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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/22/23 in tutte le aree
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Come tradizione posto qualche foto della serata INTERESSANTISSIMA ...seguiranno altre foto4 punti
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Buonasera a tutti, sono Simone. Il nostro Circolo "Amico del Collezionista" di Civate ha organizzato il convegno Filatelico-Numismatico ANTIQUA, che si terrà dal 15 al 16 Dicembre dalle 9 alle 18 A Garlate (Lecco) presso il Museo della Seta Abegg. Condivido con voi tutte le info di questo evento: Ci sarà la presenza di tanti espositori di Monete, Francobolli e Cartoline. si annovera la presenza di Numismatica Felsinea ( @simonesrt ), espositori che concorrono a comporre la cornice dello storico mercatino del cordusio a Milano, un grande collezionista privato di monete del regno d'Italia e professionisti della filatelia e di cartoline.3 punti
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Stamattina ricordavo un bellissimo incontro tra amici "papalisti" in un convegno numismatico ed in particolare, durante il pranzo, mi veniva chiesto quale fosse la data di Sede Vacante più rara tra tutte quelle che hanno battuto moneta..... Indubbiamente il 1549-50 !!! La 1° delle 3 Vacanze Pontificie del Camerlengo Guido Ascanio Sforza. Non mi dilungo sulle descrizioni e i riferimenti bibliografici, sarebbe un copia e incolla di quanto indicato nel CNI, Muntoni o MIR....rimango sulle mie conoscenze per quanto concerne le apparizioni delle monete in questione. le zecche coinvolte e la tipologia sono 2: Giulio di Ancona e Giulio di Roma Questa moneta è stata a mio avviso assente dal mercato numismatico (o perlomeno dalle aste più importanti dove sono state esitate collezioni dello Stato Pontificio prestigiose) per circa 1 secolo, poi sono apparsi ben 3 esemplari in asta negli ultimi 5 anni: Numismatica Picena, Artemide e Numismatica Marcoccia; Mentre di questo Giulio, oltre il mio esemplare postato, non ho censito alcun passaggio. Non le cito perchè sono già tutte comprese nell'apposita discussione, abbiamo visto collezioni strepitose del passato dove erano rappresentati tutti i Papi (da Martino V) e almeno 1 moneta per Sede Vacante, ma in nessuna era presente la data del 1549-50..... Da collezionista ho sempre pensato che se quella raccolta fosse stata mia, un "buco" come questa data l'avrei tappato con qualsiasi conservazione.... Sempre gradite info in merito, un saluto Daniele3 punti
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DE GREGE EPICURI A quanto detto sopra da @numa numaaggiungo solo qualche dettaglio. Dopo colatura, si producevano lamine d'oro di spessore adeguato e di larghezza di circa 20 mm, quindi pari al diametro dei solidi da ottenere. Poi con le cesoie si ritagliavano dei quadrati, che in seguito diventavano ottagoni, poi poligoni con numero sempre maggiore di lati; osservando questi solidi, si può verificare che il loro contorno è piuttosto poligonale che circolare. Alla fine spesso (forse non sempre) si interveniva anche con la lima; che ai tempi romani era di ferro e non certo di acciaio. A volte la lima, consumandosi, perdeva delle piccole parti dei denti di ferro, che cadevano con gli altri detriti (polvere e ritagli). I detriti aurei venivano ovviamente recuperati e rifusi, e alla fine contenevano anche micro-parti di Fe, che non sempre si riusciva a "scremare" dal crogiolo. Così si ritrovavano alcuni tondelli (il 6% dei 1000 solidi del ritrovamento) con inclusi di ferro. Chi usava le cesoie, quasi dopo ogni "cesoiata" pesava il tondello, per verificare che non si scendesse sotto il peso richiesto (circa 4,40-4,45 g). Che lavoro! Questa è una delle tantecose imparate in questa serata davvero originale, anzi unica. Aggiungo che, a mio parere, la tecnica per gli aurei (che sono più spessi) era probabilmente diversa.3 punti
