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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/19/23 in tutte le aree

  1. Il 26 agosto del 1798 il presidente Basile venne informato sul tentativo di furto avvenuto nella Regia Zecca da parte, presumibilmente, di un coniatore; martedì 28 informò prontamente il re. Questi i fatti. La sera del 25 agosto del 1798, il custode delle stanze dei torchi, che era il maestro delle prove Raffaele Mannara, perquisì, come era solito, i "lavorieri" che uscivano dalle stanze dei torchi e su uno di essi trovò occultati in una scarpa "certe monete de Tornesi diece". La perquisizione continuò anche sulla camiciola (che si trovava in un'altra stanza) e anche qui furono trovate altre monete insieme a delle cesaglie; ricordo che le cesaglie sono gli scarti della lamine dopo la rimozione dei tondelli. A questo punto, in presenza di testimoni, il maestro delle prove sigillò la refurtiva e consegnò il reo al capo di guardia che, con il suo corpo di guardia, si trovava in pianta stabile a presidio della zecca. Il Basile, giunto in zecca, prese in consegna le monete incriminate, fece tradurre nelle carceri della Gran Corte della Vicaria il reo e ordinò di non farlo parlare con nessuno se non con lui. Due giorni dopo, il 27 agosto, il Basile consegnò la refurtiva e riferì dell'accaduto in tribunale che approvò il suo operato e lo considerò attendibile. Purtroppo non ci è dato sapere cosa accadde al reo e se furono prese misure più restrittive per impedire altri avvenimenti simili. Una cosa è certa: la nostra grande riconoscenza verso Gaetano Basile, che senza la sua pedanteria burocratica non saremo mai venuti a conoscenza di questo fattona a dir poco singolare. Fonte: ASNA, Ministero delle Finanze, busta 2151.
    9 punti
  2. Oggi è venuta a trovarmi C., figlia di storici amici di una vita. da tre mesi si è trasferita in un’altra città per frequentare l’università. Ha scelto qualcosa relativo a storia ed archeologia. da settimane ha iniziato a frequentare numismatica. Dice che il suo prof. è fantastico, bravissimo, appassionante. È estasiata dal fatto di poter prendere in mano monete originali DELLA COLLEZIONE PRIVATA DEL PROFESSORE che ha messo a disposizione degli studenti molte monete di varie epoche e provenienza. <mod. Polemica: on> Ah, questi collezionisti che nascondono i beni culturali che dovrebbero essere di proprietà della collettività per biechi motivi di egoismo narcisistico, non come lo Stato che lui si sa come mettere a disposizione le tante risorse a disposizione per studenti studiosi ed appassionati come nessuno sarebbe mai in grado forever <mod. Polemica: off> abbiamo parlato di numismatica, ha visto i miei libri ed articoli stampati. Le ho fatto vedere le poche monete in mio possesso e, soprattutto le mie tessere. le ha prese in mano, le ha lette, ha voluto sapere scopi e significati di scritte ed immagini. Non ha perso un colpo. Alla fine se ne è andata e le ho regalato la moneta che le piaceva di più. serve di più a lei che a me. Le favole greche terminavano con la frase : “o mythos deloi” : la favola insegna. la Numismatica è viva ed attraente anche tra i giovani. La Numismatica antica, per giunta che richiede studio e dedizione: basta anche ci sia qualcuno che la sappia comunicare con scientificità e passione, che ne faccia cogliere la profondità e la bellezza. Ma servono queste figure “come Alberto Angela ma per le monete” dice C. che sappiano avvicinare i giovani. quindi la cosa non è una faccenda da vecchi bacucchi come mi ha detto un bambino appassionato di carte Pokemon ( prima di rimanere affascinato da un follis di Giustiniano è da un denario repubblicano col dromedario). È vitale ed attraente e non solo per motivi di vil denaro ma di conoscenza. l’osservazione diretta del materiale è anche l’altro elemento che affascina. Sei attratto dalla bellezza e poi cadi nei legami della storia, degli eventi, dell’economia. sapere che una monetina dei Tolomei è servita per acquistare beni e servizi e dopo centinaia di anni è finita insieme a monete tardoantiche in un magazzino e poi ritrovate da soldati italiani durante la guerra di Libia mentre scavavano una trincea fa un certo effetto e crea un legame tra passato e presente che ci lega indissolubilmente a questi oggettini.
