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  1. Andy66

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/03/23 in tutte le aree

  1. Buona Serata, Posto il mio 5 Grana 1845, data piuttosto rara. Millesimo piuttosto strano in verità, per una serie di motivi. Il primo è che pur ricercando tra le aste passate, non ho mai visto una data "1845" bella nitida, ma sono tutte ribattute sulle ultime due cifre ( correggetemi se sbaglio). In pratica il vero "1845" non esiste. Il secondo è: siamo proprio sicuri che il "45" sia ribattuto sul "38" ? Ormai fior di Esperti, Manuali, Case d'Asta prestigiose lo definiscono così e quindi accettiamo tale affermazione. Qualche dubbio però può venire. L'ultima cifra è sicuramente un "5" ma quella sotto mi sembra diversa da un "8". In questo caso mi sembra più un "6" (scusate le dimensioni da piccolissimo francobollo, trovata sul Web - moneta considerata FDC ) Infine, la prassi comune era ribattere la data sul millesimo precedente, in questo caso non è avvenuto. Non era più semplice apportare delle correzioni sul conio del 1844 rispetto a correggere 2 cifre sul presunto 38 ? Ennesimo mistero e proprio per questa ragione, grande stimolo a collezionare le Borboniche! Saluti, Beppe
    6 punti
  2. Esiste pure una serie più tarda contraddistinta dalla presenza a rovescio di una ghirlanda sopra il testo. https://www.cointalk.com/threads/constantinian-anepigraphic-series.393213/ Purtroppo da qualche tempo circolano spesso dei falsi. Vi segnalo un tipo ultimamente molto frequente: Dati fisici non indicati. https://www.ebay.it/itm/225638050128 Bronze - 1.4 grams Diameter - 18.5 mm https://www.ebay.it/itm/115792770255 Altri due cloni di cui ho perso i riferimenti web: Bronze - 1.4 grams Diameter - 17.8 mm Bronze - 1.46 grams Diameter - Non indicato Per cui se dovreste essere attratti dall’idea di inserire in collezione una moneta anepigrafa costantiniana … fate attenzione. Saluti Illyricum
    4 punti
  3. Buon pomeriggio. Ciao Raffaele, traducendo il contenuto di questo link potrai trovare delle informazioni utili a riguardo... https://leyendomonedasnumismatica.blog/2021/11/24/acunacion-a-volante-sin-virola-la-cerrilla/ Praticamente, i tondelli caldi venivano ridotti di diametro - impostando le barre del macchinario con il diametro desiderato - prima di imprimere il contorno in incuso. Un saluto
    4 punti
  4. Come ho raccontato all’inizio di questa discussione, la mia “numero 1” è un denario di Augusto con Caio e Lucio Cesari. Una moneta in scarso stato di conservazione, acquistata per poche decine di euro nel mercatino di Cordusio. Nell’ultima asta di Artemide, battuta nello scorso weekend, mi sono aggiudicato la stessa moneta (Ric. I 2.a ed. 207) in condizioni nettamente migliori. Ci tenevo ad avere in collezione quella moneta in una conservazione ottimale, anche se continuerà a farne parte anche la mia “numero 1” a cui sono, ovviamente, affezionato. Posto di seguito le foto della monetina acquistata a Cordusio e, di seguito, quelle del Denario preso in asta e che sono quelle del sito Artemide.
    4 punti
  5. non è il massimo, ma con questa la serie repubblicana del 48 è conclusa... 15 grana 1648 sigla GaC/S
    3 punti
  6. Buongiorno a tutti, esattamente un anno fa (era l'ultima domenica di aprile) mi ritrovai a sbirciare sulle bancarelle di Cordusio e feci il mio primo acquisto: un denario di Augusto con Lucio e Caio sul rovescio. Una moneta di scarsa conservazione, pagata poche decine di euro, ma capace di spingermi a cominciare una collezione di monete romane imperiali. Voglio condividere con voi il risultato di questo primo anno, fatto di acquisti in asta con certificati di lecita provenienza, e di studio sui libri suggeriti da molti di voi, oltre che di una metodica lettura delle discussioni del forum. Il bisogno di condividere ciò che ho messo insieme non è per mera esibizione, ma per raccogliere suggerimenti utili a migliorare; mi è molto chiaro che il collezionismo numismatico è una lunga maratona e non una gara di velocità, e posso, con molte probabilità, aver sbagliato qualcosa al momento della partenza. Adesso però devo iniziare a gestire la corsa con più consapevolezza, e mi serve anche il vostro aiuto. Come potete vedere, la mia collezione inizia con un paio di repubblicane, un piccolo sesterzio in argento che spero di poter presto confrontare con un sesterzio imperiale, e un denario, e termina con "un'invasione" a Costantinopoli con due solidi bizantini. In mezzo diverse imperiali, mi affascinano molto i denari