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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/10/23 in tutte le aree
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Ho sempre creduto nella libertà delle monete. quando mi è arrivata imprigionata nella sua baretta di cristallo sembrava supplicarmi : liberami ! non ho resistito / di notte di soppiatto armato di succhiello cacciavite e tagliacarte - incurante dei rischi degli slab-supporters - l’ho liberata in tre mosse. non vi posso descrivere la gioia - la mia e la sua - di rigirare il tondello tra le dita / farlo scorrere con le sensazioni tattili acuite dall’impresa e dall’attesa. La trepidazione si averla in mano risveglia valori tattili di Longhiana memoria - un modo nuovo allora, siamo nel 1950, sublimemente celebrato dal critico d’arte nella rivista Paragone da lui fondata con Anna Banti e che influenzerà tutta la critica d’arte successiva. libera finalmente ! e lo sara’ fintantoche’ resterà’ con me difendendola dagli inscatolatori yankees il cui scopo non e’ proteggerti bensi quello di costruire un business sulla tua pelle …😝😜4 punti
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Provo con un fiorino australiano di Giorgio V🤔 https://en.numista.com/catalogue/pieces9267.html Mancandomi ancora è stata dura!2 punti
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No, non devi lasciarti ingannare dalle formalità e dalle apparenze. Come anche @caravelle82 sa bene qualunque moneta o banconota (o lingotto d'oro o d'argento, come pure qualsiasi oggetto sia o sia stato usato come valuta) rappresenta sempre una manifestazione dell'Altissimo Onnipotente, l'immagine della Sua sacra essenza. E' per questo che collezioniamo anche moneta e cartamoneta fuori corso o miniassegni e non ghiaia da cortile, pezzi di vetro o cavi elettrici mangiati dai topi. Denaro misericordioso ci salvi da siffatto abominio. [in cucina non vado oltre la pasta e il caffè]2 punti
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Penso sia il quattrino di Pesaro per Francesco Maria I della Rovere; https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ROVERE/4 Mario2 punti
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Didrachm, come promesso, pubblico le foto, da te richieste, riguardanti il tarì 1798 "s" speculari. Ho fatto del mio meglio. Comunque, confermo la mia personale convinzione che queste monete siano state coniate in zecca, con caratteristiche insolite, forse, per particolari esigenze dovute al momento. In legenda, troviamo, molto probabilmente per la prima volta, una "A" capovolta ( "V" del numerale IV ) e TUTTE le "s" speculari. Ma, un falsario non dovrebbe solo preoccuparsi di "copiare" il più fedelmente possibile l'originale? Qui, invece, ci troviamo di fronte ad un falsario "precursore" (la "A" capovolta sarà in seguito utilizzata più volte!), estroso e creativo. Ognuno tragga le sue conclusioni... Saluti.2 punti
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Secondo me si fa un po' di confusione,l'8 tornesi di releo è stato coniato nel 1816 sotto Ferdinando IV di Borbone per il regno di Napoli ,la moneta che hai postato come esempio è di un 8 tornesi,ma coniato nel 1817 ,quando ormai i regni di Napoli e Sicilia furono unificati (8 dicembre 1816) nel regno delle due Sicilie e il Re assunse il nominale I abbandonando i numerali IV per il regno di Napoli e III per il regno di Sicilia,quindi diciamo che il confronto non ci sta a dire nulla,sono due monete diverse,di anno diverso e emesse durante regni diversi,l'unica cosa in comune che hanno è il valore di 8 tornesi... Noto che ultimamente si fanno paragoni tra monete che in comune non hanno praticamente nulla... Infine i rombi, globetti e losanghe a fine legende,data e valore sono,a mio avviso,segni si,ma di punteggiatura...2 punti
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Non è proibitivo, ma conoscere bene le monete costa tempo, fatica e dedizione. Oggi si vorrebbe tutto subito, ma non è così che funziona. La Numismatica poi è una materia infinita... Arka Diligite iustitiam2 punti
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È bello sentire anche le varie storie legate alle monete, poi le narrazioni e gli aneddoti dei due video sono esposte con passione, quella di un amante della numismatica e della propria città. Ancora Bravi a tutti. Ho letto l’articolo sul Grosso Agontano, e devo dire che viene riassunta molto bene e con splendide immagini la storia di questa moneta che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia e nell’economia del centro/nord Italia.2 punti
