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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/07/23 in tutte le aree

  1. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Massimino Trace (235-238 d.c.) con la raffigurazione sul rovescio della dea Vittoria coniato a Roma nel suo primo anno dì regno. È rappresentata ovviamente alata, andante e con corona d'alloro che regge con la mano sinistra e lunga foglia dì palma con la destra. È un denario celebrativo coniato forse proprio per la sua salita al potere (in sostituzione del suo predecessore Alessandro Severo vittima dì una congiura insieme alla madre Giulia Mamaea) o anche per qualche vittoria nelle sue perenni campagne militari (fu l'unico imperatore che non mise mai piede a Roma in più di 3 anni proprio perché impegnato in guerra). Acclamato imperatore dal suo esercito (era un ottimo militare) diede il via al periodo della cosiddetta "anarchia militare " che durò per circa 50 anni (periodo molto infelice per l'impero sotto tutti i punti di vista) dove gli imperatori venivano scelti dall'esercito senza tener conto della successione dinastica (che aveva designato quasi tutti gli Augusti precedenti). La sua parabola fu breve ed una delle cause principali fu l'enorme pressione fiscale che impose per sostenere le campagne militari che gli mise contro le classi sociali più agiate ed il senato che non esitarono a farlo eliminare dal suo stesso esercito. Da esame diretto il denario è coniato (spero nel 235) ,ben centrato con un ottimo modulo e buon peso nonostante l'usura, ed ha evidentemente circolato. Postate pure i vostri esemplari che è sempre cosa molto gradita. Grazie ed alle prossime ANTONIO 21mm 3,57g RIC 16
    5 punti
  2. Ho trovato una spiegazione in un commento di CGB riguardo una moneta di Valeriano: L’interpretazione (Saturno con falce) è stata finora travisata. Nella fattispecie i rovesci di Valeriano, Gallieno e Claudio II sarebbero più vicini al quello raffigurante l’aeternitas augustorum sotto Filippo l’Arabo, con un mahout che guida un elefante con l’ancus in mano (l’ankusha indiana), il pungolo del mahout). AETERNITATI AVG , « All’eternità dell’Augusto »: L’imperatore, vestito da sacerdote o da auguro e reggendo l’ancus, visto come l’eterna guida del mondo. Non so se questa interpretazione, ripresa (proposta?) da Sylviane Estiot e Jérôme Mairat è ormai condivisa, e se si può applicare ugualmente a tutti i rovesci sopracitati.
    5 punti
  3. La pubblicazione raccoglie le ricerche e gli studi di circa trenta anni sulla Parpagliola milanese della Provvidenza. Sono descritte dettagliatamente in singole schede le varianti capostipite divise per reggente, 65 pagine e nove tavole con 200 esemplari illustrati con fotografie di ottima qualità, tabelle riassuntive e delle rarità.
    3 punti
  4. Ciao, per quanto mi riguarda per fortuna nessuna. Raccolgo monete imperiali comuni e di modestissimo valore economico percui quando una mi piace e mi comunica qualcosa l'acquisto senza grossi problemi e con grande gratificazione personale . 😶. ANTONIO
    3 punti
  5. Riassumendo ci saranno 5 ottimi motivi per esserci : 1) la presentazione degli autori e la consegna del Gazzettino 10 2) il workshop ai tavoli con i Tutor sulla qualità delle monete 3) il momento della moneta donata ai giovani 4) il momento conviviale del pranzo numismatico 5) una chicca che comunicherò più avanti con un intervento autorevole che riguarderà la tematica del collezionismo numismatico e che interesserà per gioco forza tutti noi.
    2 punti
  6. Ciao a tutti, proseguo nella discussione con un ulteriore 1847, anche questo, similmente all'esemplare già postato, presenta qualche cosa sotto / intorno al "7". Mi domandavo se fosse già aperta una discussione simile sui tarì...