ma non disdegno qualche bronzetto. La regola è una: la moneta mi deve piacere per il ritratto e/o per il rovescio. Sono riuscito a raggiungere uno degli obiettivi importanti che mi ero posto: un denario con elefante di Giulio Cesare. Ultimamente ho scoperto la bellezza dei follis del terzo secolo, e credo che i miei prossimi acquisti saranno principalmente in quell'area. Naturalmente, conto di raccoglierne il più possibile del mio omonimo Gratianus. Obiettivi medio/importanti da raggiungere senza fretta: il "tribute penny" di Tiberio, un Caligola (anche un bronzetto andrebbe bene), un sesterzio (mi piacerebbe molto di Nerone, come potete vedere è un imperatore che mi piace molto, ma credo che dovrò accontentarmi di qualcosa di più economico), un solido del terzo secolo. Adesso, qualche domanda in ordine sparso: - al momento ho acquistato solamente da Inasta e da Artemide, mi dite quella che secondo voi è un'altra casa d'aste da cui dovrei assolutamente comprare per la qualità dei pezzi offerti? - ha senso aggiungere in collezione monete di scarsa conservazione se appartengono ad un imperatore di cui non se ne trovano facilmente, ad esempio Pertinace, o i quattro imperatori del 69 d.c.? - conviene comprare dai negozi di numismatica che si trovano online, o è meglio aspettare l'occasione in un'asta? Attendo di leggere i vostri consigli - mi interessano meno i giudizi - saranno molto preziosi per me. p.s.: vi terrò aggiornati sugli sviluppi della mia collezione aggiungendo nei commenti le foto dei nuovi arrivi.
    2 punti
  7. Buona sera. AD 324-325. La famiglia imperiale viene celebrata in una emissione anepigrafica (anepìgrafo agg. [dal gr. ἀνεπίγραϕος, comp. di ἀν- priv. e ἐπιγραϕή «iscrizione; titolo»]. – 1. Di monumento, senza epigrafe. 2. Di manoscritto, o di componimento letterario, senza titolo: codice a.; canzone anepigrafa. Tratto da www.treccani.it ) a nome di Costantino, Crispus, Costantino II e il giovane Costanzo II (raramente a nome di Elena*). Se ne era parlato già altre volte, una discussione relativamente recente è questa: https://www.lamoneta.it/topic/166265-anepigrafe/ *Elena così come Fausta sono rappresentate solo in un officina di Antiochia. Alcuni esemplari: La zecca più diffusa è Antiochia dove è stato proposto che la Famiglia Imperiale abbia soggiornato ma la serie anepigrafa come già anticipato è emessa da varie zecche tanto da far ipotizzare che si tratti di una vera e propria “serie dinastica”: https://www.acsearch.info/search.html?id=507983 https://www.acsearch.info/search.html?id=2580561 https://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine/_thessalonica_RIC_VII_141.jpg Il riferimento bibliografico dedicato anche a queste emissioni è il seguente: https://www.researchgate.net/publication/278128917_Constantine%27s_Vicennalia_and_the_Death_of_Crispus Inoltre ho utilizzato il link: https://www.cointalk.com/threads/constantinian-anepigraphic-series.393213/
    2 punti
  8. Posto, anche se in confronto al tuo è una schifezza, il mio denario di Augusto con Caio e Lucio Cesari... spero, a breve di aggiudicarmene uno migliore. 😉
    2 punti
  9. comunque davvero affascinanti queste monete cinesi; semplici ma non di meno cariche di storia. Qui sotto qualche notizia dell'imperatore in questione: https://it.wikipedia.org/wiki/Hui_Zong_(imperatore_Song)
    2 punti
  10. Ecco cosa ho capito. Per prima cosa confermo che si tratta dell'Imperatore Huizong (宋徽宗) ( 1100-1125 ) ma la moneta (da 10 Cash ... o per dirla all'italiana ... 10 contanti) riporta nei 4 ideogrammi (che si leggono dall'alto in basso, da destra a sinistra) la scritta:  崇 寶 重 Chong Ning Zhong Bao  寧 Lo si potrebbe tradurre con approssimativamente "moneta circolante dell'era Chongning" (nome dato al periodo dal 1102 al 1106 del regno di Huizong, l'ultimo imperatore della dinastia Song settentrionale). La moneta è in bronzo ma ho notizie di monete identiche fatte in una lega di ferro e stagno (queste ultime è raro trovarle in buone condizioni). Queste valute circolavano principalmente nelle province di Sichuan e Shenxi.
    2 punti
  11. Sono al lavoro ... è una sfida troppo bella ... ma ti chiedo di pazientare un'oretta che torno a casa. 🤩
    2 punti
  12. Rispetto a quello acquistato al mercatino ha l indubbio valore aggiunto del certificato di autenticità e lecita provenienza 👍
    2 punti
  13. Eh, lo so che è un'impostazione specifica ma mi ero preso la briga di catalogarle per un sito web (https://www.roma-victrix.com/summa-divisio/signa.html) e poi sono appassionato...
