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  1. El Chupacabra

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/05/23 in tutte le aree

  1. Nuova pubblicazione per la monetazione milanese.
    6 punti
  2. Una nuova immersione nell'album "dei rottami" ed ecco spuntare un raro 3 Centesimi 1852 del II tipo. Ha visto sicuramente giorni migliori, ma qui fa la sua bella figura:
    3 punti
  3. No,non sono assolutamente d'accordo. Quando si parla dì monete rare,apparse sul mercato all'improvviso e che non provengano da ritrovamenti ufficiali documentati non si può affermare ché non ci sia ragione dì dubitare dell'autenticita' della moneta/monete. E chi o che cosa lo impedisce. Me lo può spiegare? E non mi dica perché sono accettate dal mercato o perché lo dicono alcuni esperti... ANTONIO
    2 punti
  4. Presso il museo Glauco Lombardi a Parma https://www.museoglaucolombardi.it/la-storia-in-miniatura/ Mostra a ingresso libero. Inaugurazione sabato 29 aprile 2023, ore 11.00 La nuova mostra del Museo Glauco Lombardi, realizzata in collaborazione con il Museo Medagliere dell’Europa Napoleonica di Arezzo, avvicinerà la storia di Napoleone Bonaparte attraverso un inaspettato strumento di narrazione, quello delle medaglie scatola, curiose sintesi illustrate in formato tascabile, che ebbero il loro momento di massima diffusione nel XIX secolo. Questi esemplari sono composti da una medaglia suddivisa in due parti, una che funge da coperchio, l’altra da contenitore (da cui il nome medaglie scatola) entro la quale xilografie o gouaches, affiancate da testi illustrativi, raffigurano le imprese belliche e gli episodi più salienti della vita di Napoleone. Le diverse produzioni (tedesca, francese inglese) mettono in evidenza la perizia tecnica dei disegnatori e degli incisori di ciascuna produzione, le caratteristiche distintive di ognuna e punti di vista a volte diametralmente opposti. Gli episodi narrati “in scatola” troveranno un parallelo in quarantotto incisioni facenti parte della raccolta Campagnes des français sous le Consulat et l’Empire e tratte dai dipinti originali di Carl Vernet, edite a Parigi nel 1820 dalla tipografia Firmin Didot, e saranno accompagnate da medaglie e altri oggetti di grande interesse già presenti nelle collezioni Lombardi, memorabilia che celebrano il matrimonio di Napoleone e di Maria Luigia d’Austria e la nascita del loro figlio, erede della dinastia napoleonica. La mostra sarà visitabile, sempre a ingresso libero, fino a domenica 3 settembre 2023; durante i mesi di apertura saranno organizzate periodiche visite guidate e una conferenza che permetterà di conoscere meglio la storia di queste affascinanti creazioni. Ci sono anche visite guidate: https://www.museoglaucolombardi.it/visite-guidate-alla-mostra-la-storia-in-miniatura-2/
    2 punti
  5. Un successo insperato. In un asta ceca è passata questa bellissima moneta, ma ad un prezzo esorbitante (per la tipologia): 715€ circa. Ma la vita mi ha dato una nuova possibilità: ho trovato presso un'asta ungherese la "sorella" più bella e completa, ma ad un prezzo irrisorio 50€. Il fattore "C" non è mai stato molto presente, ma oggi sì, per questa moneta.
