Vai al contenuto

Classifica

  1. Oppiano

    Oppiano

    Utente Storico


    • Punti

      12

    • Numero contenuti

      8170


  2. Andy66

    Andy66

    Utente Senior


    • Punti

      10

    • Numero contenuti

      356


  3. ARES III

    ARES III

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      7889


  4. Parpajola

    Parpajola

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      2032


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/10/23 in tutte le aree

  1. La poca attendibilità dei gradi di rarità di una moneta indicati dalle pubblicazioni sono davvero aleatori per diversi fattori: - I cinquant'anni che separano le due pubblicazioni originali (in questo caso RIC e SEAR... ma il discorso vale per ogni pubblicazione) - Le continue scoperte di "tesori e tesoretti" e le aumentate campagne si scavo - Il continuo afflusso di monete dagli alcuni stati (ex sfera d'influenza sovietica e medio oriente) ... che equivale ad aver aperto le saracinesche di una diga al posto di un rubinetto da 1/4 di pollice E' evidente che acquistare una moneta R4 e poi, dopo qualche giorno, scoprire che ne hanno scoperte un altro centinaio non fa piacere ... ma è un rischio che si corre se si vuol stare a questo gioco. Oltre a questo, c'è un altro discorso che andrebbe fatto, che è relativo al valore economico della moneta. In molti casi, quest'ultimo, è indipendente dalla rarità o meno della moneta in sè, ma è strettamente legato solo ed esclusivamente alla richiesta di mercato poiché coniata da personaggi famosi (es. i denari di Cesare e augusto, i denari legionari di Marco Antonio, ecc.). A volte è solo una questione di numeri: - Una Legione sotto Marco Antonio (primo secolo) era composta da 5.000 armati (più ufficiali, ausiliari ecc. ) paga trimestrale legionario semplice, circa 75 denari ... ovvero un minimo di 375.000 denari per Legione ... certo non si potrebbe definire "rara" (in ogni asta ne vendono almeno una decina). Queste però vengono vendute a prezzi molto più alti di altre monete ben più rare (ma volete mettere, per molti di quelli che comprano a questi prezzi, poter dire "ho un denario di Marco Antonio", piuttosto che dire "ho un raro denario di Gordiano III" ?). Le consegue, per quanto mi riguarda, che il mercato spessissimo è influenzato da parametri che nulla hanno a che fare con la numismatica. Se poi si volesse continuare con i numeri ... - Solo l'esercito sotto Claudio, che secondo le cronache era composto da circa 280.000 uomini, costava allo stato circa 135.000.000 di denari all'anno... fate voi i conti. Tutto questo senza tenere conto dei "donativi" o delle "occasioni speciali" (es. i premi pagati dagli Imperatori ai pretoriani per avere il loro appoggio). Logicamente sono conti fatti in maniera molto "maccheronica" ma volevo solo dare un'idea del mio pensiero (giusto o sbagliato che sia). P.S. Una quarantina di anni fa, parlando con un noto archeologo dei ritrovamenti fino ad allora fatti, mi disse candidamente che, secondo lui, meno del 10 % del patrimonio archeologico "mobile" (quindi escludendo gli edifici e i monumenti) era noto, in parte perché non ancora scoperto, in parte poiché sottratto alla comunità e appartenente oramai a "collezioni private" e in parte distrutto per ignoranza o venalità (vedi distruzioni fatte per coprire tracce archeologiche in terreni che devono essere edificati).
    4 punti
  2. La pubblicazione raccoglie le ricerche e gli studi di circa trenta anni sulla Parpagliola milanese della Provvidenza. Sono descritte dettagliatamente in singole schede le varianti capostipite divise per reggente, 65 pagine e nove tavole con 200 esemplari illustrati con fotografie di ottima qualità, tabelle riassuntive e delle rarità.
    3 punti
  3. Condivido volentieri questo esemplare. Alvise IV Mocenigo 1763-78 Ducato Santa Giustina da 124 Soldi. Saluti, Domenico
    3 punti
  4. Concordo pienamente. Sono "giovane" del Forum, però -ogni tanto- mi piace molto andare alla ricerca di discussioni passate alcune delle quali le trovo assolutamente importanti e piene di utili elementi anche oggi di attualità. Ho notato che molti utenti "storici" e, soprattutto, dei veri studiosi di questa monetazione (senza nulla togliere agli attuali utenti, di cui io sono senz'altro l'ultimo) non partecipano più alle discussioni tematiche. Naturalmente, è del tutto lecito e legittimo e le motivazioni possono essere delle più svariate possibili. Pensate che dalla lettura dell'articolo che ho postato a firma della sig.ra Bovi, mi sono fatto regolare ieri l'opera di riferimento per andare proprio ad approfondire ulteriori aspetti, e, letto l'intervento del buon @Rocco68, ho comprato pure e subito l'esemplare di cui al #14. Quello che voglio dire è che questa "passione" deve trovare sempre -anche nel Forum- solidi spunti finalizzati poi ad invogliare altre persone (soprattutto giovani) ad avvicinarsi sempre di più a questo mondo e a capirne (cosa più importante) l'evoluzione storica, abbandonando misere querelle legate a componenti estranei alla numismatica. Un caro saluto, Domenico
    3 punti
  5. Gettone commemorativo di Ernesto "El Che" Guevara, nato a Rosario (Argentina) nel 1928 e morto a La Higuera (Bolivia) nel 1967, rivoluzionario, medico, politico, scrittore ... emblema mondiale dello spirito rivoluzionario. Di gettoni simili ne hanno fatti in tanti materiali... anche in argento ...ma non mi sembra il caso del tuo. Vale, economicamente, pochi euro, ma se anche fosse in argento varrebbe solo il peso del metallo. Poco dopo la sua morte, la figura del "Che" diventa un'icona di massa che trova il suo apogeo negli anni che vanno dal '68 al '78, e diventando, anche grazie ad una fotografia scattata nel 1960 da un fotografo cubano (Alberto Korda), una figura pop globale, un simbolo di rivolta in tutto il mondo e un cliché per gran parte del mondo giovanile di quel periodo. In quegli anni tutti (o quasi) avevano una maglietta con la celebre foto, un poster, una spilla o altro. Per inciso, quella foto è considerata una delle foto più importanti del XX secolo (la cosa più triste è che tra le 10 foto più importanti 8 siano foto di enormi tragedie belliche e umanitarie: con ben 2 del Vietnam). N.B. Non credo di aver mai speso tanto tempo a scrivere un post. In realtà l'ho ridotto del 90% ... perché preso dal discorso sono decisamente andato fuori dal tema numismatico ... e quindi l'ho tagliato tutto. 😂