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L'intervento di Costanza è stato molto interessante in quanto ha approfondito un aspetto - quello metallurgico e in particolare del processo di coniazione che normalmente sono poco trattati e sui quali - sorprendentemente - ci accorgiamo di sapere assai poco ancora. In particolare ieri è stata messa in luce una particolarità che si ritrova su un numero assai cospicuo sui solidi del sostanzioso ritrovamento di Como: ovvero delle impurità di argento e soprattutto di ferro che sono evidenti in diverse di queste monete. Tali impurità derivano dai processi di coniazione adottati che vedevano un grande numero di tondelli essere preparati - secondo Costanza - ritagliando lamine d'oro appositamente colate e preparate con un diametro prossimo o eguale a quello delle monete con i tondelli che venivano sbozzati e rifiniti a mano. In pratica il sistema di coniazione adottato era assai simile alle coniazioni medioevali che conosciamo meglio. Un interrogativo che mi è rimasto è se per gli aurei romani, emessi nei secoli precedenti ai solidi di Como, venisse adottato un sistema simile o piuttosto diverso dovendo gestire dei volumi di coniazioni molto maggiori..3 punti
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@Scudo1901Discussione interessante. Stiamo parlando di un pezzo tra i più importanti e discussi della monetazione del Regno d' Italia proprio perchè in origine ne furono coniati pochissimi esemplari e fra questi il più "famoso" è quello che venne posto ,insieme a tutti i valori coniati nel 1908,nella cavità della pietra inaugurale del nuovo edificio della Zecca di Roma (27 Giugno 1908).Purtroppo vista l' eccezionalità del pezzo ,la sua rarità e l' elevato valore economico (R5 conosciuta in pochissimi esemplari) come scrive il Luppino nella sua opera venne riconiata arbitrariamente nel 1926 cit. (Luppino ,pag. 413 e seguenti) per cui è un pezzo molto discusso proprio per questo motivo e da trattare veramente con" i guanti". Per quanto riguarda l' esemplare di "PROVA " posso dirti che a differenza del pezzo sopracitato si differenzia da questo perchè NON presenta la R del segno di zecca sulla prua della nave per cui gli esemplare contraffatti, cancellando la scritta PROVA ,erano riconoscibili in quanto non presentavano la R del segno di zecca. Sinceramente ignoro esemplari del 10 centesimi con la scritta "PROVA" con la R in incuso. Ti posto 2 esemplari diversi il secondo Nomisma 66 lotto 1376 in cui come vedi per entrambi non è presente sulle PROVE da 10 centesimi il segno di zecca.3 punti
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Come qualcuno di voi saprà oggi ho messo in atto una decisione che ponderavo da tempo: vendere la mia collezione di banconote mondiali. Essendomi reso conto di non interessarmi più tanto alla collezione, non sfogliandola più e non aggiornandola più (avevo un bel po' di banconote "nuove" mai inserite negli album) ho preso una decisione: vendere la collezione per creare dello spazio e monitizzare qualcosina. Non è stato semplice: le banconote mondiali sono state il mio "primo amore" della cartamoneta. Sicuramente il fatto che con pochi euro riesci ad avere 100 banconote differenti e FDS ha agevolato un rapido incremento della collezione. Dopo aver riflettuto a lungo ho preferito gestire personalmente la situazione; meglio io che un mio discendente che magari non capisce/non è appassionato di cartamoneta: non è piacevole ma è giusto così. I miei interessi sono comunque ampi : la mia collezione di "ultima serie pre-euro", Italia (regno e repubblica), Francia, Spagna, Portogallo, Brasile e ogni tanto qualche meraviglia di banconote di colonie francesi. Mi faceva piacere condividere con Voi lamonetiani appassionati di cartamoneta questa mia scelta. Un saluto a tutti Guido2 punti
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Era difficile l'ammetto! le monete degli ultimi 50-60 anni, in special modo le commemorative, sono strapiene di particolari che non si possono ricordare su due piedi. Complimenti! @littleEvil se noti bene al centro delle tre aree per ubriaconi si trova proprio un bel pezzo della ex DDR2 punti
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https://en.numista.com/catalogue/pieces4701.html Trovata!😄 senza aiuti sarebbe stato impossibile...!2 punti
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Ciao Alberto, tecnicamente è copiato, ma l'incisore si è espresso artisticamente. In realtà anche i profili buoni hanno stili sorprendenti... tipo questo2 punti
