividere con voi il mio marengo più vecchio: 215 anni e, putroppo, li dimostra. Il bordo è malconcio, ma il volto di Napoleone è ben leggibile. Fa una certa impressione pensare per quante mani sarà passato: un piccolo pezzetto di storia. Gradirei la vostra valutazione, grazie.1 punto
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