    2 punti
  7. Nulla da aggiungere alla sintetica ma corretta spiegazione di Fabrizio, che ormai su Milano bazzica da parecchio tempo! Il pegione (appunto di lega peggiore) era valutato un soldo e mezzo, quindi dalla equivalenza 1 soldo = 12 denari abbiamo un valore di 18 denari per questo nominale milanese introdotto appunto sotto Galeazzo II e Bernabò. Mi permetto di divagare leggermente, facendo notare come nella produzione monetaria milanese del tempo l'emissione di pezzi da un soldo venne terminata con Azzone per poi riprendere sotto il governo Gian Galeazzo. Fu invece massiccia in questo arco temporale la produzione di monete da un sesino (6 denari). Si delinea così una produzione monetaria che oblitera il nominale argenteo "base" del soldo, per concentrarsi sull'emissione di moneta multipla o divisionale. Curioso! Cordiali saluti, Antonio Rimoldi
    2 punti
  8. Buona Serata, ritorno al millesimo 1846, ringraziando chi l'ha già postato. La Cingranella con tale data non presenta varianti degni di nota. Si possono rilevare soltanto alcune differenze di poco conto nella disposizione delle cifre ( 4 piccolo leggermente ruotato rispetto alle altre), ribattiture nella legenda, da considerare normali in una moneta di piccolo modulo ( naturalmente sarei felicissimo che qualche collezionista mi smentisse). E' considerata comune dai principali Manuali ( Magliocca, Gigante e Nomisma ). In base ai passaggi in Asta invece si nota che sono molto di meno rispetto ai millesimi 1836-38, pertanto, a mio parere, andrebbe considerata "R" o perlomeno NC. Posto la mia, scusandomi per la foto poco definita. Saluti, Beppe
    2 punti
  9. Saluti a tutti, Alberto @Litra68 la moneta che hai postato al #21 è piuttosto difficile da trovare e quindi penso sia rara. Caratterizzata al D/ da SICILIE ed al al R/ dal segno di interpunzione a rosetta a 5 petali tra AMMI e DI che diventano due dopo FRAN. Come sempre non si comprende questa estrema variabilità ed il significato della stessa. Posto il mio 2 Grana che è simile al tuo. Buona Giornata
    2 punti
  10. Un’altro storico appuntamento da non perdere, peccato solo che duri una giornata, sono quegli avvenimenti che non vorresti finissero mai. Il pranzo è poi uno dei momenti di divagazione che comunque rimane sempre legato alla passione che unisce tutti i presenti, la numismatica, fulcro e motore della nostra passione comune.
    2 punti
  11. Ciao a tutrti, ho comprato un lotticino di una ventina id monete (quindi già capite che questa sarà solo la pima che vi presenterò...), tutte "tardo impero". Alcune sono riconoscibili, altre meno. Questa tutto sommato lo sarebbe anche, ma non riesco a trovarla nei cataloghi! Al diritto, testa radiata rivolta a destra; la legenda non è molto leggibile, ma a me sembra di vedere un CLAVDIVS (la "V" di mezzo proprio sulla verticale dello spazio tra l'ultimo raggio della corona ed il bordo della stessa) Al rovescio si legge molto chiaramente "...ITATI AVG", forse anche un "ERNITATI AVG" e si vede una figura vestita rivolta a destra con uno scettro lungo (o lancia) tenuto trasversalmente nella destra ed un oggetto nella sinistra che potrebbe anche essere una falce (che tornerebbe con AETERNITATI AVG, raffigurante Saturno con la falce... ma senza scettro!) Qualcuno ha qualche idea??? Grazie anticipate a tutti
    2 punti
  12. Condivido volentieri l’esemplare in oggetto proveniente da asta 30 E-Live di Nomisma del 23-24/1/2023, Lotto 443, così descritto in Catalogo con relative foto, oltre foto personali: NAPOLI Ferdinando IV (1799-1805) 6 Tornesi 1801 - Magliocca 348a CU (g 18,22) RRRRR Variante dritto P: . Piccole screpolature al R, graffio al R/. Grading/Stato: SPL Saluti, Domenico
    2 punti
  13. Il dettaglio è importante. E vero che nell'originale una parte (piccola) della "M" è tagliata, ma nel falso questo dettaglio è notevolmente accentuato e discriminante. Esistono diversi tipi di falsi, ma quello con questa peculiarità è uno dei più comuni. C.V.D. Ti hanno detto di che materiale potrebbe trattarsi?
