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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/11/23 in tutte le aree
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Oggi a Milano Numismatica abbiamo assistito grazie al Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio a una vera festa della numismatica, 80 persone presenti, tanti tanti giovani, tanti relatori del Gazzettino, tra cui tre giovani autrici, è’ stato consegnato a tutti il nuovo Gazzettino con 27 articoli, si è’ svolto il tanto utile workshop ai tavoli con tutor qualificati, divisi per monetazioni, Umberto Moruzzi - Consulente numismatico ci ha intrattenuto poi con una relazione sugli aspetti legali del collezionismo numismatico, sia per il presente che per il futuro, infine il dono rituale e simbolico di una moneta donata ai tanti giovani presenti con un finale di un pranzo numismatico con ben 46 amici. La numismatica ha risposto a Milano alla grande con giovani, esperti, collezionisti e appassionati, una grande giornata. Le foto sarebbero tante, iniziamo con qualcuna ma ne arriveranno tante altre… grazie a tutti gli appassionati partecipanti !6 punti
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Sarebbero tantissime le cose da dire. Mi conterrò. Innanzitutto grazie agli organizzatori. Ma grazie anche a chi riempie di contenuti l'evento: relatori, collezionisti, professionisti e pubblico. Bello aver conosciuto voi che siete sul forum e bello stringervi le mani. Bello ritrovarsi in discussione tra assi repubblicani, l'Italma della repubblica più recente, cataloghi russi, analisi spettroscopiche e tiramisù. Bello uscire dal convegno e passeggiare tra i banchi della libreria Hoepli, benemerito editore che tanto ha fatto per la numismatica, come ricordava Umberto Moruzzi, e tanto fa per la cultura libraia in generale. Bello andare a Palazzo Reale e godersi la mostra sulla pittura sospesa di Giorgio Morandi. Faccio parlare Vasco Rossi:4 punti
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Come ho già scritto non è un problema di autenticità del singolo pezzo, ma di mercato condizionato da incertezze. Del resto non lo dico io, lo dicono i risultati d’asta.3 punti
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Buonasera a tutti, perdonate la mia latitanza.. @giuseppe ballauri @Asclepia, ripropongo nuove Foto della mia Napo. Taglio sembrerebbe a treccia. Assi alla Francese. Saluti Alberto3 punti
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Non un semplice evento, ma una festa della numismatica. Tutte le anime che compongono questa passione comune oggi si sono ritrovate a Milano, regalando a me, e penso a tutti coloro che hanno partecipato, un ricordo che sarà indelebile nel tempo, che non potrà mai essere scordato. Grazie a tutti per i bei momenti trascorsi durante il convegno e anche dopo durante il piacevolissimo pranzo. 👏👏👏👏👏👏👏👏👏3 punti
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Salve a tutti, la perizia in questione non prevede l'imballaggio completo, non so se mi spiego ma anche se periziata la moneta è inserita in una bustina che permette di tenerla in mano. Vi farò sicuramente sapere i risultati e lo stato di conservazione. Buon proseguimento3 punti
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Dalle apparizioni in asta e disponibilità dei commercianti secondo me i pezzi del 5 lire 1901 in circolazione sono un ordine di grandezza maggiore rispetto ai 114 citati da molti cataloghi, sull'origine di tutti questi pezzi ci sono varie ipotesi ma se non mi sono perso qualcosa non è stata chiarito con certezza. E' anche vero che si distinguono macroscopicamente due "famiglie" di questi scudi, alcuni hanno i fondi speculari, sembrano moderne proof (come quella che ha in vendita un noto negozio a 110K), altre hanno fondi normali Con tutti questi pezzi in giro e la domanda non altissima va da se che i prezzi scendano. Se ci fosse tra noi uno statistico, sulla base dei realizzi degli ultimi anni si potrebbe analizzare la decrescita e ipotizzare il "valore" futuro. Non dico che scenderà come il 20 Lire 1927 Anno V (del quale ormai non si contano più le apparizioni, a fronte dei 100 pezzi coniati ufficialmente), ma secondo me non è difficile ipotizzare per un "SUP" (come la maggior parte di quelli apparsi) un prezzo al collezionista di 20 / 25 K3 punti