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Forse le punte servivano peragganciare una corda, che girava attorno ad esse, o che tra di esse si bloccava per dei nodi fatti sulla corda stessa. Per una utilizzazione veloce e sicura (senza utilizzo di nodi e fibbie) per imbragature o legature delle salmerie. Boh.2 punti
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Condivido un 8 tornesi 1816 con il taglio rigato. Viene riportato dal Magliocca al numero 435a di pagina 274 del suo volume "Manuale delle monete di Napoli 1674/186". Indice di rarità: R5. Ringrazio per l'attenzione. Un caro saluto.2 punti
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Saluto argento. Lotto 1239 Collezionare di A. Cavazza - Asta 7 - 7-8/10/2023 - NAPOLI - Carlo I d'Angio' - Saluto - Senza data https://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/cultura/197q04a1.html Consiglio la lettura. Mentre: “L'infinità viene rappresentata da gigli incompleti al margine dello scudo.”, come si può interpretare la sesta stella, quella posta in basso verso destra della croce di Gerusalemme? Anche questa per ricordare la “infinità”? Si ritrova anche nella monetazione successiva di Napoli?2 punti
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Questa tua opinione mi dispiace molto. Perché pare che tu non voglia neppure applicarti a spiegare, e far capire agli altri. Il che fa scadere tutta la disquisizione a pure chiacchiere da bar tra supporter di questa squadra o della rivale. Si quello si capiva dalla descrizione e dalle tue foto Anche ai radiologi danno un quesito clinico da ricercare e l'area in cui cercarla. Si vedono cose che sono tutto e niente1 punto
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Incredibile! Anche su numista purtroppo la hanno messa sbagliata, ci penso io1 punto
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Ho dovuto controllarla, ed in effetti la mia moneta/quiz mettendola sottosopra ha proprio questo aspetto!1 punto
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Ringrazio tutti per gli apprezzamenti sui miei filmati. Sono un dilettante, non uno studioso come il mio Maestro Vladimiro, quindi qualche errore, del quale mi scuso, ci può anche stare. Il mio obiettivo è la divulgazione: molte persone non sanno neppure che Ancona in passato ha battuto moneta.1 punto
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Ciao Licinio, scusami il disturbo, stavo cercando del materiale sulla monetazione fusa, e sono arrivato a questo tuo allegato che però non si apre- Qualora ti fosse possibile riproporlo, potresti aggiornare il collegamento? Grazie in ogni caso, Un cordiale saluto, Fabrizio1 punto
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Vero , ma anche Hermann Goring non scherzo' affatto , fu un appassionato collezionista d' opere d' arte , il principale ispiratore della minuziosa opera di spoliazione del patrimonio artistico dei vari paesi occupati dai nazisti . Nel corso della storia tutti i popoli conquistatori hanno depredato i conquistati , una gara a chi depredo' di piu' forse senza vincitori .1 punto
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Ciao Valore 0 ahimè. Trattasi di omaggio e quindi riproduzione della Perugina per quanto concerne quelli che erano i prodotti dolciari. La n° 5 della collana. Saluti1 punto
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Grazie mille milioni di volte! Domani aggiungerò i “mi piace”, per oggi li ho già finiti!😅 Questa cosa è davvero interessante, e io che pensavo che solo i conî di Asti fossero stati influenzati da quelli di Genova... e invece alla fine può darsi che - vedendosi “copiati” - i genovesi avessero voluto inserire un elemento di distinzione...1 punto
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Consiglio ''Introduzione alla Numismatica'' di Philip Grierson. Jouvence Editore. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Quello descritto nel CNI ha la legenda CVNRADV)REXII mentre questo di Pardu CVNRAD)REXII questo dimostra che esistono più conii e che ha circolato almeno per un po'1 punto
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Mi sembra sia inedito anche per il Magliocca. Didrachm, ieri sera, postando il mio 8 tornesi, mi sono ricordato che tre mesi fa ti avevo promesso la pubblicazione di una foto migliore del tarí 1798 “s” rovesciate. Nel tardo pomeriggio cercherò di farlo. Ciao.1 punto
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Talmente tanto,che quando sento Napoleone collego subito Luca🤣 Bel colpo😉1 punto
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...e poi c'è questo! Il denaro della foto è proprio quello di cui parliamo e ed è stato ritrovato lì. Forse su internet riesci a trovare qualche notizia in più...1 punto
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Nel 2013 è uscito questo http://📄 "(2013) I grossi d'argento e la monetazione di Genova tra Due e Trecento: nuovi dati ed osservazioni per vecchi problemi" by Monica Baldassarri1 punto
