Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/04/23 in tutte le aree
-
Come condensare in poche righe essenziali quanto si può dire su questo esemplare che è autentico senza alcun dubbio ... 👍 Saluti Illyricum2 punti
-
DE GREGE EPICURI La moneta del post 1 ( e 3) è piuttosto leggera perchè ha molto circolato perdendo peso, e perchè probabilmente era leggera in partenza; i sesterzi di barra di Commodo difficilmente pesano più di 20-21 g. Ed è un rovescio raro.2 punti
-
DE GREGE EPICURI Visto che è molto consunta e sembra aver perso peso, pur essendo leggerina forse potrebbe essere un dupondio. Lo dico perchè sul secondo lato, quasi del tutto illeggibile, forse a sinistra c'è un residuo di corona, tipica dei dupondi.2 punti
-
Guarda che è vera (o autentica che dir si voglia) e a me personalmente piace anche, la trovo carica di storia.2 punti
-
Le monete della serie VRBS ROMA con la lupa mostrano diversi segni e simboli sul rovescio, sia tra le due stelle in alto, sia sulla spalla della lupa, sia in esergo. Se ti può essere utile ti allego questa pagina di tesorillo.com, molto schematica, ma sempre utile per orientarsi: Type 112 (tesorillo.com) Poi c'e' questo articolo da Academia.edu: CATALOGUE_DES_PETITS_BRONZES_URBS_ROMA_a.pdf Infine questo opuscolo: La_collezione_numismatica_Sabetta.pdf Quanto alla tua moneta, penso si tratti della zecca di Lugdunum in quanto mi pare di vedere dot PLG in esergo. Tra le due stelle si vede qualcosa, ma non si capisce bene. Ho provato guardare in rete altre VRBS ROMA di Lugdunum, ma non ho visto segni/simboli tra le stelle. La "N" si può trovare ad Arelate, ma mi sembra abbia un aspetto diverso. Da appassionato, di più non so dirti. Spero almeno di esserti stato utile. Vediamo lo sviluppo della discussione. Ciao. Stilicho2 punti
-
Vedo che non volete rassegnarvi a perdere... Tutti sono capaci di avere orrori comuni... Allora rilancio con la pagina degli "orrori rari": - FRANCESCO GIUSEPPE - 3 CENTESIMI 1852 MILANO (II TIPO) GRADO "R" - VITTORIO EMANUELE II - 2 CENTESIMI 1861 NAPOLI GRADO "R" - VITTORIO EMANUELE II - 5 CENTESIMI 1861 BOLOGNA GRADO "R2"2 punti
-
Campo della Fiera, il pozzo si apre alle meraviglie. Dai nuovi scavi, i primi tesori Al secondo giorno di scavo, il pozzo medievale restituisce già le sue meraviglie. Lì dove lo scorso anno erano stati trovati quasi 300 vasi integri, sono tornate ad emergere pregevoli maioliche databili tra il XIII e il XV secolo. Prezioso l'aiuto della Società Asso, ente del terzo settore specializzato in questa tipologia di indagini e già nota per i suoi lavori in ambito archeologico – tra cui Pyrgi, Cerveteri e Veio – con il coordinamento di Danilo Leone, docente di Metodologia e Tecniche della Ricerca Archeologica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia che, da lungo tempo, collabora allo scavo del Fanum Voltumnae. I lavori della 23esima campagna di scavi nel sito orvietano di Campo della Fiera continueranno nelle prossime settimane fino a raggiungere il fondo della cavità e vedranno impegnati gli archeologi dell'omonima onlus sino a settembre, su concessione ministeriale, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, da sempre sensibile al patrimonio dei beni culturali, che richiamano università da tutto il mondo. Proprio il ribattezzato "Pozzo delle Meraviglie", collegato al Convento della Chiesa di San Pietro in Vetere, sarà al centro dei rilievi e delle ricerche degli esperti che saranno effettuate quest'anno. "I risultati finora ottenuti – spiega la professoressa Simonetta Stopponi, direttrice dello scavo – documentano l’importanza storica di un luogo che, dal VI secolo a.C., fu sede del santuario federale, chiamato dagli Etruschi Luogo Celeste e dai Romani Fanum Voltumnae, e che continuò a vivere fino al XV secolo". In via di organizzazione, intanto, una nuova, suggestiva, edizione di "Sotto il cielo degli etruschi. Notte Bianca al Fanum Voltumnae" per la conoscenza e la valorizzazione di uno sito straordinario come Campo della Fiera che, evidentemente, non smette di rivelare tesori e bellezze che tanto dicono di un passato