    3 punti
  6. Ok l’aspetto poetico è pure accettabile! Ma lo slab è nato per fini meramente commerciali (nella stragrande maggioranza dei casi) e il “vero collezionista” italiano non può essere cieco davanti al fenomeno che trova le proprie radici oltreoceano e che riguarda storicamente monete non italiane e/o antiche. Ci deve convivere, suo malgrado. Deve convivere con un’altra “cultura”. Come al solito, è sempre una questione di domanda-offerta. Se tutti noi fossimo coesi e non comprassimo più monete slabbate nelle varie aste che il mercato ci propina, le cose forse cambierebbero (forse). Certo, molti collezionisti e/o operatori non comprano (per principio) lo slab per vari motivi, tutti legittimi, non ultimo senz’altro quello afferente alla “luce”. Magari acquistano pure, tolgono la “bara” e rivendono il tondello, senza magari dire che proviene da uno slab. La vita è bella perché è varia! D’altra parte, ci sono “persone” che, invece, comprano solamente slab ma evidentemente per soli fini di lucro, nella convinzione che le scatolette possano ampliare i propri margini di guadagno. Magari, un giorno, troveremo alla Esselunga insieme alla vendita dei CD o altro, anche un comparto dedicato agli slab. Il cliente col suo bel carrello, oltre a prendere una buona bottiglia di vino Donnafugata col caldo che fa, acquista uno zecchino veneziano con un grading verosimilmente molto alto. Il “vero collezionista” non guarda agli aspetti (di basso profilo) sia economici e/o commerciali e/o di marketing. Egli si posiziona su un livello più alto (se riesce), oserei dire “nobile”.
    3 punti
  7. Condivido con piacere questa bellissima moneta, che rincorrevo da molto tempo Scudo da 6 Lire Repubblica Cisalpina, coniato a Milano per commemorare l'armistizio di Alessandria del 16 Giugno 1800 Moneta coniata in 150000 esemplari e che compare abbastanza spesso, però trovarla bella bella senza spendere moltissimo è veramente difficile, come anche trovarla senza fastidiosi hairlines da pulizia, oppure lavata Questa proviene dall'asta 139 di NAC, lotto 76, giudicato qFDC nel catalogo. Io aggiungo la bellezza dei fondi, praticamente speculari e una meravigliosa patina che nelle foto del catalogo non trasparivano Foto del catalogo d'asta Mie foto
    2 punti
  8. Da poco più di una decina d’anni, grazie alla documentazione offerta dal mercato antiquario, è stato possibile assistere all’incremento, benché limitato, di un’emissione alquanto rara di dioboli di Caulonia con testa femminile/cerva che fino allo studio del Noe (The coinage of Caulonia, New York 1958) era nota da appena due esemplari conservati al British Museum (BMC 48-49 = Noe, 232 a-b). Un pezzo sarà in vendita nell’asta Artemide 64E del 2-3/09/2023, n. 87 (ex Peus 412, 24.4.2014, 17: 0,75 g): https://www.sixbid.com/it/artemide-aste/10949/greek-coins/9506911/greek-italy-bruttium-kaulonia-ar Esemplari noti: 1. BMC 49 (0,933 g) 2. Nomos, “Obolos” 12, 31.3.2019, 161 (“Swiss collection”: 0,87 g; 11 mm ex Solidus 23, 13.1.2018, 25: 0,88 g; 10 mm ex Peus 3, 9.7.2016, 17: 0,87 g) 3. BMC 48 (0.784 g) 4. Artemide 64E, 2-3.9.2023, 87 (ex Peus 412, 24.4.2014, 17: 0,75 g) 5. Nomos 26, 21.5.2023, 62 ("Collection sans Pareille" of Ancient Greek Fractions, ex Triton XIII, 5.1.2010, 1014 ex Münzen und M., FPL 602, Nov.-Dec. 1996, 30: 0,72 g; 10,5 mm) La media dei pesi noti restituisce un valore di 0,814 g che corrisponde pienamente al diobolo di standard acheo-corinzio. La testa giovanile del diritto è stata variamente riferita ad una divinità fluviale o ad una ninfa, quest’ultima identificazione sembrerebbe tuttavia quella più plausibile sia per l’assenza del corno, tipico delle personificazioni dei corsi d’acqua, sia soprattutto per la resa dell’acconciatura che richiama analoghe raffigurazioni presenti su monete di Velia e di Terina. Con quest’ultima un ulteriore collegamento si coglie nella legenda KAVΛONIA che potrebbe interpretarsi come nominativo singolare riferito al nome della ninfa (eponima?) richiamando l’iscrizione TEPINA (anch’essa al nominativo) associata alla ninfa sulla più antica serie di stateri argentei emessi dalla zecca. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=138577 L’errore (o la confusione) nasce probabilmente dall’esistenza di un diobolo (unicum) documentato da un esemplare della coll. De Luynes (n. 700: 0,87 g = Noe 231) con al D/ una testa maschile provvista di corno – attestata anche su die serie enee (Noe 233-4) – questa volta ben identificabile con una giovane divinità fluviale, abbinata al R/ con una cerva. Che tuttavia le due serie – con testa di ninfa e con divinità fluviale – siano strutturalmente connesse è innegabile. Pur collocando la moneta della coll. De Luynes (n. 231) immediatamente prima dell’emissione con testa di ninfa (nn. 232 a-b) il Noe non rileva che le due serie risultano battute, se non dallo stesso conio di martello, da uno molto simile o comunque opera dello stesso incisore. Paris, BN, De Luynes 700 (= Noe 231: 0,87 g) La notazione è interessante per molteplici aspetti. Da un lato concorre a rimarcare la stretta successione (o parallelismo) tra le due emissioni già ravvisabile nella forma allungata dell’etnico (KAVΛONIA – KAVΛONIATAM), dall’altro evidenzia, attraverso le opzioni tipologiche, uno specifico richiamo al paesaggio cauloniate, descritto dalle fonti come un’ampia vallata ricca di boschi, sorgenti e corsi d’acqua che le immagini monetali (ninfa, divinità