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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/27/23 in tutte le aree
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Buongiorno e buona Domenica...dopo qualche mese di silenzio aggiungo questa rarità alla mia collezione di rame, il grana 3 per Murat più raro. Ho aggiunto anche un 3 grana carino ma lo posterò più aventi. Intanto ecco la mia Gioachino, come al solito foto cussì cussì ma è chiaramente lei....assi a medaglia e contorno a serpentina...8 punti
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Complimenti Cristiano @Asclepia! Ottima moneta e soprattutto Rarissima ( probabilmente la più difficile da trovare di questa Tipologia ). La nostra passione a volte è strana, si cerca una moneta per anni e poi, quando ormai uno si è messo il cuore in pace, ecco che ne spuntano due a distanza di pochi mesi! Per fortuna sono riuscito ad aggiudicarmene un esemplare che condivido. ( taglio a serpentina, contrassegno Asterisco a 5 punte, asse a medaglia ) Ritornando alla rarità, questa è descritta come R4 dal Catalogo Nomisma ( n. 703 ). Nelle Aste passate ne ho trovate solo 2 (Inasta - Nomisma asta 65 ). Quindi, per ora, sono solo 4 in totale, come rilevato da @Raff82. Buona Serata Beppe Solo una puntualizzazione: l'ultima immagine è l'esemplare passato in Inasta e non è il mio esemplare.6 punti
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Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Gordiano lll (238-242 d.C.) recante sul rovescio l'Augusto stesso che, a cavallo, si appresta a fare il suo ritorno nella città di Roma (Adventus) dopo che per svariati motivi (esempi viaggi nelle province o campagne militari) ne era stato lontano coniato a Roma nel 240 d.C. Si svolgeva per questa occasione una solenne cerimonia che coinvolgeva tutto il popolo dell'Urbe. All'Adventus faceva da contraltare la Profectio ossia una cerimonia religiosa che voleva essere di buon auspicio quando l'imperatore partiva, per vari motivi, da Roma. "Il ragazzo " come veniva affettuosamente chiamato dal popolo si trovò sul trono imperiale all'età di 13 anni nel 238 data di inizio della cosidetta anarchia militare (dove l'esercito faceva da ago della bilancia per gli imperatori che venivano proclamati o sostituiti, in maniera quasi sempre cruenta, senza tener più conto della successione dinastica). Un cinquantennio circa (che iniziò con Massimo Trace) che fu senza dubbio molto deleterio per le sorti dell'impero. Essendo giovanissimo ed inesperto fu affiancato da persone capaci che gli permisero di restare sul trono per 6 anni fino a quando, sempre con la complicità dell'esercito, non fu ucciso e sostituito da Filippo l'Arabo ( queste sono le notizie storiche che vanno per la maggiore tuttavia ci sono altre che invece parlano di una sua morte in battaglia nella campagna contro i Sasanidi). Aveva solo 19 anni. Il denario da esame diretto è coniato (spero ai tempi di Gordiano ), ben centrato, con buon modulo e discreto metallo ed ha ovviamente circolato. Grazie ed alle prossime ANTONIO 20 mm. 3 32 g. RIC 815 punti
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Panorama Numismatico è una rivista davvero interessante e ben fatta come puoi vedere, ti consiglio di seguirla e abbonarti.4 punti
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Salve sottopongo ai più esperti questa busta e chiedo maggiori informazioni per una corretta catalogazione e descrizione. Ringrazio in anticipo3 punti
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L'esemplare è di @Oppiano era presente in un negozio svizzero e poi esitato da Nomisma....ne ho contate 5 da quando colleziono😉!!! Sta moneta ha una caratteristica unica nel rovescio, per cui senza leggere GioChino , anche da un rovescio la si può riconoscere. Complimenti al grande amico Beppe, con cui sono in contatto extra-forum, che si è portato a casa un r4 ad ottimo prezzo....credo Beppe che siamo i più invasti del forum con il rame di Murat 😜😜😜, e questo ci unisce!!! Aggiungo....pura fortuna aver beccato 2 Gioachino in pochi mesi.3 punti