    2 punti
  14. Buongiorno, la moneta postata è comunque un "grosso" da un soldo e mezzo. Detto anche "pegione". Il volatile sopra riportato è un aquila ad ali spiegate, non un piccione. Io ho sempre pensato che il nome "pegione" derivasse da "peggiore" per via del minore contenuto di metallo nobile rispetto al grosso da 2 soldi milanese. Il grosso da 2 soldi dovrebbe stato di 24 denari imperiali, mentre il pegione (pegionum) da 18 denari imperiali. @anto R potrebbe certamente chiarire meglio questo aspetto. (per Antonio, sono Fabrizio Colombo 😄). Un saluto a tutti.
    2 punti
  15. Trovo questa moneta molto bella pur vissuta, con due effigi bene apprezzabili nei dettagli. A me piace molto il dritto, con ritratto di Claudio II un po' meno "spigoloso" dell'abituale. Poi, mi sembra che questo rovescio non sia molto comune (io non l'ho mai visto) per quello che può valere il mio pensiero di semplice appassionato. Hai fatto una bella presa, @Fiore151! Ciao. Stilicho
    2 punti
  16. Vorrei aggiungere al rammarico delle "mancate occasioni" anche qualche gradita ed insperata aggiudicazione. Collezionando monete di una piccola zecca, fin da ragazzo ho sempre dato per scontato che un pezzo sarebbe rimasto tra i desiderata considerandone l'estrema rarità. Ma mai dire mai! Qualche tempo fa ne appare uno in asta. Decido di provarci almeno per poter poi dire che il tentativo l'ho fatto. Arriva il giorno, seguo il live e in quel momento mia moglie decide di seguirlo assieme a me... (essendo anche lei collezionista, non di monete, condivide la mia passione). Ciononostante avrei preferito esser solo per non aver titubanze nell'offrire. Si parte con una base bassa che subito sale ma i miei click si susseguono uno dietro l'altro considerando che il mio limite è ancora lontano. Poi accade una cosa inaspettata. Le offerte rallentano fino a fermarsi. Il banditore inizia con il classico 1, 2... e prima di chiudere con il liberatorio 3, decide di riprendere daccapo la descrizione della moneta sottolineandone l'estrema rarità. Ovviamente non è la prima volta che partecipavo ad un asta online e tante volte ho abbandonato o semplicemente perso ma senza remore... ma questa volta ci tenevo. Cavolo se ci tenevo! Con un'emozione che credo molti di voi comprenderanno esplodo di fronte al monitor del PC con un urlo: "CHIUDIIIIIIIIII" che manco Martellini ai mondiali di Spagna. ...3. Aggiudicata! Osservo il monitor. Guardo mia moglie... Ad alta voce mi chiedo se sono io l'ultimo offerente... Il banner sotto l'offerta è verde! Sono io!!! La moneta è mia! Ed ad un quarto del mio massimo o meglio, del massimo che sapeva mia moglie... io sarei andato oltre 😇. Questo per far comprendere che i rammarichi per le mancate occasioni vanno compensati appieno dalle aggiudicazioni. Ora c'è una variante altrettanto rara che mi farebbe chiudere il cerchio delle emissioni di questa zecca da me collezionata... ed è tra i sogni irrealizzabili come quella precedente...😜
    2 punti
  17. Un mare di occasioni mancate, che per fortuna ogni volta cancello dalla mente per non incazzarmi come un bufalo nei miei confronti. Le motivazioni vanno dalla carenza di mezzi finanziari (la più frustrante, ma allo stesso tempo la più giustificabile), alla troppa prudenza, al giudizio (mio) non completamente azzeccato, al malfunzionamento del collegamento, persino alla dimenticanza del giorno o dell' orario dell'asta. Non chiedetemi quali siano le singole monete perse perché inserirle sarebbe per me un ulteriore colpo.
