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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/15/23 in tutte le aree

  1. Bellissimi i vedo riassuntivi della giornata di Milano Numismtica, che lasciono un segno impresso anche su internet, ma per chi era presente il ricodo di questa giornata rimarra indelebile, una sala gremita senza una sedia libera, interventi autorevoli e di giovani promesse, youtuber giovanissimi e tanti appassionati di ogni età. Non si potrebbe chiedere di più da un evento numismatico. 👍👍👍👍
    4 punti
  2. Ottima recensione su Milano Numismatica su Cronaca Numismatica che ringraziamo con l’occasione https://www.cronacanumismatica.com/milano-numismatica-2023-un-successo-che-guarda-al-futuro/?fbclid=IwAR2Kv4c9iWNZUAqvkBDbE9NLJ2tl4rUr8ymsI1nbcTqiIhtFdpCxgxIUClg_aem_AfrWBrCRVWSl8KuBackIJU1ktxYEM7p4C5PsvDkTHol1gAEMRWtbkKZgHYsrgZP3pYU
    3 punti
  3. Nuovo esemplare entrato in collezione : Carlo Emanuele III (1730-1773) - Soldo 1734 - MIR 939
    3 punti
  4. All’estero sono collezionate tantissimo e pagate bene… in Italia invece c’è questa discriminazione un po’ fuori luogo…. Sono state fatte nello stesso periodo e dalle stesse popolazioni, quindi hanno dignità collezionistica
    3 punti
  5. Ciao, oggi con particolare piacere condivido il mio ultimo arrivo che è il decimo sesterzio, ed il primo di un'Augusta, ad entrare in collezione 🙂. Si tratta di un sesterzio di Lucilla (164-182 d.C) recante sul rovescio la personificazione della dea Vesta stante, con simpulum nella mano destra, palladium a sinistra ed altare ai suoi piedi, coniato a Roma. Era la dea del focolare domestico molto venerata sia in privato ma soprattutto in pubblico nei templi a lei dedicati dove le Vestali, sacerdotesse scelte per tale scopo, avevano come compito specifico quello di tenere sempre acceso il sacro fuoco a lei attribuito. Lucilla, figlia dell'imperatore Marco Aurelio e dell'Augusta Faustina Minore, fu data in sposa poco più che fanciulla a Lucio Vero "adottato" come Marco Aurelio da Antonino Pio e designati come suoi successori. Fu il primo caso di due imperatori co-regnanti sul trono di Roma. Era una donna dal carattere forte, con buona cultura ( con un padre come Marco Aurelio, l'imperatore filosofo) ed anche discrete capacità politiche. Alla morte del marito durante una campagna militare ( per una malattia improvvisa, forse la peste antonina o di Galieno colui che all'epoca la descrisse. Dai sintomi descritti si poteva trattare di vaiolo o anche di morbillo propagotosi in tutto l'impero durante e dopo la guerra contro i Parti) fu costretta dal padre, dopo pochi mesi, a sposare un cittadino romano di origine siriana Tiberio Claudio Pompeiano Quintiniano di trent'anni più anziano ( lei e la madre Faustina erano contrarie, ma così fu) console per due volte e molto vicino politicamente a Marco Aurelio. Alla morte di quest'ultimo gli successe il figlio Commodo che entrò subito in contrasto con la sorella relegandola in secondo piano e tenendola lontana dal contesto politico e decisionale. Questo non fu accettato dell'Augusta che ordi' un piano per eliminare Commodo ma lui riuscì a salvarsi ed ovviamente la vendetta fu da par suo. Fece uccidere molti dei congiuranti ed esilio' a Capri Lucilla ( isola di residenza dorata per Tiberio, che fu adibita a luogo di esilio, costrizione e morte da alcuni imperatori, anche da Caracalla) dove di lì a breve la fece uccidere. Era l'anno 182 d.C. ed aveva circa 34 anni. Il sesterzio da esame diretto risulta coniato, centrato, con discreto metallo, buon peso e modulo ed ha svolto con evidenza la sua funzione. Ciò che mi spinto ad acquistarlo è il ritratto sorridente che si può ammirare ( ed anche la sua somiglianza con la madre Faustina Minore) che si contrappone in un certo senso a quello che purtroppo il triste destino, aiutato anche dal suo operato, gli riservo' ..... Condivido anche i miei denari tra i quali uno del Limes. Grazie ed alle prossime ANTONIO 31 mm 24,12 g RIC 1779
