Vai al contenuto

Classifica

  1. fedafa

    fedafa

    Utente Storico


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      5663


  2. Ptr79

    Ptr79

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      1913


  3. Meleto

    Meleto

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      2225


  4. nikita_

    nikita_

    Guru


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      24044


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/15/23 in tutte le aree

  1. Provate a viaggiare indietro nel tempo ritrovandovi nel 1798. Stai per fare un acquisto e di danno come resto due monete da 20 grana. Una "normale" ed una come quella sub iudice. Oltre alle evidenti e grossolane differenze di conio del secondo tipo, vi è una notevole differenza ponderale. Accettereste il secondo tarì? Ogni riferimento storico comunque non giustificherebbe una soluzione del genere. In zecca c'era chi DOVEVA garantire quanto coniato. Una moneta del genere non può essere una emissione ufficiale. Poi liberi di pensarla diversamente.
    4 punti
  2. Buonasera, non volendo ho pescato questo 2002 dalla macchinetta del caffè, 360000 ca. i pezzi prodotti, da noi non si trovano facilmente quelli di Monaco Principato. Mi date una opinione sullo stato conservativo? io direi un SPL- oppure siamo sul BB?....secondo voi? grazie a chi partecipa.
    3 punti
  3. Eccola (credo). Una moneta di Kyme dell’Aeolis, II-I sec a.C. https://www.acsearch.info/search.html?id=9522775
    3 punti
  4. Quindi il falsario con sale in zucca non produrrebbe mai una moneta così e in zecca invece sì? Per quanto riguarda i cataloghi che riportano come genuina la moneta se non erro in passato anche il Gigante la riportava come buona (vado a memoria) ed ora la considera falsa. Non posso parlare per gli altri ma il MIR, che la riporta in nota, se mai ci dovesse essere una nuova edizione stai pur certo che la considererà come falso. Ripeto. È giusto rimanere nelle proprie convinzioni e, in assenza di prove, ogni ipotesi potrebbe essere quella giusta. Io non voglio fare il bastian contrario ma, lo ammetto, ero tra quelli convinti nella bontà della moneta perché mi era stata garantita come tale. Poi l'ho vista... E per me non si tratta di un prodotto della zecca partenopea. Posso comprendere tutto, anche la temporanea cecità dell'incisore ma un peso così calante rispetto al peso legale non è giistificabile.
    3 punti
  5. Buon giorno a tutti, secondo voi: il terzo numero è 8.. oppure 9 grazie.
    2 punti
  6. Ora vorrei vedere come caspita fa a dire che è della stessa serie!
    2 punti
  7. Provo con un baiocco di Pio IX🤔il secondo tipo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIXND/7
    2 punti
  8. Il falso era fatto per confondersi nel mucchio. Non mi risultano emissioni ufficiali in quel periodo così grossolane.
    2 punti
  9. Ed ecco la seconda identificata da @nikita_ in pochi minuti nella discussione identificazioni😄
    2 punti
  10. Solo tre olive... manco un cucchiaino d'olio spremute al massimo In ciotola a un euro e quindi molto probabilmente in nickel o rame/nickel, direi un 5 lepta 1912 greco, ti mancava o l'hai migliorata? Gli occhi del gufo!!!
    2 punti
  11. Ci vuole "un buon occhio" a trovare le monete giuste! Buona domenica, Njk
    2 punti
  12. Ciao Fai un elenco dividendole per Repubblica,Regno ecc e postalo su ogni sezione del forum. Dai uno sguardo generale a regolamento e sezioni così da aver confidenza. Da tale elenco ti verrà detto quali potrebbero essere quelle da fotografare e quale no per praticità. Sono tutte circolate immagino o altro? Apri altre discussioni da ora in poi Ciao
    2 punti
  13. Ed eccomi finalmente con un paio di acquisti da mercatino! Era tempo che non trovavo qualcosa di interessante...quindi mi sono accontentato anche se costavano 1€ l'uno e forse era un po' troppo Comincio con questo 1 Krone danese del 1926 moneta molto elegante. La seconda monetina la posto invece nel quiz identificativo
    2 punti
  14. E comunque la figura di Eatberhtus che "esiste" nella storia materiala umana quasi esclusivamente grazie alle monete rinvenute dai cercatori di metalli che hanno permesso di definire l'areale di influenza a me fa impazzire...
    2 punti
  15. Quanto queste affermazioni mi ricordano @Giacutuli 🤣
    2 punti
