Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/21/23 in tutte le aree
-
Oggi vi presento la serie dedicata alla Lira di re Umberto I. Purtroppo manca quella del 1883, ho avuto occasione di prenderla qualche anno fa, ma era in conservazione penosa. Ora, non disdegno le basse conservazioni - soprattutto quando riguardano pezzi estremamente rari - poiché anche un MB ha la sua dignità se presenta un'usura uniforme. La Lira disponibile non aveva nemmeno quest'ultima caratteristica e, quindi, l'ho lasciata. Forse un giorno colmerò la lacuna. Qui trovate il secondo conio della Lira del 1884 (l'Attardi non lo riporta, anzi assieme a quella del 1883 la definisce di 1° tipo, potete vedere più sotto la "Briciola" pubblicata sul Gazzettino che mostra le differenze fra i due tipi). Della Lira del 1899 "9 ravvicinati" potete notare la maggior usura: essendo una semplice curiosità, ho messo in collezione la prima che ho trovato; magari, un domani se capiterà, provvederò a migliorarne la conservazione. La "Briciola" del Gazzettino #5 del giugno 2019:6 punti
-
Faccio i miei più sentiti complimenti a @nikita_ e @Meleto per aver risolto questo quiz davvero difficile. In effetti, si tratta di un batzen del principato di Neuchâtel del 1810 ma, guardando al solo rovescio, poteva essere qualunque nominale. Alexandre Berthier è certamente il meno conosciuto tra i napoleonidi. Ciononostante fu uno dei migliori generali francesi durante le guerre napoleoniche. In particolare, fu capo di Stato Maggiore, ovvero il grande organizzatore dietro le manovre delle armate francesi. In pratica, era colui che permetteva concretamente che gli ordini impartiti da Napoleone venissero applicati sul campo di battaglia. Considerando i sistemi di comunicazione dell'epoca, era fondamentale riuscire ad avere una logistica rapida ed efficace. Partecipò a quasi tutte le grandi campagne napoleoniche: Italia, Egitto, battaglia di Marengo (fu colui che permise l'attraversamento delle Alpi in poco tempo), Austerlitz, campagne militari in Prussia, Spagna e Russia. Fu, quindi, una figura indispensabile per Napoleone: oltre ad essere il Maresciallo più pagato dell'Impero, nel 1807 ottenne il titolo di principe di Neuchâtel, un piccolo cantone svizzero che, tuttavia, gli permise di coniare le proprie monete. Un privilegio che, come sapete, spettava a ben pochi della cerchia napoleonica, specialmente se non legati da vincoli familiari. https://it.wikipedia.org/wiki/Louis_Alexandre_Berthier4 punti
-
E' un cantone svizzero, ma senza numista non ci sarei mai arrivato è vero che utilizzando bene il sito su può trovare quasi tutto, ma è una mezza sconfitta perchè purtroppo significa non conoscere a vista una determinata monetazione. 1 Kreutzer - Alexandre Berthier - Principality of Neuchâtel – Numista ps: ma può essere un'altro nominale3 punti
-
3 punti
-
Buon pomeriggio, allego alcune pagine che potrebbero essere utili... Tratte da: "Delle monete e dell'instituzione delle zecche d'Italia, dell'antico e presente sistema di esse: e del loro intrinseco valore, e rapporto con la presente moneta dalla decadenza dell'impero sino al secolo XVII" Gian Rinaldo Carli · 17573 punti
-