remoto. https://www.orvietonews.it/cultura/2023/07/13/campo-della-fiera-il-pozzo-si-apre-alle-meraviglie-dai-nuovi-scavi-i-primi-tesori-103435.html Nuovi scavi a Campo della Fiera, si indaga il pozzo delle meraviglie Al via lunedì 10 luglio la 23esima campagna di scavi nel sito archeologico di Campo della Fiera. Ai piedi della Rupe l'omonima onlus tornerà a scavare fino a sabato 5 agosto e, per altre quattro settimane, da lunedì 7 agosto a sabato 2 settembre, su concessione ministeriale, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, da sempre sensibile al patrimonio dei beni culturali, che richiamano università da tutto il mondo. In questa campagna di scavo continuerà ad essere indagato il “pozzo delle meraviglie” dove, lo scorso anno, erano stati trovati circa 300 vasi integri, dal XII al XVI secolo. Lo scavo verrà condotto dalla società Asso, specializzata in questo tipo di indagini. Si spera di giungere al fondo della struttura. La costruzione non è collegata agli edifici, ma al convento della chiesa di San Pietro in vetere. “I risultati finora ottenuti – spiega la professoressa Simonetta Stopponi, direttrice dello scavo – documentano l’importanza storica di un luogo che, dal VI secolo a.C., fu sede del santuario federale, chiamato dagli etruschi luogo celeste e dai romani Fanum Voltumnae, che continuò a vivere fino al XV secolo”. In via di organizzazione, intanto, una nuova, suggestiva, edizione di “Sotto il cielo degli etruschi. Notte bianca al Fanum Voltumnae” per la conoscenza e la valorizzazione dello straordinario sito di Campo della Fiera. https://www.orvietonews.it/cultura/2023/07/10/nuovi-scavi-a-campo-della-fiera-si-indaga-il-pozzo-delle-meraviglie-103364.html1 punto
-
Buongiorno, vi presento questa moneta da 5 marchi 1970, rame/zinco/nickel, della DDR (Repubblica Democratica Tedesca), commemorativa del 125° anniversario della nascita di Wilhelm Conrad Röntgen, scopritore dei "raggi X" ( e di cui quest'anno, ricorre il centenario della morte). Per questa scoperta, Röntgen ricevette il primo premio Nobel per la fisica nel 1901. Röntgen donò il premio in denaro alla sua università e rifiutò di brevettare questa scoperta per motivi morali; non volle nemmeno che le nuove radiazioni prendessero il suo nome, anche se questo avvenne, indipendentemente dalla sua volontà. Al dritto :una rappresentazione schematica di un tubo a vuoto generatore di raggi X Al rovescio: emblema della DDR. Nella foto sotto , Wilhelm Conrad Röntgen . A destra, la prima radiografia del mondo: la mano di sua moglie con un vistoso anello al dito. Questa radiografia è stata ottenuta nel Novembre 1895, pochi giorni dopo la scoperta dei raggi X.1 punto
-
vale la pena poi non restringere troppo il campo a Valentiniano (425-455) perché anche questo può essere fuorviante .... vorrei ricordare, una su tutte, questa "Lacaam 1988 ex Ratto 1930 n 2353" che data almeno al 461...almeno... e si può andare oltre nella ricerca ... Bonifacio, giusto per dirne uno, era morto da 30 anni almeno...1 punto
-
Saluti. Cosa posso dire? La Crimea è sempre stata bellissima. Fino al 1941 vi abitarono molti italiani. Ma poi l'Italia fece amicizia con i tedeschi e furono tutti repressi a scopo preventivo. Queste persone hanno pagato con la vita la stupidità dei loro compagni di tribù. Una delle tragedie della storia. E una tragedia per la Crimea, che hanno costruito. Penso che la medaglia sia rara. Non ho visto medaglie del genere in Russia. In memoria di Togliatti.1 punto
-
Falso moderno anche secondo me. Colore improbabile, FERT differente, bordo a tratti irregolare. Non uno di quelli che non lasciano dubbi comunque, può ingannare a mio parere molti, chiaramente me compreso 😄1 punto
-
Ciao, totalmente d'accordo su quanto da te scritto 🙂 ANTONIO1 punto
-
1 punto
-
Buona sera. Il taglio ( FERT, nodi e rosette) mi sembra in ordine, ma per il resto non riesco a farmi un'idea a causa delle foto poco nitide. Buona serata. Gabriella Ps. Riguardo a peso e diametro vale lo stesso discorso fatto per lo scudo del cinquantenario1 punto
-
Esatto @torpedo, le monete perfette sono sicuramente più piacevoli e... più care, ma il fascino del tempo passato, di quelle mani che l'hanno utilizzata, la storia che l'ha accompagnata, danno il vero valore a questi dischetti di metallo! 😉👍1 punto