  16. Di recente ho scoperto, quasi per caso, questo interessante progetto divulgativo promosso da Bolaffi. Per ora ho visto soltanto il video riguardante i moti risorgimentali del 1848 e la nascita dei governi provvisori di Milano e Venezia ma devo dire che l'ho trovato ben fatto. Vi lascio il link, sperando che anche voi lo gradiate:
    1 punto
  17. 😄😄😄 Comunque bellissima moneta. Elegante, vissuta, non luccicherà ma ha sicuramente più anima dell' altra!
    1 punto
  18. Ciao sicuramente un 9 La presenza delle rose ai lati della corona lo identificano in un II tipo quindi dopo il 1690 Il problema è la quarta cifra!!
    1 punto
  19. Andranno sempre per la maggiore i sesterzi.. eccezion fatta per i due gordiano I E II, per i quali ho notato che i denari sono più quotati dei sesterzi.. altri denari davvero difficili e costosi sono quelli di Didio Giuliano, Manlia Scantilla e Didia Clara, ove torna la situazione in cui i denari costano più dei sesterzi..
    1 punto
  20. Sarebbe interessante specificare nella conclusione che per dare una risposta definitiva sull’autenticità di una moneta bisognerebbe averla in mano, che cosa uno farebbe avendola in mano. Nel caso del tetradramma in discussione, dal sito https://numismatics.org/pella/id/price.3230 uno può prendere visione, dopo i 15 esemplari della collezione ANS, dell’esemplare Price 3230 della Biblioteca nazionale francese, di quello del Museo di Berlino, dei tre esemplari del British Museum e dei due esemplari dell’Ashmolean Museum. Secondo me, oltre ai dati ponderali e geometrici visibili, sarebbe molto utile poter determinare la densità e la composizione elementare superficiale quali e quantitativa di ciascun esemplare, parametri ricavabili con tecniche di diffrazione a raggi X applicate nell’analisi di monete antiche e di copie moderne. Sarebbe così possibile disporre dei dati sperimentali necessari per compilare una scheda di caratterizzazione completa di ciascun esemplare museale da impiegare come standard di riferimento per la moneta in esame sottoposta agli stessi test. apollonia
    1 punto
  21. Se continui a focalizzare le tue domande su questo non ne esci vincitore....perche invece non ti soffermi sulla qualità dei disegni (precari e ritoccati in tutto) e sul peso (decisamente basso) ? Teoria che non ha riscontri....se fosse così le tirature sarebbero state alte ed oggi ci sarebbero centinaia di pezzi in giro invece di un numero idoneo ad indicare un lavoretto fatto in casa di poche decine di pezzi.
    1 punto
  22. Eccole, finalmente! Vorrei un parere sulla sua qualità e una valutazione attuale di essa.. Grazie a tutti..
    1 punto
  23. Salve a tutti!! Ho letto solo ora questi post! Mi so iscritto adesso! Piacere sono Pier paolo e Trento cionini era mio nonno!! La firma è autentica la riconosco ovunque! Se volete un po’ di info chiedetemi pure! A casa mia zia ha parecchia roba firmata anche e soprattutto banconote estere tutte firmate! Posso inviarvi tutte le foto che volete!!
    1 punto
  24. Quindi 2,97gr contro i 4,58gr ufficiali!!! Totalmente fuori peso a conferma che si tratti di riproduzioni fatte in casa. Se una persona è analfabeta come "scrive" una S al contrario le scriverà tutte appunto perchè non se ne rende conto di essere un asino. Opera di un falsario "scadente" e pricipiante. Mia criticabile opinione, accetto tranquillamente che in tanti non la condividano. Buona domenica
    1 punto
  25. Osservando i bordi superiore ed inferiore, ritengo possa essere la parte centrale di un dischetto (moneta?) Tagliato in tre pezzi.
    1 punto
  26. Ciao Numa. si! Una volta traducevo tutto "a mano", anche intere pagine, ma dal momento che non ho un riscontro del fatto che i contributi di questo tipo vengano letti/visti/ascoltati allora sono passato al traduttore automatico per ottimizzare costi/benefici.
    1 punto
  27. 1 punto
  28. Cosa c'è di strano? Io ho capito subito! Per tutti gli altri che non parlano tedesco, questo è un modo di dire anche qui: Eine harte Nuss zum Knacken. = Una bella gatta da pelare. A tough nut to crack = una cosa tosta, difficile. E poi detta così - coerentemente ai nostri tempi - non si molestano felini. Njk
    1 punto
