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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/29/23 in tutte le aree
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E' stato appena pubblicato, per questo credo sia passato ancora inosservato, un importantissimo parere da parte dell'Ufficio Legislativo del MIC in merito all'interpretazione dell'art. 72 del Codice dei Beni Culturali che riguarda la detenzione e il commercio delle monete antiche e moderne da collezione. In allegato sotto il parere pubblicato ieri. Tre capisaldi colpiscono per la loro menzione esplicita che contrasta con quanto espresso sinora dal ministero: La famosa prova ‘diabolica’ (provare la provenienza di una moneta ante-1909) non puo’ essere richiesta al collezionista/commerciante andando nientemeno contro l'art 42 della Costituzione rendendosi impossibile il diritto di difesa (da parte del collezionista o commerciante) viene riconosciuto alle monete il carattere di 'serialità' (salvo il carattere di particolare rarità o pregio di alcuni particolari esemplari) e quindi la presenza già acquisita per la stragrande maggioranza delle monete presso le collezione dei musei (altro elemento mai citato in precedenza che contrasta anzi con le ultime circolari ministeriali) Infine viene riconosciuto il contributo del collezionismo storico come elemento fondamentale per il Patrimonio Culturale del Paese e quindi la necessità che il collezionismo vada favorito e non demonizzato (devo dire che qui riuscivo a stento a trattenere le lacrime 😄) E' una dipartita storica. Vedremo ora come la nomenclatura si adatterà a tali nuovi dettami. Nel frattempo ....gaudeamus igitur 😊 https://www.beniculturali.it/comunicato/248647 punti
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Ringrazio @borbonik e @Raff82 che privatamente mi hanno fatto notare che, secondo il loro parere, la Cingranella ( post #19 ) aveva troppe incongruenze per essere considerata originale. Infatti il peso risulta calante ( 1.00 g rispetto ai canonici 1.15 g ). Inoltre una serie di anomalie, fanno pendere la bilancia verso un falso. Riassumo: la superficie porosa, il conio decentrato del D/, il conio poco definito del ritratto del Re, il taglio che è liscio ma piuttosto grossolano etc. Per quanto riguarda il peso, la mia bilancina ha una sensibilità di 0,01 g , quindi la moneta come peso ha un range tra 1,01 e 0,99 g ( chiesto consulenza a mia moglie insegnante di Fisica, purtroppo consulenza a pagamento - una coppa di gelato 😢 ). Sono stato ingannato ( oltre che dal fatto di avere poca esperienza nel campo delle Borboniche ) dal fatto che non conoscevo alcun falso di questa tipologia. A questo punto bisognebbe comprendere se si tratti di un falso moderno oppure un falso d'epoca. A mio parere le falsificazioni moderne ( rivolte al mercato dei collezionisti ) sono indirizzate su monete di una certa rarità ( ad esempio nel caso delle Cingranelle potrebbero falsificare quelle millesimo 1845 o 1847 classificate R2 oppure la 1847 "busto adulto" -R5 ) non certamente il 1838 la più comune di tutte. Pertanto resta l'ipotesi del Falso d'epoca, che sarebbe una bella scoperta in quanto attualmente non censito e mai visto dagli esperti ( correggetemi se sbaglio). Ad integrazione di quanto scritto sopra, posto le nuove immagini che ho scattato, chiedendo a tutti voi un parere. Grazie. Buona Giornata5 punti
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Buongiorno a tutti, oggi vi presento il mio Denario di Julia Domna Con al rovescio la rappresentazione della SAECVLI FELICITAS Posto foto della casa d'aste e descrizione della stessa. Julia Domna (Augusta, 193-217). AR Denarius (18,6mm, 3.48g). Rome, circa 200. IVLIA AVGVSTA Draped bust of Julia Domna to r. R/SAECVLI FELICITAS Isis, wearing polos, standing r., resting l. foot on prow of ship, holding the infant Horus in her arms; behind, rudder. RIC 577. La moneta si presenta a mio avviso di aspetto genuino e gradevole. Dal vivo sarà sicuramente migliore... Saluti Alberto4 punti
