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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/01/23 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, nell'intento di completare la collezione di denari degli Imperatori sono riuscito ad acquistare ad un asta il denario di Caludio. Avendo un budget non illimitato mi sono accontentato se così si può dire di una qualità non elevata ma.di un denario abbastanza raro. Si tratta del denario RIc62 con al retro la raffigurazione della Pace con in mano un caduceonenun serpente ai piedi. Mometa che in buone condizioni va all'asta oltre i mille euro. In questa condizione sono soddisfatto di ciò che ho investito. Mi faceva piacere condividerla con Voi. Ora mi mancano Caligola, Othone, Didio Giuliano, Pescennio Niger e Gordiano 1. Il prossimo obiettivo è Othone ma con molta calma...😅
    4 punti
  2. Carissim*, anche se il periodo è denso di appuntamenti volevo segnalarvi che i prossimi sabato 4 e domenica 5 novembre sarà possibile accedere gratuitamente al Museo Nazionale di San Matteo e vedere la nuova esposizione di monete medievali, tessere mercantili e gettoni dal monetiere del Museo Nazionale di San Matteo, curata da Monica Baldassarri, in collaborazione con il Direttore del museo Pierluigi Nieri e Gianpaolo Palma del CNR ISTI di Pisa. La nuova esposizione segna la fine della prima tappa di un percorso che ha visto il restauro, la verifica inventariale e - laddove necessario - la classificazione o ri-classificazione e la realizzazione di foto digitali in HD di circa 1000 esemplari tra monete, tessere mercantili, gettoni e placchette, messi in atto dai chi già nominato sopra con la collaborazione di Francesco Pagliani (giovane archeologo e numismatico), Chiara Valcepina e Mauro Stallone (restauratori), Luca Lupi (fotografo). A partire dalle ore 16,00 di sabato 4 novembre e ancora dalle 11,00 di domenica 5 novmbre è prevista anche la visita guidata da parte dei curatori. Per chi di voi avesse la possibilità di venire, è una bella occasione di vedere una importante selezione del tesoro delle Logge dei Banchi e alcuni tra gli esemplari più belli e rappresentativi delle zecche di Pisa, Lucca, Siena, Arezzo e Massa di Maremma conservati al museo (ma sono esposti anche pezzi interessanti di Berignone e Firenze...), oltre ad una prima scelta di tessere mercantili e gettoni (che saranno frutto di ulteriori e più ampie esposizioni). Sperando di vedervi in questa o in prossime occasioni (presto inaugureremo anche una nuova mostra temporanea a Palazzo Blu!) MB
    4 punti
  3. Ciao @Franchino.65 Ho letto che sei un semplice appassionato (come me) e iscritto da poco al forum. Il tuo antoniniano piace anche a me, soprattutto sul dritto, dove trovo l'effigie di Gordiano III molto espressiva, quasi quella di un bambino (sappiamo che diventò augusto da ragazzino). In linea generale, quando posti una moneta, indica sempre i dati di peso e diametro che potrebbero essere molto utili, soprattutto in caso di dubbio di autenticità. Ora prova a identificarla correttamente secondo il RIC, un esercizio molto utile per imparare a studiare le monete ed a riconoscerle. Poi, vai anche a studiarti il contesto storico in cui la moneta e' stata coniata. Ciò renderà il tuo collezionismo sicuramente più gratificante. Ciao. Stilicho
    4 punti