    2 punti
  18. Ritorna “ Milano Numismatica “ l’11 novembre 2023 a Milano all’Hotel De La Ville, fermata MM1 Duomo. Milano Numismatica sarà un contenitore numismatico per gli appassionati, i studiosi, i collezionisti e i giovani che amano la numismatica. Ci saranno più ingredienti che verranno man mano comunicati, in primis la consegna e la presentazione da parte degli autori stessi del nuovo Gazzettino di Quelli del Cordusion.10, sarà anche l’occasione per festeggiare questo numero importante e speciale. Rifaremo ai tavoli un workshop sulla qualità e conservazione delle monete assistiti da esperti Tutor divisi per diverse monetazioni e periodi storici. Tornerà’ “ la moneta donata ai giovani “ e anche una chicca per i collezionisti numismatici che divulgheremo dopo l’estate. Aperto a tutti, ma essendo limitati i posti, è’ opportuno confermare la vostra presenza o qui o a [email protected]
    1 punto
  19. 41 monete celtiche d’oro trovate nel campo con metal detector e scavo. Il cercatore pensava fossero tappi di liquore Wolfgang Herkt, 60enne, volontario per la conservazione dei monumenti, ha scoperto in un campo, con il metal detector, 41 monete d’oro celtiche nella frazione Baitz, nel piccolo comune di Bruck – 3.900 abitanti – nel Brandeburgo, in Germanio. Il tesoro è forse frutto degli antichi scambi commerciali tra l’area tedesca e una fascia europea che si disloca tra l’attuale Francia, la Svizzera, la bassa Germania e il settentrione italiano. Gli scavi faranno luce sul motivo per il quale l’oro dei Celti fosse sepolto in quel campo. Si cerca di capire, ad esempio, se in quel punto sorgesse un santuario antico e questa fosse un’offerta votiva. O se se fosse un tesoretto personale messo in salvo da qualche abitante della zona. Per ora non sono state trovate monete d’altre tipologie, lì attorno. All’inizio Wolfgang Herkt si è imbattuto in un mucchio di ceramica frantumata, tra i solchi degli aratri, in un campo. Aveva il permesso del proprietario del terreno, così ha approfondito la ricerca, utilizzando anche un metaldetector. All’improvviso, nella zolla, emergente, ha notato quello che gli è apparso come il tappo dorato di un liquore. Lucido, perfetto. Diremmo noi italiani: come un’orecchietta d’oro. Alla fine sono stati trovati 41 pezzi di monete lisce a coppella. “Questo è di per sé straordinario. – commentano i responsabili comunali del municipio di Bruck, in una nota – Ma le monete non solo hanno più di 2000 anni, ma sono soprattutto di origine celtica. I Celti non hanno mai vissuto in Brandeburgo. Ciò indica una vasta rete nell’Europa antica. Le cosiddette ciotole arcobaleno sono fatte principalmente d’oro, argento e un po’ di rame. Si tratta quindi di una delle più grandi scoperte di monete celtiche di questo tipo e del primo oro celtico in assoluto nel Brandeburgo. Le monete sono state dissotterrate nel sito di un insediamento della cultura Jastorf germanica. Nella primavera 2022 al Museo Archeologico del Land Brandeburgo, dovrebbe essere aperta una mostra dedicata a questo straordinario ritrovamento”. La cultura di Jastorf fu una cultura archeologica dell’età del ferro diffusa nell’attuale Germania settentrionale. Durò dal VI al I secolo a.C., dando vita alla parte meridionale dell’età del ferro pre-romana. L’intervento archeologico seguito alla scoperta di materiale affiorante “Altri vanno a pescare. Per me fare ricerche e curare monumenti è una passione analoga” – dice Herkt – “L’area era compatibile con possibili insediamenti molto antichi. Ho scelto di perlustrare un tratto della valle di Baruther Urstrom per la conformaziione del terreno e la presenza d’acqua. Mi sembrava un luogo ideale per un antico insediamento. Ho notato immediatamente frammenti di ceramica sparsi per il campo”, racconta Herkt – Dopo un’ora e mezza di ricerche superficiali, il volontario ha trovato circa circa 20 chili di frammenti ceramici. All’improvviso, dalla terra, ha visto occhieggiare qualcosa di brillante. “Mi ha ricordato un coperchio di Kümmerling”, dice Herkt. Il Kuemmerling è il marchio di un tipo di Kräuterlikör, liquore semi-amaro alle erbe, molto diffuso in Germania. Il volontario ha usato anche il metal detector, ha recuperato altre monete e ha avvisato gli archeologiche hanno compiuto lo scavo. L’operazione è stata presentata nelle scorse ore dal ministro della Cultura del Brandeburgo Manja Schüle, dall’archeologo statale Franz Schopper, direttore dell’Ufficio statale per la conservazione dei monumenti e del Museo archeologico statale del Brandeburgo, accanto al fortunato volontario e a uno studioso di numismatica, Marjanko Pilekic, che ha detto: “Questo ritrovamento non è solo il secondo più grande tesoro di ciotole arcobaleno lisce di questo tipo trovate in Europa, ma è di gran lunga il più grande ritrovamento di monete celtiche nel Brandeburgo, in una posizione distante dall’area di circolazione effettiva di queste monete". https://www.stilearte.it/41-monete-celtiche-doro-trovate-nel-campo-con-metal-detector-e-scavo-il-cercatore-pensava-fossero-tappi-di-liquore/