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Dai però la copertina del numero zero di prova si può’ mettere…3 punti
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Un risultato eccezionale. Mario in questa giornata, praticamente autunnale, per chi sta in Lombardia, non potresti spoilerare una foto del Gazzettino in versione cartacea? E illuminare un po’ questo grigiore odierno! sono sicuro che tanti di noi hanno la curiosità di vedere quanto sia corposo questo numero.3 punti
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Se devi fare un regalo, mi porrei la domanda a chi lo faccio. Se non è un Numismatico, rimarrei senz'altro su una tipologia il cui prezzo si avvicini il più possibile al valore dell'oro fino in esso contenuto.3 punti
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Invece a me il link si apre, ti posto le 4 schermate3 punti
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purtroppo non è cosi - di esempi e storie se ne potrebbero fare parecchie invece concordo che nessuno si dimette mai - ma questo è il vizio italico. Ovunque se qualcuno è responsabile e vi è uno scandalo che viene alla luce per onore ci si dimette - in Italia per onore non ci si dimette MAI nemmeno di fronte a fatti conclamati Per tutelare i beni nei nostri Musei vale una sola misura - molto piu' efficace di qualsiasi forziere: CATALOGARE e PUBBLICARE i nostri beni artistici, storici ed archeologici...3 punti
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Buongiorno a tutti, vi posto la suddetta moneta in bella conservazione, se volete esprimere la vostra opinione vi leggerò volentieri. Non seguo più tanto la Repubblica Italiana da quando l'ho terminata ma a differenza di molti mi è ancora molto cara, Saluti Marfir2 punti
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Complimenti caro @Ptr79per il bellissimo segnalibro che hai trovato, un concentrato di storia ed emozioni che non facilmente si ritrovano nei nostri libri. L'analisi perfetta ed esaustiva, come sempre, di @PostOffice che ha evidenziato la bellezza degli elementi (p.e. non ricordo di aver visto l'annullo Chief Base Sensor così bello) ma soprattutto ciò che essi raccontano e come il tempo trascorso non cancelli nulla ma ci permette di studiare e comprendere il passato in prospettiva futura e condividere la conoscenza con gli altri. Tuo nonno ha studiato e custodito il passato e tu hai condiviso con tutti noi questo pezzo di storia che ci ha permesso di conoscere, rivivere ed emozionarci con il tuo racconto e con la disamina di @PostOffice Grazie2 punti
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Esatto, un bronzo dell’impero Kushan, ma temo che dia fastidio alla dea Ardoksho essere paragonata ad un fungo. https://www.acsearch.info/search.html?id=81015262 punti
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Complimenti anche a te @giuseppe ballauri, veramente bravi entrambi, la vostra passione per Murat vi ha portato ad aggiungere un pezzo che manca a molti, veramente complimenti a tutti e due. Beppe, questa che hai postato (lo screenshot) è la doppia a cui mi riferivo al post di prima, era se non sbaglio in vendita in un negozio in Svizzera e se non erro, ma correggetemi se sbaglio, è stata anche condivisa in questa bella discussione di @Asclepia. Ancora complimenti a tutti e due. Un saluto Raffaele.2 punti
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Il punto è che tra la prova cartacea e quella che sarà la versione definitiva data alle stampe, vi sono almeno una dozzina di riletture complete (e correzioni) del Gazzettino #10. Il povero Mario giace prostrato per tutto questo rivedere e limare all'infinito quello che sarà un vero capolavoro dell'editoria. Non so se accetterà di mostrare (seppur parzialissimamente) un qualcosa di superato. Credo si debba aver pazienza ed aspettare l'11 novembre...2 punti
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Cris, io ne ho contato 5 e una è doppia, quindi 4 in tutto, io non le seguo molto anzi quasi per niente, sicuramente tu nei conti sarai più preciso di me. Ciao.2 punti