    2 punti
  6. Buongiorno a tutti, nel ringraziarvi per le opinioni date, e nel ribadire che il vostro impegno nel rispondere sempre in maniera così esaustiva mi onora, vorrei fare un paio di considerazioni riguardo a quanto è stato fino ad ora detto: - E' risaputo che dalle fotografie non è facile fare una valutazione di autenticità ... a meno che i difetti siano così evidenti da non ammettere repliche. - Ognuno da la propria opinione in base alla sua esperienza personale e alle sue competenze ... ma, a mio modesto parere, e soprattutto in questa sede, ogni opinione deve poter essere data a cuor leggero, senza timore di incorrere nelle ire divine o nelle ire di quelli che hanno opinioni contrastanti rispetto alla nostra (parliamo di monete, non di vite umane... anche se, fin dalla notte dei tempi, più di qualcuno da maggior valore alle prime 😞) - In fondo, chi chiede una valutazione, sa benissimo che, facendolo in questa sede, può correre il rischio che si possa incorrere in errori, a prescindere dalla competenza dell'interlocutore (come correttamente più volte evidenziato da tutti voi, le perizie possono essere fallaci). - Sono rimasto realmente basito leggendo l'esempio delle "100 Lire oro di Carlo Alberto talmente perfette (praticamente FDC) che aveva superato l'esame di due periti..." . Immediatamente mi sono posto qualche domanda: possibile che, come correttamente evidenziato da Arcimago, a nessuno dei due "periti" sia venuto in mente di pesare le monete e, eventualmente, di far fare un'analisi XRF per determinarne il titolo ? possibile che io, falsario talmente bravo da realizzare una matrice così perfetta da ingannare ben 2 periti, sono così imbecille da usare oro da catenine (750/1000) al posto di usare quello di qualche marengo (900/1000) ? Ne concludo, da non perito, da non esperto, da essere umano non dotato di superpoteri, ma semplicemente da uno che cerca di fare un'analisi realistica dei dati a propria disposizione, che tutte le parti chiamate in causa dovessero essere state rapite dagli alieni e lobotomizzate per arrivare a tanto. Ora, a parte le battute, e portando il massimo rispetto per tutti coloro che, con gli anni di studi e l'esperienza, hanno portato la numismatica ai livelli odierni, c'è da tener conto che, come stimato da vari "guru" del settore, quasi due oggetti su dieci (qualcuno dice che la percentuale arriva al 30 % e oltre), di quelli presenti nei musei mondiali, sono falsi (N.B. non riproduzioni fatte "ad hoc" per non esporre gli originali, ma veri e propri falsi scambiati dagli esperti, per opere autentiche). Molti falsi sono esposti da decenni, quando le tecniche di rilevazione (XRF, datazione radiometrica, spettrometria di massa, voltammetria delle microparticelle ecc.) non esistevano e i sistemi di verifica erano realmente inefficaci e basati solo su giudizi quasi totalmente privi di basi scientifiche a sostegno dell'autenticità o meno (a meno che l'oggetto non provenisse da scavi ... è evidente). Credo che essere "esperti" non significhi necessariamente essere infallibili ma semplicemente avere delle competenze/capacità/intuizioni di gran lunga superiori agli altri... come correttamente detto da Gabriella Acerboni, solo Dio è infallibile (anche se pensando che ha creato l'uomo ... qualche dubbio potrebbe venire). Scherzo ... logicamente. La mia deduzione è che, al pari della tecnologia per rilevarle, anche la tecnologia per falsificare un'opera si sia evoluta, rendendo gli esperti "old style", soprattutto con oggetti falsi prodotti di recente, a grosso rischio di prendere cantonate clamorose se non si avvalgono dei supporti tecnologici oggi a loro disposizione. Personalmente la mia conclusione, è che le mie false 5 Lire Carlo Alberto verranno "obliterate" e le mie dubbie 5 Lire VE II verranno tenute nel raccoglitore dei "pezzi incerti" ... senza versarci sopra nemmeno una lacrimuccia. 😂 Vi ringrazio ancora una volta perchè ogni vostro intervento mi arricchisce e mi fa vedere la moneta sempre da una prospettiva nuova e diversa. Spero, un giorno, di riuscire a vedere, sulla monetazione italiana, tutte quelle cose che voi riuscite a distinguere e che a me appaiono ancora nebbiose e confuse. Andrea - -
    2 punti
  7. Salve chiedo ai più esperti maggiori informazioni sulla cartolina viaggiata qui in foto. Ringrazio in anticipo
    2 punti
  8. Nessuna stizza, ci mancherebbe... quando si giudica, ogni opinione ha la sua dignità purché non sia fatta al solo scopo di contraddire per il gusto di farlo (e non è questo il caso) o dileggiarne un'altra. Le foto sono quel che sono e, se la certezza assoluta non si raggiunge con moneta in mano, figuriamoci guardando delle foto. Al di là dei FERT che appaiono poco incisi mentre le rosette sembrano molto profonde (e se confrontiamo le prime foto con le seconde, nel primo caso abbiamo rosette mal definite e su piani diversi - la centralità non è d'obbligo, ma la complanarità sì -) , non mi sembra congrua la firma e vi è una certa discrepanza fra l'usura dei bordi e la nitidezza di baffi e barba che appare molto diversa nelle due foto del D/ più recenti (sembrano due monete diverse). Mi lascia perplesso anche l'eventuale abrasione ai bordi per cancellare colpi o tracce di montatura. Intanto i colpi al contorno si vedono ancora e non mi sembra di vedere segni di hairlines che un'abrasione meccanica sempre lascia. Insomma, fosse anche una moneta autentica, sarebbe più da "Museo degli orrori" del buon @caravelle82 che da collezione...