-
Ma si formerebbero anche delle incrostazioni col tempo difficili da eliminare. Considerate anche questo prima di "sacrificare" le monete e la storia che portano con sé.1 punto
-
@Rick_roma opinione rispettabilissima, sicuramente c'è ne sono di migliori, ma il concetto era soprattutto dare una spiegazione al peso ridotto su un sesterzio; se vuoi contribuire... grazie.1 punto
-
Ciao. Al sicuro in porto. allora: il problema sono gli strati MANOMESSI cioè quelli che hanno subito interferenze successive alla loro creazione. Parte 1. Partiamo da questo principio: qualsiasi sito che ha subito una frequentazione antropica si è formato tramite un susseguirsi di azioni antropiche, appunto, e naturali, quindi da attività di modellazione idrogeologica e di agenti atmosferici e, in certa misura, anche di animali. Prendendola molto alla larga scavando ed asportando strati gli archeologi cercano di capire cosa significhi ogni strato e perché si sia formato, in che rapporto diacroniche/o sincronico è con gli altri strati. questo permette di dare delle interpretazioni e delle ipotesi ricostruttive del sito stesso. ricordiamoci questo mantra: ci si basa sul metodo scientifico stratigrafico per la raccolta di dati e, ci si basa sull’analisi di tutte le evidenze (dati) per un’interpretazione quanto più corretta possibile del sito. Per aiutare gli archeologi, quando possibile, in fase di pre scavo si mettono in atto tutte una serie di strategie volte a fornire agli archeologi le maggiori informazioni possibili sul sito che andranno ad indagare (proprio perché ogni scavo archeologico è un po’ un tuffo nel vuoto… non sai mai cosa puoi trovare) come il survey, la ricerca ed il campionamento di superficie e tramite metal detector che permette a grandi linee di dire cosa ci può essere sottoterra . Tecniche di diagnostica geofisica, di fotogrammetria etc etc C’è tanta scienza si, c’è applicazione del metodo scientifico (a parte che ogni scavo è irripetibile perché si smonta la stratigrafia) ma non è matematica, non so se mi sono spiegato….1 punto
-
1 punto
-
Purtroppo nel museo non ci sono (o almeno non sono esposte) le monete ‘’KALATI’’ coniate nel periodo dell’alleanza con Annibale. C’è però un mucchietto con un centinaio di bellissime monete repubblicane. In compenso si può osservare questa grattugia che attira l’attenzione per essere assolutamente uguale (nota le dentellature) a quelle usate anche oggi. Non mi sono mai accorto di un reperto simile in altri musei archeologici (ma ciò dipende sicuramente dalla vastità delle esposizioni che spesso nascondono i reperti più ‘’semplici’’).1 punto
-
Altro esemplare senza T Sono convinto che se tutti i collezionisti controllassero gli esemplari presenti nelle loro collezioni qualcuno in più salterebbe fuori, ma resta una variante rara.. Non è dello stesso conio di quella di Pier, quindi vuol dire che sono stati preparati più di un conio del diritto con quell'errore!1 punto
-
1 punto
-
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=uriserv%3AOJ.C_.2023.275.01.0025.01.ENG&toc=OJ%3AC%3A2023%3A275%3ATOC1 punto
-
Buon giorno Andy66. A me sembra, come dovrebbe essere, che anche il verso, ad ore 6/7 sia decentrato. Ps. Non sempre il decentramento è marcato in uguale misura sui due lati. Provi ad osservare per esempio, se può, benché si tratti di tutt'altra monetazione le due lire Eritrea di Umberto primo. Indicavo come esempio questo tipo di moneta perché credo che qui si notino frequentemente dei decentramenti accentuati.1 punto
-
La prima domanda da farsi credo non sia quante ce ne sono ma a cosa servissero. Le bolle servivano appunto per "bollare" un documento, per autenticarlo. La cosa davvero preziosa non sono le bolle ma semmai i documenti che accompagnavano. Inoltre trovo pericoloso questo, per fortuna di nicchia, collezionismo, perchè spinge persone senza scrupoli a privare documenti delle rispettive bolle. La rarità può essere collegata alla lunghezza o meno di un determinato pontificato.1 punto
-