  4. Buongiorno, segnalo la pubblicazione della mia monografia dal titolo "Le monete milanesi di Carlo V". L'Opera tratta ed illustra tutte le emissioni caroline coniate dalla zecca di Milano, fornendo inoltre tutti gli approfondimenti necessari per avere una visione multidisciplinare della materia. Trovano uno spazio dedicato anche le figure dei Maestri incisori, le suggestive medaglie monetiformi, un'enigmatica tessera e quelle emissioni oggi non reperite o rifuse ancor prima di entrare in circolazione. Non potevano certo mancare un repertorio delle principali vendite pubbliche aventi significativi nuclei della monetazione trattata, l'illustrazione delle affascinanti falsificazioni d'epoca e qualche piccola "rivoluzione" (con solide basi documentarie!) come quella riguardante la catalogazione dello scudo "dei Giganti". I materiali monetari sono ordinati secondo un'inedita impostazione cronologica, creando così una vera e propria narrazione di queste prestigiose emissioni tanto apprezzate sia dai numismatici sia dagli storici dell'arte. L'acquisto dell'Opera è possibile unicamente presso le principali librerie online, Amazon ed ovviamente il sito dell'Editore. Prezzo di copertina: 49,90 € ISBN 9791221498295 141 pagine Immagini a colori Copertina rigida Pagine in carta patinata da 130g/m2 Formato 17x24 cm Buona lettura Antonio Rimoldi
    3 punti
  5. A 20 km da Torino, in Buttigliera Alta di val di Susa, per iniziativa di Umberto III di Savoia ( 1148-1188 ) verso fine XII sec. viene realizzato, in forme romanico-gotiche, il complesso della abbazia di San Antonio di Ranverso, con chiesa, foresteria per pellegrini ed ospedale/lazzaretto . Risalgono attorno al 1150, notizie della presenza di una cappella/chiesetta nell' area del Rivus Inversus, che sarà probabilmente all' origine del nome Ranverso . Nella vicina Susa, i Savoia, in " palatio Secusie " , impiantano la loro prima zecca in territorio di Italia, dove saranno battuti denari segusini in argento anche in nome di Umberto III .
    3 punti
  6. Ho letto con molto piacere e, più o meno, tutta di un fiato questa, per me, interessantissima discussione (lo spirito di un forum, di un qualsiasi forum, è appunto lo scambio di opinioni). Nonostante alcuni interventi che puntavano il dito e che, invece di intavolare un pacato ed interessante scambio di opinioni, l'hanno portata a tratti a renderla stucchevole, penso che il prosieguo dell'analisi fatta da @viganò e da chiunque altro voglia portare il proprio contributo possa essere una nota più che positiva. Da questa discussione ho tratto aspetti che non conoscevo e che sicuramente approfondirò. Pertanto, tenendo come monito quello che è uno dei miei fari "Non sono d'accordo con quello che dici ma darei la vita affinché tu possa dirlo", spero si possa continuare serenamente.
    3 punti
  7. La categoria relativa alla monetazione altomedievale della prossima asta Roma Numismatic del 9 novembre 2023 comprende molti solidi pseudo-imperiali estremamente rari e interessanti. Tra questi si segnalano: il lotto 598, un solidus di alto grado di Odovacer nel nome di Zeno, solo il secondo ad essere offerto all'asta negli ultimi due decenni. Il lotto 613, uno splendido solidus di Teodorico fior di conio, il lotto 615, un solidus di Teodorico brillante ed estremamente raro, del cui tipo Arslan & Metlich ha citato solo cinque esemplari. https://romanumismatics.com/auction-xxix/2023-11-09?catId=&cat_id=4
    2 punti
  8. Il diametro è di 23 mm. E pesa 4,35 gr. Grazie del consiglio.... 👍
    2 punti
  9. allora, ricapitoliamo la situazione: - moneta con un rombo, cercando qui e là trovo questa ma non ci siamo... - cerco ancora e trovo pure questa no, no, no... è pure d'oro! uhm.. area geografica? cerco ancora, ma mi sa che ci arrivo prima o poi... - trovo QUESTA! e penso che @nikita_ a questo punto ce l'abbia con me! Vuol mettermi ancora alla prova con le monete tedesche?!? - per trovare la moneta giusta, mi basta poi andare un poco più a sud: trovata!