  29. Unisciti al membro di ANS e specialista romano Ben Lee Damsky per dare uno sguardo alla propaganda anti-Cesare di Pompeo. Questo denaro fu coniato da uno dei generali di Pompeo in una zecca militare da campo in Grecia mentre le forze di Pompeo si organizzavano e si posizionavano prima della battaglia di Farsalo con Cesare. Crawford non ha offerto alcuna spiegazione del significato del disegno, ma capiremo che si tratta di un interessante pezzo di propaganda quando approfondiremo le monete correlate raffiguranti il re Numa Pompilio e rivisiteremo la storia del Primo Triumvirato.
    1 punto
  30. A meno che non ci si trovi di fronte ad un falso conclamato, è molto azzardato esprimersi in merito all’autenticità (o meno) di una moneta basandosi solo su delle foto. La monetazione antica è alquanto insidiosa e, per questo, è necessaria una valutazione dal vivo da parte di un perito NIP esperto in questo campo. La discussione ormai conta più di 60 messaggi e ha visto la partecipazione di diversi utenti, alcuni dei quali molto preparati sulla monetazione greca. Non credo sia opportuno insistere ulteriormente nel cercare di ottenere una risposta da parte di altri esperti del Forum, che probabilmente non si sono voluti esprimere perché non certi al 100% né in un senso né nell’altro… La via per cercare di ottenere una risposta è già stata indicata: rivolgersi ad una figura esperta che possa valutare la moneta di persona, in mano. Il Forum, purtroppo, è una piattaforma virtuale e ha dei limiti oggettivi. In certi casi, come questo, le foto non bastano.
    1 punto
  31. Detto questo,posso confermare che nel rugby niente è scontato😅
    1 punto
  32. Ragazzi non è difficile: Recuperate la discussione dal browser del computer trovate il percorso della pagina nella barra degli indirizzi e lo selezionate cliccandoci sopra o selezionandolo col mouse (freccia rossa) copiate l'indirizzo della pagina (tasto dx del mouse > copia Tornate nella pagina della discussione dove volete che compaia il rimando al post precedente selezionate "rispondi a questa discussione". Si aprirà la vostra risposta. Andate nel campo di testo e cliccate sul tasto destro del mouse e scegliete incolla ed il gioco è fatto
    1 punto
  33. L’ultima opera di Mario Traina pubblicata dall’Editoriale Olimpia di Firenze nel 2007 dal titolo ”Il linguaggio delle monete” vince entrambi i premi per la migliore pubblicazione numismatica dell’anno: il “Solone Ambrosoli” della Società numismatica italiana e quello della Banca agricola mantovana. L’opera è firmata con il fratello Alfonso Traina che, come si legge in Wikipedia, è stato un latinista, filologo classico e traduttore italiano, professore emerito di Letteratura latina dell’Università di Bologna, membro dell’Accademia dei Lincei e dell’Accademia Nazionale Virgiliana, nonché socio onorario dell’Accademia Pascoliana. Alfonso Traina è stato anche uno dei personaggi di rilievo nel panorama scientifico e culturale italiano che ha contribuito all’organizzazione e alle opere dell’Istituto e dell’Enciclopedia Treccani. Insomma, io penso che di Alfonso e Mario Traina ci si possa fidare riguardo all’uso della nostra lingua e che i due rappresentino un punto di riferimento sicuro per tutta la comunità numismatica sulla nomenclatura delle monete dell’antica Grecia. apollonia
    1 punto
  34. Sono andato a leggere giusto per saperne di più Nella saga dei Winnili, è la madre di Ibor ed Aio : i Winnili sono un popolo di Germani, in antico stanziati nell' area meridionale della penisola di Scandinavia . Il testo dell' " Origo gentis langobardorum ", ripreso poi anche con qualche scetticismo da Paolo Diacono nella sua " Historia..." , ci dice di una terra, forse la Scania, con risorse insufficienti al sostentamento della sua popolazione ed i Winnili decidono che 1/3 di loro debba emigrare verso altre terre . Forse attorno al I sec. a.C. , quelli destinati ad andarsene eleggono loro capi i 2 figli di Gambara Ibor ed Aio e raggiungono oltre il mare la terra di Scoringa, forse l' area della foce dell' Elba, dove si insediano . Qui debbono combattere contro i forti Vandali e Gambara prega la dea Frea per averne l'intercessione presso lo sposo, il dio Gotan, che darà la vittoria ai Winnili : lo stesso Gotan, vedendo le donne winnili con i lunghi capelli portati ai lati del volto, le crederà uomini, e chiamerà quella gente Longobardi . Da quel tempo di saga, spesso ai margini della Storia, i Longobardi attraversano con alterne vicende l' Europa verso sud fino alla Pannonia che raggiungono nel VI sec. : anche per l' arrivo in Pannonia degli Avari, i Longobardi con il re Alboino ( 530?-572 ) raggiungeranno l' Italia nel 568 per dominarvi per 2 secoli . Il re dei Longobardi Cuniperto ( 688-700 ) , dopo le prime monete imitative di quelle imperiali, avvia la monetazione in nome proprio dei re . Modificato 20 Febbraio, 2022 da VALTERI
