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  1. El Chupacabra

    El Chupacabra

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/18/23 in tutte le aree

  1. Argomento sempre interessante quello delle emissioni imitative, almeno per me! Ogni "epoca numismatica" ha le sue imitative e le sue pecularità (area di emissione, motivazioni, tipologie, metrologia, uso, tesaurizzazione ecc). Per rimanere in tema di FEL TEMP imitative, una buona partenza è la lettura di questi articoli: https://www.jstor.org/stable/42678521 https://www.jstor.org/stable/42663322 https://www.britnumsoc.org/publications/Digital BNJ/pdfs/1949_BNJ_26_3.pdf e un volume corposo e ancora interessante è il seguente: https://books.google.it/books/about/Copies_of_the_Fel_Temp_Reparatio_Coinage.html?id=-CYvAAAAMAAJ&redir_esc=y
    6 punti
  2. Cari Lamonetiani, proseguo nel raccogliere e accorpare le immagini delle monete della mia collezione: oggi tocca alle 2 Lire d'argento (835/1000) di Umberto I del 1° tipo che vanno dal 1881 all'anno 1886.
    5 punti
  3. Ciao a tutti, per prima cosa mi scuso se l'argomento è già stato sviluppato; ho cercato e non ho trovato nulla. Come pretesto uso una moneta che ho appena acquistato: una imitazione barbarica di una "FEL TEMP REPARATIO" di Costanzo II. Mi piaceva il disegno, e l'ho presa. Però poi, dal basso della mia ignoranza, mi sono sorte alcune domande. "Imitazione barbarica", va bene. Ma... Perché? Cioè, perché una qualche tribù di barbari mette in piedi una zecca? Scarsità della moneta in loco? Volontà, pur essendo fuori dall'Impero, di poter utilizzare una moneta riconosciuta in gran parte del mondo? Chi? Tribù barbariche all'interno o all'esterno dell'impero? O entrambe? Quali tribù? Da quali aree? Ci sono tratti che possano far riconoscere la provenienza della moneta? Quando? La moneta imita una moneta di Costanzo II, per cui sicuramente non è antecedente al suo regno; ma è contemporanea o potrebbe anche essere successiva? Di quanto? Anche in questo caso, ci sono indizi che possano dare una risposta? Infine: esiste una "catalogazione", uno studio approfondito sulle imitative? Per concludere, grazie anticipate a tutti e le immagini della mia moneta:
    4 punti
  4. Pur con il massimo rispetto per il lavoro di @Mattia de Pieri il CdC non può che concordare con quanto detto dagli altri utenti, senza un minimo sforzo di collaborazione è impossibile per chiunque fornire le informazioni richieste. Ma in questa discussione ormai si sta parlando d'altro, quindi ritengo opportuno chiuderla, invitando al tempo stesso l'utente a proporne, se vuole, una nuova, certo che, presentando le sue richieste nel giusto modo, troverà sicuro ascolto.
    4 punti
  5. Eccomi di nuovo per finire questa storia. Queste riproduzioni furono realizzate da William Dugood che si trovava nel ducato di Parma e riuscì ad entrare nelle grazie della duchessa Dorotea Sofia che gli concesse la facoltà di prendere i calchi della collezione numismatica di famiglia. Dugood dopo diverse peripezie in Italia si trasferì a Lisbona e cedette la sua collezione di calchi a William Constable che portò i calchi in Inghilterra nell' East Yorkshire dove tuttora si conserva. È stato così che grazie alle foto di questi calchi il MAN di Napoli, con il lavoro di due giovani laureandi, ha potuto estrapolare e riunire tutta la collezione Farnese. Scusate l'ot.