    2 punti
  9. Salve chiedo maggiori informazioni sulla cartolina in foto. Ringrazio in anticipo
    2 punti
  10. Buon giorno Arcimago. Sono una "numismatica di antica data" ed ho ripreso la passione per le monete, grazie al forum, solo abbastanza recentemente. Non conosco personalmente (e purtroppo) gli esperti attuali, ma le posso garantire che in passato non ho mai visto usare una bilancia o un calibro (forse erano riposti in qualche armadio) quando una moneta veniva esaminata da coloro che ai mie tempi erano enumerati nella cerchia degli esperti. Sto parlando di personaggi che ho conosciuto personalmente come i signori Nascia, Tevere, Bobba, Gino Manfredini, per citarne alcuni , non escludendo chiaramente capacità e professionalità di una lunga schiera di stimati e seri professionisti che però non ho avuto modo di vedere all'opera. Tutta questa filippica per sostenere che gli esperti hanno un tale bagaglio di conoscenze numismatiche che quasi capiscono la moneta solo nel toccarla ed osservarla senza lente. Comunque dalla mia esperienza emerge che non si tratta di sicumera o di superficialità bensì di vera ed impressionante competenza(quando si tratta di esperti). Cordiali saluti. Gabriella
    2 punti
  11. la risposta non è per forza scontata e certezze non ce ne sono... ma ti dico cosa ne penso a un certo punto nel V secolo oriente e occidente prendono strade un po' diverse sulla misura e peso delle monete.... quindi non per forza l'occidente va "letto" sull'oriente, soprattutto quando arrivano gli Ostrogoti... OCCIDENTE il bronzo diventa sempre più sporadico.... dopo Maggioriano abbiamo quasi solamente gli AE4 con monogramma di Ricimero e quelli di Antemio, che pur non rarissimi, non possono essere paragonati alle emissioni orientali come portata.... se pensiamo a Marciano e Leone, loro coniarono quantità impressionanti di AE4 Odoacre reintroduce l'AE4 e non sappiamo con quale valore e Teodorico ne conia un buon numero... ma sempre non paragonabile alle emissioni di Anastasio ad esempio ORIENTE con Anastasio quasi certamente l'AE4 slitta al valore di 1 nummo alla seconda riforma...(arriviamo poi al nummo con la A...). ma non per forza seguito dall'Occidente se è abbastanza probabile che gli AE4 da Teodato in poi valessero 1 nummo...forse.... ho il lecito dubbio che quello di Atalarico potesse essere un tentativo di rivalutazione a 2,5. la cosa è però davvero incerta, con Atalarico abbiamo un Pentanummo ... quindi il suo AE4 potrebbe valere 2,5 oppure essere 1 nummo di peso molto elevato (ho qualche dubbio) quello di Teodorico avrebbe potuto essere invece una unità di base... ma sono tutte congetture e prive di basi solide perchè purtroppo abbiamo carenza di fonti, e perché gli ostrogoti reinseriescono un sistema con il bronzo dopo un periodo lungo nel quale non solo c'era apparentemente un nominale unico, ma coniato quantomeno sporadicamente... Credo che legare la valutazione a un puro calcolo della media dei pesi possa essere fuorviante, così come mi paiono ingiustificate le valutazioni di Valore di Arslan che considera pezzi del valore di 3 o di 15 .... Ma in un argomento già scivoloso, questo lo è forse ancora di più
    2 punti
  12. Buongiorno, osservando con più attenzione l'immagine del dritto mi sembra di scorgere quello che sembra essere il secondo 7 della data,quindi potrebbe essere un grano del 1677 come l'esemplare che allego...