Chiedo venia. Non ho fatto foto. ma a me, come avevo già detto, l’esposizione piace. È una piccola scoperta di frammenti e visioni un po’ come si scendesse , ma al contrario, come un sub e ci si trovasse davanti ad un rinvenimento meraviglioso. la statua poi a me piace. un museo si giustifica quando hai soldi, vuoi lasciare il reperto a disposizione del turismo e della popolazione dell’isola. consideriamo che siamo in una zona densamente abitata in età romana ma con resti non così monumentali… ad ilovik, e nella disabitata isola di s. Pietro, che stanno a sud di lussino, cammini sulla ceramica romana, ci sono scavi ad Ilovik, che non son riuscito a vedere, ma non è sta grande attrazione. il muoseo, in pieno centro, è molto visitato e mette un forte accenno sui tesori nascosti ed ha una chiara funzione didattica che spiega traffici e rotte. per la datazione non è certa mancando stratigrafia ma ci sono le analisi dei resti di un nido di topo rinvenuto all interno della statua. scusate ma ora siamo in navigazione con vento incazzato.1 punto
-
Grazie Bruzio, inedita ? graditi altri pareri, buona giornata1 punto
-
1 punto
-
Buonasera, sul catalogo del forum sono riportate le zecche Bologna (B), Napoli (N) e Milano (M) per il 5 centesimi 18611 punto
-
1 punto
-
Prima di decidermi a far pare attiva della community ho passato anni a leggere ogni post, discussione ecc. ... salvando una buona parte dei contenuti. Per imparare non è mai troppo tardi e non si è mai troppo vecchi. 😉1 punto
-
Proseguo postando una discussione di un paio di anni fa in cui compare proprio un semisse con tale monogramma.1 punto
-
Sono andato a fare un piccolo controllo veloce. Sul Serafini ci sono tavole con bolle da A a S (17) con un insieme di immagini di 205 (salvo errore). Bolle molto più utilizzate nei secoli più antichi.1 punto
-
Ciao , la stratigrafia archeologica segue la stratigrafia geologica nel senso che e' stata la geologia ad individuare per prima questa legge fisica : gli strati piu' profondi sono piu' antichi di quelli piu' prossimi alla superficie ; questo in linea teorica generale perche' in geologia capita che strati antichi sovrastino quelli recenti . In particolare non essendo un tecnico della materia archeologica , ma solo un dilettante geologo per questo conosco la stratigrafia geologica , riporto in parte quanto descritto da Wikipedia a proposito della stratigrafia archeologica : "In archeologia, la stratificazione è un concetto per indicare la disposizione di strati omogenei (e per questo facilmente individualizzabili). Tale concetto si basa abbondantemente sulla legge della sovrapposizione. Quando dei ritrovamenti archeologici si trovano al di sotto della superficie del terreno (come nella maggior parte dei casi) l'identificazione del contesto di ognuno di questi è vitale per permettere agli archeologi di trarre conclusioni sul sito, sulla natura e sulla data della sua occupazione. Nella maggior parte dei casi, le "caratteristiche" possono essere identificate e queste si riferiscono alla stratificazione del suolo e al materiale in un arco di tempo. Per esempio il contenuto di un fosso costituirà una caratteristica separata o un contesto separato dallo strato in cui un fosso è stato scavato. È compito dell'archeologo tentare di scoprire quali strati esistono e come possano essere stati creati. Nello scavo ci si trova ad operare a partire dall'unità stratigrafica più recente e si procede via via ad asportare gli strati seguendone l'ordine cronologico, dal più recente al più antico, fino ad arrivare ad uno strato naturale inalterato e archeologicamente sterile, ossia privo di materiali. Si tratta di distinguere gli strati l'uno dall'altro sulla base delle loro caratteristiche fisiche, quali composizione, consistenza, colore codificato (codice Munsell), ecc., e di individuarne i reciproci rapporti fisici (quale strato si sovrappone all'altro, per esempio) per riconoscere ogni volta quello più recente che dovrà essere asportato per primo. Poiché lo scavo comporta la distruzione dell'oggetto osservato (lo strato di terra viene asportato ed eliminato nel corso del procedimento e lo stesso vale per i limiti di una fossa che costituiscono un'unità stratigrafica negativa), è di fondamentale importanza raccogliere con precisione tutti