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Ciao @Litra68,il ritratto (che sembra essere " elettrizzato " 🙂) non è tanto insolito da trovarsi sui denarii di Faustina Maggiore ( ma anche su altri imperatori ed auguste). Personalmente ho notato che quelle linee ben evidenti che si irradiano dal ritratto o dalle legende ( per me sono linee di espansione del metallo durante la battitura della moneta e non un difetto del conio) sono più spesso riscontrabili su monete in buon argento ( il denario di Faustina come quelli di Antonino Pio ne contengono l'80% circa) . Idea che mi sono fatta io è che questo " difetto " di coniazione forse avveniva perché il tondello veniva riscaldato in maniera eccessiva prima di essere battuto, ed essendo il metallo più morbido del solito generava delle fughe di metallo molto più evidenti. Altre opinioni in merito sarebbero interessanti. Da quello che mi comunicano le foto il denario è autentico e le incrostazioni superficiali (che mi sembrano in rilievo, non sono corrosioni della superficie. Tu lo puoi confermare avendo la moneta dal vivo) sono dovute al contatto che ha avuto con altre monete di metallo diverso dove ha stazionato prima di essere ritrovato. Ti posto uno dei miei denari di Faustina Maggiore con lo stesso difetto meno accentuato ma altrettanto visibile. ANTONIO2 punti
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Sarò presente a Verona sabato alle ore 11 allo stand Numismatica Grimoldi , Fila F Stand 267 Settore 4 Numismatica per dare agli amici del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, che non l’hanno ricevuto a Milano Numismatica, il pregiato numero 10.2 punti
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Buonasera, Ferdinando II Tornese Uno 1835 con un punto in legenda al dritto che non dovrebbe essere li in quel punto: Fra REGNI e VTR2 punti
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Ci sarebbe la domanda di Meleto che ancora non ha fatto, comunque in teoria tutte e tre le bevande, ma sicuramente non lo zibibbo!2 punti
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Cambiamo le regole con UNA domanda per partcipante a settimana? Che cosa si compra con questa moneta? Birra, vino o vodka?2 punti
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Buonasera a tutti, posto uno dei miei ultimi acquisti. Un Denario di Faustina Maggiore con un ritratto almeno per me insolito. O magari è un difetto del conio, verificherò meglio... Al rovescio AETERNITAS, la Providentia con globo e scettro, Zecca di Roma. Catalogazione della casa d'Aste. Diva Faustina Senior (died 140/1). AR Denarius (17mm, 3.21g, 6h). Rome, 146/7-161. Draped bust r. R/ Aeternitas (or Providentia) standing l., holding globe and billowing veil. RIC III 351 (Pius); RSC 32. Near VF A proposito dell' Aeternitas riporto un interessante discussione. Saluti Alberto1 punto
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Matrice medievale con una misteriosa frase trovata in un campo. Risale ai tempi della Peste nera. Archeologi e storici indagano Un appassionato di metal detector ha fatto una scoperta straordinaria in un campo a nord di Norwich: una matrice per la produzione di sigilli medievale, descritta dagli esperti come “del tutto unica” e in grado di offrire uno sguardo affascinante nel mondo spirituale di qualcuno poco prima della devastante Peste Nera. La notizia è stata riportata dalla BBC, che ha intervistato la storica Helen Geake, ufficiale di collegamento del ritrovamento di Norfolk. Norwich, una città e distretto non metropolitano del Regno Unito, assume il ruolo di capoluogo della contea inglese di Norfolk. Situata a circa 160 km a nord-est di Londra, lungo le pittoresche rive del fiume Wensum, Norwich è una gemma storica incastonata nell’Anglia orientale. La sua storia affonda le radici nel Medioevo, quando Norwich non solo si ergeva come la più popolosa città d’Inghilterra dopo Londra, ma anche come uno dei centri urbani più significativi dell’intero Paese. Questo periodo storico, che va dal Medioevo alla rivoluzione industriale, ha plasmato la città e ne ha definito l’identità. L’oggetto in questione, un’incantevole matrice d’argento dorato, è stato datato alla fine del XIII o all’inizio del XIV secolo, coprendo i regni di Edoardo I fino a Edoardo III. Helen Geake suggerisce che molto probabilmente appartenesse a un monaco, data la