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Buonasera, ogni tanto prendo anche soggetti maschili. Vi presento il mio Denario di Settimio Severo. Sembra genuino e ben conservato. Sicuramente migliore dal vivo. Riporto cosa ne dice Wikipedia... Lucio Settimio Severo Augusto (in latino: Lucius Septimius Severus Augustus; Leptis Magna, 11 aprile 146 – Eboracum, 4 febbraio 211) è stato un imperatore romano dal 193 alla sua morte. Giunto al potere dopo la guerra civile romana del 193-197, fu il fondatore della dinastia severiana. In linea con le scelte di Marco Aurelio ripristinò alla sua morte il principio dinastico di successione, facendo subentrare i figli Caracalla e Geta. L'ascesa di Settimio Severo costituisce uno spartiacque nella storia romana; è considerato infatti l'iniziatore della nozione di "dominato" in cui l'imperatore non è più un privato gestore dell'impero per conto del Senato, come durante il principato, ma è unico e vero dominus, che trae forza dall'investitura militare delle legioni (anche se anticipazioni di questa tendenza si erano avute durante la guerra civile seguita alla morte di Nerone). Egli fu inoltre iniziatore di un nuovo culto che si incentrava sulla figura dell'imperatore, ponendo le basi per una sorta di "monarchia sacra" mutuata dall'oriente ellenistico. Adottò infatti il titolo di dominus ac deus, che andò a sostituire quello di princeps, che sottintendeva una condivisione del potere col Senato. Posto Foto e descrizione della Casa d'aste. Septimius Severus (193-211). AR Denarius (18,8mm, 3.07g). Rome, AD 200-201. Laureate head r. R/ Emperor standing l. RIC 167. Saluti Alberto3 punti
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Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Giulia Domna (193-211 d. C.), moglie dell'imperatore Settimio Severo, recante sul rovescio se stessa rappresenta seduta sul trono con ramoscello nella mano destra e scettro che regge col braccio sinistro, coniato a Roma. È un denario chiaramente celebrativo e di propaganda che mette in risalto l'importanza di questa Augusta. Infatti la legenda del rovescio recita che lei rappresenta la madre degli Augusti (i figli Geta e Caracalla), la madre del Senato e madre della Patria cioè dell'Impero. A completamento bisogna ricordare che gli venne assegnato anche il titolo di Mater Castrorum (che per la prima volta fu utilizzato per Faustina Minore, moglie dell'imperatore Marco Aurelio, nel 174 d. C.) cioè madre degli accampamenti militari delle legioni in guerra, coniando anche monere a tal proposito. Sembra, dalle cronache storiche del tempo, che accompagnasse costantemente Settimio Severo nelle sue campagne militari fungendo sia da stratega che da consigliera del consorte. Di origini siriane (nacque ad Emesa) era una donna con un'ottima cultura, molto volitiva e capace, forse da annoverare come la prima donna nella Storia realmente influente sulla vita dell'impero. Da esame diretto il denario risulta coniato (spero ai tempi di Domna), ben centrato ed ha svolto la sua funzione vista la consunzione che si nota sulle parti più sporgenti dello stesso. Una breve nota personale : bella quella "voglia" presente sulla guancia dell'Augusta (dovrebbe essere cuprite, visto il colore rosso scuro, affiiorata in superficie) che è stato uno dei motivi che mi ha fatto acquistare la moneta 🙂. Postate pure i vostri esemplari di monete, giunte sino a noi in grandissimo numero soprattutto per quanto riguarda i denari, più rari sembrano gli antoniniani ed i sesterzi. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18, 50 mm 3,23 g RIC 381 Un antoniniano e gli altri miei esemplari a cui aggiungere un sesterzio nel prossimo futuro 🙂3 punti