    2 punti
  14. Buongiorno Nella sua ricerca di una identità nazionale e per costruirsi un passato (che non aveva), la DDR celebrò sulle sue monete alcuni personaggi famosi della storia germanica. In questa ottica, dedicò un moneta da 5 mark 1976, rame-nickel, dedicata al 200° anniversario della nascita del maggiore degli ussari Ferdinand Von Schill. Per noi italiani é un perfetto sconosciuto, ma in Germania é considerato un eroe e patriota. Visse dal 6 gennaio 1776 al 31 maggio 1809 ed era un maggiore prussiano, comandante di un reggimento ussaro. Tentò un attacco alle truppe di Napoleone nel 1809 ma fallì e morì in azione a Stralsund. A Von Schill risale il detto “meglio una fine con orrore che un orrore senza fine”, a esprimere la sua preferenza per le vie brevi, anche se questo comporti accettare maggiori svantaggi in itinere. A seguito della sua morte, é riportato un particolare raccapricciante: la sua testa è spiccata dal corpo in presenza di Henri-Bertrand Gratien, generale comandate francese e inviata a Girolamo Bonaparte, re di Vestfalia, come trofeo ( e per riscuotere la taglia di diecimila franchi che il Bonaparte aveva messo su Von Schill). Solo nel 1837 la testa di von Schill, conservata in un gabinetto di storia naturale a Leida, nei Paesi Bassi, sarà portata a Braunschweig, Bassa Sassonia, in un’urna. Nello stesso anno gli sarà eretto un monumento. L’urna con il teschio è sepolta ai piedi del monumento in Schillstrasse. Come in altre monete commemorative, al rovescio non appare il profilo del celebrato, ma solo un richiamo alla sua attività (sciabola e "shako" da ussaro, tipico copricapo a forma di tronco di cono con visiera) Al dritto: emblema della DDR e valore
    2 punti
  15. Buongiorno, anche io tempo fa mi sono posto la medesima questione e ho provato a capire se quel doppio trattino fosse da qualificare come "stanghetta" centrale della lettera H oppure no. Posto che quel segno viene utilizzato - come anche gli altri punzoni - in altre parti dei bolognini grossi (ad esempio, nella "A" centrale come da lei indicato oppure come stanghetta della "N" in altri esemplari), a mio avviso la risposta corretta è la seconda. Infatti, la doppia "I" di Enriciis è da leggere come "V" del nome latino "Enricvs" e nell'unico altro caso in cui al posto della doppia "I" viene messa un'altra lettera, essa è proprio la lettera "V", sia nei bolognini piccoli che in quelli grossi (io sono in possesso di un bolognino grosso con la "V" al posto di "II", raffigurato nella mia immagine profilo). Secondo me, quel doppio trattino inserito in mezzo a "II" era un altro tentativo, poi non mantenuto, di rendere più evidente che si trattasse di una "V". Inoltre, anche dal punto di vista linguistico, la lettera "H" latina aveva più un valore fonetico di tipo aspirato e non indicava una pronuncia più "dura" come le nostre CH, GH o simili. Quindi, se fosse ENRICHS si avrebbe una pronuncia con un suono un po' stonato e/o strano (anche se uno volesse leggere la "H" dura). P.S.: di conseguenza, ritengo errata l'indicazione nel CNI e condivido la classificazione del Chimienti. Riccardo
    2 punti
  16. Buongiorno a tutti, Rocco mi trovi d'accordissimo, anche secondo me è la più rara. Nelgli ultimi anni ne sono passate solo 3 nelle aste. 1) Nomisma 2016 asta n. 54, lotto 1388. 2) Ranieri 2017 asta n. 11, lotto 643 3)NAC 2023 asta n. 139, lotto 620. A quest'ultima ho partecipato ma sono stato letteralmente polverizzato. Nomisma. Ranieri. NAC.
