Vai al contenuto

Classifica

  1. Vel Saties

    Vel Saties

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      2857


  2. giancarlone

    giancarlone

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      5236


  3. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      20123


  4. Giov60

    Giov60

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      4307


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/08/23 in tutte le aree

  1. Il presente studio analizza le due piastre celebrative coniate a Napoli nel 1791 a nome di Ferdinando IV. Lo scritto - frutto di ricerche d'archivio - aggiorna quello del prof. Carlo Prota, pubblicato un secolo fa. Infatti, Prota fu il primo a studiare le predette monete avvalendosi delle carte dell'Archivio di Stato di Napoli e gettando così luce su questi affascinanti tondelli. In realtà, compulsando gli stessi documenti consultati dallo Studioso ed esaminandone altri, ho scoperto delle novità, nonché corretto alcuni periodi di carica degli ufficiali di zecca. Con questo contributo spero di soddisfare la conoscenza degli studiosi e collezionisti di monete napoletane. Buona lettura! Alessandro Giaccardi https://independent.academia.edu/AlessandroGiaccardi
    3 punti
  2. Faremo tutto il possibile per documentare adeguamente questa giornata che penso ricorderemo per molto tempo. Ci sarà un grande afflusso da tutte le parti d’Italia, anche estere, tanti giovani, siamo ben oltre la capienza stabilita, mi aspetto una festa, una grande kermesse in cui gli spettatori non ascolteranno solo ma saranno loro stessi protagonisti dell’evento !
    3 punti
  3. Aggiungo un altro esemplare di 3 grana del secondo tipo, assi alla francese, treccia in rilievo come taglio e data spaziata, per questo esemplare in buona conservazione. Si vede bene anche il punto di compasso sopra la A...il tipo di fogliame è come nell'esemplare di Rocco citato nell'ultimo post...7 foglie esterne a destra , 6 ciuffi a sinistra...graditi i pareri. Buona notte. Cristiano.
    3 punti
  4. Trovata!! Quel 3 ha chiarito ogni cosa 😄 https://en.numista.com/catalogue/pieces2807.html 50 groszy Polonia 1923
    2 punti
  5. Buonasera, intervengo brevemente solo a scopo di precisazione nei confronti di @carripotti22 e al fine di evitare imprecisioni. In ambiti numismatico esistono gli antoniniani (che equivalgono a 2 denari) ideati da Caracalla (da cui il nome, derivato da Antonino) e contraddistinti dalla presenza della corona radiata. Inizialmente in lega d'argento, consentivano all'emittente di risparmiare sul fino di metallo fino (in quanto un antoniniano non corrispondeva all'argento effettivamente presente in 2 denari). Nel tempo il tenore di metallo nobile calò progressivamente. Tutto ciò solo per tentare di dipanare (brevemente ed in estrema sintesi perchè il tema è molto più complesso) la confusione iniziale sul termine numismatico causata dal correttore automatico e per non generare incertezze o dubbi nell'utente. Buona serata Illyricum 😉
    2 punti
  6. Mario non hai idea di quanto sono rammaricato per non poter venir. Pazienza,daltronde "🎧chi non lavora,noooon faaa l' amooooreeee🎙️" Scherziamoci sù. Sarà.una giornata splendida e ricca di cultura storico-numismatica,non ho dubbi. Ospiti che vanno a risaltare quello che già ho detto e via dicendo..... Forza freccia del nord...e speriamo per Verona😊
    2 punti
  7. Avremo sabato tanti giovani, tanti, è’ l’aspetto tra i tanti che più di tutti ci inorgoglisce e ci fa piacere, alcuni di loro racconteranno agli altri e faranno da testimonial …e quindi venga molto volentieri sabato !
    2 punti
  8. Di questa tessera di beneficenza ne parla il Vandoni nella RIVISTA ITALIANA DI NUMISMATICA del 1955, penso che sia settecentesca.
    2 punti
  9. La seconda, portativa con foro di sospensione, molto bella e inusuale per una devozionale. Le righe chaire sono residui di doratura al mercurio, che fanno pensare ad essere molto antica, altezza 4 cm.
    2 punti