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Un trafiletto appena apparso sull'ultimo numero (luglio) de Il Vernacoliere darebbe un'interpretazione diversa di questa censura. Condizionale d'obbligo, vista la ben nota vocazione satirica del giornale, ma lo scritto appare quantomeno verosimile. Un breve articolo, a firma Pardo Fornaciari, che vi riporto integralmente, a cominciare dal titolo. L'astuzia della ragione e la Bibbia porno Nello Utah l'anno scorso i Mormoni fanatici del Partito Repubblicano (quello di Trump) avevano fatto approvare una legge per vietare i libri che parlano di orientamenti sessuali eterodossi e eterogenei. Un genitore critico di questa legge reazionaria l'ha usata per ottenere il ritiro dalle biblioteche scolastiche della Bibbia perché contiene narrazioni "pornografiche" e "indecenti". Il paterfamilias ha dimostrato infatti che le Sacre Scritture narrano fatti di "incesto, masturbazione, bestialità, prostituzione, mutilazione genitale, stupro e perfino infanticidio", tutto materiale non adatto ai bambini. Così ha ottenuto che la Bibbia sia bandita nelle scuole del distretto di Davis, a nord di Salt Lake City, che conta più di 70.000 abitanti. petronius3 punti
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Buongiorno a tutti, vi presento il mio Denario di Julia Mamea con la Rappresentazione al rovescio della Felicitas. Posto foto e descrizione della casa d'Aste. Julia Mamaea (Augusta, 222-235). AR Denarius (19,6mm, 2.85g), Rome. Diademed and draped bust r. R/ Felicitas standing front, head l., holding caduceus and leaning l. on column. RIC 335 (Severus Alexander). Anche questa moneta ha un aspetto genuino e gradevole e sicuramente migliore dal vivo. Saluti Alberto3 punti
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Dandolo. Non è una voce del verbo dare, ma il cognome della famiglia veneziana. 🤣 Di solito evito di sbilanciarmi, ma l'appartenenza di questo stemma sembra abbastanza evidente. Ovviamente, se il nostro amico @pogo ha nozione certa d'una provenienza non veneziana del manufatto, sono pronto a revisionare l'ipotesi.😉3 punti
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@1412luigi Ciao, è una moneta molto comune, se in conservazione medio-bassa direi che è il suo prezzo. Per confronto ti posto il mio esemplare, in conservazione simile, pagato 50 euro.2 punti
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Poi sono arrivati i talebani della cultura e la magistratura Dem… ( tutti e due dello stesso colore politico, guarda caso) e sono cominciati i guai e le storture interpretative…. La conclusione logica , credo sia che, eliminando un fattore , tutto tornerebbe nel solco della correttezza del rapporto legale tra stato e cittadini…..meditiamo …2 punti
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Buon giorno, oggi vi presento il mio ultimo aquisto, un antoniniano di Gordiano III , che mi ha attirato molto seppur una moneta comune. Gordian III (238-244). AR Antoninianus (22mm, 4.52g, 12h). Rome, 240. Radiate, draped bust r. R/ Virtus in crested helmet standing l., holding branch and spear, shield on ground before. RIC IV 39; RSC 383 I pareri sono sempre apprezzati, buona giornata.2 punti
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Buongiorno Beppe e buongiorno a tutti, guardando la foto del tuo 5 grana al #19 e confrontandola con le altre del 38 non mi convince molto, premesso che non sono un esperto e come già detto non seguo questi spiccioli, a me da l'impressione del falso d'epoca, noto un effige leggermente strana e da quello che riesco a vedere dalle foto anche i fondi mi sembrano leggermente porosi, forse sarebbe utile aggiungessi il peso e foto migliori, magari mi sbaglio ma qualche altro utente più esperto di me potrebbe confermare o smentire questo mio pensiero. Un saluto. Raffaele.2 punti
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CLAUDIO, ASSE, 41-50 d.C., S C Minerva galeata con lancia e scudo, Zecca di Roma, (RIC 100) / monete romane imperiali antiche (moneta romana imperiale antica della dinastia Giulio-Claudia - Impero Romano)2 punti
