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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/31/23 in tutte le aree

  1. Questa è la mia collezione di argenti della Repubblica
    5 punti
  2. Ciao,oggi condivido un denario abbastanza comune dell'imperatore Caracalla (198-217d.C) recante sul rovescio la personificazione del dio Sole con corona radiata e globo nella manodestra(a significare il mondo romano su cui vegliava) coniato a Roma nel 216 ( spero). È stato uno dei miei primi acquisti, circa 2 anni fa da un commerciante americano, per ricevere il quale dire che è stato complicato è riduttivo. Spedizione gratis tracciabile dagli USA, arrivo in Italia pochi giorni dopo e qui iniziano i problemi. Controllo alla dogana e blocco del plico. Richiesta di informazioni sulle modalità di acquisto, sul venditore ed invio delle mie generalità con foto di carta d'identità. Il tutto perché sul plico non era indicato nulla sul suo contenuto e su quanto era stato pagato ( meno di 50 euro percui non assoggettabile a nessun dazio). Per concludere, la moneta mi è arrivata dopo più dì 2 mesi con un surplus da pagare di 15 euro pena non consegna della stessa e restituzione al mittente. Mai piu fatto acquisti extra UE. Ritornando alla moneta il dio Sole ( Deus Sol Invictus) molto probabilmente ripreso dall'Oriente (Egitto e Siria) celebrava la grandezza e l'importanza del Sole come forza generatrice di tutte le cose esistenti e quindi della vita. Per gli imperatori in modo più deciso a partire dalla dinastia dei Severi (Caracalla fu il primo, Eliogabalo ne fu addirittura l'emblema) ma anche altri imperatori molti anni dopo come Aureliano e Costantino, c'era una sorta di identificazione con questo dio tanto che si consideravano e venivano considerati e venerati allo stesso modo. La data solenne per il suo festeggiamento coincideva con il 25 dicembre, da cui deriva il Natale dei Cristiani festeggiato in tutto il mondo. Da esame diretto risulta coniato, ben centrato, con buon metallo e da quando si può osservare ha circolato svolgendo la sua funzione di moneta. Se volete postate vostri esemplari con il dio Sole, è sempre cosa gradita. Grazie ed alle prossime ANTONIO 19 mm. 2,75 g. RIC 281b Alcune raffigurazioni del dio Sole Altre mie monete con il dio Sole, un sesterzio di Alessandro Severo, un antoniniano coniato ad Antiochia di Gordiano lll ed un denario di Eliogabalo (che non poteva mancare 🙂)
    4 punti
  3. Dunque, andiamo a vedere cosa c'è nella prima pagina del nostro albumino.. inizia con la A ed il nostro amico Edward vi ha linguellato un nuovo di Etiopia. Emessi nel 1936 il francobollo da 5c etiopi, verde brillante della serie Croce Rossa , non furono mai usati postalmente a causa dell'invasione delle truppe italiane in Addis Abeba. Ovviamente le scorte non furono distrutte e furono usati postalmente solamente con l'arrivo in Etiopia degli inglesi nel 1945, con una soprastampa a V rossa (di vittoria). Il primo francobollo non essendo usato postalmente compare solo nel catalogo tedesco Michel e per mia fortuna è più raro di quello con la V. Infatti come il nostro giovane collezionista sia riuscito ad averlo negli anni 50 è un piccolo mistero. Possiamo però immaginare che una certa quantità di questi francobolli sia per qualche misterioso motivo finita in Gran Bretagna, attraverso un collezionista, un commerciante, un militare o chissà chi altro, ... dove il nostro Edward ha acquistato il francobollo. Come sia arrivato nell'albumino non lo sapremo mai, ma il fatto che sia li ci basta. Dei francobolli possiamo sapere molto, ....ma non tutto, questo presupporre crea ancora più fascino a noi che ci piace immaginare.
