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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/06/23 in tutte le aree

  1. I talleri coniati a Firenze per Pisa nel 1608 sono estremamente rari. Hanno la caratteristica di avere quasi tutti una parte della data mancante. Con certezza ne ho potuti catalogare 4 più uno senza foto pubblicato da Galeotti, Le monete del granducato di toscana. L'esemplare pubblicato da Galeotti porta nella legenda al rovescio la versione MEMORIAM. L'altro 1608 con questa legenda è il mio. Non dovrebbe trattarsi dello stesso esemplare perché altri particolari della legenda sono leggermente diversi (MAG:ETR invece di MAG⋮ETR), per quanto non si possano escludere errori da parte di Galeotti. In generale metto in catalogo solamente esemplari con foto che permettono di riconoscere gli esemplari. Quindi 5 esemplari (diciamo sicuri), di cui 3 con legenda del rovescio in MEMORIAM e 2 (tra cui quello del Galeotti) con legenda in MEMORIA. Questo è l'esemplare della mia collezione, il mio pezzo preferito, a mio modesto parere quasi fior di conio. (legenda in MEMORIA) si noti il bordo tagliente
    5 punti
  2. Buonasera @Randagione. Mi auguro vivamente che non si sia iscritto al forum con il solo scopo di sparare a zero sui commercianti italiani e sui rivenditori privati... Una persona che fa di mestiere il venditore dovrà guadagnare pur qualcosa per vivere, o no? Se un venditore riesce a vendere a 100 quello che, secondo lei, vale solo 50, vorrà dire che è stato bravo. Se, invece, non riesce a vendere a quella cifra, credo che abbasserà di sua sponte il prezzo. Per quanto riguarda il discorso speculazione, quella la fanno tanto in Italia, quanto all'estero. Ma, ripeto, la colpa è solo dei venditori o anche di chi compra a certe cifre ed alimenta la spirale di crescita dei prezzi? Ad ogni modo, crede davvero che i venditori a cui lei si rivolge domattina abbasseranno i loro prezzi perché colpiti al cuore da questa sua invettiva?
    4 punti
  3. @viganò un piccolo chiarimento. Le discussioni devono vivere ed avere risalto in base alla normale partecipazione. È il principio che è alla base dei forum e bisogna evitare di rispondere solo per tenere in vista le discussioni (bump topic). So che è stato fatto in buona fede ma è una pratica non corretta.
    4 punti
  4. partecipo anche io con una moneta che non è rara come le precedenti, ma è in generale la più rara di quelle che compongono la mia piccola collezione: 8 tornesi 1818
    3 punti
  5. Salve. Condivido ancora una moneta di Ferdinando I. Un 4 tornesi del 1817. Non è certamente in alta conservazione e non è neanche della massima rarità, ma è pur sempre una moneta importante del sovrano Ferdinando I. Un caro saluto a tutti.
    3 punti
  6. Piu' questa ripetitiva discussione va avanti piu' mi convinco che risulti "inutile" , pur rientrando di diritto nel classicismo storico dell' argomento trattato . Uso il duro termine "inutile" poiche' ritengo che le diverse idee storico-politiche nei confronti della monarchia e del suo operato nel II conflitto mondiale , nonche' del fascismo e della Nazione , non influiscano minimamente nelle idee che ognuno ha delle proprie convinzioni personali . Non sara' certamente il continuo susseguirsi dello scambio di risposte a far cambiare idee alle persone su tale critico argomento . Riflessioni ma non cambiamento . Si potrebbe discutere all' infinito senza raggiungere nessun obiettivo o convergenza di visione tra gli intervenuti alla discussione . La storia si discute sempre "nel dopo" ed e' una conseguenza ineluttabile di fatti e di parole non modificabili , se ne puo' prendere soltanto atto , senza "se" e senza "ma" . Per questo motivo ritengo l' articolo "inutile" . Si potrebbe andare avanti all' infinito raggiungendo anche le 100.000 o piu' risposte , ma la sostanza non cambierebbe , ognuno si trincererebbe nelle proprie convinzioni , per fortuna diverse tra i singoli partecipanti . Il Forum non e' luogo di guinness dei primati .