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Ciao, ottimo denario e ritratto espressivo di Domna. Condivido esemplare della stessa tipologia 🙂 ANTONIO2 punti
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Queste affermazioni non mi trovano sffstto d’accordo gli studi numismatici sono nati 4 secoli fa grazie ad appassionati ‘savants’ e ai collezionisti che raccoglievano con metodo. Nei secoli successivi vi sono sempre stati e vi sono ancora oggi collezionisti illuminati che ricercano, scrivono, pubblicano, espongono monete, facendo della vera e propria cultura numismatica. Gli esempi sono migliaia - in tutto il mondo. A fianco vi e’ naturalmente un mercato numismatici che fiorisce e fa il suo. Ma le due cose non necessariamente devono essere in contrasto ne’ ovviamente si deve pretendere che OGNUNO che compri una moneta si debba trasformare in un esperto erudito della materia. Il mare e’ grande per fortuna e vi possono nuotare tanti pesci diversi.2 punti
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Io seguo il valore spot dell’oro su kitco, lo trovi su web e su app. Uno dei migliori per le commodities. Poi ottieni un valore indicativo di marenghi e sterline moltiplicando euro al grammo per i grammi di fino contenuti.2 punti
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Un amico mi aveva passato il parere stamattina e sostanzialmente, pur nella mia ignoranza, avevo tratto le stesse conclusioni che l'amico Numa (che ringrazio) ha ben sintetizzato qui sopra. A parte l'impressione di volere in qualche modo, da parte del ministero, tenere i piedi in due staffe (si riservano sempre, mi pare, la possibilità di revoca dei permessi, non solo col sospetto di illegalità, mi si corregga se interpreto capziosamente...), trovo che sia comunque un passo in avanti. Non si obbliga cioè il collezionista (o il possessore) alla prova diabolica del possesso o provenienza ante 1909, perché di fatto impossibile o quasi e certamente lesivo del diritto alla proprietà privata. Un altro aspetto che sottolineerei finalmente è il palese affermare che il collezionismo numismatico è un valore positivo, anche e soprattutto perché le raccolte pubbliche ne hanno beneficiato e ne beneficiano nel tempo. Vediamo se poi sarà applicato seriamente o rimarrà lettera morta.2 punti
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Ciao, mi ricordava la testa di Baal delle monete di Tingi sotto Augusto. Si tratta di una moneta di Mauretania del I sec. a.C. Baal-Melqart al dritto, iscrizione in caratteri punici, stella tra un grappolo d’uva e una spiga di grano al rovescio. Zecca incerta, forse Volubilis. Mazard 647. https://www.acsearch.info/search.html?id=110164842 punti
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Bruzio, togli pure il forse ... analisi corretta (almeno per la mia opinione). La moneta postata per essere letta correttamente andrebbe ruotata a dx di 90°. Ha una caratteristica che evidenzia come sia stata prodotta dopo il 1657, ovvero con la scritta in dialetto Manchu (con l'Editto del Consiglio delle Entrate nel novembre 1657, fu decretato che il nome della zecca, Bao Quan = Fonte del Tesoro, dovesse essere incorporato nel rovescio delle monete ... ma in alfabeto manciuriano). Da questa data le monete riportano un dritto cinese di quattro caratteri e un rovescio manciuriano di due caratteri. Sarebbero dovute essere fatte (tramite fusione e non coniazione) ufficialmente in ottone (70% rame e 30% zinco)… e inizialmente così è stato, ma poi sono state prodotte in bronzo (circa il 64/65 % rame, circa il 25% zinco, 8 % piombo, 2/3 % stagno) Le monete che seguono questo modello sono state fatte sicuramente fino ai primo anni del '900 (imperatore Guangxu) La moneta che hai postato tu è stata fatta sotto l’Imperatore Qianlong (乾隆) (25 settembre 1711 – 7 febbraio 1799), mentre gli altri due ideogrammi significano Tong Bao (通寶) ovvero “1 contante”.2 punti