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Ciao, in effetti questo ha una conferma anche dal fatto che provenga dalla stessa coppia di conii dell'esemplare di @Seawolf, riscontrabile dal confronto dei dettagli a seguire, la frattura di conio al diritto e la "B" in incuso che si riscontra al rovescio, all'interno del nimbo: e' più che plausibile che non sia stata coniata a rulli; ben più difficile trovare identità di conii D/R considerando le 4-6 impronte di ciascun lato, su ogni rullo. Ciao, RCAMIL.2 punti
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Tenedo è un’isola del mar Egeo posta di fronte a Troia, dove i Greci ritirarono la flotta durante la guerra di Troia per far credere ai Troiani di aver abbandonato l'assedio e di essere sulla via del ritorno per la Grecia. Ciò li indusse ad accogliere nelle mura cittadine il cavallo di legno, segnando così il loro destino. Il nome deriva dal primo re dell'isola, Tenete, figlio di Cicno, il re di Colone nella Troade. Di Tenete s’era invaghita la matrigna Filonome, ma lui la respinse. Per vendicarsi Filonome lo calunniò presso il padre e portò come testimone il flautista Eumolpo. Cicno le credette e ordinò di gettare in mare Tenete e sua sorella, che però vennero salvati da Poseidone, del quale erano nipoti, e riuscirono ad approdare nell’isola di Leucofri. Tenete divenne re dell’isola che da lui prese il nome di Tenedo. Alla fine Tenete si riconciliò con il padre che si era accorto della calunnia e aveva fatto seppellire viva Filonome e lapidare il flautista. Allo scoppio della guerra di Troia, Tenete, ostile ai Greci, cercò di impedire il loro sbarco, ma venne ucciso da Achille. apollonia2 punti
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2 punti
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È una delle migliaia se non milioni di medagliette celebrative di Giovanni Paolo II. È riportato il suo motto Totus Tuus fin da quando era in seminario e significa in sostanza Tutto tuo, sono tutto tuo, riferendosi alla Vergine Maria.2 punti
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Che dire... Nulla ai parenti. So per certo che, ancor prima di essere cremato, finirebbero su Ebay o affini. Lascerò quel poco a una associazione di volontariato di cui conosco il loro operato da circa 20 anni. Una delle poche che si salva nella marea del magna magna che c'è anche in tale ambito. Certamente anche in tal caso verrà venduta ogni singola moneta, però il ricavato servità ad aiutare cani abbandonati o bisognosi di cure.2 punti
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Ciao a tutti. Frequentemente sul Forum, nelle sezioni “Monete Imperiali” e in quella “Identificazioni”, vengono postate richieste di notizie su monete del IV secolo. Si tratta delle monete romane più facilmente reperibili, a prezzi anche bassi e che spesso attraggono chi, alle primi armi, vuole accostarsi alla monetazione romana con l’acquisto di una moneta . Sulla base di questi presupposti e sperando di poter venire in aiuto a stiano per compiere il loro “primo passo”, ho pensato di scrivere una sorta di “guida”, una sorta di piccolo preambolo introduttivo, condivisa con Exergus, su quelle più comuni del tempo. Non avendo la presunzione di scrivere un vero e proprio trattato su quanto descritto e per sintetizzare un tema di portata molto estesa, mi son limitato, anche per ragioni di tempo, a prendere spunto e materiali da alcuni siti tra i quali principalmente: http://dougsmith.ancients.info./uncleaned.html e http://www.constantinethegreatcoins.com/ MONETE COMUNI DEL IV SECOLO UN BREVE INQUADRAMENTO STORICO Se l’Impero corse un periodo di importante crisi verso la metà del III secolo, questo venne superato grazie alle imprese di una serie di capaci imperatori che riuscirono ad arginare almeno militarmente un declino ormai sopravanzante. Tra questi indubbiamente possono venir menzionati dapprima Claudio II , che mise un primo freno alla caduta dell’Impero con alcune importanti vittorie ma che fu fermato nella sua opera dalla sua prematura scomparsa e quindi Aurelianus, che riuscì