    3 punti
  7. Una panoplia bronzea di guerriero, composta da un umbone di scudo e da frammenti di un elmo e forse di una cintura, è stata trovata nello scavo archeologico del sito di Festòs, nell'isola di Creta, condotto dall'équipe di Ilaria Caloi, docente all'Università Cà Foscari di Venezia, sotto la direzione di Pietro Militello, dell'università di Catania. Lo scavo, iniziato nel 2022, è eseguito in regime di concessione della Scuola Archeologica Italiana di Atene, diretta da Emanuele Papi, e autorizzato da Vassiliki Sythiakaki, responsabile della 13/a Eforia Greca. In Grecia è rarissimo il ritrovamento di una panoplia di guerriero in un contesto di insediamento, e non di sepoltura in area dedicata. «L'ipotesi più accattivante, che solo la continuazione dello scavo potrà confermare - spiega Caloi - è che l'armatura possa attribuirsi ad un eroe locale, onorato all'interno di un'area di culto o di un cenotafio, in stretta connessione con la fondazione della polis di Festòs tra l'VIII e il VII sec. avanti Cristo». L'umbone in bronzo ritrovato costituisce la parte centrale dello scudo, che doveva essere in materiale deperibile, verosimilmente cuoio. Dell'elmo la parte meglio conservata sono le due paragnatidi, ossia le parti bronzee che proteggevano ciascuna delle guance, scendendo fino alla mandibola. Sono decorate con elementi circolari, e dotate di forellini per il fissaggio all'elmo. Attualmente sono in fase di restauro. «La straordinarietà del ritrovamento di Festòs - aggiunge Caloi - consiste nella peculiare deposizione delle armi all'interno di un contesto non funerario: sono state infatti ritrovate all'interno di un 'pithos', un enorme contenitore da derrate di quasi 120 centimetri di diametro, e nascoste al di sotto di un coperchio in terracotta, a sua volta ricoperto da un grande frammento di vaso con motivi decorativi a forma di brocchette e spirali correnti. Il pithos che conteneva le armi è stato trovato nell'angolo nord-orientale di un grande ambiente, ancora in corso di scavo, che si apriva ad est con un ingresso dotato di una enorme soglia monolitica lunga 160 centimetri. È probabile che l'area in cui sono stati fatti i ritrovamenti fosse un'area dedicata al culto, ipotesi suggerita anche dalla deposizione rituale delle parti di panoplia e dalla fisionomia dell'ambiente». Altri oggetti ritrovati nelle immediate vicinanze sono due coltelli in ferro, una serie di vasi per versare di dimensioni diverse, databili tra l'VIII e il VII sec. a.C., e uno scudo di piccole dimensioni in terracotta, dipinto in bianco. Sono oggetti che rimandano al corredo di una tomba di guerriero, ma che, in questo caso, potrebbero rappresentare le offerte votive in un'area santuariale. Il luogo del ritrovamento si trova sulle pendici sud-occidentali della collina di Kastrì, la stessa su cui nel XIX sec. a.C. fu costruito il Primo Palazzo di Festòs, e subito ad Ovest del cortile occidentale del palazzo. A Creta altri esemplari meglio conservati provengono dalla necropoli di Cnosso, di Mouliana (Siteia) e di Eleutherna, e si datano tra il XII e il VII sec. a.C. Questa scoperta è un tassello importante per ricostruire la storia di un centro millenario: fondato nel V millennio a.C., Festòs divenne prima un palazzo minoico, alla stregua di Cnosso, poi una polis greca e rimase un centro importante fino al 146 a.C., anno della sua distruzione ad opera della vicina Gortina. Il sito archeologico di Festòs, ora candidato a sito Unesco patrimonio dell'Umanità insieme ad altri complessi minoici dell'isola, è al centro delle indagini archeologiche dell'Università Cà Foscari dagli anni Novanta. https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/l-università-di-venezia-scopre-un-elmo-e-uno-scudo-di-un-eroe-guerriero-nell-isola-di-creta/ar-AA1jsuBo?ocid=msedgdhp&pc=EDGEDB&cvid=f3c208e360864fbf905dff131f66ea1a&ei=32
    3 punti
  8. Salve. Apro una nuova discussione sulle grandi rarità presenti nella monetazione di Ferdinando I di Borbone. Inizio, pubblicando una piastra 120 grana 1818 con la variante HISPAINIARVM. Il peso è di gr. 27,58. Ringrazio tutti per l'attenzione. Saluti.