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Aggiungo, per completezza, questa "Briciola" del Gazzettino di Quelli del Cordusio #5 del giugno 2019 che modifica in parte le conclusioni riguardanti la Lira del 1884:2 punti
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Oggi è il Patrono di Firenze e per ricordarlo nelle Zecche Moderne metterò qualche rovescio dove vi è raffigurato nelle monete mie dei Medici un saluto dal Mediceo1 punto
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Buonasera a tutti, Vi presento ultimo denario entrato in Collezione Litra68 in ordine di tempo. Trattasi di un Denario di Eliogabalo con al rovescio la personificazione della Liberalitas. La moneta a parte un punto verde duro al tatto, si presenta di conservazione in linea con le mie pretese. La giudico di conio genuino. Riporto note prese da Wikipedia. Oltre a foto mie, foto e catalogazione della casa d'aste. Marco Aurelio Antonino Augusto (in latino: Marcus Aurelius Antoninus Augustus; nelle epigrafi: IMP • CAES • M • AVR • ANTONINVS • PIVS • FELIX • AVG. Roma, 203– Roma, 11 marzo 222), nato come Sesto Vario Avito Bassiano (Sextus Varius Avitus Bassianus) ma meglio noto come Eliogabalo o Elagabalo (Heliogabalus o Elagabalus), è stato un imperatore romano, appartenente alla dinastia dei Severi, che regnò dal 218 al 222, anno della sua morte. Siriano di origine, Eliogabalo era, per diritto ereditario, l'alto sacerdote del dio sole (El-Gabal) di Emesa, sua città d'origine. Il nome «Eliogabalo» deriva infatti da due parole siriache, El («dio») e gabal (concetto associabile a «montagna»), e significa «il dio [che si manifesta in una] montagna», chiaro riferimento alla divinità solare di cui era sacerdote, rappresentata da un betilo (una pietra sacra);[9] non fu mai usato da Avito Bassiano, né dai suoi contemporanei, ma è attestato solo a partire da una fonte del IV secolo.[N 2] Con il sostegno della madre, Giulia Soemia, e della nonna materna, Giulia Mesa, fu acclamato imperatore dalle truppe orientali, in opposizione all'imperatore Macrino, all'età di quattordici anni. Il regno di Eliogabalo fu fortemente segnato dal suo tentativo di importare il culto solare di Emesa a Roma e dall'opposizione a questa politica religiosa. Il giovane imperatore siriano, infatti, sovvertì le tradizioni religiose romane, sostituendo a Giove, signore del pantheon romano, la nuova divinità solare del Sol Invictus, che aveva gli stessi attributi del dio solare di Emesa; contrasse anche, in qualità di gran sacerdote di Sol Invictus, un matrimonio con una vergine vestale, che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto essere il matrimonio tra il proprio dio e Vesta. La politica religiosa e i suoi eccessi sessuali (ebbe cinque mogli e due mariti) causarono una crescente opposizione del popolo e del Senato romano, che culminò con il suo assassinio per mano della guardia pretoriana e l'insediamento del cugino Alessandro Severo. Eliogabalo fu inoltre colpito dalla damnatio memoriae. Il suo governo si guadagnò tra i contemporanei fama di eccentricità, decadenza, depravazione e fanatismo. La storiografia moderna restituisce un ritratto più articolato, riconducendone il fallimento al contrasto tra il conservatorismo romano e la dinamicità del giovane sovrano siriano, alla sua incapacità di scendere a compromessi e alla sua incomprensione della gravità e solennità del ruolo di imperatore. Il suo regno, però, permise alla dinastia dei Severi di consolidare il proprio controllo dell'impero, permettendo di preparare il terreno per il governo di Alessandro Severo. Elagabalus (218-222). AR Denarius (18,6 mm, 2,6 g). Rome, AD 219. Laureate and draped bust r. R/ Liberalitas standing l. holding abacus and resting l. arm on cornucopiae. RIC 100; RSC 81a. Saluti Alberto1 punto
