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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/10/23 in tutte le aree

  1. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Eliogabalo (218-222 d. C.) con la personificazione sul rovescio della dea della Felicità (Felicitas Temporum) coniato a Roma nel 219 d. C. Rappresentava per i romani, in sintesi, tutte le cose piacevoli della vita che grazie alla Felicitas dovevano accompagnare sempre tutti. Infatti è raffigurata stante con cornucopia dell'abbondanza ed il caduceo. Tuttavia sembra che almeno per questo imperatore il tempo della felicità non durò poi molto,circa 4 anni di regno, ma che comunque sembra sfrutto' molto bene. Complice la sua giovane età, dei suoi eccessi sotto tutti i punti di vista e soprattutto il voler imporre il culto del dio Sole (da cui prese anche il nome) a discapito degli altri venerati da sempre dai romani lo portarono ad essere inviso ed odiato. Una congiura orchestrata ai suoi danni ne decreto' la morte quando aveva soli 19 anni a cui segui la "damnatio memoriae" l'onta più grave che l'imperatore potesse subire. La moneta da esame diretto risulta coniata (spero nel 219 d. C.), con discreto metallo (il quantitativo di argento per questa monetazione era di circa il 50%),abbastanza centrato ed ha circolato anche se non tantissimo. Grazie ed alle prossime 🙂 ANTONIO 19 mm 2,83 g RIC 150
    4 punti
  2. Sarà per questo che all'epoca si diceva PAX BARBVTA SEMPER PIACIVTA
    4 punti
  3. Riporto su questa discussione aggiungendo le foto dei miei carlini. Carlino di Ferdinando I d'Aragona MIR 72/2 Sigla A, peso 3,50 grammi
    4 punti
  4. Bianchetto Di Ludovico Zecca : Cornavin
    3 punti
  5. La discussione l’ho aperta io e io la chiudo. Evidentemente non si riesce a trovare un equilibrio. Un caro saluto, Domenico
    3 punti
  6. Grazie mille per queste parole, la penso esattamente così, è da febbraio che ho cambiato indirizzo sulle monete e mi sono dato a quelle romane, ancora sinceramente non ho ben capito cosa voglio fare (principalmente sono sulle imperiali ma non disdegno le repubblicane), ma ne ho solo 15 e quindi sono in tempo, ognuna di quelle che ho comprato mi trasmette sensazioni uniche, pensando a quello che hanno passato e come dicevo mi ritrovo perfettamente nelle tue parole. Non ho un budget elevato quindi mi concentro sul valore storico (che comunque è la cosa che più mi interessa) e cerco di trovare un compromesso fra qualità/prezzo che mi soddisfi. Una delle ultime che ho preso ad esempio non è imperiale, è un denario legionario, quando l'ho vista mi sono emozionato pensando a quanto tempo è passato da quando un anonimo coniatore l'ha fatta come pagamento per i soldati in una battaglia che lui non sapeva sarebbe stata persa...insomma, non mi dilungo oltre tanto so che qui capiscono tutti cosa intendo dire. Perdonatemi se magari sono uscito fuori tema ma è bello ogni tanto condividere anche le emozioni oltre che l'oggetto in sé.
    3 punti
  7. Buongiorno a tutta la Sezione. Arrivato qualche giorno fa un nuovo 6 tornesi del 1799 "normale" cioè senza imperfezioni, ben coniato, da affiancare a quello "sbagliato" cioè con errori di conio. Eccolo.