    2 punti
  9. Credo che si tratti effettivamente di una moneta di Corinto, di cui esistono diverse emissioni: link Forse con pazienza si può riuscire ad identificare con più precisione di che emissione si tratti. Quanto al metallo, potrebbe essere rame o una qualche lega del medesimo; non esiste una regola precisa come per le monete coniate a Roma e non tutte le monete sono state analizzate nel loro contenuto: in questi casi il materiale viene definito genericamente Æ
    2 punti
  10. Così su due piedi non mi viene in mente nulla! Forse da sdraiato avrò più idee...😄
    2 punti
  11. Ciao Cremuzio, io credo che Viganò intenda dire che è opportuno conoscere non solo l'oggetto in sè, ma anche il suo quadro storico - cosa che io penso si dovrebbe fare non solo con le monete più anzianotte, ma addirittura con i due euro commemorativi moderni: pure loro hanno qualcosa da raccontare. ========== Sopra si diceva che la storia a scuola si ferma alla prima guerra mondiale e credo sia stato il solito compromesso né carne né pesce tra le varie correnti politiche italiche, in Germania per esempio - già che la si mette come esempio - il periodo in questione viene trattato. Con questa discussione sto recuperando un po' di quello che non mi han dato. Servus, Njk PS: @viganò vedi che così la discussione rimane a galla da sola?
    2 punti
  12. Confrontala con questa: https://colnect.com/it/coins/coin/40163-1_Grano-1775~1797_-_Emmanuel_de_Rohan-Malta_Sovrano_Ordine_Militare_di
    2 punti
  13. Bè, però è uno dei pochi se non pochissimi bronzi di Nerone naturale, il che lo mette su un piano a sé.
    2 punti
  14. @Mnelao @gpittini @scrozza2007 Zecca Cartagine periodo seconda guerra punica, secondo Alexandropoulos e le ipotesi più ricorrenti è una unità (ma diventa difficile dirlo con certezza). Al dritto al Core secondo l'attuale ipotesi più ricorrente (o Tanit secondo altre teorie) con orecchino a un pendente (caratteristica delle coniazioni africane). Nelle coniazioni sarde di norma la Core ha quasi sempre orecchino a tre pendenti. Ci sono diverse varianti con con lettere diverse. Nel caso di specie sotto al cavallo lettera SADE e davanti al cavallo lettera ALEPH,è la variante più comune. Ne esistono anche di esemplari fusi, è stato ritrovato uno stampo in pietra utilizzato per la fusione di monete trovato a Bir Messaouda (Cartagine) a seguito di scavi da parte di una spedizione dell‟Università di Amsterdam nel 2000. Puoi notare come nel centro della pietra sia presente uno stampo con il negativo della moneta che contiene le lettere ALEPH e SADE davanti e sotto al cavallo, come nella moneta da te postata.