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Condivido tutto quel che dice. Solo che non riesco a concludere che ne conseguiranno cambiamenti significativi rispetto al giorno prima della sua pubblicazione.1 punto
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@Archestratus Grazie mille per aver fornito quel link che ha risposto a molte delle mie domande su Brunacci. Per me la storia moderna di dove una moneta ha trascorso il suo tempo prima di arrivare a me aggiunge una dimensione interessante alla storia della moneta stessa. Trovo molto divertente la ricerca perché è unica per la mia moneta e trovo anche che la storia dei collezionisti e delle loro collezioni sia un argomento affascinante. Grazie ancora per il tuo aiuto qui.1 punto
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Ciao, la cristallizzazione è causata da fattori esterni (esempio particolare condizioni del terreno dove la moneta ha stazionato) ed è dovuta alla trasformazione del rame presente nella lega d'argento che indebolisce la struttura della moneta rendendola fragile e facilmente fratturabile (ad esempio una semplice caduta o anche il suo maneggiamento può farla spezzare) 🙂 ANTONIO1 punto
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Buonasera a tutti, Beppe @giuseppe ballauri dico la mia , anche se non ho molta esperienza, la moneta ha sicuramente qualcosa che esce fuori dagli schemi, peso e fattura. Anche a me da l'impressione di essere un falso, e sarei d'accordo con te sul fatto che non sia un falso moderno, soprattutto per le argomentazioni che hai posto. Per certi versi sembrerebbe fuso, e di una lega con scarsa % di argento, almeno da un esame da foto. A proposito di foto, la moneta è in pellicola? Perché dalla foto vedo due segni che non mi spiego. Saluti Alberto1 punto
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Esagerati. Ci fai una perizia scritta con 25 euro. Al massimo 5 euro per esaminarla e darti una risposta a voce........ed è già un bel commerciante! 😄1 punto
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Basterebbe tornare a quando la magistratura era meno "democratica". Guardate cosa si legge in una sentenza del 1971: "Gli imputati si protestano in buona fede negando di avere acquistato il materiale in argomento da spacciatori clandestini, e variamente ne hanno indicato, in modo più o meno specifico, le molteplici fonti di provenienza sul mercato numismatico e dell'antiquariato. «Tale protesta di buona fede è, nella specie, addirittura superflua. Non basta infatti l'elemento psicologico ad integrare il reato. Anche una malafede degli imputati all'atto dei loro acquisti non li renderebbe invero punibili se non si dimostra la sussistenza del delitto anteriore, presupposto del reato di ricettazione, delitto che, nel caso concreto, dovrebbe essere quello di impossessamento di cose antiche rinvenute fortuitamente od in seguito a ricerche. L'art. 49 C. Peno esclude espressamente la punibilità di chi commette un fatto non costituente reato nella supposizione erronea che esso costituisca reato (cosidetta ricettazione putativa). Qui, dunque, compito preliminare dell'inquirente non è verificare la buona fede dei prevenuti, addentrandosi e risalendo nell'inestricabile dedalo di innumerevoli e non documentate negoziazioni di oggetti spesso non distinguibili nell'ambito dello stesso genere, ma di stabilire se il materiale per il cui possesso essi furono incriminati è realmente di provenienza delittuosa. « La legge non conosce presunzioni di reato e l'onere della prova non può venire invertito. Se la ricettazione è un reato derivato, ogni discorso sulla colpevolezza esige pregiudizialmente l'indiscutibilità oggettiva del delitto presupposto. Occorreva cioè la certezza che almeno taluno degli oggetti sequestrati fosse individuato esattamente come provento di recenti scavi clandestini compiuti nel territorio dello Stato. «Non basta il semplice possesso di materiale archeologico a costituire il reato. Non vige nel territorio dello Stato un divieto assoluto, penalmente sanzionato, del possesso privato e della libera circolazione degli oggetti archeologici. Non esiste una pubblica privativa sugli oggetti di interesse archeologico e numismatico ».1 punto
