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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/29/23 in tutte le aree
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Condivido volentieri il recente acquisto. Venezia - Michele Morosini (1382) Ducato - D/ MICHELL' MAVR - S M VENETI, San Marco stante a sinistra porge il vessillo al doge genuflesso, lungo l'asta DVX R/ SIT T XPE DAT Q TV - REGIS ISTE DVCAT, il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa da nove stelle, quattro a sinistra e cinque a destra - Mont. 131 Pao. 1 Au 3,48 g RRR Asta NAC 108, 2018, 176. Ex collezione Zoppola. Asta NAC 108 Dal CNI5 punti
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Ma come si fa? .... a voler acquistare una moneta non classificata e di provenienza ignota da " un privato", ... a voler acquistare una moneta "antica" senza riconoscerne caratteristiche quantomeno "strane", .... a voler acquistare una moneta di cui non si conosce la possibile (se fosse vera) autorità che l'ha coniata, ... a voler acquistare una moneta con una certa immagine senza saper distinguere la testa di un ariete da quella di un cavallo , ... La numismatica è una scienza. Il collezionista di monete antiche è uno studioso. La conoscenza può certo passare per acquisti errati o anche acquistando monete che ancora non si conoscono. Ma un minimo di studio prima di un acquisto ci deve essere . Scusami le critiche che spero tu possa considerare costruttive ; riconosco e approvo che tu abbia chiesto parere sul Forum prima dell' acquisto, ti do merito di questo perché prova che hai avviato il percorso della ricerca della conoscenza e quindi dello studio. Il sentiero è quello ... ti auguro di percorrerlo, senza però riempirti le tasche con ogni sasso strano e carino che vedi nei primi metri; lungo il percorso ne puoi trovare di più belli4 punti
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Il presente studio analizza le due piastre celebrative coniate a Napoli nel 1791 a nome di Ferdinando IV. Lo scritto - frutto di ricerche d'archivio - aggiorna quello del prof. Carlo Prota, pubblicato un secolo fa. Infatti, Prota fu il primo a studiare le predette monete avvalendosi delle carte dell'Archivio di Stato di Napoli e gettando così luce su questi affascinanti tondelli. In realtà, compulsando gli stessi documenti consultati dallo Studioso ed esaminandone altri, ho scoperto delle novità, nonché corretto alcuni periodi di carica degli ufficiali di zecca. Con questo contributo spero di soddisfare la conoscenza degli studiosi e collezionisti di monete napoletane. Buona lettura! Alessandro Giaccardi https://independent.academia.edu/AlessandroGiaccardi3 punti
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È con molto piacere che vi annuncio che qualche giorno fa, il 21 ottobre 2023, nell’ambito del 5° congresso dei Circoli Numismatici tenutosi a Monza, è nata la FEDERAZIONE ITALIANA DEI CIRCOLI NUMISMATICI. La Federazione mira a riunire tutti le associazioni numismatiche e i circoli italiani e delle aree limitrofe che si occupano di numismatica. Lo scopo è quello di massimizzare le sinergie dei singoli soci nello studio della numismatica e nella sua valorizzazione Fra le attività della federazione: - organizzare incontri sia online che in presenza che permettano ai soci di scambiarsi informazioni e gestire le attività operative dei soci stessi - organizzare un congresso Nazionale periodico coinvolgendo tutte le associazioni, le organizzazioni e istituzioni del settore numismatico-culturale - pubblicizzare e condividere le informazioni sul patrimonio bibliografico dei soci per renderlo fruibile agli aderenti - pubblicizzare e promuovere le attività dei soci tramite il proprio portale web nonché qui sul forum e sui vari social - mantenere un calendario degli eventi e convegni a tema numismatico favorendo il coordinamento delle attività dei soci con lo scopo di evitare perniciose sovrapposizioni Alcune di queste attività erano già in essere anche prima della fondazione ufficiale. Ad esempio da ormai più di un anno stiamo curando il calendario degli eventi che viene anche importato qui nel calendario di lamoneta come su altri siti web e su alcuni canali telegram di numismatica. E ormai sono diversi anni che viene organizzato un congresso nazionale. A seguire un paio di foto, la firma ufficiale dell'atto