    2 punti
  15. Poco conosciuto, poco citato, purtroppo mai tradotto in italiano, ma un ottimo libro.
    2 punti
  16. Riprendo quanto a suo tempo scritto da @417sonia nel novembre del 2017: Lo scudo d'oro, emesso per la prima volta sotto il dogato di Andrea Gritti, aveva un precipuo scopo. Come narra il Papadopoli, Venezia in quel tempo era impegnata a fare provvista di scudi d'oro del sole, per mandarli agli eserciti (quasi tutti mercenari) che si trovavano lontano da Venezia; oltre alla difficoltà di incettarli, su quelli che riusciva a recuperare doveva pagarci un aggio dell'1%. Il Consiglio dei X, a questo punto, decise che per il decoro dello Stato (e per risparmiare, guadagnandoci) era utile coniarli in proprio, con un fino di 22 carati e dello stesso peso di quelli esteri. La moneta nasce con il decreto del 15 maggio 1528 e nel successivo 7 novembre 1530 nasce anche il mezzo scudo d'oro. Quindi lo scudo, rispetto al ducato d'oro, non solo aveva un titolo inferiore, ma pesava anche meno. Il ducato gr. 3,51 al titolo 1,000; lo scudo gr. 3,40 al titolo 0,917 Credo che, venuta meno l'esigenza precipua, la produzione sia scemata .... Di scudi d’oro se ne è parlato molto nel Forum. Presento un esemplare del Doge Francesco Venier, recentemente entrato in collezione. Mi sono sempre domandato se la lettera A debba o meno avere la stanghetta orizzontale. Saluti.
    1 punto
  17. Non lo avresti, forse, perché lo avrei preso io... Ahahah 🤣, si scherza.
    1 punto
  18. Capisco Caligola è Caligola,ma non avere fretta e con tempo aumentera' anche il tuo badget,puoi stare qualche anno on attesa di una moneta piu bella
    1 punto
  19. Come suggerito, la discussione è stata spostata nella sezione Monete e Medaglie delle Due Sicilie.
    1 punto
  20. Ma ve lo ricordate che il prezzo finale non lo fa la casa d’aste ma l’hanno fatto gli offerenti? Vuol dire che c’erano più persone che lo hanno visto e lo hanno capito meglio di voi , e hanno offerto di conseguenza… l’avessi visto da rauch, state tranquilli che adesso lo avrei in stock al prezzo adeguato alla qualità.
    1 punto
  21. Esiste una regola comunitaria per il nome in ogni lingua: da notare che esiste anche il singolare (LEPTO):
    1 punto
  22. Buongiorno e benvenuto sul forum. Ti incoraggio a prendere visione del regolamento e della netiquette. https://www.lamoneta.it/guidelines/ Solo in questo modo potrai trarre il meglio dal forum (che è uno strumento molto diverso dagli altri social; ad esempio sono da evitare abbreviazioni ; vengono inoltre date indicazioni precise su come richiedere informazioni su eventuali monete possedute) Buona navigazione Fabrizio
    1 punto
  23. Infatti , il primo aveva un ottimo rapporto qualità/prezzo e secondo me in mano renderebbe molto di più, peccato, me lo sono fatto scappare, alla prossima..
    1 punto
  24. L'avevo scritto male in effetti. Sottointendevo "dopo aver richiesto autorizzazione"
    1 punto
  25. LA MIA PRIMA DOPPIA Quando l'ho presa in mano mi ha dato una bella sensazione! In quel momento ho pensato a quello che si può provare prendendo una quintupla! Per quella ci devo ragionare!
    1 punto
  26. Ciao @modulo_largo Mi sa che hai ragione per la dracma della casa d'aste Priapus. Poi con un nome simile, devi aspettarti che siano un po' presuntuosi.
    1 punto
  27. Ciao Gianfranco, è un Crippa 1/C. Tra l'altro viene dal mio stock del 2022!!! Buongiorno @Ulpianensis, anche questo denaro è un Crippa 1/C. Le varietà al tipo 1 (unico tipo per Enrico II) sono solo legate a differenze di grafia del nome imperiale. Cronologicamente seguono i denari di Corrado e (sul Crippa) tutti i denari con diritto tipo "Enrico" e al rovescio +AVG MEDI OLA NIV (con G non composta da semicerchio e triangolo), oltre a quelli con monogrammi tipo "ENR". Queste emissioni sono dette da Crippa "precomunali" e viene esplicitato come coincidano col periodo di governo di Enrico III, IV e primi anni di Enrico V. Seguono quindi le emissioni di denari nuovi, con al rovescio la croce e legenda circolare MEDIOLANV, i terzoli ecc ecc. Per tutte le catalogazioni e le datazioni le consiglio quindi assai vivamente l'acquisto dell'Opera di Carlo e Silvana Crippa, imprescindibile per lo studio di queste emissioni. Buona numismatica!