fluviale) sembrano significativamente evocare. In questo scenario peraltro troverebbe opportuna collocazione anche il culto di Artemide Elaphaia, cacciatrice di cerve e linci, a cui è stato recentemente riferito il tipo della cerva (De Sensi Sestito 2010). La presenza di Artemide peraltro appare tanto più significativa se coglie nel segno l’identificazione con Apollo, fratello della dea, della figura maschile scelta come episemon monetale della città, benché in passato l’interpretazione del tipo è stata oggetto di ipotesi differenti (Apollo, Herakles, divinità locale, ecc.). Strettamente connesse con queste emissioni risultano due ulteriori serie con testa giovanile laureata (Noe 229-230), probabilmente di Apollo. Erroneamente ritenute da Noe provenienti dallo stesso conio di incudine, esse appaiono diversificate al R/ dalla legenda (KAVΛ-KAV) nonché dalla comparsa del simbolo della foglia d’edera (n. 230) che rimanda ad una fase alquanto tarda della coniazione (gruppo I Noe), databile nell’ultimo quarto del V secolo a.C. Noe 229 BMC 47 (0,647 g) Noe 230 BMC 46 (0,777g) Paris, BN, De Luynes 699 (0,75 g) RN, The Anders Collection Part II, 1.6.2023, 765 (0,57 g)
    2 punti
  9. Ciao @Andy66 , dal tuo modo di scrivere si capisce bene che sei una persona colta in generale , in particolare nel nostro campo di interesse , quindi non ti scusare per i punti e virgola , quando si scrive di "getto" sono mancanze comprensive e si capisce , quello che piu' conta e' il messaggio che si vuol tramettere e questo lo hai espresso nel modo migliore e che condivido . Personalmente sono un vecchio e modestissimo collezionista , colleziono con il cuore senza badare troppo ai fronzoli , in particolare riguardo alle rarita' che da sempre ho considerato poco attendibili perche' soggette ad essere variabili nel tempo e qualche volta anche "di parte" . Quello che oggi noto , e' che recentemente , per alcuni , la numismatica sta assumendo i crismi di una moda , negli ultimi anni sono stati piuttosto ricercati alcuni personaggi particolarmente famosi : Cesare , Marco Antonio , Nerone (da sempre) , Marco Aurelio , Commodo , solo per citarne alcuni , forse influenzati anche dalla cinematografia . Saluti
    2 punti
  10. Dato il parere di @Poemenius ci metto anche io 2 euro insieme ai vostri. 😉
    2 punti
  11. Assolutamente no, è stato ottenuto per coniazione .
    2 punti
  12. Certo che se anche su Coinsweekly si fa uno svarione citando una tipologia inesistente di “Naxos Dechadracm” anziche “tetradrachm”, vuol dire che di cultura numismatica ce n’è pochina …
    2 punti
  13. allora, stiamo parlando di "sfera di cristallo".... ma 2 euro su Arcadio Eraclea, rivedendola bene, li scommetterei.... e se li perdessi me ne farei una ragione
    2 punti
  14. Io penso che lemonete slabate servano solo a collezionisti insicuri, che non conoscono la tipologia di monete che acquistano, che non saprebbero da soli valutare e classificare quelle monete e giudicarne genuinità,rarità, conservazione ; vogliono avere quelle monete ma non le conoscono. Si "perderebbero" a cercare altri esemplari simili venduti a prezzi molto inferiori. Vabbè ... nuovi collezionisti che acquisiscono prima di studiare (se mai lo faranno). Posso anche comprenderlo. Personalmente, visto certe acquisizioni di monete slabbate, penso che alcuni siano semplicemente ... un pò sciocchini.
    2 punti
  15. Buongiorno, apro questa discussione come critica aperta, una sorta di "J'accuse", nei confronti di quella che ritengo una vera e propria piaga che sta progressivamente danneggiando il mondo del collezionismo numismatico. Una moda nata oltreoceano che, ultimamente, sta dilagando in maniera sempre più aggressiva anche qui in Europa. Sto parlando, ovviamente, della mania nel sigillare ermeticamente monete, medaglie e banconote in quelle odiose scatolette di plastica. Dall'antica Grecia ai giorni nostri, la frenesia "slabbatoria", ormai, non conosce più alcun limite. So che questo tema è già stato toccato in diverse occasioni qui sul forum ma gradirei che venisse finalmente affrontato in maniera sistematica. Siccome non è mia intenzione apparire come il classico bigotto reazionario non aperto alle novità, argomenterò le mie critiche mostrando alcune delle maggiori criticità insite in questo sistema malato. Ovviamente, mi concentrerò sulle due principali compagnie di slab-coin (ovvero NGC e PCGS), trascurando realtà emergenti come CCG e GENI. 1. La plastica nasconde meglio i graffi In un momento storico in cui si guarda veramente al capello e in cui un singolo segnetto può spostare il valore di un determinato esemplare anche di diverse migliaia di euro, la plastica impedisce di valutare correttamente tutti i singoli dettagli. Spesso, infatti, non si riesce a capire se gli hairlines che si intravedono sono effettivamente sulla moneta o sulla plastica dello slab. In questi casi, almeno per quel che mi riguarda, non riesco proprio a concedere il beneficio del dubbio. 2. Bordo e contorno non possono essere esaminati Forse si tratta del lato negativo peggiore. Purtroppo, in molti casi la visione del contorno è tutt'altro che secondaria nel valutare un determinato esemplare. Ad esempio, ultimamente mi è capitato di vedere sempre più medaglie napoleoniche sigillate. Ebbene, questo è un problema serio perché impedisce di distinguere gli esemplari coevi dalle riconiazioni postume, nelle quali veniva impressa una sigla e/o un simbolo proprio sul taglio. Ovviamente, il valore economico e il relativo interesse collezionistico si riduce molto nel caso in cui tale punzonatura fosse presente... Altri casi in cui la visione del bordo può rivelarsi determinante per stabilire la genuinità o meno del pezzo sono certamente le monetazioni dell'antica Grecia, Roma repubblicana e imperiale per la presenza o meno di codoli di fusione. Inoltre, nascondendo il bordo, è impossibile valutare la presenza di colpetti più o meno invasivi che, naturalmente, incidono sul valore dell'esemplare. 