costitutivo e una foto di gruppo. I primi soci della Federazione sono (ma a brevissimo se ne aggiungeranno altri): Centro Culturale Numismatico Milanese (MI) Centro Filatelico Numismatico Pordenonese (PN) Centro Numismatico Valdostano (AO) Circolo Collezionisti Città di Chiari (BS) Circolo Culturale di filatelia numismatica e militaria di Salò (BS) Circolo Filatelico Numismatico e Collezionistico Parmense (PR) Circolo Filatelico Numismatico Città di Asola (MN) Circolo Filatelico Numismatico Tarvisiano (UD) Circolo Numismatico Bergamasco (BG) Circolo Numismatico Ligure - Corrado Astengo di Genova (GE) Circolo Numismatico Monzese (MB) Circolo Numismatico Patavino di Padova (PD) Società Mediterranea di Metrologia Numismatica (BA) Comunicato stampa 1 - 24 ottobre 2024-1.pdf3 punti
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Vorrei aggiungere un altro link a quelli proposti da @Vel Saties dove troverete alcune interessanti risposte alle vostre i domande: https://www.lamoneta.it/topic/206702-postumosesterzi-o-doppi-sesterzi-monete-particolari-o-volute/ Ci sono poche certezze a proposito della monetazione di Postumo, (basta vedere l’estrema confusione nelle didascalie di questi bronzi da parte delle case d’asta) ma ritengo che esista almeno un consenso sul fatto che i sesterzi di Postumo siano laureati ed i doppi sesterzi radiati. E che molto probabilmente il dupondio non fa parte della monetazione di Postumo. Per i busti con testa elmata: Ecco un sesterzio (elmo semplice) Un doppio sesterzio (elmo radiato) Un sesterzio reinciso per trasformarlo in doppio sesterzio: Quello che sembra finora ammesso: Tutti i bronzi ufficiali di Postumo sono stati coniati in una sola zecca, l’atelier I (Colonia per Bastien, Treveri è l’ipotesi supportata oggi dalla maggior parte degli studiosi). I bronzi radiati di Postumo della zecca ufficiale di peso leggero esistono, il loro stile non lascia dubbio, e Bastien ne descrive attorno ai 14 grammi. Ma sotto questo peso, sono spesso bronzi non ufficiali (atelier II, probabilmente Chateaubleau e diverse zecche non identificate sul territorio della Gallia) Tutti i bronzi dell’atelier II, e quasi tutte le imitative bronzee di Postumo, sono radiati per una ragione piuttosto evidente di redditività. Per l’atelier II, Bastien ha individuato tra 20 e una trentina di incisori basandosi sullo stile dei ritratti, riconoscendo volentieri ciò che questa classificazione ha di soggettivo. Per rispondere a @Paio70, non vedo nessun ragione di dubbiare dell’autenticità di questo bronzo. Fogliando il Bastien, mi sembra che lo stile del doppio sesterzio di sia molto vicino a quello del incisore 8b dell’atelier II che dimostra una vera maestria. Con grande cautela… e aspetto il parere autorevole di @grigioviola L’incisore « 8b » di Bastien:3 punti
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Taglio: 2 euro cc Paese: Malta Anno: 2018 Tiratura: 320.000 Condizioni: BB+ Città: Siracusa3 punti
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DE GREGE EPICURI Potrebbe forse essere un bronzo del Limes (in questo caso, un antoniniano), e anche a me fa pensare ad una fusione. Le monete del Limes sono per lo più coniate, ma qualche volta anche fuse. Sicuramente non è un antoniniano ufficiale: ne ho visti un certo numero, ed hanno sempre l'aspetto del buon argento.2 punti
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Buongiorno forum Intanto volevo ringraziare tutti per gli interventi. In poco tempo siete riusciti a identificare la moneta. Abbiate un po' di pazienza con me, intaso la sezione Identificazioni e chiedo pareri su pareri. Sono un beniamino, lo riconosco. E concordo pienamente con le dritte di @chievolan, che non prenderò affatto come rimproveri ma modalità nuove e sicuramente nuovi approcci per un passione anzi "scienza" che accompagna le mie giornate. Buon proseguimento Horasdoceo2 punti
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Ho appena ricevuto il libro! È davvero un gran bel lavoro che mi sto gustando. Bellissime le immagini che lo corredano e gli inquadramenti storici che accompagnano il lettore. Un libro che secondo me non può mancare dalla biblioteca numismatica del professionista e del collezionista non solo della monetazione spagnola in Italia ma anche della monetazione rinascimentale. I ritratti del Leone Leoni insuperabili! Complimenti davvero Antonio!2 punti