    2 punti
  17. la mia idea non è poi cambiata moltissimo, e anzi, avendo lavorato sul "valore" dell'AE4, sono sempre più convinto che le monete in bronzo circolassero al valore nominale. credo ci siano prove significative su questo e l'ho recentemente scritto. alcuni fraintendimenti sono a mio avviso dovuti all'uso dei termini. Ad esempio è difficile a mio avviso negare che a un certo punto nel V secolo l'AE4 valesse 5 nummi... e che poi sia stato portato nuovamente al valore di 1. (1) Gennari Alain, The value of the Æ4 and the reforms of Anastasius I / Il valore dell’Æ4 e le riforme di Anastasio I | Alain Gennari - Academia.edu sulla terminologia che ha creato problemi cito un passo di Esichio di Alessandria, che per il V secolo parla di un follis da 8 λεπτά, 6.000 dei quali fanno un solido. molti hanno scritto che forse il follis da M=40 in alcuni luoghi potesse "valere" 8 nummi... Ma.... se l’autore avesse citato con la parola λεπτά l’Æ4, quindi una piccola moneta reale, che come aveva probabilmente in una parte del V secolo il valore di 5 nummi, la frase potrebbe essere forse ricostruita così: un follis da 8 λεπτά, ognuno dei quali da 5 nummi, 6.000 dei quali fanno un solido. Quindi 1 follis = 8 λεπτά = 40 nummi per l'oro il tema è completamente differente.... parliamo di monete/lingotto, quindi la pesatura c'era senza alcun dubbio, e ci sono fonti che parlano di frazioni che di fatto non furono mai coniate, quindi la cosa è a mio avviso fuori di dubbio, l'oro era pesato eccome... L'argento, nei secoli V e VI ha a mio avviso una complessità maggiore, e a oggi non so dare una spiegazione che mi soddisfi al 100%, ma in un sistema basato sull'oro e che ti fatto non vive di concambi fissi, credo che plausibilmente fossero monete scambiate a valore facciale, pur con un valore la cui stabilità era assai limitata. che le monete avessero valori "fluttuanti" è abbastanza ovvio a mio avviso in un sistema che vive una inflazione abbastanza costante se per le monete come la LIRA è sufficiente aggiungere degli zeri, e far lentamente sparire i tagli più piccoli, su monete tendenzialmente prive del valore facciale basta ritariffarle .... su monete come quelle bizantine, con il valore impresso si procederà prima riducendo la dimensione e peso, e secondariamente facendo sparire i moduli più piccoli, che è quello che accade il pentanummo, non a caso, sostituisce rapidamente l'AE4 .... dal quale spesso è indistinguibile e tutti i multipli minori (5, 10 e 20) in un tempo non troppo lungo spariscono e si resta con un solo nominale da 40 nummi, di dimensione ridotta.... spero di aver espresso chiaramente il mio punto di vista, se così non fosse, mi scuso, ma sono disponibile a provarci ancora saluti Alain
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  18. La serie delle reimpresse di Ferdinando II
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  19. Non per nulla ho usato l'espressione "i grandi guazzabugli monetari tardoantichi" 😋 Sicuramente si tratta di uno degli ambiti storici e numismatici più ardui in assoluto insieme al gioioso e rilassante districarsi tra le innumerevoli imitazioni germaniche 😅... Ma in fondo non è questo il bello di qualunque tema scientifico? Cimentarsi in spazi ignoti, terre quasi vergini tutte da esplorare e scoprire, recuperare dati, mettere a frutto tutte le possibilità delle moderne tecnologie archeologiche, reinterpretare in contesti nuovi ciò che isolatamente non poteva offire soluzioni, tessera dopo tessera si costruisce il puzzle e le ipotesi diventano meno azzardate e più plausibili... in fondo la storia e la numismatica tardoantica e romano-orientale è solo da poche decadi che sono approfondite ed esplorate con le moderne tecniche archeologiche e sempre più ritrovamenti e dati cominciano ad essere accumulati... A proposito di cimenti eroici, ecco qui un tentativo inerente la monetazione argentea del quarto secolo: http://dspace.unive.it/handle/10579/21771
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  20. Buongiorno a tutti, Io, Giuseppe Ballauri @giuseppe ballaurie Giovanni Ottomano Palmisano vogliamo ringraziare @dabbene e @El Chupacabraper aver pubblicato il nostro studio sulle 1834 nel numero #10 del Gazzettino del Cordusio, ne siamo veramente onorati. Grazie ancora. Saluti Raffaele.