    4 punti
  3. Fino proprio oggi di leggere il numero 10 del Gazzettino, che ormai a ragione può essere considerato un vero e proprio volume numismatico. Infatti dal n° 1 del 2017 di 50 pagine si è arrivati alle attuali 183 nel 2023, in soli sei anni la pubblicazione ha quasi triplicato le proprie pagine, passando dal bianco e nero ai colori, con una grafica accattivante ed innovativa, inserendo un numero di contributi eterogeneo, andando a toccare ogni spigolatura della materia, con interventi specifici da parte di professionisti e più leggeri eseguiti di cultori ed amatori della materia. Insomma VIVA il GAZZETTINO e la sua evoluzione. Parlando di questo numero, tanti sono gli articoli presenti nel suo insieme che sarebbe impossibile recensirli tutti in poche righe, questi abbracciano le monete, le medaglie, la cartamoneta, ma anche interviste, semplici pareri o pensieri personali sul mondo della numismatica, insomma tanto e tanto ancora. Ci sono poi le briciole numismatiche, che Marco utilizza per coprire i buchi nelle pagine e rendere più gradevole la visione dell'insieme, ma che nel contempo riescono a racchiudere in poche righe una mole di informazioni rilevanti sulla moneta o gettone esposto. I miei complimenti vanno ovviamente a tutte le autrici e gli autori degli articolo, partendo dall'editoriale di Mario con la nuova teca presente all'Ambrosiana fino alla rubrica "I Confini della numismatica" che ne chiude la pubblicazione. Ma particolare menzione vorrei fare al giovanissimo autore Luis Rodriguez Chiesi di soli 14 anni, che con il suo contributo "I Granduchi di Toscana della Famiglia Medici" ha saputo dare risalto con i suoi disegni a delle meravigliose monete Granducali. 👍👍
    4 punti
  4. Ti ringrazio. Ogni anno passo le mie ferie nelle biblioteche e negli archivi napoletani dedicandovi tempo ed enegie. Quando torno a casa porto con me un bel bagaglio culturare che mi fa appassionare sempre più a questa meravigliosa disciplina. Imbattersi in documenti inediti e avere tra le mani un "pezzo di carta" vergato a mano che parla di monete non può che emozionarmi.
    3 punti
  5. Ecco un esemplare di grano presente nella mia raccolta, ribattuto su tornese di Filippo II. Lo stile è un po' peculiare, diciamo così.
    3 punti
  6. Stimato RR, un esemplare di didrammo delle prime emissioni di Turio, con al diritto testa elmata di Atena ed al rovescio toro andante con zampa anteriore sollevata ed etnico . Sarà l' 8 Dicembre in vendita Rauch 117 al n. 366 .
    2 punti
  7. È come fare un sorpasso in curva su di una strada di montagna, perchè uno che non conosci ti dice al telefono di non preoccuparti, che tanto una macchina non arriva! 😁 Mentre i passeggeri - che conosci e sono affidabili - ti dicono che spesso qui circolano molti altri veicoli e bisogna fare attenzione Njk
    2 punti
  8. Salve a tutti amici ciotolari!😄 Oggi giretto a Cordusio, pochi acquisti ma devo dire che sono molto soddisfatto! Terrò il mio pezzo preferito come a solito per ultimo. Questo penny di Edoardo VII già lo avevo ovviamente essendo una moneta molto comune ma così bello per 50 cent non me lo sono fatto sfuggire e andrà a sostituire quello che già avevo in collezione, molto malconcio a confronto. Non è una moneta in altissima conservazione ma è circolata il giusto e ha una patina lucente bellissima! Questo 200 reis 1895 non lo avevo mai visto, per 50 cent con il suo modulo importante ha attirato la mia attenzione nonostante l'aspetto martoriato è ancora una moneta piacevole Ci sarebbe anche un bel 2 cent 1/2 1945 delle indie olandesi ma devo prima dargli una sistemata
    2 punti
  9. Raffaele, ho rivisto velocemente le mie piastre di Ferdinando II. Ho delle 1856 portatrici di varianti anche interessanti, ma con la punteggiatura tutta OK. Invece, variazioni nella punteggiatura le ho trovate in piastre di altri anni ( riferite a "SIC" "HIER" o "VTR"). Pubblico, comunque, la 120 grana che mi sembra più interessante. Si tratta di una piastra del 1833 con, al dritto, il punto dopo la data ed al rovescio la "G" del valore seguita da due punti in orizzontale. Un caro saluto a tutti.