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Buongiorno complimenti Domenico, veramente un un bel e raro ducato. Volevo far notare che questo ducato, oltre alla rarità, presenta due varianti, ossia, MIChELL' e MAVR, varianti non citate nel Montenegro nel CNI e nel Papadopoli. Cordialmente Giovanni Melior est sapientia quam vires2 punti
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Credo che sia opportuno uno sguardo sul nostro catalogo: la sezione su Pio VI era stata curata da un vero esperto di papali e soprattutto di questo Pontefice: @rcamil; è un dispiacere sentirlo meno presente sul forum. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOVIR/8 Grazie a lui per l'ottimo lavoro. La moneta è il tipo base PIOVIR/8-1.2 punti
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Gli stessi documenti necessari per qualsiasi altro acquisto di monete rientranti nelle tutele statali, in quanto per le monete classiche non c’è un limite minimo di valore oltre il quale o sotto il quale la documentazione cambia. Vanno comprati solo se accompagnati da relativa fattura di vendita riportante i numeri di registrazione sui registri ex PS , se da commerciante , oppure , se da privato, da cessione di vendita riportante gli estremi identificativi degli attori e la autodichiarazione di lecito possesso da parte del cedente. Ad oggi null’altro , legalmente, è dovuto. Quanto al rivenderli all’estero, non dipende dal documento di acquisto ma solo dal giudizio del SUE , che, ad oggi, è imprevedibile come il futuro.2 punti
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Ciao, Se autentica, è una moneta (1/12 di siclo) di Salamina di Cipro, fine del VI sec. a.C: https://www.acsearch.info/search.html?id=5159884 Per quanto riguarda il prezzo, è di solito sotto ai 100 euro, ad esempio questo esemplare è stato battuto per 70 €: https://www.acsearch.info/search.html?id=113071902 punti
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Buonasera, quello che dice è in gran parte condivisibile, però la colpa non è dell'Euro o dell'Europa. Cerco di spiegarmi... Non dimentichi che l'Europa nasce soprattutto per evitare nuove guerre sui nostri territori e questo obiettivo è stato finora raggiunto, grazie anche all'indispensabile adesione alla NATO. Se mi consente la battuta, forse siamo più poveri di trent'anni fa ma siamo vivi e, nonostante le tante cassandre che girano da un pò di tempo, non credo a una guerra in Europa nei prossimi anni (chiaramente a patto di far capire ai tanti satrapi che popolano il mondo che non siamo "inermi"). Che poi l'Europa debba essere profondamente riformata credo siamo tutti d'accordo. Per cominciare occorrerebbero dei Titoli di Stato europei, attraverso i quali il debito pubblico dei vari Stati sia "unificato". Però le faccio una domanda: se Lei non fosse italiano, sarebbe disposto a mettere il suo debito in comune con quello di una Nazione opportunista, cialtrona, assistenzialista, instabile, lassista, evasiva ed elusiva della fiscalità come la nostra? Mi risponda con sincerità... Ecco allora che torniamo a quel che scrissi giorni addietro: prima di giudicare gli altri, facciamoci un esame di coscienza. Credo sia il primo passo per affrontare le questioni della modernità a testa alta. Un saluto cordiale e a presto.2 punti
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Buon pomeriggio, a proposito di lettere grosse, vorrei sfatare la leggenda - riportata come nota su tutti i cataloghi - riguardo la data 1856 come anno dell'introduzione del nuovo carattere dalle lettere più grosse sulle Piastre di Ferdinando II. La napoletana di oggi è una Piastra 1839 che al rovescio presenta un rarissimo conio con le lettere grosse. Allego le immagini di una moneta che due anni fa passò all'asta 64 di Nomisma.2 punti