    1 punto
  35. Il gettone è pubblicato a pag. 92 del catalogo dei gettoni di trasporto a cavallo, tram e autobus in lingua inglese a cura di Smith & Smith, dal titolo Catalogue of world horsecar, horseomnibus, streetcar, and bus transportation tokens, Redondo Beach 1990. Il catalogo è citato tra quelli di riferimento in https://en.numista.com/catalogue/catalogue.php?id=1777 Le scanalature del gettone considerate inadatte per l’uso telefonico sono invece indicate per l’apertura di un tornello d’ingresso alla stazione. Notare dalla scheda che esiste una variante in rame del gettone d’ottone. Sarebbe bello averli entrambi in collezione. apollonia
    1 punto
  36. Ciao @favaldar, "Quasi tutti i pezzi portano dei tagli sul ritratto" 😞 si anch'io mi son dovuto fermare. Consoliamoci col fatto di averla individuata 🙂 Saluti Napoleonici L
    1 punto
  37. Benjamin Franklin è noto come statista e per essere stato uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, ma è stato anche un poliedrico inventore. A lui si devono - ad esempio - l'invenzione delle lenti bifocali e del parafulmine. Pochi sanno che Benjamin Franklin si occupò anche della stampa di banconote, attività che si caratterizzò per l'adozione di importanti innovazioni volte a contrastare il pericolo delle contraffazioni. Durante la sua carriera Benjamin Franklin stampò oltre 2 milioni e mezzo di banconote. Un recente studio condotto da un gruppo di fisici dell'Università americana Notre Dame ha analizzato un gruppo di oltre 600 banconote stampate da Benjamin Franklin, confrontandole anche con alcuni falsi dell'epoca. Si tratta di un lavoro sofisticatissimo che ha utilizzato moderne tecniche fisiche (spettroscopia e tecniche di trattamento delle immagini) garantendo che i delicati campioni non subissero alcun danneggiamento. Lo studio è stato condotto con un approccio multisciplinare che ha visto lavorare assieme fisici con storici ed esperti nella conservazione delle opere d'arte. Gli studi condotti sulle banconote stampate da Benjamin Franklin hanno permesso di evidenziare l'uso di un pigmento nero particolare ricavato da grafite naturale trovata in particolari rocce, mentre i falsari facevano ricorso al cosiddetto "nero d'osso" ottenuto bruciando parzialmente ossa. I due pigmenti producevano una colorazione leggermente differente, distinguibile da un occhio esperto. Ma le novità anticontraffazione introdotte da Benjamin Franklin riguardano anche l'inserimento nella carta usata per la stampa delle banconote di file di seta e di un materiale translucido noto come muscovite. Tale materiale era stato inizialmente adottato per dare maggiore consistenza alla carta su cui venivano stampate le banconote, ma la quantità fu progressivamente aumentata quando si vide che la carta prodotta con questo additivo era più difficilmente falsificabile. L'utilizzo dei fili di seta all'interno della carta è ufficialmente attribuita al produttore di carta Zenas Marshall Crane, che introdusse questa pratica su scala industriale nel 1844. In realtà Benjamin Franklin inventò una tecnica molto simile quasi un secolo prima. Chi fosse interessato a maggiori dettagli può consultare l'articolo apparso su PNAS: “Multiscale analysis of Benjamin Franklin’s innovations in American paper money” by Khachatur Manukyan, Armenuhi Yeghishyan, Ani Aprahamian, Louis Jordan, Michael Kurkowski, Mark Raddell, Laura Richter Le, Zachary D. Schultz, Liam Spillane and Michael Wiescher, 17 July 2023, Proceedings of the National Academy of Sciences.
    1 punto