    2 punti
  6. Salve , segnalo : Il volume espone i risultati dello scavo archeologico di S. Egidio a Campo Imperatore, piccola chiesa pastorale posta a 1680 metri di quota nel cuore del Gran Sasso. Luogo di culto e ospizio per tutto il Medioevo diviene in seguito rifugio per i pastori che d’estate vi stanziavano con i loro animali, funzione che ha mantenuto fino al secolo scorso. Un’analisi archeologica, dunque, che per la prima volta riguarda quel grande fenomeno economico e sociale che è stata la transumanza tra l’Abruzzo e la Puglia. Lo scavo ha restituito diverse tipologie di reperti importanti, ceramici e devozionali, tra i quali si segnalano le borracce del pellegrino e le medagliette votive. Nella consistente quantità di reperti metallici spiccano le monete, con i numerosi falsi d’epoca, e i proiettili di archibugio, utili a restituire la dimensione quotidiana della vita dei pastori dal Medioevo fino al Novecento. Infine, sono state portate alla luce alcune sepolture medievali degli stessi pastori e una sepoltura anomala: si tratta di un individuo ucciso con fendenti di spada e deposto in posizione prona secondo un rituale esorcizzante atto a impedire il “ritorno” nel mondo dei viventi. Sarà disponibile da inizio dicembre. https://www.edizionidandrea.com/
    2 punti
  7. Geta: c'è il nome in greco AY K Π CEΠ ΓETAC. Zecca di Tomis: link
    2 punti
  8. Altro bel video, stavolta riguardante la serie dell’aquila araldica di Vittorio Emanuele III. Tra i vari esperti di Bolaffi, personalmente il mio preferito è il sig. Barzan. Mi piace molto la sua impostazione nel raccontare la storia che accompagna queste monete.
    2 punti
  9. Scusa esistono cataloghi di monete e si inizia con lo studiare quelli. Poi c'è l'esperienza sul campo.
    1 punto
  10. Hai ragione in pieno @Ale75 Mi sono fidato troppo del diametro indicato... Non è facile comunque con la moneta in quelle condizioni, ma si vede adesso che me lo hai fatto notare la linea di esergo in corrispondenza della parola DVX confermo la tua identificazione!
    1 punto
  11. La moneta mi piace, il dritto e' davvero espressivo. Il rovescio e' particolare, con tanti simboli religiosi collegati al culto di Vesta: l'altare acceso ai piedi, il simpulum nella mano destra ed il palladium (con scudo e lancia) nella mano sinistra. Ciao. Stilicho
    1 punto
  12. Anche nel piccolo della Numismatica il valore umano fa la differenza per esempio permette di avere una sala piena.
    1 punto
  13. DE GREGE EPICURI Confermo quanto indicato da @Vietmimin La moneta è collocata nel 1° secolo a.C., ed è classificata : La Tour 8086, Delestrée-Tache 675-676. Quanto al valore, posso dire che due esemplari sono stati presenti nel listino "Celtic V" di cgb del 2012 (p. 130), ed il migliore era valutato 280 €.
    1 punto
  14. Esatto. Trattandosi di una moneta particolare, oserei dire di nicchia, al momento non reputo opportuno divulgare pubblicamente quello che so. Del resto una persona che ha avuto, a titolo completamente gratuito, sia chiaro, la spiegazione sulla moneta in suo possesso, non ha ritenuto di divulgare quanto da me esternato. Quindi, al momento rimaniamo cosi.
