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  1. giuseppe ballauri

    giuseppe ballauri

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/02/23 in tutte le aree

  1. Buongiorno, mi piace studiare le ossidazioni delle leghe del Rame e le possibilità di poter ridare dignità a monete afflitte da problemi dovuti all'incuria, oppure semplicemente perchè conservate in posti umidi o soffocate da vecchie plastiche non idonee. Il Rame a differenza dell'Oro ed, in parte dell'Argento, è particolarmente sensibile all'ambiente esterno, ed in qualche caso il danno è quasi irreparabile ( ad esempio quando si instaura il famigerato “Cancro del Bronzo”). Ma veniamo alla moneta che mi ha colpito. Si presentava in condizioni davvero penose, ma ho notato che, con un restauro accurato, forse un miglioramento poteva avvenire e soprattutto al rovescio esisteva una strana particolarità. Eccola prima della pulizia. Dopo la pulizia: La particolarità ( che non ho mai visto ) è la scritta TO ( rombo ) R spostata sopra le altre due lettere. La mia domanda è questa: si può trattare di una Variante? Deve solo essere considerata una casualità, oppure un segno identificativo dell'incisore ? Grazie a chi vorrà rispondermi, Saluti, Beppe
    8 punti
  2. Salve. Condivido una pubblica 1622 fusa di Filippo IV, recentemente entrata nella mia collezione. Pesa Gr. 16,20. Viene riportata dal Magliocca, nel suo volume sulla moneta napoletana 1503/1680, al numero 43/3 di pagina 217. Classificazione: R3. Si tratta della stessa moneta pubblicata nel testo appena citato. Ringrazio per l'attenzione. Buona giornata.
    5 punti
  3. Buongiorno ecco il raccolto della pescata di sabato mattina, ciotola "tre monete per 1 euro": Mozambico, 20 centavos 2006 Polinesia francese, 20 franchi 1975 Haiti, 5 centimes 1975 Jersey 1 penny 1971 Lesotho, 10 lisente 1998 Sant'Elena e Ascensione, 1 penny 1984 (é la prima moneta che trovo di questo territorio...😊 )
    4 punti
  4. Ciao Pessinus Galatia RPC IV.3, 4094 Silvio
    3 punti
  5. Per le piastre del 56 c'è pure il doppiopunto dopo HIER
    3 punti
  6. Ciao, sono perfettamente d'accordo con te 🙂. Ed è quello che faccio sempre prima e dopo aver acquistato una moneta. Cercare di visionare quanti più esemplari della stessa tipologia possibile ovviamente tramite foto e su circa 100 monete in mio possesso una trentina tra denari, antoniniani e sesterzi condividono lo stesso conio di altre trovate in vari archivi. È molto importante ed aiuta molto. Ovviamente visionare monete dal vivo e' quanto di più didattico possa esserci ed è l'unico modo sicuro per esprimere da parte degli esperti pareri definitivi. @ilnumismaticoquello che ho evidenziato con le frecce è una imperfezione sulla superficie della moneta (si vede bene sul secondo sesterzio, meno bene ma ugualmente intuibile sul primo) percui nonostante la sfuocatura della foto per me ci sono pochi dubbi che appartengono allo stesso conio. Ulteriori pareri a tal proposito sarebbero interessanti, ma nessuno si è pronunciato su questo. ANTONIO
    2 punti
  7. Forse perché lo spazio tra la R è il punto di fine legenda è ridotto e di conseguenza hanno optato per inserire nel mezzo un globetto più piccolo... Mia personale supposizione...