  38. Buongiorno a tutti, oggi posto una delle mie piastre da 120 Grana millesimo 1836 apparentemente sembra essere il modello Base come direbbe Sergio @motoreavapore. Ne posto anche un ritaglio per un dettaglio che mi farebbe pensare ad una correzione sul conio ( correggetemi se ho sbagliato il termine). Mentre la maneggiavo pensavo a chi l'avesse tenuta in mano, cosa ci avesse acquistato ai suoi tempi. Poi mi sono chiesto chissà nell ' ottobre del 1836 cosa accadeva nel Regno Delle Due Sicilie. Il Web è di grande aiuto nell' immediato. In pochi passaggi ho recuperato qualche notizia, purtroppo non piacevole. Infatti proprio ad Ottobre del 1836 Napoli era interessata da una seconda ondata di Colera che già dall' anno prima imperversava per tutta la nostra Penisola. Il colera a Napoli nel 1836 raccontato in un frammento autobiografico di Francesco De Sanctis tratto da “La giovinezza”. E ci voleva pure il colera! Questo ignoto e sinistro morbo, dopo di avere spaventato mezza Europa, piombò sopra Napoli come un flagello. Le immaginazioni furono colpite; la paura rendeva irresistibile l’epidemia. Si raccontavano molti casi di colera fulminante, con le circostanze piú strazianti. Si parlava di famiglie intere spente, di migliaia di morti al giorno, e coi piú minuti particolari si descrivevano i casi di contagio. Non c’erano allora giornali; il governo col suo mutismo accresceva il terrore e provocava le esagerazioni. Quel tintinnio di campanelli che accompagnava le comunioni, pareva la campana dei morti; i piú agiati fuggivano alle loro ville; la plebe squallida e sudicia faceva spavento; nessuno osava accostarsi; l’uno fuggiva l’altro. La vita pubblica fu sospesa; le scuole, le botteghe erano deserte. Chi ha piacere e può aggiungere altro è ben accetto. Saluti Alberto
    1 punto
  39. Bella moneta, adoro i rovesci con le insegne militari, Filippo I poi è un Imperatore che ho conosciuto meglio proprio grazie alla numismatica, per vari casi "strani" gli unici 4 sesterzi che possiedo sono della sua famiglia, 3 sono suoi (uno è quello per i mille anni di Roma) e 1 della moglie Otacilia, mi mancano proprio quelle di argento, alla fine devo averne almeno una in collezione e poi vorrei completare la famiglia anche con il figlio Filippo II 😃
    1 punto
  40. Aggiungo che Il periodo di emissione della medaglietta va dal 1610 al 1625. anepigrafe. Ciao Borgho
    1 punto
  41. Ciao, solitamente il doppio sigillo di Salomone (sia al fronte che al retro) è presente sulle monete da 2 falus, ma dato il peso questa che presenti chiaramente corrisponde ad un falus, credo di averla trovata sul mio volume world coins 1701/1800. KM #94 bronzo fuso per Mulay Sulayman (1792-1822)
    1 punto
  42. La Prima medaglia è una lauretana della prima metà del XIX sec., esiste in bronzo/ottone e metallo bianco o argento. D/ La S. Casa trasportata da due angeli con sopra Gesù e Maria raggiati. R/ San Giuseppe con Gesù Bambino con il capo raggiato. La seconda e una medaglia taumaturgica e di protezione contro il demonio e i malefici in ottone o rame, del XIX sec. (1840 - 1860) - D/ Capo di Sant' Anastasio Magundat ( il Persiano) vissuto nel VII sec. - R/ La scritta con al centro la croce con le estremità trifogliate, la scritta fa riferimento al fatto che il demonio al solo vedere il volto del monaco fuggisse.- Ciao Borgho
    1 punto
  43. È quello che dico da molto tempo! Anche i miei cani non capiscono perché la porti ed hanno anche cercato più volte di togliermela !
    1 punto
  44. Salve Brios, Ferdinando I dei Medici fece istaurare a Pisa una zecca per battere monete diverse da quelle di Firenze, per il levante, nel 1595 infatti nasce il tallero di Pisa sotto il suo potere. Ferdinando I si imparentò con i Lorena, sposò Cristina per prestigio e anche per il suo ingente patrimonio. Così abbandono la porpora cardinalizia presente nelle monete, piastre da te postate per sposarsi con lei, così nel 1589 l iconografia cambiò al diritto e anche al rovescio.. Adesso per quanto riguarda la coniazione delle monete in argento Francesco aveva fatto portare l ivenzione di un Tedesco a Firenze nella Zecca vecchia per la coniazione a forza d acqua, risultavano più pulite e lucide. (Ma non prive di difetti) Io ad esempio ho una piastta di Francesco con una stiratura di metallo, ma ve ne sono anche altre con altri difetti. Ad esempio da quando Ferdinado si sposò le forniture di argento sembrano provenire dai Lorena. Parlando con amici sembra che fosse abitudine mescolaril marmo di Carrara con la lega d argento, tagliandola quindi. Su altre diciture numismatiche viene descritto anche come "aria nel metallo" "soffiature" sembrano screpolature dovute alla non purezza dell argento. Saluti fofo
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.