nel tentativo di riunificare un Impero colpito da varie usurpazioni maggiori (Impero Gallico e di Palmira), minori e flagellato da invasioni barbariche. Altra figura importante fu Diocletianus, che si rese protagonista di riforme sia strutturali che economiche dello status imperiale, dando avvio alla Tetrarchia e alla suddivisione dell’Impero in zone, conscio della difficoltà da parte di un’unica guida nel poter governare un territorio così vasto. Questo esperimento fallì, nel medio-lungo termine, grazie (o causa?) di uno dei Cesari, Constantinus I, che nel tempo riunì nuovamente l’Impero sotto la sua guida. Constantinus comunque dimostrò grandi doti militari, riuscendo comunque, nel corso del suo regno, a bloccare le varie invasioni barbariche cui fu soggetto il territorio imperiale; alla sua scomparsa si assistette alla lotta da parte dei suoi discendenti per l’ottenimento della porpora imperiale. Questa serie di guerre intestine causarono gravi perdite sia in termini economici sia umani; a tal riguardo va riportato che la popolazione imperiale scese dai 4 milioni di abitanti del III secolo ai 2 milioni nella metà del secolo successivo. Le campagne cominciarono ad esser abbandonate (anche per cercare rifugio nelle città) e per evitare un abbandono delle attività agricole nel tempo si cominciò chiudere un occhio e a lasciar occupare le terre abbandonate a popolazioni barbariche che oltrepassavano il Limes in piccoli gruppi, in maniera pacifica. Altri gruppi barbarici erano richiesti per essere arruolati nel’esercito. Nel IV secolo le popolazioni di origini barbariche germaniche premevano ai limes, pressate a loro volta da altre spinte verso ovest da spostamenti di gruppi umani dovuti a cambiamenti climatici e quindi alla ricerca di territori; quali migliori di quelli dell’impero Romano, ricco e quasi “mitico”? I vari popoli di ceppo germanico cominciano a perdere la loro tradizionale struttura su base tribale e cominciano a riunirsi in federazioni, aumentando il peso militare nei propri avanzamenti verso l’Impero . Il sistema difensivo romano, secondo Luttwak, basato su una difesa “elastica”, passiva, non ce la fece più a reggere la massiccia pressione di forze di invasione di una certa entità. Ma la pressione sulle frontiere non si limitò al limes europeo e si riaccese anche il fronte orientale, dove i Sassanidi avevano preso il posto degli “storici” nemici dell’Impero Parthico. Constantius II fu costretto ad impiegare forze in questo settore e, alla fine, a sconfiggere Shapur II. Ma ciò necessitò una presenza militare che indebolì il contingente utilizzato a scopo difensivo in Europa. Inoltre il suo successore, Iulianus II, dopo aver ben figurato nelle campagne militari in Europa, spinto anche dallo spirito di rivalsa sul suo predecessore, si cimentò in un’invasione della regione mesopotamica che, dopo un inizio vittorioso, si trasformò in una pesante debacle con la perdita di gran parte dell’esercito impiegato. La pace fu negoziata (in maniera svantaggiosa per Roma) dal nuovo imperatore Iovianus . Dopo un breve regno quest’ultimo morì, lasciando la porpora a Valentinianus I (occidente) e a suo fratello Valens (oriente). Ci fu l’ennesimo usurpatore (Procopius, cugino di Iulianus II) che fu sconfitto da Valens con l’aiuto militare dei Goti Tervingi. Ma ben presto questo popolo germanico cominciò a diventare un problema; Valentinianus d’altra parte era impegnato in campagne belliche contro Alemanni, Quadi e Sarmati e a seguire l’evolversi dei disordini in Nord Africa e Britannia. Negli anni Settanta Valentinianus I morì e fu avvicendato al trono da Gratianus e Valentinianus II. Nel contempo i Goti, spinti verso ovest da popoli messi in movimento dalle orde di Unni, premevano sul confine danubiano chiedendo di per poter entrare nel territorio imperiale pacificamente ed avere delle terre da coltivare. Alla fine i Tervingi furono fatti insediare nei Balcani ma ben presto cominciarono a ribellarsi alle vessazioni romane. Nell’ estate del 378 Valens, di ritorno da Antiochia, chiese l’appoggio a Gratianus per un attacco congiunto