    3 punti
  8. Carlino di Ferdinando I d'Aragona MIR 72/4 Sigla M, peso 3,45 grammi
    3 punti
  9. Ad integrazione di questa interessante e stimolante tematica sottopongo alla vostra attenzione un interessante incuso suberato di Crotone tra pochi giorni in asta. Naville 82, 18.6.2023, 68 https://www.sixbid.com/it/naville-numismatics-ltd/10838/greek/9418759/bruttium-croton-plated-stater-circa Bruttium, Croton Plated stater circa 530-500, AR 22.00 mm., 7.08 g.Tripod with legs ending in lion's paws; on lebes, ornaments; on r., marsh-bird. Rrv. ϘPO - TON, tripod incuse. Historia Numorum Italy 2081 var (reverse). L'esemplare sembrerebbe tratto dagli stessi conii di BM 1866,1201.337 (6,60 g): https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1866-1201-337 E' interessante che tanto l'esemplare suberato quanto quello in argento abbiano un peso decisamente basso.
    3 punti
  10. Buonasera a tutti. Tutta la discussione era partita dagli euro falsi e dai falsari. Il ragionamento che dovrebbe essere alla portata di tutti è abbastanza semplice: abolendo il contante anche i falsari dovrebbero "andare a lavorare" come noi tutti o almeno dovrebbero faticare per imparare a falsificare e smerciare qualcosa d'altro. C'è qualcuno che è contrario a questa cosa? C'è qualcuno che crede che vivere fuori dalle regole sia "figo" o, se preferite, una sorta di welfare mascherato? Proseguendo il ragionamento si è affermato che l'abolizione del contante sarebbe un colpo quasi letale anche per la nostra disciplina. A mio avviso, ciò non corrisponde a verità in quanto la Numismatica comprende il collezionismo ma anche lo studio e costituisce un valido compendio alla Storia e all'Arte; lo studioso dell'Antica Roma prima o poi si troverà a leggere qualcosa delle monete che vi circolavano, idem lo studio del Rinascimento e via dicendo. Se poi vogliamo parlare di contemporaneità non mi si venga a parlare degli obbrobri prodotti da IPZS per spennare i Clienti (quelli si che fanno scottare e allontanare dalla numismatica i neofiti...) Si è poi affermato che l'abolizione del contante metterebbe in difficoltà vecchi. Quanta carità pelosa trasuda da queste parole, vere come la banconota da tre euro. A prescindere da tutto, peraltro, il mondo non può essere a misura degli ottantenni: questi devono essere aiutati ma il mondo deve andare avanti. Quando poi si è parlato dei benefici effetti dell'abolizione del contante sulla evasione fiscale e sulla malavita (ad esempio lo spaccio al dettaglio di stupefacenti) il cielo si aperto e si è cominciato a inveire, a parlare di "grossi evasori" contrapposti ai "piccoli evasori", al solito GomBlotto, all'indottrinamento politico e via dicendo Io in tutto ciò io però non ho ancora capito una cosa: ma chi ha tutta questa voglia di contante, di cosa caspita ha paura? Quale interesse deve difendere? Un saluto alle persone educate e anche a quelle maleducate...😁
    2 punti
  11. Sono perfettamente d'accordo sul lavoro del Magliocca. Ed anche sul fatto che la rarità possa ridimensionarsi nel tempo. Visto che nella mia collezione ho un esemplare del 6 tornesi 1800 con due punti in orizzontale dopo ET, ho voluto capire come realmente stanno le cose. Ringrazio tutti e pubblico la mia moneta. Un caro saluto.
    2 punti
  12. C or s’aspetta colare = Corsa spettacolare apollonia
    2 punti
  13. L'R4 è stato assegnato in base alla reperibilità nel periodo in cui si stilò il manuale,se poi negli anni successivi ne sono saltati fuori degli altri il Magliocca non poteva di certo prevederlo,e in numismatica non è di certo una novità che alcune monete definite rarissime siano diventate "solo"rare con il passare degli anni,tra l'altro sai in quanti lo avevano in collezione e manco lo sapevano?quindi più che giudicare il lavoro del Magliocca io mi sento invece di elogiarlo, perché altrimenti in molti non sapremmo neanche cosa abbiamo in collezione... Ma poi in definitiva quanti ce ne sono?in quanti che raccolgono Ferdinando IV ce l'hanno in collezione?anche sul forum non è che ne ho visti molti... Quindi non parlerei di "abbaglio"ma semplicemente di un ridimensionamento di rarità causato proprio dal lavoro del Magliocca, perché, ripeto,se non fosse stato per il manuale credo che non ne staremmo neanche parlando...