    2 punti
  8. Ecco trovate, ho delle vecchie foto, stava in gruppo ed ho ritagliato la foto, credo comunque si veda bene il dettaglio. Qui però il punto piccolo precede il grande... Saluti Alberto
    2 punti
  9. Buongiorno a tutti, trovo interessante il fatto che ben due nominali del 1856 abbiano la stessa particolarità. Appena trovo le foto posto la mia 56 VTR.. Saluti Alberto
    2 punti
  10. Dalla lettura del cartellino avevo subito compreso che la classificazione era errata, per le considerazioni già da te espresse sulle caratteristiche dei semisse repubblicani, pertanto ho detto al commerciante che l'avrei presa lo stesso per perderci un po' di tempo proprio perché pensavo che potesse essere una emissione romano-campana che è di mio interesse. Alla fine è una emissione siculo-cartaginese che per me è sempre di grande interesse e pertanto terrò la moneta con molto piacere. Grazie per il supporto Antonio
    2 punti
  11. Buongiorno a tutti, non avendone ancora in collezione, mi ha fatto piacere riuscire ad acquistare questo tallero per il levante coniato sotto Francesco I di Lorena, a Firenze. E' una imitazione dei talleri austriaci. Il conio fu approntato da Giovanni Zanobi Weber, che ricevette dalla zecca di Vienna due coni campione da riprodurre e che ha posto la propria sigla sotto il busto del sovrano, IZV. Avevo letto in passato che non vi era la certezza che queste monete fossero state prodotte dalla zecca di Firenze ma nell'opera di Andrea Pucci, sulla monetazione mercantile di Francesco I, vengono riportate lettere e annotazioni di zecca che ne attestano l'appartenenza alla zecca di Firenze. Non hanno lo stesso fascino dei francesconi ma sono pur sempre belle monete che attestano un periodo storico e che raccontano i commerci dei mercanti fiorentini. La volevo condividere in quanto ritengo sia in bella conservazione per il tipo. saluti
    2 punti
  12. Ciao Amici, era un bel pezzo non postavo piú nulla di mio nel forum, ho pensato di fare cosa gradita vedendo ultimamente qualche discussione su Pisa e i suoi Talleri volevo fare vedere questo pezzo in alta conservazione ricordando a chi si cimenta su queste monetazione, che i pezzi dei Medici non sono comuni, sono tutte rare, altre date molto di piú! un saluto Il Fofo
    1 punto
  13. Dal bordo credo sia una medaglietta (devozionale?), ciao Borgho
    1 punto
  14. DE GREGE EPICURI W.H. Valentine ("Modern Copper Coins of the Muhammadan States") raffigura una moneta molto simile per il Marocco (n.8) fra le "non datate", ma non ne indica con precisione le dimensioni. Siamo nel XVIII o inizi del XIX secolo.
    1 punto
  15. bellissima. NAC, auction 140, lot 106, 7 novembre 2023 Attica, Athens Didrachm circa 545-515, AR 18 mm, 8.29 g. Owl standing l. within circular border. Rev. Diagonally divided incuse square. Rosen 184. Svoronos 7 (this coin, Berlin). Jameson 2078 (this coin). R.J. Hopper, 'Observations on the Wappenmünzen', Essays to Robinson p. 32, 71a, pl. 5 (this coin). Gillet 924 (this coin). Kraay – Hirmer pl. 114, 346. Seltman 71a (this coin). Extremely rare and in exceptional condition for the issue, possibly the finest of very few specimens known. Struck on a very broad flan and with a superb old cabinet tone. About extremely fine Ex Hoffman 19 May 1890, Photiades Pacha, 491; Leu-M&M 28 May 1974, Kunstfreund, 20 and New York XXVII, 2012, Prospero, 365 sales. Privately purchased from Spink & Son on 20th May 1987. From the Löbbecke and Jameson collections. At one time in the Berlin cabinet (R.J. Hopper, pp. 32-33, the Berlin cast marked '1922 zu Dubl') The mint at Athens produced an extraordinary variety of denominations of its silver coinage, though the only one it struck in large quantities was the tetradrachm, which became something of a universal currency in the Greek world. Among the "owl" coinages, the didrachm was unusual, though in the earliest phase of Athenian coinage, the period of its "heraldic coinage" (Wappenmünzen), it was in fact the standard denomination. It is rather surprising the didrachm was not continued by Athens in quantity, for at about 8.6 grams it weighed the same as the staters of Corinth. Stylistically and technically the "owl" didrachms are of great interest because the reverse takes the standard composition of the series and adds a remarkable twist – an artistic simulation of the "incuse square" that can be observed as a by-product of the striking process on all other Athenian owls from the archaic and Classical periods. This unusual feature earmarks the Athens didrachm as something more than just a rarity, but an artistic and technical experiment at a mint that otherwise is renowned for its draconian uniformity. In the usual case of an Athenian silver coin, the incuse square is created at the time of striking by the excess metal cupping around the edges of the square reverse die. The reverse dies used to strike the didrachms, however, were round, not square, and on examples with particularly broad planchets the full circumference of the die is revealed. For the didrachms, the engravers cut a square into the circular die, and within that square they engraved the traditional design. And yet there is another innovation to consider: the olive sprig that on the standard issue of Athens is placed wholly within the field of the square die is here shown overlapping the faux "incuse square" and the raised plane surface of the circular die, with the result being that one leaf is in the square and the other rests upon the ledge of the circular field.