    1 punto
  15. E anche un autogol da parte dei funzionari della Zecca che sono stati bravi a far emergere le irregolarità commesse. Purtroppo nel mondo della Numismatica ci sarebbe molto da riscrivere.
    1 punto
  16. Complimenti! Ho avuto modo di visitare il luogo dello scavo assieme ad uno degli autori. Un piccolo "scrigno" in un luogo panoramico unico. Complimenti agli autori!
    1 punto
  17. Riflessioni su una FEL TEMP REPARATIO Valuta questa discussione Da Stilicho 5 Luglio, 2022 in Monete Romane Imperiali Intanto un grazie speciale, mi hai fatto trovare la tua discussione, molto interessante e accurata. Ovviamente la mia moneta è talmente consunta che si può immaginare sia quella da tè indicata, ma per mè è una grande soddisfazione comunque.
    1 punto
  18. Ciao @elledi. Hai sganciato una bomba a Idrogeno. Se esiste il modo per discriminare tra monete coniate nel 1901 e coniazioni postume e può essere dimostrato in maniera rigorosa, probabilmente andrebbe scritto un articolo a riguardo. Comprendo e condivido il fatto di non condividere tale informazione su un forum, che non è un ambiente consono (su un forum tali info possono essere inserite dopo). La pubblicazione in rivista con annessa revisione tra pari può dare molta forza a quella che fin quando non scritta nero su bianco rimane solo una (molto) autorevole ipotesi.
    1 punto
  19. Autunno ricco di pratica collezionistica per me. Riflettendo sulla marca identitaria della o del collezionista, mi verrebbe da dire che noi esperiamo la profondità della scissione. Ci occupiamo di ricostituire qualcosa di scisso. Potrebbe essere una vecchia collezione oppure un'antica serie monetale greca, qualcosa che il tempo ha disperso e che noi cerchiamo di ricostituire. Siamo forse nostalgici di un'unità che si è persa. Nella costituzione delle nostre collezioni percorriamo lo spazio-tempo. Lo facciamo in senso metaforico, ma neanche tanto. Capita infatti che ci si sposti da parte a parte del paese per recuperare quel dato pezzo. L'oggetto del nostro desiderio collezionistico, perso chissà dove, muto in contesti che non sono i suoi, torna a essere traccia indelebile di una storia, di una presenza, quando interrogato. Ecco tornare le parole di Quinto Sertorio: Abbiamo nostalgia di completezza. L'horror vacui è questione tremendamente umana, dunque anche collezionistica.
    1 punto
  20. Buongiorno, si tratta di una medaglia per un premio letterario intitolata a Jean Racine drammaturgo e scrittore francese del XVII secolo, rilasciata dal Comitè de Florence che era un istituto culturale francese di Firenze, fondato nel 1907 allo scopo di diffondere la cultura francese in Italia e promuovere scambi culturali tra Francia e Italia. Per quanto riguarda una sua valutazione economica, si tratta di una medaglia di nicchia che può interessare un numero molto esiguo di appassionati, di conseguenza anche la valutazione economica ne risente parecchio.