    4 punti
  6. Ciao Max, la tua 50 lire è sicuramente autentica e fa parte di una mazzetta che è stata portata in Germania negli ultimi giorni di guerra. Come lo so? Me lo ha detto un parente di chi lo ha fatto. A suo tempo ne uscirono tante su eBay. Un paio, vicinissime alla tua, me le sono accaparrate pure io 😎 Se ci fai caso hanno lo stesso ‘difetto’ della tua. Saluti da Monaco, dove è appena iniziata l’Oktoberfest 🍻
    4 punti
  7. Salve a tutti. Dopo aver trattato della moglie Cesonia, la più famosa dell'Imperatore Caio, meglio noto come Caligola, è d'obbligo trattare delle vicende, anche se minime, che riguardarono la bambina nata dal loro matrimonio. La maggior parte delle testimonianze, al riguardo, ci sono state tramandate da Svetonio, ma queste non sono del tutto affidabili, data l'avversione che questo Imperatore si attirò anche dopo la sua morte. Forse nata a Lione, tra la fine del 39 e l'inizio del 40 d.C., Giulia Drusilla fu chiamata così in ricordo della zia paterna, sorella di Caio, morta il 10 giugno del 38. L'Imperatore era molto legato a sua sorella, che peraltro era la più piccola della famiglia, e la sua perdita lasciò un vuoto incolmabile nel suo animo a tal punto che sentì l'esigenza di ricordarne la presenza attraverso la figlioletta appena nata. Alcuni storici ritengono che Giulia nacque il giorno stesso delle nozze imperiali e fu proprio lei la causa di queste ultime. E forse questa ipotesi non è del tutto errata. Narra Svetonio:<<(Caio) la onorò (la sua Milonia Cesonia) col titolo di moglie quando partorì, e nello stesso giorno dichiarò di essere suo marito e padre della bambina che era nata.>> (Svetonio, Vite dei Cesari, Caligola - XXV). Sempre lo storico tramanda altre notizie sulla bambina: fu posta dal padre accanto alla statua di Minerva in un tempio dell'Urbe, imponendo alla divinità di accudirla. Giulia crebbe nell'ambiente di palazzo libera e fu poco controllata sia dai genitori che da altre persone, come precettori, pedagogi etc. Questo, insieme al fatto che era la bambina più potente e forse più ricca di vizi dell'Impero, fecero di Giulia una vera "peste", per dirla in termini odierni. Irrequieta, allegra e spensierata, così possiamo immaginarla, come una comune bambina intenta a giocare con i suoi coetanei. Che poi graffiasse il viso ai compagni di giochi, sembra piuttosto credibile: qualche lite poteva sempre scoppiare tra bambini, ma che strappasse gli occhi agli altri non lo è affatto. Tutte queste falsità sono state scritte appositamente per infangare la figura di Caio anche dopo la sua morte. Il 24 gennaio del 41 d.C. Caio fu assassinato dai Pretoriani di Cassio Cherea che avevano ordito una congiura contro di lui assieme ad alcuni membri dell'odiata aristocrazia. Furono i Pretoriani in rivolta a trafiggere Cesonia, la madre di Giulia Drusilla, con una spada, mentre alla bambina fu schiacciata la testa contro un muro. La piccola Drusilla, dipinta da Svetonio come un demonio che godeva dei mali inflitti agli altri, aveva solo un anno di età. A nome di Giulia non furono emesse monete vere e proprie, ma il padre ebbe l'accortezza di celebrare le donne della sua famiglia su un unico tondello provinciale: AE18 D/ KAISWNIA GUNH SEBASTOU, in lingua greca. Busto drappeggiato e acconciato di Milonia Cesonia rivolto a sinistra. R/ DROUSILLA QUGATRI SEBASTOU, sempre in greco. Giulia Drusilla, di circa un anno, a figura intera stante frontale con la testa rivolta a destra, regge in una mano una statuetta della Nike (Vittoria) e nell'altra un ramoscello. LE nel campo a sinistra. Rif.: RPC 4977; Meshorer 117. Zecca: Caesaraea Panias, in Siria. Data: 40-41 d.C. Rarità: Estremamente rara. Fig. 1: la moneta. Fig. 2: particolare del R/ della moneta precedente che ritrae la piccola Giulia Drusilla, la bambina più potente di tutto l'Impero Romano.
    3 punti
  8. Ciao, Ecco il carlino diverso, lotto 725 asta bolaffi 1-2/12/2022 Un saluto a tutti. Raffaele.
    3 punti