    1 punto
  16. il prodotto è questo: https://www.coinsandmore.it/de/prodotto/cofanetto-raccoglitore-in-legno-per-monete-medaglie-gioielli-2-vassoi-in-velluto-italiano-personalizzabili-e-serratura-con-chiave-mod-av-no-ch/
    1 punto
  17. Complimenti! Pensavo di aggiungere più tardi altre lettere sparse qui e là. ps: ti aveva suggerito qualcosa? liard
    1 punto
  18. Provo con un 2 Liards dei paesi bassi Austriaci di fine settecento https://en.numista.com/catalogue/pieces3869.html
    1 punto
  19. Provo: Sergente d'aspetto severo S'erge NTE d'AS petto? S'è (érto), vero!
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  20. Buonasera a tutti, complimenti Beppe @giuseppe ballauri non solo hai fatto un bel lavoro di pulizia ma addirittura hai trovato una moneta con una particolarità che non mi risulta sia stata già vista. Per me si tratta tranquillamente di una Variante. Anche io ci vedo un rombo dopo la lettera O. Però aggiungerei anche un punto sotto la N e uno sopra il 6. Saluti Alberto
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  21. Peppe ciao Complimenti per la pulizia in primis. Peppe il punto c' è ed è marcato e ben visibile . Perchè no,bisognerebbe capire quante ve ne sono.
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  22. Da notare, per le piastre in esame abbiamo sempre prima il puntino più piccolo leggermente in alto e poi il punto più grande in basso a seguire. @Releo la tua 34 proprio perché trattandosi di 34 va approfondita, se non sbaglio è il millesimo più ricco di varianti o presunte tali. Saluti Alberto
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  23. forse i sono arrivato: Medaglia dedicata ai santi canonizzati nel 1671: san Luigi Bertrando, santa Rosa da Lima, san Francesco Borgia, san Filippo Benizi e san Gaetano Thiene.
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  24. Il Ministero emette il 30 settembre 2023 un francobollo ordinario, appartenente alla serie tematica il patrimonio artistico e culturale italiano, dedicato a Tex Willer, nel 75° anniversario della prima uscita in edicola; con indicazione tariffaria B. La vignetta raffigura il popolare eroe dei fumetti western Tex Willer, in sella al suo cavallo rampante sullo sfondo di un tipico paesaggio del Far West, creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini. In alto a sinistra è presente il logo di Tex. Completano il francobollo la legenda “75 anni”, la scritta “Italia” e l'indicazione tariffaria “B”. Bozzetto a cura di Sergio Bonelli Editore con disegni di Aurelio Galleppini ed ottimizzato dal Centro Filatelico della Produzione dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpA. Caratteristiche del francobollo Tiratura: ottocentomila trentatré esemplari Foglio: quarantuno esemplari di francobolli e quattro chiudilettera Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa: 30 x 40 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: quadricromia. Caratteristiche dei chiudilettera Il foglio contiene quattro chiudi-lettera posizionati ai quattro angoli, che riproducono in particolare: tre storiche copertine di Tex, rispettivamente la prima nel cosiddetto “formato Bonelli”, datata 1958, la 200a e la 400a e il celebre personaggio protagonista delle avventure a fumetti, raffigurato in sella al suo cavallo in un caratteristico paesaggio del Far West. In ogni chiudi-lettera, in alto, è presente il logo di Tex e la leggenda “75 anni”. I quattro chiudi-lettera presentano le medesime caratteristiche tecniche del francobollo, compresa la tracciatura, ad eccezione dei seguenti dati: formato stampa: 26 mm x 36 mm. Tiratura: diciannovemilacinquecentotredici esemplari per ognuno dei quattro chiudi-lettera, per un totale di settantottomilacinquantadue chiudilettera. Foglio: quattro chiudilettera e quarantuno esemplari di francobolli. Bozzetti: a cura di Sergio Bonelli Editore con disegni di Aurelio Galleppini e ottimizzati dal Centro Filatelico della Produzione dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpA. Note: per le immagini riprodotte raffiguranti il personaggio dei fumetti Tex Willer © Sergio Bonelli Editore.