Va in un campo e trova moneta d’oro del I secolo a. C. La scoperta nei pressi del paese in cui furono ambientati film psico-horror Incredibilmente bella, con le sue decorazioni che stanno tra l’astratto e la figurazione. La moneta è stata trovata quest’estate in un campo agricolo di Benington, un villaggio e parrocchia civile nel distretto di East Hertfordshire , nell’Hertfordshire, in Inghilterra, a circa quattro miglia a est di Stevenage e 35 miglia a nord di Londra. Una zona ad alta vocazione agricola, sin dall’antichità, in cui oggi risiedono 900 persone. Questo luogo magico è noto per un cortometraggio horror psicologico del 2009 e per la serie web No Through Road di Steven Chamberlain: la storia di quattro adolescenti di diciassette anni in viaggio verso Stevenage che si ritrovano intrappolati in un loop temporale lungo due segnali stradali che indicano un incrocio tra Benington e Watton. Luogo con un’aura metafisica, bella e, a tratti inquietante, quello in cui la moneta è stata portata alla luce. L’oggetto prezioso è un quarto di statere importato dai Galli dell’età del ferro, forse dei Nervii, risalente al I secolo a.C. La tipologia della moneta è quella a “Linee incrociate con cavaliere”. Il dritto presenta segni di scalpello incrociati. Il rovescio riproduce l’immagine di un cavallo, di una lira e di un cavaliere. Essa pesa 1,89 grammi e ha un diametro di 12,9 millimetri. Il recto e il verso dell’antica moneta celtica @ Rights Holder: The Portable Antiquities Scheme CC License I Nervi, che produssero questa moneta, poi giunta in Inghilterra, costituivano la tribù più influente all’interno della regione della Gallia Belgica durante il I secolo a.C., zona che era situata vicino al fiume Schelda. Secondo le testimonianze di Tacito e Strabone, i Nervi avevano origini germaniche. Nei resoconti di Gaio Giulio Cesare nel suo De bello Gallico, i Nervi erano descritti come il gruppo più combattivo tra le tribù belgiche. Una prova di ciò risiedeva nella loro cultura, che aveva somiglianze con quella degli Spartani, evidenziando così il loro carattere guerriero. https://www.stilearte.it/va-in-un-campo-e-trova-moneta-doro-del-i-secolo-a-c-la-scoperta-nei-pressi-del-paese-in-cui-furono-ambientati-film-psico-horror/3 punti
-
Complimenti!! Secondo me è un Batz (https://en.numista.com/catalogue/pieces24213.html) ma compimenti comunque davvero!! Ci stavo diventando matto!😄 Complimenti anche a @lorlukeper aver proposto il quiz più longevo in questa discussione!2 punti
-
Mi è capitato di vendere qualche moneta sulla baia e, quindi, parlo per esperienza diretta. Non è possibile vendere una moneta e spedirne un'altra di valore e/o conservazione inferiore. Il sito tutela sempre il compratore, a volte anche in maniera eccessiva. Perciò non esiste che il venditore possa fare il furbetto, a meno che non voglia prendersi un bel feedback negativo. Ciò che arriva all'acquirente è sempre quello viene mostrato in foto. Altrimenti si apre una contestazione per "oggetto non conforme alla descrizione" e si ottiene in poche ore il rimborso. Più plausibile l'ipotesi dell'asta con riserva anche se, anche su questo punto, occorre aggiungere un elemento che forse non tutti sanno: ogni volta che si apre un'asta con prezzo di riserva, il sito prende subito una commissione. Se, invece, l'asta è "libera", il sito non applica una tariffa immediata alla creazione dell'inserzione ma solo se l'oggetto viene venduto. Quindi, sulla baia, non sempre è così conveniente creare aste con riserva (a differenza, magari, di altri siti di e-commerce).2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
Ciao, eccola intera e con spiegazione. Benedikt von Nursia / Zachariassegen Benedikt von Nursia / Zachariassegen Medaille aus Bronzeblech VS: Der heilige Benedikt von Nursia mit Krummstab und Giftbecher. Umschrift, Umschrift, S[ANCTI] P[ATRIS] BENEDICTVS [Heiligen Vater Benediktus] Davor der Benediktusschild mit dem Benediktussegen Umschrift, C[RVX] S[ANCTI] P[ATRIS] B[ENEDICTI] [Kreuz des heiligen Vaters Benediktus] C[RVX] S[ACRA] S[IT] M[IHI] L[VX] N[ON] D[RACO] S[IT] M[IHI] D[VX] [Es sei das heilige Kreuz mein Licht, der Drache sei mein Führer nicht!] V[ADE] R[ETRO] S[ANTA] * N[VNQVAM] S[VADE] M[IHI] V[ANA] * S[VNT] M[ALE] Q[VAE] L[IBAS] * I[PSE] V[ENENA] B[IBAS] [Weiche Satan! Rate nimmer * Mir der Sünde falschen Schimmer * Du kredenzest bösen Wein * Trinke selbst das Gift hinein] Link RS: Der Zachariassegen Umschrift, + Z + DIA + BIZ + SAB + Z + HGF + BFRS XVII Jhd2 punti