    1 punto
  21. Si penso anche io..oltre i 114 dichiarati 1. No. Tra l'altro non risultano neanche i tondelli in argento utilizzati per i pezzi dichiarati... 2. Esiste il modo. Ma lo tengo per me. Se qualcuno ha le lire 5 del 1901 mi contatti in privato e con una visione diretta saprò dire se sono del 1901 o postume. 3. Anche per questa domanda mi avvalgo della facoltà di non rispondere😎
    1 punto
  22. Questa è la base del collezionismo. E bene che sia così. Pensa se a tutti piacessero solo le oselle d'oro... Arka P.S. Le oselle mi piacciono molto, ma in argento. Bellissima la rosa di @Giov60... Diligite iustitiam
    1 punto
  23. Mi accodo alla fila dei non veditori di filigrana. Allego foto rigirate per un più semplice raffronto. Mah, sarebbe davvero bello avere foto migliori. Certo che questa, più che non emessa, sembra emessa in lavatrice 🤷‍♂️
    1 punto
  24. Bellissima iniziativa. Peccato che Roma, da anni, non offra più nulla di questo livello... Fabio
    1 punto
  25. Non ci sono dati per dire esattamente a quali funzioni servissero, ma solo ipotesi. Pertanto per le “contromarche” preferisco fare la distinzione tra contromarche così come il Gnecchi: ”Le Contromarche, come più evidenti e più facilmente spiegabili o interpretabili, perchè contenenti in sé stesse la chiave dell’interpretazione, e del resto poco numerose, attirarono già da tempo l’attenzione del numismatico, furono da molti studiate e in gran [p. 22 modifica]parte più o meno felicemente spiegate; rimanendo così oramai chiarito che in generale servirono a indicare la riammissione ufficiale al corso legale di monete (per lo più di bronzo), le quali per quanto logore non avevano perduto il voluto peso. I Contrassegni invece, immensamente più numerosi nelle loro varietà, ma assai meno visibili per la loro piccolezza, si trovano quasi unicamente sulle monete d’oro e d’argento; e, non avendo un significato diremo implicito, come sfuggono alla descrizione, — talché non c’è altro mezzo di esprimerle che la riproduzione col disegno, — sfuggirono parimenti per lungo tempo allo studio non solo, ma anche all’osservazione dei numismatici.” https://it.wikisource.org/wiki/I_contrassegni_sulle_monete_della_Repubblica_e_del_principio_dell'Impero
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  26. Les Gauloises tu veux dire? Fumer un Gaulois c’est beaucoup moins agréable.
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  27. Salve @joannes carolus È un bronzo dei Remi o dei Carnuti. al dritto, testa maschile con un torque AΘIIDIACI : Athiidiacos? al rovescio, legenda A. HIR. IMP: Aulus Hirtius Imperatore. Aulo Irzio, propretore della Gallia comata nel 45 a.C (l’autore dell’ottavo libro del De Bello Gallico) un altro esemplare: https://www.acsearch.info/search.html?id=128776
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  28. I lingotti da 7,8 grammi non possono essere che 5 per ottenere un numero poi suddivisibile per pezzi da 7,5 o 8,5; il resto è facile 7 lingotti da 7,5 grammi (52,5) 1 lingotto da 8,5 grammi 5 lingotti da 7,5 grammi (39)
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  29. Un conto è il valore dell'oggetto in sé come argento, un altro il costo di produzione dell'oggetto (dall'ideazione del soggetto al conio e confezionamento), e questo vale per tutto, non solo per le monete (o pensi, che ne so, che un iPhone costi ad Apple 1800€?)
    1 punto
  30. La medaglia e databile nella seconda metà del XVII sec. ( dopo il 1671) , i due santi Domenicani furono canonizzati il 12 aprile 1671 da papa Clemente X. non comune. Ciao Borgho
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  31. Bravo. Complimenti. Le descrizioni nei cataloghi dovrebbero essere più corrette. Ottimo veramente.
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  32. Tornando al tema 15 grani ecco uno stemma reale del 1618. Foto fatta da me 🤓
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  33. ciao @DiviAugusti Regno di Cilicia, Philopator II ? 14-17 d.C https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/3872 Se i dati, peso e diametro corrispondono.
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  34. E quindi ora …tutto con calma riprende, e chi volesse partecipare con l’entusiasmo che ho visto in questo numero 10, può già pensare a cosa scrivere per il futuribile numero 11 …
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  35. Per toglierti il dubbio perché non scrivi e ti fai inviare delle foto migliori (e riguardanti il bordo) ? Così ti levi il dente e verifichi. Come hanno già ben detto quelli che mi hanno preceduto, dovrebbero essere problemi fotografici, di luci, e di programmi grafici (diciamo che il tecnico ha fatto un pastrocchio) e non sulla genuinità delle monete. Secondo me con Bolaffi i veri problemi erano i prezzi stellari nei cataloghi per principianti, ma essendo il mercato libero ognuno decide di fare come gli pare.
