Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/03/23 in tutte le aree
-
Buongiorno a tutti, oggi vi mostro un sesterzio di un imperatore che mancava nella mia collezione, un regalo della mia mogliettina di cui ho piacere a mostrarvi e spero che vi piaccia Alessandro Severo, Sesterzio, 232 d.C., SPES PUBLICA / S C la spes tiene un fiore, ZECCA DI ROMA (RIC 648) grammi 27.706 punti
-
Buonasera, Non so se sia la sezione giusta (nel caso abbia sbagliato mi scuso), ma volevo cogliere l'occasione per mandare un abbraccio e un pensiero agli amici toscani colpiti dalla tempesta. Forza ragazzi. Fabio5 punti
-
Salve. Apro una nuova discussione sulle grandi rarità presenti nella monetazione di Ferdinando I di Borbone. Inizio, pubblicando una piastra 120 grana 1818 con la variante HISPAINIARVM. Il peso è di gr. 27,58. Ringrazio tutti per l'attenzione. Saluti.4 punti
-
3 punti
-
Ciao @Releo, non sono un esperto, ma non posso non farti anche io i complimenti per questo esemplare. Se non erro, dovrebbe essere il Lotto 648 dell’asta 68 di Nomisma del 2-3/9/2023. Molto probabilmente è la stessa di cui al Lotto 898 della precedente asta Nomisma 59 del 14-15/5/2019 così descritta: NAPOLI Ferdinando I (1816-1825) Piastra 1818 con HISPAINIARVM al R/ - Magliocca 444c (indicata R/4) AG (g 27,55) RRRR Minimi graffietti di conio al D/ BB/BB+ E molto probabilmente trattasi del Lotto 243 di cui all’asta NAC 118 del 5/12/2019 dove è indicata come “rarissima” e “variante rarissima”. Se utile: Penso che a @Rocco68 non dispiacerà il riferimento: Per similitudine su HISPAINIARVM: Jean-Francois Dugniolle: Catalog of the Historical jetons of the 17 provinces of the Netherlands and Belgium. Tipo 2277c - Filippo II e Isabella3 punti
-
Buona sera a tutti Ho il piacere di comunicarvi che è disponibile sul sito della Società Numismatica Italiana una nuova rivista completamente digitalizzata, Numismatica e Scienze Affini pubblicata dal 1935 al 1966 a Roma da P. & P. Santamaria. I fascicoli sono disponibili a questo link. Al momento, quindi, sul sito della Società sono disponibili 17 testate integralmente rese disponibili in digitale, per un totale di 51459 pagine digitalizzate e rielaborate. Le riviste disponibili sono: Rivista Italiana di Numismatica (Tutto il pubblicato dal 1888 al 1970) Gazzetta Numismatica Bullettino di Numismatica e Sfragistica per la Storia d'Italia Bollettino di Numismatica e di Arte della Medaglia Il Numismatico Mantovano Annuario Numismatico Rinaldi Rassegna Numismatica Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano Giornale Numismatico - Italiae veteris numismata collecta, atque illustrata Annali di Numismatica Memorie Numismatiche Notizie Peregrine di Numismatica e Sfragistica Rivista della Numismatica antica e moderna Bullettino di Numismatica Italiana Periodico di Numismatica e Sfragistica per la storia d’Italia Bollettino d’Arte, Antichità, Numismatica, ecc.2 punti
-
Esiste un nummo apparentemente votivo con legenda VOT/XV in ghirlanda; apparentemente, in quanto non è chiaro se con esso vi sia la volontà dei celebrare dei vota quindicinali, oppure se semplicemente voglia richiamare la serie regolare dei vota vicennalia. Non vi sono elementi che permettano di datarlo o di inserirlo nella successione delle emissioni regolari. La qualità del busto è molto variabile, potendo essere a volte molto approssimativa, e altre non dissimile da quella delle emissioni delle serie ufficiali. Anche la legenda al dritto non di rado è scritta in modo irregolare e generalmente manca il contrassegno di zecca (sebbene vi sia un esemplare con la sigla ROMA in esergo, sebbene dubitativa): i numismatici sono in dubbio se si tratti di un’emissione ufficiale o se vada inserita tra quelle attribuite a Cartagine. Essa, dunque, è controversa: “Le VOT XV hanno caratteristiche assolutamente erratiche e non esiste una linea di demarcazione tra apparentemente ufficiale e certamente imitativa. La scala di grigi è infinita e monete certamente imitative al rovescio, sono simili alle migliori al dritto. […] Ci sono varie "chiavi di volta" che mi permettono di dire che questa serie (dal 2140 in poi) non può essere romana.