-
Lamonetiani, nuntio vobis, gaudium magnum, habemus locandinam:2 punti
-
DE GREGE EPICURI Martedì 3 ottobre alle 20.30, il socio Aurelio Pironti guiderà un incontro informale su: La monetazione di Salerno. Siamo quasi tutti digiuni rispetto a questo tema, per cui il discorso sarà introduttivo e adeguato a dei...super-principianti! La sede sarà quella consueta (MILANO, via Kramer 32, citof. SEIDIPIU'); non ci sarà alcun video.1 punto
-
Ciao a tutti Nel periodo tra il 1814 e il 1860, credo che la difficoltà di questo fosse relativamente elevata. Essere ben protetto e in buone condizioni1 punto
-
Dall'home del loro sito: e questi denar luccicanti della Macedonia in ottone del valore di qualche centesimo sono il loro tesssoro? Niente accessori per la casa? manco a visitare il sito allora1 punto
-
Bene, appurato che non ho battuto la testa cadendo dalla sedia vi mostro cosa mi ha fatto sentire davvero male: Cliccando l’immagine: Ecco cosa avrei voluto non vedere mai… una delle nuove (apparentemente) case d’asta che si è affacciata sul mercato mettere in bella mostra sulla homepage del suo sito una ciofeca che oltre che nota da decenni è pure di orribile fattura. https://www.xn--rnesanscoins-4ib.de/ Agricoltori prestati alla numismatica?1 punto
-
Aggiungo una peculiarità riscontrata sul contorno del II conio della Lira del 1884:1 punto
-
Te ne do io uno longevo altro che! Scherzavo! semplice semplice1 punto
-
È quello che stavo pensando, perché per la verità le monete di Carlo VI a discapito di un periodo di coniazione più vicino a quello in osservazione io non ne vedo un'ampia diffusione in base anche ai pezzi ivi presenti oggi sul mercato. Invece per le monete di Carlo II, ora che ci faccio caso, io personalmente le ho sempre viste sui banchetti o nei negozi delle nostre zone in gran numero e anche in modo parecchio usurato. Specialmente carlini, tarì e grani sono ancor oggi in vendita in modo massiccio. Ora che ricordo, sicuramente più di 20 anni fa, una persona voleva vendere ad un negozio una moneta molto usurata che aveva trovato in campagna e se la memoria non mi inganna era una moneta in rame o di Carlo II o di Filippo IV. Grazie a tutti dei vostri commenti.1 punto
-
1 punto
-
Quoto 100% e quella moneta è fdc originale e pure bella😉 Il resto hai detto tutto tu1 punto
-
Almeno Carlo II, anzi prevalentemente. Il che significa che tutti i nominali del 1750 circolavano in minor percentuale rispetto al resto, quindi come "moneta preferita" ti suggerisco questa... 😛1 punto
-
Te lo spiego io, allora: se nel contesto di una critica comportamentale ci aggiungi le parole suddette, stai attribuendo detto tipo di comportamento al soggetto a cui sono indirizzate le parole dette . Meno numismatica e più Crusca1 punto
-
Fermo restando che il principio della libertà individuale è sacrosanto, si possono fare alcune considerazioni, per esempio se c’è una correlazione tra l’essere esibizionisti e farsi tatuaggi. Sembra di sì, perché con l’immagine scelta uno esibisce sé stesso e con la sede scelta pure. Rientra tutto nel Linguaggio del corpo, come espressione di originalità, mistero, attrattiva o altro. Un aspetto da tenere ben presente è quello della irreversibilità, ma sembra che alcuni tatuati “pentiti” oggi possano rimuovere dal derma l’inchiostro usato per il tatuaggio a colpi di laser senza lasciare cicatrici o aloni. apollonia1 punto