    2 punti
  14. Complimenti @AndrewChoosy. Bellissimi carlini. Questi sono i post che mi inducono in tentazione e rischio di ricominciare a collezionare questi tondelli che trovo veramente affascinanti.
    2 punti
  15. Certamente. Ma non dimentichiamoci che la distinzione netta tra scienza, credenza, religione, esoterismo, è un qualcosa di moderno. In passato le distinzioni non erano così nette
    2 punti
  16. Non ha però metodo e fondamenta scientifiche, ma esoteriche.. precursore della scienza ma lontana dal metodo scientifico
    2 punti
  17. Vi comunico che si è riunita la commissione giudicante del Quinto Premio Traina per valutare le cinque tesi di laurea presentate. La commissione, formata dagli Accademici Luciano Giannoni, Bernardino Mirra, Beniamino Russo e Giovan Battista Vigna, e da Michele Asolati, docente di Numismatica presso l’Università di Padova; Cristina Crisafulli, conservatrice del Gabinetto Numismatico del museo Correr di Venezia; Paola Giovetti, direttrice del Museo Civico Archeologico di Bologna ha così deliberato: Il primo premio, consistente in due sterline d’oro, è stato assegnato al dottor Alessandro Minola per la tesi dal titolo “Argento e moneta nel Levante di V e IV a.C.”; Il secondo premio, una sterlina d’oro, al dottor Francesco Pagliani per la tesi “Monete e castelli. Circolazione monetale nelle terre dei Guidi e degli Ubaldini tra metà secolo XII e metà secolo XIV”.
    2 punti
  18. La Pax che hai postato è adorabile nella sua bruttezza Sgraziata, dinoccolata, smunta, occhio da pesce lesso, muso lungo (che a me pare pure un po' barbuto) e tette tristi... è proprio la Pax del III secolo!
    2 punti
  19. Ecco anche il dritto. Buona giornata!
    2 punti
  20. sai assai te della germania chi evade le tasse ruba alla società. che un autonomo non arrivi a fine mese non giustifica il furto alla società. se non ce la fa deve chiudere e fare altro. nessuno lo obbliga a fa' l'autonomo. punto.
    2 punti
  21. al massimo anche tu, se ti senti chiamato in causa. ========== se gentilmente - mettendo un paio di informazioni concrete sui salari - posti il nome della nazione che intendi, io magari poi faccio le valigie e mi ci trasferisco. ========== Servus, Njk PS: Caro diario, oggi ho imparato che dall'estero è inappropriato affermare che chi evade le tasse è un delinquente. Non ho capito bene perchè, ma sembra una questione dogmatica.
    2 punti
  22. Immaginavo fossi a stipendio in un altro paese con stipendi congrui e tassazioni “ umane”.…. Facile fare il ….. col culo degli altri stando al caldo e protetti….. Vieni a farlo qui ….
    2 punti
  23. Io sono convinto che per eliminare l'evasione piccola, basta rendere tutto detraibile. Bisogna che ci sia interesse a ricevere la fattura. Mentre per la grande evasione nemmeno la moneta elettronica è sufficiente. Purtroppo. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  24. Una piccola sezione della mia raccolta, a disposizione per chiunque volesse fruirne:
    2 punti
  25. Buongiorno Come ben sappiamo, il famoso scienziato e inventore Nikola Tesla, è stato più volte raffigurato sulle banconote, prima jugoslave e poi serbe. In questa discussione vorrei presentare in ordine temporale, le banconote emesse con la sua effigie. La prima, 500 dinari 1970, con la statua di Tesla situata presso Niagara Falls, New York. Dietro di lui, un sua invenzione , presumo un motore elettrico.