    2 punti
  10. Per confermare quanto riportato da @nikita_ ti allego di seguito le schede riassuntive dei biglietti con relativi decreti di emissioni e modifiche:
    2 punti
  11. Buongiorno a tutti e buona domenica, mi accingo ad andare a Tavola. Ma vi lascio un pezzetto di Storia del 19 Novembre 1833. Fonte Treccani.. RE Ferdinando II Il 19 novembre 1833 istituì in Napoli la Guardia di interna sicurezza, che arieggiava a una guardia civica. Tali provvedimenti e la mitezza con cui trattò gli autori di alcune congiure verificatesi nei primi anni del suo governo, non esclusi coloro che, come C. Rosaroll e F. Angelotti, avevano cospirato contro la sua vita, fecero ritenere che avrebbe sostituito all'assolutismo il regime liberale. Ma fu erronea presunzione: F., per le sue tendenze rigidamente assolutistiche, si rifiutò anzi di riconoscere i mutamenti introdotti dalla sorella Maria Cristina in Spagna, sostenendo invece i carlisti. Peccato non ho una piastra del 1833. Saluti Alberto
    2 punti
  12. Buongiorno a tutti e Buona Domenica, Partecipo con uno dei miei Grani (il primo entrato in Collezione Litra68 un trentennio fa). Diametro 31mm Peso 6,44 grammi. A voi il resto delle considerazioni.. Saluti Alberto
    2 punti
  13. Altra cosa strana nelle 56, come scrivevo qualche post fa è che la punteggiatura è sempre tutta completa, non ci sono mai state dimenticanze(tranne due soli casi), quindi mi chiedo dimenticanze non sono state altrimenti ne troveremmo molte di più con punteggiatura parziale quindi cosa sono? Segni? Ecco gli unici due casi di punteggiatura anomala nelle 56. Manca il punto tra G 120 (13 torrette) Punteggiatura completamente assente al rovescio.
    2 punti
  14. Piastra del 55 con punto dopo la data...
    2 punti
  15. Buongiorno a tutti, Quindi per il 1856 abbiamo doppiopunto in tutti i nominali. Piastra VTR.. Piastra HIER.. Mezza piastra HIER.. Tarì FERDINANDVS II.. Carlino FERDINANDVS II.. VTR.. HIER.. Piastra del 1836. FERDINANDVS II : Piastra del 1838 HIER..
    2 punti
  16. Buongiorno a tutti,porto a conoscenza questo carlino,sempre del 56,con doppio punto dopo il numerale del Re...
    2 punti
  17. Buongiorno e buona domenica a tutti. Ritornando ai pezzi con doppia punteggiatura coniati nel 1856, è da poco entrato in collezione questo 20 Grana .... @Litra68, sempre due punti: uno grosso e uno più piccolo...la stessa mano?
    2 punti
  18. Probabilmente si. Proviene dalle stesse matrici del didramma venduto nel 2022 da Roma numismatics , con un pedigree interessante. https://www.acsearch.info/search.html?id=9258843 Alcuni difetti si ritrovano sulle due monete, stessa usura. Bisognerebbe verificare, ma questi difetti non sono probabilmente tutti dei difetti di conio.
    2 punti
  19. Medaglia lauretana, bronzo/ottone, romboidale con piolini ad ore 3,6,9, alle quattro estremità sono presenti le testine dei cherubini. databile tra il 1622 / 1625. probabile produzione romana o marchigiana.- D/ La Madonna di Loreto con Gesù Bambino a SX tra due lampade votive appese ad un arco. - R/ I cinque santi sono: S. Ignazio di Loyola, S. Francesco Saverio, S. Isidoro agricoltore ( al centro), S. Filippo Neri, S. Teresa d' Avila. canonizzati nel 1622 da papa Gregorio XV.- Ciao Borgho
    2 punti
  20. Per completare la serie di Besana mancano i valori da 3 e da 10 centesimi. Buona ricerca. apollonia
    1 punto
  21. Questo è il mio,la differenza sta nella trascrizione del nome del Re, PHILIPP nel tuo,PHILIPPVS nel mio...
    1 punto
  22. Un attraente esemplare di tetarteron nomisma in oro, al nome di Costantino X Ducas, con al diritto busto di fronte dell' imperatore con globo crucigero ed al rovescio busto di fronte della Madonna, raffigurata in atteggiamento di preghiera . Sarà il 2 Dicembre in vendita N&N London 41 al n. 816 .
    1 punto
  23. Ma infatti si sente tutto quel che esprimi. La passione vien dal cuore e da esso le nostre parole,personali e che lasciano un segno..il nostro. Complimenti per le chicche e gli studi.