-
Sei tu che hai scritto” questo è il modus operandi che aveTE” … non l’ho scritto io… quindi non ti ho messo in bocca nessuna parola che tu prima non abbia abbondantemente scritto e sottoscritto. Le associazioni si curano da sempre di comunicarsi i falsi, l’ IBSCC cura il bollettino anti contraffazioni aperto alla consultazione… e le segnalazioni arrivano dalle associazioni dei vari paesi… quindi direi che facciamo quel che dobbiamo e possiamo nei limiti di legge…. Come dico sempre: io di figlioli ce n’ho uno …. Gli altri che abbiano un po’ di prudenza autonoma, senza aspettare che ci pensino gli altri1 punto
-
Forse mi sono perso qualcosa ma gli archivi che ho presente sul web mi pare siano opera di volontari, che poi magari riprendono anche i falsi diffusi dalle varie associazioni. Detto questo non era mia intenzione puntare il dito contro nessuno, lo trovo innanzitutto inutile, trovo invece abbia più senso discutere pacatamente su come arginare maggiormente i falsi, si può sempre fare di più. Collezionisti e venditori li vedo sulla stessa barca, come dicevo prima se il mercato ne è invaso penso infatti ci rimettano tutti, possono pure allontanare nuovi eventuali collezionisti che amano le comodità e magari un archivio pubblico ufficiale che possono trovare online senza sbattersi troppo lo apprezzerebbero.1 punto
-
Nel medioevo i cambiavalute inchiodavano i falsi a una tavola appesa alle loro spalle. Ma erano autorizzati a farlo. Come le benche attuali se gli consegni una banconota falsa. Invece il commerciante non può farlo con una moneta di proprietà di terzi. Quindi l'unica cosa che può fare è restituire il falso al proprietario. Tutto qua. Arka Diligite iustitiam1 punto
-
Non c'è il mio indirizzo, ho accuratamente occultato i miei dati. Quello che si legge è l'indirizzo dell'ufficio postale.. che io sia di Villafranca di Verona è indicato anche nel mio profilo. Grazie comunque per la premura! 😉1 punto
-
20 centesimi Emanuele III leggermente rigato 20 centesimi Emanuele III 1920 Insieme di 20 centesimi 1918/19/20,notare quello leggermente rigato 1919.1 punto
-
@gpittini Un estratto è comunque scaricabile liberamente da Academia (99+) Jitals | Robert Tye - Academia.edu1 punto
-
Iniziamo con la cosa più semplice: i tatuaggi oltre ad avere una funzione estetica sono anche un marchio di riconoscimento e di appartenenza. Ci sono numerose bande criminali che utilizzano dei tatuaggi per identificare i propri associati e riconoscere le altre gang (alleate o avversarie). Un PU o una guardia carceraria che avesse un tatuaggio potrebbe essere confuso come appartenente ad una determinata associazione criminale, con le conseguenze che ne deriverebbero (in primis la sua incolumità). Quindi non è proprio il caso di averne di tatuaggi se si vuole fare una certa professione! Dobbiamo distinguere 1- quando c'era l'impero romano (o anche la Repubblica) non c'era l'Italia politica e lo stesso concetto di Italia politica (mentre quella geografica era ben conosciuta già dai Greci), quindi temporalmente parlando siamo molto molto distanti (per non dire culturalmente, politicamente, socialmente,....) 