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Condivido volentieri questo recente esemplare acquisito: VENEZIA. FRANCESCO LOREDAN, 1752-1762., Osella in argento 1759/A. VIII. San Marco ed il doge in preghiera innanzi alla statua della Religione. All’esergo le iniziali del massaro P P. R/ Da un vaso decorato esce grande rosa fiorita. Paolucci 242. Raro. g. 9,20. Diam. mm. 36,12. Arg. q.FDC Esemplare proveniente dall'Asta Mario Ratto, Milano 20-22/03/1952. lotto n. 928 (non illustrato) La raffigurazione del rovescio, con la leggenda ROSA SVPER RIVOS AQVARVM (“la rosa sui corsi d’acqua”, ossia sui canali di Venezia) allude alla “rosa d’oro” inviata nel 1759 a Venezia da papa Clemente XIII : era questa una distinzione onorifica donata ogni anno dal pontefice ad una personalità o uno Stato o anche un santuario per particolari meriti. Tale cerimonia, iniziata nell’XI secolo, è tuttora in vigore. # https://www.cronacanumismatica.com/perche-la-rosa-fiori-sui-canali-della-laguna/ di Roberto Ganganelli | Esiste in oro da 4 e da 3 zecchini, e in argento, e tutte le versioni sono di grande rarità: parliamo dell’osella veneziana del 1759 a nome di Francesco Loredan, 106° doge della Serenissima Repubblica. Una moneta donativo splendida per i sui simbolismi, lontana dalla ripetitività che spesso caratterizzò queste tipologie; se, infatti, al rovescio reca una complessa allegoria della Religione ai cui piedi stanno san Marco (a sinistra, mentre porge il Vangelo) e il doge (inginocchiato e orante a destra, il corno posato a terra), al dritto è un vaso con delle rose fiorite a spiccare, elegante, nel campo. Attorno la legenda latina ROSA SVPER RIVOS AQVARVM (“La rosa sui corsi d’acqua”) dove i “corsi” – ce lo spiega Mario Traina – “sono i canali di Venezia. Allude all’invio a Venezia nel 1759 da parte di papa Clemente XIII della rosa d’oro, uno dei massimi segni di benevolenza che i papi inviavano ogni anno alla personalità o allo Stato, tra quelli cattolici, che aveva più meritato dalla Chiesa”. In ogni modo, non è ben chiara l’origine della Rosa d’Oro. La spiegazione più accreditata è legata al monastero della Santa Croce, in Alsazia. A quanto pare, Leone IX lo pose sotto il diretto dominio della Santa Sede e impose ai monaci di inviagli ogni anno una rosa d’oro o due once dello stesso metallo. Il valore della Rosa d’Oro non risiede certo, però, nella quantità di metallo prezioso che contiene. Come spiega Enrique Claudio Girbal in un trattato del 1880, “l’oro di cui è fatta indica che Gesù Cristo è re dei re e Signore dei signori, il cui profondo senso è già stato mostrato dai Magi, quando, come a un re, offrirono devotamente dell’oro”. Quella a Francesco Loredan fu l’unica Rosa d’Oro concessa da papa Clemente XIII nel corso del suo pontificato, durato dal 1758 al 1769. Il Loredan, tuttavia, non è certo passato alla storia come un grande doge: anziano, passivo, svolse senza infamia e senza lode il proprio ruolo ed ebbe come unica fortuna quella aver mantenuto neutrale Venezia nella Guerra dei sette anni, fatto che permise ai mercanti della Laguna di accaparrarsi il mercato del pepe dando alla città qualche anno di benessere. “La rosa fiorì sui canali della Laguna”, dunque, in quella primavera del 1759: viene da pensare che papa Rezzonico, veneziano – già vescovo di Padova e presbitero della Basilica di san Marco – abbia in fondo voluto rendere omaggio, con quella Rosa d’Oro poi finita in moneta – alla sua città natale e all’amico doge…2 punti
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DE GREGE EPICURI Questa moneta non ha niente di raro, ma ve la mostro per la insolita buona qualità. Pesa 5,82 g e misura 22 mm. La zecca è S, Schmollnitz, in Ungheria, e la data è il 1799. La foto non rende il livello qualitativo, per mia imperizia...2 punti
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Come già fatto di persona ci tengo a ringraziare tutti gli organizzatori e in particolare @dabbene e @El Chupacabraper questo bellissimo evento e per la possibilità di discutere il breve contributo che ho scritto su questa edizione del gazzettino davvero eccezionale! Il workshop ai tavoli è stato molto interessante ed istruttivo come anche gli interventi che si sono susseguiti nella mattinata. Ringrazio anche per il dono della bella moneta ! Ho avuto anche molto piacere a conoscere dal vivo tanti amici del forum che avevo letto sempre con piacere (in particolare @jaconico) Una bellissima giornata; ancora complimenti a tutti!2 punti
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In territorio dei Celto-Liguri, prossimo alla confluenza della Dora Baltea nel Po e nelle vicinanze di un preesistente villaggio a nome Bodingomagus, probabilmente attorno al 125-120 a.C. viene fondata, forse per disposizione del console M. F. Flacco, una colonia romana nominata Industria . Città di non grandi dimensioni, probabile sede di approdo fluviale e di smistamento per i materiali anche estrattivi provenienti dalla Valle di Aosta, diventa buon centro commerciale e di manifatture metallurgiche che attraversa l' epoca imperiale romana fini verso il V sec. , per essere poi rapidamente abbandonata sopravvivendovi una pieve .2 punti