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  21. E' stato appena pubblicato, per questo credo sia passato ancora inosservato, un importantissimo parere da parte dell'Ufficio Legislativo del MIC in merito all'interpretazione dell'art. 72 del Codice dei Beni Culturali che riguarda la detenzione e il commercio delle monete antiche e moderne da collezione. In allegato sotto il parere pubblicato ieri. Tre capisaldi colpiscono per la loro menzione esplicita che contrasta con quanto espresso sinora dal ministero: La famosa prova ‘diabolica’ (provare la provenienza di una moneta ante-1909) non puo’ essere richiesta al collezionista/commerciante andando nientemeno contro l'art 42 della Costituzione rendendosi impossibile il diritto di difesa (da parte del collezionista o commerciante) viene riconosciuto alle monete il carattere di 'serialità' (salvo il carattere di particolare rarità o pregio di alcuni particolari esemplari) e quindi la presenza già acquisita per la stragrande maggioranza delle monete presso le collezione dei musei (altro elemento mai citato in precedenza che contrasta anzi con le ultime circolari ministeriali) Infine viene riconosciuto il contributo del collezionismo storico come elemento fondamentale per il Patrimonio Culturale del Paese e quindi la necessità che il collezionismo vada favorito e non demonizzato (devo dire che qui riuscivo a stento a trattenere le lacrime 😄) E' una dipartita storica. Vedremo ora come la nomenclatura si adatterà a tali nuovi dettami. Nel frattempo ....gaudeamus igitur 😊 https://www.beniculturali.it/comunicato/24864
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  22. Ciao @Flavius Gratianus , non voglio dilungarmi troppo ... ma ci tengo particolarmente a unirmi a tutti coloro che mi hanno preceduto nel farti i complimenti per gli obiettivi raggiunti ... ancora di più perchè condivido pienamente la tua regola del "la moneta mi deve piacere per il ritratto e/o per il rovescio" e anche io ho una "non logica" nella mia raccolta. E fantastico vedere qualcuno condividere con tanto entusiasmo i suoi progressi ... in fondo, per quanto possa sembrare strano, ogni volta che qualcuno posta una nuova moneta che, con fatica e tanta pazienza, è riuscito a aggiungere alla propria collezione, nel condividere il suo successo è come se fosse una vittoria anche mia... e per questo ringrazio tutti quanti. Andrea P.S. Non me ne vogliate se nel mio caso uso sempre il termine "raccolta" ma, come mi ha ripetuto più volte mio figlio : una raccolta è un semplice accumulo di oggetti, senza alcun criterio specifico e non sistematica come la collezione, che al contrario è ordinata, soggetta a specifici criteri di catalogazione e classificazione e soprattutto limitata (ovvero ha un inizio e una fine ... quantomeno ideale). Provate voi a combattere uno che si deve laureare in Beni Culturali e che ti corregge ad ogni passo ... 😂
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  23. Con attribuzione così dubitativamente proposta, un " First Know Example" di emiobolo con figurazione non ben identificata, al diritto e delfino con amo da pesca in cornice puntinata, al rovescio . Sarà il 15 Luglio in vendita E-Rex 1 al n. 85 .
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  24. Ci tengo a congratularmi con l'amico @Oppiano per essere riuscito ad aggiudicarsi questa strepitosa coppia di esemplari della monetazione murattiana. Veramente tanto di cappello! In effetti sono assolutamente sovrapponibili, tranne che per la questione della sigla N.M. C'è, però, qualcosa che non mi torna del tutto. Perché Prota nel suo articolo afferma quanto segue? "Quelle eseguite con il conio dell'incisore Achille Arnaud portano nel dritto la medesima testa del re Murat che servì per il conio della due grana di rame, eseguita dallo stesso incisore" Posto che, come tu stesso hai dimostrato, i conii al dritto sono i medesimi, non avrebbe dovuto affermare che l'autore era Nicola Morghen? Altro punto che non mi è chiaro è il seguente: come mai in nessun catalogo attuale (almeno da quel che mi risulta) viene riportata un'immagine del vero 40 franchi dell'Arnaud, con il motto DIO PROTEGGE IL REGNO nel taglio?
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  25. Il Po restituisce il cranio di un Homo Sapiens arcaico Il reperto rinvenuto nel 2022 dal professore di Paleontologia Davide Persico. Dopo gli accertamenti sulla sua autenticità, oggi, l’annuncio. Il fossile verrà presentato in articoli internazionali ed esposto nella mostra permanente del Museo di Storia Naturale dell'Università di Parma Il fiume Po ha restituito il cranio di un Homo Sapiens arcaico, probabilmente del Paleolitico, a Monticelli d'Ongina, nel Piacentino. Autore del ritrovamento Davide Persico, professore di Paleontologia dell'Università di Parma e sindaco di San Daniele Po, che definisce la sua scoperta «una scarica di adrenalina incredibile, un'emozione», anche perché «avvenuta in modo del tutto causale». «Mi trovavo a Isola Serafini, a vallo della confluenza col fiume Adda - racconta - a fare birdwatching quando ho visto parte di un cranio umano composto da due ossa parietali e dall'osso occipitale. Ho capito subito che ero di fronte a qualcosa di importante». «Eravamo impegnati in un'escursione per l'osservazione del fiume e la scoperta è stata del tutto casuale. Ho segnalato immediatamente il ritrovamento alla sovrintendenza archeologica - ha spiegato