i dati disponibili. Ogni unità stratigrafica viene individuata per mezzo di un numero, viene redatta una pianta che ne riporta i limiti e la posizione e l'unità stratigrafica viene inserita nelle sezioni. A questa documentazione grafica si aggiunge secondo le necessità anche una documentazione fotografica. Viene inoltre redatta una Scheda di unità stratigrafica, o scheda U.S., nella quale vengono riportate tutte le informazioni, dal tipo di unità stratigrafica, alla descrizione delle sue caratteristiche, a tutte le relazioni fisiche con le altre unità stratigrafiche, all'elenco dei materiali raccolti, ai risultati di eventuali analisi, ecc. Successivamente i dati raccolti saranno utilizzati per la determinazione della sequenza stratigrafica, che corrisponde alla sequenza degli eventi che si sono verificati sul sito oggetto di scavo. La sequenza stratigrafica fornirà quindi la cronologia relativa di tutte le unità stratigrafiche, mentre una datazione assoluta sarà fornita dai materiali raccolti in ciascuno strato. Durante lo scavo la terra deve quindi essere attentamente esaminata per raccogliere sistematicamente tutti i frammenti di manufatti e i reperti faunistici e botanici (ossa, foglie, semi, carboni, ecc.). A seconda delle necessità si utilizzeranno le tecniche della setacciatura e della flottazione del terreno per la raccolta dei materiali. I materiali devono essere chiaramente attribuiti all'unità stratigrafica di provenienza e conservati accuratamente separati strato per strato (in genere in cassette diverse). Ogni frammento va quindi pulito (lavato con acqua se il materiale lo consente senza danno per la conservazione) e siglato con il numero dell'unità stratigrafica di provenienza. I manufatti dovranno inoltre essere sottoposti a restauro in modo da assicurarne la conservazione. Infine i materiali dovranno essere studiati e datati. La datazione di uno strato corrisponde a quella del reperto più recente che vi viene rinvenuto. Bisogna tuttavia tener presente che in senso stretto si tratta comunque di un terminus post quem: ciò vuol dire che la data in cui il manufatto è stato lavorato costituisce il "termine dopo il quale" esso è stato gettato via o abbandonato ed è entrato a far parte dello strato in formazione. Va inoltre attentamente valutata la coerenza cronologica di tutti i frammenti ritrovati nello strato e nelle altre unità stratigrafiche correlate. Un singolo frammento databile in un'epoca molto successiva rispetto a tutti gli altri potrebbe essere un "intruso". Per esempio il frammento avrebbe potuto trovarsi al limite tra due strati, non chiaramente distinguibili sul terreno, ed essere stato attribuito per errore allo strato sottostante invece che a quello soprastante. Sono addirittura conosciuti casi in cui frammenti ceramici sono stati inglobati nella radice di una pianta e "spinti" dalla sua crescita in basso nel terreno sottostante. Infine i dati raccolti dovranno essere interpretati, la sequenza stratigrafica, datata dai materiali, ossia la successione degli eventi accaduti nel sito, dovrà essere articolata per fasi cronologiche coerenti e inserita nel contesto storico locale e generale. I risultati ottenuti dovranno essere pubblicati e infine tutto il materiale significativo dovrà essere conservato in deposito e la documentazione archiviata, in modo da consentire a chiunque in futuro di accedere ai dati raccolti" Quindi per rispondere a @Maastricht , tutto cio' che in uno scavo archeologico non e' in regolare successione , dall' alto verso il basso , determina , come stratigrafia , un' alterazione sulla datazione dei reperti trovati , che tuttavia puo' essere stabilita con altri sistemi di datazione , tutto questo indipendentemente dal fatto che questa alterazione sia dovuta a fattori naturali o innaturali . Comunque questa situazione di "alterazione" degli strati e' piu' comune in geologia che in archeologia , in quanto in geologia si parla come minimo di milioni di anni (con faglie , terremoti , ecc,) e relativi movimenti della terra , mentre in archeologia si parla al massimo di migliaia di anni , quindi in archeologia gli strati sono generalmente piu' regolari e sani , tranne le eccezioni esposte . Sentiamo pero' cosa dice @Vel Saties , che credo sia l' unico Archeologo di professione tra quelli nominati .1 punto