    1 punto
  20. Ma non sono i contrassegni che il mastro dei coni consegnava ai coniatori per identificarli?
    1 punto
  21. La vedo dura che un semplice collezionista acquisti un tale gadget in oro. Sul resto, concordo pienamente.
    1 punto
  22. Così dovrebbe essere la corretta posizione del R/ se seguiamo il Vergara:
    1 punto
  23. Buonasera, è una supposizione che ho esposto in una discussione qui sul forum,ho sempre osservato la sigla del Mastro di zecca in alto o davanti a quella del Mastro di prova,mai viceversa...
    1 punto
  24. Buonasera a tutti. Come promesso condivido gli altri esemplari di questo particolare conio. Il seguente pezzo è simile ai due di inizio discussione: Collezione Bovi e Collezione @Oppiano.
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  25. Il Ministero emette oggi, 7 luglio 2023 ,due francobolli ordinari, appartenenti alla serie tematica il Patrimonio artistico e culturale italiano, dedicati all’Umbria Jazz, nel 50° anniversario del Festival estivo e per la 30ª edizione del Festival invernale, con indicazione tariffaria B. Le vignette riproducono ognuna i manifesti del 50° anniversario di Umbria Jazz e della 30a edizione di Umbria Jazz Winter realizzati da David Tremlett intitolati rispettivamente “Jazz Cascade” e “Umbria Jazz#1”, che rappresentano un’interpretazione artistica stilizzata di una cascata d'acqua. In entrambe sono riprodotti i loghi di Umbria Jazz e di Umbria Jazz Winter. Completano i francobolli le legende “50° anniversario” e “30a edizione”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”. Bozzettista: David Tremlett Tiratura: duecentocinquantamila dodici esemplari per ciascun francobollo Foglio: ventotto esemplari Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco). Formato carta e formato stampa: 40 x 48 mm., per il francobollo dedicato a Umbria Jazz; 48 x 40 mm., per il francobollo dedicato a Umbria Jazz Winter; Formato tracciatura: 47 x 54 mm., per il francobollo dedicato a Umbria Jazz; 54 x 47 mm., per il francobollo dedicato a Umbria Jazz Winter. Dentellatura: 9 effettuata con fustellatura; colori: quadricromia.
    1 punto
  26. Guarda l'espressione che ti trasmette il regnante e trai le conclusioni sulle differenze.
    1 punto
  27. Non del tutto convinto: Punire soprusi
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  28. Non alludo a queste stupidate, ci mancherebbe.
    1 punto
  29. Secondo me se la datazione fosse esatta, potrebbero essere definite "proto spade". Troppo grandi per essere lance o pugnali oppure asce ma relativamente utili ad essere usate come daghe per un combattimento ravvicinato. Alla faccia del "buon selvaggio".
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  30. Salve. Condivido una moneta di Carlo II. Si tratta di un tarì del 1685 il cui fascio è legato a II. Il suo peso è di g. 5,61. Un caro saluto a tutti.