Persico -. La datazione è ancora incerta perché devono essere effettuati tutti gli studi necessari, ma è sicuramente arcaico e ritengo possa risalire al paleolitico». Tutto questo accadeva nel settembre del 2022 ma soltanto adesso è stato comunicato, dopo una serie di passaggi che certificassero l'importanza del rinvenimento e l'inizio del progetto di ricerca «Acamar» che punta a ricostruire la 'storia' completa della persona a cui appartenne il cranio. Dai primi accertamenti emerge già il rilievo della scoperta: «Nella Bassa Padana - spiega Persico - è la prima volta che troviamo la testimonianza di un Homo sapiens arcaico, cioè di uno dei primi emigrati dall'Africa all'Europa, venendo così a colmare un vuoto paleontologico». Ora lo studio a cui lavoreranno la Soprintendenza e le università di Parma, Bologna e Milano e il Museo Paleontologico di San Daniele Po permetteranno di ricostruire il sesso, l'età e altre informazioni sulla vita di questo esemplare unico nello scenario padano per presentarlo in articoli internazionali e nella nuova esposizione permanente del Museo di Storia Naturale dell'Università di Parma dove il fossile sarà esposto. Non è il primo ritrovamento da parte di Persico che spesso ha già 'attinto' dal Po altri fossili. Negli ultimi tempi il fiume è stato particolarmente generoso di 'tesori' storici per via della siccità. «Sicuramente ha influito la scarsità delle piogge del 2021 e del 2022 che ha esposto parte delle spiagge facendo emergere i fossili». “Acamar”, il nome scelto per il cranio, deriva da quello dell'omonima stella. «La costellazione Eridano - spiegano gli studiosi - ha la forma di un fiume la cui sorgente è indicata dalla stella Cursa. Si snoda verso sud in anse sempre più strette verso meridione seguendo varie concatenazioni di stelle deboli. Compie l'ultima ansa in corrispondenza della stella Acamar e termina infine con la brillante Achernar, la foce». https://corrierealpi.gelocal.it/italia-mondo/2023/07/03/news/teschio_homo_sapiens_fiume_po-12890155/
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  26. Stessa opinione di miza, dalle foto i tre pezzi sembrano dei falsi, ci vogliono foto migliori ma soprattutto i pesi delle singole monete per esserne certi. Saluti
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  27. 1 punto
  28. Concordo sull'autenticità. Patina da lunga conservazione in monetiere. Difficile stabilire una conservazione, azzarderei un qSPL.
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  29. Padre e figlio trovano nei campi 14 teste d’ascia dell’Età del Bronzo. Ora si cerca un santuario o un villaggio 14 teste d’ascia dell’Età del Bronzo sono stati trovati in un campo da Martin Turner, responsabile della manutenzione di una fattoria di Dorchester, in Inghilterra e da suo figlio Rhys. Padre e figlio stavano rilevando il terreno con i metal detector, quando hanno notato un segnale forte. Hanno scavato con la vanghetta trovando prima una parte del deposito – 8 pezzi, poi una seconda. Buona parte delle asce sono perfettamente integre. Turner ha avvertito gli archeologi che hanno compiuto un sopralluogo e che hanno programmato uno scavo per cercare di sciogliere il mistero. Il sottosuolo, nei pressi della fattoria è ricco di reperti di varie epoche, che vengono regolarmente alla luce, in piccola parte, durante arature o ricerche di superficie. A giudizio degli archeologi le 14 teste d’ascia dovrebbero risalire al 1400-1700 a.C. Esistevano strutture dell’età del bronzo, in quel punto? Erano abitazioni o un luogo di culto. Oggi non siamo in grado di avvertire quale fosse il valore del bronzo, nell’omonima epoca. Si era passati dalla lavorazione della pietra alla scoperta del rame, fino a giungere a produrre una lega più vigorosa e performante. Il bronzo, oltre ad essere utilizzato per produrre utensili di alta qualità, che consentivano di affrontare lavoro e difesa-offesa con grande efficacia, aveva un valore intrinseco perchè poteva essere fuso per produrre nuove utensili. Gli archeologi dovranno cercare di capire la natura del deposito, indagando l’area circostante. Lo scavo ricognitivo avverrà alla fine delle colture. In ogni caso l’accumulo delle teste d’ascia, che configura un deposito, è collegato alla preziosità del materiale. Esso fu depositato presso un villaggio o presso un santuario? Fu una tesaurizzazione personale o un omaggio alla divinità? Sono queste le risposte che potranno fornire gli archeologi quando in autunno avranno mano libera allo scavo. https://www.stilearte.it/padre-e-figlio-trovano-nei-campi-14-teste-dascia-delleta-del-bronzo-ora-si-cerca-un-santuario-o-un-villaggio/ PS: come al solito invito tutti a leggere le normative italiane in materia di MD
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  30. Forse sbaglio qualcosa, ma mi sembra che per poter aprire il pdf bisogna o registrarsi, ma solo come istituzione culturale, o pagare C'è un altro modo?
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  31. 1 punto
  32. Chi indovina il dritto ?
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  33. Un esemplare di obolo da Alessandria di Egitto, al nome di Adriano, con al diritto testa laureata dell' imperatore ed al rovescio testa dell' antico ( 1831-1786 a.C. ) faraone Amenemhat III . Sarà domani in vendita Nomos-Obolos 28 al n. 559 . Dalla rete unisco alcune note relative all' antico culto di questo faraone, al nome di Premarres .