2- l'ambiente militare (come quello carcerario odierno) era essenzialmente ambiente chiuso culturalmente parlando quindi distante dalla società. Esempi se ne possono fare molti, uno su tutti è rappresentato dalla estrema diffusione dei culti misterici ed orientali rispetto alla società civile romana (poi il fenomeno si è diffuso ma rimaneva sempre in ambiti circostanziati). Quindi dire che tra i legionari il tasso di individui tatuati era elevato non significa però che era un fenomeno altrettanto diffuso nella società civile romana. Inoltre tatuaggi e marchi erano anche pratiche riservate agli schiavi, quindi non credo che un normale cittadino libero se ne sarebbe fatto uno. Credo di aver ripetuto in ogni mio intervento che per me tutti sono liberi di fare tranquillamente quello che vogliono. Ma altrettanto sono io libero di critare una pratica pericolosa ed inutile (soprattutto vedendo certe mostruosità artistiche....). Sarei un po' più oggettivo in questo mare magnum di teorie. La questione di appropriazione culturale si deve intendere non semplicemente se si cucina un piatto di un altro Paese o si acquista un soprammobile esotico. Si parla di scimmiottamento quando ci si fa un tatuaggio "tribale" che per quel popolo ha un certo valore sociale o religioso, e per il quale si è dovuto affrontare cerimonie o riti di iniziazione. È come se per appagare il proprio gusto estetico altri popoli decidessero di vestirsi come il Papa o i cardinali o utilizzassero l'immagine del Crocefisso per decorare indumenti intimi. Non saremmo offesi e scandalizzati da queste cose ?1 punto
-
Quattrino anonimo da 4 bagattini degli inizi del '600 con la Beata Vergine stante con il Bambino e sul rovescio il leone in soldo. Arka Diligite iustitiam1 punto
-
1 punto
-
Con il termine del corso di validità della serie "Democratica", "Italia al Lavoro" e "Siracusana", si rese necessario una nuova serie ordinaria e si pensò a soggetti tratti da opere di Michelangelo Buonarroti, cui nel 1964 sarebbe ricorso il quarto centenario della sua scomparsa e che, sino ad allora, non era stato celebrato nei francobolli italiani salvo qualche riproduzione di sue opere. Fu così che nel 1961 venne emessa la nuova serie con la denominazione "Michelangiolesca", i cui soggetti sono tratti dagli affreschi realizzati per la Cappella Sistina e che di questa serie, mostro quelli inerenti al tema della discussione... Sibilla Libica Sibilla Eritrea Sibilla Delfica Sibilla Cumana1 punto
-
Mettiamo i punti sulle "i": 1- I tatuaggi fino a qualche decennio fa erano veramente rari nella popolazione italiana (ad eccezione di alcuni ambienti chiusi come la popolazione carceraria). Oggi invece secondo alcuni studi almeno il 48% della popolazione italiana possiede un tatuaggio. Perché sono aumentati? Non è forse per moda ? O perché c'è un obbligo a farli ? Quando c'è un aumento esponenziale di un determinato fenomeno in un breve lasso di tempo non si può sostenere che questo l'aumento è naturale ma è certamente stimolato da qualche fattore (se non crediamo alla moda e al sentimento di emulazione, sono proprio curioso quale possa essere la molla che ha spinto tutti questi milioni di italiani a farsi un tatuaggio! Poi naturalmente può anche esserci un fattore emotivo/personale individuale, ma comunque questo è tendenzialmente subordinato al fattore moda/emulazione). 2- nel passato esistevano i tatuaggi (come oggi) in alcune culture, ma questo non significa che erano presente in tutte o che avevano lo stesso significato in tutte culture presenti. In alcune tribù il tatuaggio rappresenta un passaggio di status (come il passaggio all'età adulta), in altre rappresenta direttamente un rango sociale, in altre rappresenta delle vittorie militari,.... Ma il tatuaggio effettuato in Italia oggi ha lo stesso scopo rituale/sociale oppure è un appagamento ad un semplice desiderio estetico (che pur legittimo) di un individuo ? Non si dovrebbero confondere i vari piani culturali e temporali perché si commettono errori di valutazione. Inoltre credo che in certi casi sia anche una forma di scimmiottamento ed appropriazione culturale indebita (vedi i tatuaggi tribali). Poi ognuno ha diritto di fare ciò che vuole, comunque sono dell'idea che ci dovrebbe essere maggiore consapevolezza perché non è un taglio di capelli o una permanente. PS: @Apeironse ad esempio un dipendente di un carcere non deve avere tatuaggi un motivo ci sarà!1 punto