    1 punto
  31. Se hai effettuato il pagamento mediante PayPal,non importa se con il denaro su account o con denaro su C/C bancario o su carta, dovresti venire rimborsato.Ad ogni modo contatta PayPal perchè non vorrei che scadano i tempi per la richiesta di rimborso. Bisogna contattare UPS e vedere se le pratiche di sdoganamento sono state tutte espletate da parte tua,magari ad UPS manca qualche dato ed è bloccato tutto.Controlla anche la casella dello SPAM nell'indirizzo di posta elettronica ,può darsi che UPS ti abbia inviato qualche email di richiesta info e che siano andate nello SPAM e tu non hai avuto modo di leggerle. Secondo me il problema è fra te ed UPS. Tienici informati ma ti consiglio di ricontattare UPS e di sincerarti che le pratiche di sdoganamento siano OK odjob
    1 punto
  32. Liscio. Ma stasera faccio foto (se riesco).
    1 punto
  33. Assolutamente nessun problema, anzi, se il post potrà essere utile ad altri, tanto meglio! Sposta pure a piacimento e fai le modifiche che ritieni opportune.
    1 punto
  34. Beh, io mi fido parecchio degli amici del forum... più che delle foto di Ucoin In effetti non so se sia un dettaglio decisivo o meno, però se lo trovassi, magari assieme ad altri dei dettagli descritti, tenderei a interpretare tali dettagli non più come dovuti all'usura ma come ulteriori indizi di falsità. Poi resta il fatto che per esprimere un giudizio bisogna essere esperti, e magari avere la moneta in mano; come detto, mi meraviglio sempre di come gli esperti di queste monete vadano a colpo sicuro anche solo dalle foto, vuol dire averne viste tante e conoscere bene l'argomento.
    1 punto
  35. Quei simboli presenti su molte monete di Carlo Emanuele III sono strani... Considerarli come sigle dell'incisore mi sembra azzardato, ho avuto anche io quel dubbio, ma come mai solo su alcune tipologie (ma non tutte) e invece non sono presenti su monete auree importanti? Mi sarei aspettato che, se firme dell'incisore, potessero essere tralasciate su monete "piccole" ma non su monete di notevole importanza. Ho avuto il dubbio che potrebbero essere presenti in casi di cambi di incisore o responsabili di zecca, ma non tornano i periodi... Personalmente non ho trovato una risposta plausibile a questo quesito. ...Rombo o Giglio comunque una "Signora Moneta"!!!
    1 punto
  36. Ci provo anch'io a dire la mia! Spesso mi capita di guardare per curiosità le monete italiane in vendita sul noto sito in versione francese. Noto che le monete preunitarie italiane sono al 90% quelle di Stato pontificio (anni '60), Regno due Sicilie e Regno di Sardegna tutte praticamente solo della prima metà dell'Ottocento. Per lo stato pontificio mi sa che il motivo potrebbe essere che queste monete circolarono molto poco (una decina d'anni) e poi furono molto tesorizzate perché con l'effige del Papa. Per il Regno delle due Sicilie anche qui penso il motivo sia essenzialmente che per ragioni storiche molte monete hanno circolato poco e non sono state ritirate e rifuse o per inconvenienza economica o per simpatia della precedente amministrazione. In realtà penso però che ciò non basti a giustificare di per sé la presenza in maggior numero di queste monete ma che bisogni considerare anche la popolazione dei due stati. Il Regno di Sardegna secondo un documento ufficiale del periodo unitario che poi allegherò a questo post constava di 3.6 milioni di abitanti nel periodo 1848-53 a cui vanno aggiunti circa 500.000 sardi. Quindi sui 4 mln di abitanti. Il Regno delle due Sicilie constava invece per lo stesso periodo di 6.6 milioni di abitanti per le sole province napoletane e ulteriori 2 milioni per le siciliane. Quindi 4 milioni del Regno di Sardegna a fronte di ben 8 milioni per il Regno delle due Sicilie. Più popolazione più necessità di moneta. Se poi ci aggiungiamo che le monete del Regno delle due Sicilie hanno cessato di circolare con l'Unità d'Italia mentre quelle del Regno di Sardegna hanno avuto ancora corso legale anche in periodo unitario vediamo che queste sono andate più frequentemente incontro ad usura e quindi ritiro e fusione. Comunque molta moneta si è ritirata anche per il Regno delle due Sicilie, se ben ricordo le monete da 5 lire di Umberto I sono state coniate con l'argento di vecchie piastre napoletane ritirate. https://books.google.it/books?id=nwW6_HBLcTIC&pg=PA243&dq=censimento+degli+antichi+stati+1862&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&source=gb_mobile_search&sa=X&ved=2ahUKEwimrpKwmPz_AhVxX_EDHfHGDdsQ6AF6BAgDEAM#v=onepage&q=censimento degli antichi stati 1862&f=false (Si veda tabella pagina 371)