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  25. Nel mio archivio fotografico ho trovato questa, sempre per Tessalonica: Arka Diligite iustitiam
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  26. Per un confronto ti posto le mie (sono però di altre zecche):
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  27. I dettagli non si stagliano molto dal fondo; ad esempio in una battitura a martello dovresti avere naso, bocca e occhio un po' più profondi; anche l'orecchio nell'incavo è un po' "blando". Nei dettagli che ho citato l'usura fa fatica ad arrivare, qui invece sembrano usurati anche quelli
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  28. Tanta sana invidia per un sesterzio affascinante! Aggiungo questo tratto da wikipedia: Decursio equitum Vai alla navigazioneVai alla ricerca La decursio equitum è spesso intesa, già dalle fonti antiche, come alternativa alla transvectio equitum, ovvero la parata annuale creata da Augusto nel 5 a.C. di cavalieri romani in Roma di fronte all'imperatore, la quale era guidata da un sevirato dei cavalieri, affidato ai figli dei senatori e, con qualche rara eccezione, ai membri del ceto equestre. Tuttavia, in altri casi, con decursio, si poteva intendere la parata di cavalieri romani in occasione dell'apoteosi di un imperatore, come nel caso di Antonino Pio. Riguardo alla moneta del 65 d.C., dovrebbe trattarsi della più nota transvectio equitum, non collegata ad alcun evento bellico del periodo (non quindi una acclamatio). Decursio equitum al tempo di Nerone Immagine Valore Dritto Rovescio Datazione Peso; diametro Catalogazione sesterzio NERO CLAVD CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata di Nerone verso destra, con un globo alla base del busto; Nerone a cavallo, cavalca verso destra tenendo una lancia; dietro di lui un soldato sempre a cavallo (forse un pretoriano), che tiene un vexillum; S C ai lati; DECVRSIO in esergo. 65 (34 mm, 26.67 gr, 6 h (zecca di Lugdunum) RIC I 395; Lyon 59; WCN 403. La decursio alla base della colonna di Antonino Pio. Un esempio di decursio come "giostra a cavallo" durante la cerimonia funebre, la troviamo rappresentata sulla colonna di Antonino Pio a Roma, sulla cui base sono rappresentate due scene quasi identiche della duplice consecratio della coppia imperiale (una per Antonino e una per Faustina, come le doppie aquile). Vi sono raffigurati i membri dell'ordine equestre intenti a celebrare il decursio o decursius, coi relativi vessilliferi, all'esterno, e un gruppo di pretoriani all'interno. Questo rito, che doveva aver avuto luogo attorno all'ustrino dove si era svolta la cerimonia di cremazione, si era svolta in due tempi (prima la processione a piedi, poi la giostra a cavallo), ma nella raffigurazione è usato l'espediente della contemporaneità, collocando una parata dentro l'altra. Un altro espediente convenzionale, mutuato dall'arte plebea e presente, per esempio, anche nella Colonna Traiana nella raffigurazione dei campi militari, è quello della prospettiva "a volo d'uccello", che permette di inquadrare l'intero moto circolare della giostra, con i cavalieri posti su due piani principali, in file di due o tre, poggianti su sottili lembi di terreno ad altezze diverse. La presenza di scorci è novità assoluta in un monumento ufficiale romano. Rispetto alla scena dell'Apoteosi l'organizzazione spaziale è quindi ancora più originale ed è indice di come gli artisti ufficiali si muovessero con grande originalità soprattutto affrontando quei temi per i quali non esistevano schemi tradizionali a cui ispirarsi. Le figurette tozze, quasi a tutto tondo, si addensano entro un'ellissi centrale e spiccano sullo sfondo neutro, secondo una composizione così insolita che sembra una trascrizione in altorilievo dei bassorilievi della Colonna Traiana. Il netto contrasto tra sfondo levigato e l'animata scena forse non è altro che una derivazione, trasposta in una composizione d'insieme, del gusto adrianeo nell'accostamento tra superfici lisce (come le carni nei ritratti) e mosse pittoricamente (come nelle barbe, nei capelli, ecc.).