    4 punti
  4. Stavo proprio pensando di fare la solita tabella, stavolta con i 50 Centesimi "Leoni", perciò mi aggrego volentieri a questa discussione anziché aprirne un'altra. Riconosco che è una tipologia che non mi appassiona, per cui mi scuserete se alcuni non sono all'altezza degli altri, ma riconosco di averli trascurati un po':
    3 punti
  5. Molto comprensibile - il fuo settore credo siamo oero’ monete moderne sal 1700/1800 in poi dove i criteri di conservazione hanno un peso molto diversi rispetto alle Antiche e alle Medioevaki. per queste ultime categorie entrano in gioco molti altri elementi quali: lo stile, l’incisore, il tondello, la centratura, la freschezza del metallo aggiungo anche : la provenienza da uba raccolta di pregio per ke monete dsl 1700/1800 in poi ove il tondello e’ standardizzato, la centratura d freschezza di metallo non esistono tutti si gioca sulla conservazione e sulla tipologia/varianti chiaro che a questo punto una differenziazione molto piu’ minuziosa entra in gioco e di qui la necessità di un grading service professionale - indi lo slab che e’ una mera conseguenza personalmente non mi interessa se tali monete vengono gradate/ slabbate Non mi sta bene invece quando tale pratica viene estesa - ignorando ke esigenze che hanno le monete antiche - alle monete classiche la cui complessita’ di classificazione, come detto, e’ tutt’altra cosa .
    3 punti
  6. Buongiorno, Condivido con voi una simpatica pubblica di un mio carissimo amico, vorrei sapere cosa ne pensate a riguardo. Saluto tutti. Raffaele.
    3 punti
  7. Ciao, ci proviamo 🙂. Il ritratto visibile sul dritto è dell'imperatore Antonino Pio. Per quanto riguarda il nominale, dal peso e dal diametro da te indicati, dovrebbe trattarsi di un asse. Posto foto di moneta della stessa tipologia per identificazione. ANTONIO
    3 punti
  8. Il nostro giovane collezionista (desumo 'giovane' dalla calligrafia) si chiama Edward P. Taylor, e nella prima pagina dell'album mette anche l'indirizzo, 83 Elm Road, New Malden (Surrey). L'albumino al giovane Edward fu regalato forse da una parente/ amica che si chiamava Edie, Infatti la dedica dice: Much Love from Edie Christmas 1950. Siamo in un'epoca dove ai giovani si regalavano cose intelligenti, dove si era meno ricchi ma più attenti. ..ma per carità non voglio fare polemica sennò rischio di rovinarmi la giornata.
    3 punti
  9. Ho acquistato ieri un antoniniano di Gallieno della zecca di Milano che sulle prime mi aveva colpito per la sua conservazione e la freschezza del ritratto: un amore a prima vista nonostante la lacuna a seguito di una frattura che tuttavia non pregiudica la godibilità del dritto e del rovescio: D\ [IMP] GALLIENVS P AVG R\ IOVI C[O]NSERVAT, /P 21mm; 2.40g Zecca: Milano Cercando sul MIR, esiste la n. 1186e (4 esemplari) che è quella più vicina: tuttavia la legenda al dritto non collima in quanto questa è più breve "IMP GALLIENVS AVG" senza la "P". Nemmeno scorrendo il testo di Doyen "L'Atelier de Milan 258-268" (a meno che non mi sia sfuggita) ho trovato riscontro con questa combinazione di dritto/rovescio. Infine nemmeno cercando su vcoins, ma-shop, cgb.fr, ac-search ecc non ho trovato altri esempi. Aspetto che mi arrivi per posta per studiarmela bene in mano, ma se non ho preso qualche abbaglio mi sa che la mia analisi fin qui condotta è corretta
    2 punti
  10. Punteggio: 2 Sono l'emblema della mercificazione della numismatica, dove il collezionismo si trasforma in asset finanziario e speculazione. Come diceva giustamente @caravelle82, un punto in più o in meno può spostare anche migliaia di euro e, molte volte, andando a guardare ciò che c'è dentro la plastica, le differenze tra le monete sono sub-microscopiche. Altro aspetto che spesso si dà per scontato ma che è giusto sottolineare è che i principali enti certificatori sono americani e ciò comporta un appiattimento generale del "mercato slab" sui loro gusti. Ad esempio, avete notato che spesso le monete inscatolate presentano delle evidenti patine artificiali che vanno dal violaceo al "rainbow"? Robe che fanno accapponare la pelle. Magari per cercare di ottenere un buon punteggio si finisce col rovinare monete con patine costruite nel corso di decenni ma che non fanno sbrilluccicare gli occhi degli esperti NGC o PCGS... Insomma, per me è una bocciatura piena. Non sto poi a ripetere i concetti già espressi nella discussione "La moda degli slab sta degenerando". Probabilmente a questo punto vi starete chiedendo perché ho dato 2 e non 1. L'unico merito che posso dare allo slab è che, se per sbadataggine, vi dovesse cadere una moneta da un metro di altezza, con lo slab non succede veramente nulla. Al massimo si graffierà la plastica.