    1 punto
  26. Un esemplare di statere da Metaponto, classificato Johnston c ,10, con al diritto testa di Demetra ed al rovescio spiga con lettere ed etnico . Sarà il 25 Giugno in vendita KolnerMK 8 al n. 9 . Unisco dalla rete un esemplare di questa tipologia, classificato C10 , 4 , a suo tempo passato in NAC 33 n. 33 .
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  27. A casa mia questa è una minaccia.
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  28. Ciao, tutte le monete che ho acquistato fino ad ora (circa un centinaio tra denari, antoniniani e sesterzi molte delle quali ho condiviso con voi) ti assicuro che mi hanno sempre portato gioia e reso felice. Le acquisto perché mi piacciono e mi comunicano qualcosa, tutte... E non mi sono mai pentito e mai lo farò di nessun acquisto da me fatto 🙂. Basta sapersi accontentare perché di migliori delle nostre ce ne sono sempre ed il rischio è che si rimanga eternamente insoddisfatti. Le mie sono tutte monete comuni, da pochi euro di valore economico ma dal grandissimo valore storico. Non cerco le rarità ne la conservazione alta anzi, mi piacciono le monete che hanno circolato e che hanno svolto la funzione percui sono state create ed ovviamente la loro autenticità che sta alla base di tutto. Per me vale senza alcun ombra di dubbio il vecchio adagio "chi si contenta gode". Alle prossime 😉 ANTONIO
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  29. Bella davvero, dal titolo del post "Felicità" pensavo ti riferissi alla felicità di averla acquistata, che immagino comunque ci sia stata lo stesso, poi ho capito a cosa si riferiva 😅
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  30. Si continua a discuterne come se fosse solo una questione di evasione fiscale, ma ci sono altri fattori importanti che sconsigliano l'abolizione totale del contante. Ma raccoglierei l'appello di Oppiano a rimanere in argomento, perchè prossimamente aprirò un sondaggio dove potremo esporre bene le nostre opinioni sulla questione contanti e scannarci versando tutti la nostra parte di sangue. L'argomento qui è la protezione delle nostre amate euromonete, che molti di noi (me compreso) collezionano, dall'attività dei falsificatori che osano bestemmiare il buon Denaro N.S., realizzando copie false della Sua più nobile manifestazione al fine d'ingannare i Suoi devoti utilizzatori. La falsificazione delle monete di alto taglio (caso più grave la 2) e la futura possibile introduzione di una 5 metallica a mio avviso richiedono un aggiornamento della tecnologia di produzione.
    1 punto
  31. A vederla in mano, a dire il vero, mi e' parsa un esemplare autentico...tuttavia, benche' nel complesso il dritto sia ben definito, noto per esempio che la decorazione dell'elmo e' un po' come impastata, debole di conio ma non usurata, lo stesso anche i capelli...la patina e' marrone scuro uniforme e riflette bene la luce...non presenta in maniera evidente segni di corrosione o inflorescenze di altri colori...forse leggermente al rovescio...nel bordo oltre alle classiche protuberanze tipiche di questa produzione monetale vi e' un punto schiacciato che mi aveva incuriosito e che infatti avevo provato a fotografare...leggendo la discussione sulle dracme mi sono detto...vuoi vedere che e' una pressofusione? Certo,e' una moneta piu' comune delle dracme e potrebbe avere meno senso realizzare un falso cosi' ben fatto. Prima di scrivervi ho fatto delle verifiche per vedere se vi siano cloni o falsi simili ma sono state negative. Solo che non ho l'occhio degli utenti che hanno partecipato alla discussione sulle dracme e ho voluto chiedere un parere anche a voi. Capisco che sono foto e purtroppo realizzate male e non posso a breve postarne altre di migliori non disponendo della moneta. La mia domanda e' quindi: quali sono gli elementi che possono essere indizio di una realizzazione a pressa? Mi conforta che molti utenti abbiano dato parere di bonta'...benche' ovviamente osservando delle foto...ma apprezzo anche il parere di @Pxacaesar in senso difforme...perche' in effetti se anch'io fossi stato sicuro non avrei creato questa discussione...