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  29. Caspita, chiamato in causa come esperto! Grazie. Non posso, allora, esimermi dal dire qualcosa. La moneta è, per me, autentica, presenta usura uniforme ed il peso è congruo. Le foto non sono nitidissime (devo giudicare da quelle), opterei perciò per un BB+. Per confronto e condivisione posto un esemplare in buona conservazione:
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  30. Ciao più che Macrino direi Antonino Pio anche per l'iscrizione. Silvio
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  31. Salve. Gettone della Slovacchia, ufficialmente Repubblica Slovacca (in slovacco Slovensko o Slovenská republika) che riporta l’anno del suo ingresso nell’Unione Europea. D/ SLOVENSKA REPUBLIKA ******2004 ****** Palazzo presidenziale con al centro della piazza antistante la fontana illuminata e colorata. R/ Giovane contadina con un fascio di spighe di frumento e una falce tra due serie di sei stelle lungo il bordo a sinistra. Bronzo: 27,5 g, 40 mm Il rovescio rivela le tradizioni agricole dell’economia slovacca. L'agricoltura, praticata soprattutto nella pianura del Danubio, produce principalmente cereali, patate e barbabietole da zucchero, mentre le zone collinari sono coltivate a vigneti e frutteti. apollonia
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  32. Discovered in 2014, this is the largest hoard of Anglo Saxon silver coins found in Britain for over 150 years. Over 5000 coins from two kings – Ethelred the Unready and Cnut the Great – were buried about 1035 AD. They tell the story of the forgotten invasion of Britain in 1016, when Cnut became the first Viking king of England. 50 years before the famous invasion of William the Conqueror in 1066, if Cnut’s dynasty had survived, the history of Britain would have been very different indeed.
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  33. Complimenti vivissimi @Meleto! Questa era davvero tosta. È la doppia, una moneta-prova R5 della prima Repubblica Italiana (quella con Napoleone come presidente). Ad oggi, ne sono noti solo due esemplari: uno è questo, l’altro si trova al Gabinetto numismatico di Milano (niente Smithsonian Institution, @nikita_ 😅). Questa moneta ha una storia stupenda. Dopo anni di dominio straniero, ai primi dell’800 a Milano si respirava un grande entusiasmo. Era appena nata la Repubblica Cisalpina e Milano ne era capitale. La classe dirigente, con grande scaltrezza, comprese che la sopravvivenza della Repubblica sarebbe dipesa dalle sorti di Napoleone. Ecco, allora, che si ebbe l'idea di coinvolgerlo direttamente in questo progetto politico, nominandolo come Presidente della Repubblica Italiana. Al Manfredini venne affidato il compito di realizzare le prove per la nuova monetazione di questa Repubblica. Il problema è che Manfredini non aveva mai visto in vita sua Napoleone e così basò il suo ritratto su i quadri e le statue che lo raffiguravano. Purtroppo, il risultato non fu proprio dei migliori… La storia vuole che quando gli mostrarono la doppia e la mezza doppia d’oro, Napoleone non si riconobbe. Anzi, trovò il ritratto così sgraziato da ricordare un becchino e gettò con disprezzo le monete a terra. I milanesi dovettero, allora, ripartire da capo, e riuscirono finalmente a produrre una moneta che non infastidì più di tanto il Generale Bonaparte (quella che hai mostrato all’inizio).
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  34. 1895 CARNEVALONE DI MILANO LA CECCA E IL MENEGHINO - W IL RISORGIMENTO DEL CARNEVALONE Peltro argentato mm 55
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  35. A me sembra più un tentativo di spacciare per prova di euro quella che è una semplice medaglia di celebrazione per l'ingresso della Slovacchia in UE.
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  36. Trovata!! Una doppia o mezza doppia della repubblica italiana napoleonica. Una moneta che non conoscevo assolutamente ma quel numero romano in basso vicino alla zona data mi ha immediatamente ricordato le monete della repubblica italiana napoleonica... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PRI/9
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  37. Moneta stupenda e di gran fascino. Per vari motivi che non sto ora ad elencare, le monete toscane sono, tra le moderne e a mio modesto parere, quelle piu' belle sul piano estetico ed "emozionale".