    1 punto
  24. 1 punto
  25. È un piacere leggere interventi così,scritti di proprio pugno,mettendoci del proprio,con leale sentimento🤝
    1 punto
  26. Non ci sono parole per descrivere l'immensità di questo cantautore:
    1 punto
  27. Ciao, mi pare di leggere HVNGA, cercherei tra i denari ungheresi. Ai lati dello scudo K B, Kremnitz?
    1 punto
  28. Meglio cosi' non aver capito il tono ironico del tuo articolo , anzi involontariamente non ho fatto altro che esaltarti ancor piu' .
    1 punto
  29. Ferdinando II, 5 Grana 1851 con al rovescio entrambe le tipologie di doppi punti: verticali e orizzontali ! FERD. II. D .. G. REGNI VTR . SIC : ET HIER . .
    1 punto
  30. Con tutti i nomi e le diversificazioni che ci sono all'università al giorno d'oggi non so come si chiami il suo corso di studi. Potrebbe essere scienze umane o scienze dei beni culturali o conservazione dei beni culturali o scienze applicate alla gestione dei beni culturali ed ambientali, archeologia, scienze storiche ... boh non mi sono informato. Tanta acqua è passata dai nostri ordinamenti così schematici. Per me nessuno scandalo: devi aver capito davvero male la mia ironia! Io stesso condivido sempre il mio materiale con i miei studenti! Se leggi bene la mia "polemica" è contro i "benpensanti" dei vari ministeri che ritengono che il collezionista sia il male e che tutto debba essere gestito dallo stato! Nei mesi scorsi sono venute fuori cose aberranti come sottosegretari che si sono lanciati contro prof universitari che per le proprie ricerche utilizzano il materiale che passa nelle aste, come personalità di spicco che hanno paragonato i collezionisti a dei manigoldi che per piacere personale privano la collettività deei beni comuni etc etc. Ci sono ancora un po' di discussioni anche su questo forum. Da questo misunderstanding deriva tutto il resto A noi era andata bene e nessuno ci aveva portato via la raccolta di monete classiche dell'Università. Pert quanto riguarda i commenti dei "colleghi" stendiamo un velo pietoso.
    1 punto
  31. Ai tempi in cui frequentavo io l'università, c'era un laboratorio di numismatica in cui gli studenti si esercitavano nella lettura delle monete romane. Un bel giorno la piccola raccolta dell'università - che era conservata nella biblioteca del dipartimento - è stata rubata. Il professore, per tenere aperto il laboratorio, aveva iniziato a portare la propria collezione per le esercitazioni. Ricordo che c'erano dei pezzi mica da ridere, principalmente denari neroniani. Poi alcuni colleghi archeologi lo avevano criticato per la questione del bene antico in mani private, avevano cominciato a girare alcune voci sulle possibili implicazioni legali in riferimento al possesso di materiale antico... le solite cose insomma. E così il laboratorio ha chiuso.
    1 punto
  32. Come diceva Totò, un po’ di scaramanzia non guasta, se presa con ironia, con spirito divertito. Da bravo napoletano e da vero uomo di teatro Totò era molto superstizioso, come dimostrano le sue dichiarazioni durante un’intervista: "Odio i gatti neri, sussulto se si versa l'olio e non faccio niente di venerdì"; "Credo anche che esistano gli jettatori e, per ingraziarmeli, neutralizzando così i loro influssi malefici, fingo di trovarli simpatici, li tratto bene, arrivo persino a coccolarli". “La superstizione non vale al cimitero” da un articolo di Federica Aliano in https://movieplayer.it/articoli/toto-5-curiosita-sullattore_17307/ Tutta questa superstizione però sembra una contraddizione se si pensa che Totò possedeva un loculo nel cimitero monumentale Al Verano di Roma, e che sovente ci si infilava rimanendoci anche un'intera notte. La verità però è che, durante il Ventennio fascista, Totò e molti altri artisti contrari al potere venivano spesso perseguitati. In particolare, durante le repliche della rivista "Fascino" (particolarmente invisa al regime per il gioco di parole Fasci-no) furono molte le retate e le volte in cui la polizia lo attese alla fine dello spettacolo. Avvisato da alcuni lavoratori del teatro, Totò scappava da un'uscita laterale e andava a rifugiarsi nel suo loculo, al cimitero. Solo pochissime persone molto fidate sapevano che ne possedeva uno. E in seguito più volte il superstizioso Totò dichiarò di "Non aver mai provato alcuna paura in mezzo ai morti. Sono i vivi, a volte, ad essere spaventosi". apollonia
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  33. Per ringraziarmi sarebbero molto gradite qualche foto un po' più a fuoco ,magari con meno dita. Scusami l' insistenza me è una moneta che"merita"..