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  34. È già stato avallato nel NOT IN RIC di Lech Stepniewski: Per i SOLI INVICTO COMITI https://www.notinric.lechstepniewski.info/7tri-60.html per i MARTI CONSERVATORI https://www.notinric.lechstepniewski.info/7tri-60_mc-6.html
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  35. Bellissimi ... 🤩. Ne approfitto per condividere i miei 2 denari di Settimio che mi piacciono di più (per il ritratto): Septimius Severus (193-211) Roma 208 dC - 2,83 g 18,5 mm Obv: SEVERVS PIVS AVG - Testa laureata rivolta a destra Rev: PM TR P XVI COS III PP - Salute seduta rivolta a sx, con patera e scettro, altare ai suoi piedi. Ref: RIC 4A 221; Septimius Severus (193-211) EMESA 194/195 dC - 2,33 g 16,0 mm Obv: IMP CAE L SEP SEV PERT AVG COS II - Testa laureata rivolta a destra Rev: LIBER AVG - Liberalità stante a sinistra con in mano abaco e cornucopia. Ref: RIC 4A 398;
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  36. Gioal mi ha preceduto. La legge di tutela ( legge Urbani ) e successive modifiche resta eguale. Questo parere aiuta nell’interpretazione chi poi deve applicare le disposizioni di legge e necessita di chiarimenti giurisprudenziali. Il parere recepisce infatti delle importanti sentenze della Corte di Cassazione ( che fanno giurisprudenza) citate dal presidente della prima Corte di Cassazione dr Genovese nel suo intervento al famoso convegno presso la biblioteca del Senato nel febbraio ‘22 che pose le basi per un’evoluzione dell’interpretazione normativa che fosse favorevole e non punitiva verso il collezionismo e il commercio di monete. Quel convegno ha avuto il merito di raccogliere una convergenza di interessi da parte di quasi tutte le ‘anime’ che vi erano rappresentate a favore di una maggiore apertura e considerazione storica del Collezionismo rispetto all’evoluzione ( ma si dovrebbe parlare d’involuzione) delle norme che riguardano tale pratica cui abbiamo assistito negli ultimi 20-25 anni.
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  37. Ciao, Spero che qualcuno possa fornire qualche informazione sulla collezione del conte Luigi Brunacci venduta da P&P Santamaria il 24 febbraio 1958. Il catalogo non fornisce informazioni biografiche e ho consultato numerose fonti come il libro di John Spring sui cataloghi d'asta ma hanno anche nessuna informazione. Lo chiedo perché possiedo questo didramma per il quale ho trovato una provenienza per questa raccolta e vorrei poter aggiungere alcune informazioni biografiche al mio sito web e note. Non sono un madrelingua italiano e ho utilizzato Google Translate, quindi scusate eventuali errori di traduzione.
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  38. Poi sono arrivati i talebani della cultura e la magistratura Dem… ( tutti e due dello stesso colore politico, guarda caso) e sono cominciati i guai e le storture interpretative…. La conclusione logica , credo sia che, eliminando un fattore , tutto tornerebbe nel solco della correttezza del rapporto legale tra stato e cittadini…..meditiamo …
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  39. Queste affermazioni non mi trovano sffstto d’accordo gli studi numismatici sono nati 4 secoli fa grazie ad appassionati ‘savants’ e ai collezionisti che raccoglievano con metodo. Nei secoli successivi vi sono sempre stati e vi sono ancora oggi collezionisti illuminati che ricercano, scrivono, pubblicano, espongono monete, facendo della vera e propria cultura numismatica. Gli esempi sono migliaia - in tutto il mondo. A fianco vi e’ naturalmente un mercato numismatici che fiorisce e fa il suo. Ma le due cose non necessariamente devono essere in contrasto ne’ ovviamente si deve pretendere che OGNUNO che compri una moneta si debba trasformare in un esperto erudito della materia. Il mare e’ grande per fortuna e vi possono nuotare tanti pesci diversi.
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  40. @Jordan Montgomery Here you can find something, particularly about biographical contents (pages 6-9) https://www.brunacci.it/wp-content/uploads/media/File/6_Discendenti_di_Gioacchino_e_Anna_Panizza.pdf
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  41. ciao, rispolverando l'antico messaggio dell'utente che aveva posta la questione inerente una persone del sito Luogocomune, c'è da dire come queste persone non hanno nemmeno una laurea di base. Ogni loro ragionamento è posto su basi traballanti giacché scevre di ogni metodo scientifico . Danno credito e appello a farneticanti come Fomenko e come Ciapanna, giacché trovano gratificanti le loro fantasie; poiché in primo luogo in questi personaggi alberga l'insicurezza, oltre ad una ignoranza di provincia
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  42. DE GREGE EPICURI Volevo mostrarvi questi 3 pennies d'argento del 1689, che mi sono piaciuti per la qualità ma anche per l'interesse storico: non sono molte le monete inglesi a recare i ritratti appaiati del re e delle regina. Il re è Guglielmo d'Orange, e la regina sua moglie Maria Stuart. Al D. GULIELMUS.ET.MARIA.D.G. Al R. 1689- MAG BR FR ET HIB REX.ET.REGINA. Pesa 1,50 g e misura 18 mm.