[ Alain Gennari]”. Kent attribuisce questa tipologia alla zecca romana, così come altre tipologie controverse, ma con un argomento debole: “Bad, almost barbarous style, […] they might be considered irregular if there was anything from which they could have been copied.[Kent 1994:174]”. Da un lato è vero che questi vota suscepta o soluta (?) non hanno un modello di riferimento: tuttavia attribuirli alla zecca romana nonostante lo stile “barbarico” per mancanza di un archetipo, è una conclusione malamente motivata. Neppure è esatto che non esista un modello dal quale prendere esempio: probabilmente, il modello copiato è quello della serie Imbictissimo. Contrariamente all’affermazione di J.P.C. Kent, l’iconografia VOT XV potrebbe avere il suo modello nella VOT XX di Valentiniano III, sebbene la scelta di un nominale differente crea una differenza voluta rispetto al supposto modello ispiratore, e non sembra dovuta a una scarsa capacità dell’incisore. Kent suddivide questa tipologia in due sottogruppi: con legenda continua DNVALENTINIANO (RIC 2140) e con legenda spezzata DNVAL-ЄNAVG (RIC 2141). Sono pochi gli esemplari sui quali è possibile leggere la legenda nominativa completa: per lo più essa appare spezzata nlla forma DNVAL-…., con la seconda parte resa con -ЄNAY, ma anche con -TINA o altra legenda. In alternativa, possono suddividersi in tre gruppi. Il primo gruppo ha la legenda VOT/XV su due linee (VOT spesso scritto VOI e talvolta VIT, VOL, o VT). Il busto spesso richiama quello delle emissioni regolari della zecca romana. Il secondo gruppo è caratterizzato dalla specularità della legenda al rovescio, dove VOT/XV si converte in TOV/VX (in un caso in TO/VX). Oltre al numerale VX, sembrano far parte di questo gruppo anche i nummi con numerale V, XX e XXX, accomunati a quelli con il numerale XV dallo stile del ritratto e dalla sostanzale analogia nella legenda nominativa. La qualità del ritratto al dritto e lo stile delle legende nominative dei tipi TOV/VX è pari a quella dei tipi VOT/XV e fa pensare alle emissioni regolari: tuttavia, le legende speculari sono proprie della monetazione imitativa. Il terzo è costituito da nummi con ritratto e legenda nominativa al dritto di esecuzione molto variabile, e legenda VOT oppure TOV al rovescio seguita da numerali diversi (VI, XXV, XXVII), incisa con lettere disordinate e dal chiaro carattere imitativo. Tra i 50 esemplari di questa tipologia presenti nel mio archivio, ve ne sono 11 riconducibili al primo gruppo, 8 al secondo e 31 al terzo. Ogni gruppo corrisponde a un periodo diverso? Pur riportando il nome di Valentiniano III sono imitazioni di nummi votivi di imperatori diversi? Il terzo gruppo mi pare che sia successivo ai primi due e che possa attribuirsi al periodo successivo alla conquista di Cartagine da parte di Genserico. I primi due gruppi possono essere attribuiti a Bonifacio?2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
Ciao, non possiedo un sesterzio con la personificazione della Spes ma avendo in passato preso un denario della stessa tipologia ( che non ho mai condiviso quindi colgo l'occasione 🙂) ricordo bene che quasi tutti erano datati 232 d.C. . ed altri compresi tra il 231-234 d.C. Avendo studiato la biografia di questo imperatore la mia idea è che questa tipologia di monete fu coniata verso la fine del suo regno (222-235 d.C.) e più precisamente durante la sua campagna militare contro i Sasanidi che iniziò nel 229-230 . Fonti storiche riportano infatti che poco dopo ebbe notevoli problemi di salute che lo accompagnarono per molto tempo. E vengo al punto, forse le monete furono coniate proprio durante questo periodo come buon auspicio per la salute dell'imperatore. Come Spes ultima dea, con la speranza appunto che guarisse quanto prima? ANTONIO2 punti
-
Ciao, Non è una moneta seleucide ma una provinciale comunissima di Antiochia, con il nome del legatus propraetore Silanus al rovescio. ΔΜ =44 (anno 44 dell’ era di Actium, che inizia nel mezzo del 31 a.C, battaglia di Actium ) =13/14 d.C https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/42692 punti
-