  9. Ciao! Non mi fossilizzerei sul vocabolo scritto, tanto più che a Venezia non si è mai detto/scritto piccioli, semmai piccoli ... anche se nel volgo comune si sono quasi subito trasformati in bagattini. Quello che contava era la dizione orale, quella scritta era usata dai pochi eruditi ..... l'analfabetismo era la regola. Nel 1616 i bagattini (piccoli) non venivano nemmeno più coniati, ma si coniavano ancora i doppi bagattini. Certo la scritta è desueta e rimanda ad un paio di secoli prima, quando c'era la Lira di Grossi e la Lira a Grossi; la Lira di piccoli e la lira a piccoli. Non credo però ci si riferisca al soldo da 12 bagattini o al bezzo da 6 bagattini; se così fosse avrebbero scritto addirittura soldo o bezzo. Probabile che abbiano voluto mettere una moneta che, pur non emessa da tempo, era ancora molto conosciuta tra il povero popolo .... N.B. Il piccolo (chiamato poi bagattino) non era altro che il denariorum venezianorum parvorum saluti luciano
    3 punti
  10. Discussione monitorata dal comitato di controllo. Si invitano gli utenti a usare toni distensivi e non provocatori, a rispettare le idee altrui, e a evitare argomenti politici. Ci riserviamo l’opportunità di prendere provvedimenti disciplinari verso chiunque contravvenga a queste norme ben esplicitate nel regolamento
    3 punti
  11. Buongiorno a tutti, qualche tempo fa, passando per campo S. Giacomo dall’Orio a Venezia, mi sono soffermato a leggere una stele del 1616 posta sulla facciata laterale della chiesa dirimpetto al pozzo. Il testo dice che per ordine degli ‘eccellentissimi esecutori contra la biastemma’ è proibito qualsiasi tipo di gioco (presumo d’azzardo) pena prigione, galea, bando, ecc…oltre ad una sanzione di ‘lire cento e cinquanta de piccioli’. Secondo voi qual’è il significato di ‘piccioli’? Non mi risulta siano esistiti dei conii denominati specificatamente in questo modo, oppure sbaglio? Forse il piccolo, ma penso fosse già in disuso da un pezzo. ‘Piccioli’ potrebbe riferirsi semplicemente a moneta, ma a quel punto sarebbe bastato dire ‘lire cento e cinquanta’ suppongo, perché specificare? Potrebbe quindi riferirsi al fatto che il pagamento dell’ammenda doveva avvenire, per qualche motivo, con monete di piccolo taglio, ma quanto piccolo? Immagino ce ne sarebbero volute un bel po’ di ‘piccioli’ per raggiungere le 150 lire che avevano un valore complessivo, credo, di 3000 soldi (1 lira = 20 soldi). M D C XVI ADI XII AGOSTO SONO PROHIBITI TUTTI LI GIUOCHI QUALI SI SIANO IN QUESTO LUOCO PER TERMINATIONE DELLI ECCELLI. SS. ESSECUTORI CONTRA LA BIASTEMA CON PENE DI PREGIONE GALEA BANDO ET ALTRE ET ANCO DI LIRE CENTO E CINQUANTA DE PICCIOLI FRA L. ACUSATORI ET CAPTORI Son curioso di sentire la vostra opinione. Grazie, Giulio
    2 punti
  12. Buonasera, Vi mostro questo asse dell'imperatore Nerva, del quale chiedo cortesemente i vostri pareri circa la bontà del suo stato di conservazione. Credo di non sbagliare se dico che Nerva rientra nella serie di quegli imperatori, le cui monete (almeno quelle in conservazione accettabile) non sono facili a trovarsi, se non a prezzi elevati. Allora, 12,1 grammi di peso per 28 mm di diametro. Che ve ne pare?
    2 punti
  13. ed azzardi bene! Senza diametro non si può dire con certezza da dove arriva il disegno. Qui la mia KRÓNA ed io misero misererrimo che per tirarvi in inganno ci avevo pure fatto uno pseudobuco come nelle sorelline danesi Alla prossima, Njk
    2 punti
  14. Ruotando la prima immagine di 180 gradi si nota bene la testa di Atena con elmo corinzio, si vede bene SYPA (Siracusa) , confermo quanto scritto nel post 2
    2 punti
  15. Ho unito le discussioni, mantenendo il titolo di quella iniziata da @Vel Saties anche se posteriore, poiché mi è sembrato più esplicativo.
    2 punti
  16. Concordo pienamente con te @ARES III. In ogni caso, caro @Mattia de Pieri, il fatto di lavorare 10 o 12 ore (cosa che, purtroppo, a me capita spessissimo) non giustifica in alcun modo ne i termini utilizzati e nemmeno i toni... e... ci tengo a precisare che non sono un banchiere, ma uno si è distrutto la schiena, e non solo, con il lavoro. Ringrazio tanto @Jagher perché, nonostante tutto, ha mantenuto un aplomb fantastico... addirittura facendo una ulteriore precisazione su come procedere per suddividere le monete. Signori miei... davvero una grande lezione di stile.
    2 punti
  17. Salve. Condivido un 3 tornesi (Pubblica) del 1789 di Ferdinando IV senza le sigle "C" e "C". Il Magliocca lo classifica R3 e il Gigante addirittura R4, ma, in realtà, non non sono pochissime le monete circolanti con questa variante. Nel mio esemplare le sigle non ci sono veramente o le hanno fatte sparire? A me sembra non ci siano veramente, però potrei anche sbagliarmi... Saluti.