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  43. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Eliogabalo (218-222 d. C.) con la personificazione sul rovescio della dea della Felicità (Felicitas Temporum) coniato a Roma nel 219 d. C. Rappresentava per i romani, in sintesi, tutte le cose piacevoli della vita che grazie alla Felicitas dovevano accompagnare sempre tutti. Infatti è raffigurata stante con cornucopia dell'abbondanza ed il caduceo. Tuttavia sembra che almeno per questo imperatore il tempo della felicità non durò poi molto,circa 4 anni di regno, ma che comunque sembra sfrutto' molto bene. Complice la sua giovane età, dei suoi eccessi sotto tutti i punti di vista e soprattutto il voler imporre il culto del dio Sole (da cui prese anche il nome) a discapito degli altri venerati da sempre dai romani lo portarono ad essere inviso ed odiato. Una congiura orchestrata ai suoi danni ne decreto' la morte quando aveva soli 19 anni a cui segui la "damnatio memoriae" l'onta più grave che l'imperatore potesse subire. La moneta da esame diretto risulta coniata (spero nel 219 d. C.), con discreto metallo (il quantitativo di argento per questa monetazione era di circa il 50%),abbastanza centrato ed ha circolato anche se non tantissimo. Grazie ed alle prossime 🙂 ANTONIO 19 mm 2,83 g RIC 150
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  44. Che meraviglia! Grazie per la condivisione. Peccato solo che non siano tavole a colori.
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  45. Dai potentati dei Vichinghi nella Britannia anglo-sassone ( Danelaw ) tra 895 - 920, un vistoso ed accattivante penny al nome di Canuto . Sarà il 25 Maggio in vendita CMA May 2023 al n. 29 .
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  46. Tre Cureti in abiti militari sferragliano le spade sugli scudi per coprire con il frastuono le grida di Zeus infante al centro, con la mano destra alzata, allo scopo di evitare che fosse udito dal padre Crono che lo voleva sopprimere per salvaguardare il suo trono. Roman Provincial CILICIA, Seleucia ad Calycadnum. Gordian III. AD 238-244. Æ (30mm, 13.53 g, 6h). Radiate and draped bust right; c/m: ΔO monogram within triangular incuse and K / Infant Zeus seated facing on throne, head left, raising right hand; around him, three Curetes, each wearing military outfit, striking shields with swords. For coin: cf. SNG Levante 1033 (for obv. die); cf. SNG France 1004 (Severus Alexander); for c/ms: Howgego 670 and 618. VF, earthen green patina. A rare reverse type for this city and emperor. CNG 93, Lot: 889. Estimate $500. Sold for $525. apollonia
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  47. Compagna di Artemide e consacrata alla dea, Callisto (“La più bella”, come dice il nome) aveva fatto voto di restare vergine. Ma Zeus, innamoratosi di lei come la vide riposarsi in un bosco, riuscì a sedurla dopo aver preso le sembianze della stessa Artemide dato che Callisto fuggiva tutti gli uomini. Un giorno Artemide e le sue compagne decisero di bagnarsi a una fonte e Callisto, che era incinta, dovette svestirsi svelando la sua colpa. Incollerita, Artemide la cacciò e la trasformò in orsa. Altri dicono che Zeus, per farla sfuggire all'ira della moglie, oppure Era stessa, per aver scoperto l'ennesimo tradimento del marito, trasformarono Callisto in orsa. Era vendicò poi l'offesa subita convincendo Artemide a colpire l'orsa con una freccia. Zeus mandò Ermes a salvare il bambino Arcade dal seno di Callisto morente, affidandolo a sua madre Maia sul monte Cillene. Un'altra leggenda narra che Callisto, divenuta orsa, fu presa da certi pastori che la consegnarono col figlioletto al padre di lei Licaone, il quale, in un banchetto in onore di Zeus, gl'imbandiva le carni del bambino; ma Zeus le respingeva inorridito, fulminava la casa, cambiava Licaone in lupo, e faceva risuscitare il bambino che consegnava a un pastore. Una versione della morte di Callisto connessa al figlio Arcade è che questi, oramai quindicenne, s'imbatté nel corso di una battuta di caccia nell'orsa e, proprio quando stava per ucciderla, intervenne il padre degli dei, trasformando madre e figlio nelle costellazioni dell'Orsa Maggiore e dell’Orsa Minore. La gelosa Era, ancora adirata, ottenne dal dio Oceano che le nuove costellazioni non potessero mai tramontare. apollonia
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