  10. Oggi Festa di S. CARLO BORROMEO, ho pensato di aggiungere due medaglie eccezzionali, mai pbblicate. La prima medagia con cornice e appiccagnolo, che impreziosisce il soggetto, S. CARLO E S. FILIPPO NERI
    2 punti
  11. Salve a tutti, mi sono imbattuto in questa moneta, identificata come un 2 cavalli Regno di Napoli 1529, in occasione della pace di Cambrai. La curiosità riguarda il dritto, che anziché riportare la dicitura PAX REGVM (presente sui cataloghi), riporta chiaramente PAX RVGVM (Pax Rugum). Non riesco a trovare riferimenti a questa possibile variante, qualcuno ha notizie in merito? Grazie.
    1 punto
  12. salve Mi piacerebbe conoscere il vostro parere a riguardo di questa monetina dal diametro di cieca 11 millimetri e dal peso di 06/07 grammi scovata in un vecchio album appartenuto al nonno marchigiano di un amica il busto ha un aspetto giovanile? Nel monogramma non riesco ad identificare il segno che sovrasta il punto centrale cordialità
    1 punto
  13. Un esemplare di didrammo da Napoli, con al diritto testa di ninfa ed al rovescio toro con testa di uomo, incoronato da Nike in volo . Contraddittoria la didascalia che descrive dietro al collo della ninfa un grappolo, dove in immagine appare una figuretta femminile . Sarà il 21 Novembre in vendita Noble 134 al n. 3482 .
    1 punto
  14. Risolto il mistero del “continente perduto”: ecco dove si trova e perché non riuscivamo a vederlo I resti di Argolandia, il continente che si pensava fosse scomparso senza lasciare traccia, erano nascosti sotto le giungle di gran parte dell’Indonesia e del Myanmar. Il mistero di Argolandia, il continente perduto, apparentemente scomparso 155 milioni di anni fa, sarebbe stato finalmente risolto: gli scienziati hanno trovato le prove di questa antica massa continentale nel Sud-est asiatico e hanno ricostruito la sua storia, scoprendo perché non riuscivamo a trovarlo. Rispetto a un altro famoso continente perduto, la Grande Adria, che sprofondò nel mantello terrestre, con l’unica parte rimasta che diede vita a catene montuose come Alpi e Appennini, il continente perduto di Argolandia non ha lasciato tracce sotto forma di strati rocciosi. “Sapevamo che doveva essere da qualche parte a nord dell’Australia, quindi ci aspettavamo di trovarlo nel Sud-est asiatico” ha affermato Eldert Advokaat, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Terra della Università di Utrecht, nei Paesi Bassi, e autore principale dello studio appena pubblicato sulla rivista Gondwana Research. Da tempo, i geologi sospettavano che Argolandia fosse una massa continentale che circa 155 milioni di anni si staccò dall’Australia occidentale, andando alla deriva. Quando però Advokaat e i suoi colleghi hanno provato a ricostruire il suo viaggio oceanico, si sono trovati letteralmente a che fare con “isole di informazioni, motivo per cui la nostra ricerca ha richiesto così tanto tempo”. Gli studiosi hanno infatti impiegato circa sette anni per ricostruire la storia di Argolandia. “La situazione del Sud-est asiatico è molto diversa da luoghi come l’Africa e il Sud America, dove il continente si è nettamente diviso in due pezzi – ha aggiunto Advokaat -. Argolandia si è divisa in molti frammenti diversi. E ciò ha ostacolato la nostra visione del viaggio del continente”. Questo finché gli studiosi non si sono resi conto che i frammenti di Argolandia sono arrivati nella posizione attuale più o meno nello stesso periodo, il che ha chiarito come una volta fossero collegati insieme. “I frammenti formano un collage – ha precisato Advokaat – . Argolandia era nascosta sotto le verdi giungle di gran parte dell’Indonesia e del Myanmar”. Argolandia non era un continente ma un Argopelago Il principale motivo per cui non trovavamo Argolandia risiede nel fatto che questa massa continentale non è mai stata un unico continente chiaramente delineato: era, piuttosto, quello che gli studiosi hanno definito come un “Argopelago”, un arcipelago di frammenti separati da bacini oceanici più antichi. Secondo i calcoli di Advokaat e colleghi, la frammentazione di Argolandia sarebbe iniziata molto prima del suo distacco, circa 300 milioni di anni fa, subendo un’accelerazione intorno a 215 milioni di anni fa, quando il continente si è disgregato in frammenti sottili. Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno condotto un lavoro sul campo su diverse isole, tra cui Sumatra, Isole Andamane, Borneo, Sulawesi e Timor, per testare i loro modelli e determinare l’età dei principali strati rocciosi. La ricostruzione parziale della deriva di Argolandia, da quando la sua disgregazione accelerò, è mostrata nella seguente immagine. Come detto, nei frammenti dell’antico continente, gli studiosi hanno trovato i resti di piccoli oceani risalenti a circa 200 milioni di anni fa. Questi si sarebbero formati quando le forze tettoniche hanno allungato e spaccato l’Argolandia, prima che la massa continentale si staccasse dall’Australia occidentale, andando alla deriva verso nord-ovest e lasciando dietro di sé un bacino nascosto nelle profondità dell’oceano Indiano, noto come Pianura abissale di Argo. È stata proprio questa caratteristica sottomarina a dare il nome a quella che si pensava fosse una massa continentale apparentemente scomparsa. “La struttura del fondale marino ha rivelato che la massa deve essersi spostata verso nord-ovest, finendo dove oggi si trovano le isole del Sud-est asiatico” hanno evidenziato gli studiosi. Quella massa non era però un vero e proprio continente, ma “i resti di piccoli frammenti continentali circondati da bacini oceanici molto più antichi https://www.fanpage.it/innovazione/scienze/risolto-il-mistero-del-continente-perduto-ecco-dove-si-trova-e-perche-non-riuscivamo-a-trovarlo/
    1 punto
  15. Gettone pubblicitario Menarini - Ferro Malesci
    1 punto
  16. Ieri sera, curiosando su YouTube, mi sono imbattuto in questo simpatico video in cui il mitico zio Paperone spiega ai propri nipotini come poter far fruttare i loro risparmi. Il video è in inglese ma fortunatamente è sottotitolato in italiano. Ho apprezzato in particolare la parte in cui spiega la necessità dei popoli antichi d'introdurre un sistema per regolamentare i loro scambi, dato che il semplice baratto non era più sufficiente.
    1 punto
  17. Lo faccio io. Ditemi cosa rettificare. Grazie.
    1 punto
  18. Stesso discorso allora anche per questo mio esemplare, diametro 24mm,peso 1,6 grammi... Quanta storia dietro quel piccolo giglio...
    1 punto
  19. DE GREGE EPICURI Le monete relative al culto di Iside sono molto numerose, anche se piuttosto rare. Anni fa, su Monete Antiche è comparsa una disamina molto approfondita , con foto e in due puntate, a cura di Alberto Trivero Ravera (@antvwala). Non so se questo contributo sia reperibile in rete, da qualche parte.
    1 punto
  20. Questa discussione potrebbe essere di aiuto a comprendere questa monetazione particolare. Ciao. Stilicho
    1 punto
  21. @Adelchi66 non me lo aspettavo da te: adesso fai del body shaming ? Se erano dei Celti di bassa statura ?
    1 punto
  22. 1 punto
  23. Dovrebbe rientrare in queste emissioni: Guarda questo link: Last Civic Coinages of the Roman Empire (tesorillo.com) Ciao. Stilicho
    1 punto
  24. Rovinatissimo ma si vede il busto dell'imperatore e si intravedono alcune lettere... con una luce più radente sarebbe meglio
    1 punto
  25. Per il periodo dovresti leggere il link che ha postato l' ottimo @gennydbmoney.
    1 punto
  26. Si il correttore automatico sorry😅
    1 punto