-
Moneta stupenda, non la conoscevo. E' un periodo che devo ancora approfondire. Incuriosito dalle scritte su dritto e rovescio, le ho cercate su Numista. Le riporto per chi, come me, non la conosce e ha la stessa curiosità, spero di non risultare banale. Dritto: FERD·I·D·G·AVSTR·IMP·HVNG·BOH·R·H·N·V· Traduzione: Ferdinando I (FERD·I), per grazia di Dio (D·G), Imperatore Austriaco (AVSTR·IMP), Re d'Ungheria (HVNG), Boemia (BOH), quinto di quel nome (Rex·Huius·Nominis·V) Rovescio: REX·LOMB·ET·VEN·DALM· GAL·LOD·ILL·A·A·1837 Traduzione: Re di Lombardia e Venezia (REX·LOMB·ET·VEN), Dalmazia (DALM), Galizia (GAL) e Lodomiria (LOD), Illiria (ILL), Arciduca d'Austria (A·A) Anche lo stemma è stupendo: l'aquila bicipite coronata con al centro lo stemma lombardo-veneto (biscione per Milano e leone per Venezia). Intorno il collare dell'ordine del Toson d'Oro. Meraviglia.1 punto
-
Negli Emirati arabi sino al 1994 circolava la moneta da 1 dirham (tipo 1973-1989) in rame/nickel da 11,30 grammi e con un diametro di mm. 28,60 Nel 1995 con lo stesso identico soggetto furono ridotte le dimensioni, la moneta fu portata a 6,40 grammi di peso ed il diametro a mm. 24,00 (spessore mm. 19,00) Successivamente, nel 2012, fermo restando il diametro e lo spessore, fu ulteriormente ridotto il peso a 6,10 grammi. Ma si accorsero a loro spese che la moneta filippina da 1 piso in rame/nickel aveva le stesse identiche misure (gr. 6,10 - ⌀ mm. 24,00 - spessore mm. 19,00) Però ci vogliono ben 16 monete da 1 piso al cambio per 1 dirham. La moneta filippina era, ed è ancora, ampiamente utilizzata per sfruttare i distributori automatici presenti negli Emirati Arabi, una truffa enorme a causa della grande popolazione filippina che lavora negli Emirati Arabi Uniti, ma sembra che non se ne curano!1 punto
-
Effettivamente quella da 1 real è molto simile. Va considerato anche che noi abbiamo l'occhio attento e allenato ma il cittadino medio non bada assolutamente a ciò che riceve come resto.1 punto
-
Oramai i francobolli italiani sono dei francobolli foto, non c'è bisogno di chiedere ad uno studio grafico, .. mio nipote con un computer crea cose migliori. Hanno preso una foto dal web, con nessun sforzo, impegno ed ingegno.1 punto
-
Buona domenica a tutto il gruppo. Aggiungo con piacere un'altro tornesello falso. Il tornesello è chiaramente bulinato da una parte (già indice di falsità) e riporta una legenda molto molta rara: Al R/ +VEXLIFERVENEIA4 (legenda già di per se' stessa DI FORTE DUBBIO) mentre al D/ con legenda retrograda +VEXILIFERVENEIA Sono noti i torneselli con doppia legenda VEXILIFERVENECIAR4 ma in questo caso ho il forte sospetto che il falsario essendo a conoscenza di una particolare coniazione abbia voluto frodare degli ignoti collezionisti d'epoca. Si tratta forse del Cigoi, abile manipolatore e creatore di impossibili e di difficile reperimento monete? Spero di essere riuscito ad alleviare la vostra giornata con queste mie. Fabry1 punto
-
E qui posto il trittico completo senza particolarità, ma sempre in buona conservazione:1 punto
-