    2 punti
  13. Dal titolo è il catalogo del 1957... del resto, per quanto sfuocata sia l'immagine del D/, si legge proprio 1953 come dice lo stesso venditore nella descrizione dell'oggetto, ma tu forse non hai letto... Delle 10 Lire del 1957 esiste un solo esemplare salvato dalla fusione e ce l'ho io:
    2 punti
  14. Ciao @pedro_88 Un bel antoniniano con argentatura quasi integra. MIR 1222, seconda officina di Mediolanum. https://www.acsearch.info/search.html?id=7836538
    2 punti
  15. Ciao a tutti, ricercando un po' di informazioni aggiuntive su di una banconota tedesca (purtroppo le italiane non sono così a buon mercato), mi sono imbatttuto nella tesi di laurea di uno studente dell'università di Merseburg. Dopo questa grafica in cui cataloga la percentuale delle immagini di persone sulle banconote - Figura intera / dal ginocchio - Busto - Testa - Profilo - mezzo profilo - frontale - numero persone "Gentleman, you had my curiosity, now you have my attention" ("Signore, aveva la mia curiosità, ora ha la mia attenzione".) Copyright Tarantino L'orignale lo trovate qui: "Winke winke" a @wstefano https://www.dropbox.com/s/b1glcl9w76sqf9u/LabryYann_Deutsche Banknoten von 1871 bis 1999_IT.pdf?dl=0 per gli altri ho preparato una traduzione automatica qui (un po' incasinata, purtroppo): https://www.dropbox.com/s/b1glcl9w76sqf9u/banconote tedesche 1871 - 1999_IT.pdf?dl=0 che tanto ultimamente sul forum si fa più copia&incolla che altro. Questa era una tesi per un Master of Arts, belli anche i video (sul primo spegnete solo l'audio, vi conviene ) Palazzo della Repubblica (Banknote Stories: DDR 1975) https://www.youtube.com/watch?v=U4lHPo84urM&list=PLSY1pFhtGnT3hy4xP81lUA2sDtkow4Xql&index=3&ab_channel=5o'clockcreativity Merian in Suriname (Banknote Stories: Deutschland 1991) https://www.youtube.com/watch?v=ZAjcMK_6AUw&list=PLSY1pFhtGnT3hy4xP81lUA2sDtkow4Xql&index=4&ab_channel=5o'clockcreativity Per oggi è tutto, che preparo il materiale che sto raccogliendo, ma questa è un'altra storia. Servus Njk
    2 punti
  16. Buongiorno Halloween, per prima cosa usiamo il "tu" .... così facilitiamo la comunicazione. Premetto che le foto che hai postato hanno avuto la mia istantanea attenzione ma... mi servirebbe, prima di poter dare una opinione che stia in piedi: - il peso - una fotografia con il pezzo quasi orizzontale... in modo che si vedano gli ideogrammi con un pochino di angolazione - la conferma che gli ideogrammi sono in incusso (scavati) e non in rilievo (non vorrei essere io che ci vedo male). - nel caso siano in incusso riusciresti a fare un positivo usando della plastilina, gomma pane o altro ? Già così ti posso dire che, se autentico, si tratta di un pezzo cinese antecedente al 1657. (la tipologia di queste monete va dal 621 al 1657 ... solo mille anni) Gli ideogrammi posti a sud, est e ovest (寧通寶) significano Ning Thong Bao Thong Bao (通寶) significa 1 contante (ovvero una moneta circolante) L'ideogramma Ning (寧) per essere contestualizzato dovrei associarlo all'ideogramma posto a nord (ma ho qualche difficoltà a identificarlo ... per questo mi servirebbe vederlo in rilievo). Le monete cinesi non venivano coniate ma prodotte per fusione, cosa che è continuata invariata fino alla fine del XIX secolo... quindi non può essere un negativo "da coniazione". La fusione avveniva in appositi stampi in argilla nei quali venivano impresse, con un'unica moneta, chiamata "moneta-madre" tutte le monete che si volevano fabbricare. Logicamente per poter fare un'operazione del genere, dovevano essere utilizzati due stampi diversi, uno per il dritto e uno per il rovescio. L'estrazione avveniva per frantumazione dello stampo in argilla... che quindi era monouso. In seguito furono usati stampi in bronzo... che avevano un ciclo di vita ben maggiore (presumo usando leghe a basso contenuto di stagno, al fine di aumentare la temperatura di fusione e quindi mantenere un delta termico maggiore tra le temperature di fusione tra lo stampo e il bronzo che veniva versato all'interno... ma è solo una mia ipotesi). Del momento in cui si rese necessario aumentare la capacità produttiva si passò poi dagli stampi tradizionali (che permettevano la produzione di poche monete per volta) agli stampi chiamati "ad albero", dove un canale centrale consentiva al metallo fuso di fluire nelle cavità.