    2 punti
  10. Zecca di Desana, sesino emesso a nome di Delfino Tizzoni con San Giuliano. Moneta che imita il sesino di Pomponesco emesso a nome di Giulio Cesare Gonzaga. Periodo di emissione fine XVI° sec. Mario
    2 punti
  11. Sesino di Desana per Delfino Tizzonj ad imitazione del sesino di Sabbioneta... Mario La legenda del dritto è da leggere: D(elf.ti).CO.D.VC.IMP.PER.I più o meno corrispondente al CNI 99 Mario
    2 punti
  12. Ragazzi nel frattempo vi lascio se vi serve una piccola chicca. Un PDF di un JNDA (Aggiornato al 2015, il 2023 ce l'ho solo cartaceo) dove è presente tutta la monetizzazione giapponese a colori. Così potete prendere spunto nello vostre ricerche o utilizzare come guida. https://static.ncanet.co.jp/pdf/info/20150629_40.pdf
    2 punti
  13. Ciao a Tutti e Grazie Cristiano @Asclepia L'asse è alla francese. Per quanto riguarda il contorno, purtroppo sia lo Smart, sia la Camera, vanno sempre in crisi. Già l'usura e la scarsa definizione della vìrola danno un contributo alla difficile comprensione...a me sembra più un taglio " a serpentina" ma lascio a voi il parere. Posto le modeste foto del taglio, Buona Serata.
    2 punti
  14. Lo stile è Russo anni 1700 più o meno. Vediamo se qualche esperto specifica meglio.😉
    2 punti
  15. Buon giorno. Le monete postate appartengono tutti a coni differenti, ossia non sono la stessa emissione. Escluderei quindi il prototipo. Penso che la scelta sia tra moneta del Limes e falso moderno, magari di parecchi decenni fa. Senza informazioni archeologiche la vedo un po' dura. Come si fa a dire se un esemplare fuso e spatinato sia stato creato 1800 Anni fa oppure 100? Bisognerebbe vedere se quel che rimane della patina è coerente con una moneta deposta sottoterra per secoli. Per esempio se vi sono tracce di malachite o altro.
    2 punti
  16. Buongiorno, io vi posto il mio Lando per completare
    2 punti
  17. Riporto sotto link ad articolo sull'inaugurazione di oggi del nuovo allestimento della collezione numismatica del Museo San Matteo di Pisa. https://pisanews.net/al-museo-di-san-matteo-la-nuova-esposizione-di-monete-e-gettoni/
    1 punto
  18. L'ho caricato su wetransfer dura 7 giorni il link del download https://we.tl/t-RXbGZPHCb2
    1 punto
  19. Alla fine ha spuntato 1150 Euro + diritti; però è disponibile il certificato di autenticità e lecita provenienza 😃
    1 punto
  20. Caro @Adelchi66 non ci arrivo nemmeno io. E non mi è mica sfuggito che hai scritto “arte” tra virgolette. Mai virgolettato fu più appropriato. Andro’ controcorrente - e magari verrò pure tacciato di oscurantismo - ma io non capisco neanche come sia possibile definire arte quella che appunto oggi viene definita moderna. E purtroppo in tutte le sue espressioni: pittura, scultura, musica, prosa, poesia, e via discorrendo. Mi incupisco nel pensare che in mancanza di qualsiasi nuova ispirazione che possa anche lontanamente accostarsi alle meraviglie dell’arte classica (non solo antica, arrivo a tutto l’Ottocento e anche ai primi anni del Novecento, diciamo con gli Impressionisti, che adoro) si sia voluto contrabbandare per arte composizioni quali sacchi di iuta appesi, scarabocchi di colore immondi alle pareti e financo deiezioni in barattolo 🤗, solo per citare qualche esempio. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI Ma mi tengo le mie certezze e col prossimo al massimo esprimo solo dei grandissimi dubbi 🙏🏼🤷🏽‍♂️ rischiando in tal modo di passare comunque, ben che mi vada, da tetragono. 🥱
    1 punto
  21. 5 grani di Malta del 1790 - Gran magistero di Fra' Emmanuel de Rohan. Da secoli, la stretta di mano fa parte dell'iconografia dell'Ordine di Malta.
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  22. Aggiungo SANTUARIO DELLA B. V. DI BARBANA presso GRADO La Chiesa fu eretta nel 582 a seguito di un evento miracoloso, ricostruita più volte nel corso dei secoli, conserva una tavola bizantina che è venerata come miracolosa. Ultima ricostruzione risale al 1923, l'altare barocco del 700 con statua lignea del 1490 rappresenta la Madonna come Regina e Madre della Chiesa, seduta sul trono con Gesù in braccio.