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Un tremisse di Romolo Augusto in Asta Artemide LX 28-29 ottobre 2023 lotto 644 per una base d'asta della modica cifra di 25.000 € Romulus Augustus (475-476 AD). AV Tremissis. Mediolanum mint. Obv. D N ROMVLVS AGVSTVS PF AVG (AV ligate). Pearl-diademed, draped and cuirassed bust right. Rev. Cross within wreath; COMOB in exergue. RIC X 3419; Lacam 37; Depeyrot 43/2 corr. (obv. legend); Toffanin 541/1; cf. Biaggi 2393; cf. Mazzini 10. AV. 1.47 g. 14.50 mm. RRR. Extremely rare. Superb coin, possibly the finest specimen offered in public sale. Sharply struck on regular flan, brilliant surfaces. Good EF. L'ultimo sovrano legittimo dell'Impero Romano d'Occidente fu Giulio Nepote, che rimase imperatore costituzionale in contumacia dalla sua base in Dalmazia. Tuttavia, tradizionalmente tale onore è stato erroneamente conferito a Romolo Augusto (a volte soprannominato Augustolo, "il piccolo imperatore"), il quale, dopo che Nepote fuggì dall'Italia, fu acclamato imperatore come figura di spicco dell'esercito di suo padre. Il suo regno durò solo dieci mesi prima che i germani agli ordini di Odovacar ritirassero il loro sostegno e deponessero sia il giovane imperatore che suo padre. I germani lasciarono vivere l'ex imperatore ragazzo e gli fornirono un'ampia pensione in modo che potesse andare in pensione anticipatamente in una tenuta sul Golfo di Napoli in Campania, dove si dice che abbia vissuto per almeno altri trent'anni.1 punto
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Salve condivido foto di una cartolina rientrante in una collezione ‘Roma’ e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. In particolare, mi ha incuriosito il timbro ‘V E III’. Ringrazio in anticipo1 punto
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Condivido appieno, più una Nazione è piena di burocrazia e numero di leggi, maggiore è il clientelismo , l'inefficienza, la corruzione ed il malaffare.1 punto
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Non sono esperto di questa monetazione,anche se ne subisco e il fascino,ma i campi, nonché il tondello in generale,mi danno l'impressione di una fusione...1 punto
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Grande Alessandro! Mi fa piacere,lo leggerò volentieri😊1 punto
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Non e' questione di foto in se stessa , ma di luce che puo' alterare completamente il colore della moneta . Comunque al tempo di Caracalla gli Antoniniani erano in argento , non in rame argentato , quindi le possibilita' reali di questa moneta sono tre : 1) un effetto ottico della fotografia , 2) un falso , 3) una imitativa . In qualsiasi caso per certezza occorre avere in mano la moneta .1 punto
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Bello complimenti. il R/ riporta le due chiavi in decusse, legate, con ingegni divergenti esterni. Molto belli gli ingegni, differenti da quelli tipici. A mio avviso, trattasi di una tessera mercantile dell’area toscana, non certamente di Venezia. Il Leone S. Marco veniva utilizzato anche “fuori” dalla Serenissima. In questo caso, il Leone è a sx. Con le due branche posate sull’abacus sul quale (in alcuni esemplari) si dovrebbero anche notare dei quartaroli. I bisanti sono in numero variabile. Il R/ potrebbe quindi riferirsi alle famiglie Gherardo di Gentile; Cavaccini; Gori; Da Careggi; Comp. Alamanni; Rinuccini; Bartolomei di Lucca; Biccherna di Siena. Ripeto: molto interessante la tipologia degli ingegni. Buona domenica.1 punto
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Ciao @Paio70 In realtà esistono sia sesterzi che dupondi col busto coronato secondo il Cayon quindi la differenza "estetica" non dovrebbe essere probante. Mancando fonti scritte c'è molta confuzione in studiosi e, di conseguenza, appassionati. Quello che dovrebbe essere più probante è il peso che, pur nella variabilità dei pesi dei bronzi di Postumo dovuto anche all'attività di zecche di falsari, riporterebbe teoricamente la monete, come asserito da @Pxacaesar , nell'ambito del dupondio più che del sesterzio. Ma altresì parrebbe che Postumo non abbia mai coniato dupondi. Insomma... un casino... Ti rimando a quanto scritto da @grigioviola esperto della monetazione dell'impero delle gallie (ma non solo) Per quanto riguarda la confusione e la difficoltà di attribuire i bronzi di Postumo rimando anche a:1 punto
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Ciao , quando si chiede un identificazione/valutazione servono sempre le foto del dritto e del rovescio e pure i ponderali. Questo in generale. Le monete che stai postando purtroppo non hanno alcun valore...si vendono al kilo per 5/6 euro...mi spiace.1 punto