presenza di un’iscrizione senza precedenti: “Ti prego, santo sole di giustizia, sia la via”. Questa particolare invocazione, secondo Geake, non è stata rinvenuta su nessun altro oggetto, rendendo la matrice davvero unica nel suo genere. La matrice, con un diametro di 24,6 mm (0,9 pollici), presenta un dettagliato disegno che include la Vergine Maria incoronata che tiene il Bambino Gesù. Accanto a lei, un monaco tonsurato si inginocchia, identificato dalla sua caratteristica tonsura. La figura del monaco suggerisce che potrebbe aver utilizzato la matrice per autenticare documenti, premendo l’immagine sulla cera. Un aspetto insolito di questa matrice è la sua progettazione per un manico staccabile, con la matrice che può ruotare per bloccarsi in posizione o essere rimossa. Secondo la dottoressa Geake, questa caratteristica suggerisce che il monaco avrebbe potuto scambiare il dado, la parte della matrice che stampa la cera, con altri. Uno dei dadi potrebbe essere stato di carattere personale, mentre un altro rifletteva il suo ruolo ufficiale nel monastero. Il periodo storico in cui è stata creata questa matrice, la fine del XIII o l’inizio del XIV secolo, coincide con l’epidemia di peste che colpì l’Europa tra il 1347 e il 1351, causando una perdita enorme di vite umane. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore strato di significato storico alla scoperta. Attualmente, la matrice è oggetto di un’indagine da parte del coroner, il che potrebbe portare a ulteriori approfondimenti sulla sua origine e utilizzo. La sua unicità, insieme alla sua intricata storia, la rende un reperto archeologico di grande valore, offrendo uno sguardo affascinante nella vita spirituale di chi l’ha posseduta durante un periodo cruciale della storia medievale. https://stilearte.it/matrice-medievale-con-una-misteriosa-frase-trovata-nella-terra-di-un-campo-risale-ai-tempi-della-peste-nera-gli-archeologi-e-gli-storici-indagano/1 punto
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Da collezionista di banconote mondiali non posso che rattristarmi di perdere un collega... ma ognuno prende con coscienza le sue decisioni, e qui non siamo di certo in mezzo a sciocchi che non ragionano. La mia collezione andrà avanti come sempre, lenta, goccia dopo goccia, una collezione che non sarà mai tecnicamente completa ma che abbraccia la totalità di quel che è sempre stato il mio interesse principale: il globo nella sua evoluzione storica, geopolitica, militare ed economica. Da sempre mi concentro sulle zone e i periodi che più mi affascinano, ma senza il resto del mondo il mio collezionare non avrebbe senso.1 punto
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Guido, senz'altro hai riflettuto molto prima di fare questo grande passo quindi spero che tu abbia un ritorno economico gratificante. Collezionare banconote mondiali non è una cosa semplice: se, come dici tu, acquisti centinaia di pezzi a pochi euri, anche se fior di stampa, penso che alla fine difficilmente ti soddisferanno. Avrai la sensazione di aver buttato i tuoi soldi x delle... figurine senza valore. Io ho incominciato da piccolo, mettendo da parte i residui delle vacanze con la famiglia, pochi pezzi e malconci ma che mi ricordavano indelebilmente i bei momenti trascorsi. Poi, col tempo, ho iniziato a spingermi sempre più indietro nel tempo fino ad arrivare a cercare le prime emissioni di quei paesi di cui già avevo qualcosa. Viaggiando molto, ho avuto la fortuna/sfortuna di "avere qualcosa" di molti posti e ricercare le emissioni più antiche mi ha invogliato ad avvicinarmi alla storia di quei paesi che avevo visitato da turista. Così facendo, ho scoperto i tanti nessi tra le diverse culture e questo credo che sia il "valore aggiunto" della mia collezione, un valore personale che mi ha permesso di non stancarmi mai, anche se mi rendo conto che la mia collezione non potrà mai essere completa. Ma cosa è completo? La mia vita è completa? No, è un viaggio che non ha una destinazione finale, solo tanti passi, uno dopo l'altro, che hanno valore di per sé. Per questo motivo l'incompletezza di una collezione mondiale non mi sembra un problema, un limite, ma una metafora di quello che siamo: Vita!1 punto