  27. Salve. C’è un dato da aggiungere all’argomento iniziale sulla scrittura delle dimensioni e dei dati ponderali di una moneta, riguardo al quale ho scritto: È evidente che “10 mm” o “mm 10” dà a chi legge la stessa informazione sulle dimensioni della moneta, ma il punto è sull’opportunità o meno di seguire le regole stabilite dalla comunità scientifica nella scrittura delle proprietà fisiche delle monete se la Numismatica è considerata una scienza. Secondo Vel Saties: Non esiste una standardizzazione in quanto le regole editoriali variano e poi, diciamocelo, preporre o post porre l’indicazione dell’unità di misura non cambia assolutamente nulla. La mia considerazione è stata che: Le norme editoriali, variabili da rivista a rivista, non possono coinvolgere anche l’espressione delle misure regolamentate da un Sistema Internazionale di Unità di Misura che non lascia spazio a divagazioni dettate da opinioni o gusti personali. Ma non è tutto. Per il decreto completo v. https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1982/11/03/082U0802/sg Regole di scrittura delle unità di misura. Per indicare le unità di misura legali si devono usare esclusivamente le denominazioni, le definizioni e i simboli previsti dal DPR 802/82. Riportiamo qui le regole di scrittura più importanti. • Le denominazioni delle unità di misura vanno sempre scritte in carattere minuscolo, prive di accenti o altri segni grafici. • Le denominazioni delle unità hanno solo singolare. • I simboli delle unità di misura vanno scritti esattamente come prevede il DPR 802/82 cioè con l'iniziale minuscola, tranne quelli derivanti da nomi propri. • I simboli, in quanto simboli e non abbreviazioni, non devono essere seguiti dal punto (salvo che si trovino a fine periodo). • Dovendo indicare un quantitativo si scrive prima il valore numerico e poi il simbolo dell'unità di misura. Es. 10 grammi > 10 g 10 gr 10 g. g 10 gr 10 (errate iscrizioni) 10 kilogrammi > 10 kg 10 Kg 10kgr 10kg. Kg 10 (errate iscrizioni) Non seguire la precisa normativa del D.P.R. 12 agosto 1982, n. 802 e successive modifiche e integrazioni che, recependo le disposizioni dell’Unione Europea in materia, specifica quali siano le unità di misura legali, nonché i relativi simboli da utilizzare per esprimere grandezze, può comportare una multa come è capitato a un commerciante di Vicenza. Il motivo è per aver indicato in fattura il peso della merce abbreviando grammi in “gr.” invece della corretta abbreviazione di grammo “g” (minuscolo e senza il punto), l’unica utilizzabile. Notare che “gr” senza punto è il simbolo di “grano”, unità di misura di massa molto usata nei paesi anglosassoni equivalente a ca. 64,8 mg. apollonia
    1 punto
  28. A me è arrivata il 17 ottobre a un mio amico l'ordine da qualche giorno risulta in allestimento, pertanto credo che a giorni arriva anche a lui,un po' di pazienza e arriva a tutti.
    1 punto
  29. Buongiorno @Usant01c In primis c'è la sezione apposita in cui chiedere: Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità. Di sicuro una monete del Perù non c'entra con l'Impero Romano a quanto sapevo. In secundis se fosse originale si tratterebbe di una moneta d'oro da 8 Scudi di Filippo V D) PHILIPPVS º V º D G º HISPANIAR. Nel mezzo ,dentro contorno perlinato, la croce di Gerusalemme inquartata con le armi di Castiglia e Leon. R) Da ore 2, [ET YNDIARVM] REX ANO 1739. Al centro dentro contorno perlinatoo, le Colonne d'Ercole su onde oceaniche e sormontate da una corona; in alto corona. Scritta su tre righe: IL, 8, Λ / P, V, Λ / 7, 3, 9. Ma mi duole avvisarti che si tratta di una pessima riproduzione moderna di cui ho una copia identica - che proviene dal Messico - nella mia raccolta di falsi e copie moderne. La "nostra" "moneta" (sopra) vs altra simile (sotto). Notare gli stili diversissimi Questo tipo di moneta è già passata in questo ed altri forum https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a868/a868.html
    1 punto
  30. Avranno usato dei conii lievemente diversi tra loro. Comunque complimenti anche a te per questa coppia di centesimi napoleonici.
    1 punto
  31. Premetto di averla presa perché mi piace ... visto lo scarso valore economico che oggi giorno hanno le 1000 lire del 1978 in argento (unica moneta raffigurante GPII, tiratura di ben 180k pezzi), mi viene da pensare che il valore economico nel futuro della moneta in argomento potrebbe essere determinato più che dall'aspetto storico dalla tiratura.
    1 punto
  32. Ho due centesimi, la cosa interessante è che il ritratto dell'imperatore è diverso.