    2 punti
  18. Ricordo per domani sera alle 20:30 l'incontro presso la sede del CCNM in via Kramer 32. Per questo appuntamento non ci sarà nessuna diretta, l'invito è aperto a tutti quindi vi aspettiamo numerosi. Grazie e buona serata
    2 punti
  19. Quattrino di Lucca emesso a nome della repubblica... in collegamento un esemplare datato 1557 il tuo mi sembra 1556... https://www.numismaticaranieri.it/archivioscheda/14274-lucca-repubblica-1369-1799-monete-con-data-1543-1599-quattrino-con-1557.aspx Mario
    2 punti
  20. Sono felice che un mio collega di forum abbia doti magiche, se ti chiedessi di farmi un favore magico, per cortesia, lo faresti ? Ecco ti chiedo di ignorare la risposta del signore suddetto come se non ci fosse mai stata. Sei stato gentilissimo ed hai spiegato minuziosamente il lavoro da svolgere, ma non per fare un favore a te o a noi, ma per farlo a lui, dal momento che non si può fotografare un mucchio di monete insieme e poi pretendete di identificarle tutte. Mica abbiamo la sfera di cristallo! Comunque se qualcuno non è soddisfatto del Forum , dico sempre che può rivolgersi, PAGANDO, ad un perito numismatico che sarà ben lieto di fare questo lavoro di catalogazione ed identificazione. Non credo però che anche pagando si utilizzeranno dal vivo questi toni con un perito (come se sul forum non ci fossero periti ed esperti che ogni giorno gratuitamente aiutato...). @CdCanch'io mi accodo chiedendo se possibile di chiudere o eventualmente di monitorare la discussione. Grazie.
    2 punti
  21. Carissimo Mattia Mago Merlino ti aveva dato la formula per dividere le monete del tuo lotto in modo che lo potesse fare anche un bambino dell'asilo,leggendo la sola data di coniazione. 1861-1878 Vittorio Emanuele II 1878-1900 Umberto l 1900 -1943 Vittorio Emanuele III 1946-2091 Repubblica Italiana. Mi dispiace non averti risposto subito purtroppo Mago Merlino era occupato in cose molto più importanti e quando do un consiglio in questo forum lo do con passione e soprattutto gratuitamente . Comunque sia io non sono un banchiere ma ho avuto la fortuna di aver avuto dei genitori molto saggi che mi hanno insegnato che con le persone maleducate e ignoranti non bisogna mai litigarci . Per tanto la nostra discussione termina qui. Firmato Mago Merlino
    2 punti
  22. @ART Ci sono vari casi di rappresentazioni di bimbe in fasce sulle monete imperiali anche se nella legenda non viene indicato il nome de neonato/neonata. Un'esempio è il seguente aureo databile al 147-148 dove al rovescio viene presentata Domizia Faustina, primogenita di Marco Aurelio e Faustina II, nata il 30/11/147. Considera che nel mio lavoro su Faustina II mi sono occupato di ricostruire la sequenza dei figli attraverso le monete oltre ad altre fonti (necessarie in questo caso per ipotizzare il nome del figlio/a). https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1856-1101-89
    2 punti
  23. Buongiorno @1412luigi. Condivido anch'io l'ipotesi avanzata dagli altri utenti. È molto probabile che si tratti di un calco in terracotta di una medaglia di Luigi XV. A questo punto, ero curioso di capire da quale medaglia avessero ottenuto questo calco. Dopo una ricerca abbastanza impegnativa, credo finalmente di averla trovata. È l'unica medaglia di Luigi XV, tra le molte che ho visionato, a presentare questa specifica legenda circolare. Purtroppo la descrizione della casa d'aste non fornisce informazioni particolarmente dettagliate. https://www.biddr.com/auctions/heritage/browse?a=1400&l=1506859
    2 punti
  24. Aggiungo per chi non l'avesse la foto del volume del Biaggi dove si parla di questa rara moneta!
    2 punti
  25. Credo anche io che sia un calco di una medaglia di Luigi XV. Del resto nel 700 era quasi una prassi soprattutto da parte degli inglesi. Mi viene in mente la collezione numismatica Farnese che per asse ereditario toccò ai Borbone di Napoli e trasferita al museo archeologico nazionale ancora lì conservata. Purtroppo le monete al loro arrivo a Napoli furono frammiste in un nucleo complessivo di oltre 26.000 monete registrati senza l'indicazione di provenienza nel catalogo a stampa ottocentesca di Giuseppe Fiorelli curatore del museo. Per questo motivo fino a poco tempo fa non si conosceva l'esatta composizione della raccolta farnesiana. Poi si è scoperto che in un museo inglese diretto dal direttore David Connell si conserva uno straordinario corpus di calchi. A dopo il fine racconto.
    2 punti
  26. Questa piccola monetina mi è costata 5 pound, era molto sporca ma dopo averla ripulita, è venuta proprio carina. Ai convegni mi pare che non sia tanto facile vederla (forse perché troppo piccola?). Mi fa piacere condividerla con voi appassionati di straniere.
    2 punti
  27. DE GREGE EPICURI Il CCNM chiude per la pausa estiva. Riprenderemo martedì 19 settembre alle 20.30 in sede (Milano, via Kramer 32), con un incontro informale guidato dal socio Fabio Songa. Tema: i rovesci monetali ADVENTUS e PROFECTIO, che commemoravano gli spostamenti dell'imperatore per campagne belliche o visite alle provincie. In moltissimi casi può essere identificato il viaggio che è oggetto della singola moneta. Tutti i soci che possiedono monete in argomento sono pregati di portarle, così le esamineremo e discuteremo assieme.