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Io noto complessivamente una scarsa qualità dell'immagine impressa dal conio, tanto da indurmi a pensare ad un falso.1 punto
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Tutto quanto ho scritto prima, ovviamente, nell'ipotesi che non sia un falso...1 punto
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@Jordan Montgomery Here you can find something, particularly about biographical contents (pages 6-9) https://www.brunacci.it/wp-content/uploads/media/File/6_Discendenti_di_Gioacchino_e_Anna_Panizza.pdf1 punto
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Dovrebbe essere un quattrino con San Ubaldo di Benedetto XIV per la zecca di Gubbio https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-BE14GU/81 punto
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Medaglia devozionale ottagonale, bronzo/ottone, fine XVII sec. , produzione nord Italia. D/ San Antonio da Padova.- R/ Sant' Osvaldo Re di Northumbria. Ciao Borgho1 punto
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Bellissimo esemplare, dal vivo è ancora migliore. Complimenti!1 punto
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Ciao... Sob!😭 a tutti... Sigh!😭 ieri.. Ri-sob!😭 mi è arrivata questa "cosa": che volevo mettere di fianco alla spilla di sopra. Come è risaputo, per fare acquisti "importanti" mai fidarsi di foto se non sono ad alta risoluzione, che se no non si vede la "buccia d'Arancia"🟠 tra le lettere e la perlinatura difettosa. io povero tapino speravo fossero segni di usura e/o di lavorazione, le immagini del venditore non erano granchè... Qui neanche il mio "bagnetto prodigioso" dell'altra discussione serve a qualcosa: è proprio la sostanza che manca! Vuol dire che - tenendo conto che è di argento per ca. 16 grammi - ci ho solo rimesso qualche spicciolo, avendola presa per meno di 10€ Adesso ho questo oggetto duale, schrödingeriano: contemporaneamente una spilla vera e mezza moneta falsa 🐈. In ogni caso non finisce nella raccolta, ma nella scatoletta degli argenti sparsi. Alla prossima! Servus, Njk1 punto
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Non è greca, è un bronzo del regno di Mauretania, coniato tra il regno di Bocco I e l’annessione da Ottaviano dopo la morte di Bocco II (118 o 113-33 a.C) Non si sa se la zecca ŠMŠ, « Semes », (iscritta in caratteri neo punici) coincide con la zecca principale di Lixus, o se si tratta di Volubilis, vista la frequenza di queste monete ŠMŠ trovate nei pressi di questa città. Ne troverai 4 o 5 esemplari su acsearch. Rara forse no, ma storicamente interessante. https://it.wikipedia.org/wiki/Regno_di_Mauretania Un rovescio molto simile per Bocco I o II:1 punto
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Sono del parere che se il venditore si secca per delle richieste così legittime può essere lasciato tranquillamente "seccato" . Penso che potrà trovare in futuro questa moneta con descrizioni e soprattutto con disponibilità, da parte dei venditori, migliori. Gabriella Ps. Se non sono indiscreta quanto è la richiesta?1 punto
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Ciao a tutti, ho appena acquistato una Carzia di Marcantonio Trevisan e volevo condividerla, per cui riesumo questa vecchia discussione. Sembra che anche questa abbia dei triangoli come divisori (se ne vede bene uno tra M e ANT).1 punto
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Dopo il caldo delle ore diurne il refrigerio della notte, vissuto sul balcone, è una vera manna. Sembra la sceneggiatura di qualche action thriller americano con tratti horror degli anni '80. 😁1 punto