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E per fortuna che non ci hanno coniato il testone caro Daniele @DARECTASAPERE! L'incredibile battaglia per il Giulio di Ancona della Picena di qualche anno fa me la ricordo bene perché ero collegato con il live, e terminò al momento dell'aggiudicazione (certamente non per tutte le tasche) con un applauso della sala! Partito da una base di 2.000, volò fino a 22.000 euro in qBB! Per il Giulio per Roma, oltre al tuo so solo di quello censito nel CNI e quello del Muntoni (che non sono riuscito a verificare se siano lo stesso esemplare)... Eccezionale rarità. Complimenti per queste "chicche" che ci offri! Michele1 punto
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Lui si è imbattuto, capito? A me non mi imbattono mai queste monete. Solo per dirti che la moneta è di un discreto valore, se autentica.1 punto
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700 dollari per una copia . mah, sono un po’ perplesso .1 punto
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Gli esemplari di prova sono del 1908.I riconi del 1926 dovrebbero riguardare solo l' esemplare normale.1 punto
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Dal vecchio ( 1970 ) libro " I Cesari " dedicato ai ritratti su monete degli imperatori di Roma, le note su Eliogabalo degli Autori Leonard von Matt ed Hans Kuhner . Aggiungo la fotografia n. 104, da un aureo di zecca orientale, fotografia in bianco-nero come tutte quelle di quel libro .1 punto
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Mi è arrivato quest'oggi l'obolo con un pegaso al dritto e al rovescio un volatile. Chiedo venia per le immagini (sono ancora convalescente all'occhio destro, quindi non so quanto siano decenti).1 punto
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Il pesos delle colonie spagnole deriva da quello coniato dalla zecca di lima intorno al 1565 pesava circa 27 g di argento per il 92% di argento puro...prima vi era il real de a ocho...il famoso pezzo da otto reales...e poi l'escudos d'oro il cui pezzo da 8 corrisponde al doblone...100000 pesos dovrebbero quindi essere circa 2,5 tonnellate d'argento puro...una cifra molto considerevole...se guardo il valore dell'argento puro ad oggi ottengo un milione e trecentomila euro...ma va calato sull'epoca dove l'argento non era cosi diffuso come oggi...dovresti vedere nel libro di Cipolla, vele e cannoni per comprendere se vi sono indicazioni del valore d'acquisto e rapportato ad oggi...azzarderei a dire alcune decine di milioni di euro di oggi, forse di più...il potere d'acquisto di una cifra del genere era quella di finanziare per qualche tempo una guerra spagnola in europa...all'epoca gli Asburgo si davano da fare... 😉1 punto
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Ciao, si tratta come da te evidenziato di un denario dell'imperatore Geta quando però era ancora Cesare ( la testa infatti è nuda, non laureata) e dal ritratto caratteristico è stato coniato non a Roma ma in una officina della Zecca della città di Lodicea a Mare ( importante crocevia commerciale e militare dell'impero che si trovava nell'attuale Siria). Non è proprio un denario comune, per quanto riguarda la conservazione ed il suo valore economico non posso esserti di aiuto 🙂 ANTONIO1 punto
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Ogni volta che postate questi fiorini resto affascinato... Arka Diligite iustitiam1 punto
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@monbalda @Vel Saties Non abbiamo eseguito la registrazione dell'evento. Comunque la Dottoressa Cucini ci ha detto che tutti i punti esposti nella conferenza sono contenuti nel libro dedicato a questo ritrovamento.1 punto
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Sarò presente a Verona sabato alle ore 11 allo stand Numismatica Grimoldi , Fila F Stand 267 Settore 4 Numismatica per dare agli amici del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, che non l’hanno ricevuto a Milano Numismatica, il pregiato numero 10. Ci sarò anche venerdì pomeriggio per la premiazione di un Circolo da parte di Accademia Italiana di Studi Numismatici e per il pranzo riesco a darvi una risposta solo lunedì o martedì, ci aggiorniamo …1 punto