    2 punti
  11. 2 punti
  12. 7 Penso che sia innanzitutto un metodo di valutazione di qualità garantita, e bisogna ammettere che ci sono molte monete che ottengono punti che superano la loro condizione reale, ma il più delle volte la scatola di plastica garantisce un trattamento equo per entrambe le parti. Essendo straniero, è impossibile per me raccogliere a caso belle monete in Europa a causa delle grandi distanze. D'altronde faccio acquisti all'estero tramite Internet dal 2012, ma riscontro spesso questo problema: alcuni venditori che affermano che le loro monete sono FDC o SPL non hanno una conoscenza precisa dello stato dei propri beni. Quando ho ricevuto la moneta, ho scoperto che aveva numerose imperfezioni simili a spazzole metalliche sulla superficie, il che è stato comprensibilmente deludente. E la scatola di plastica mantiene la moneta in un certo stato, il che facilita l'anticipazione. Se alle persone non piacciono le scatole di plastica, possono ovviamente romperle, liberando monete. Il problema è che quando torneranno di nuovo nella scatola di plastica, il punteggio non sarà necessariamente lo stesso di prima, ma potrebbe essere più basso, il che è la cosa più degna di critica. Infatti ci sono alcune scatole di plastica dove si può vedere il lato della medaglia, come ad esempio il francese GENI. Per me, ovviamente, lo stato della moneta viene prima di tutto, la scatola di plastica è solo un riferimento. Ma senza di essa, faremmo molto affidamento sulla garanzia professionale ed etica dei venditori stessi. ps: quando compro una moneta senza imballaggio, tendo anche a metterla nella scatola di imballaggio trasparente che ho comprato per evitare incidenti come cadute e danni da attrito.
    2 punti
  13. Questo libro ha subito nel 2019 un'importante novità, riguardante principalmente la produzione numismatica presso la Zecca di Bologna durante il periodo napoleonico. A partire dal 2018 acquisterò ogni anno un nuovo catalogo Gigante. Infatti ogni anno confronto la vecchia versione con la nuova versione. Dopo aver presentato questo libro ai lettori cinesi, molti lettori si sono interessati.
    2 punti
  14. @rcris Buongiorno. Ha pieno diritto di dissentire ma io credo di avere il dovere di mettere in guardia dai facili entusiasmi. I prezzi raggiunti dalla "tigre" e dalla "mozzarella" possono essere conseguenti alla moda e tra qualche tempo rivelarsi il classico fuoco di paglia. Ciò anche in ragione del fatto che, come più volte detto, parliamo di oggetti che di numismatico hanno solo una larvata parvenza. Non riesco a immaginare una ideale Asta del 2040 dove i partecipanti si contendono a suon di rilanci il 5 euro "mozzarella"....😊 Condivido al 100% le osservazioni di @Pontetto e trovo particolarmente appropriato il richiamo alla filatelia: più la Numismatica retrocede in termini di serietà e di credibilità, più aumenta la possibilità di fare la fine della filatelia. E' chiaro che le due realtà sono diverse per moltissimi aspetti e, conseguentemente, il paragone credo sia volutamente forzato ma è un dato di fatto che un giovane (spesso autodidatta) che approccia la materia per la prima volta si ritrova inondato di gadget e magari crede pure di fare affari. Una volta "scottatosi", cosa pensate che faccia? Abbandonerà ogni interesse per la disciplina... Ringrazio @Fra11 per aver articolato un pensiero con argomentazioni logiche e, in parte, pure condivisibili. A mio parere, infatti, è correttissimo quanto affermato circa la necessità di operare una "distinzione con termini più appropriati" tra le monete vere e proprie e gli "attuali bugigattoli": questo punto è fondamentale perché è ovvio che ciascuno può comprare quel che vuole, a patto però di sapere cosa sta comprando e di non avere di fronte un venditore che gioca sul filo delle parole. Al contrario, non condivido il richiamo alla "numismatica tradizionale" che appare quasi in contrapposizione con una (inesistente) "numismatica nuova o contemporanea": l'appassionato di monete compra oggetti che hanno una storia, che hanno circolato (o avrebbero potuto farlo), che sono serviti a comprare qualcosa (o sarebbero potuti servire). Punto. Altra cosa è comprare dei tondelli dentro una scatola, dalla quale non potranno mai uscire. Per farti un esempio molto basico pensa ai 100 lire della Repubblica: non sono nulla di ché ma hanno una simbologia, puoi studiarne le prove, rappresentano la storia italiana dagli anni '50 agli anni '90 e vi si può abbinare per ciascun anno il ricordo di un fatto storico o familiare, creando un insieme di monete con un ordine logico. Come vedi, si può "fare numismatica" anche senza prendere argomenti troppo impegnativi.