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  32. Also available as an Antoninianus Elagabalus Antoninianus Obv:– IMP ANTONINVS AVG, Radiate, draped, cuirassed bust right Rev:– TEMPORVM FELICITAS, Felicitas standing left with long caduceus and cornucopiae References:– VM 13, RIC 149 (3e )(Scarce), RCV02 7499, RSC 280 This one is probably my favourite Elagabalus in my collection:- Elagabalus Denarius Obv:– IMP ANTONINVS PIVS AVG, laureate, horned, draped and cuirassed bust right Rev:– INVICTVS SACERDOS AVG, Elagabalus standing holding patera over an altar and branch. Star in right field. Horn on ground to his left Minted in Rome. A.D. 222 Reference– BMC 209 note. RIC 87 (where it is rated Common citing Cohen). RSC III 58. Cohen 58 (illustrated with star in right field) valued at 50 Fr. No examples in RD. ex Numismatica Ars Classica NAC AG Sale 42, Lot 379, 20th November 2007, ex Barry Feirstein Collection, previously privately purchased from Harlan J. Berk. Described as Lightly toned and good extremely fine by NAC. 21 mm. 3.11 gms. 0 degrees. The coin would certainly seem to be scarcer than the "Common" rating given in RIC would imply. No examples in RD, only one example on acsearch (this coin). No examples on Wildwinds (the RIC 87 there would appear to be in error).
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  33. E' andata in asta da Noonan https://www.noonans.co.uk/auctions/archive/past-catalogues/704/catalogue/456621/? La scheda della moneta è molto bella e riporta perfettamente l'informazione del ritrovamento in modo che possa essere sempre tracciato Early Anglo-Saxon Period, MEROVINGIANS, Tremissis, uncertain mint, +ia[-]odi around draped bust right wearing crested helmet, rev. monidariv around cross ancrée, 1.13g/12h (cf. MEC 450 [the uncertain mint of ‘Ianate’]). Attractive yellowish gold, very fine, accomplished style This lot is a detectorist find and is registered with the The Fitwilliam Museum's Early Medieval Coin Finds. The find number is 2023.0212. Found near Middle Aston (Oxfordshire), 2022 (EMC 2023.0212) MEC 450 has the obverse reading +ianate. The mint was described as ‘uncertain’ by Grierson, but was tentatively associated with the Poitiers region on account of the pelleted drapery. The coin presented for sale here utilises a similar form of drapery, albeit with a much more accomplished bust. https://emc.fitzmuseum.cam.ac.uk/full-record/20230212
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  34. Ma non era già Augusto un avido collezionista delle monete della già allora antica Grecia?
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  35. DE GREGE EPICURI In visita ad un amico a Torino, ho scoperto da lui un bellissimo medagliere, con circa 15-20 grandi medaglie ottocentesche, quasi tutte in bronzo. Ne ho potuta fotografare solo una, dedicata a Vassalli Eandi. Il personaggio, piemontese, nato nella seconda metà del Settecento, studiò fisica, astronomia e agraria, fino a divenire professore di fisica teorica a Torino e conservatore della locale specola, in periodo napoleonico. Dopo la restaurazione fu rimosso dall'incarico universitario; ma la sua notorietà internazionale costrinse Vittorio Emanuele 1° a restituirgli quanto meno la direzione della Specola. La medaglia è del 1850 e misura 44 mm. Scusate se non è bene a fuoco, ma l'ho fotografata in condizioni un po' precarie. Peccato non avere avuto il tempo per le altre: c'erano Byron, Garibaldi, e molti personaggi piemontesi della prima metà dell'Ottocento.