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  36. Ecco il mio esemplare di Francesco Loredan:
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  37. Sono in gran parte monete passate già in aste del recente passato. È più che probabile ciò che lei presenta come un problema sia semplicemente dovuto a pessime foto ed altrettanto pessima grafica. Se cerca le varie monete online, nei cataloghi in cui sono state vendute in precedenza noterà differenti patine, ma non perché siano nel tempo state rifatte. Non conosco né il collezionista, tantomeno la collezione, però mi sento di escluderlo.
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  38. Se son quelle neanche valore affettivo... son durate talmente poco che uno non ha fatto in tempo ad affezionarsi petronius
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  39. Capisco, ma anche la patina a me sembra strana, sembrano artefatte
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  40. credo che il mix tra: luci; programma di fotoritocco per colori/contrasto; e ritaglio/pulizia immagine, abbiano dato un risultato fotografico innaturale e "strano" ....
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  41. si esatto mi riferivo proprio a medioevo marinaro, li ci sono informazioni sulla costruzione delle navi
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  42. Eccome se manca, però per organizzare un evento così con relativo Gazzettino, organizzazione, programma e comunicazione ci vuole almeno 1 anno …
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  43. Buonasera a tutti, perdonate la mia latitanza.. @giuseppe ballauri @Asclepia, ripropongo nuove Foto della mia Napo. Taglio sembrerebbe a treccia. Assi alla Francese. Saluti Alberto
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  44. È qui mi fermerei...non credo che sia così interessante parlare dei discendenti di quel peccatore.... Effettivamente questa tesi ha senz'altro un fondo di verità scientifica! Credo che dovresti approfondire questa ricerca e poi magari pubblicarla, naturalmente solo su periodici a colori e su siti specialistici e specializzatati...
    1 punto
  45. @Adelchi66 non me lo aspettavo da te: adesso fai del body shaming ? Se erano dei Celti di bassa statura ?
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  46. Concordo con @ilnumismatico, si tratta di due belle monete, con anche un bel lustro, credo valgano certamente più di 5 euro.
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  47. Buon pomeriggio, a proposito di lettere grosse, vorrei sfatare la leggenda - riportata come nota su tutti i cataloghi - riguardo la data 1856 come anno dell'introduzione del nuovo carattere dalle lettere più grosse sulle Piastre di Ferdinando II. La napoletana di oggi è una Piastra 1839 che al rovescio presenta un rarissimo conio con le lettere grosse. Allego le immagini di una moneta che due anni fa passò all'asta 64 di Nomisma.
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  48. Salute ho ricevuto ,su un mio social che frequento, questo bel pezzo molto interessante scritto su"Tribunus" e ritengo che sia valido per questa sezione: 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗦𝗲𝗿𝗴𝗶𝗼 𝗦𝗶𝗹𝗼. 𝗜𝗹 𝗥𝗼𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗲𝗿𝗿𝗼. Se vi parlo di guerrieri con protesi metalliche, ai più esperti e appassionati non potrà che venire in mente il cavalieri di XV secolo Götz von Berlichingen, del quale sono arrivate fino a noi ben due delle sue protesi di ferro, indossate anche in combattimento. Tuttavia, esiste un precedente già nel mondo romano, che curiosamente ai più è oggi ancora meno noto di Götz von Berlichingen: Marco Sergio Silo. La vicenda di Marco Sergio Silo ci è nota dalla 𝘕𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢𝘭𝘪𝘴 𝘏𝘪𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 di Plinio il Vecchio, il quale ci riferisce che ha estrapolato le notizie che riporta dalla trascrizione di un discorso di Silo