ai Goti ma quest’ultimo, alla testa dell’esercito occidentale in movimento verso le regioni balcaniche fu costretto a recedere sui suoi passi per fronteggiare un attacco degli Alemanni: Valens quindi attaccò i Goti presso Adrianopoli (9 agosto) senza attendere l’arrivo di Gratianus, ormai quasi giunto a destinazione. La sconfitta fu totale: 2/3 dell’esercito e lo stesso Valens furono uccisi. In seguito L’imperatore Theodosius I gestì con successo i Goti, concedendo loro terre in Tracia in cambio in cambio del servizio militare. Questo fu particolarmente prezioso quando l’imperatore chiese il loro appoggio militare contro gli usurpatori nel 387 e nel 394. Theodosius I morì a Mediolanum nel 395 lasciando il trono a Arcadius (oriente) e Honorius (occidente).1 punto
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Completa con un'asse, un dupondio ( l'unico difficile) ed una provinciale, verrebbe fuori una bella raccolta , per la moglie , Tranquillina, una bella provinciale..1 punto
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due pezzi. Una chiave molto grossa e una piccolina con un meccanismo particolare non ho idea a che epoca possa risalire1 punto
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Ti mostro un piccolo mio lavoro di qualche tempo fa su un piccolo follis di un lotto acquistato da un venditore italiano dove i campi sono minimi e l'azione del bisturi riporta alla luce una patina deliziosa senza nemmeno un piccolo graffietto1 punto
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Ciao a tutti, il bello del mio collezionare alla pene di segugio è che - saltando di palo in frasca - ogni tanto mi imbatto in cosucce che riescono ancora a stupirmi. Adesso vediamo il perchè del titolo: lo "Zio Sam" che ci punta il dito in faccia lo conosciamo credo in molti, se non tutti quanti. Ma Lord Horatio Herbert Kitchener, lo conosce qualcuno di voi?!? Eppure è stato il primo a puntare il dito! Il manifesto britannico risale al 1914 disegnato da Alfred Leete , quello Yankee di James Montgomery Flagg è di tre anni dopo. Entrambi Il centenario della grande guerra è stato ricordato con una moneta da due pounds (tiratura ca. 6 milioni, presa per una dozzina di euro così suddivisi 1/3 la moneta, 1/3 la spedizione, 1/3 di dazi - Thanks, Brexit!) che ho trovato "per caso" cercando cosucce per un mio altro progetto collegato a spille belliche ed è qui che salta fuori il nesso con Lord Kitchener. per l'archivio anche l'altra faccia con l'ormai defunta regina ed i dati: bella massiccia con un peso di 12g / Diametro 28.4 mm / Spessa 2.5 Un buon pacifico proseguimento, servus, Njk =============== Non mi metto a fare il copia e incolla: se qualcuno è interessato a saperne di più, vada qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Lord_Kitchener_Wants_You solo la carrellata dei poster "imitativi" in fondo all'articolo ne vale la pena!1 punto
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Di fatti simili e furti nei musei ne sono accaduti e ne accadranno sempre purtroppo. Per rimanere in tema numismatico, Vorrei rammentare i fatti descritti nel volume di @elledi “Stato e collezionismo. Indagine sulla numismatica” dove l’incresciosa vicenda accaduta alla ex Collezione di Vittorio Emanuele III, non ha portato a dimissioni, però ha iniziato a far pensare, ed ora si inizia a studiare e pubblicare in volumi l’enorme quantità di materiale in essa contenuta.1 punto
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Si ,la dendrocronologia che è un sistema di datazione assoluto , di solito quando vi è associazione serve a calibrare il C14.1 punto
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Buongiorno, se l'hai inscatolata hai anche la foto dell'ente certificatore? Ciò che conta è il lustro e magari si può apprezzare meglio in altra foto. Da questa immagine per dire ms 63 o 65 bisogna tirare a caso. Con foto professionali è più facile. Ad esempio (anche se il millesimo è diverso): MS 63 (qFdc) MS 65 (fdc) Con le nostre foto apprezzare con cognizione l'acmonital è impossibile (almeno per me). Si ha l'impressione che più la moneta sia fresca più sia difficile da fotografare e più la foto la penalizzi. Buona domenica1 punto