Come sempre per attrarre la clientela si danno certificazioni che lasciano il tempo che trovano. Leggendo il Mazarakis (grande conoscitore delle monete levantine) si può comprendere meglio le zecche di battitura di queste monete. Scio o Beilicati turchi dell'Anatolia e non Chiarenza. La zecca di SCIO era la più attrezzata per la quantità emessa di zecchini od altro.2 punti
-
(Adnkronos) - Nel giardino di un cottage di Stirling, in Scozia, spunta un'antica strada romana costruita circa 2000 anni fa. Secondo la Bbc, la strada è stata realizzata dall'esercito guidato dal generale Giulio Agricola e risale all'epoca del I secondo dopo Cristo. La via è spuntata negli scavi nel sottosuolo di giardino di una residenza privata, l'Old Inn Cottage, un'antica locanda per mandriani costruita nel 1600: ora nella tenuta vive una famiglia a dir poco sorpresa dalla scoperta. La strada, si ipotizza, sarebbe stata utilizzata dalle legioni romane per invadere i territori dell'attuale Scozia durante le epoche degli imperatori Antonino e Severo. Dagli studi dell’archeologo Murray Cook, infatti, molte delle figure storiche che hanno avuto un ruolo chiave nella storia scozzese e britannica avrebbero utilizzato quella strada per campagne militari, data la sua importanza strategica per attraversare il fiume Forth e raggiungere le Highlands, nonché la sua vicinanza a Stirling, l'ex capitale della Scozia. "Questo incrocio sarebbe stato usato dai romani, dai vichingi, da Guglielmo il Conquistatore, Oliver Cromwell e da ogni re e regina di Scozia, inclusi MacBeth, Kenneth McAlpin e Robert the Bruce" ha detto Cook parlando ai giornali locali scozzesi, che hanno definito la scoperta "la più importante della storia scozzese". Secondo Cook "la strada non fu più sottoposta a manutenzione quando i romani se ne andarono, ciò che abbiamo trovato è la superficie erosa della strada". Jennifer Ure, che vive nel cottage con il marito e i due figli, è a dir poco sorpresa: "È stupefacente pensare che personaggi come Guglielmo il Conquistatore e Re Enrico VIII abbiano attraversato il luogo in cui si trova ora il nostro giardino - non molte persone possono dirlo". https://www.msn.com/it-it/money/storie-principali/incredibile-in-scozia-spunta-una-strada-romana-di-2000-anni-nel-giardino-di-un-cottage/ar-AA1jimNy?ocid=msedgdhp&pc=EDGEDB&cvid=7df11d8e6e5f420a83c0286d3bc74e4d&ei=192 punti
-
2 punti
-
Qualche settimana fa mi è arrivato questo nuovo denario. Purtroppo sul rovescio (RAVIS) c'è il segno forse di una rottura di conio, ma comunque la moneta è godibilissima.2 punti
-
Usa un contenitore in velluto, oltre che i monetieri ci sono anche astucci più piccoli. Spendi qualcosa in più ma hai più piacere nel vedere le tue monete. Altrimenti che le hai prese a fare?2 punti
-
Buonasera. Segnalo che pare che a breve cambierà la tassazione per la vendita di oro in caso di assenza di documentazione di acquisto. Attualmente si applica una tassa del 26% sul 25% del valore. Si passerà ad un 26% sull'intero valore https://www.ilgiornale.it/news/cittadini/l-oro-tornato-essere-bene-rifugio-attenzione-tassazione-2235949.html1 punto
-
DE GREGE EPICURI Ve lo propongo come indovinello, ma forse non dovrei, perchè la localizzazione è facile...Altre cose forse un po' meno. Pesa 8,58 g e misura 24,5 mm. Anche questa è una new entry.1 punto
-
Ceramiche e frammenti di statua di 2500 anni fa nelle ritrovate stanze, tra terra e mare, che si affacciavano sul portico di una piazza Una missione archeologica anfibia si è svolta sul lato nord-occidentale della baia di Ampelaki, rivelando importanti scoperte relative alla città classica di Salamina. Nel corso degli ultimi anni, questa baia è stata oggetto di una sistematica esplorazione dei resti sommersi di Salamina, tra cui spicca un porticato che si affacciava su una piazza. La scoperta è stata annunciata nelle ore scorse dal Ministero della Cultura greco. Questo luogo è nei pressi del punto in cui avvennero gli scontri armati della battaglia di Salamina (480 a.C.). Salamina, Ambelaki. Veduta di parte di un edificio lungo e stretto (Stoà) durante lo scavo, da nord-ovest. @ copyright E. Kroustalis Il fulcro di questa recente esplorazione è stato un grande edificio