    2 punti
  15. 7. Io vado controcorrente. Non li amo, ma per me non sono nenache il male assoluto. Per me hanno anche aspetti positivi, e a chi proprio non piacciono, può sempre rompere lo slab e liberare la moneta. Sulla monetazione moderna li trovo accettabili, spesso le valutazioni sono più affidabili rispetto a quelle di aste o periti locali, la moneta ivi conservata non rischia di alterarsi o di danneggiarsi nel tempo, la valutazione è valida internazionalmente. Da un lato è vero che c'è la moda degli slab, ma dall'altro lato c'è anche una "moda" di condannare senza appello gli slab in un modo forse un po' snob. Un po' di equilibrio ed un freno agli estremismi gioverebbero all'ambiente a mio modesto parere
    2 punti
  16. Buongiorno a tutti, vorrei proporre a tutti coloro che volessero intraprendere lo studio dei banchi pubblici napoletani questa pubblicazione dell'Archivio Storico del Banco di Napoli, curata in occasione della mostra dei documenti antichi dei Banchi (XVI-XIX) presso villa Pignatelli Aragona Cortes dal 21 Ottobre al 12 Novembre del 1972. Questo quaderno risulta essere una semplice e facile illustrazione, sulle origini dei banchi, sulle scritture, sulla tecnica contabile e sull'importanza sociale-economica per il territorio. Comunque non essendo un testo esaustivo è corredato da amplia bibliografia che permetterà di approfondire i vari argomenti a cui si è interessati. Titolo: L'Archivio Storico del Banco di Napoli Editore: Archivio Storico BdN Curata: Barletta, Bovi, De Simone, Nappi, Demarco, Aiello, Scudieri ed altri. Pagine: 182 Anno: 1972 SOMMARIO: Archivio Storico BdN: Filza - conservazione delle fedi e polizze estinte: Esempio di decorazione apossidario del Banco di S. Eligio: Sul frontespizio del libro viene riportato uno scudo: Questo è lo stemma del "Banco del Monte di Pietà" fondato nel 1539 da cui trae origine il BdN: al centro una croce latina trifogliata, a sx M (Monte), a destra una P (Pietà) tutto poggiato su un monte roccioso a tre punte con la fascia del Banco. Grazie e buona lettura, numys
    2 punti
  17. Il commercio e il collezionismo delle opere d'arte è pratica che nasconde molte insidie e attrae tanti rischi, ovunque nel mondo, non solo in italia
    2 punti
  18. Il reato riguarderebbe anche la falsificazione della provenienza del Sicily naxos; entrambe le monete saranno restituite agli stati di appartenenza. Si cita anche del consulente Vecchi che risulterebbe indagato
    2 punti
  19. 1 se le devo acquistare 10 se le devo vendere
    1 punto
  20. E' una tipologia monetale particolarmente difficile da trovare in FDC, soprattutto i bordi rigati. Infatti questa moneta nacque col bordo liscio, e solo nel 1929 si decise di godronare il bordo. Questa operazione avvenne sulle monete che rientravano nelle casse dello Stato, dopo essere state per anni in circolazione, ragion per cui gli esemplari delle prime emissioni, presentano quasi sempre segni di usura ed i pochi esemplari brillanti vengono offerti a prezzi indefinibili. Anni fa, c'era addirittura chi sosteneva che un 1919 rigato in FDC poteva valere come un piccolo appartamento ...... 🤑
    1 punto
  21. DE GREGE EPICURI Se gli esmplari noti sono 20, non è una moneta rara. La scena al rovescio (un sacerdote che ara un campo con una coppia di buoi) rappresenta la fondazione di una città, in questo caso Cesaraugusta, oggi Saragoza.