    1 punto
  28. Nel campo scoprono una stazione di posta romana poi trasformata in chiesa, quindi rasa al suolo. Com’erano organizzati i “motel” romani e le stazioni di servizio? Vista sull’area degli scavi verso sud, verso Hellweg. @ Foto: LWL/L. Cramer I resti di una stazione di posta risalente ai romani – con una fattoria che forniva la materia prima – e una successiva chiesa cristiana scomparsa, che fu costruita sui ruderi romani stessi, sono stati portati alla luce in Germania nella campagna di scavo 2023 e sottratti all’azione degli aratri che li consumavano progressivamente, grazie alle indicazioni di un archeologo volontario che aveva notato, in un campo agricolo, un’alta e anomala concentrazione di frammenti di calcare, a Est di Erwitte, una cittadina di 16mila abitanti abitanti della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania. Gli archeologi dell’Associazione regionale della Vestfalia-Lippe (LWL) hanno poi scavato e scoperto i resti di un’antica chiesa del X secolo. L’edificio in pietra lungo 30 metri ha una pianta precedentemente sconosciuta in Vestfalia. Un’immagine scattata durante gli scavi archeologico del 2023. @ Foto: LWL La scoperta è particolarmente inaspettata perché mancano completamente le fonti scritte relative a una chiesa in quest’area. Le prime notizie che parlano di un insediamento attorno al Bachaue risalgono all’XI secolo. Questi però menzionano solo la frazione di “Osthem”, ma nessuna chiesa. “Abbiamo potuto dimostrare che la chiesa è stata ricostruita qui dopo la demolizione di una fattoria molto più antica”, riferisce il responsabile degli scavi Dr. Eva Cichy della sezione Olpe di Archeologia LWL. “Abbiamo scavi di edifici di posta intorno alla chiesa e sotto le fondamenta, che indicano insediamenti in questa posizione fin dall’Impero Romano”, ha continuato Cichy. Il sistema di ospitalità lungo le strade romane le mansiones e le loro controparti Le antiche strade romane, famose per la loro solidità e efficienza, hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’Impero Romano. Queste arterie vitali non solo collegavano le terre remote dell’impero, ma offrivano anche una rete di ospitalità ben organizzata per i viaggiatori ufficiali. In questo articolo, esploreremo il sistema di ospitalità lungo le strade romane, con un’attenzione particolare alle “mansiones” e alle altre forme di ospitalità che si svilupparono lungo queste strade. Le mansiones: ospitalità per dignitari e ufficiali In età imperiale, le “mansiones” erano stazioni di posta gestite dal governo centrale romano. Queste strutture erano strategicamente posizionate lungo le strade romane e servivano principalmente a garantire un’adeguata ospitalità a dignitari, ufficiali e a coloro che viaggiavano per ragioni di stato. L’identificazione degli ospiti avveniva attraverso documenti simili a passaporti, assicurando che solo coloro con le giuste credenziali potessero beneficiare di tali servizi. La parola “mansiones” deriva dall’etimo latino “mansus,” che significa “fermarsi” o “rimanere,” riflettendo il suo scopo principale di fornire un luogo di sosta temporanea lungo le strade romane. Le mansiones non erano progettate per le legioni romane, che erano in grado di provvedere autonomamente sia all’alloggio che al rifornimento. Queste forze militari portavano con sé un intero convoglio di bagagli, noto come “impedimenta,” e costruivano il proprio campo, chiamato “castrum,” ogni sera a lato della strada. Le cauponae: ospitalità per il viaggiatore comune Per soddisfare le esigenze dei viaggiatori comuni, nacquero anche le “cauponae,” che potevano essere considerate delle aree di servizio lungo le strade romane. Queste strutture costituivano una rete privata di ospitalità e spesso sorgevano vicino alle mansiones. Tuttavia, a differenza delle mansiones, le cauponae avevano una reputazione inferiore, spesso considerate come luoghi equivoci e malfamati. Erano frequentate non solo da viaggiatori onesti ma anche da malfattori e prostitute, come indicato da graffiti rinvenuti tra le loro rovine. Le tabernae: ospitalità di livello superiore I patrizi romani generalmente evitavano le cauponae. Inizialmente, le leggi richiedevano che le case vicine alle strade offrissero ospitalità, dando origine alle “tabernae.” Questi non erano taverna nel senso moderno del termine, ma piuttosto ostelli. Con l’aumentare dell’importanza di Roma, le tabernae divennero più lussuose e acquisirono una reputazione che variava da buona a cattiva, a seconda del loro livello. Un esempio di un ostello rinomato era la “Taberna Caediciae” a Sinuessa, situata sulla via Appia, che offriva una vasta selezione di prodotti come vino, formaggio e prosciutti. Le mutationes: stazioni di servizio per veicoli e animali Un terzo sistema di “stazioni di servizio” lungo le strade romane era costituito dalle “mutationes” o stazioni di cambio. Queste strutture erano posizionate a intervalli di 12-18 miglia e offrivano servizi ai veicoli e agli animali. Qui, i viaggiatori potevano acquistare i servizi di carrettieri, maniscalchi e di equarii medici, veterinari specializzati nella cura dei cavalli. Un esempio notevole dell’efficienza di questo sistema è dato dall’imperatore Tiberio, che riuscì a coprire in un solo giorno le 500 miglia che lo separavano da Mogontiacum, utilizzando una staffetta di carri e facendo uso delle mutationes. In conclusione, il sistema di ospitalità lungo le strade romane era una rete ben organizzata che serviva a garantire un viaggio agevole e sicuro per coloro che attraversavano l’Impero. Le mansiones erano riservate ai viaggiatori ufficiali, mentre le cauponae erano disponibili per il viaggiatore comune, e le tabernae offrivano un’opzione di ospitalità di livello superiore. Le mutationes erano stazioni di servizio vitali per veicoli e animali, garantendo che l’Impero romano rimanesse collegato e funzionante attraverso la sua vasta rete stradale. https://www.stilearte.it/nel-campo-scoprono-una-stazione-di-posta-romana-poi-trasformata-in-chiesa-quindi-rasa-al-suolo-comerano-organizzati-i-motel-romani-e-le-stazioni-di-servizio/
    1 punto
  29. DE GREGE EPICURI Ultimamente mi sono molto dedicato all'Austria. Vi mostro questo Kreutzer di Maria Teresa, zecca di Vienna, nell'anno della morte; la foto non rende la bellezza della moneta, che è quasi FdC.
    1 punto
  30. CA miniera' dotto NE CAMINIERA D'OTTONE Buona notte. Stilicho
    1 punto
  31. Assolutamente! Benvenuto al quiz degli identificatori di monete!
    1 punto
  32. Accomodati pure! Va benissimo anche l'abito dark
    1 punto
  33. Bisognerebbe esaminarla dal vivo, quando dici che i cataloghi la danno R3/R4 mentre ne vedi molte in giro è dovuto al fatto che molti esemplari sono taroccati ,quelli genuini sono effettivamente rari...
    1 punto
  34. Direi un 2 leva della Bulgaria del 1925 https://en.numista.com/catalogue/pieces7702.html
    1 punto
  35. Direi che si può tirare a sorte.
    1 punto
  36. Il tributo del Monte Titano alla sua monetazione...
    1 punto
  37. Al post 13 ho commesso un errore: attualmente la busta con la stampa viene venduta singolarmente ed è la stessa che viene inserita nel folder. La differenza sostanziale da quella senza stampa è che, su quella con la stampa, al retro vi è posto un codice a barre ricavabile dai fogli informativi delle emissioni pubblicati da Poste Italiane. Nell'eventualità che anche la busta senza stampa avesse un proprio codice a barre, sarà sicuramente diverso ed è riconducibile alla busta cavallino neutra, cioè senza affrancatura ed annullo. Premesso che nemmeno io colleziono le buste, solo il catalogo potrà darti le risposte certe a riguardo il primo periodo delle emissioni delle buste per la non presenza della stampa dedicata che troviamo attualmente. Posso solo ipotizzare che durante il tempo sia cambiato l'aspetto dell'emissione, dato che di questa cosa ne sono certo per qunto riguarda i bollettini illustrativi.
    1 punto
  38. Classical Numismatic Group > Electronic Auction 545 Auction date: 30 August 2023 Lot number: 217 Price realized: 375 USD (Approx. 346 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: PHRYGIA, Kibyra. Circa 166-84 BC. AR Drachm (16.5mm, 2.78 g, 12h). Cistophoric standard. Helmeted head of Kibyras right / Warrior, holding couched lance, on horse galloping right; grape bunch to left, OPO below. HGC 7, 708; SNG von Aulock 3717. Deep iridescent tone, minor double strike on reverse. Good VF. From the Weise Collection. Ex Kirk Davis FPL 66 (Fall 2015), lot 34. Estimate: 200 USD