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  28. Buon peso, per l’esemplare... che a giudicare dalla legenda al rovescio dovrebbe essere stato emesso da Enrico IV... o forse Enrico V...? Difficile a dirsi, il fatto che nel campo del rovescio vi sia PA/PA/I in tre righe (e non, invece, PA/PIA/CI) escluderebbe l’attribuzione ad Enrico III... ...per quanto il mio esemplare di Enrico III risulti di peso decisamente inferiore... peso 0,93 g - diametro 16,04 mm Se non fosse per il peso, vedendo invece le incrostazioni “rameose” verrebbe un dubbio... sollevato soprattutto dall’aspetto “a linea continua” dell’archetto nell’angolo in alto a sinistra del monogramma H/RIC/N al diritto... potrebbe forse trattarsi di uno dei denari “minores bruniti”...? (vedi la discussione appena postata sui denari pavesi e milanesi svalutati dell’inizio del XII secolo... ) ...ma forse è un abbaglio, visto proprio il peso e visto che l’archetto in alto a destra del monogramma sembra invece perlinato... forse quello in alto a sinistra è solo molto usurato, con “fusione” delle perline...
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  29. Ciao, intendi quella in basso a destra? È una moneta in argento che si chiama Isshu-gin, ma per semplificare il nome viene denominata anche 1 shu. Le monetine shu e bu furono coniate verso la fine del periodo Edo. La mia è dell'era Ansei, quindi 1855 - 1860.
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  30. Grazie per la segnalazione @VALTERI, mi era sfuggita. Buona giornata
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  31. Per Caligola invece sono rari pure i suberati , la situazione è più complicata, avevo pensato ad una dracma in argento di Cappadocia perché sotto Caligola erano tra l altro in lingua Latina e con medesimo diametro e peso dei denari ufficiali di Roma,mostro un esempio: Ciao Cremuzio , il punto è che ho già un asse, pure bellino, e volevo affiancare un argento.. da li nasce il mio dubbio..
    1 punto
  32. Concordo perfettamente su quanto dici. Ci sono diverse tipologie di "novità". Diciamo che molte zecche, anche quella britannica che citi (e che ho sempre molto apprezzato), ha l'obiettivo di vendere e far cassa. E' evidente in serie di monete commemorative che fanno breccia sul pubblico, tipo quelle dedicate a personaggi di fantasia come l'orsetto Paddington o Winnie the Pooh, o a cantanti. Tuttavia la zecca britannica ha sempre mantenuto un profilo alquanto tradizionale per quanto riguarda tipologie di coniazione e valori nominali delle monete. E questo è comunque apprezzabile. Al contrario le "novità" nostrane da qualche tempo stanno seguendo una deriva commerciale pura. E' evidente, secondo me, ad esempio nel fatto che per lo stesso taglio di moneta (5 euro) vengano coniate monete differenti in dimensioni, forma, metalli. Se poi ora aggiungiamo, copiando altri paesi, pure tagli nominali che non hanno senso da un punto di vista prettamente "monetale" abbiamo raggiunto il top.
    1 punto
  33. È il suo primo post (e scommetto che sarà anche l'unico, vabbè), ha pure fatto necroposting di un thread morto e sepolto da 10 anni, e lo smonti così? Ma povero 😅
    1 punto
  34. Ciao @ARES III , a me pare autentica questa moneta di Todi . I "crateri lunari" che si notano su entrambe le superfici della moneta sono il risultato di una pesante pulitura comunque ben fatta , dovuta probabilmente a presenza di incrostazioni o al cancro del bronzo . Testa di Sileno a dx Aquila con le ali aperte a sx , davanti all' aquila : TVTEDE E' tua ?