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Non del tutto convinto: Leggero battito di ali appena percepibile1 punto
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anche io, come fresco arrivo, un bel 10 tornesi 1835. il mio non ha la perlinatura, che immagino più rara dove presente.1 punto
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Vi propongo le sorelle maggiori. Ecco i 2 Centesimi: E, a seguire, i 5 Centesimi:1 punto
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Le collezioni nella stragrande maggioranza dei casi sono il prodotto di una passione e percorso individuale, tranne casi eccezionali di straordinaria importanza storica dell'insieme e di una loro musealizzazione, il loro decorso naturale è di finire vendute e disperse per dare vita a future nuove raccolte oppure, più raramente, ereditate e conservate o proseguite da eredi altrettanto appassionati... Nel mio caso, dal momento che la mia collezione è una biblioteca e che non avrò eredi, ho la speranza di poterla donare ad una persona o istituzione interessata ad espanderla e magari a farne fruire i libri al pubblico, le biblioteche specialistiche hanno sempre un'utilità scientifica intrinseca e non è facile metterle assieme, ci vogliono decadi di paziente ricerca e raccolta, per cui mi dispiacerebbe se venisse dispersa...1 punto
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Le acquisteremo noi commercianti dagli eredi, salvo poche eccezioni.1 punto
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...E poi la terra spalancarsi sotto I piedi Se non hai Dio dalla tua parte, E delle orme di cavalli già passati, Cavalli alati della sorte; (Cavalli alati, Alberto Cheli 1979)- Continuo il mio pellegrinaggio agostano fra gli album della mia collezione. Oggi vi presento i 10 Lire "Pegaso" una moneta che ha avuto breve vita, dal 1946 al 1950, nella circolazione. Durante questi cinque anni ne furono coniati 117.324.000 di cui quasi l'88% negli ultimi due anni. Alla fine, con l'introduzione del più snello 10 Lire "Spighe" nel 1951, ne furono ritirati 103.161.170 esemplari. Ne rimangono a disposizione dei collezionisti meno di 14.162.830 pezzi (perché pochi o tanti saranno andati distrutti o persi). Se la proporzione fra annate è rimasta la stessa della coniazione, abbiamo che circa 12.400.000 sono quelli rimasti delle annate 1949-1950, mentre dei primi 3 anni sono poco più di 1.750.000 di cui più del 99% sono del 1948. Buona visione.1 punto
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Si, è vero, il peso della moneta è veramente basso, ma bisogna considerare che mancano i margini del tonfello e la parte residua è stata fortemente consumata.1 punto
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Il principio di base non è l'autorità, ma la conoscenza, conoscenza di chi ha studiato la materia. Ovviamente gli studi vanno sempre avanti. Quindi il lettore del '600 leggeva gli studiosi del '600, ma il lettore del 2000 deve leggere gli studiosi del 2000. Anzi, purtroppo alcuni concetti del '900 resistono perchè i lettori si sono fermati a quei testi. E per leggerli non si deve essere studiosi, ma basta essere curiosi. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Fino a qualche anno fa non si trovavano... ora cominciano ad essere in circolazione... Le imitazioni "barbariche" moderne ... i falsi bulgari!!! Infine, per concludere la carrellata, una curiosità: Un errore di conio: tondello bronzeo recante da un lato un FTR cavaliere disarcionato e sull'altro un rovescio FTR con la capanna. Con questo penso di aver terminato. Ma prima di salutarvi, devo citare le principali fonti di cui mi sono avvalso: Sitografia: http://dougsmith.ancients.info./ftr.html http://www.catbikes.ch/helvetica/feltemps.htm http://esty.ancients.info/imit/imitFTR.html http://coins.calkinsc.com/old_site/feltemp/feltemp.html http://www.romanorum.com.au/Info/Articles/FelTemp/index.htm e il sito dell'amica Kurth Dane, http://www.catbikes.ch/helvetica/feltemps.htm Per le foto: ACSEARCH CNG coins Dirtyoldcoins Inoltre devo ringraziare per la cortesia e la disponibilità manifestatami Alberto Trivero Rivera (Antvwala) e per avermi concesso l' utilizzo del suo buon articolo "LA FEL TEMP REPARATIO", apparso su Monete Antiche, anno VIII, nr. 44, marzo/aprile 2009, pagg. 21-32. Concludo con un FTR a tutti voi (mi sa che un bell'augurio di "torneranno i tempi felici" stia bene anche in questo nostro momento... ;) ) Ciao Illyricum :)1 punto