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  34. Ma no Raff,nella mia raccolta sarebbe rimasta poco più di un caso isolato, è giusto che si stia nella tua raccolta dove andrà ulteriormente ad arricchire una collezione tematica... Sei sicuro?...
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  35. @gennydbmoney la 1855 con punto dopo la data mai vista prima, punto a metà altezza della data... @Raff82 piastra 1856 13 Torrette mai vista personalmente. Grazie a tutti per le vostre condivisioni. @Rocco68tira fuori gli altri.. che hai nel cassetto del Nonno. Saluti Alberto
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  36. Ciao Raff,la 56 HIER.. interessava molto anche a me,ma sono contento ce l'abbia tu,come giusto che sia... Ti avviso che ho appena fatto una ricerca ma non ho trovato nulla...😅
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  37. Ragazzi non credete che sia deleterio per la propria salute (fisica e mentale) andare dietro a persone che hanno dei grossissimi problemi ? La vita è già piena di situazioni difficili ed amare, non c'è bisogno di aumentare il carico perdendo tempo con questa gente! Lo dico per il vostro bene! Caligola non è esistito? Pazienza! La terra è piatta ? Pazienza! Le piramidi sono finte? Pazienza! ... Dopo non ci meravigliamo che gli stipendi in Italia siano addirittura diminuiti negli ultimi 30 anni! Se ci sono quelli così stupidi: non si accorgono di queste cose banali per inseguire certamente questioni di assoluta "preminenza" (tipo terrapiattismo) ....e direi a questo punto purtroppo pazienza!
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  38. ciao @modulo_largo Negli anni 321/324, i nummi coniati nelle zecche orientali controllate da Licinio non contenevano quasi più argento (quelli di Costantino per lo stesso periodo contenevano ancora circa il 2% d’argento). Il valore nominale di questi nummi orientali era dunque inferiore (12,5 denarii communes - l’unità di conto - al posto dei 25 denarii communes per il follis costantiniano, valore rimasto invariato dalla riforma di Diocleziano). Questa diminuzione di valore era indicata con questo simbolo XII Γ nei campi.
    1 punto
  39. Vedere il didietro di questi simpaticoni non è bello. Diritto..pace.. scuola..ecc.. ecc.. non una parola sui doveri. Dozzinale vignetta colorata.
    1 punto
  40. Grazie di cuore a tutti i nostri soci indistintamente per aver partecipato alla 60° edizione e al pubblico per la grande presenza, rendendo l'evento tenutosi sabato e domenica scorsa, un successo straordinario, omaggiando in modo adeguato la memoria del nostro caro Salvatore Correale. Un vortice appassionante di conoscenze, di scambi di idee, in un ambiente totalmente familiare e respirando aria di leggerezza, emozioni indimenticabili. Un ringraziamento speciale va al proprietario dell'Hotel Gambero e a tutto lo staff, che hanno messo a nostra disposizione una struttura straordinaria. La loro gentilezza e professionalità hanno reso l'organizzazione molto più agevole e piacevole. Desideriamo esprimere un ringraziamento speciale al nostro caro amico Pietro Paolo Testa, un grande numismatico di lunga data e socio prezioso. La sua dedizione, determinazione ed energia sono stati fondamentali per rendere queste due giornate un successo soprattutto dal lato umano. Paolo ha voluto mettere un sigillo, con la sua autorevolezza, schiettezza, dimostrando fattivamente la sua vicinanza e supporto incondizionato alla manifestazione di Castellammare di Stabia. La sua presenza ha significato tanto per noi e grazie alla sua vasta conoscenza per la storia e la cultura che circonda le monete classiche, ha arricchito i presenti con i suoi preziosi contributi. Siamo grati alla sua profonda amicizia sincera, un pilastro fondamentale, non dimenticheremo mai la sua generosità e il suo grande affetto. Un particolare ringraziamento va alla dirigente di Poste Italiane, Elvira Graziano, per la professionalità insieme alle due colleghe dell'ufficio filatelico di Castellammare di Stabia e Pompei, il successo dell'annullo filatelico, è stato possibile grazie al loro impegno e savoir-faire. Siamo grati a tutti gli organi di stampa, giornali online e siti, forum di numismatica e filatelia, gruppi