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  23. Ho finalmente in mano le monete, misure corrette: moneta 1: Commodo: peso 8,59 g, diametro 23,4 mm moneta 2: Massimiano: peso 8,47 g, diametro 26,5 mm moneta 3: Pio VII: peso 10,76 g, diametro 32,5 mm Avendole in mano e potendole vedere con la lente direi che corrispondono esattamente a quelle da voi individuate, non avrei dubbi sull'autenticità, vista anche l'usura e il territorio da cui provengono (le romane sicuramente da scavi). Mio cognato mi chiedeva anche se avessero un valore. Guardandole così usurate mi verrebbe da dire che il valore è storico e affettivo e basta, ma un vostro parere mi permetterebbe di dare risposta più certa. Grazie ancora a tutti e buon 1 novembre! Luca
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  24. Libro arrivato, veramente ben fatto, un lavoro eccellente. Le immagini sono superbe. Complimenti Antonio👏🏻
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  25. Grazie per il tuo parere, per il bruttino pazienza e va bene lo stesso per la mia collezione, ma l'importante è che sia originale come hai detto tu.........
    1 punto
  26. Un'interessante commistione tra ricerca archeologia studio dei microtoponimi locali e documentazione di fondi antichi sta alla base dello scioglimento di un quesito archeologico: comprendere la presenza di18 scheletri che apparivano aver subito torture e decapitazione. Chi ha stilato l'articolo pone l'acceno sul lavoro di ricerca di archivio che ha portato al ritrovamento di una mappa esplicativa ma, dsicuramente non intuando la portata della cosa, passa un po' in secondo piano il fatto che i microtoponimi locali, che nascono dal ricordo e dalla cultura popolari, siano essi stessi "beni archeologici documentari immateriali" che risalcono a centinaia se non a migliaia di anni fa e sono spesso rivelatori delle destinazioni d'uso di aree du territorio. Scrivono Benozzo e Pritoni collaboratori dell'IBC: "I toponimi rappresentano un elemento di straordinaria importanza del patrimonio culturale di una comunità. A differenza dei reperti archeologici, dei monumenti architettonici e delle altre creazioni "materiali", i nomi di luogo sono beni apparentemente "immateriali", che proprio per questa loro natura sono stati spesso studiati con strumenti inadeguati, poco attenti ai modi reali di trasmissione, alle intersezioni complesse tra percezione, insediamento, memoria. In quanto parole che sopravvivono unicamente nella memoria della gente, spesso attraversando i secoli, in molti casi i millenni, i toponimi non possono essere compresi solo come reperti linguistici ed eventualmente storici, ma devono essere analizzati come tracce preziose di tipo antropologico." https://stilearte.it/scavo-archeologico-trovano-18-scheletri-decapitati-o-con-segni-di-tortura-gli-archeologi-individuano-una-mappa-che-consente-di-risolvere-il-mistero/ Scavo archeologico. Trovano 18 scheletri decapitati o con segni di tortura. Gli archeologi individuano una mappa che consente di risolvere il mistero Un’incredibile scoperta ha scosso gli archeologi incaricati degli scavi preventivi in vista di un progetto di sviluppo stradale tra la città di Sand e Benfeld, nella pittoresca regione dell’Alsazia, in Francia. Nel corso delle ricerche, gli studiosi hanno fatto una straordinaria scoperta: 18 scheletri, decapitati o con evidenti segni di tortura, giacevano sepolti in 15 tombe situate a circa 40 centimetri di profondità in un campo. Le indagini indicano che questi corpi risalgono al periodo compreso tra il XV e il XVIII secolo, e le prove rivelano chiaramente segni di esecuzioni capitali. La particolarità di questa scoperta sta nell’orientamento inusuale delle tombe. In un cimitero tradizionale, le tombe sono disposte con precisione, ma in questo caso, le sepolture non seguivano alcun schema predefinito. Bastien Prevot, archeologo responsabile del Medioevo e dell’epoca moderna, spiega: “Queste tombe non rispettavano un orientamento preciso, contrariamente alle sepolture comuni dell’epoca. Quindi c’erano elementi di anomalia che andavano indagati”. Le tombe sono state scavate e le anomalie