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  17. Salve chiedo ai più esperti maggiori informazioni in merito alla cartolina in foto, rientrante in una raccolta a tema “guerra” e se ha un interesse collezionistico. Ringrazio in anticipo
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  18. Condivido con voi questo articolo trovato su "archeologia nella Lombardia orientale". moneta Ariperto I.pdf
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  19. @Vietmimin Grazie mille per la classificazione!! Non riuscivo a trovare quella giusta. @Fiore151 ma sai, da geologo non mi dispiace un po’ di malachite, così fondo insieme due passioni 😁 Grazie!
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  20. Ciao Releo, Il conio diverso (per me) inteso come diverso proprio nello standard ad esempio questo: Nota la line del collo, è diversa, l'effige è diversa quindi (per me) due conii diversi. Ora: Qualcuno mi potrà dire sono due conii diversi... Invece sono (per me) due conii uguali con due diverse varianti (o errori).
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  21. Nell'altra discussione era stato suggerito di spostarla nella sezione Grecia. L'utente ha probabilmente pensato che doveva scrivere di nuovo nell'altra sezione e lo ha fatto. Ora ho unito le due discussioni.
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  22. Potrebbe essere l'ardiglione di un cingulum ,Ve ne erano molte tipologie. Se la punta avesse come due occhietti a formare una testa di serpe potrebbe essere altomedievale.
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  23. Ciao a tutti, Dico la mia, e se sbaglio correggetemi pure senza nessun problema, queste 7/8 piastre sono, secondo me, varianti dello stesso conio, nel senso che hanno piccole differenze ma sempre di uno stesso conio, non ci sono differenze macroscopiche del tipo corona più piccola o più grande oppure lo scudo diverso nel suo insieme,solo per fare un esempio, non so se mi sono spiegato bene, e ripeto, se sbaglio correggetemi senza problemi. Un saluto Raffaele.
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  24. ... e comunque non intaccherebbe l'autenticità della moneta...
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  25. L’ultima volta che abbiamo venduto una moneta di questa tipologia è stato quasi 10 anni fa, quindi nella migliore delle ipotesi le abbiamo vendute. Detto questo, allo stato attuale delle cose questa tipologia per me rimane autentica e la teoria di Bani rimane tale fino a quando non ci siano evidenze scientifiche che provino il contrario. D’altronde anche le monete di questa tipologia provengono da un ritrovamento “ufficioso” e Vecchi nel suo libro cita tre diversi luoghi di ritrovamento. Ripeto il mio intervento non era rivolto a provare l’autenticità di questa tipologia, ma a stigmatizzare un metodo che ritengo sbagliato. Per me se una tipologia non proviene da un report di uno scavo ufficiale non è una ragione per metterne in dubbio l’autenticità, perché potrebbe venire benissimo da un ritrovamento “ufficioso”. Poi ovviamente le monete false esistono, le fantasie ottocentesche esistono, ma il metodo per condannarle come tali non è l’assenza di report in scavi ufficiali. Spero di essermi spiegato abbastanza chiaramente.