    1 punto
  35. Grazie per queste ultime foto. Non ottime ma migliori. Il peso è coerente, e la corrosione talvolta anche interna che può succedere (i tetradrammi di Nerone contengono circa il 20% di argento, un po’ di più all’inizio del regno), oppure una pulitura chimica, possono spiegare l’aspetto del dritto. Ma potrebbe anche essere il risultato di una fusione difettosa. Per confronto, due tetradrammi fusi, il primo di Nerone, l’altro di Severo Alessandro: E un tetradramma probabilmente autentico e corroso: Per me rimangono alcuni dubbi. I rilievi pastosi al rovescio, la scomparsa della barra verticale della T (?) di ΣЄBAΣTOY, questi particolari dovrebbero essere esaminati più da vicino, assieme all’intero bordo e alla ricerca dell’eventuale presenza di microbolle di fusione. Mi dispiace, e sicuramente si deve andare oltre impressioni basate su foto che potrebbero portare a conclusioni sbagliate. ma non potrei assicurarti a questo punto che la tua moneta sia autentica.
    1 punto
  36. Salve @gpittini, Il carro di Astarte, SID per Sidon. Esito tra Elagabalo e Alessandro Severo, ma mi sembra sia scritto …NINVS… allora direi Elagabalo, di questo tipo: https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/6/8403 J’ai tout bon? No, il modulo è sbagliato. Piuttosto questo bronzo: https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/6/8498
    1 punto
  37. Sul sito https://numismaticinip.it/sportello-cittadino si trovano le garanzie attivate dall’Associazione dei Numismatici Italiani Professionisti a tutela degli utenti. In alto alla pagina si trovano informazioni utili al collezionista. Sul sito https://www.lamoneta.it/topic/217445-attestati-di-autenticita-e-di-provenienza/#comment-2396694 è richiamata la norma a tutela dell’acquirente di monete antiche. apollonia
    1 punto
  38. Münzen und Münzwesen des Patriarchenstaates Aquileja. Themessl, Jakob Published by Vlg. der Österr. Gesellschaft für Münz- und Medaillenkunde, Wien 1911., Coins And Medals Of The Knights of Malta by H Calleja Schembri
    1 punto
  39. Aggiungo anche il video della moneta, pubblicato sul canale YouTube della numismatica Ranieri
    1 punto
  40. No, nessuna licenza spoetica, invece hai centrato un punto molto importante. Ti sei chiesto qual'è il senso di una moneta "EURO" relegato entro confini diversi dalla stessa valuta, e la risposta è semplice: NESSUNO tranne la speculazione commerciale. E fosse solo questo pazienza... ma il problema è che noi non abbiamo penato per trent'anni (se non afferri il perchè della cifra guada qui https://www.lamoneta.it/topic/65910-cronologia-dellunione-monetaria-europea/#comment-1238540 ) per mettere in piedi l'unione monetaria e poi ritrovarci monete formalmente valide o, peggio ancora, effettivamente circolanti solo all'interno dei singoli stati. Perchè talmente è la foga di spennare il collezionista che ormai si emette di tutto senza criterio, a prescindere dal valore artistico che in molti pezzi pure c'è, fino al punto che in passato alcuni di questi oggetti sono stati trovati in circolazione (monete bimetalliche da 3 euro o in argento da 5). Per fortuna, sottolineo per fortuna, il fenomeno è limitato e non va ad influire sul potere d'acquisto o altri fattori macroeconomici, ma rimane la bestialità di principio. Arriveremo anche alla Sagra della salamella, ci arriveremo.