    1 punto
  22. Trovato in una buca un para-naso finemente istoriato di circa 1300 anni fa. L’oggetto fu ricavato da un osso umano. Cosa rappresenta Faceva parte di un deposito rituale, collocato tra il 600 e l’850 dC, per siglare ritualmente la realizzazione di un edificio ed è stato realizzato con parte della tibia distale umana, finemente istoriata con un punteruolo per rappresentare l’accesso al mondo dei morti. L’oggetto, trovato in questi giorni, nell’antica città di Palenque, in Messico, è un indumento da naso, che era indossato dalle élite dei Maya. Veniva fissato al naso con una resina. Il paranaso in osso umano trovato in Messico in questi giorni @ Foto Carlos Varela Scherrer. “Per la prima volta nella storia delle esplorazioni nella Zona Archeologica di Palenque, in Chiapas, è stato ritrovato un ornamento nasale con un’eloquente scena scolpita, un ‘indumento’ fatto di osso umano indossato dai sovrani e dai sacerdoti di questa antica città, durante le cerimonie in cui incarnavano K’awiil, il dio maya del mais e della fertilità”. Lo annuncia l’Inah, l’Istituto archeologico messicano. Il direttore del Progetto Archeologico di Palenque (PAP), Arnoldo González Cruz, spiega che l’oggetto prezioso è stato rinvenuto durante l’esplorazione di un antico edificio. Gli archeologi cercavano di capire se ci fosse una scala murata sotto la struttura. Durante questa indagine si sono imbattuti in una buca di 26 centimetri di diametro, profonda 30 centimetri, che presentava un terreno argilloso riempito con i resti scuri di un rogo rituale. Evidentemente l’edificio era stato, in quel modo, posto sotto la protezione di un dio. Tra i carboni gli archeologi hanno trovato lame di ossidiana, frammenti di un punteruolo in osso con iscrizioni appena percettibili – il punteruolo utilizzato per incidere l’osso stesso? -, semi, lische di pesce, tartarughe, resti di piccoli mammiferi e l’ornamento per il naso. Il pezzo è di notevole pregio estetico. Il fine lavoro di intaglio si dispiega su soli 6,4 centimetri di lunghezza per 5,2 di larghezza. L’osso umano intagliato ha uno spessore di 5 centimetri nella parte inferiore, che diminuisce verso l’alto. L’indumento nasale è stato confezionato con la parte anteriore dell’osso distale della tibia umana – segmento che si connette con il piede -, in modo da sfruttare la cresta che corre lungo la diafisi dell’osso. A chi apparteneva quell’osso? A un antenato mitico? A una sorta di santo? A un nemico? Che scena è rappresentata? A questa domanda è più facile rispondere, con l’aiuto degli archeologi che ci aiutano a ricostruire il significato di questa iconografia. Nell’osso è intagliato un uomo che accede al regno degli antenati e dei morti, attraverso un portale, scena comune nell’arte Maya del periodo classico (250-900 d.C.). Nella metà sinistra dell’opera è visibile il profilo dell’uomo che indossa un copricapo con testa di uccello, polsini tubolari, una collana di perle sferiche e un paraorecchie con contrappeso; sul braccio sinistro riporta il glifo maya ak’ab’, che significa “oscurità” o “notte”, mentre quello destro si allunga per proseguire sull’altro lato del pezzo, dove regge un oggetto lungo e sottile. Nella parte inferiore del para-naso rituale è rappresentato un teschio umano privo della mascella inferiore, da cui emergono estremità nodose e ossa lunghe. Il teschio è posto su quello che sembra essere un fagotto di stoffa contrassegnato da fasce trasversali. Il coordinatore del PAP spiega che la copertura del naso faceva parte dell’abbigliamento dell’élite della città, perché appare in diverse rappresentazioni scultoree, come il sarcofago del Tempio delle Iscrizioni, la Tavola Ovale della Casa E e il Trono del Tempio XXI. Sebbene manchino analisi per determinare i processi di fabbricazione, il tipo di strumenti utilizzati e persino la resina che fissava l’oggetto al ponte del naso, l’archeologo conclude che la sua importanza sta nel fatto che “è un esempio della sensibilità artistica Maya, mentre il suo messaggio iconografico e concettuale illumina le credenze degli antichi palencani sul culto funerario e sulla vita ultraterrena dell’essere umano". https://www.stilearte.it/trovato-in-una-buca-un-para-naso-finemente-istoriato-di-circa-1300-anni-fa-loggetto-fu-ricavato-da-un-osso-umano-cosa-rappresenta-la-scena-incisa/
    1 punto
  23. Ciao savoiardo, bella moneta di Caesaraugusta nella provincia di Tarraconensis. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/317 COS XI DES XII: anno 6 a.C
    1 punto
  24. -1. Io le slab che vedo le frantumo e picchio chi me le mostra.