    1 punto
  39. Sono sconvolto dalla sorpresa. Ma allora anche Godzilla è un falso?????
    1 punto
  40. https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/ukauctioneers.com/pdf_catalogues/3009_with_images.pdf prospero , controlla che sia corretto
    1 punto
  41. Qualcosa dell'ITER (autorizzazione della commercializzazione), successivamente all'idea e alla creazione, comunque è descritto tra i dettagli relativi alle monete in emissione negli articoli della GAZZETTA UFFICIALE. Qui riporto giusto un esempio, riferendomi a 2 € gettonate di quest'anno: Commemorativa dell'aeronautica Questa in evidenza è solo la prima pagina, poi, andando sul sito cliccando nel link sopra la citazione, ci sono ulteriori testi con numerosi dettagli di vario tipo, selezionabili nella colonna a sinistra sotto la voce "Articoli". Numerosissimi riferimenti a varie leggi, ma qualche nozione utile per comprendere almeno uno dei passaggi importanti che passano tra la creazione dell'idea e l'effettiva emissione: il decreto che ne autorizza la commercializzazione. un altro esempio sulle monete non circolanti, tornando a fare il riferimento alle 5 € di Raffaella Carrà menzionate in precedenza, come quelle ultime scelte dal sondaggio di IPZS: DECRETO 19 dicembre 2022 Emissione e corso legale della moneta bimetallica da 5 euro dedicata alla Serie «Grandi artisti italiani - Raffaella Carra'», in versione proof, millesimo 2023. (22A07302) (GU Serie Generale n.302 del 28-12-2022) Un altro link per chi volesse curiosare oltre su alcune delle emissioni del 2023 è il sommario del 28 dicembre 2022 (sempre annessi al MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE) Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 302 del 28-12-2022 Sommario DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI A questi aggiungo un ulteriore informazione, non molto rilevante al fine di questa discussione, ma che forse non molti conoscono: la contingenza decisa all'inizio, talvolta viene rettificata. Ho rilevato questo dettaglio mentre cercavo G.U. di specifiche monete già emesse da mesi e tra i risultati ci sono stati decreti più recenti che riportavano proprio la correzione sulla quantità di monete prodotte. Ecco un paio di esempi: - Aumento della contingenza - DECRETO 27 luglio 2021 Rideterminazione da 3 a 5 milioni di esemplari del contingente delle monete da 2 euro a circolazione ordinaria, dedicate alle «Professioni sanitarie», millesimo 2021. (21A04697) (GU Serie Generale n.183 del 02-08-2021) - Riduzione della contingenza DECRETO 20 settembre 2022 Rideterminazione del contingente della moneta d'argento da 5 euro dedicata alla Serie «Grandi artisti italiani - Ennio Morricone», in versione fior di conio, millesimo 2021. (22A05678) (GU Serie Generale n.234 del 06-10-2022) NB: nel sito IPZS, questo dettaglio non è mai stato corretto (sono ancora descritti 8000 invece di 5400 effettivi, l'equivalente del 67,5% previsti), dunque passato relativamente in sordina. Su quest'ultima annotazione, decisione presa evidentemente su un prodotto che non ha avuto il presunto successo atteso, non so quanto possano incidere eventuali conseguenze sul valore della moneta nel mercato. Forse, la minore appetibilità con la diminuzione della contingenza si compensano sul valore ... Comunque sia, credo sarebbe più utile che questi dettagli fossero maggiormente fruibili senza andare a fare ricerche specifiche, come banalmente la correzione sul sito dove questa è (stata) in vendita... ora risulta infatti esaurita, ma non sono 8000 quelle vendute! 👋😉
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  42. La moneta in oggetto è un Taiping Tianguo (太平天囯) ovvero "Regno Celeste dei Taiping", e dovrebbe riportare nel retro la scritta Shengbao (聖寶) ovvero "Valuta Sacra". Il valore (1 Wen, 5 Wen, 10 Wen e 50 Wen) è determinato solo dal peso e dalle dimensioni. E' databile in un arco temporale che va dal 1856 al 1864... ma solo il retro permette di restringere il campo. Brevissima storia 🙂 La rivolta dei Taiping ebbe tragicamente i connotati di una vera e propria guerra civile, che coinvolse l'Impero Qing tra il 1851 e il 1864, e fu iniziata dal capo degli "Adoratori di Dio", Hong Xiuquan (che fondò il "Regno Celeste dei Taiping") nel tentativo di spodestare i corrotti nobili della dinastia Qing-Manciù, che governava la Cina. Inizialmente la rivolta partì nella provincia di Nanchino, ma ben presto si estese in tutto il sud del paese. Solo nel 1864, con l'aiuto britannico, l'esercito imperiale soppresse il movimento dei ribelli Taiping. Secondo fonti storiche, la sconfitta dei Taiping e la conseguente repressione causò dai venti ai trenta milioni di morti. Purtroppo esiste pochissima documentazione sulla monete fabbricate dai ribelli Taiping, ma si sa per certo che, all'inizio del mese di giugno del 1853, i ribelli occupanti Taiping ordinarono ai lavoratori delle fonderie di rame di Tianjing (l'attuale Nanchino ), che avevano i mezzi e le competenze per produrre monete, di aprire nuove fornaci per la produzione di monete in contanti che recavano l'iscrizione Tianguo Shengbao . Le dimensioni dovrebbero essere paragonabili a quelle dei pesos messicani e le poche fonti affermano che tutta la moneta prodotta dalle nuove zecche fosse di pessima fattura. Riporto il link del British Museum : https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1883-0802-1579 e un link con diversi esempi: https://en.numista.com/catalogue/taiping_heavenly_kingdom-1.html Spero di essere stato utile e spero di non aver detto corbellerie. Ti chiedo la cortesia, se puoi e se vuoi, di postare anche la foto del retro e i dati ponderali (peso e dimensioni). Grazie