3. Il peso non è dato da sapere Anche questo dato, essenziale in molti casi, è evidentemente un lusso per gli americani. A volte viene riportato il peso ma, spesso, si tratta semplicemente di un copia-incolla del valore di riferimento presente nel catalogo. 4. Foto di pessima qualità Non so voi, ma a me è capitato diverse volte di essere interessato ad una moneta chiusa in slab (anche perché ormai spopolano). Ovviamente le case d'asta fanno quel che possono nel fotografare siffatte "plasticosità" e, giustamente, riportano quasi sempre il codice per permettere di verificare sul rispettivo sito di coin-grading che tutto sia in regola (dato che girano anche slab contraffatti...). Andando sul sito Internet e cercando la moneta, in certi casi manca proprio la foto ed è riportata solamente la descrizione dell'esemplare. In altri casi, la foto c'è ma è scattata in maniera tale da esaltare la patina sgargiante e non permettere di valutare realmente lo stato di conservazione del pezzo. E così, può capitare che, tra casa d'aste e compagnia di slab, non vi sia una singola foto all'altezza... 5. Il mistero dei punteggi Forse il problema minore per chi valuta le monete per quel che sono, senza basarsi su ciò che dice lo slab. Tuttavia, è evidente che gran parte del successo di queste scatolette derivi dalla fiducia incondizionata che nutrono tante persone (investitori, collezionisti impreparati, ecc.) in giro per il mondo. Così un punto in più o in meno può spostare migliaia di euro anche se, magari, non cambia nulla in concreto. Addirittura, in alcuni casi, mi è capitato di vedere monete con punteggi più bassi messe meglio, almeno dal colpo d'occhio (dato che una valutazione a 360° è impossibile), rispetto ad esemplari con valutazioni migliori. Non entro troppo nel dettaglio di ciò che sta dietro all'attribuzione di tali punteggi, ma ci sarebbe molto da dire tra servizi di re-grading (in cui si spedisce una moneta chiusa con punteggio X e ti ritorna con punteggio uguale o, addirittura, maggiore ma mai inferiore!) e chiara inflazione dei punteggi (tanto che per le napoleoniche, anni fa, il MS65 era il massimo raggiungibile mentre adesso vedo MS66 e MS67 come se piovessero...). Ebbene, queste sono le prime 5 criticità che mi sono venute in mente e che, quasi certamente, non sono le uniche. Mi piacerebbe molto leggere la vostra opinione in merito e, magari, sentire se c'è qualcuno che ama queste scatolette, anche per avere un confronto.
    1 punto
  16. Ho la fortuna di avere il libro. Posso assicurarvi che è un'ottima pubblicazione, estremamente esaustiva per una moneta "povera" ma con moltissime varianti nelle emissioni di 3 re di Spagna. Sicuramente la pubblicazione più completa per questo tipo di moneta. Ogni variantte è spiegata dettagliatamente con foto dei particolari e dettagli evidenziati con disegni per le differenze. Un vero lavoro certosino! Per tutte le emissioni di Filippo II III e IV. Veramente un BRAVO!!! a Tiziano Caronni!!!!
    1 punto
  17. La moneta è buona ma ampiamente circolata e comunissima, valore peso argento in quella conservazione (B). I fert sono originali. Unico dubbio è se il peso sta sotto i 24gr, allora è da vedere bene.
    1 punto
  18. Io sapevo di persone che facevano i tombaroli, dopo anni di attività son stato beccati, condannati, pesanti multe e confische. Direi che chi intraprende quell’attività prima o poi commette un passo falso e paga. Ci potrebbero essere eccezioni ma penso siano alquanto rare
    1 punto
  19. Grazie per la risposta! Non appena possibile inserirò anche qualche foto del bordo come da te consigliato.
    1 punto
  20. Ciao, da quello che mi comunicano visivamente le foto (ottime 🙂) per me il denario dovrebbe essere autentico. Hai guardato lungo tutto il bordo se ci sono anomalie tipo metallo in eccesso o abraso? Attendiamo altri interventi a tal proposito. ANTONIO
    1 punto
  21. Assolutamente senza polemica, ma devo essere sincero, personalmente penso che un commerciante non andrebbe molto lontano dal classificarla SPL/FDC, come il ms63, riflette se dovesse proporla in vendita. Quei graffi sono tipici delle monete di quel periodo, come sicuramente saprai, e derivanti dal processo di coniazione / finitura della moneta (a seconda dei pareri), pertanto è altamente probabile che questo esemplare sia uscito esattamente così dalla zecca. Mi pare a parte i graffi e qualche leggera debolezza una moneta di altissimo livello che vorrei avere in collezione. Credo inoltre che focalizzarsi sui singoli casi sia poco ragionevole... con lo stesso ragionamento, mi piacerebbe allora esaminare assieme questo esemplare, proveniente dall'asta Nomisma del 14.05.2019 e dichiarata FDC. Mi pare ci siano dei graffi piuttosto evidenti. Moneta non più coniata nei primi del XIX ma nel 1887.
    1 punto
  22. Concludiamo così: c'è spazio per tutti!!
    1 punto
  23. Scusami non lo avevo notato. Mi fa piacere veramente leggere questo, quindi complimenti di cuore al mio omonimo ! Adesso inizia il bello! Ma non lo mollare: continua a seguirlo e farlo studiare! PS: perdonami se non ho trovato emoticons con delle flûte più adatte per brindare!
    1 punto
  24. Grazie ancora, in assenza di pareri più qualificati (che non credo ci siano ) scommetto i miei due euro assieme ai tuoi e lo classifico come Arcadio / Eraclea.
    1 punto