    1 punto
  25. Penso che le scatole di plastica possano essere utilizzate per racchiudere monete dal XVIII secolo ai giorni nostri poiché sono molto sensibili all'usura, ma quando si tratta di monete e medaglie antiche preferisco ancora il loro aspetto da scartare.
    1 punto
  26. Ciao Genny, Purtroppo no, stamattina me l'ha mostrata, chiedendomi cosa ne pensassi, ho subito notato la legenda staccata PUBL/ICA e le tre lettere mancanti,ma sinceramente non ho pensato a chiedere peso e diametro...posso provare a chiederlo e nel caso lo riporto qui in discussione...
    1 punto
  27. Interessante variante con anche un errore nella disposizione della legenda al rovescio,potrei avere dei dubbi per quanto riguarda la seconda O di COMMO e la A di DITAS che potrebbero essere evanescenti ma la S di DITAS non ci sarebbe comunque stata a causa dello spazio ristretto tra l'ultima riga della legenda e la corona d'alloro... Raff,conosci il peso è il diametro?...
    1 punto
  28. DE GREGE EPICURI Vi mostro questa strana medaglietta in alluminio (mm. 29 x 15, molto irregolare e anche piegata), il cui testo recita: PRO MEDAGLIA-DELL' ADOLESCENZA ITALIANA- AI VINCITORI-DELLA LIBIA E DELL'EGEO- RICORDO. Manca la data. Qualcuno mi sa dire qualcosa di più?
    1 punto
  29. Bella moneta davvero, al momento sono fermo allo step del Sacerdote, mi riferisco al denario di Elagabalo come Sacerdote del Dio Sole postato qualche giorno fa, prima o poi passerò allo step successivo e prenderò pure il Dio Sole direttamente 😅 In merito agli acquisti di monete con dogana sono sempre stato titubante, al momento ho solo un'esperienza a riguardo dall'Inghilerra (ma dovevo...si trattava di Nerone e non posso resistere a Nerone...) che fortunatamente è andata liscia come l'olio ed è arrivato tutto in 2 giorni, al momento non ho ancora avuto il coraggio di ripetere la cosa per paura di non essere di nuovo così fortunato 😨
    1 punto
  30. Buongiorno Gianfranco, medaglia interessante, mai vista prima d'ora e non credo sia comune. Nell'ottobre del 1937 il regime riordinò nella Gioventù Italiana del Littorio tutte le organizzazioni giovanili preesistenti, maschili e femminili, raggruppandole in una organizzazione militaresca, come avvenuto anche in altri regimi autocratici; Io stesso che frequentavo la Prima Elementare venni ricompreso nei Figli della Lupa e ricordo benissimo quanto mi piacesse quella divisa, passatami da un cugino divenuto nel frattempo un Balilla e che non ebbi mai occasione di indossare a scuola in quanto erano già iniziati i bombardamenti e il personale scolastico aveva altro a cui pensare, in primis la nostra sicurezza (Allarmi, Rifugi antiaerei, ecc.). Potrebbe trattarsi di una Medaglia commemorativa emessa da una Organizzazione privata e distribuita all'inizio degli anni'30, o poco prima, di cui però non ho trovato sinora alcuna traccia. La figura dell'ufficiale in prima linea con spada, rivoltella, cinturone e fasce mollettiere è di buona mano, forse il disco posto a terra dietro di lui potrebbe rappresentare uno scudo delle popolazioni del Corno d'Africa. Complimenti, un bel pezzo.