Facebook, per la continua fiducia e per il sostegno, per l'opportunità di condividere la nostra passione, il vostro supporto ci ha permesso di raggiungere e coinvolgere un numero sempre maggiore di appassionati e collezionisti da ogni zona d’Italia. Ci auguriamo di poter contare sulla vostra partecipazione anche negli eventi che abbiamo in programma per il 2024, primo tra tutti il 2 febbraio per festeggiare i 30 anni dalla fondazione dell’Associazione Circolo “Tempo Libero”, siamo sicuri che saranno altrettanto emozionanti e pieni di successo. Grazie ancora a tutti e arrivederci al prossimo anno…con l’entusiasmo, il calore umano identitario unico del Memorial Correale, dal 1994 creiamo rapporti umani non mercanti itineranti! “I soldi fanno i ricchi, ma è il rispetto, l’educazione e l’umiltà che fanno “signore”. Se non ce le hai, resti sempre e solo un pezzente.” Antonio De Curtis in arte Totò
    1 punto
  41. Ecco il confronto tra le monete attualmente in circolazione in Bulgaria e le monete
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  42. Complimenti per l' acquisto. Moneta di grande importanza nel campo delle prove per la sua unicità e per il suo pedigree. Tra l' altro l' elevato valore economico si coniuga con il fatto che ne sei anche l' UNICO possessore ...senza parole solo..🤩 Io nel mio piccolo mi coccolo il mio esemplare di prova in bronzo. Concordo sul fatto che la coniazione su rame e bronzo risulti più affascinante...forse concorre anche un pò di sana invidia!😁
    1 punto
  43. Conferenza al CCNM su storia e misteri del “TESORO DI COMO” Sarà Costanza Cucini a parlare del “Tesoro di Como” e dei vari aspetti della zecca di Milano in periodo tardo imperiale romano a cura della redazione | Tema quanto mai intrigante quello della prossima conferenza programmata dal Centro culturale numismatico milanese: martedì 21 novembre alle ore 20.45, infatti, la dottoressa Costanza Cucini terrà una relazione su La fabbricazione dei solidi del tardo Impero romano: il tesoro di Como e la zecca di Mediolanum. Nel corso di uno scavo condotto dalla SABAP a Como, all’angolo fra Via Diaz e Via Indipendenza, il 5 settembre 2018 venne rinvenuto il famoso “Tesoro di Como”. Lo scavo aveva interessato un edificio tardo antico ubicato fra uno dei cardini e probabilmente il decumano massimo della città romana. Il tesoro era stato occultato all’interno di un contenitore in pietra ollare, chiuso da un coperchio. Al suo interno vennero rinvenuti mille solidi, battuti principalmente in zecche occidentali, assieme ad alcuni gioielli, un frammento di lingotto e alcuni semilavorati in oro. La presenza di evidenti “difetti” in alcuni solidi ha fornito l’occasione per uno studio delle tecniche di fabbricazione delle monete d’oro romane. L’autrice ha così ricostruito la catena operativa all’interno delle zecche tardo romane, con particolare riguardo a quella di Milano (Mediolanum). Costanza Cucini, PhD in Archeologia Medievale all’Università di Pisa, dal 1997 è Chercheur Associé del CNRS in Francia. Dal 1989 si occupa di archeometallurgia. Ha scavato e pubblicato vari impianti di lavorazione metallurgica di epoca celtica, romana e medievale in Lombardia, Liguria e Toscana. Oltre allo scavo archeologico, si occupa dell’analisi dei resti metallurgici, per risalire al processo tecnologico che li produsse. Ha affiancato allo scavo e all’analisi anche la ricerca documentaria negli Archivi di Stato di Milano, Bergamo e Vercelli (sezione di Varallo Sesia) sulle fonti scritte inerenti la lavorazione dei metalli e gli impianti produttivi. Per quanto attiene l’ambito numismatico, per Milano ha studiato i resti archeologici e i documenti d’archivio della zecca austriaca di Via Moscova; inoltre ha studiato la zecca di Gian Giacomo Trivulzio in Val Mesolcina (nei Grigioni). Negli ultimi anni si è occupata della fabbricazione delle monete d’oro tardo romane in base ai solidi del “Tesoro di Como”, per ricostruire gli aspetti tecnologici e la “fisionomia fisica” della zecca tardo antica di Milano. Fra i numerosi siti archeometallurgici da lei studiati vi sono il quartiere dei metallurgisti di epoca celtico romana scavato in via Moneta a Milano, i Piani d’Erna a Lecco, l’officina bronzista in Corso di