pubblico, parzialmente sommerso, situato nell’angolo nord-ovest dell’attuale Ormos, un’area delimitata dalla diga marittima a sud ed est. Questa area era già stata oggetto di documentazione in anni precedenti, ma l’indagine ha portato a ulteriori scoperte significative. Lo scavo di questo edificio è stata condotta utilizzando una tecnica di scavo “anfibio”, che combina metodologie sia terrestri che subacquee. Per drenare l’area di scavo, è stata installata una diga e utilizzate due pompe idrauliche, consentendo così il completo esame di una superficie marina di 60 metri quadrati. L’edificio in questione, che ha una larghezza fissa di 6 metri e una lunghezza di 32 metri, mostra una notevole continuità architettonica nella sua porzione settentrionale lungo il litorale, mentre nella sua estremità meridionale presenta una proiezione quadrata. Dalle dimensioni, dalla forma e dalla disposizione degli spazi interni, così come da altri dettagli architettonici, è stato identificato come una stoà. La stoà, di origine greca antica e derivante dal verbo ἵστημι, che significa “collocare”, è una caratteristica struttura architettonica che consiste in passaggi coperti o portici destinati all’uso pubblico. Questi elementi sono situati all’interno di un edificio rettangolare allungato, caratterizzato da un lato lungo aperto e affiancato da colonne. Questa parte solitamente si affaccia su una piazza o una strada, mentre l’altro lato è chiuso da un muro. La copertura può variare da spioventi a terrazze, e l’edificio stesso può avere una parte superiore che ripete il modello del piano inferiore. Salamina, Ambelaki. Parte superiore (titolo) di colonna a risoluzione marmorea del IV sec. a. C, con sezione a rilievo. copyright Χρ. Μαραμπέα All’interno di questo edificio, sono stati individuati almeno 6-7 ambienti, con particolare attenzione ad uno di essi, che misura 4,7 x 4,7 metri e presenta un ampio pozzo di deposito situato nell’angolo nord-ovest. Le sue solide mura, spesse circa 0,60 metri, sono composte da grandi blocchi di pietra squadrata, dei quali oggi rimangono solo uno o due strati di pietre. Tuttavia, lungo il lato occidentale e le murature trasversali si appoggiano su una fondazione ben costruita. I resti archeologici in questa zona sono stati in gran parte spogliati del loro materiale da costruzione, poiché questa zona è stata utilizzata per il recupero di materiale edilizio fino alla fine del XIX secolo. L’indagine della stoà ha portato alla luce un tesoro di reperti mobili, tra cui una vasta quantità di ceramica di varie epoche. Questa ceramica include frammenti di vasi di vario tipo e ceramiche risalenti all’epoca classica-ellenistica. Di particolare importanza sono i vasi colorati e conchiglie ateniesi risalenti al periodo tardo classico (IV secolo a.C.). Salamina, Ampelaki. Ceramica ateniese del IV sec. copyright Χρ. Μαραμπέα Tra i reperti marmorei, due meritano particolare attenzione. Uno di essi è un frammento di colonna con una parte di iscrizione, mentre l’altro è la parte superiore di un’altra stele con una rappresentazione in rilievo che sembra raffigurare un eroe incoronante un uomo barbuto. Questi ritrovamenti sono datati al IV secolo a.C. e si collegano direttamente a una rappresentazione simile su una stele nel Museo Archeologico di Salamina, con l’eroe come figura principale nella celebre festa adolescenziale di Aianteia. L’identificazione della stoà è di notevole importanza per lo studio della topografia e dell’organizzazione abitativa dell’antica città di Salamina. Si ritiene che questa struttura costituisse il confine orientale dell’area dell’Agorà della città durante l’epoca classico-ellenistica, invece che essere direttamente associata al porto. La sua esistenza era stata menzionata dal viaggiatore Pausania nel II secolo d.C., e l’area in cui è stata scoperta era stata già proposta come ubicazione dell’Agorà da W. Kendrick Pritchett nel 1959, basandosi su osservazioni precedenti di A. Milchhöfer e altri ricercatori. Le ricerche sottomarine sulla sponda orientale di Salamina si sono svolte in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Archeologiche Marine (I. EN.A.E.) e