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  38. Come temevo, è arrivato un cofanetto più capiente! Fortunatamente non è un problema riempire gli spazi liberi, per esempio con un caricatore per 7,92 mm (8x57) , probabilmente di un "Gewehr 88", un fucile adottato a partire dalla fine del XIX secolo dall'Esercito imperiale tedesco. il bossolo il fondo del bossolo, che ci rivela come, dove e quando: S= Spitzgeschoss, pallottola a punta (c'erano anche le E = standard, sS, etc.) / I fraktur per Ingolstadt, città della Baviera / 1=gennaio, 13=1913 la punta ed il fondo, che tanto per complicare le cose ha una lettera che non mi sento di aver identificato con certezza foto di famiglia, tutte cinque montate sul listello le cartuccie sono vuote e si può togliere la punta (per non prendersi una denuncia per possesso di armi da guerra), ma tanto, arrugginite come sono, sarebbero più adatte ad un suicidio che non ad un omicidio. Un po' di polvere da sparo la ho tenuta, e per chi non la ha mai vista NON sembra così ... polverosa che conservo in una capsula per 2Euro, la scala è in mm. Questa è chiamata "polvere bianca" che, a differenza di quella nera, durante la combustione non esplode ma produce solo scorie gassose. Anche se ha 110 anni, non ha reagito ad una bella martellata su di un incudine, ma appena ho avvicinato un fiammifero acceso a qualche granello ha reagito subito infiammandosi. Adesso vado, che devo ancora tappare un paio di buchi... Servus, NJk
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  39. Due monetine due euro (1,50 + 0,50) Un bel notgel da 10 cent autorizzato dalla Camera di commercio francese ed emesso a cura del Comune di Nizza (dipartimento delle Alpi marittime) nel 1922 . E' catalogata da Numista tra le monete non in exonumia. https://en.numista.com/catalogue/pieces8905.html Alluminio che supera il secolo di vita è già un qualcosa, merita di essere messa accanto alle monete che posseggo della Francia di quel periodo. Ed una minuscola monetina (dimensioni di un cent di euro) del Nicaragua, 5 centavos di cordoba del 1972. Seppur piccola fu coniata con la stessa accurata iconografia delle sorelle più grandi (10-25-50 centavos + 1 cordoba). Il conquistatore spagnolo Francisco Hernández de Córdoba al dritto, ed i cinque vulcani con il sole splendente al rovescio (rappresentano l'unione e la fraternità dei cinque paesi fondatori delle originarie cinque Province Unite dell'America Centrale). Dimensioni a confronto con il mio cordoba sempre del 1972.
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  40. E' lei! Personalmente la reputo una bella moneta Con le monete in oro non ci vado proprio a braccetto ma ci tenterò!
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  41. Direi un 2 scellini del Sud Africa di Giorgio VI🤔 https://en.numista.com/catalogue/pieces10283.html
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  42. Si tratta di una abbazia benedettina molto importante nella storia veneziana. E' stato luogo di sepoltura di dogi. All'abbazia di Sant'Ilario e Benedetto erano sepolti i dogi Angelo e Giustiniano Partecipazio, fondatori del monastero. Vi riposavano anche il doge Pietro IV Candiano e il figlio Pietro uccisi durante una rivolta nel 976. Scompare dalla storia nel XV secolo a seguito del progressivo impadulamento e dell'insalubrita' derivante dalle deviazioni di alcuni canali da parte dei padovani nell'ambito delle guerre a seguito della prima espansione in terraferma di Venezia. E' stato spogliato nel tempo dei materiali, destino molto frequente. La memoria del luogo non e' mai stata completamente perduta, sebbene una zona pienamente lagunare e' ora zona di campi molto vicina alla caserma dei lagunari. Se non ricordo male qualche reperto si conserva gia' al Correr. Bene che si voglia valorizzare un luogo cosi' importante e misconosciuto.
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  43. Grazie per la condivisione, almeno così posso almeno guardarle, comprarle non se ne parla 🥲
    1 punto
  44. sembra una doppia d'oro di Marrakesh, giusto il peso ma non torna il diametro. Aspetta più esperti
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  45. Indirizzerei le ricerche nei dinar della dinastia Hafside. Nord Africa, grossomodo l'odierna Tunisia, parte dell'Algeria ecc. Tipo questi: Dinar - Abu Yahya Abu Bakr II - Hafsid dynasty – Numista
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  46. Bella medaglietta, che non conosco. In effetti il busto è quello di Pio IX e la data potrebbe essere associata al giorno conclusivo delle 5 giornate di Milano. D'altronde, prima dell'allocuzione del 29 Aprile 1848, Pio IX era ancora la figura di riferimento per quasi tutti i liberali italiani. Saluti!
    1 punto
  47. Buon pomeriggio, allego alcune pagine che potrebbero essere utili... Tratte da: "Delle monete e dell'instituzione delle zecche d'Italia, dell'antico e presente sistema di esse: e del loro intrinseco valore, e rapporto con la presente moneta dalla decadenza dell'impero sino al secolo XVII" Gian Rinaldo Carli · 1757
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  48. Via Nardones 55... tramite google maps il portone centrale grande è stata la sede
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