aumentavano: segni di tortura e decapitazioni erano evidenti su molti dei resti umani. Prevot osserva un reperto in particolare, sostenendo: “Ad esempio, su quest’osso, che è il midollo spinale, abbiamo tracce di un taglio eseguito con una lama molto affilata. Si tratta, quindi, di una persona che è stata giustiziata per decapitazione.” In una delle tombe, è stato scoperto che il defunto era stato sepolto dopo aver subito l’amputazione della gamba destra e la decapitazione. La gamba fu collocata prima nella tomba, seguita dalla testa, e infine il resto del corpo fu disposto sopra, con le mani legate nella parte posteriore. Chi erano queste persone? Perché furono decapitate o torturate? Questi interrogativi costituiscono il cuore di un complesso lavoro investigativo che si è prospettato agli archeologi. Bastien Prevot rivela un elemento chiave nella ricerca di risposte: “Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare un ex contadino che ci ha rivelato che il terreno adiacente al sito era conosciuto come Galgen, che in tedesco significa ‘la forca’”. Questo dato ha spinto gli archeologi a cercare ulteriori conferme nelle fonti storiche. Le indagini hanno portato alla scoperta di una mappa datata 1632 che rivela un dettaglio straordinario: due patiboli sono chiaramente raffigurati sul bordo della strada che collega Benfeld a Sand. Questo documento storico conferma l’esistenza di un luogo di giustizia in quel punto, offrendo importanti indizi sulla funzione di questa misteriosa area sepolcrale.
    1 punto
  27. complimenti per l'acquisto,👋👋
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  28. Buongiorno @giuseppe ballauri e buongiorno lamonetiani... Complimenti per la tua acquisizione, che arricchisce la tua collezione di Murattiane. Variante molto rara secondo me... Gigante non so su che basi la giudica NC !!?? mentre Nomisma gli fa quasi giustizia con un r2, anche se a pensarci bene, trovo catalogate monete in r2 che si vedono più spesso. La tua come nella maggior parte dei casi ha la data al rovescio chiaramente spostata verso destra (fa eccezione l'esemplare di @Litra68) . Come negli altri esemplari che ho visto, la punteggiatura è a mezz'altezza. Mi piace molto il dritto e la prima parte di legenda ben impressa "GIOACCHINO NAPO"... Il taglio dovrebbe essere a treccia in rilievo...confermi? La tua @Litra68, come lo tiene il taglio? Io purtroppo una mia ancora non ce l'ho in collezione, dei 3 grana mi mancano appunto le due varianti più rare la NAPO che è la più rara in assoluto e la due stelline.... Cmq per colmare la mia astinenza da ramini del amico Murat di recente ho portato a casa un doppione (tanto per cambiare, mannaggia a me!!!) di un 3 grana appunto che però posterò più avanti. Vediamo sti tagli ...e magari aggiungiamo pure come sono gli assi Grazie Cordialmente Cristiano. p.s. e ovviamente invito gli amici del forum che ne sono in possesso a condividere... so che anche l'amico Sergio @motoreavapore ne possiede una ed ha già postato foto di dritto, rovescio e taglio, se mi aggiungi come sono gli assi ti ringrazio.
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  29. Di recente acquisizione. Sartor 28/10/2023 Asta 3 - Lotto 200 Venezia - Carlo Ruzzini (1732-1735) Quarto di Zecchino - D/ CAR RVZ - S M VEN, San Marco stante a sinistra porge il vessillo al doge genuflesso, lungo l'asta DVX R/EGO SVM - LVX MVN, il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa da dodici stelle a sei raggi, cinque a sinistra, cinque a destra, una sopra il capo e una sotto i piedi - Mont. 2510 Pao. 4 Au 0,88 g RR Grading/Stato: qSPL/SPL Note Asta NAC 108, 2018, 1035. Ex collezioni De Lazara e Gavazzi
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  30. 1 punto
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  32. Ottima presa . Quando le monete non sono in conservazione appetibili alla maggior parte dei collezionisti si comprano monete accettabili e rare , la tua e' una R3 , a prezzi convenienti . La storia , seppur femmina , non ha bisogno di farsi bella . Molto originale la simbologia della Pace alata con caduceo rivolto verso il serpente .