-
Ha detto di avere monete italiane, tedesche, belghe, russe, ecc. Quindi un minimo di discernimento l'ha. Non ci vuole molto a scrivere (ad es.): moneta italiana, 50 Lire, 1966, acciaio. Sul metallo può anche essere impreciso, ma leggere il valore ed il tipo di moneta (Mark, Franc, ecc.) non richiede un'abilità particolare. Quindi meglio l'elenco o preferisci due o trecento discussioni (di cui probabilmente un 90% di monete più che comunissime)?1 punto
-
Tutto condivisibile al 100%. Aggiungo una ulteriore constatazione banale ma che è sempre meglio ricordare: la mancata catalogazione costituisce il presupposto di qualsiasi occultamento o, quantomeno, ne costituisce una della principali facilitazioni...1 punto
-
Non ha cadenza annuale, ma ha pubblicato una cinquantina di edizioni. Ciascuna edizione si occupa di un determinato secolo: ad esempio 1600-1700 o 1901-2000. Ovviamente una raccolta così vasta non potrà mai poter esser completa, ma da apprezzare sicuramente l'intento. In Italia le monete mondiali sono considerate di nicchia, la mia partenza da bambino collezionista, poi specializzarsi per area geografica e periodo storico diventa inevitabile.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Alcuni esemplari sfregiati a scopo satirico sono comparsi anche in una recente asta Varesi.1 punto
-
Please forgive my post in English. My Italian is poor. One of the reverse types made by Probus from the 9th Issue at Lugdunum (January to August A.D. 282 - Bastien dating) is SALVS AVG, Salus standing left, feeding serpent rising from altar, holding patera and sceptre. These were made in the Second officina, which used the officina mark "B" in this issue, whiuch had been "II" in previous issues. The type is quite common but there are some scarcer variations which used "retrograde B" instead. The type is attributed to RIC 124 when combined with obverse legend "IMP C PROBVS • P • F • AVG" and to RIC 123 when combined with obverse legend "IMP C M AVR PROBVS AVG" and RIC 122 when combined with obverse legend "IMP C M AVR PROBVS P F AVG". RIC 122 appears to be quite difficult to obtain. RIC 123 is generally quite easy to obtain with Bust Type C (from rear) with the normal B officina mark. RIC 124 is generally quite easy to obtain with Bust Type F and Bust Type C (from front) with the normal B officina mark. Examples with Retrograde B are much more difficult to obtain. Here are some of my existing examples and my new addition (with Retrograde B).... RIC 124 Obv:– IMP C PROBVS • P • F • AVG, Radiate, cuirassed bust right Rev:– SALVS AVG, Salus standing left, feeding serpent rising from altar, holding patera and sceptre Minted in Lugdunum (B in right field) Emission 9, Officina 2. January to August A.D. 282 Reference:– Bastien 394. RIC 124 Bust type F. Obv:– IMP C PROBVS • P • F • AVG, Radiate, draped and cuirassed bust right, seen from front Rev:– SALVS AVG, Salus standing left, feeding serpent rising from altar, holding patera and sceptre Minted in Lugdunum (B in right field) Emission 9, Officina 2. January to August A.D. 282 Reference:– Cohen - . Bastien 393. RIC 124 Bust type C. RIC 123 Obv:– IMP C M AVR PROBVS AVG, Radiate, draped and cuirassed bust right, seen from rear Rev:– SALVS AVG, Salus standing left, feeding serpent rising from altar, holding patera and sceptre Minted in Lugdunum (B in right field) Emission 9, Officina 2. January to August A.D. 282 Reference:– Cohen 567. Bastien 392. RIC 123 Bust type C. And finally my newest addition... This one was buried in a whole stack of slabbed coins and was not identified as being anything of interest. Obv:– IMP C M AVR PROBVS AVG, Radiate, draped and cuirassed bust right, seen from rear Rev:– SALVS AVG, Salus standing left, feeding serpent rising from altar, holding patera and sceptre Minted in Lugdunum (Retrograde B in right field) Emission 9, Officina 2. January to August A.D. 282 Reference:– Cohen 567. Bastien -. Bastien Supplement I -. Bastien Supplement II -. RIC 123 Bust type C var (not listed with Retrograde B in right field). The Gloucester hoard contains a single example and there is an example in the Christophe Oliva collection. My slow patient search for the remaining sub-variants continues. Martin1 punto