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  26. Provo a risponderti, osservando che dopo l'unificazione italiana, post 1861, la monete in Lire degli Stati Sardi hanno continuato ad avere valore legale e quindi a circolare per tutta l'Italia, al contrario delle monete Duosiciliane, le quali, non avendo caratteristica decimale ed avendo pure un contenuto di fino superiore, furono dichiarate fuori corso, convertibili in Lire e incamerate dal nuovo Stato italiano. Aggiungo anche che fu presente un fattore politico, si voleva cancellare l'antica sovranità del Re Borbone, tenuto conto del triste fenomeno del brigantaggio che, tra l'altro, aveva connotati di revanscismo borbonico. Le popolazioni meridionali, per ricordo del passato Regno, non convertirono le monete più importanti, per esempio le piastre da 120 grana, che avevano un bel profilo del Re ed erano (se non ricordo male) usate , tra l'altro, come "dote" di matrimonio. Per questo molte monete sono giunte fino ai nostri tempi in buono stato di conservazione. Questa argomentazione é suffragata da questo documento: Decreto del dittatore per l'Italia meridionale continentale 24 settembre 1860, n. 71, prescrivente che la lira italiana d'argento e i suoi multipli e spezzati abbiano corso legale nelle provincie meridionali. Tariffa delle monete: 1 lira =grana 23.53; 2 lire = grana 47.06; 5 lire = ducati 1.17.65 1/2 lira = grana 11.76: 1/4 lira = grana 5.88; ducato= L. 4.2409 saluti
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  27. Provo a contribuire per l'identificazione: direi che sia RIC IV Caracalla 238A: Online Coins of the Roman Empire: RIC IV Caracalla 238A (numismatics.org) ANTONINVS PIVS AVG GERM e testa laureata rivolta a destra al diritto, P M TR P XVII COS IIII P P, Apollo seduto con ramo nella mano destra e sinistra appoggiata su lira a sua volta appoggiata su tripode al rovescio. Per l'autenticità (ma anche per l'identificazione, al limite ) lascio parlare qualcuno che ne capisca più di me; a me non fa una cattiva impressione, però effettivamente quella macchia sul gomito di Apollo è un po' strana. Ma al tatto dà un'impressione di rilievo, o è veramente solo una macchia di colore diverso?
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  28. Troppo buono... chi ha riconosciuto la moneta sei stato tu (tra parentesi... impressionante la storia della moneta che hai raccontato, 👏), io ho solo armeggiato qualche minuto con un programma di grafica, semplicemente velocizzando l'identificazione dell'ideogramma, che avresti comunque prima o poi riconosciuto. E tra parentesi l'avevo anche riprodotto male, facendo un unico segno largo dove ce ne sono due distinti... Su una cosa però sono d'accordo: il lavoro di squadra paga sempre
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  29. Originali sono in argento
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  30. La tipologia dell'oggetto, richiama i tetradrammi di Antioco I di Siria, questi in argento con peso circa 17 g e diametro attorno ai 28 mm .
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  31. Secondo me ci stiamo dedicando fin troppo tempo a codeste baggianate. Semmai sarebbe più utile cercare di fare capire a coloro che hanno o poco nerbo mentale o poche conoscenze, che basta aprire dei libri e studiare (anche senza laurea, perché finché si è vivi si deve sempre imparare). Solo così certi personaggi saranno messi all'angolo. Poi si potrà dibattere e discutere ma le basi ci devono essere, altrimenti è come parlare di dadaismo ad un indios che non ha mai visto un museo o internet... PS: il riferimento agli Indios non ha finalità dispregiative, ma è un esempio per indicare dei soggetti che non hanno avuto grandi contatti con la nostra società (anche se ormai anche loro li abbiamo più o meno fagocitati).
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  32. Da queste foto si cade in errori... fai foto più ravvicinate e chiare. Quello che è certo è il metalo usato rame, forse un pò troppo pulito tanto da portarlo al giallo. Questo colore mette molti dubbi. Fai una foto piu naturale evita la troppa luce diretta 🫣😉
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  33. Confrontando anche la foto di taglio, l'ideogramma a nord potrebbe essere una cosa di questo genere?