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  36. 1 punto
  37. Uno che fa un duplice omicidio si becca 10 anni di carcere tra i protetti, uno che colleziona monete antiche può imbattersi in un contenzioso penale che può durare altrettanto, senza finire in carcere, ma con un esborso monetario e uno stress elevato; senza poter raccontare a nessuno la vicenda prima del assoluzione altrimenti perde il posto di lavoro e subisce la gogna sociale. Per il resto il collezionismo numismatico non è in crisi e gli innamorati dei tondelli ci sono, ma quando sopra scoraggia molto.
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  38. Yippee-ki-yay! Siamo tornati a parlare civilmente! appunto. a) Io uso il più possibile il bancomat, meglio ancora contactless e quando dal panettiere mi fanno mettere il PIN li guardo storto, in quanto il limite PIN è 50 Euro, ma non tutti i terminal l'hanno capito. b) per piccoli pagamenti fra colleghi usiamo in molti Pay-pal c) Nel portafoglio ho per emergenze un biglietto da 50 € e uno da 20 $ (che non si sa mai) ripiegati in un angolo e non li uso mai. d) ho dovuto pagare una birra a mio cognato, che esce senza contanti e si stupisce che un baretto non accetta il pagamento con il suo I-Watch (Apple-Pay) e) l'anno scorso in tutta la Germania è venuto fuori un casino, che i lettori POS H5000 Verifone (tra i più diffusi) hanno smesso di funzionare, un update del firmware andato male li ha bloccati, tutti e contemporaneamente. Inca***menti e code chilometriche in cassa, ache se i tedeschi il contante lo amano anche più di "qualcuno" che scrive qui sul forum. f) già che si parlava di denaro riciclato... i biglietti da 500 Euro: non avete mai visto una valigetta piena di banconote? Io non ho mai visto un pesce innamorato, ma i fiumi sono pieni di avanotti! Servus, Njk ==== PS: purtroppo noto che mentre scrivevo il livello sta di nuovo scadendo, vabbè
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  39. A mio avviso proprio il fatto che la numismatica come disciplina può essere distinta dal collezionismo di monete mette al riparo la salute di questa scienza anche da eventuali ripercussioni future sul collezionare monete per sopravvenuta morte del contante, la numismatica come è stato giustamente detto non è la filatelia, ma non lo è proprio in quanto a differenza della seconda, la prima esiste e vive come disciplina di studio accademico, praticata, consultata o approfondita da numismatici, storici di vari ambiti e archeologi, a prescindere da qualsivoglia pratica o interesse collezionistico, mentre a mia conoscenza non mi risulta una disciplina filatelica accademica che studi i francobolli o la storia postale, in quest'ambito la figura dello studioso è intrinsecamente legata a quella del collezionista... Io ritengo assai improbabile che possibili eventi futuri che limitino o estinguano l'uso della moneta materiale possano incidere sulla numismatica quale scienza, anzi secondo me è anche possibile che, proprio perchè gli oggetti del suo interesse non sono più esistenti nella contemporaneità, vi possa essere un aumento della curiosità e stimolo nello studio e nella ricerca in tale ambito, diversa può essere l'incidenza in ambito collezionistico, ma anche qui credo più probabile che cali l'interesse per i settori contemporanei, a quel punto il collezionismo di monete sarebbe intrinsecamente legato al passato e alla storia, e questo non è detto che sia un male...
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  40. Buon pomeriggio! Piastra 120 Grana 1834 con variante ATR. Noto una certa differenza anche nella R di REGNI, pare più PEGNI.
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  41. Buongiorno servirebbe la foto anche dell'altro lato ma così ad occhio direi che potrebbe essere un denaro di Lucca.