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Stasera parte la lettura del Gazzettino 10, che ad una veloce occhiata risulta di estremo interesse, con una quantità di immagini veramente impressionante.2 punti
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Buongiorno, da diversi anni possiedo una moneta romana che credo di aver correttamente identificato come: Antonino Pio 138-161 A.D. , con al dritto ritratto di Antonino Pio e la legenda Antonivus AVG Pivs; al rovescio la Spes con la legenda TR POT COS III S C; RIC 703a La moneta pesa 12,46 gr. con un diametro massimo di 30 mm. Premetto che non è monetazione che seguo e che, quindi, di romane non so praticamente nulla. Ora i miei quesiti, per chi avrà la voglia e la pazienza di rispondere sono: - è esatta la catalogazione? - si tratta di un asse (come credo di aver capito, nonostante la differenza con i sesterzi non mi sia ancora pienamente chiara) o di un sesterzio? - in quale stato di conservazione giudichereste la moneta? - si tratta di moneta comune? Ho più volte pensato di provare a cederla per poter reinvestire il ricavato in qualche esemplare attinente alla mia collezione… ma avendo un valore affettivo credo che alla fine la terrò ancora per me. Grazie in anticipo a tutti coloro che interverranno. Saluti2 punti
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Effetto della vaselina osservato su un 10 cent. del d’Italia Regno precedentemente trattato con EDTA e ultrasuoni (pre) da https://www.lamoneta.it/topic/102414-pulire-le-monete/page/2/ Dopo il trattamento con vaselina il contrasto è nettamente migliorato e i dettagli sono messi in miglior evidenza. Le parti scure indicano le zone di ossidazione del rame a ossido rameico CuO. apollonia2 punti
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questa era già stata postata, e poi c'è una bandiera di troppo e le stelline ballano... ...ma questa?2 punti
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Moneta arrivata... sono felicissimo nel tenerla in mano. E come sempre dal vivo sembra 1000 volte più bella che in foto... soprattutto le mie foto...2 punti
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Saluti a tutti, Alberto @Litra68 la moneta che hai postato al #21 è piuttosto difficile da trovare e quindi penso sia rara. Caratterizzata al D/ da SICILIE ed al al R/ dal segno di interpunzione a rosetta a 5 petali tra AMMI e DI che diventano due dopo FRAN. Come sempre non si comprende questa estrema variabilità ed il significato della stessa. Posto il mio 2 Grana che è simile al tuo. Buona Giornata2 punti
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Il mio concetto di pornografia... anche a voi una vista del genere !fa sangue!? 😛 😛 Se viola il regolamento tolgo1 punto
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Buon pomeriggio a tutti, ho deciso di condividere con voi questo libretto di inizio '900 (anche se non so esattamente cosa sia perché mancano alcune pagine e la copertina) che ho trovato dai nonni in una scatola di vecchie fotografie. Ho allegato un file word, vi consiglio di aprirlo e di ingrandire le immagini delle pagine, sono davvero interessanti, in particolare le pagine con le immagini delle monete e quella in cui c'è l'elenco di tutte le monete in corso e fuori corso quand'è stato stampato. Ditemi cosa ne pensate e se ne sapete di più, sarò felice di imparare qualcosa di nuovo. Luca. Libretto antico.docx1 punto
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Continua la ricerca di esemplari per questa specifica tipologia di monetazione. Denaro scodellato D/ OTTOINPERATOR Croce patente entro cerchio lineare R/ VE / RO - N - A Croce patente entro cerchio lineare CNI 21 - Rizzolli-Pigozzo Vr8/Vr11. AG - 1.37 g - 22.00 mm1 punto
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Vorrei introdurre qualche domanda di riflessione per cercare di capire questo problema (l'apparizione frequente di monete coniate in un centinaio di esemplari). 1) Siamo sicuri che 114 pezzi siano così rari da dover necessariamente apparire solo in casi eccezionali? 2) I prezzi stimati sino a qualche anno fa (da 80 a 120 mila euro) erano frutto del mercato, o molto più spesso di speculazioni costruite da facoltosi commercianti che ne avevano fatto incetta? 3) Quanti collezionisti di Vittorio Emanuele III possono disporre della cifra richiesta per detta moneta, in un momento di forte incertezza economica, quando con gli stessi soldi si compra un piccolo appartamento, ed è pari alla pensione o allo stipendio medio di 2/3 anni di un lavoratore medio? 