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Sono perfettamente d'accordo con te, una moneta con questo difetto non andava assolutamente toccata, nel restauro numismatico accetto soltanto quello conservativo , atto a bonificare e proteggere la moneta da agenti nocivi ( quali corrosioni , cancro del bronzo, ecc ecc ), e stop, le monete non vanno manomesse per nessun motivo, il problema è che questa piaga continua perché evidentemente c è una grande fetta d utenza che apprezza questo tipo di " lavoretti" .. comunque anche nelle opere d arte/archeologia d altro genere si privilegia ormai il restauro conservativo, sono finiti i tempi di Evans..1 punto
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Con queste foto (pessime), il range di conservazione potrebbe spaziare dal BB+ allo SPL o poco più. I rilievi sembrano essere molto buoni: il seno e la veste dell'Italia non sembrano "compromessi" (con queste foto), qualche graffio c'è ed il contorno rientra nelle debolezze tipiche del tondello di seconda classe. Per confronto e condivisione, posto un esemplare in buona conservazione:1 punto
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Asta Sartor odierna - lotto 1 Aquileia - Gregorio di Montelongo (1251-1269) Denaro - D/ GREGORI - ELECTVS, figura di prelato stante di fronte, stringe sul petto con ambo le mani un libro aperto. R/CIVITASA - QVILEGIA, S. Ermacora, mitrato, stante a destra, porge la croce patriarcale al Patriarca, stante sulla sinistra - MIR 15 Bernardi 18 Ag 1,12 g1 punto
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più che altro si può supporre che se l'italia non fosse nell'EU sarebbe andata in bancarotta come l'argentina con le conseguenze sociali che questo comporta. o avrebbe un'inflazione sul modello turco.1 punto
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Grazie per il post, l'ho letto con molto interesse e piacere, sono spiacente di non poter contribuire alla discussione ma seguo sempre volentieri, tutto serve ad ampliare il bagaglio di conoscenze 🙂1 punto
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Se parliamo di restauro come attivita' di conservazione di un' opera d' arte , tipo un quadro antico o un dipinto su parete , avresti certamente ragione . In numismatica , cioe' su monete in metallo , nobile o non nobile , il discorso a mio parere e' un po' diverso in quanto il metallo non dovrebbe essere soggetto a restauro o manomissioni , ma solo conservarlo tramite pulitura da incrostazioni varie dovute al tipo di terreno o dell' acqua che le ha conservate nei secoli , lasciando pero' inalterato tutto il resto .1 punto
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Corretto. Tuttavia un operazione di questo tipo appare sorprendente e squalificante per la moneta stessa. Resto sempre sbigottito di fronte a simili scelleratezze. Tra l'altro la moneta, sia nella versione originale sia nella versione riparata, è stata battuta in varie aste. Cercando su acsearch lo si può verificare facilmente.1 punto
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Ti è stato gia' risposto, qualche decina di euro. Certo pensare solo a quanto può valere una votiva così bella con secoli di storia sulle spalle mi sembra riduttivo. Purtroppo la storia per qualcuno non ha prezzo per altri e' solo mercimonio...1 punto
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Italia al lavoro.. che bei francobolli che erano.1 punto
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@alez72 ho trovato l’inserzione originale di questa moneta e visionato le altre monete che vende. Non ce n’é una autentica. Non so come sia possibile che abbia venduto quasi 700 oggetti dal 2013 ad oggi. Negli ultimi 3 mesi ne ha venduti una media di uno al giorno, a prezzi bassi sui 25 euro. E ha una marea di feedback positivi. Incredibile.1 punto
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Ciao caro, mi fa piacere leggerti. Sempre un piacere. Nessun problema. Son tutte tue. Al momento ve ne sono molte in aste. Assolutamente non sono preparato. Per il testo, se riesci ti consiglio la versione originale in tedesco. Rispetto a quella italiana vi sono delle differenze (quella italiana fa riferimento a due distinte collezioni che non trovano riscontro nella versione tedesca). Poi non puoi non avere il Jesurum cui sono particolarmente legato anche per i merletti! D1 punto
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Esatto (non controllo nessun codice.. se non sono sicuro consulto elenco). Ho anche altri elenchi con tutte le monete target che cerco e altre informazioni utili( prezzi, passaggi d’asta, etc…) tutti strumenti artigianali che ho affinato negli anni..1 punto