  25. https://www.newsbreak.com/news/3083920011659-ancient-ivory-man-tomb-found-in-spain-actually-belonged-to-powerful-woman-researchers 5,000-year-old ‘Ivory Lady’ upends what’s known about sex and gender in prehistoric societies Research Group ATLAS from University of Sevilla A crystal dagger was found at the tomb near Seville, Spain. Editor’s Note: Sign up for CNN’s Wonder Theory science newsletter. Explore the universe with news on fascinating discoveries, scientific advancements and more. Buried with an elephant’s tusk, an ivory comb, a crystal dagger, an ostrich eggshell and a flint dagger inlaid with amber, the skeleton discovered in a tomb near Seville, Spain, in 2008 was clearly once someone important. Based on analysis of the pelvis bone, a specialist initially identified the 5,000-year-old skeleton as a “probable young male” who died between age 17 and 25. A team of European archaeologists dubbed the remains the “Ivory Man,” and began researching what they called a “spectacular” find. More than a decade later, the researchers used a new molecular method in 2021 to confirm the skeleton’s sex as part of a broader study on the discovery, and they got quite a shock. It turned out that the “Ivory Man” was in fact a woman. “This came as a surprise. So, this actually forced us to rethink everything about this site,” said study author Leonardo García Sanjuán, a professor of prehistory at the University of Seville. What they learned about the woman and the society she lived in opens a new window on the past and will likely force many to reconsider traditionally held views about prehistory. “In the past, it was not uncommon for an archaeologist to find (remains) and say, ‘OK, this individual has a sword and a shield. Therefore, he’s a man.’ Of course, deeply mistaken, because it assumes that in the past gender roles were the way we conceive them today,” García Sanjuán said. “This technique, we think, is going to open up an entirely new era in the analysis of the social organization of prehistoric societies.” Research Group ATLAS from University of Sevilla The woman's tomb was filled with lavish grave goods. New method to determine sex of skeletons The newer method to determine the sex of old bones — first used in 2017 — involves analyzing tooth enamel, which contains a type of protein with a sex-specific peptide called amelogenin that can be identified in a lab. Analysis of a molar and an incisor from the skeleton detected the presence of the AMELX gene — which produces amelogenin and is located on the X chromosome — indicating that the remains were female rather than male, according to the study. In other studies, the technique has also been used to dispel the cliché of “man the hunter” that has informed much thinking about early humans. The typical way archaeologists tell the sex of a skeleton is by looking at the pelvis: Women’s pelvises generally have wider openings than men’s do. The problem is that hip bones — compared with some other parts, such as skulls — are thin, which means they turn brittle over time and are easily crushed. That’s why it’s easy to make mistakes when looking at a pelvic opening to determine biological sex, as in the case of the “Ivory Lady.” Research Group ATLAS from University of Sevilla An elephant's tusk found in the grave indicated the woman may have traveled to faraway places. Ancient DNA can also reveal the sex of human remains, but it’s fragile, easily contaminated, expensive and often not possible to retrieve from damaged bones, particularly in warmer places. Amelogenin, however, preserves well, meaning it could be widely used to figure out the sex of even incomplete skeletons. “It’s being used more and more now. It’s exploding a little bit, which is exciting,” said bioarchaeologist Rebecca Gowland, a professor at the University of Durham, who was part of a team that first developed the method involving tooth enamel. “We are testing the limits… and seeing how far back in time we can go,” said Gowland, who was not involved in this latest study. What’s more, she added, the method can be applied to both adult and childhood teeth and is particularly useful for the latter. That’s because it’s impossible to tell the sex of children’s skeletons until they go through puberty. The ‘Ivory Lady’ was a revered leader The authors of the new study, which was published in the journal Scientific Reports on Thursday, believe that the Ivory Lady held a high rank and was revered by the society in which she lived for at least eight generations after her death. The graves of dozens of people and other features that encircle her tomb span 200 years after her death, according to radiocarbon dating. The grave goods — including items she was buried with and some, such as the crystal dagger, that were added later — are the most valuable of those found at more than 2,000 known prehistoric graves discovered in Spain and Portugal. No male tomb of a similar status has been found from that era in the region. Research Group ATLAS from University of Sevilla The findings related to her grave suggest that the Ivory Lady was revered by her community. The region’s only comparably lavish tomb, containing at least 15 women, was found about 100 meters (328 feet) away from the grave of the Ivory Lady and is presumed to have been built by people who claimed descent from her. This suggests that women occupied positions of leadership in Iberian Copper Age society, at a time when a more hierarchical society was beginning to emerge in Europe, according to the research. The study authors say it’s unlikely her high status was a birthright because there are no infant burials in the region that contain grave goods. They believe the Ivory Lady achieved her status through her own merit. “She must have been highly charismatic person. She probably traveled or did have connections with people from faraway lands,” García Sanjuán said. Her other source of influence could have been esoteric or magical, he added. She had high levels of mercury in her bones, which could have come from burning or using cinnabar — a substance that has an intoxicating effect. “There is not a single burial (in the region) that remotely compares to the Ivory woman in terms of the wealth she was buried with. Not women, not men,” García Sanjuán said. Research Group ATLAS from University of Sevilla Flint daggers were also found in the tomb. While the skeleton’s biological sex is not in dispute, Gowland cautioned that nothing is known about the Ivory Lady’s gender identity, and scholars shouldn’t impose modern gender norms onto past populations. “It could be that they had some special status that was more significant than their gender identity or … there was not a binary gender system,” she noted. Pamela Geller, an associate professor and bioarchaeologist at the University of Miami, agreed. “I think this study of the Ivory Lady confirms what feminist-inclined bioarchaeologists have been saying for almost two decades now…that past socio-sexual lives were diverse and complex,” said Geller, who was not part of the latest study. Research Group ATLAS from University of Sevilla A crystal dagger was found at the tomb near Seville, Spain Research Group ATLAS from University of Sevilla The woman's tomb was filled with lavish grave goods