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  33. Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Sabina (117-136 d.C.,moglie dell'imperatore Adriano) recante sul rovescio la personificazione della dea della Concordia seduta, con patera e scettro e con cornucopia dell'abbondanza ben visibile sotto i piedi del trono, coniato a Roma nel 134-138 d.C. Era foriera del quieto vivere e moderatrice nei rapporti tra persone affinché si potesse stare tutti in armonia (infatti rappresenta la versione romana della dea greca Armonia). Sabina, figlia di Salonina Matidia (nipote dell'imperatore Traiano) e di Lucio Vibio Sabino (influente senatore e console) venne data in sposa ad Adriano (non era ancora imperatore ed aveva 24 anni) nel 100 d.C. circa, quando aveva solo 14 anni quindi poco più di una bambina e fu un matrimonio combinato per interesse politico e di potere (sembra che tutto fu fatto con il benestare di Plotina ,consorte di Traiano e madre adottiva di Adriano). Possedendo altri due denari di Sabina ed avendone visionati tanti in foto, la cosa che mi ha sempre colpito è il fatto che il suo ritratto è sempre serio, per non dire triste, così come le numerose sculture che sono giunte fino a noi e che ritraggono il suo volto. Evidentemente aveva poco da sorridere nonostante accompagnava quasi sempre il consorte ( ed il suo " pupillo" Antinoo) nei numerosi viaggi e viveva nel benessere. Considerazione personale qualcosa gli mancava sicuramente....🙂. Morì nel 136-137 e qualche fonte storica dell'epoca riporta che fu fatta avvelenare proprio da Adriano perché stanco dei suoi continui tradimenti...🤔. Che dire su questo....mah.... Un'Augusta molto bella, lo dicono i suoi ritratti, ed anche molto sfortunata. Da esame diretto il denario risulta coniato (spero ai suoi tempi) abbastanza centrato e da quanto si vede ha svolto egregiamente la sua funzione di moneta portandone con sé tutti I segni, restando tuttavia chiaramente leggibile ed attribuibile. Postate pure le vostre monete di Sabina che è sempre importante e piacevole vedere nuovi esemplari. Grazie ed alle prossime ANTONIO 17,50 mm. 2,91 g. RIC 391
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  34. Lorenzo, ho condotto alcune ricerche. Il 4 mon nel cartellino è un Kan Ei Tsu Ho dell'era Meiwa 1769. Puoi riconoscerlo dalla forma del carattere "Ho" chiamata "Fuei", in cui la parte superiore del kanji sporge leggermente verso sinistra, a differenza della forma "Shouji" in cui la parte superiore non sporge ed è allineata con il resto dei radicali. Ti allego anche una pagina di un libro di numismatica in lingua madre in cui è raffigurata la moneta. I 4 Mon dell'era Bunsei erano di bassa qualità e tendevano a presentare una colorazione rossa dovuta alla loro composizione di metalli diversi, non solo rame.
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  35. Oggi ho seguito l’asta ed il pezzo ha staccato 53000 euro. peccato che ne avessi solo 52000 così l’ho perso, mannaggia.
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  36. Mi inserisco, la mia invece è dell'ultimo dei massari ignoti.
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  37. Ho trovato la pagina su lamoneta.it, è una r3 sono al settimo cielo. La pagai 45 euro ad un mercatino. @Tinia Numismatica secondo te in che stato di conservazione di trova? MB è dir troppo? Grazie ancora, buon proseguimento E scusate il disturbo di Domenica.
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  38. Fu il mio primo Marengo, acquistato nel 1995 ad esattamente un quarto del prezzo attuale. Tornando indietro ne comprerei a kili per rivenderli oggi al quadruplo del prezzo. Fu per me un ottimo, anche se piccolo, investimento.