l’Eforato delle Antichità Marine (E.E.A.) del Ministero delle Antichità Marine, sotto la direzione di Angeliki G. Simosi, Responsabile dell’E.F.A. del Pireo e delle Isole, e di Giannos G. Lolos, Professore Emerito di Archeologia Preistorica presso l’Università di Ioannina e membro del Consiglio di Amministrazione. dell’I.EN.A.E., con la Dott.ssa Christina Marabea come principale collaboratrice, come responsabile del campo e della documentazione, e con la partecipazione di archeologi, altri esperti e tecnici. Si tratta della prima ricerca subacquea interdisciplinare, condotta in modo intensivo (dal 2016) da agenzie greche, nelle aree dello storico Stretto, nell’area marina di Ampelaki-Kynosoura. https://stilearte.it/ceramiche-e-frammenti-di-statua-di-2500-anni-fa-nelle-ritrovate-stanze-tra-terra-e-mare-che-si-affacciavano-sul-portico-di-una-piazza/ E per il momento mi fermo!1 punto
-
Buonasera a tutti gli amici del forum. Quest'oggi ho il piacere di mostrarvi l'ultimo, piccolo acquisto della mia collezione. Il titolo è volutamente giocoso, dato che si tratta di un demi franc del 1813 zecca di Parigi. Il caso vuole che l'anno di emissione sia lo stesso della mezza lira di Gioacchino acquistata lo scorso dicembre. Ecco, dunque, che ho pensato di riproporvele assieme. Le foto non sono il massimo a causa della plastica dello slab ma, al momento, ho un po' paura a liberare la moneta, data l'esilità del piccolo tondello. Ad ogni modo, non vi dirò il punteggio attribuito da PCGS. Lascerò che siate voi amanti delle scatolette ad indovinarlo Bando alle ciance, buona visione! Ed ecco anche la mezza lira di Murat. Personalmente, tra le due, preferisco questa (non me ne voglia Napoleone).1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Si tenta di grattare ovunque ci sia da grattare qualcosa...ci sono migliaia di sterline in oro regalate dai nonni ai nipoti in occasioni varie, nel tempo e tramandate successivamente. Sfido chiunque ad avere tutte le pezze di acquisto...ma si sa che questa zona d'ombra è la preferita per grattare, appunto, dove si può...1 punto
-
L’esemplare si avvicina (per i quattro puntini disposti a losanga a sx dell’asta) al tipo 21-b (ducato seconda generazione) del Mazarakis (che allego). Si differenzia però anche per questo particolare: poi citato qui:1 punto
-
1 punto
-
È un raro tetradramma sul cui rovescio Nerone indossa una corona raggiata con una legenda che lo dichiara “nuovo Augusto”. Alla CNG Triton XXI del 2018 un esemplare in conservazione buon BB è stato aggiudicato a un hammer di 300 USD. Alla NAVILLE NUMISMATICS 71 del 2022 un esemplare allo stesso grado di conservazione del precedente valutato 90 GBP ha raggiunto in aggiudicazione un hammer di 350 GBP. apollonia1 punto
-
Ciao Forse Domenico non ce l'ha! http://www.rmoa.unina.it/5604/1/c67820b1f7c129c453c26f433a9e973a.pdf saluti luciano1 punto
-
ciao @SemperFidelis Provinciale di Alessandria, anno 56/57, Nerone seduto al rovescio. Non dimenticare i dati peso e diametro ( Il peso dovrebbe essere circa 12 g). Il valore, lo troverai sicuramente sui siti di vendita. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/52031 punto
-
Ciao Occhio di falco! Non ti tradisci mai .... Sotto il gomito del Santo ci sono 2 barrette verticali intersecate da una orizzontale (Il Montenegro riporta questa fattispecie). Tra i polsi del Doge sembra anche a me che ci sia una stellina, ma forse si tratta solo di una combinazione ... non ho trovato nulla al riguardo. saluti luciano1 punto
-
1 punto
-
E' la facciata del Santuario di Loreto e la parziale veduta della piazza antistante, anni 1950-1960. ciao Borgho1 punto
-
1 punto
-
Approfitto della discussione per postare la mia civetta, asta Roma Numismatics, acquisita un anno fa circa.... Anche se preferisco monete piu' insolite e di nicchia è un pezzo che anche se abbastanza "inflazionato" secondo me non poteva mancarmi... E visto il periodo abbastanza buono per aggiudicarsene una mi sono lanciato! Spero vi piaccia come piace a me!1 punto
-
1 punto
-