    1 punto
  26. Ed in parte distrutti dal tempo stesso ….
    1 punto
  27. Scusate se dico la mia, ma poi basta parlare di queste scatole.. Queste perizie vanno bene per monete decimali e per tutte le monete in generale moderne 1800/1900/2000 dove si parla di monete su cui un mezzo punto di conservazione fa la differenza qualitativa su 100 e alcune volte migliaia monete di quella identica data. Quindi il Regno ad esempio è perfetto per questa tipologia dove anche prima si amava la perizia..si vendono meglio. Per quanto riguarda il resto che come detto prima esclude la storia Americana , da quel periodo e quindi dal 1700 in giú si apre un mondo e non è certo vero,che una moneta periziata prenda piú valore su un asta di una non. Quindi è inutile stare a discutere, chi ha capito capisce bene.. Poi se c'è ancora l amante del Regno che se ne intende e della Republica che colleziona senza perizia tanto meglio, sicuramente saprá apprezzare e riconoscere senza un parere terzo una moneta buona da una falsa. Per me non è da dargli molta importanza a questo fenomeno, chiaro che se ne sente parlare e su aste se ne vedono, ma sinceramente non mi sembra numismatica. Saluti
    1 punto
  28. Senza dimenticare che gli americani quando ti portano in gita a visitare le loro "antichità", ti portano a vedere un ranch databile tra il 1700/1800. Il loro concetto di antico è molto diverso dal nostro e gli Slab, secondo il mio parere, rappresentano proprio ciò. Fabio
    1 punto
  29. Caro Fabrizio, questo purtroppo è vero per la monetazione moderna. Non per la classica, dove è quantomeno ingenuo acquistare una moneta inscatolata che non ne permette l’esame attento e la verifica di autenticità: questo lo sanno bene i cultori e collezionisti importanti come te! Oltretutto nella monetazione classica i criteri di giudizio sono diversi da quelli dei comuni slab (stile, integrità della coniazione, pulizia/restauro, …) Ovviamente in tali casi lo slabbing non influisce sul prezzo (semmai dovrebbe in maniera negativa).
    1 punto
  30. Il giardino della giovane coppia restituisce altri reperti. Scudo, perline di collane, falcetti accanto alla spada di 1000 anni fa Si rivela molto più ricco di quanto fosse ipotizzabile il corredo di una tomba vichinga, che risale a circa 1000 anni fa, trovata da una giovane coppia norvegese, durante lavori attorno alla propria casa. I due proprietari dell’abitazione, dopo aver trovato una spada antica e altri oggetti di ferro, hanno avvisato il servizio archeologico territoriale, che ha compiuto un sopralluogo e uno scavo d’urgenza. Nella fossa non sono stati trovati resti umani, ma un ricco corredo composto da armi – una testa d’ascia, coltelli e uno scudo – , un falcetto, un centinaio di multicolori perline di vetro – che originariamente potevano comporre collane – fusaiole e una sorta di pentola con un lungo manico, una spilla ovale a i resti di altri tre fermagli decorativi per l’abbigliamento. La presenza di oggetti riferibili a un corredo maschile e a uno potenzialmente femminile inducono a ipotizzare che, dopo il rito di incinerazione, qui siano stati sepolti una donna e un uomo, forse una coppia. Come segnacolo la tomba ebbe in dotazione una pietra che è stata trovata intatta. Con il tempo il punto è stato coperto dal terreno, ma sono bastati pochi colpi di vanga e di piccone per imbattersi nella sepoltura. Oddbjørn Holum Heiland stava iniziando gli scavi gli scavi nella parte posteriore dell’edificio di famiglia – a Setesdal nell’area meridionale della Norvegia – una casa antica, che risale al 1740. Anna mostra la lama della spada. Accanto a sé, il figlio e il compagno @ Joakim Wintervoll – Archeologo della Contea Il giovane padrone di casa aveva proceduto rimuovendo, inizialmente, la coltre del prato. Sotto di esso ha trovata la pietra segnacolo che non presentava incisioni o iscrizioni e che, pertanto, non aveva attratto la sua attenzione. La pietra usata come segnacolo della tomba. Originariamente doveva essere collocata verticalmente sulla sepoltura, per renderla evidente @ Joakim Wintervoll – Archeologo della Contea La tomba si è rivelata inizialmente per la presenza di strani oggetti metallici, poco sotto la pietra, che si accumulavano nel secchio in cui veniva deposta la terra che doveva poi essere caricata sulla carriola. Il badile si è poi imbattuto in un lungo oggetto metallico. “In breve – dice Heiland – è venuta alla luce un’elsa e non ho più avuto dubbi. Si trattava di una spada. Così ho avvertito gli archeologi”. Sul posto si sono recati, nelle ore successive al ritrovamento, l’archeologo della contea, Joakim Wintervoll e Jo-Simon Frøshaug Stokke del Museo di storia culturale di Oslo. La spada e alcuni elementi decorativi in metallo presenti nella tomba del vichingo. @ Joakim Wintervoll – Archeologo della Contea A sinistra, tra frammenti metallici, la spilla per il mantello. Al centro le perline dorate. Adestra, la fibbia @ Joakim Wintervoll – Archeologo della Contea Nella fossa, durante il primo scavo, sono stati trovati una spada, una lancia, una fibbia per cintura, perle di vetro dorate, una fibbia – anch’essa, probabilmente dorata, in origine – e una spilla per fermare il mantello. https://www.stilearte.it/il-giardino-della-giovane-coppia-restituisce-altri-reperti-scudo-perline-di-collane-falcetti-accanto-alla-spada-di-1000-anni-fa/