    1 punto
  31. Merendine Parmalat…hanno colpito ancor…
    1 punto
  32. Bella moneta, e grazie per le tue condivisioni e le tue note descrittive sempre interessanti.
    1 punto
  33. Molto bella complimenti!
    1 punto
  34. Anche perchè il vario non è specifico e non dà giusta gloria a qualcosa invece di SPECIFICO😉 Tenuto pure bene,guarda che pagina 😉
    1 punto
  35. Sempre detto. Una risorsa importante per questa branca del collezionismo,una risorsa importante per il forum e una risorsa da arricchire di più se solo verrebbero accettate le nostre proposte su una sezione specifica @PostOffice potrebbe fare tranquillamente il curatore di sezione e gestire filatelia-storia postale a occhi chiusi,facendo "girare una bella giostra".
    1 punto
  36. Ottima scelta. Puoi collezionare tutte le 500 Lire "Caravelle" fino al 2001, oppure tutte le 500 Lire che hanno circolato (quindi, oltre alle Caravelle, anche Dante ed il Centenario), oppure tutte le 500 Lire Commemorative (che sono vere opre d'arte, oppure ancora tutto: Caravelle e Commemorative. Il vantaggio del collezionare Repubblica al giorno d'oggi è che è una collezione sottostimata, ma che - secondo me - finirà per rivalutarsi negli anni a venire. Un consiglio: cercale prossime al FDC, alcune lo sono perchè vengono da astucci di zecca e non hanno mai circolato, altre bisogna cercare con pazienza (ma è il bello del collezionare...) Qui sotto ti posto alcuni esempi: se ti ingolosiscono, vuol dire che è una collezione che fa per te.
    1 punto
  37. 1. Perché una moneta è un oggetto valutabile e godibile solo alla vista e al tatto. E una qualsiasi moneta classificata, valutata, giudicata, da più o meno capaci esperti, merita di essere classificata, valutata, giudicata, da veri esperti. 10. Perchè collezionare monete slabbate o non slabbate separa i collezionisti studiosi dai collezionisti non studiosi (amatoriali, investitori, dubbiosi, ignoranti).
    1 punto
  38. DE GREGE EPICURI Per quanto ne so io, sulle monete medievali (specie del tardo ME) abbiamo più documentazione, ma dipende dai periodi, dai paesi e dalle singole zecche. Tanto per fare un esempio, ricordo di aver visto a Bergamo la pergamena originale con cui Federico Barbarossa concedeva alla città il privilegio di battere moneta. A Firenze resta una imponente documentazione sulla produzione dei fiorini. In altre città invece i documenti medievali sono andati completamentre distrutti. Sulla produzione greca e romana, per quanto ricordo, la documentazione è scarsissima: qualche citazione (spesso dubbia) degli Autori, come quella di Plinio sul denario ; notizie molto generiche su qualche lapide o tabula bronzea. Gli studi quantitativi sono tutti indiretti, basati sul calcolo dei conii e, quando noto, sul volume di argento monetato in un certo anno
    1 punto
  39. 1 assoluto La domanda da porsi è: "Se non esiste un motivo vero motivo pratico ed estetico, per quale motivo sempre più monete di ogni epoca vengono incastrate negli slab ?"
    1 punto
  40. 12/11/1987 Giollo tinpotro’ dare anche i riferimenti Magnaguti ma appena rientro - ora sono in trasferta
    1 punto
  41. Per i prezzi e le fatture tengo a parte un raccoglitore, tengo tutto anche perché mi potrebbero servire per certificare la lecita provenienza delle monete.
    1 punto
  42. Grazie a chi è intervenuto. Oggi ho messo in ordine l’archivio della mia ancora modesta raccolta, e ho catalogato il tutto con i dati della moneta, la provenienza, la data d’acquisto e il prezzo (per le aste: il prezzo di partenza, quindi il prezzo d’acquisizione, e infine il prezzo finito compreso le commissioni. Ho tralasciato le spese postali perché spesso si tratta di pochi euro da dividere per 2-3 e anche 4 monete). Alla fine credo che sul cartellino non metterò il prezzo, ma mi limiterò a segnarli nel file di cui sopra. Ed è anche di più facile consultazione, e utilissimo. Ad esempio, ci si può rendere conto di come un paio di rialzi in asta per una moneta alla fine producano, con le commissioni al 20%, un prezzo molto distante da quello iniziale. Saltano anche meglio all’occhio gli acquisti fatti d’impulso, quel rilancio di troppo che ti fa pagare una moneta di discreta conservazione come se fosse SPL. Scusate, ma sto facendo la mia legittima esperienza, sbagliando anche qualcosa. Grazie a tutti per l’attenzione.