stesso - e vedremo, alla fine del post, i motivi dietro tale discorso. Marco Sergio Silo è un illustre antenato del famoso Catilina (il quale, secondo Plinio, "offuscò l'onore del suo nome"). Da quanto ci racconta Plinio, che non ci fornisce purtroppo grandi dettagli sulle imprese di Silo e di quando queste hanno luogo, il Romano avrebbe perso la mano destra partecipando alla sua seconda campagna militare. Ci viene anche detto che nel corso di altre due campagne viene ferito ben ventitré volte, potendo a malapena usare la mano rimasta e i piedi, ma che ciò non lo avrebbe fermato dal proseguire a fare il soldato, per quanto invalido (sappiamo solo che è assistito da un suo schiavo). Non sembra improbabile che queste prime ferite e la perdita della mano abbiano avuto luogo nel corso della Seconda Guerra Punica. Infatti, sempre da Plinio sappiamo che viene catturato da Annibale ben due volte, e che in altrettante occasioni riesce a fuggire - anche se sembra meno chiara la specifica relativa a venti mesi ininterrotti di prigionia. Sembra probabile pensare che il primo tentativo di fuga sia andato male, portandolo di nuovo in catene. La parte che più nello specifico descrive le imprese di Marco Sergio Silo e la sua protesi è come segue: "In quattro occasioni combatté solo con la mano sinistra, con due cavalli abbattuti sotto di lui. Si fece una mano destra di ferro, fissata al moncherino, spezzò l'assedio di Cremona, difese Piacenza e catturò dodici accampamenti nemici in Gallia [Cisalpina]." Purtroppo i dettagli delle imprese di Silo non sono facilmente collocabili nel tempo, considerando anche che nessun altro autore antico menziona questo personaggio. Inoltre, senz'altro non conosciamo tutto nemmeno da Plinio il Vecchio: non sappiamo quando viene catturato da Annibale, né quali siano le "altre campagne", menzionate da Plinio, alle quali partecipa il Romano con la mano di ferro. L'unico dato certo è che abbia quindi partecipato alla Seconda Guerra Punica, probabilmente combattendo alle battaglie del Ticino e della Trebbia del 218 a.C. e partecipando alle successive azioni militari - come la difesa di Piacenza, durante la quale Annibale viene tra l'altro ferito. Tuttavia, nel corso di queste operazioni non è menzionato esplicitamente un assedio punico alla città di Cremona, principale base delle operazioni romane nel nord Italia insieme a Piacenza. Un'altra possibilità è che Marco Sergio Silo possa aver preso parte alla soppressione della rivolta gallica, guidata (secondo Tito Livio) dal cartaginese Amilcare, del 197 a.C., poiché sappiamo che in quell'occasione un esercito romano spezza l'assedio di Cremona. Non può aver tuttavia, in questa occasione, aver partecipato alla difesa di Piacenza, che viene infatti saccheggiata e data alle fiamme dai Galli sfruttando il fatto che sia quasi del tutto indifesa. Vi è anche la possibilità che abbia preso parte a entrambe le guerre, a molti anni di distanza l'una dall'altra. Tuttavia, al di là, come accennato, di prendere atto che Silo abbia preso parte alla Seconda Guerra Punica, il resto sarebbe purtroppo solo mera speculazione. Come accennato all'inizio, Plinio il Vecchio afferma di aver ricavato le informazioni su Marco Sergio Silo e la sua mano di ferro dalla trascrizione di un'orazione di quest'ultimo. Mentre è pretore, quasi certamente proprio nel già menzionato 197 a.C., Marco Sergio Silo è infatti costretto a ricordare i suoi meriti e le sue imprese, ai suoi colleghi, che lo vorrebbero escludere dai riti sacri proprio a causa della sua menomazione. Una menomazione che non gli ha impedito tuttavia di distinguersi come uno dei soldati più eroici di Roma e, nelle parole di Plinio il Vecchio, di "conquistare persino la Fortuna stessa." Salutoni odjob Conoscete qualche altra figura storica con menomazioni agli arti sopperite da protesi? In caso affermativo postate pure di seguito la storia di tali personaggi. Grazie
    1 punto
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