    1 punto
  33. Non sembrerebbero numeri, ma non ne sono sicuro, ho visto che, tralasciando i punti, si intravedono dei rilievi a forma di C o mezze lune. La moneta non è questo falus del Marocco che ho estrapolato dal krause, ho solo notato che qualcosa di similare li menziona come simboli ( CCC ). Si può magari utilizzare come indizio.
    1 punto
  34. Probabilmente questo sesterzio, VIRTVS al rovescio http://numismatics.org/ocre/id/ric.3.m_aur.1249
    1 punto
  35. Ciao, Sono assi coniati da Sesto Pompeo raffigurante Giano con i tratti di Pompeo Magno. Zecca siciliana. MAGN in alto, Cr. 479/1 http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I6/11 L’asse coniato da Pompeo Magno, Cr. 471/1, zecca spagnola: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-CP/5 Bella moneta!
    1 punto
  36. Esiste anche la versione in francese
    1 punto
  37. discussione alquanto surreale, non ha senso criticare l'operato dei commercianti semplicemente perché se i prezzi di vendita fossero davvero più alti del dovuto.. allora sarebbe il mercato stesso a penalizzarli con poche vendite.. un commerciante professionista sa perfettamente nel settore numismatico di sua competenza i prezzi a cui comprare una moneta e i prezzi a cui il mercato è disposto poi a pagargliela.. se manca questa competenza è destinato a chiudere... i rivenditori, se sono ancora li a vendere dopo tanti anni, vuol dire anche che si sono meritati la fiducia dei clienti anche riguardo ai prezzi
    1 punto
  38. Buonasera a tutti qualche giorno fa ho acquistato questa monetina, dubitativamente attribuita alla seconda Repubblica Ambrosiana. In effetti, considerato anche il precario stato di conservazione della moneta, il tipo al diritto richiama molto la testina di S. Ambrogio del denaro emesso dalla Repubblica Ambrosiana tra il 1447 ed il 1450. Quello che faceva venire qualche dubbio era la forma della croce rappresentata al rovescio, non corrispondente alla classica croce fogliata presente sulla moneta milanese. Da un esame più attento della leggenda al diritto, mi è sembrato di leggere la lettera S, in basso, proprio sotto la testina. Allora sono andato a riprendere la sezione del MIR - zecche minori della Lombardia nella sezione dedicata a Pavia, dove ho potuto verificare la sostanziale corrispondenza dell'iconografia e delle parti residue della leggenda con quelle riportate ai numeri 863 e 864, rispettivamente corrispondenti alle due tipologie di denaro imperiale coniati tra il 1447 ed il 1464, durante il governo di Francesco Sforza, dapprima come conte e poi come duca. Dalla verifica del rovescio, la presenza della croce gigliata ha consentito l'attribuzione al periodo 1450-1464, quando Francesco Sforza venne riconosciuto come legittimo duca di Milano. Restava però un problema da sciogliere per quello che restava della leggenda, in quanto le lettere riconoscibili con corrispondono a quanto riportato dal MIR. Alla fine, il problema sembra essere stato risolto attraverso la consultazione del volume 4 del caro vecchio CNI, dedicato alle zecche minore della Lombardia. Tra gli esemplari di denaro imperiale emessi dalla zecca di Pavia per Francesco Sforza come duca di Milano, quello censito al n. 23 riporta la leggenda + FS DVX MLI ANGLQ AC CD, sostanzialmente corrispondente alle lettere residue del mio esemplare + (FS) DVX M(LI) ANGLQ (AC) C(D). A questo punto mi ritengo soddisfatto due volte: la prima per essere riuscito ad identificare la moneta, la seconda perché mi sembra piuttosto rara. Certo, lo stato di conservazione non è dei migliori, ma rimane sempre un bel pezzettino di storia. Vorrei sapere se siete d'accordo con la mia identificazione. Le leggende delle primi due immagini sono state rozzamente integrate con la mia ricostruzione. Mi scuso per la scarsa qualità delle foto, che non aiutano a migliorare la leggibilità dell'esemplare. Grazie
    1 punto