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È un banale elenco delle monete che possiedo su excel in cui riporto le informazioni di cui ho bisogno. Ad ogni acquisto lo aggiorno. Ricalca le informazioni dei cataloghi di riferimento (stato, nominale, metallo, peso, diametro, titolo, sovrano, etc..) unitamente ai dati principali dell’acquisto (commerciante, asta, data, costo, conservazione) qualche campo di commenti per annotare varianti e quant’altro mi servisse avere sotto mano..1 punto
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Ho una cartella su un server in cui ho salvato libri e database cui posso accedere tramite un telefono qualunque dotato di connessione internet.1 punto
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DE GREGE EPICURI Volevo mostrarvi questa bella moneta greca, che è un po' il simbolo della liberazione dagli ottomani e della rifondazione dello stato. E' a nome di quel Kapodistrias che ne fu uno de protagonsti, poi assassinato perchè accusato (se ben ricordo) di essere "troppo filo-russo" (la Russia, nemica dell'Impero Ottomano, sosteneva l'insurrezione greca). La data dovrebbe essere il 1830 ma non è assolutamente leggibile; io proprio non ne vedo traccia, anche se sul Krause non sono citate monete non datate.Ne sapete qualcosa? Pesa 15,88 g. e misura 30 mm.1 punto
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Un aspetto fisionomico di questi ultimi Imperatori e' lo sguardo preoccupato quasi impaurito e con le labbra semi aperte , con rappresentazione visiva generale quasi presaga dell' imminente catastrofe dell' Impero occidentale . Certamente lo stile ritrattistico era ridotto all' essenziale , ben lontano dal periodo classico ma l' impressione che danno questi volti e' tanto , forse per Romolo Augustolo si puo' capire data la giovane eta' , all' epoca della deposizione aveva circa 15 anni .1 punto
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Rieccoci con una discussione a carattere numismatico-mitologico che questa volta ha per oggetto Liber, una figura sicuramente popolare ed intrigante ma sulla cui identità le informazioni generalmente reperibili , in ambito repubblicano soprattutto, risultano piuttosto sommarie e quindi insufficienti per comprendere in concreto ciò che questa divinità rappresentò e ciò che intorno a questa figura si sviluppò in termini di fenomenologie religiose e, soprattutto, sociali. Tenendo in considerazione il periodo repubblicano tutto, partirei fin da subito con lo sfatare un'opinione piuttosto diffusa che, complice una certa ambiguità iconografica, tende ad identificare con una certa superficialità Liber con Dioniso. Indubbiamente tale processo di assimilazione c'è stato ma ciò non deve distogliere l'attenzione dal contesto storico di nostro interesse ove, come vedremo, saranno proprio le sostanziali differenze tra queste due figure divine ad illuminarci sul corretto inquadramento di Liber, accadimenti ad esso connessi inclusi. Al fine di non rendere il tutto eccessivamente impegnativo procederemo, come sempre, un passo alla volta, utilizzando la fonte numismatica, in questo caso molto generosa, quale fulcro di ciascun avanzamento. Venendo al sodo e riallacciandoci alla premessa fatta poco sopra, prenderei ora in esame un'emissione di grande fascino ed in grado di fornirci un primo spunto di approfondimento che reputo molto importante: L. Cassius Longinus (78 a.C.) RRC 386/1 http://www.acsearch.....html?id=120025 I ritratti di Libero e di Libera occupano dritto e rovescio di questo denario estremamente ricco di significati, che in questa fase introduttiva andremo tuttavia ad analizzare solo in merito ad un aspetto ben preciso, caratterizzante l'unicità del tipo. Siamo infatti di fronte all'esclusiva rappresentazione monetale di Libera, figura divina paredra associata a Liber ed anche, nel culto aventiniano, a Ceres. Una superficiale riflessione circa questa figura ci suggerisce di inquadrare questa divinità femminile quale compagna di Liber, ma partendo proprio da questa banale conclusione ecco apparire una sostanziale differenza tra l'italico dio ed il greco Dioniso: Liber ha una corrispondente femminile. A livello funzionale la triade dell'Aventino ci