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Arriva la mia domanda...😄 è un'espressione circolante commemorativa?🤔 Purtroppo non mi viene in mente molto ma vediamo di ragionare a voce alta! La moneta non mi sembra in metallo prezioso, mi sembra una commemorativa, novecentesca sicuramente... @littleEvilhai qualche idea tu?🤔😄1 punto
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Lo spartiacque non è la tipologia o la data ma esclusivamente il fatto che il valore della moneta sia o no superiore almeno dell 80% al valore dell’oro contenuto . Per adesso la tassazione è del 26% sul plusvalore quando sia determinabile. In caso non lo sia, la tassa del 26% si applica sul 25% della transazione.In pratica di paga il 6,3% del valore totale transato . La nuova legge eliminerebbe questa tassa forfettaria e richiederebbe il pagamento del 26% sul totale della transazione.1 punto
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Ciao bella serata molto interessante, peccato che l'audio nella prima non era al meglio, problema risolto per la seconda ora. Silvio1 punto
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Ho potuto seguire da remoto. Complimenti al Circolo per l'interessante conferenza di grande qualità e per aver permesso anche a chi è lontano di poterla seguire.1 punto
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Ma credo che osservare i macachi o gli scarabei stercorari sia molto più interessante!1 punto
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Si tratta di un fenomeno interessante da studiare nel complesso, nonchè potenziale fonte di divertimento e guadagno, a seguire l'esempio degli scrittori di pseudoarcheologia 😁1 punto
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Credo sia ancora in attesa di approvazione per il 2024 , quindi non dovrebbe essere retroattivo1 punto
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Grazie Tiziano per il prezioso feedback!! E' vero, anche in Spagna la pubblicazione sta riscuotendo un ottimo successo. Vista la tematica trattata era prevedibile un interesse non solo da parte della platea strettamente milanese. Certo, da loro il "nostro" Carlo V Imperatore era Carlo I Re, ma questo è un altro discorso Inserisco di seguito il collegamento alla video-recensione realizzata da Adolfo Ruiz Calleja, direttore di Blog Numismatico.1 punto
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Stimato RR, un esemplare di obolo di alta epoca, da Poseidonia, con al diritto Poseidone con clamide e tridente ed etnico, ed al rovescio polipo . Sarà l' 8 Dicembre in vendita Rauch 117 al n. 340 .1 punto
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Trattasi di tipologia emessa a seguito della nascita dei gemelli Commodo e Fulvo Antonino (rappresentati in braccio alla Fecunditas-Faustina) il 31/8/161. Ai piedi della Fecunditas ci sono le 4 femmine precedenti sopravvissute.1 punto
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Grazie per questo spunto interessante1 punto
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Segnalo agli appassionati di monetazione marchigiana e a tutti gli appassionati e curiosi numismatici l'imminente pubblicazione da parte di Nomisma della monografia sulla zecca di Fermo. L'opera, curata da Lorenzo Bellesia, rappresenta la terza tappa di una collana che l'autore, in seguito ad approfonditi studi, ha deciso di dedicare alla monetazione marchigiana con importanti aggiustamenti ed un severo lavoro di lima; il volume in oggetto porta in copertina il n°3 (il n°1 è stato dedicato a Recanati, il n°2 a Camerino)... e il n°4 ?? 🤐.. In questo volume viene rianalizzata l'intera monetazione di Fermo e la relativa documentazione disponibile con un'importante revisione del Corpus. Il volume è composto di 98 pagine, sarà ordinabile entro un paio di settimane sul sito Nomisma al prezzo di 50 euro e sarà disponibile a Verona sul banco di Nomisma. allego immagine della copertina Mario1 punto
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fino aPresso il Padiglione 9. Si sviluppa su una superficie di oltre 11.000 mq, articolata in vari settori: Filatelia, Numismatica, Cartoline, Stampe e libri antichi, Miscellanea,Telekarte, Kinder e altro.1 punto
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ecco la soluzione: ******* *** la lascio criptica per non togliere il piacere ad altri solutori1 punto
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