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Ulteriore contributo. http://www.samnitium.com/wp-content/uploads/2013/12/libroamelia.pdf1 punto
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Non lo vedo proprio utilizzato per tenere fissati due bastoni da pomodori. Ho anch'io un arco, non mi ci vedo proprio ad incoccare la freccia in questo modo.1 punto
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Grazie mille, @dizzeta, rimandandomi a quella parte della discussione mi hai aperto un mondo! Ora ho capito che per denaro “primitivo” si intendono proprio i primi esemplari... che forse, stando alla discussione a pagg. 80-81, non sarebbero neanche identificabili con i denari del sottogruppo I-a, ma probabilmente si tratterebbe di qualcosa di ancora diverso e precedente... ma quell’articolo di cui parlava @monbalda era poi uscito...? sarei molto contento di rintracciarlo e leggerlo..! Grazie anche per lo schema sul “1” (che poi sarebbe in realtà un “apostrofo”-segno abbreviativo, se ho capito bene...): ora ho capito che cosa significa quel segno e ho un elemento in più per valutare la datazione dei denari più antichi... ...perché in fin dei conti, ora che ho capito di cosa stavo davvero parlando, non stavo cercando il vero e proprio denaro primitivo, ma semplicemente uno dei primi denari, che potesse esser circolato intorno alla metà dell’XI secolo...1 punto
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Mi scuso con il buon @Alberto Varesi per "rubargli" sempre le foto dalle sue aste ma la NAC-Varesi del 2019 è un'asta che ha fatto la storia. D'altronde, anche la medaglia che ho appena aggiunto alla mia collezione proviene sempre dalla stessa asta. Lo scorso anno passò da Roma Numismatics ed ora è giunta a me https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=3172&lot=1481 https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=5512&lot=17331 punto
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Un vero sacrilegio buttarla.... va bene come segnalibro dai! Anche dentro un libro di ricette una volta che con tutti quei programmi di cucina che mandano in onda in tanti siamo diventati mezzi-quasi-chef1 punto
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Sempre la solita data del tallero Ferdinando I 1604 che non mi riesce correggere il titolo..questa è la piastra 1604 di Ferdinando 16041 punto
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Ricordiamoci che il patrimonio artistico per testamento fu salvato dalla sorella Anna Maria Luisa ultima erede e unica figlia di Cosimo III dopo la morte di Gian Gastone sennò si sarebbe perso moltissimo a Firenze. Metto foto di un mio due quattrini prova di Cosimo III, monetina assai rara.. Dei Lorena invece la penso che le monete siano in bello stile Austriaco e che molti Francesconi siano diciamo un pò sopravvalutati in quanto sono molto piú belli i talleri Austriaci e costavano anche molto meno anni fa..diciamo che con Il Gian Gastone si inaugura il parruccone e lo stesso è visibile sulle monetazioni successive.. Niente a che vedere con la monetazione Medicea.1 punto
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ciao, si tratta della forma del 5 che molto diversa. il 3 è diverso il tipo B qui postato è il mio, ma se lo confronti con questo , che è uguale, vedi che la cifra è un 31 punto
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Salve Talpa, ti leggo sempre volentieri perchè vedo, che hai molta esperienza sui libri e sui confronti. Grazie del tuo punto di vista e gusto personale, che come dicevo si riscontra ad personam. Io indicavo I Gonzaga ad esempio per il solito maestro di Zecca di Firenze dei primi del 600..il Gaspare Mola, incisore di grande livello e raffinatezza di stile.. Non dimentichiamoci nel 500 il Cellini, il Galeotti, sublime e ancora nel 600 il Tarchiani e il Soldani.. Bhè potreí pure farvi vedere due cosette ma me le tengo strette e vanno capite..le piastre Papali (di cui due Papi dei Medici, ricordiamoci che Michelangelo viene dai Medici e poi a Roma) sono molto belle, ma io sarò di parte, ma sinceramente le vedo meno belle della culla del Rinascimento e della bellezza ricercata dei Medici che sono riusciti a fare qualcosa di immortale..Brunelleschi,Botticelli,Michelangelo, Caravaggio, solo per citarne alcuni tra gli immortali ma la lista è lunga .. Un saluto Dal Mediceo1 punto
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Accanto un 10c marrone-oliva della serie stemmi della vecchia emissione del 1936-45, preannullato ed emesso I VII 47 con questa bella soprastampa. Non si buttava nulla nel 1947, con una soprastampa si riusava una vecchia emissione. Non era tirchieria era saggezza. !!!1 punto