suggerisce poi un evidente legame con la sfera agreste e, in relazione a questo aspetto, è di estremo interesse quanto trasmessoci da Agostino che, nel De civitate Dei, ci informa circa l'identificazione di Liber quale divinità presiedente la fuoriuscita del seme di sesso maschile e Libera di quello di sesso femminile (De civitate Dei - IV, 11; VII, 2; VII, 3; VII, 16; per i puntuali riscontri: http://www.augustinu.../cdd/index2.htm). Non solo, dalla medesima fonte emerge anche una definizione di Liber per noi estremamente chiarificatrice: "Preposero Liber ai semi liquidi e per questo non solo alle parti acquose dei frutti, fra cui, in un certo senso, il vino detiene il primato, ma anche ai semi degli animali..." (De civitate Dei - VII, 21) La giurisdizione funzionale di Liber è quindi, in quest'ottica, relazionata al vino ed ai succhi della frutta, ai semi prodotti dagli animali e, conseguentemente, da quelli maschili dell'essere umano. Questa stupefacente teologia è in grado fornire un comune referente religioso sia al vino che all'effusione del seme maschile, Liber presiede ai semi liquidi, non andando tra l'altro ad invadere la sfera di Ceres, presiedente i frumenti e le biade, dal seme secco. Vino e fecondità fanno indubbiamente parte anche della religiosità dionisiaca ma la sostanziale differenza tra le due figure divine sta proprio nella differente teologia che le ha prodotte. Nella sfera di Dioniso il vino è strumento utile alla liberazione dei sensi, stato che ricongiunge l'uomo con la natura ed il cosmo, sciogliendo vincoli ed inibizioni. Il culto di Dioniso è finalizzato all'ottenimento di uno stato di similitudine col dio, il culto di Liber è finalizzato invece alla tutela dei semi liquidi, che portano al vino quale stadio finale di un processo e nondimeno alla procreazione. Tale differenza è al tempo stesso evidente ed enormemente importante, soprattutto per un cittadino della Roma repubblicana... e più avanti vedremo in dettaglio il perchè. La sessualità che ruota intorno a Dioniso è ambigua, la divisione tra uomo e donna non è contemplata, il dio stesso è con una certa usualità androgino e la sua natura supera la concezione stessa di maschile e femminile. Liber invece è Pater, al pari di Giove, Giano, Marte e Quirino, la sua sessualità non è minimamente in discussione ed anzi, la virilità è sua prerogativa essenziale. Tornando in ambito numismatico tale prerogativa emerge con forza anche nel denario di Cassio Longino ed ora, conseguentemente, siamo in grado di apprezzare maggiormente la valenza "romana" di tale iconografia (...che più avanti ci riserverà comunque altre sorprese ;) ). Un eventuale Liber androgino infatti non ammetterebbe l'esistenza di Libera e di questo abbiamo trovato riscontro nei prima citati passi di Agostino d'Ippona. Libera è complementare a Liber in quanto presiede al seme femminile ed è solo dall'unione dei due semi che può attuarsi la generazione di un nuovo essere. Potremmo sicuramente contestare certe terminologie non certo appropriate, ma una tale elaborazione, proiettata nel mondo antico, assume un grande valore. L'esistenza del numen di Libera equivale al rifiuto della concezione aristotelica che vedeva il principio costitutivo dell'essere proprio ed esclusivo dell'uomo, che equiparava quindi la donna ad un semplice supporto materiale. In Aristotele l'uomo è il solo a generare attivamente, la donna è al contrario esclusivamente passiva, non avendo in sé alcun principio generativo. Libera invece presiede proprio al seme femminile che, esistendo, dona alla donna ed alla femmina in generale un ruolo attivo nella costituzione di un nuovo essere vivente, come sostenuto da Epicuro e Democrito ed anche da Ippocrate e Galeno (Micol Perfigli - Indigitamenta, pp. 73-78) E' quindi emerso, grazie anche al contributo di una bellissima iconografia monetale, uno degli aspetti fondamentali che rendono il nostro Liber ben diverso da Dioniso. Questo è un primo passo e nel corso della discussione, che preannuncio sarà piuttosto corposa ma al tempo stesso spero molto interessante, affioreranno altre caratteristiche di questa divinità che, sempre grazie alla fonte numismatica, ci consentiranno, senza alcuna forzatura, di toccare numerose tematiche religiose, politiche e sociali della Roma repubblicana.1 punto
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