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Buongiorno, vi presento questa singolare moneta, 20 mark 1977, dedicata alla commemorazione dei 200 anni dalla nascita di Carl Friedrich Gauss, detto il "principe dei matematici" per via dei suoi studi matematici e scientifici. L'originalità della moneta sta nel rovescio, dove non è illustrato il profilo di Gauss, ma bensì la sua "curva della distribuzione normale" detta "curva a campana gaussiana", che descrive la modalità normale del manifestarsi di qualsiasi fenomeno naturale. Al dritto: emblema dello Stato , martello e compasso tra due rami di segale. Simbologia per illustrare l'unità delle classi lavoratrici : operai, intellettuali /tecnici e contadini.1 punto
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Ritengo far cosa gradita riportare l’articolo in oggetto: Appunti di Numismatica Contemporanea, XVII - LIVIO SANTAMARIA, Osservazioni sulle « Lire » di Re Umberto I apparso sulla storica rivista Numismatica, anno VI, n. 2, maggio-agosto 1965, richiamando ed evidenziando il contenuto di cui alla nota 1, molto significativo: “Qualcuno ci aveva sconsigliato di scrivere questi «appunti» con i quali, prendendo a pretesto l'esame generale della coniazione dei pezzi da 1 lira di Umberto I, rendiamo praticamente note alcune nostre osservazioni che aiutano a riconoscere i pezzi da 1 lira del 1883 autentici da quelli ottenuti « truccando » esemplari con altre datazioni. Ci si diceva che era meglio non portare a conoscenza di potenziali falsari quelle notizie delle quali essi si sarebbero certamente serviti per neutralizzare l'arma, sia pure non perfettamente a punto, di cui disponevamo contro di loro. Ci siamo, invece, decisi alla pubblicazione perché riteniamo che se collezionisti e commercianti terranno chiaramente presenti i particolari ingranditi che qui forniamo delle « stelle d'Italia », qualsiasi « ritocco » o « trucco » risulterà loro bene evidente (dato e non concesso che ritocchi così microscopici siano possibili anche a falsari di comprovata abilità).” http://www.socnumit.org/doc/NSA/1965.2.Num.pdf Buona lettura, Domenico1 punto
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Cercando in rete, ho appena trovato questa notizia: la medaglietta sarebbe stata coniata nel 1867, da una associazione (segreta e ovviamente contraria al potere temporale dei papi) che intendeva promuovere l'unificazione di Roma al Regno d' Italia. Sarebbe bello saperne di più.1 punto
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Ciao a tutti! Di questa moneta se ne è già parlato (2 EUR Carlo Magno / Karl der Große), ma per me è stata una piacevole sorpresa vedere come i rilievi dell'immagine sul D sviluppino un caleidoscopio di luci e ombre, dipendentemente da come viene illuminata. Ho speso un po' di tempo per fare qualche foto che ne risaltano le proprietà: + al centro il monogramma che il Carlo si faceva scrivere - in quanto analfabeta - e che completava con un Vollziehungsstrich, cioè un tocco finale (la "y" al centro del rombo). Il motivo è preso dalla cappella Palatina del duomo di Aquisgrana: Ade! Njk =============== Per l'archivio: Germania BRD / 2 EURO Data di uscita: 30. März 2023 Tiratura A 4.000.000 (25.000 / 30.000) D 4.200.000 (25.000 / 30.000) F 4.800.000 (25.000 / 30.000) G 2.800.000 (25.000 / 30.000) J 4.200.000 (25.000 / 30.000) per la circolazione (ed in blister)1 punto
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Ciao a tutti, oggi condivido volentieri con voi un denario di Alessandro Severo che ho in collezione da più di 10 anni, con un ritratto discreto. Provenienza HD Rauch. Descrizione dell'asta: Severus Alexander (222-235). Denarius (3,40g), Roma, 233 n.Chr. RIC 120, RSC 440.1 punto
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