4) Esistono dubbi sulla riconiazione di dette monete nel 1926 o nel 1957 dovute alla movimentazione di coni, avvenuti e registrati all'interno della zecca, ma non esistono prove che certifichino in modo inoppugnabile che ciò è avvenuto; tenuto conto che la burocrazia richiedeva il concorso e la partecipazione di più soggetti, per determinare l'evento criminoso. 5) Oggi i collezionisti, sono calati di numero rispetto i decenni passati, e molti nuovi appassionati, sono in realtà persone che vedono nella numismatica una fonte più interessante per far fruttare il denaro, rendendo vivace il mercato con continui acquisti e vendite (non a caso le stesse monete appaiono e riappaiono presso aste diverse).1 punto
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potrebbe trattarsi di "prezzo di cartello" creato anni or sono, che lentamente sta scemando coi passaggi di mano? noto che qua e là un po' tutta la monetazione di VEIII si sta tutt'altro che rivalutando (con le dovute eccezioni)1 punto
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Si, lo penso anch’io. Oggigiorno è come acquistare una azione che ha perso il 60% del suo valore, emessa da una società della quale non si ha accesso a bilanci o a piani industriali e di cui gli analisti non hanno alcuna idea del rating. 🤗1 punto
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Bellissimo evento, complimenti a tutti1 punto
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Azz quanti volti conosciuti! Da sinistra a destra🥳💪 Scorgo anche qualche affacionados delle banconote😁 Gruppo Lumismatica youtube.....non manca nessuno 💪🥳1 punto
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Grazie agli amici del forum per le indicazioni. Un dubbio da incompetente : per lo stato della moneta postata i due metodi suggeriti ( benzotriazolo e vaselina) sono alternativi tra di loro o possono essere complementari ? PS. Tornando al bronzo postato mi sentirei di confermare che il simbolo sulla foglia è una stella e quindi una Johnston 27... direi non comune :1 punto
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Qui spiegano tutto. http://www.fotografi.org/diritto.htm assolutamente no. Di quella immagine realizzata da quel fotografo proprio no. Se rifai la fotografia QUELLA è tua1 punto
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Il discorso economico vale solo se hai intenzione di venderla, o assicurarla. Se no cosa ti interessa quanto vale? Hai intenzione di venderla nel breve periodo? Inoltre dipende come la vendi: se la vendi da privato sicuramente aggiunge valore (sempre difficile dire quanto). Se la vendi tramite commerciante o asta secondo te aggiunge lo stesso valore o un po’ meno? O forse nulla? Insomma, se la perizia è un investimento, dovresti cercare di capire quanto rende l’investimento, cosa intrinsecamente molto difficile. Il discorso affettivo è un altra cosa, la ameresti di più se periziata? (Non sto insinuando di no..) E aggiungo: avere il parere di un perito per essere sicuro che sia autentica, vista la provenienza “mercatino”, giustificherebbe la spesa preventivata?1 punto
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Ciao @L. Licinio Lucullo e grazie per il tuo contributo sempre competente ed apprezzato alla discussione . A queste serie di monogrammi che hai citate aggiungerei anche la serie Cr. 64-MA , in foto , nella quale compare nella stessa posizione davanti la prua di nave il monogramma MA (Manlio Vulso oppure Cornelio Mammula) rispettivamente Pretori e ProPretori in Sardegna verso la fine del III secolo a.C. Questo avvalora la teorica possibilita' che il monogramma dell' articolo RMA non rappresenti il monogramma di ROMA emesso da una ipotetica zecca del Sud-Est d' Italia , ma emesso da un componente sconosciuto della Gens Romania .1 punto
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Hanno sì l'aspetto della monetazione civica (divinità tutelari di ogni città, tyche, legende , assenza del ritratto imperiale) ma non ne hanno tutte le caratteristiche. Risulta essere un tutto omogeneo eseguito in numerose officine di tre zecche imperiali (non abbiamo parlato di Nicomedia, posta sotto controllo di Massimino Daïa dopo la morte di Galerio) in grandi quantità e in tempi brevi. Insomma un programma coordinato di cui solo l’imperatore poteva prendere l'iniziativa. La tipologia di Nicomedia con Cerere al dritto, il Genio di Nicomedia al rovescio: https://www.acsearch.info/search.html?id=682003 Se la datazione ritenuta è dalla fine 311 al 312, il contesto storico è quello ricordato da @apollonia