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  34. Iniziamo dal francobollo. 5c.verde per la colonia Eritrea emissione dell'agosto 1914 della serie Pittorica. Il francobollo su busta/cartolina viaggiato è quotato 55/60 euro. Annullo di Adi Caieh (Eritrea) doppio cerchio grande con lunette vuote del 15.2.17 molto bello e nitido, raro anche per la nitidezza. L'affrancatura è in perfetta tariffa per una cartolina con non più di cinque parole di convenevoli. Il Capitano Ettore Giannuzzi a cui è indirizzata in ''zona di guerra'' è uno famoso: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ettore_Giannuzzi Molto molto bella, un vero pezzo di Storia postale.
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  35. Ciao Andy, questa è la foto dell'ideogramma a nord, buona giornata.
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  36. Buon giorno El Chupacabra. La tradizione cristiana dice che di infallibile ci sia stato un essere solo, cosa valida per chi ci crede, per fortuna gli esseri umani non lo sono, si immagini altrimenti che monotonia! Scherzi a parte condivido il suo punto di vista soprattutto per quanto concerne il fatto che le fotografie possano essere fuorvianti. Personalmente, però, osservando tutti i FERT, dello scudo di Vittorio Emanuele secondo mi sono convinta che non si tratti di una moneta falsa. Credo che quasi certamente sia stata abrasa sui bordi per cancellare forse dei colpi o la traccia di una montatura , anche se il risultato ottenuto non mi sembra esemplare. Sperando di non stizzirla con questa mia affermazione, fatta per il solo gusto del dialogo e dell'esposizione dei punti di vista, le porgo con grande stima i più cordiali saluti. Buona giornata. Gabriella
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  37. Io rinvierei delle email (uguali e in contemporanea) a tutti gli attori: LAC, PayPal (se hai pagato con loro), e serzio postale/ corriere dando loro tempo 2 giorni per informarti e poi saresti passato 1- pubblicizzare il fatto in tutte le piattaforme dove operano 2- azione legale 3- nonché avvertire le varie camere di commercio Fai più rumore possibile!
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  38. Ragionamento ineccepibile. Se si vogliono sparare "balle" credibili bisognare essere istruiti e conoscere seriamente la materia. Cioè si dovrebbe essere capaci di creare un castello di bugie che però devono resistere ad obiezioni (o al meno in parte) più o meno sensate. Oltre a ciò , è necessario anche avere un buon profilo e un linguaggio adeguato, capace di convincere.
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  39. Questo Pyter è diventato famoso per le idiozie che dice, ma qui parliamo di casi estremi di soggetti con evidenti problemi mentali oppure di troll "seriali". Il complottismo e il farneticare veramente pericolosi sono quelli ben studiati nella forma e nella sostanza, a volte anche da chi la laurea - o comunque una cultura - ce l'ha.
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  40. E non solo quella 😊 Anche la 1848 reimpressa appartenuta al Pin e riportata nel suo bel lavoro sulle Piastre di Ferdinando II.
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  41. Devo desumere che allora il libro di Italo Vecchi va buttato nel cestino perché le monete per cui viene riportata una provenienza da scavo ufficiale sono poco più della metà
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  42. c'è poi un livello di "fiduciarietà" limite, che a mio avviso non è prettamente legato alla quantità di metallo, ma a regole che potremmo definire di "finanza comportamentale"... o meta-economiche.... faccio un piccolo esempio che chiarisce il mio punto di vista.... Anastasio con la prima riforma introduce un Follis del peso di circa 9 grammi con la seconda riforma ne raddoppia il peso a 18 grammi e così appare il pentanummo e l'AE4 "slitta" in fondo alla lista dei multipli diventando l'unità base probabilmente il follis da 9 grammi non ebbe l'impatto sperato perché era troppo piccolo.... non solo e squisitamente per un motivo di stretta fiduciarietà metallica (in parte forse anche quello), perché in effetti si era visto anche di peggio, ma perché l'impressione nell'utilizzatore era di avere in mano una moneta di poco valore ... e peraltro questo tende a generare una strisciante piccola inflazione.... se la moneta "che ti aspetti abbia una certa dimensione" diventa troppo piccola, non piace... ricordate cosa pensava la gente delle 100 e 50 lire "piccole" quando furono introdotte al posto delle "normali"? certo qua non era una questione di fiduciarietà, perché nessuno le avrebbe valutate "a peso" o "a fino"....ma quelle monetine avevano un "non so che" che alla gente non andava giù...