    1 punto
  37. Interessante, discussione. Per quanto mi riguarda diverse me ne sono scappate e me ne scapperanno, ma vado comunque fiero della mia collezione (in realtà non colleziono monete ma tessere mercantili prevalentemente di area Toscana). Nella maggior parte ho rinunciato per raggiungimento del mio budget massimo, quindi aggiudicate allo scatto successivo (se realmente mancate per un soffio non lo saprò mai, anche se onestamente dubito). Ne ricordo una qualche anno fa della famiglia “Aldrobandini” base d’asta 10€, io avevo iniziato da poco a collezionare e in quel periodo riuscivo ad aggiudicarmi quasi tutte quelle in cui puntavo, complice probabilmente il fatto che fossero ancor più di nicchia. Nella mia testa me la sarei cavata con una 30ina di euro.. il giorno del live arrivo sulla tessera tranquillo di aggiudicarmela, rilancio fino al mio massimo, comunque rispettabile per il pezzo in questione, e poi continuo a guardare sbalordito i rilanci ed il prezzo che lievita fino ad oltre 400€, ora dovrebbe trovarsi in Francia se non ricordo male. Le uniche che si potrebbero definire occasioni sfuggite, che mi hanno lasciato con l’amaro in bocca, sono quelle a buon prezzo a cui ho pensato troppo prima di decidere di acquistarle e, una volta convinto, sono risultate già vendute. Ho avuto però anche una botta di culo, un anno fa. Ero alla ricerca dei testi di Alberto Banti “Tessere mercantili italiane in uso fra i secoli XIII e XV vol. I e II”. Essendo molto rari, i pochi passaggi in asta raggiungevano prezzi alti (parliamo di circa 250€ a volume). Un giorno facendo la mia solita ricerca online, trovo una libreria di usati che propone entrambi i volumi a 8€ l’uno. Alla fine dei conti con 21€ totali me li hanno spediti a casa entrambi.😁
    1 punto
  38. 1 punto
  39. Buonasera a tutti, ringrazio @Releoper aver riproposto questa vecchia discussione, arricchendola con il suo esemplare. Ne approfitto per postare il mio secondo esemplare del tipo . Saluti Alberto
    1 punto
  40. Ma ci vorrebbe un sorriso smagliante, come questo...
    1 punto
  41. Salve. Condivido il mio 2 grana 1810. La interpunzione è con le stellette. Il peso è di grammi 13,60. Saluto tutti.
    1 punto
  42. Falsa: bordo arrotondato e sottile, segno di zecca non congruo, "M" della data in numeri romani alla base del fascio tagliata, firma degli autori incompleta, alcuni particolari (capelli) evanescenti...
    1 punto
  43. È un gadget molto diffuso, se fai una ricerca nel forum con parola chiave Mussolini vedrai quante discussioni trovi su questo gadget!! Purtroppo nulla che abbia un significativo valore economico!
    1 punto
  44. Chi fra noi non ha mai avuto un rimpianto ? Personalmente mi è capitato così tante volte che nemmeno le conto più.... Quello che infastidisce è quando inizi a duellare come un matto: offerta su offerta (superando anche il limite che uno si prefigge) ma alla fine comunque non c'è il lieto fine.... Ma un saggio collezionista mi ha detto "quando non riesci a prendere una moneta, significa che non era destinata a te oggi. Ma domani potrebbe anche essere tua".
    1 punto
  45. Il motto dei numismatici è: vendi guadagna e pentiti. quello dei collezionisti è: Non pensare al prezzo ma a quanto ti interessa o piace la moneta. Il prezzo poi te lo dimentichi,una moneta brutta o una mancante , la noti ogni volta che guardi la collezione
    1 punto
  46. Queste sono le monete che mi hanno iniziare ad appassionarmi di numismatica, ti stimo.
    1 punto
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