    1 punto
  42. Nel maggio 2006, a seguito del referendum per l'indipendenza, il Montenegro è diventato nuovamento uno Stato indipendente, ponendo fine, di fatto, all'Unione di Serbia e Montenegro. Come ultima banconota, circolante in Serbia, abbiamo questa da 100 dinari; dove al rovescio il logo della Banca Nazionae Serba è sostituito dallo Stemma della Serbia
    1 punto
  43. Il 4 febbraio 2003, la Jugoslavia cessava ufficialmente di esistere e al suo posto nasceva la Unione Statale di Serbia e Montenegro, su base confederata. Tuttavia le banconote della Confederazione, avevano soltanto la denominazione di Banca Nazionale Serba e il nostro Tesla, rimane nel taglio da 100 dinari.
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  44. Siamo arrivati a Ottobre 1993. La guerra ha completamente distrutto l'economia di ciò che rimane della Jugoslavia e di conseguenza il valore della sua moneta. In questo mese il dinaro fu nuovamente rivalutato; il cosiddetto "dinaro di ottobre" valeva 1 000 000 di dinari riformati del 1992. La banconota vale 5 000 dinari di ottobre Al rovescio : il Museo dedicato a Nikola Tesla, Belgrado
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  45. Sempre nel 1993, la devastazione della guerra distrusse il valore della moneta. Adesso Tesla vale ben 10 miliardi di dinari.
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  46. In attesa di avere i dati richiesti, ti dico che quella che hai in mano non e' una moneta qualunque. E' una moneta appartenente ad una delle serie di rovesci più importanti del IV secolo d. C. (ed in generale di tutta la monetazione romana imperiale), ovvero la serie FEL TEMP REPARATIO (in particolare della tipologia Galley/Victory). Ti allego questo approfondimento che ti consiglio di leggere: Ciao da Stilicho
    1 punto
  47. credo che quel segno sotto i baffi abbia influito sulla conservazione.. altrimenti poteva benissimo essere un fdc pieno... però io preferisco le foto fatte in casa.. trasmettono più emozioni.. fai qualche scatto?😊👋 io ho la zecca torino.. però devo dire.. guardando in giro sul web che è più facile trovare un Napoli in alta conservazione.. ed ha anche un conio più preciso nei dettagli rispetto al Torino
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  48. Nel '39 le cose andavano diversamente da oggi.
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  49. Il problema c’è stato su come hanno stimato le monete .. pare molto al di sotto del reale valore di mercato …
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  50. cit. Avv. Donato Grande Impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo stato Le ipotesi di possesso di collezioni e del loro trasferimento vanno distinte dalle ipotesi di impossessamento illecito di beni culturali. Va innanzi tutto fatta una premessa e cioè il fatto che, ai sensi dell’art.91 Codice Urbani, “tutte le cose indicate nell’art.10 ( e si noti che non vi è riferimento alla nozione amministrativa di bene culturale, per cui si prescinde dalla dichiarazione), da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo o sui fondali marini, appartengono allo Stato”. Ne discende che, ai sensi dell’art.176 Codice Urbani “chiunque si impossessa di beni culturali indicati nell’art.10 appartenenti allo Stato ai sensi dell’art.91, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da €.31 a €.516,50” E’ questa l’ipotesi che comunemente si chiama furto d’arte. E sul punto occorrono alcune considerazioni, specie perché, nei vari procedimenti penali, che hanno visto coinvolti parecchi collezionisti, è stata proprio questa l’ipotesi di reato. Va, innanzi tutto chiarito che la condotta penalmente rilevante non è affatto quella di colui che -meramente- possiede monete, siano o non siano beni culturali, quanto, piuttosto quella di colui che “ si impossessa” a seguito di ricerche clandestine (tipicamente con metal detector), ma anche fortuite, delle monete o dei beni indicati in oggetto. Sul punto la Giurisprudenza è univoca nel ritenere due dati fondamentali per la configurabilità del reato: Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art.176 