Porta Romana a Milano, i crogioli altomedievali dal Palazzo Imperiale di Milano. In Liguria, le forge di Genova San Silvestro e di Santa Maria della Passione (epoca etrusca e romana). La conferenza La fabbricazione dei solidi del tardo Impero romano: il tesoro di Como e la zecca di Mediolanum si terrà nella sede del CCNM di Via A. Kramer 32 (citofonare “SEidipiù”) a Milano, aula grande in fondo al cortile a destra. Raccomandando la puntualità, il CCNM ricorda che l’incontro è a ingresso libero e che la sede è raggiungibile con: MM1(Palestro o Porta Venezia); tram 5, 9, 19; bus 56, 61, 81, 90, 92; treni S1, S5, S6. Parcheggi a pagamento verso Piazza Tricolore e Piazza Fratelli Bandiera. https://www.cronacanumismatica.com/conferenza-al-ccnm-su-storia-e-misteri-del-tesoro-di-como/
    1 punto
  44. Buongiorno, foto e proprietà dell’oggetto fotografato sono due cose ben distinte tra loro. Il proprietario (autore) della fotografia resta tale a prescindere da chi sia il proprietario dell’oggetto riprodotto che, quindi, non potrà impedire all’autore dello scatto di farne l’utilizzo che crede. Saluti
    1 punto
  45. Buonasera a tutta la Sezione. Come promesso, condivido un altro rarissimo esemplare di GRTIA Conio del dritto diverso dagli altri quattro ? Cosa ne pensate. Un caro saluto a tutti.
    1 punto
  46. Mannaggia bro, e adesso come faccio a replicare ad un'affermazione così approfondita, puntuale e circostanziata da prove inoppugnabili fatta da uno sconosciuto che scrive su una pubblicazione così nota per ospitare solo fonti certificate e di altissima qualità scientifica. Mi avete smascherato... in realtà mi chiamo Teodolinda, ho 13 anni, mi piace giocare a fortnite, passare le serate con le amiche su omegle e trollare ggente sui forum di numismatica facendomi passare per un'archeologolo. E l'anno scorso sono stata rimandata in storia perché mi fa schifo. 🙂
    1 punto
  47. Successivamente furono SIGNIS RECEPTIS . Poche volte nella storia militare romana accadde che un corpo militare di spedizione in territorio nemico , composto da una o piu’ Legioni , fosse completamente distrutto al punto che l’ insegna principe della Legione , l’ Aquila , fosse persa e fatta preziosa preda ; certamente dileggiata dal nemico . Due in particolare furono i fatti militari eclatanti che determinarono questa onta militare per Roma che , come effetto morale all’ epoca fu carico di conseguenze , tanto che influenzarono i destini dell’ Impero romano e direi anche dell’ Europa successiva ; anche in Hispania , Gallia e Dalmazia si persero le Insegne delle Legioni al tempo di Ottaviano Augusto , in seguito recuperate , ma non ebbero pero’ alcuna conseguenza militare postuma , Hispania , Gallia e Dalmazia vennero completamente conquistate diventando provincie dell’ Impero . La sconfitta e la morte di Crasso e del figlio a Carre e quella di Varo a Teutoburgo che perse oltre alla propria vita , tre Legioni , la : XVII - XVIII - XIX mai piu’ ricostituite , ebbero invece conseguenze postume ben piu’ gravi e durature . Evito in questo post di parlare della storia e dei fatti delle due famose e scottanti sconfitte delle Legioni romane in quanto temi gia’ trattati , addentrandomi invece piu’ avanti nell’ aspetto propagandistico ; fatti ben noti a tutti gli storici e ai numismatici , anche per le numerose emissioni monetali dell’ epoca di Augusto che celebrarono fastosamente il recupero delle perse insegne crassiane ; cosi’ come quelle particolari monete , degli Assi , emesse in seguito da Gaio Caligola , il figlio di Germanico e di Agrippina Maggiore , a ricordo del padre che recupero’ in Germania nel 14 e nel 16 d.C. due delle tre insegne perse da Quintilio Varo nella foresta di Teutoburgo ; la terza e ultima Aquila legionaria variana sarà recuperata , regnante Caligola figlio di Germanico , da Publio Gabinio Secondo , durante la campagna del 39 / 41 d.C. oltre il Reno a seguito di una vittoria sui Cauci . Queste due pesanti sconfitte determinarono in Oriente e in Occidente i confini dell’ Impero romano ; infatti pur avendo i Romani invaso in tempi successivi , fin quasi fino alla fine dell’ Impero , sia la Germania sia la Partia , l’ invasione pero’ ebbe come effetto immediato solo battaglie militari