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Di seguito, il riscontro della Casa alla mia richiesta: Il pezzo è stato ritirato perché si tratta di una fusione moderna. Sono stati molto gentili e celeri.1 punto
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così è stata aperta la discussione nel 2018 Oggi ho speso anch'io la stessa cifra per queste e sono molto più che soddisfatto: non è un caso siano del '17 e del '18 - vanno a riempire degli spazi in un cofanetto, ma questa è un'altra storia Njk1 punto
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La serie Greatest Coins di ANS esamina le monete della collezione dell'American Numismatic Society, accuratamente selezionate per la loro fama storica. In questo episodio, la curatrice delle monete romane, la dottoressa Lucia Carbone, esamina quella che è probabilmente la moneta romana più celebre, il denario EID MAR (Idi di marzo) di cui si conoscono soltanto 80 esemplari, due dei quali appartengono all'ANS. Quella moneta fu coniata sotto l'autorità del principale assassino di Giulio Cesare, Marco Giunio Bruto, nel 43-42 a.C., per commemorare l'assassinio di Cesare alle Idi di marzo del 44 a.C. Poco dopo Bruto morì sul campo di battaglia, suggellando la fine della Repubblica. Qui la scheda della moneta di proprietà ANS https://numismatics.org/collection/1944.100.45541 punto
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Domenica 1 ottobre 2023 si e' tenuto il convegno numismatico di Grenoble . Purtroppo non ho potuto prendere parte a questa edizione e rivedere gli amici francesi . Fortunatamente l' amico Luca Iacovino si e' ricordato di me .. Permettendomi di migliora la conservazione di questa tipologia rispetto agli esemplari precedenti1 punto
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Ritengo far cosa gradita riportare l’articolo in oggetto: Appunti di Numismatica Contemporanea, XVII - LIVIO SANTAMARIA, Osservazioni sulle « Lire » di Re Umberto I apparso sulla storica rivista Numismatica, anno VI, n. 2, maggio-agosto 1965, richiamando ed evidenziando il contenuto di cui alla nota 1, molto significativo: “Qualcuno ci aveva sconsigliato di scrivere questi «appunti» con i quali, prendendo a pretesto l'esame generale della coniazione dei pezzi da 1 lira di Umberto I, rendiamo praticamente note alcune nostre osservazioni che aiutano a riconoscere i pezzi da 1 lira del 1883 autentici da quelli ottenuti « truccando » esemplari con altre datazioni. Ci si diceva che era meglio non portare a conoscenza di potenziali falsari quelle notizie delle quali essi si sarebbero certamente serviti per neutralizzare l'arma, sia pure non perfettamente a punto, di cui disponevamo contro di loro. Ci siamo, invece, decisi alla pubblicazione perché riteniamo che se collezionisti e commercianti terranno chiaramente presenti i particolari ingranditi che qui forniamo delle « stelle d'Italia », qualsiasi « ritocco » o « trucco » risulterà loro bene evidente (dato e non concesso che ritocchi così microscopici siano possibili anche a falsari di comprovata abilità).” http://www.socnumit.org/doc/NSA/1965.2.Num.pdf Buona lettura, Domenico1 punto
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Buonasera, Ecco un altro denaro del III gruppo sottogruppo A con interpunzione dopo la X. Molto piacevole a mio avviso per conservazione. 0.75 g Antonio1 punto
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Buonasera, Ecco un denaro del III gruppo sottogruppo A con interpunzione dopo la X al rovescio g. 0.75 Antonio1 punto
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Grazie @Flavio_bo. Quando avevi aperto quella discussione avevi già letto l’articolo dello stesso Stannard (che ben conosci) che ho indicato? Stannard suggerisce che l’importazione massiccia di monete di Ebusus e Kos (e forse anche dalla Cirenaica) sia dovuto alla carenza di circolante (come dicevi anche tu), ma non mi pare ci fossero spiegazioni sul perché siano stati “scelti” proprio questi posti (o forse dice qualcosa che non ricordo o mi è sfuggito...). Penso che la tua discussione sia passata un po’ in sordina per via del periodo estivo e per la sezione poco frequentata, peccato perché penso sia un argomento estremamente interessante. Era intenzione di Roma non produrre moneta spicciola per sè (Stannard parla di mancanza di circolante anche a Roma) e per quelle aree? Esiste una correlazione tra questo fenomeno e la crisi del debito? La riforma di Gratidiano ha avuto effetti sulla carenza di circolante? Tabella presa dall’articolo di Stannard, pag. 163, abbastanza esplicativa della situazione monetaria del periodo.1 punto
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