Aggiungo anche un ritrovamento per me emozionante! Un 3 pence del 1928 dello Stato libero d'Irlanda, un dominion della corona britannica. Sul dritto è presente l'arpa con l'anno e la scritta gaelica "SAORSTAT ÉIREANN", che vuol dire appunto "Stato libero irlandese". Sul rovescio è presente il coniglio che sarà poi ripreso anche nel primo conio della Repubblica d'Irlanda, come visto in precedenza in questa stessa discussione.1 punto
-
Quali stand saranno presenti all՜Expo di Venezia Numismarketing il 21 ottobre?1 punto -
La presentazione promette molto bene, segnato il 21 ottobre 2023 in calendario, mi tengo libero.1 punto -
Altro francobollo da pompe funebri.. Fino a dieci minuti fa non sapevo neanche chi fosse costui.1 punto
-
Ciao a tutti, il bello del mio collezionare alla pene di segugio è che - saltando di palo in frasca - ogni tanto mi imbatto in cosucce che riescono ancora a stupirmi. Adesso vediamo il perchè del titolo: lo "Zio Sam" che ci punta il dito in faccia lo conosciamo credo in molti, se non tutti quanti. Ma Lord Horatio Herbert Kitchener, lo conosce qualcuno di voi?!? Eppure è stato il primo a puntare il dito! Il manifesto britannico risale al 1914 disegnato da Alfred Leete , quello Yankee di James Montgomery Flagg è di tre anni dopo. Entrambi Il centenario della grande guerra è stato ricordato con una moneta da due pounds (tiratura ca. 6 milioni, presa per una dozzina di euro così suddivisi 1/3 la moneta, 1/3 la spedizione, 1/3 di dazi - Thanks, Brexit!) che ho trovato "per caso" cercando cosucce per un mio altro progetto collegato a spille belliche ed è qui che salta fuori il nesso con Lord Kitchener. per l'archivio anche l'altra faccia con l'ormai defunta regina ed i dati: bella massiccia con un peso di 12g / Diametro 28.4 mm / Spessa 2.5 Un buon pacifico proseguimento, servus, Njk =============== Non mi metto a fare il copia e incolla: se qualcuno è interessato a saperne di più, vada qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Lord_Kitchener_Wants_You solo la carrellata dei poster "imitativi" in fondo all'articolo ne vale la pena!1 punto
-
Buonasera a tutti, @Releo sono perfettamente d'accordo con te , moneta con un fascino invidiabile, per conservazione, per la nitidezza dei dettagli araldici e nella sua totalità. Particolari le aquile per fattura, le osservavo prima e sto facendo una ricerca sul web per approfondire. Saluti Alberto1 punto
-
Buonasera a tutti, complimenti @Releo, puntualmente ci delizi com delle monete stupende, mi piace molto. Bello il castello a Tre Torri come nei 9 cavalli di Filippo IV. Ti segnalo un link molto interessante a proposito del Tari 1715 di Carlo VI magari lo troverai anche tu interessante. O magari lo avrai già visionato. Saluti Alberto1 punto
-
Nel 2011 fu emesse anche un'altra moneta (15€ in argento) della serie “Animals of Irish Coinage”. Dopo il cavallo dell'anno precedente, stavolta tocca al salmone. Sul dritto è raffigurata l'arpa irlandese. Sul rovescio, invece, è presente un salmone (molto simile all'originale di Percy Metcalfe), con uno più piccolo di fianco. Infine, fu emessa anche una splendida moneta in oro del valore di 20€ con incisa una croce celtica. E' una delle monete in oro più piccole al mondo (11 mm, peso 0.5 g). Sul dritto è raffigurata l'arpa irlandese. Sul rovescio è rappresentata una croce celtica (High Cross), come ne sono presenti in tutte le regioni celtiche della Gran Bretagna e dell'Irlanda. Il design è opera dell'artista irlandese Thomas Ryan (già autore di altre monete, come 1£ con il cervo rosso o le monete del 2008 dedicati agli esploratori antartici). Le High Cross irlandesi presentano spesso un anello di pietra intorno all'incrocio della croce. Nel corso dei secoli la croce celtica è diventata un simbolo caratteristico del cristianesimo irlandese. Molti di questi