mi permetto una specifica in quello che chiami il "terzo gruppo" ci sono alcune monete che sono probabilmente appartenenti a questa discussione/serie (in rosso) altre sono invece da escludere, perché trattasi di imitazioni molto probabilmente di origine orientale. occhio poi alle interpretazioni, perché tutte quelle che dai TOV XXVII sono storpiature della parola MVLT .... a volte speculare e retrograda TLVM etc quindi inoltre diverse di queste sono imitative di monete di IV secolo il tema delle "tov" è molto complesso, ma è un genere differente dalle VOT XV "di" Valentiniano III (anche se alcune della serie hanno il VOT retrogrado), perché la grande massa delle TOV ha in effetti origine orientale e in molti casi egiziana1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Il mio pensiero. Io penso che SAL AVG significhi "Salus augusti" ovvero "la salute dell'imperatore"; nel senso di un augurio affinché il sovrano stesse sempre bene non solo per se stesso, ma anche per garantire una "buona salute" a tutto l'impero. Non bisogna dimenticare, inoltre, che Adriano aveva già iniziato in quegli anni a viaggiare per le province imperiali ed era consuetudine chiedere agli dèi di garantire il ritorno a casa in salute dell'imperatore. Mi sembra che, se riferito alla divinità, "augusta" sia scritto per esteso. Buona notte. Stilicho1 punto
-
Ecco la locandina di Milano Numismatica dell’11 novembre 20231 punto
-
Bello. Non credo che qualcuno abbia il Priuli da mostrarci. Se ne conosce uno solo, e anche se il possessore lo mettesse in vendita sarebbe fuori della mia portata.Potrebbe sempre capitare un ritrovamento di un centinaio di pezzi che un nobile dell'epoca ha nascosto in un muro. Ma la vedo dura......1 punto
-
@viganò Credo che ancora nessuno abbia ricevuto il numero, quindi dovrai pazientare per la risposta.1 punto
-
Probabilmente si tratta di una lamina stampata in serie per applicarla su una gamma di oggetti che poi venivano venduti come souvenir. La presenza al rovescio di colla o mastice porterebbe a pensare per questo uso.1 punto
-
1 punto
-
- Buongiorno dottore potrebbe guardare al volo le mie analisi del sangue? - Buongiorno, vedo che colesterolo e trigliceridi sono un po’ alti. Le consiglio di tenersi sotto controllo, fare dello sport e limitare l’apporto calorico. - Non capirò mai come interpretare le mie analisi. Ho visto su internet che alcuni hanno il colesterolo alto, alcuni basso. Probabilmente dovrei chiedere a un dottore esperto. - Sì, forse è meglio. 🙄1 punto
-
Grazie @PostOffice, ci tenevo a dirti che tutto ciò che dici affascina e coinvolge, altro che annoiare!! Grazie per condividere la tua conoscenza1 punto
-
Buongiorno @Horasdoceo , non riesco proprio a leggere nel simbolo del rovescio una AT o TA latina , come gia' bene evidenziato da @Vel Saties , la linea orizzontale della T e' chiaramente staccata dal vertice della A , in piu' la supposta A e' mancante della gambetta in basso a destra sotto la linea orizzontale della A , inoltre al fianco sinistro della A ci sono due linee orizzontali ad indicare forse una lettera aggiuntiva alla A sul modello latino dei monogrammi . Il dritto e' stato identificato come Ercole , se fosse Ercole sarebbe un bel strano Ercole con volto certamente non "latino" . In conclusione sarei portato ad identificare questa moneta come sicuramente "imitativa" , ma azzarderei , in base a quanto esposto , imitativa di zecca sarda con "impronta della lettera" punica o meno probabile , etrusca .1 punto
-
DE GREGE EPICURI Credo che dovresti leggere sia l'articolo francese più recente citato nell'altra discussione, sia l'articolo di Crawford che io cito nella discussione: del 25.9.2011. L'articolo esiste solo in cartaceo.1 punto
-
DE GREGE EPICURI Imitativo anche secondo me, anzitutto per il peso, inoltre per le immagini: l'Ercole è piuttosto strano, e al rovescio le lettere sono atipiche. Quanto alla rarità, vale sempre quanto ti dicevo sull'altra repubblicana imitativa: ci sono molte varietà, è una monetazione non molto studiata e le valutazioni sulla rarità sono assai discutibili.1 punto
-
A questo link potete scaricare un file compresso con la raccolta completa. http://www.socnumit.org/doc/NumismaticaScienzeAffini.zip1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