al post #9 e chiarisce le intenzioni di questo programma di propaganda pagana. Non è un caso se le ambascerie da Nicomedia e da Antiochia favorevolmente accolte da Massimino, seguano l’Editto di tolleranza di Serdica del aprile 311, che avrebbe dovuto porre fine alle persecuzioni dei cristiani. Sono delle emissioni difficili da classificare, che chiamiamo monetazione civica in mancanza di meglio, è sopratutto un testimone interessante di uno degli ultimi sussulti del paganesimo. @modulo_largo Se questa moneta è tua, è abbastanza rara, hai fatto bene ad acquistarla. (Forse era questa la tua domanda?) Esiste una tipologia più rara ancora, al rovescio la Tyche di Alessandria tiene un timone, esergo SM o MS, legenda GENIO ALEXAND https://www.acsearch.info/search.html?id=3430573 L’esempio tipico di una didascalia che mantiene la confusione.1 punto
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Ciao,io lo classificherei al numero 933 del CNI .. Sembrerebbe che il tondello sia stato ridotto tramite martellatura,cosa che ho riscontrato anche su altre monetine...1 punto
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Anche a me non sembra di vedere cancro del bronzo, pur con tutti i limiti di una foto, ma soprattutto con tutti i limiti miei personali☺️ Un saluto e grazie per la stima. Stilicho1 punto
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Buonasera @amoilconio, Questo Cavallo per Filippo II non sembra riportare sigle dietro il busto, ma solo sotto mi sembra di intravedere la parte superiore delle sigle GR (Germano Ravaschiero). Controllando il Volume di Pietro Magliocca " La moneta Napoletana dei Re di Spagna nel periodo 1503-1680" , il tuo Cavallo è riportato alla pagina 150, al numero 180 ma con rovescio del 179/1 e con in legenda HIERV anziché HIERVS Se fosse così (con sigle GR) sarebbe un'ulteriore variante al tipo. Spero di esserti stato d'aiuto. Un caro saluto, Rocco681 punto
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L'ipotesi che il monogramma si riferisca a una gens, e non alla città di Roma, è suggestiva. In effetti, gli assi di questa serie (RRC 84 - https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-B22/1 ; sono presenti anche i nominali in argento - https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A1/25 ) hanno un peso di 32,50-41,26 g, che li colloca in un'epoca storica (211-210 a.C., secondo la sistemazione di Crawford) in cui erano già comparse monete con i monogrammi dei nomina dei magistrati monetali: - RRC 65/2, con monogramma AVR, attribuita a C. Aurunculeius - https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-B16/1 ; - RRC 81/1, con legenda CN DO, attribuita a Cn. Cornelius Dolabella - https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G202/1 - asse di Sex Iulius (che però Crawford ritiene falso, mentre Russo lo data al 129 a.C.) https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G238/1 Questo in effetti renderebbe plausibile che il monogramma significhi qualcosa di diverso da "Roma"1 punto
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A domani cari tutti dove la realtà prenderà totalmente spazio sul virtuale per una festa della nostra numismatica ! Ore 9,30 precise, Sala Duomo al primo piano, Hotel del Ville !1 punto
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Buonasera a tutta la Sezione. Come promesso, condivido un altro rarissimo esemplare di GRTIA Conio del dritto diverso dagli altri quattro ? Cosa ne pensate. Un caro saluto a tutti.1 punto
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Complimenti Raffaele @Raff82per la bella ATR, “Variante” piuttosto rara, in considerazione che ne abbiamo censite solo altre 4. Condivido la mia. Buona Serata1 punto
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Buongiorno, Buona Domenica delle Palme, complimenti @Raff82 una 34 ATR , le trentaquattrenni continuano con il loro fascino. Ho perso il conto delle varianti... Saluti Alberto1 punto
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La "famosa patina che ricopre le monete d'oro" a Roma si chiamerebbe "zella" :D L'oro è il più nobile (ovvero il meno reattivo) dei metalli monetati e in quanto tale non forma mai alcuna patina (salvo in rarissimi casi, ma questi sono dovuti agli elementi in lega che possono migrare verso la superficie e ossidarsi dando luogo a una apparente patina dell'oro, tipo la famosa "Boscoreale"). Per la stessa ragione l'oro è praticamente inattaccabile dalle sostanze chimiche di uso comune per cui nonostante tutto potresti essertela cavata a buon mercato! Vai figliolo, e non peccare più :P1 punto
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