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I DUE PRIGIONIERI E IL LEGIONARIO Il fatto che questo tipo monetale abbia misure inferiori alle due di cui sopra, collegato ad un peso ponderale minore di argento nella lega e al fatto che il ritratto sia volto a sinistra ha fatto ipotizzare che il suo valore (analogamente alla moneta segunte) fosse pari a mezza maiorina. Si tratta di una scena rappresentante un legionario con labaro contenente il cristogramma (spesso semplificato con una “X”) con due prigionieri a sinistra. Questi possono essere seduti, in piedi o in una posizione intermedia, spesso parlanti tra loro. Indossano di norma il berretto frigio. Il soldato spesso è fermo, ma talvolta ha una posizione dinamica. Non è ben chiara l’allusione, forse sottointende al fatto che ai prigionieri veniva spesso offerta la possibilità di entrare nell’Impero, come soldati nell’esercito o come contadini nella terre abbandonate. Utilizzata prioritariamente da Constantius II.1 punto
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LA LEGENDA: La legenda nella sua estensione completa non è ben nota e al riguardo ci sono tre ipotesi: FELix TEMPorvm REPARATIO FELicivm TEMPorvm REPARATIO oppure FELicis TEMPoris REPARATIO Recante un messaggio ben chiaro e forte destinato al popolo, cui era destinata per l’uso quotidiano delle monete in rame: l‘asserita (in realtà più che altro presunta) capacità di assicurare un ritorno di tempi felici, ovvero alla prosperità e alla Pax romana, in tutte le terre dell’Impero. La presenza di varie iconografie fanno supporre che il messaggio fosse leggermente diverso a seconda del l’imperatore emittente. STILI ICONOGRAFICI CAVALIERE DISARCIONATO: la scena indica un cavaliere romano sulla propria montatura, procedente verso sinistra, che si appresta a trafiggere con la lancia un cavaliere barbaro disarcionato. Il messaggio era chiaramente indirizzata a rassicurare il cittadino romano, preoccupato dalle frequenti invasioni provenienti dal Limes Renano. Il nemico sarebbe stato sterminato senza alcuna pietà. Sono stati proposti studi e catalogazioni in base alla posizione del barbaro a terra e al cavallo abbattuto. Varie tipologie di barbari a terra1 punto
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Con questo avrei concluso la discussione generale. Spero che, come da obiettivo iniziale, risulti utile a quanti si accosteranno per la prima volta alla monetazione tarda-romana. E che non sia stata una discussione troppo superficiale ma al pari, nemmeno troppo complessa o noiosa nella lettura. A breve conto di postare una ricerca analoga e mirata, riferita però unicamente alla monetazione “classica” del periodo: la FEL TEMP REPARATIO, con analogo obiettivo didattico finale di aiutare il neofita alla conoscenza della tipologia. Per quanti invece, già addentro al tema “tardo imperiali”, che abbiano letto la stessa, spero averne ottenuto il coinvolgimento e magari, ravvivato i ricordi e un pizzico di nostalgia dei “ bei tempi “ di “ quando ho comperato la mia “numero 1” “. Che non avrà magari un valore immenso, non sarà magari splendida… ...ma al pari della “numero 1” di quel grande “collezionista” di Paperon de’ Paperoni sarà sempre e comunque indimenticabile… Ciao e grazie per l'attenzione Illyricum :)1 punto
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CARATTERISTICHE DEI BUSTI Parte del ritratto è contraddistinta dal busto e quindi dal tipo di indumento indossato che può essere corazzato, paludato o misto paludato/corazzato. Corazzato, con i “pterugi” sporgenti dalla spalla Paludato Misto paludato/corazzato. Si intravvede parte della corazza sul petto, sotto il paludamentum, un mantello ad uso militare. In alternativa si potrebbero notare i “pterugi”.1 punto