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  39. Ce ne è una nel listino 17 della Numismatica Felsinea al lotto 1863
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  40. Del 50 centesimi 1860 Re Eletto esiste una PROVA zecca di Firenze in Stagno .Riferimenti: Pagani PP 36, Simonetti 16/1, Montenegro 29 ,Luppino NConf23. Diametro mm 18,peso gr. 1,62 Passaggi d' asta: InAsta nr. 30 del 23/05/2009 lotto 1168 in conservazione SPL ha realizzato 900 euro
    1 punto
  41. Grazie a tutti, spero che troverete la lettura interessante! Nonostante la dominazione asburgica-spagnola a Milano sia stata oggetto di numerosi studi recenti o recentissimi (MIR di Alessandro Toffanin, articoli vari su riviste sia divulgative che scientifiche, la recente monografia dell'amico Tiziano @Parpajola) mancava ancora un aggiornamento organico dedicato alla monetazione di Carlo V. Lo stato della materia specifica era praticamente fermo al 1990, anno della pubblicazione dell'ottima e FONDAMENTALE Opera di Carlo Crippa.
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  42. Buon giorno nicosan. Secondo la rivalutazione istat l'indice relativo al periodo di questa moneta è di circa 9300, vale a dire che il valore di questi 10 centesimi rivalutati sarebbe equivalente a poco meno di 50 centesimi di euro. Cordiali saluti. Gabriella
    1 punto
  43. Concordo. Mi sembra che si stia confondendo la Numismatica (studio della moneta sotto diversi profili) con il collezionismo. Si può benissimo essere Numismatici senza essere collezionisti (cosa che negli ultimi anni sto facendo. @talpa può capirmi ). Certo, anche i libri hanno il loro bel costo, ma decisamente molto più contenuto rispetto a monete ricercate e in alta conservazione. Poi, per il resto, concordo con tutte le variabilità sopra espresse dagli amici un saluto a tutti, Fabrizio
    1 punto
  44. @ARES III @lorluke Vi ringrazio per gli interventi che condivido quasi integralmente e che ci portano a una discussione davvero interessante (anche per quelli che leggono e magari non si sentono d'intervenire...) Cosa Lei intenda per storia revisionistica e di parte non lo so e, francamente, poco me ne importa. Se Lei vorrà prendere in considerazione i riferimenti che appena possibile trascriverò, ne sarò lieto; diversamente me ne farò una ragione. Anche perché a me non interessa far cambiare idea a Lei bensì incuriosire / interessare alla nostra Storia qualche Utente del Forum... Resta il fatto che affermare, prima ancora di averne contezza, che parte della storiografia "non avrebbe nessuna valenza" è un chiaro sintomo di ottusità.
    1 punto
  45. Buonasera, faccio una piccola digressione perché l'affermazione che cito non fa ovviamente una piega dal punto di vista logico ma mi offre l'opportunità di un paragone per certi versi illuminante. Qualora all'esito del Referendum l'opzione monarchica avesse prevalso, infatti, è circostanza nota l'intenzione di Re Umberto II di organizzare una seconda consultazione "confermativa", affinché nessuna ombra potesse gravare sul Trono e sul vincolo di questi con la Nazione italiana. Di ciò vi è traccia nei discorsi pubblici del Re tenuti nel corso della campagna referendaria e nelle memorie di coloro i quali intrattennero con Sua Maestà frequentazioni dirette. Quale differenza rispetto agli avversari che, nientemeno, proclamarono la Repubblica il 13 giugno senza neppure attendere la pronuncia definitiva della Cassazione, compiendo un atto che può essere qualificato unicamente come "rivoluzionario" e mandando all'inceneritore rapidamente tutte le Schede elettorali per evitare qualsiasi riconteggio... Un saluto
    1 punto
  46. Sì, certo. Me lo immagino proprio Vittorio Emanuele III con un mitra in mano alla Rambo ad urlare: "A morte i tedeschi!"
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  47. Le due differenze tra lo scudo e il suo mezzo sono presenti in tutti i (pochi) esemplari rintracciati. Credo ach'io che servissero a distinguerli.