-
A me è capitato di aver problemi con un asta di Londra, per fortuna grazie a PayPal ho avuto il rimborso. La stessa cosa mi è successa con un' asta italiana, ma quasi sempre è assicurata per cui acquisto in tranquillità.1 punto
-
la moneta non ha oggettivamente nulla di particolare, questo se mischiata a altre... il fatto che abbia un luogo di ritrovamento, certamente le dà più valore perché potenzialmente la definisce "in contesto", quindi anche se non sono esperto di collezionismo, per qualcuno potrebbe avere un maggior valore...diciamo un valore aggiunto certo, va detto che non la definirei proprio "in contesto" perchè una sparsa in spiaggia il contesto non ce l'ha più di tanto... mi spiego... viene dal mare per una mareggiata? c'è un relitto vicino? ci sono resti di altro tipo nelle vicinanze? cocci? resti di mura? etc etc etc .... per assurdo uno potrebbe averla presa e poi messa lì per fingerne un ritrovamento (anche se mi pare assurdo perchè di norma non ne vale mai la pena) insomma...sulla questione "valore" sono abbastanza ignorante sulla questione "contesto" vorrei saperne di più, perchè così è utile solo dal punto di vista "geografico" saluti Alain1 punto
-
Salve, volevo mostrarvi questo Sanpietrino 1796 Perugia, molto particolare1 punto
-
Buongiorno a tutti e Buona Domenica, Estate 2023 esattamente 225 Anni fa sempre in Estate nel portamonete di un Partenopeo era dolcemente adagiata la mia piastra da 120 Grana 1798 Ferdinando IV. Nella stessa Estate a km di distanza... Estate 1798 Napoleone Bonaparte viene mandato dal Direttorio in Egitto con 38 mila uomini per ostacolare le navi inglesi verso l'India e anche per allontanarlo dalla Francia perché il generale stava acquisendo molto successo tra il popolo. Napoleone sconfisse l'esercito mamelucco e s'impadronì del paese. Eventi che da lì a poco interesseranno il nostro Partenopeo e non solo... Saluti Alberto1 punto
-
Purtroppo oramai come scrivevo sopra sono diventati tutti Grandi Numismatici. Come si dice.....ognuno si sbrodi nella sua acqua. Cataloghi che non servono,periti che non servono.....perchè scrivere su un forum? Tanto ormai tutti sanno tutto.1 punto
-
Perchè danno una stima falsata del valore di un determinato oggetto. Mai comprati e mai voluti avere. Sono del genere "ti piace collezionare facile"? Preferisco seguire le aste e rendermi conto personalmente del valore reale di un determinato pezzo.1 punto
-
Ciao a tutti! Di questa moneta se ne è già parlato (2 EUR Carlo Magno / Karl der Große), ma per me è stata una piacevole sorpresa vedere come i rilievi dell'immagine sul D sviluppino un caleidoscopio di luci e ombre, dipendentemente da come viene illuminata. Ho speso un po' di tempo per fare qualche foto che ne risaltano le proprietà: + al centro il monogramma che il Carlo si faceva scrivere - in quanto analfabeta - e che completava con un Vollziehungsstrich, cioè un tocco finale (la "y" al centro del rombo). Il motivo è preso dalla cappella Palatina del duomo di Aquisgrana: Ade! Njk =============== Per l'archivio: Germania BRD / 2 EURO Data di uscita: 30. März 2023 Tiratura A 4.000.000 (25.000 / 30.000) D 4.200.000 (25.000 / 30.000) F 4.800.000 (25.000 / 30.000) G 2.800.000 (25.000 / 30.000) J 4.200.000 (25.000 / 30.000) per la circolazione (ed in blister)1 punto
-
Il termine corretto è fornito, o condiviso. Questo che hai definito intrallazzo strano non ha niente di strano e tecnicamente si chiama pooling, una pratica comune fin dalla nascita dell'euro in contante unitaro: se per qualunque motivo uno stato ha necessità di monete nuove gliele può anche passare un altro (al costo facciale, ovviamente) e le mette in circolazione. Il risultato finale è lo stesso, come se fossero state prodotte ed emesse localmente. Un esempio particolare che noi italiani conosciamo bene è quello citato da fagiolino, la circolazione degli 1 e 2 cent austriaci: visto che in Italia come in altri stati si è deciso di non produrre più le 1 e 2 cent se ne