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Inoltre va considerato che le effigie degli imperatori spesso cambiano stilisticamente da zecca a zecca, come evidente ad esempio nella monetazione di Constantinus I. Antiochia Cyzicus Londinium Lugdunum Nicomedia Ostia Roma Sirmium Siscia Ticinum Treveri Chiaramente nel caso specifico va considerata anche la durata temporale del regno di Constantinus I e quindi la possibile variazione somatica dello stesso imperatore.1 punto
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9) I “VOTA” Altra serie molto diffusa. E’ contraddistinta da una corona racchiudente lettere e numeri romani disposti su 2 o 4 righe orizzontali. Si tratta di una sorta di ringraziamento divino al compimento di un certo numero di anni di regno e l’auspicio di proseguire. VOT X MVLT XX può esser tradotto, ad esempio: "Dopo aver riscattato i miei voti per governare bene per un periodo di dieci anni, porgo i voti ad un periodo di 20 anni". Constantinus II, VOT V, zecca di Aquileia Iovianus, VOT V MVLT X, zecca di Sirmium Crispus, VOT X, zecca di Aquileia Constantius I, VOT XV MVLT XX, zecca di Ticinum1 punto
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2) GLORIA EXERCITVS Altra tipologia molto comune, dedicatoria alla “Gloria dell’Esercito”, con iconografia rappresentante due soldati che reggono uno o due stendardi. Questo può presentare il Chi-Rho, ovvero la XP. Emesse da Constantinus I nel 330 d.C. e da vari discendenti del suo casato. Constantinus II, zecca di Roma, GLORIA EXERCITVS 2 stendardi Delmatius, zecca di Cyzicus (1 stendardo) 3) VICTORIAE DD AVGG Q NN Più piccole rispetto alle Gloria Exercitvs, presentano due Vittorie alate che si trovano una di fronte all’altra. Il significato è “ Dedicata alla Vittoria dei nostri Signori Augusti” , furono emesse da Constans e Constantius II tra il 340 e il 348 d.C. Constans, zecca di Treveri1 punto
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364 Alemanni invadono la Gallia 365 Valentinianus I si reca in Gallia a dirigere la guerra contro gli Alemanni; nel contempo Quadi e Iazigi attaccano la Pannonia 366 Importanti vittorie contro i Goti sul Danubio 367 I Visigoti appoggiano Procopio contro Valens. Valentinianus I rintuzza invasioni di Franchi e Sassoni. 368 Gli Alemanni sfondano a Mogontianum (Magonza); Valentinianus I e Valens accorrono in forze e vincono 369 Spedizione oltre il Reno di Valens contro i Visigoti 370 Sassoni, Burgundi e Franchi vengono respinti 371-4 Valentinianus I combatte per anni contro il re alemanno Macrianus 374 Pace con Macrianus e nomina degli Alemanni come Foederati; Quadi, Sarmati e Iazigi sfondano e battono due Legioni; solo Theodosius I, futuro imperatore, resiste. 375-6 I Visigoti attraversano il Danubio, quindi l’anno successivo si ribellano 378 Sconfitta e morte di Valens ad Adrianopoli per mano dei Goti 379 Theodosius I cerca di restaurare l’esercito distrutto; Gratianus lotta contro Alemanni e Franchi 382 Theodosius I concede ai Goti di stabilirsi nei Balcani come federati 383 Incursioni di Alemanni respinte da Gratianus – in Britannia ascesa al potere di Maximus Magnus 384 Incursioni di Sarmati Iazigi in Pannonia 387 Incursioni di Sarmati 388 Maximus Magnus, divenuto imperatore della Gallia, viene sconfitto e ucciso a Siscia da Theodosius I 389 Arbogaste, franco, tutore di Valentinianus II, batte Franchi e Sassoni 394 Theodosius I sconfigge l’usurpatore Eugenius e riunifica l’Impero 395 Theodosius muore e l’Impero viene diviso tra Arcadius e Honorius. Alarico, generale visigoto, rompe l’alleanza e penetra in Tracia arrivando a Constantinopolis; Penetrano anche gli Unni e i Marcomanni 396 Stilicone batte Alarico in Macedonia (fuori dai territori di Honorius); Arcadio nomina quest’ultimo magister militum per l’Illirico e nomina nemico il generale. 398 il generale Eutropius sconfigge gli Unni1 punto
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