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  48. Torna a Indice Regole Regola 2 - Lettura della legenda Foto provenienti da "Cronaca Numismatica - Gennaio - Febbraio-Marzo 2002" Sulle monete della Roma Imperiale troviamo sempre al dritto l’onomastica dell’imperatore esplicata in una legenda abbreviata e per questo non di immediata lettura per un principiante. Cerchiamo allora di spiegare come andrebbero lette tali legende: - Il titolo di imperator fungeva da praenomen da Augusto in poi (con qualche eccezione) e lo troviamo di solito abbreviato IMP per tutto il periodo del medio e alto impero. Dal IV secolo D.C. alla sigla IMP si sostituirà l’abbreviazione DN ovvero dominus noster (usato per la prima volta da Domiziano). - Il cognomen Caesar normalmente abbreviato CAES, lo troviamo generalmente dopo IMP. oppure dopo il nomen (il nome dell’Imperatore) ed è usato come gentilizio insieme con altri elementi della denominazione individuale. Il termine di CAESAR era usato anche per i figli naturali o adottivi, ed i nipoti dell’imperatore che aspiravano al titolo di Augusto, sostituito poi nel basso impero da NOB.C. Per il nomen va detto che spesso gli imperatori, si portavano dietro anche il nome del padre naturale o adottivo (nella figura di esempio vedi la legenda di Tito il cui nome era Titvs Flavivs Vespasianvs). - Il termine Augustus abbreviato AVG è generalmente situato all’ultimo posto nella legenda ed è destinato ai soli Imperatori (e mogli). - I cognomina ex virtute, di origine militare, compaiono in genere nella legenda di quelle monete coniate successivamente ad una campagna militare conclusasi con la vittoria dell’Imperatore. Tali titoli, talvolta trasmessi per eredità, si riscontrano spessissimo sulle monete dell’alto impero; i più conosciuti sono: Britannicus (BRIT), Germanicus (GERM), Sarmaticus (SARM), Dacicus (DAC), Particus (PART), ecc. abbreviati in vari modi: raramente per esteso e qualche volta seguiti dall’accrescitivo Maximus. - Altri cognomina sono stati attribuiti solo ad alcuni Imperatori per le loro Virtù dimostrate nell’amministrazione particolarmente positiva dell’Impero. Ad esempio troveremo il termine OPTIMVS PRINCIPI per Traiano o PIVS FELIX (in genere abbreviato PF) per Antonino Pio ecc. - Troveremo spesso sulle legende nell’alto Impero il titolo di pontefice massimo, la più alta carica religiosa assunta per la prima volta da Augusto, abbreviato PONT. MAX. o anche PM. - A seguire troviamo l’indicazione degli anni della tribunicia potestas (questa insieme al consolato, li troviamo molto più spesso sui rovesci) abbreviata TR. P. seguita dal numerale. Questa indicazione è per noi oggi importantissima per risalire all’anno preciso in cui è stata coniata la moneta in esame; ma di come funziona la tribunicia potestas ne parlerò più avanti approfonditamente. - Subito dopo la tribunicia troviamo spesso il numero delle salutazioni imperatorie ricevute dall’imperatore per volontà dell’esercito indicate con la sigla IMP. seguita dal numerale. Ovviamente la prima salutazione coincide sempre con l’anno di prima proclamazione dell’Imperatore. - Altra sigla utile oggi (ma meno precisa della tribunicia potestas) è quella relativa al Consolato, abbreviato in genere COS. Seguito dal numerale. - Troveremo su alcune monete dell’alto impero, ed in particolare solo per gli imperatori: Claudio (dal 47 D.C.), Vespasiano, Tito e Domiziano, la censura abbreviata CENS e poi CENS PER. per i Flavi. - Praticamente sempre, da Augusto in poi, troveremo l’appellativo di Pater Patriae (padre della patria) offerto per la prima volta ad Augusto dal popolo e dal senato, abbreviato PP. - Meno sovente troveremo altri titoli come: DIVO o DIVA rispettivamente sulle monete che consacravano la salita in cielo rispettivamente dell’Imperatore o della moglie di questo; oppure Princeps Iuventutis (giovane principe) generalmente al rovescio, per indicare i desinati alla successione dell’Imperatore. Prossima puntata, cosa sono la Tribunicia potestas ed il Consolato e come si calcola l'anno di conio.
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