    1 punto
  31. ma chi lo ha detto? Questo puo' essere vero solo in casi parziali e per determinate categorie di monete. Non è assolutamente vero per la generalità delle monete...
    1 punto
  32. Anche se con colpevole ritardo intervengo per elogiare gli organizzatori. Location ottima , buon pubblico alla mattina (per me superiore alle attese) meno al pomeriggio. Abbiamo insistito per ripetere l'esperienza e il 22 luglio lo rifanno con un altro nome. BRAVI
    1 punto
  33. Buongiorno, sono uno degli organizzatori. Grazie mille, spero che vi siate trovati bene! Ripeteremo, con un altro nome e in versione leggermente ridotta, il 22 luglio. Trovate i riferimenti nel calendario di lamoneta 😁
    1 punto
  34. ma è un qualcosa che ha poi a che vedere con le analisi delle monete?
    1 punto
  35. https://new.coinsweekly.com/news/coin-dealer-italo-vecchi-charged-with-grand-larceny/ https://www.dailymail.co.uk/news/article-12224073/Dealer-worlds-expensive-coin-sold-4-1M-charged-grand-larceny-NYC.html
    1 punto
  36. Come funziona in Inghilterra? Effettivamente è un paese che conosco per nulla
    1 punto
  37. Grazie @Flavio_bo sei stato molto preciso. Credo che questa sia quella che assomiglia più a quella da me postata:
    1 punto
  38. Buongiorno, City commemorative? CONSTANTINOPOLIS e VRBS ROMA? Bronzetti standard, tutti uguali, moduli Ae3 o Ae 4. Iconografie Vittoria sulla prua della nave o Lupa che allatta i gemelli. Tutto qui, una noia. Ne siete proprio sicuri? Eccone alcune non comuni sia per iconografia che per modulo... City commemorative AE AE strike from the die of a 1.5 solidi. Constantinople. Struck AD 330-354. 25mm, 6.10 g. CONSTANTINOPOLIS, turreted and mantled bust of Constantinopolis left No legend, Victory standing facing between two shields, holding wreath and palm branch. Mintmark CONS. Not in RIC, Sear, Gnecchi etc. CNG 271, 94. With permission of cngcoins.com, Jan. 2012. https://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_constantinople_CNG_271-94.txt Triton XVI, Lot: 1158. Estimate $30000. Commemorative Series. AD 330-354. Æ Medallion (34mm, 26.40 g, 6h). Rome mint. Struck AD 340-350. VRBS ROMA, draped bust of Roma left, wearing laureate crested helmet and necklace / She-wolf to left, suckling Romulus and Remus; two stars above. RIC VII 349; Ntantalia Series C, Group 9, 108 (V78/R72); Kent 19 and pl. 12, 14 (same dies); Gnecchi 6 and pl. 132, 7 (same dies). Near EF, attractive dark green patina, minor areas of roughness. Very rare. Ex Numismatica Genevensis SA V (2 December 2008), lot 297; Stack’s (29 November 1990), lot 355. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=223296# Constantinople, AE medallion, AD 327-328. 27.25 g. CONSTANTINOPOLIS, helmeted and draped bust of Constaninopolis left, wearing necklace, holding sceptre. VICTORIA AVG, galley right over waves with five oarsmen and steersman, aplustre and three standards in background, Victory walking right on the stern, holding wreath and palm branch. RIC VII 301; Cohen 13 (this coin); Gnecchi II, 5 (this coin). With permission of M&M, the New York Sale XI, lot 357, Jan 2006. https://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_constantinople_RIC_VII_301.txt City commemorative AE Medallion, Rome, struck under Constans or Constantine, AD 330-346. CONSTANTINOPOLIS, helmeted and mantled bust of Constantinopolis left, holding sceptre over shoulder / VICTORIA AVGVSTI, Constantinopolis turreted, seated left, holding branch and cornucopiae. No mintmark. RIC Rome 358; Gnecchi 12. (both describe Constantinopolis as winged). Very rare. Sold by Jesus Vico S.A Auction 143, Lot 738, Nov. 2015. https://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_rome_RIC_0358.txt Impero Romano - Costantino I (307-337 d.C.), Medaglione, c. 327-28 d.C., Zecca: Costantinopoli, Rovescio: Victoria Augusti, AE (35 mm - 42.01 g.), Cohen 17, Qualità: patina verde-marrone scuro, tracce di antica doratura, BB. Molto raro. (ex Sincona AG, Auction 4, Zurich 25 October 2011, Lot 4132). Roman Empire - Constantine I (307-337 AD.), Bronze medaillon c. 327/328, Constantinopolis. CONSTANTI – NOPOLIS Helmeted and cuirassed bust of Constantinopolis with sceptre to r. Rev. VICTORIA A – V – GVSTI Constantinopolis seated to l., holding branch and cornucopia, behind her Victory with palm branch. 42,11 g. C. 17. Gruber, Roman Medallions cf. pp.85-86, 4ff. Very rare. Dark green brown patina with traces of old gilding. Very Fine. (ex Sincona AG, Auction 4, Zurich 25 October 2011, Lot 4132). https://www.novamarketing.ch/coins/photo.php?search=Ancient-Roman-Empire-Augustus-Aureus-Gold&search1=Ancient&code=209pu0a0a254010104&bnr=5de18de75c272fe4fad5dc6f5d4bd5e2 Contorniate AE Medallion, Rome, struck under Constans, AD 340-347. 22.72g, 31mm. CONSTANTINOPOLIS, helmeted and mantled bust of Constantinopolis left, holding sceptre over shoulder. VICTORIA AVGG NN, Res Publica turreted, seated left, holding branch and cornucopiae; Victory standing left behind her, crowning her with a wreath and holding a palm-branch. No mintmark. RIC Rome 383; Gnecchi 8. With permission of Roma Numismatics, Jan. 2016. https://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_rome_RIC_0383.txt COMMEMORATIVE SERIES. 