    1 punto
  43. Mi viene da sorridere pensando se fosse una moneta autentica e venisse sottoposta ai " più banali e casalinghi controlli" 🙂.
    1 punto
  44. È una delle migliaia se non milioni di medagliette celebrative di Giovanni Paolo II. È riportato il suo motto Totus Tuus fin da quando era in seminario e significa in sostanza Tutto tuo, sono tutto tuo, riferendosi alla Vergine Maria.
    1 punto
  45. Buona notizia ricevuta da Biagio Ingrao ,ha recuperato parte della collezione rubata anni fa
    1 punto
  46. Amazon ci ha davvero rovinato, viziandoci con pretese fin quasi al ridicolo. Sinceramente preferisco quando mi spediscono in tempistiche lontane da quelle più ovvie, magari diminuisce pure la probabilità che qualche malintenzionato tenti di intercettare il plico.
    1 punto
  47. Ben volentieri! Ecco una panoramica di come risulta la collezione del Regno di Bulgaria (ci sta tutta in 2 vassoi) e il dettaglio di uno scudone
    1 punto
  48. Dove si può acquistare una copia ? Esiste anche in formato digitale?
    1 punto
  49. Molto brevemente. Le emissioni romane coniate nelle province sono a tutti gli effetti emissioni ufficiali. Le differenze riguardano l'autorità emittente, il metodo di controllo ed di autorizzazione (se prodotte ad esempio nelle province senatorie o in quelle imperiali), l'area di circolazione (prevalentemente locale), l'iconografia (anch'essa con forti richiami alle tradizioni locali), etc. La presenza di legende in greco non è una discriminante; le emissioni "coloniali" hanno legende in latino. In qualche caso le legende sono miste, greco da un lato e latino dall'altro. Il metallo prevalentemente usato fu il bronzo, ma alcune zecche hanno avuto il privilegio di usare l'argento. In termini generici per “emissioni romane provinciali” si intende raggruppare tutte quelle emissioni chiaramente non imperiali, coniate nelle zecche delle province mano a mano che Roma conquistava nuovi territori verso oriente, ma a cui veniva concesso di continuare ad emettere moneta per le esigenze locali. Nel passato, per indicare l’origine greca delle zecche coinvolte, queste monete sono state indicate anche come emissioni Greco Imperiali. In realtà si tratta di un gruppo assai eterogeneo di emissioni sia per l’ampio periodo storico che abbracciano, sostanzialmente da Augusto a Diocleziano, sia per la diversa organizzazione amministrativa e politica delle varie province dell’impero (province senatori, province imperiali, etc.). Il corpus delle emissioni non imperiali è assai variegato. Si possono distinguere: - le emissioni dei municipi e delle colonie, caratterizzate da iscrizioni in latino, con richiami evidenti alla fondazione della colonia, sia iconograficamente che nelle legende. - un altro gruppo riguarda le zecche dell’Asia minore e delle province balcaniche, le cosiddette emissioni civiche. Alle poleis di queste province annesse all’impero romano, l’imperatore concesse di continuare ad emettere monete, recanti un ritratto imperiale al dritto (o di un membro della famiglia imperiale) ed un rovescio contenente tematiche prettamente locali. - un’altro grande gruppo di monete riguarda le emissioni destinate a circolare prettamente nella provincia di produzione ed a questo gruppo appartengono ad esempio le monete coniate per la Cappadocia, per la Siria e quelle della zecca di Alessandria d’Egitto. - Vanno inoltre ricordate le emissioni dei regni alleati o clienti dell’impero romano, ad esempio i regni della Tracia, del Bosforo e Pontos. I gruppi fino ad ora descritti hanno in comune la caratteristica di riportare, al dritto, ma a volte anche al rovescio, un ritratto imperiale o di un membro della famiglia imperiale. Anche le legende indicano chiaramente un richiamo alla autorità imperiale di Roma, sia esso l’imperatore o un suo delegato (governatore, console, legato, etc.). Un discreto numero di monete prodotte nelle province dell’impero nell’arco di tempo che va da Augusto a Gallieno, infine, non presenta questa caratteristica e non riporta alcun ritratto imperiale; si tratta delle cosiddette “emissioni pseudo autonome”. Luigi
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