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  43. @Gordonacci buona sera ti dico in breve cosa ne penso io, si tratta di un falso d'epoca del periodo compreso tra Enrico IV ed Enrico V , siamo forse nei primissimi anni del XII SEC. in alcuni punti si notano tracce d'argento il peso e' basso e l'aspetto troppo rameoso a dispetto di un fino che per questi tipi dovrebbe superare i 500 millesimi in argento, le lettere in legenda sembrano essere disposte in modo regolare, di norma per i falsi di epoca precedente abbiamo pseudo legende con lettere poco chiare e disposte in modo casuale, da questo periodo in poi si tratta invece quasi sempre di legende conformi e questo non aiuta nel giudizio finale unitamente ad uno stile ambiguo che comprende caratteristiche miste riferibili a vari tipi e periodi. Prendi tutto con le molle in quanto trattasi di una monetazione con fondo sdrucciolevole. Saluti Giovanni
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  44. A margine, merita osservare come nella stesse serie vada a collocarsi il primo ritratto di Cesare vivente, su un'altra emissione della stessa colonia, RPC 2268/2269, firmata anch'essa da Q. LVCRETI L. PONTI II.VIR M. con l'aggiunta di M. TVRIO LEG. (M. Turio, legato): https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/2268
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  45. Ti consiglierei di richiedere al Distretto Militare di appartenenza il "Foglio Matricolare" di tuo nonno, per verificare se queste informazioni sono menzionate nel suddetto foglio. Hai bisogno del nome e cognome luogo e data di nascita del nonno ovviamente, puoi scrivere al distretto militare di appartenenza o recarti di persona. È un bel documento ricordo da possedere.
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  46. Io ho avuto l'altro anno un resto di 10 pence inglesi al posto di 10 Fiorini ungheresi il giorno della morte della Regina Elisabetta II...mi è andata bene perché vale più del triplo! Comunque ho deciso di metterla da parte in ricordo della sovrana.
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  47. Riprendo la discussione, ringraziando chi ha risposto direttamente oppure tramite messaggi privati. Come pensavo il mio 10 Tornesi 1846 è un falso d'epoca “confezionato” benino, soprattutto per quanto riguarda il peso ed il taglio. La fattura un po' grezza mi aveva già indirizzato verso questa soluzione ( in effetti il venditore l'aveva ceduto per qualche decina di euro definendolo “presunto falso d'epoca” ). L'assoluta certezza deriva confrontandolo con la moneta di @borbonik che definisce il suo esemplare come “falso”. Stesso conio e stesso esubero ad ore 1 del D/ . Penso sia una prova che il falsario coniò un certo numero di monete che, notando l'usura, ingannarono parecchie persone. A questo punto tale millesimo, da considerare della più alta rarità, risulta presente solo nella foto riportata nello studio di Francesco di Rauso e nel Manuale di Magliocca, oltre che nella Collezione di @borbonik.Dopo qualche ricerca sono riuscito a trovare l'esemplare della foto: Nomisma Asta 54/2016 Lotto 1418 ( peso: 29,10 ) aggiudicato in MB a ben 2000 E + diritti. Complimenti al fortunato acquirente. In conclusione è lecito porsi una domanda. Perchè un falsario dell'epoca avrebbe coniato una moneta con un millesimo che probabilmente non era mai stato visto dalle persone che l'avrebbero utilizzato? Qualcuno dirà che la maggioranza del “popolo” era analfabeta e non sapeva distinguere lettere e date, l'atteggiamento verso una moneta era solo superficiale (pesava normalmente, le effigi del Diritto e Rovescio erano simili ) e quindi poteva essere accettata per le transazioni quotidiane. Ma esistevano anche persone che avevano una certa cultura e si sarebbero insospettite di fronte alla data mai vista. Per fare un esempio, sarebbe come se un falsario dell'epoca avesse deciso di coniare una Piastra di Ferdinando IV con millesimo 1797 ( data sconosciuta ) quando quelle in circolazione, peraltro molto numerose, presentavano i millesimi 1795-96-98. Sarei curioso di sapere la vostra opinione. Ringrazio Tutti e, se non annoio, prossimamente presenterò qualche 10 Tornesi 1846 Testa Grande. Ciao, Beppe
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