monumenti in pietra risalgono all'VIII secolo e alcuni esempi successivi spesso erano caratterizzati da intagli decorati di scene della Bibbia. Alcuni pensano che i monaci avrebbero usato queste illustrazioni per rendere i loro insegnamenti più coinvolgenti per il loro pubblico. La croce di San Muiredach a Monasterboice (che ho avuto il piacere di visitare e di cui allego un'immagine qui di fianco) è uno dei migliori esempi di High Cross irlandese. Vi basti pensare che la croce è alta 5.5 metri. Mostra numerosi rilievi dell'antico e del nuovo testamento ed è in uno stato di conservazione eccellente. E anche il 2011 è andato. Ma state tranquilli, ci sono altre mille storie da raccontare!1 punto
-
Continuo la discussione passando alle monete euro, adottate dal 2002. Per quanto riguarda le monete in circolazione non c'è molto da dire, poiché tutte le monete raffigurano l'arpa celtica (sullo stile delle monete già viste in precedenza). Il disegno, questa volta, è ad opera di Jarlath Hayes. Piccola nota: dal 2015 la zecca irlandese ha smesso di coniare le monete da 1 e 2 centesimi. In questo post vorrei approfondire le monete commemorative da 2€. L’Irlanda, in totale, ne ha prodotte 6. Le prime quattro furono emesse da tutti gli stati dell’Unione Europea e sono: - 50 anni del trattato di Roma (2007) - 10 anni dell’Unione Economica e Monetaria dell’Unione Europea (2009) - 10 anni di monete e banconote in euro (2012) - 30 anni della Bandiera d’Europa (2015) Nel 2016 l’Irlanda ha prodotto la sua prima moneta da 2€ commemorativa nazionale, per il centenario della Rivolta di Pasqua (di cui abbiamo già parlato). Il disegno raffigura la statua di Hibernia (realizzata dallo scultore John Smyth) posta sull'edificio dell'Ufficio Postale Centrale che, come detto in un altro post della discussione, fu occupato nel 1916, dando inizio alla Rivolta di Pasqua. Hibernia è uno dei simboli dell'Irlanda. Il suo nome deriva dal greco antico ed era usato per riferirsi all'Irlanda. Il significato è che Hibernia guarda in avanti ed è, allo stesso tempo, un simbolo del passato, del presente e del futuro del paese. Nella parte superiore del tondello interno figura la dicitura «HIBERNIA» in caratteri che simulano la scrittura a mano e che traggono ispirazione dal Libro di Kells (anche di questo abbiamo già parlato). I raggi solari rappresentano il concetto alla base della rivolta: l'alba di una nuova nazione. Ai lati dell'immagine della statua si trovano gli anni «1916» e «2016». La figura di Hibernia è stata spesso utilizzata da riviste anti-nazionaliste a scopo propagandistico e satirico, in particolare nell’Ottocento. Esempio clamoroso fu quello della rivista Punch che, nel 1866, creò una vignetta in cui una ragazza (Hibernia) scappa da un gruppo di persone con caratteri mostruosi e scimmieschi (i feniani, cioè coloro che volevano la nascita della Repubblica) e trova sicurezza in un uomo (la Britannia). Nel 2019 è stata prodotta una moneta da 2€ commemorativa per i 100 anni della prima riunione del Dáil Éireann (parlamento). Il disegno raffigura la prima seduta del Dáil Éireann nella Round Room (sala rotonda), che ebbe inizio il 21 gennaio 1919. La seduta fu condotta interamente in lingua irlandese per sottolinearne il carattere simbolico. L'ampia sala rotonda della Mansion House sovrasta la congregazione del primo Dáil eletto della nazione. Le parole «An Chéad Dáil» (il primo Dáil), al centro del disegno, e l'anno «1919», in alto, sono incisi in carattere onciale tradizionale. Nel prossimo post parleremo delle monete commemorative in euro, oro e argento.. !1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?