    1 punto
  41. @Pxacaesar Grazie per il contributo alla discussione. @Adelchi66 Mi dispiace sinceramente che abbia ravvisato nel mio intervento supponenza, puerilità e via dicendo: il mio unico obiettivo era quello di non far scivolare la discussione nella seconda pagina. Questo non certo per gli Utenti che, con interesse e pazienza come nel Suo caso, hanno seguito i vari interventi ma per quelli che non la conoscono e avrebbero altrimenti maggiori difficoltà a reperirla. Credo del resto sia innegabile il fatto che all'interno di questa Sezione vengano aperte quotidianamente molteplici discussioni, che trattano argomenti nobilissimi ma con un seguito per così dire "limitato". In buona sostanza, mi sembra ovvio che tutte le discussioni abbiano pari dignità e importanza ma ritengo evidente che una discussione con 6.000 letture debba stare nella prima pagina della Sezione "Storia ed archeologia" giacché, in poco di due mesi, ha totalizzato quasi un quarto delle visualizzazioni di tutta la Sezione dal 2007 a oggi (numero totale, 25.300). Cosa ne pensa?
    1 punto
  42. Questa è la cosa più importante!
    1 punto
  43. Immagino tu voglia sapere perché si debba sottoporre una moneta a questa spettroscopia XRF. La risposta è semplice: rende possibile scandagliare l'oggetto per conoscerne la composizione e fugare molti dubbi sull'autenticità senza danneggiare l'esemplare. Il Marengo in oggetto aveva sollevato tali dubbi poiché presentava alcuni dati sospetti. Ad es. presentava uno spessore non uniforme, per alcune pesate (con bilance di precisione diverse e periti diversi) risultava avere un peso in eccesso oltre il range consentito e questo richiamava la possibilità che avesse un'anima in platino (la data rientrava in quelle di cui si aveva notizia di contraffazione rara per i Marenghi italiani, ma frequente nei Marenghi francesi di questo periodo storico con cui Napoleone III cercava di risparmiare sull'oro in quanto il platino, all'epoca costava un terzo del metallo giallo). Mostrato a Verona, il gotha dei periti presenti s'era equamente diviso a metà tra chi lo riteneva autentico e chi no. La moneta, come potete vedere, aveva superato l'esame posta in un'asta Negrini ed ora è periziata Varesi che ne ha confermato l'autenticità grazie anche alla spettrografia di fluorescenza ai raggi x. Insomma, il metodo è un valido mezzo per verificare l'autenticità di una moneta. Ovviamente dato il costo, è applicabile soprattutto in presenza di monete rare e costose (non certo per questo Marengo che ha goduto dell'esame solo perché è finito al centro di una discussione fra numerosi esperti).
    1 punto
  44. Non ne so nulla ma stavo giusto leggendo questo vecchio libro! Cultura affascinante!
    1 punto
  45. Ragazzi nel frattempo vi lascio se vi serve una piccola chicca. Un PDF di un JNDA (Aggiornato al 2015, il 2023 ce l'ho solo cartaceo) dove è presente tutta la monetizzazione giapponese a colori. Così potete prendere spunto nello vostre ricerche o utilizzare come guida. https://static.ncanet.co.jp/pdf/info/20150629_40.pdf
    1 punto
  46. Bronzo della Koinon di Macedonia che raffigura al dritto la testa di Alessandro Magno che indossa una pelle di leone, e al rovescio Alessandro seduto, mano sul trono, col braccio teso verso la Nike stante a sinistra con elmo e scudo in mano (Leu 10, 24 Oct. 2021, lot 2268). Province Macedonia City Koinon of Macedonia Region Macedonia Reign Severus Alexander Obverse inscription ΑΛƐΞΑΝΔΡΟΥ Obverse design head of Alexander the Great, r., wearing lion skin Reverse inscription ΚΟΙΝΟΝ ΜΑΚƐΔΟΝΩΝ ΝΕ Reverse design Alexander the Great seated r., hand on throne, extending arm towards Nike standing l., holding helmet and shield Base d’asta: 400 CHF. Valutazione: 500 CHF. Risultato: 1'100 CHF. apollonia
    1 punto
  47. Buona serata Guarracino, il percorso di calcolo è giusto... ma aggiornato solo al 2008. C'è un bellissimo sito, quì sotto riportato, che è sempre aggiornato e il calcolo finale è nel programma stesso! http://www.avvocatoandreani.it/ Saluti. Giò
    1 punto
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