  39. @scacchi: Come dici tu si tratta di 1/4 di siliqua ostrogota emessa da Witige (c'è chi dice Amalasunta) probabilmente a Ravenna A nome di Giustiniano I (Metlich 64) o Anastasio I (Metlich 65) non riesco a leggerlo perfettamente anche se propendo per Giustiniano. Il monogramma è quello di Teodorico. C piccolina in basso, S piccolina in alto (la lettera che non leggi). Per quanto riguarda il ritratto non direi sia giovanile in quanto all'epoca i ritratti fisionomici si contano su poche dita di una mano . Invece direi un ritratto idealizzato, senza tempo, figlio e nell'alveo della ritrattistica postcostantiniana Guarda anche qui:
    1 punto
  40. Qui vicino a casa mia in pieno centtro storico c'è un fruttivendolo storico. Lo chiamiamo amichevolmente "la boutique", indovinate perché. Certo... vai da lui e frutta e verdura sono ottime. Ma sta in centro storico, spostarsi col furgoncino è un delirio, i muri costano etc etc ed i costi sono decisamente più alti. C'è anche una meravigliosa rosticceria. Stesso discorso ma la chiamiamo l'"oreficeria". In entrambe i casi prodotti OTTIMI! Però noi dobbiamo risparmiare ed andiamo da altre parti ad acquistare. Spendiamo di meno, ma ci dobbiamo spostare in auto e qualche volta la frutta si conserva per meno tempo. Ma il fruttivendolo sta in un locale comodo, con il parcheggio, i muri sono di proprietà e se vuoi te la porta a casa con pochi soldini in più.
    1 punto
  41. E non ci arrenderemo! Ma mi sembra che le cose stiano cambiando un pò, anche grazie allo strumento indispensabile del RPC in linea per diffondere presso gli amatori di monete antiche questa monetazione ricchissima. Scelta saggia @gpittini e davvero originale. Esiste già un rovescio simile ai tempi di Adriano, ma credo che questo carro che trasporta il betilo di Astarte esista soltanto a Sidone. (Da non confondere con il betilo del dio El-Gabal di Emesa e trasferito a Roma.) Sotto Elagabalo viene aggiunta la dimensione cosmica del culto di Astarte, ad esempio su questo rovescio di Julia Paula con il carro circondato dalla « ruota dello zodiaco » (Coll. ANS) https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/6/8456
    1 punto
  42. Con questo studio - basata sulle carte d'archivio - rendo giustizia (dopo il Prota e il Pannuti) a un maestro delle prove dimenticato: Giuseppe Mannara. Tale figura è stata incomprensibilmente trascurata dalla letteratura per sessantanni, manuali e cataloghi compresi. Grazie ai documenti sono riuscito a stabilire il periodo di carica del suddetto maestro e a correggere le date di altri ufficiali di zecca, come il maestro di zecca Antonio Planelli. Auspico che la mia fatica possa gettare luce su un periodo ancora tutto da scoprire.
    1 punto
  43. Ma ve lo ricordate che il prezzo finale non lo fa la casa d’aste ma l’hanno fatto gli offerenti? Vuol dire che c’erano più persone che lo hanno visto e lo hanno capito meglio di voi , e hanno offerto di conseguenza… l’avessi visto da rauch, state tranquilli che adesso lo avrei in stock al prezzo adeguato alla qualità.
    1 punto
  44. No ma ragazzi, è troppo bello questo thread! Grazie a @littleEvil ed ad @ART, grandi utenti del Forum, per condividere questi straordinari memorabilia dei tempi andati. Altro che sezione dedicata, qui ce n’è già adesso d’avanzo per un libro! Bravi bravi bravi 👏🏽
    1 punto
  45. Nel periodo immediatamente seguente alla monetazione incusa , Metaponto produce un ristretto gruppo di piuttosto rare monete a doppio rilievo con al rovescio immagini a figura umana . Al diritto permane ancora la spiga con etnico , di chiara derivazione dai tipi incusi . Al rovescio compaiono immagini a figura intera di Apollo ed Eracle ed una terza figura a corpo umano con testa di toro, che la leggenda nel campo consente di attribuire alla divinità fluviale Acheloo . A breve , la successiva , cospicua monetazione di Metaponto , prenderà il diffuso tipo con teste al diritto mentre la spiga migrerà ai rovesci . Unisco le immagini dei soli tipi che ho saputo trovare , sperando che altri utenti possano aggiungere ulteriori immagini .
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.