vittoriose , ma non risolutive del problema territoriale , senza apportare conquiste stabili del territorio invaso . Entrambe le due sconfitte ebbero anche l’ effetto morale scottante della perdita delle Aquile legionarie , fatto che Roma non poteva permettere che rimanessero in mani nemiche ; sia Augusto che Tiberio si adoperarono affinche’ fossero recuperate , recupero che in effetti avvenne , ma con grande differenza di metodo dei due Imperatori , metodo che arreco’ a Tiberio un vantaggio morale su Augusto , vediamo perche’ , leggendo il passo XXIX delle Res Gestae Divi Augusti , il testamento spirituale di Augusto , si legge : « Recuperai dalla Spagna , dalla Gallia e dai Dalmati , dopo aver vinto i nemici , parecchie insegne militari perdute da altri comandanti . Costrinsi i Parti a restituirmi spoglie e insegne di tre eserciti romani e a chiedere supplici l' amicizia del Popolo Romano . Quelle insegne , poi , riposi nel penetrale che è nel Tempio di Marte Ultore » Nello stesso Tempio di Marte Ultore (Vendicatore) , costruito da Augusto in memoria della vendetta sugli uccisori del padre adottivo Caio Giulio Cesare , vi vennero custodite inoltre al tempo di Tiberio e Caligola le Insegne delle tre Legioni perdute in guerra , in seguito recuperate da Germanico e da Gabinio Secondo , da Publio Quintilio Varo contro i Germani nella battaglia della foresta di Teutoburgo . Vediamo ora perche’ ho scritto in precedenza che i metodi di recupero delle Aquile legionarie da parte di Augusto e di Tiberio furono molto diversi nel metodo , tralasciando il recupero dell’ Aquila della terza Legione variana , recuperata casualmente da Gabinio Secondo al tempo di Caligola mentre era impegnato in una guerra contro i Cauci . Le numerose monete emesse da Augusto per commemorare il recupero , sarebbe meglio dire la consegna (….costrinsi….) delle Aquile legionarie crassiane sconfitte nel 53 a.C. da parte dei Parti , fu un atto , o meglio una conseguenza di un trattato politico concluso con i Parti nel 17 a.C. , non certamente per merito di una vittoria militare partica , trattato che semplicemente stabilizzava i confini tra i due Imperi e che prevedeva tra altre concessioni da ambo le parti , la riconsegna delle Aquile perse nel 53 a.C. Tutto questo venne dalla politica augustea enfaticamente celebrato anche nelle argentee monete dove compare la scritta : SIGNIS RECEPTIS oppure SIGNIS PARTHICIS RECEPTIS . Ben diversa e di altro spessore fu invece il recupero delle Aquile variane a seguito della campagna militare di Germanico , intrapresa su avallo di Tiberio , per vendicare la sconfitta variana del 9 d. C. ad opera di Arminio , campagna militare vittoriosa che porto’ al recupero di due delle tre Insegne perse nella foresta di Teutoburgo ; vittoria militare che non venne celebrata con emissioni di monete da parte di Tiberio perche’ sospettato , da parte dei contemporanei e posteri , di essere geloso della grande popolarita’ di cui godeva Germanico a Roma ; a Germanico venne comunque concesso l’ onore del trionfo . Ci penso’ il figlio Gaio Caligola ad immortalare il padre su monete , infatti anche in questo caso vennero emesse delle monete commemorative postume da parte del figlio Gaio Caligola quando divenne Imperatore in memoria del padre Germanico , che portano la scritta : SIGNIS RECEPTIS DEVICTIS GERMANIS ; come si nota c’e’ nella legenda una grande differenza con le simili monete emesse da Augusto circa 50 anni prima , la differenza e’ in una sola parola , ma essenziale e determinante , a parte il diverso popolo , la parola e’ : DEVICTIS (GERMANIS) , cioe’ debellati , sconfitti , vinti , i Germani . Tutta questa storiella dimostra ancora una volta come la politica , in particolare quella di stati autocratici come era quello istaurato da Augusto , antica o moderna che sia , tende ad ingigantire a proprio vantaggio fatti altrimenti secondari oppure a sminuire , se non addirittura a celare , eventi scottanti . Sotto due Denari emessi da Augusto per celebrare la riconsegna delle Insegne catturate a Crasso nel 53 a.C. e un Asse emesso da Caligola a memoria del padre Germanico per il recupero delle Insegne catturate a Varo nel 9 d.C.
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