non è sufficiente che l’imputato abbia tenuto un atteggiamento meramente passivo nei confronti dell’acquisita disponibilità del bene, atteso che il reato si perfeziona allorché l’autore abbia posto in essere un’azione a mezzo della quale abbia appreso la cosa, spostandola dal luogo in cui ritrovava in origine, per collocarla sotto il proprio dominio esclusivo (così Cass. Pen. III 15.2.06 n°13701); il che vuol dire, in buona sostanza che l’ipotesi di reato, a parte quella rara del rinvenimento fortuito ed occasionale, è quella classica del “tombarolo” che munito di attrezzatura specifica, effettua scavi alla ricerca di monete e se ne impossessa. Il sistema, letto in aderenza ai precetti costituzionali (art.42 e art.24) non consente che venga posta a carico del cittadino la prova della legittimità del possesso di oggetti archeologici, ma è l’accusa che deve dare a prova dell’illegittimità del suo possesso (così Cass. Pen.III 7.6.99 n°7131 condivisa da Cass. Pen. III 2.7.04 n°28929 ed altre conformi); il che vuol dire che è l’Autorità Giudiziaria procedente, anche per mezzo della P.G. (Guardia di Finanza, C.C. Nucleo Tutela Patrimonio Archeologico) che, sulla base di situazioni di fatto, ed in primis la flagranza, quali le condizioni delle monete (es: cumulo di monete sporche di terra; ritrovamento di metal detector ed attrezzi da scavo, etc. etc.) ed il comportamento della parte (es: ingiustificata reticenza nel dichiarare la provenienza o peggio, il tentativo di fuga o di occultamento delle monete) deve dimostrare l’illiceità del possesso (rectius: dell’impossessamento). Sulla base di siffatte considerazioni, appare chiaro che una cosa è il comportamento illecito del tombarolo, il quale, giustamente va perseguito, e ben altra quella del collezionista, il quale, nell’ipotesi di eventuale controllo delle autorità, mostra la propria collezione di monete; allega, o meglio ancora, documenta e comprova la provenienza, per mezzo di ricevute (anche virtuali, es: pagina- acquisto su portali del e.commerce, quali eBay), di scontrini fiscali e fatture e di dichiarazioni rilasciate dal venditore circa la legittima provenienza delle monete; o ne documenta, anche per dichiarazioni verbali (es. un parente) la provenienza per eredità o per donazione. Mentre nel primo caso (tombarolo) ben può dirsi che sia integrata la fattispecie penale dell’illecito impossessamento, nel secondo caso (collezionista) ben può concludersi per la liceità del possesso. Quanto sopra non esclude affatto una diversa ipotesi di reato, in quanto, ovviamente, la destinazione ultima e naturale dei beni archeologici di proprietà dello Stato, così come ritrovati, è quella del mercato antiquario e quindi il possesso da parte del collezionista. In tal caso, a parte il caso del concorso nel reato di illecito impossessamento, che si configura quando il collezionista “conferisce l’incarico” della ricerca delle monete o di altri beni, in quanto si parlerebbe di “mandante”, ben potrebbe integrarsi il diverso e, più grave, reato di ricettazione o di incauto acquisto. A dire del vero quasi mai l’A.G. ha proceduto per tale ipotesi di reato. Ma tant’è: il collezionista che, conoscendo il proprio dante causa, quale “tombarolo” e quindi avendo coscienza e volontà di acquistare da chi si sia impossessato illecitamente di monete, senz’altro commette il reato di ricettazione. Così come si commetterebbe il reato contravvenzionale di incauto acquisto, quando, per colpa, si sia omesso di verificare che le monete non siano di provenienza illecita, sulla base di alcuni elementi, quali il prezzo (molto al di sotto del valore di mercato) e le modalità stesse dell’acquisto (es:acquisto sottobanco). Proprio per scongiurare tali fattispecie è opportuno che il privato collezionista trattenga e custodisca tutta la documentazione attinente l’acquisto delle proprie monete, in quanto la semplice produzione di tale documentazione è senz’altro idonea a scongiurare il gravissimo pericolo di essere incriminati di tali gravi reati. ***
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