vogliamo mettere lo stesso in circolazione locale ce le facciamo dare dall'Austria. Come puoi notare da quanto scritto da Rossano questo meccanismo è molto battuto dai gomblottari di professione, quindi vediamo per sicurezza di chiarire sinteticamente qualche punto: "Da un punto di vista tecnico invece dice una cosa piuttosto significativa, che l'euro come moneta unica in realtà non esiste. ogni paese usa e contabilizza il proprio euro nazionale, che ha solo un cambio fisso con le altre," Classica farneticazione in voga negli anni 2000, dopo la messa in circolazione del contante in euro. Naturalmente non esistono "euro nazionali" e la loro contabilizzazione e uso sconnesso, anche perchè come ben sappiamo le entità che emettono l'euro sono due differenti (come in quasi ogni paese al mondo): gli stati per le monete e la banca centrale per le banconote. Nella fondazione dell'unione monetaria gli stati dell'eurozona dell'epoca hanno deciso di comune accordo di istituire una valuta in cui... "soprattutto le decisioni circa le politiche monetarie [sono] prese dall'unico organo sovranazionale, la BCE." Il che contraddice già di per sè le precedenti affermazioni sull'esistenza di fatto di diversi euro. La politica monetaria della valuta è una, centralizzata, com'è ovvio che debba essere. "Il quadro dell'emissione monetaria, con ogni paese che emette e gestisce le proprie monete, contrassegnate dalla faccia nazionale," Visto che con pochissime eccezioni tutte le valute del mondo sono emesse in moneta dallo stato (in genere dai ministeri delle economie) e in banconota dalla banca centrale è normale che le monete di un'unione monetaria possano anche avere una faccia diversa, ma ciò non cambia la sostanza: quelle monete e quelle banconote, indipendentemente dalla grafica di una faccia, sono per volontà e legge degli stati membri una valuta sola con una gestione sola. Non a caso in UE gli stati determinano le caratteristiche tecniche comuni delle monete (e anche delle banconote) ma è la BCE che calcola quante bisogna emetterne per garantire la normale circolazione. "rende visibile cioè il vero sistema di funzionamento dell'intero euro. A ben vedere anche le banconote hanno il contrassegno nazionale, che è la prima lettera del numero di serie." Rende visibile cioè che non va data retta alle balle complottiste, anche quelle fuori moda, perchè fa male alla mente e al corpo come fumare o drogarsi. Ad esempio, a ben vedere le banconote non hanno più da un pezzo neanche il contrassegno nazionale, in quanto nella serie Europa la prima lettera indica la stamperia e non più lo stato in cui la banconota è stata emessa (che è diverso dal caso delle monete, perchè l'ente emissore delle banconote è solo la BCE). Un cenno anche al TARGET2 e assurdità varie applicabili ad esso: si tratta del sistema di regolamento lordo in tempo reale adottato in eurozona e oltre (ne fanno parte anche stati UE che ancora non adottano l'euro), come ne hanno tutti i sistemi bancari del mondo. Lo dico perchè la definizione di "complesso ed oscuro", che vuol far pensare al solito complotto in azione, è attributo caratteristico della modalità di pensiero in cui tutto quello che non piace è sempre "oscuro", "fumoso", "non chiaro", "narrazione ufficiale" ecc. Calcolarlo alla perfezione è impossibile, anche perchè non si poteva prevedere l'entità delle speculazioni dei commercianti sul changeover e il livello esatto dell'inflazione che si sarebbe avuta quest'anno.1 punto
-
Beh, direi che hai puntato una bella moneta! Prima di tutto, la catalogazione di Roma Numismatics, era totalmente sbagliata. Il RIC 209 è un Sesterzio con al rovescio CONCORDIA EXERCIT o EXERCITI. Secondo: la moneta è sostanzialmente un inedito, in quanto il rovescio CONCOR MIL corrisponde soltanto con un antoniniano di Milano. Terzo: il peso, 7,29g, è veramente basso. Quarto: la totale assenza del SC, come già notato. Direi che a somme fatte, più che a un sesterzio, siamo di fronte ad un medaglioncino...ecco perché è volata alle stelle...resta solo da capire se è mistura oppure bronzo, ma direi che è un'informazione superflua... :D1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