337-354 AD. Æ Medallion (32mm, 25.86 gm). Rome mint. Struck 337-340. CONSTANTI-NOPOLIS, draped bust of Constantinopolis right, wearing laureate crested Corinthian helmet and necklace, holding sceptre over right shoulder / VIC-TO-RIA AVG, Constantinopolis, winged and turreted, seated left, holding branch and cornucopiae, left foot on prow. RIC VII 303; RIC VIII 362; F. Ntantalia, Bronzemedallions unter Konstantin dem grossen und seinen söhnen, Series B, 6 (V4/R4); J.P.C. Kent, "Urbs Roma and Constantinopolis Medallions at the mint of Rome," Scripta Nummaria Romana pg. 109, 13; Gnecchi 4. VF, olive green patina. Very rare. ($4000) From the Michael Weller Collection. Ex Classical Numismatic Review XXVI (Summer 2001), no. 116; Ars Antiqva 1 (3 November 2000), lot 437. Constantine formally dedicated his new capital city of Constantinople on May 11, 330 and immediately commenced the issue of coinage, with the type of GLORIA EXERCITVS for the imperial family and special types of VRBS ROMA and CONSTANTINOPOLIS for the imperial cities. In addition to the regular coinage, he (and subsequently his sons) issued a series of medallions that often paralleled the motifs of the coins, including this impressive medallion which depicts the personification of the new capital on both the obverse and reverse. Interestingly, the site that Constantine chose for his new city, Byzantium, was also the site of a decisive naval victory against the forces of Licinius, and all the early imagery of Constantinopolis relates to the theme of victory at sea. Thus, when the dedication inspired the issue of a commemorative coinage, Constantinopolis was typified by a sceptred and armed figure of Victory, her foot upon a prow; she was thus regal as well as victorious from her beginning. It should be noted that the obverse of this medallion shares its die with another issued at about the same time, the reverse of which is nearly identical except that Constantinopolis is being crowned by Victory (Gnecchi 12). The reverse die was re-used for a medallion in the name of Constantius II (Gnecchi 18). https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=54254# Leu Numismatik AG > Web Auction 25 Lot number: 2825 Lot description: Commemorative Series, 330. AE (Orichalcum, 16 mm, 1.46 g, 12 h), Constantinopolis. CONSTAN-TINOPOLIS Draped bust of Constantinopolis to right, wearing pearl diadem with semicircular extension and pearl necklace. Rev. P - R Pax standing front, head to left, holding olive branch in her right hand and transverse scepter in her left. RIC 106 corr. ('Rome'). Ramskold, Coins and medallions (2011), p. 140, fig. 8A-B. Minor traces of corrosion and with a light scratch on the obverse, otherwise, good very fine. From the collection of Dr. L. Ramskold, ex Rauch Mail Bid Sale 5, 1 September 2001, 1034. This issue was assigned in RIC VIII to the mint of Rome (RIC 106). However, as corrected by Ramskold (Coins and medallions (2011), p. 139-141), the mint is not Rome but Constantinopolis. These medalettes were all struck in brass (not bronze as stated in RIC VIII), and Ramskold followed Bendall (2002) in assigning them to 330 rather than 348, the date given in RIC VIII.RIC VIII. https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=2177359&AucID=5227&Lot=2825&Val=c95f682cc6d98c0505965436b10535c5 Commemorative Series. 330-354 AD. Æ-Small Orichalcum Medallion (16mm, 2.01g). Struck 348 AD. RO - MA, Helmeted and draped bust of Roma right. / Virtus standing facing, head left, wearing military attire, holding spear and shield; P–R across field. (mint of Rome). RIC VIII, pg 256, #104 (R4) (correction -Virtus not emperor).; Vagi 3049. Good VF, black patina, flan crack. RARE and attractive ! https://www.vcoins.com/it/stores/roys_coins/141/product/commemorative_series_330354_ad_roma_small_medallion_rare_and_attractive_/1880485/Default.aspx Ciao Illyricum
    1 punto
  39. Non ho il RIC, ma il Sear; lo mette comune.
    1 punto
  40. Tipo questo? Zecche Italiane. Napoli. Ferdinando IV. 1759-1799. Tari* 1798. S Speculari. Ag. Mag. 284a. Peso gr. 3,08. Diametro mm. 24. MB. RRRR.
    1 punto
  41. 1 punto
  42. Buon giorno Arcimago. Sono una "numismatica di antica data" ed ho ripreso la passione per le monete, grazie al forum, solo abbastanza recentemente. Non conosco personalmente (e purtroppo) gli esperti attuali, ma le posso garantire che in passato non ho mai visto usare una bilancia o un calibro (forse erano riposti in qualche armadio) quando una moneta veniva esaminata da coloro che ai mie tempi erano enumerati nella cerchia degli esperti. Sto parlando di personaggi che ho conosciuto personalmente come i signori Nascia, Tevere, Bobba, Gino Manfredini, per citarne alcuni , non escludendo chiaramente capacità e professionalità di una lunga schiera di stimati e seri professionisti che però non ho avuto modo di vedere all'opera. Tutta questa filippica per sostenere che gli esperti hanno un tale bagaglio di conoscenze numismatiche che quasi capiscono la moneta solo nel toccarla ed osservarla senza lente. Comunque dalla mia esperienza emerge che non si tratta di sicumera o di superficialità bensì di vera ed impressionante competenza(quando si tratta di esperti). Cordiali saluti. Gabriella
    1 punto
  43. Con i milionari che ci sono sul pianeta e che hanno soldi da buttare, non vorrei che questi approfittatori facessero il colpo.
    1 punto
  44. E meno male che la spesa di spedizione è economica (300,00 €)! Foto sfuocate, moneta che appare comunque usurata, con colpi, deturpata e forse affetta da cancro dell'alluminio, probabilmente falsa... altrimenti FDC (che strano, non l'ha detto!). Però dichiara NON pulita... Quasi quasi propongo a 10.000 € questa mia doppia (sconto del 2% agli amici del forum):
    1 punto
  45. Mi ha dato fastidio essere sospettato di spacciare una moneta falsa.Rileggere prego.Esiste la comunicazione su ebay,dove si può interrogare il venditore( oltre 1030 feedback tutti positivi),senza la necessità di buttare la notizia, in piazza, su un forum specializzato. Comunque,se al forumista sospettoso interessa,l'ho pagata 140000 lire intorno al 2000 e l'ho tenuta in collezione fino a quando non ne ho presa una di qualità molto superiore . Resto dell'opinione che si tratti di un post inutile che fa fare il sangue amaro.
    1 punto
  46. Mi sta venendo la tentazione di risponderti come ti meriteresti.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.