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  43. L’articolo di Ramskold (Constantine's Vicennalia and the Death of Crispus, link allegato sopra da @Illyricum65) ipotizza che la coniazione di questi bronzi dinastici è innescata dalla sosta di Costantino nelle città imperiali sul percorso che lo porta da Nicomedia a Roma nell’anno dei Vicennalia (luglio 325/luglio 326). La tipologia comincia probabilmente ad Antiochia subito dopo la sconfitta di Licinio alla fine del 324 o all’inizio del 325, che è come riportato da Illyricum l’unica zecca che ha emesso queste serie anche per le augustae Fausta e Elena. Poi s’incontrano, a volte associate con delle coniazioni d’oro o d’argento, nelle diverse tappe del periplo segnate su questa pianta: Un raro bronzo dinastico di Ticinum, RIC 0, che senza sorpresa s’inserisce nell’emissione P T del anno 326: Una delle conclusioni di questo studio è che Crispo era ancora vivo all’arrivo di Costantino e della sua corte a Roma il 18 luglio 326, che segna l’inizio della prima emissione romana di questi bronzi dinastici, con l’insolito esergo SMRA. Un’emissione rarissima coniata dalla sola officina « A », indipendente delle altre officine P,S,T,Q già esistenti, emissione probabilmente presto interrotta dall’assassinio di Crispo che si situerebbe pertanto fine luglio/agosto 326. Questo evento drammatico spiegherebbe anche la sorprendente assenza di coniazione d’oro a Roma, sebbene la sosta di Costantino nell’Urbs, da giugno a settembre 326, fosse stata il punto culminante delle festività dei vicennalia. Il Santo Graal per ogni collezionista di Crispo, sarebbe l’ultima moneta coniata a suo nome: Crispo è già sparito al momento dell’emissione più comune SMRP, che coinvolge le quattro officine P, S, T, Q (prima foto dei post #1 e #2 di Illyricum, con « rosette-diadem » per Costantino e la corona al rovescio al posto della stella per i Cesari). Secondo Ramskold, questa emissione SMRP sarebbe posteriore di circa 2 o 3 anni alla precedente, eseguita probabilmente anche lei in presenza di Costantino a Roma, forse all’occasione del funerale di Elena attorno al 329 d.C. Non può in ogni modo essere anteriore alla metà del 327 per il tipo di diadema, un ottimo marcatore temporale per la monetazione costantiniana. Insomma, se vedete un Crispo con esergo SMRP-Q, è sicuramente un falso. Se è un Crispo SMRA, può essere falso anche lui ma per carità, fatemi sapere! 😂
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  44. Che meraviglia! Grazie per la condivisione. Peccato solo che non siano tavole a colori.
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  45. C. Perassi, M. Rongo (a cura di), Giuseppe Girola (1940-2022). Scritti di Numismatica. Edizione disponibile anche in formato digitale gratuito: https://eut.units.it/it/catalogo/giuseppe-girola-1940-2022-scritti-di-numismatica/5589
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  46. Buonasera a tutti, pur non essendo un libro in senso stretto, vorrei condividere con voi questo catalogo del 1912 - trovato ad un mercatino stamattina -, che mi ha colpito per la frase contenuta nel retro. Dopo più di cent'anni ha raggiunto il suo scopo raggiungendo un novello collezionista Il catalogo contiene l'indicazione di quasi 5.000 monete - senza foto - ed è la prima volta che sento parlare di questa "serie". Interessante leggere alcune classificazioni e denominazioni di monete che sono cambiate negli anni. Se qualcuno avesse qualche informazione in più mi farebbe piacere leggerle. Intanto buona serata, Riccardo
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